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Harvey Cushing / John Hay Whitney
Medicai Library
HISTORICAL LIBRARY
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Yale University
Gz/f of George Mora, M.D.
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in 2012 with funding from
Open Knowledge Commons and Yale University, Cushing/Whitney Medicai Library
http://archive.org/details/imagnetizzatorigOOmabr
MAGNETIZZATORI
GIUDICATI
DA LORO STESSI
SUOVA INVESTIGAZIONE SUL MAGNETISMO ANIMALE
OMAGGIO A' DOTTI.
Essendosi adempito a quanto la legge prescrive, ogni riproduzione e vietata.
MAGNETIZZATORI
GIUDICATI
DA LORO STESSI
SUOVA INVESTIGAZIONE SUL MAGNETISMO ANIMALE
OPERA
DEDICATA ALLA CLASSE LETTERARIA, a'iMEDICI, ALLA MAGISTRATURA
ED AL CLERO
del sig. G. MAURI!
laureato dell'Accademia delle Scienze
VOLGARIZZATA
E P I S C P I A
«... La peste uccide i corpi, ma colali
impostori avvelenano gli animi. »
(Rabelais )
Vivant homines, pereant errores ! »
(S. Agostino.)
NAPOLI
STABILIMENTO TIPOGRAFICO DI F. VITALE
1 ìp4 Largo Regina Coeli
1859.
PREFAZIONE
STATO DELLA QllSTIONE , ORIGINE E SCOPO DI QUESTO LIBRO.
Un uomo che ha qualche amore per la
« verità non deve lasciare sfuggire oc-
« casione per combattere i pregiudizi
« cui l'ignoranza ha fatto nascere e fo-
« menta. Le scienze amano le conquiste,
« ma non vogliono de' sudditi che per li-
« berarli dalla tirannia dell'errore ».
(Teofilo Bordea.u.)
Già da lungo tempo le società scientifiche hari fer-
mato la loro attenzione sulla quistione del magnetismo
animale : coloro che hanno dedicato la loro vita allo stu-
dio delle scienze e della natura non saprebbero mante-
nersi nell'incertezza in simile materia. Non é così però
di tutte le persone che, straniere alle scienze o non aven-
dole guardate che superficialmente, sono lungi dal pos»
sederne il vero spirito. A costoro dunque, cioè alla mag-
giorità degli uomini , da noi oggi si offre quest' opera
surta in conseguenza di fortuite e recenti circostanze ;
ma che nel fondo è il fruito d'una lunga e coscienziosa
osservazione.
Sono dodici anni che, per la prima volta, fummo con-
dotti da alcuni amici nelle sale magnetiche di Parigi.
Ne vedemmo diverse, poiché eravamo estremamente cu-
riosi di sapere a che attenerci su questa scienza per la
quale avremmo abbandonato senza esitare tutte le nostre
fatiche di laboratorio, se ci fosse stato possibile scoprire
6 PREFAZIONE.
in essa l'oggetto di un vero e profondo studio. I fatti
straordinari che udivamo riferire infiammavano in noi
l'ardente sete del sapere, ed avevamo il più vivo deside-
rio di essere iniziati a tanti prestigi. D'altronde eravamo
nelle più eccellenti disposizioni di spirilo rispettivamente
al magnetismo, considerandolo come la scienza delle scien-
ze, allora appunto che non gli si sarebbe concesso e ri-
conosciuto per vero che un picciolissimo numero di fe-
nomeni eccezionali, che generalmente gli si attribuisco-
no. In mancanza di fatti, e sotto l'impero di tali preoccu-
pazioni, noi cercavamo in tutta la natura de'fenomeni già
troppo noti per autorizzarci in qualche modo a stabili-
re, per via di analogia, le basi fondamentali o piuttosto
la ragione di essere di questa scienza alla quale vole-
vamo credere; e sa Iddio se la nostra immaginazione si
travagliasse a fantasticare.
