R.S. Rovigno Atti-15-1997 - La popolazione dell'Istria nell'età moderna. Lineamenti evolutivi
Alla fine del Quattrocento e gli inizi dell'Ottocento. Utilizzando una
vasta base di documenti e dati, l'autore ricostruisce le dinamiche dello
sviluppo della popolazione istriana sia a livello generale (regionale)
sia secondo le aree sub-regionali, che ebbero vicende demografiche ben
distinte l'una dall'altra. Così se l'Istria settentrionale
(Capodistriano, Pirano, Muggia) e l'area del fiume Quieto non visse una
sostanziale stagnazione nei secoli XVI-XVII, diversa fu la storia della
costa occidentale, in cui i centri urbani effettivamente si trovarono
in decadenza (Pola e Parenzo). Il Cinque e il Seicento sono i secoli
della colonizzazione organizzata delle terre abbandonate e l'autore ne
traccia i percorsi e offre stime sull'impatto demografico. Il Settecento
è indicato come il secolo dell'espansione economica e sociale
(contrariamente di quanto sostenuto, fino a tempi recenti, dalla
storiografia). La popolazione dell'Istria registra una notevole
crescita; in particolare è la costa occidentale a uscire dalla
stagnazione. In totale si raggiunge, verso il 1770-90, l'apice
demografico che il sistema dell'ancien regime istriano poteva sostenere.
Le crisi cerealicole fra il 1766 e il 1817 bloccano l'ulteriore
espansione che solo dal 1830-40, con la diffusione della patata, vedrà
ulteriori progressi. Nella seconda parte della monografia, l'autore
presenta una serie di case-studies affrontando le questioni della
demografia urbana (Capodistria, Pola, Parenzo, Rovigno), delle epidemie,
della distribuzione e della tipologia degli insediamenti, della
struttura etnica, delle strutture famigliari, fra contesti urbani e
rurali. Il volume è completato, in appendice, da 93 tabelle di
elaborati, da 30 grafici e 11 cartine tematiche.