Verso quell'epoca assistevamo assidui alle riunioni della
Società del Mesmerismo, le cui sedute tenevansi allora
in un locale in via Grénelle Saint-Honoré, n.° 19. — La
sala era capace di contenere ottanta persone incirca; no-
tavasi, tra i più fervorosi magnetizzatori, tutti allievi di
Puvségur e di Mesmer, un dato numero di medici; po-
chi Francesi, molti Tedeschi, qualche Piemontese, alcuni
Spagnuoli, e sopralutto Polacchi. Lo spoglio della corri-
spondenza forniva ognora, al processo verbale della sedu-
ta, un sufficiente numero di notizie che non mancavano
di provocare l'ammirazione degli assistenti e l'entusiasmo
di tutt' i neofiti. Inquanto all'esperienze magnetiche che
ripelevansi invariabilmente tutt' i giovedì sullo slesso tea-
tro e su gli stessi passivi, noi confessiamo che , lungi
di portare la convinzione nell'animo nostro, quesli espe-
rimenti avevano fatto nascere in noi de'dubbi o piuttosto
de'sospetti ornai difficili a distruggere. — Il magnetismo,
a malgrado la sua immensa riputazione, non è tale che
PREFAZIONE. 7
vantaggia nell'essere conosciuto; è un giuoco ottico che
bisogna vedere a distanza se vuoisi conservare le sue il-
lusioni (*).
Intanto senza prova alcuna , senza che ci fosse dato
verificar personalmente il più piccolo fenomeno , senza
che si fosse potuto produrre il menomo effetto su noi,
dicevamo a noi stessi , come se '1 dicono ancora tutti :
qualche cosa vi debb'essere! Tale era lo stato di nostra
fede e la disposizione del nostro spirito, quando una cir-
costanza non prevista venne di un colpo a squarciare il
velame de'nostri occhi che copriva tanti misteri e met-
tere a nudo la vera causa di tutti pretesi fenomeni ma-
gnetici.
In quel giorno assistevamo ad una delle sedute del ce-
lebre M , la riputazione del quale brillava già
d'un vivo bagliore nel mondo parigino. La società era
numerosa e scelta: magistrati, artisti, letterati erano stati
invitati, e molti si erano recati all' invito. Dopo un di-
scorso di apertura nel quale si fé udire sonora e ben in
allo l'autori là di Alessandro Dumas, che facevasi innanzi
a dare pubblicamente la sua adesione alla causa mesme-
riana, si passò agli esperimenti che, questa volta, non
dovevano risultare infruttuosi pel mondo intero. Trala-
sciando i passivi già noti, si magnetizzarono molti de-
gli assistenti che spontanei vollero prestarvisi. — Su noi
non si potè nulla produrre. — Ma tra le persone scono-
sciute che furono magnetizzate, sedicenti per la prima
volta, ve ne fu un numero su cui si produssero imme-
diatamente la maggior parte de'fenomcni magnetici. Per
Doppet ■> medico distintissimo a Torino , Doppet , uno de'soscrittori ,
che aveva versato cento luigi, nelP apparire del magnetismo , per essere
iniziato alla scienza di Mesmer , confessava ingenuamente dopo la sua ini-
ziazione che , coloro i quali conoscono il secreto di Mesmer ne dubi-
tano più di quelli che lo ignorano.
8 PREFAZIONE.
certo , costoro dovettero uscire da tale pruova con una
profonda convinzione, poiché eranvi tra loro delle belle
e gentili giovanette , dalla fronte troppo candida , dal
tuono e da'modi distintissimi , perchè si potesse sospet-
tare in esse il menomo comparismo. Risolvemmo adun-
que , finita la seduta , arrischiare qualche parola per
giudicare dell' impressione che avrebbe potuto produr-
re su di esse un simile risultato. Erano le undici della
sera , la folla sminuiva lentamente , noi uscimmo gli
ultimi aspettando ancora al piano di sotto que' signori
e quelle dame che avevano attaccato conversazione con
madama M Ma quale fu il nostro stupore quan-
do, dopo qualche istante di aspettativa., vedemmo le belle
incognite ridere strepitosamente e parlare familiarmente
col celebre M , che le accompagnò sino al pia-
nerottolo della sua scalinata augurando loro la buona
notte ! Ciascuno rientrò e tutte le porte si chiusero. —
Eravamo iniziati! — GÌ' incogniti erano semplicemente
de'convicini e convicine dimoranti nella stessa casa ed
abituati ordinari del signor M
Ciò che testé avevamo conosciuto non ci lasciava al-
cun dubbio sulla natura delle esperienze magnetiche. La
commedia alla quale avevamo assistito era stata tanto
ben rappresentala, che non ci fu possibile più di con-
siderare il magnetismo come una scienza, come qualche
cosa di positivo; mentre ovunque andavamo, era sempre
la stessa ripetizione, le stesse scene, le stesse giunterie
riprodotte esattamente e nello stesso modo, più o meno
facili a constatare, è vero, ma sempre evidenti per l'oc-
chio esperto esercitato, e che non potevano più, da quel
momento,sfuggire alla penetrazione d'un osservatore dotato
di qualche esperienza. Il magnetismo delle sale spoglio
cosi di tutto V interesse scientifico trovavasi dunque ri-
dotto ad una semplice quistione di moneta , e di fallo
PREFAZIONE.
de'magnetizzutori patentati la vera professione non è al-
tro che un mercanteggiare. Restava a conoscere che po-
tesse essere questa scienza per coloro che non ne fanno
un mestiere. Ebbene ! dobbiamo dichiararlo, a malgrado
di lutt' i nostri tentativi ed i nostri sforzi , non abbiamo
mai potuto scoprire un sol fatto positivo, ed abbiamo per
contrario continuamente provato che tutte le esperienze
che ci si allegavano come argomenti in favore del ma-
gnetismo erano state prodotte tra condizioni difettose ed
inammissibili.
Eravamo ancora così quando, il 7 febbraio 1856, as-
sistendo alle conferenze del dottor Auzonx, la quistione
del magnetismo fu nuovamente mossa in occasione del
sistema nervoso. — Eranvi in quel momento presso a po-
co ducento persone nell'an fi teatro; ciascuno poteva dire
la sua parola; le opinioni erano disugualissimc. L'ono-
revole professore raccontò che su venti esperimenti ese-
guiti presso di lui in certe condizioni veramente scien-
tifiche, neppur uno era riuscito, e per provare tutto il
desiderio che aveva di essere chiarito su questo riguar-
do, offerse di mettere il suo locale alla disposizione di
chiunque volesse produrre innanzi a lui qualche fatto
concludente. L'occasione era bella, l'uditorio tutto era
ugualmente desioso d'istruirsi; sventuratamente niun ma-
gnetizzatore, — e ve n' era più d' uno nella sala — ri-
spose a queir invito. Le cose andavano a terminare in
quel modo quando un incidente tutto personale (i cui det-
tagli trovansi menzionati nella nostra corrispondenza) ci
suggerì l'idea di profittare de'prcziosi vantaggi offerti dal
sapiente dottore per chiarire anche una volta di più l'o-
scura quistione del magnetismo; trattavasi semplicemente
di dare maggior latitudine alla generosa proposizione del
signor Auzoux, il quale accoglieva favorevolmente la no-
stra idea su questo rapporto. Sicché dunque ne scrivem-
10 PREFAZIONE
rao ali 1 oao rev ole redattore dell' Amico delle Scienze ,
sig. V. Meunier, che di buon grado volle prestarei il suo
soccorso, e la richiesta divenne pubblica.
Per la centesima volta, non abbiamo presentemente an-
cora nulla a registrare che risultamenti negativi ed asti-
nenze. — Il sig. V. Meunier non avendo potuto che in-
completamente riprodurre taluni pezzi dell 'investigazione,
ci faremo noi un dovere di coprir questa lacuna , pubbli-
cando integralmente tutta la corrispondenza che accom-
pagneremo di commenti e di note esplicative. — Il pub-
blico apprezzerà, poiché il magnetismo non debb' essere
giudicato ad occhi chiusi.
Quando trattasi d'una quistione di fatto, è ben tristo
esser costretto a discutere sopra semplici parole; ma essen-
doché neanche un fatto esiste, e i nostri avversari si salva-
no sul terreno della polemica, noi li seguiremo, e faremo
servire questa polemica al trionfo della verità che era lo
scopo dell' investigazione. Abbiamo avuto a cuore di ter-
minare su tale quistione tutti gli studi possibili a farsi
per parlarne ben instrutti e , fedeli alla nostra promes-
sa (*), dimostreremo sino all'ultima evidenza la nullità
de' pretesi fatti magnetici, e nel tempo stesso il vuoto
di tutte le chimeriche dottrine. Le spogleremo tutte de'dif-
ferenli travestimenti di cui i principali capi di scuola le
rivestirono, e di cui sonosi da per sé stessi imbacuccati
per fas et nefas, ed al soccorso de'quali Mesmer e Puy-
ségur non cessarono da un secolo d'imporne al pubblico
sbalordito; noi seguiremo il magnetismo innanzi l'Accade-
mia delle Scienze, innanzi l'Accademia di medicina, innanzi
la corte diRoma, innanzi la legge ed i tribunali,e lo esami-
neremo su tutt'i punti di vista possibili. — Del resto, sem-
pre disposti qualunque l'evento a renderci alla testimo-
(*) « Farò certamente tutt'i miei sforzi per portare il mio umile concorso
« alla distruzione di questo errore o alla propagazione di questa verità, se
« il magnetismo è una verità. » (lettera dell'autore 5 marzo 1856).
PREFAZIONE. 11
nianza de' fatti, toglieremo loro malgrado, a' nostri av-
versari , il dritto di dire al lettore: ù Questo è un li-
bro di buona fede. ))
Noi non abbiamo, come i magnetizzatori, la prelen-
zione di guarire gV incurabili o la generazione di tutti
coloro, i quali hanno preso per loro divisa: credo quia ab-
surdum; l'assurdo essendo il loro elemento, non sapreb-
bero vivere senza di esso. — Non si trovano forse in cer-
ti insetti, delle specie che vivono in tali condizioni d'e-
sistenza, sicché la loro vita é assolutamente incompren-
sibile per noi? — Non abbiamo neanco la prctenzione d'im-
pedire gli sciocchi, e gl'ignoranti di portare il loro da-
naro ai negozianti di menzogne poiché biso-
gna che tutti vivano ! — Pertanto crediamo che il
buon senso può esser messo a portata della gente di spi-
rilo ; noi crediamo che la vera filosofìa nel fondo non
sia altro che la logica, e che non sia impossibile di di-
struggere un si madornale errore nelle classi letterate,
là ove più che altrove ha esercitato il suo devastamen-
to. Non ci si dica dunque che ci battiamo contro de'mo-
lini a vento, poiché risponderemo che non é il solo ciar-
latanismo delle pubbliche piazze o quello delle sale che
noi qui attacchiamo, — comecché anche ciò solo sareb-
be d'un qualche profitto, — ma ancora é sempre il me-
desimo errore rifuggitosi sotto l'autorità ingannevole di
nomi i più ragguardevoli. Tra questi ultimi, i nostri av-
versari sono degli uomini di spirito, uomini chiari, di
merito incontestabile, uomini d'onore e d'intelligenza che
occupano un posto nel mondo, uomini che per la loro
posizione sociale o pe'loro talenti, esercitano una nota-
bile influenza sullo spirito delle masse, e che, malgra-
do ciò, non sono meno attaccati da questa grande epi-
demia intellettuale che infetta talora i più bei geni (*).
(*) L e £8 eb ' nel Secolo sul soggetto di un articolo del Costituzionale ri-
12 • PREFAZIONE.
Restiamo come colpiti da terrore e da spavento, siam
veramente presi da tristezza e da pietà, quando vediamo
simili errori andare a ricovrarsi sotto nomi il cui mag-
gior numero appartiene ad uomini distinti nelle arti, nelle
lettere, nel foro, nella diplomazia, nell'armata, sotto il
nome infine de'seguenti personaggi:
Signori
Generale Lafayette.
Conte di Redern.
Marchese di Boissy.
Duca della Rochefoucauld.
Duca di Montpensier.
Federico Guglielmo IV.
Principe della Moskowa.
Conte Freschi.
Conte Guernon-Ranville.
Conte d'Orsay.
Lord Dalhousie.
Conte di Lovvenhielm.
Visconte di Lavallette.
Conte Szapary.
Brussais.
Washington.
Sir Giorgio Douglas.
Barone di Rostaing.
Saint-James-Gaucourt.
Dottore Bertrand.
Marchese Narvaez.
L. de Saint-Georges.
De Lauzanne.
Lepelletier d'Atelnay.
H. di Balzac.
Lo czar Alessandro.
Tohard di Bruxelles.
E. de Las Cases.
Dottore Guersan.
Generale Jaqueminot.
Edgardo Poe.
Signori
Vieillard.
Conte Brice di Beauregard.
Lord Cuningam.
Crémieux.
1. Favre.
A. Esquiros.
Conte de Rohiano.
Generale de Rumigny.
Leon Plée.
Ch. Lesseps.
Constant.
Alberico Second.
Barone di Reichenbach.
Professore Gregory.
Manin.
Generale Noizet.
Giorgio Sand.
Il pastore Vers.
De Saulcy (Dell'Instituto.)
Alfonso Karr.
Arciduca Carlo.
Filippo della Madeleine.
Barone d'Hénin de Cuvillers,
Teofilo Gauthier,
Delamarre (della Patria.)
Conte de Sainte-Aulaire.
Madama E. de Girardin.
E. de Tocqueville.
Frank (deH'Institiito.)
P. Lachambandia.
Principe Talleyrand.
guardante il demone di Socrate: «Giacché il sig. Granier di Cassagnac,che
« abborre i filosofi, crede al diavolo, alle allucinazioni, ecc. ecc., sarebbe
« sconvenevole o troppo severo pensare che l'articolo del Costituzionale
« peccasse un tantino d'allucinamento? » (Emilio de la Bédollière, 19 ago-
sto 1856).
PREFAZIONE.
13
Signori Signori
V. Hennequin.
Madama Eugenia Foa.
Lord Stanhope.
Vittore Hugo.
Castil-Blaze.
Marchese di Mirville.
Agenore di Gasparin.
Leon Faucher.
Generale Macdougall (*).
A malgrado di tutto ciò che Y autorità de' nomi può
aver di rispettabile , noi profitteremo e ci sottoscrivere-
mo eternamente in erroneo contro le dottrine menzognere
che cotesti nomi, per altro rispettabili, hanno protetto,
ed alle quali hanno con tanta leggerezza prestato la loro
adesione ; poiché , secondo noi \ ' è qualche cosa di più
grande e rispettabile ancora dell'autorità de' nomi, cioè
il rispetto che debbesi alla verità.
Tutti gli errori sono solidari, i baratri attirano i ba-
ratri^ attenendoci all' espressione della sapienza antica.
Chi di noi, in questa fatale concatenazione di cose, po-
trà mai dire ciò che ogni errore ha costato di pianto e
di sangue all'umanità? — La nostra ignoranza, forse ci
ha fatto più male che i nostri vizi!...
Ma come il magnetismo avrebbe potuto diffondere i
suoi funesti errori e radicarsi tanto profondamente negli
spirili senza la propaganda indefessa del suo organizzalo
ciarlatanismo? Considerato come merce , il magnetismo
ha le sue sibille, i suoi affìssi, le tribune, i suoi gior-
nali, le sue società, ed uno sciame di libri coli' aiuto
de'quali inganna e corrompe lo spirito de'popoli. Copren-
dosi col manto della scienza ci prova di sfuggire la giu-
risdizione de'tribunali (**). Sicché é necessario attaccare
(*) Abbiamo riprodotti questi nomi tal quali caddero sotto la nostra pen-
na consultando qualche opera: potremmo citarne moltissimi altri.
(") A dispetto degli articoli 405, 479 e 481 del codice penale , vi sono:
« Intorno a noi e nella sola città di Parigi, seicento sonnambuli che fun-
zionano in un modo continuo. » (Amedeo Latour, redattore dell 1 Unione
medica, citato dal sig. Mirville: Manif. n'indico, p. 11.)
— Le città di Parigi, Rouen, Versailles. Lyon, Cherbourg , Caen , Nan-
14 PREFAZIONE.
il magnetismo sul terreno stesso ove cerca di rifugiarsi,
di opporre i veri principi della scienza moderna alla sua
ignoranza ed il buon senso alle sue follie. Non si fidi
sul tempo per isvellere simili errori, l'erbe maligne non
distruggonsi da per sé stesse, anzi si propagano. Gli è
perchè troppo poco si è combattuto un tal errore che si è
radicato in tutti gli animi, e che ha preso proporzioni as-
surdamente colossali. Esistono centinaia di volumi in fa-
vore del magnetismo, appena pochissimi se ne contano
avversi. Tutto questo complesso di fatti e considerazioni
porge il giusto peso dell'incontestabile utilità di questo
libro. — Infine, ecco ciò che leggesi in un foglio catto-
lico, l'amico della lìeligione, del 3 gennaio 1857:
— ti L'ultima enciclica indirizzata dalla congrega in-
tt quisitoria a tutt' i vescovi dell'orbe cristiano contro gli
a abusi del magnetismo mette una tal quistione all'or-
be dine del giorno, e chiama sopra di essa l'attenzione
)) de'dotti ugualmente che quella de'teologi. ))
Abbiamo divisa quest'opera in due parti; nella prima
trovansi collocati, per ordine rispettivo, tutt'i documenti
tes, Cambrai, Macon, Grenoble, Valenza (Spagna). Porto-Rico, Edimburgo,
Calcutta,Nuova Yorca, Boston, Filadelfia e la Nuova-Orleans sono la sede di
diverse società magnetiche ; parecchie di esse pubblicano ugualmente
giornali o riviste nello scopo di propagar questa scienza. (Aubin Gaulthier,
Rivista magnetica.)
— In questo stesso anno (1856),il sig. Babinet (delHnstituto) dichiara che
« il numero attuale de'medi (cioè de' soggetti al lucido sonnambulismo)
« è valutato a sessanta mila » un nulla per V America. (Scienze oc-
culte, p. 44; Parigi 1856.)
— Il magnetismo per altro impiega tutt'i mezzi possibili per raccogliere
de'proseliti e per estendere il dominio di sua industria. Una gazzetta mes-
meriana insinuava ultimamente che S. M. l'Imperatore Napoleone HI
prendeva qualche interesse pel magnetismo. Ecco quanto leggesi nelP{7-
nione magnetica del 25 settembre 1856: « Si ò parlato moltissimo di- un a
« seduta sperimentale di magnetismo datasi a Plombières durante il sog-
« giorno del capo dello Stato, seduta alla quale egli avrebbe assistito, dico-
« no alcuni giornali »
PREFAZIONE. 15
riferibili all' investigazione ; la seconda una esposizione
generale delle differenti dottrine magnetiche, e loro istoria
sino a' di nostri, il tutto attinto dalle sorgenti più of-
ficiali. Non avendo né il tempo né la volontà di com-
porre un libro con simili materiali, ci siamo limitati a
gittar con fretta, qualche riflessione da noi credula adat-
ta, e che sarebbe facile colligare con miglior ordinamen-
to. Trattandovisi della verità e dell'errore in genera-
le , abbiamo soventemente appoggiate le nostre proprie
riflessioni con citazioni tolte da uomini i più competenti
e scrittori illustri. Possano i nostri deboli sforzi inspirare
ad altri l'idea di dir meglio e più su questo importantis-
simo soggetto.
La causa da noi difesa avrebbe certamente richiesto
una penna più abile, più eloquente, e una voce più alla
delia nostra, poiché non spetta che ad Ercole di netta-
re le scuderie di Augi. La nostra opera imperfettissima
senza dubbio, risentirassi necessariamente delle circostan-
ze che la fecero nascere. Or dunque non si esigerà in
essa tutta la purezza delle forme e la regolarità di un
lavoro lungamente concepito nella meditazione e nel si-
lenzio. Il campo di battaglia della polemica prestasi ra-
ramente alle rigidi precisioni del regolo e dello scandaglio,
il suo quadro mobile e variato offre troppo spesso lo sdru-
cito ed il confuso risultante quasi ad ogni passo dall'at-
tacco o dalla risposta. Ma che interessa al nostro sog-
getto se, dopo la lotta, nel mezzo di tutti questi frantumi
imperfetti, la ragione e la verità debbano registrar de'trion-
fì ? La verità è il fine della letteratura, diceva ultima-
mente uno de'più grandi scrittori (*); esso è pure il nostro,
e questo ci basta pel momento. Bisogna dunque accusar
noi se ordinariamente la pace non si segna su'eampi di
Lamarlinc, Bellezze dello spirito umano.
16 PREFAZIONE.
battaglia? Dopo lutto ciò, la nostra polemica si limiterà
spessissimo a mettere i magnetizzatori in opposizione tra
essi slessi o tra tutti loro, sia nelle rispettive dottrine,
sia ne'loro atti, perchè si giudichi e della teoria e della
predica. Da questi spiccanti paralleli spruzzeranno o-
gnora barlumi che daranno al mondo intero il giuslo
valore delle cose. In una parola , non saremo noi che
pingeremo i magnetizzatori, si troveranno realmente di-
pinti e giudicati da per se stessi.
Lungi da noi l'idea di fare di tal quistione una quistione
di personalità^ lo dichiariamo altamente una volta per
sempre. Non abbiamo di mira che la cosa e non le per-
sone impressionate degli errori che combattiamo. La no-
stra divisa sarà sempre vivant homines, pereant erro-
res (vivano gli uomini, abbasso gli errori!) — È a dirsi
per ciò che ce la camperemo dall' ira e dalle invettive
di coloro che le riversano continuatamente a piene ma-
ni sulla memoria di Bailly, di Franklin, di Lavoisier, e
su tult'i membri i più distinti di cui si onorano le socie-
tà scientifiche di Europa? — No, noi non ci contiamo,
ed abbiamo sul fatto da principio preso il nostro parti-
to: vi sono elogi che non si saprebbero ambire. — Quan-
do Focione era applaudito da'suoi uditori provava una viva
inquietudine: — i( Ahi! esclamava , quale sciocchezza
avrò mai detto per meritarmi gli applausi di costoro!?*
In quanto a noi, umili pionieri della verità, ci stime-
remo fortunati, e ci reputeremo ben compensati delle no-
stre fatiche, se potremo, fosse anco per una debole par-
te, contribuire alla distruzione di questo errore dissipan-
do le tenebre che tante menzogne hanno ammonticchiato
sullo spirito delle masse. Oggi benediciamo le circostanze
che, nell'anfiteatro del dottore Auzoux, desiarono l'occa-
sione di un tale investigamento. e ci facciamo ora un do-
vere ringraziar quel dotto anatomista del benevolo con-
corso apprestalo a quest'opera di luce e di verità.
INVESTIGAZIONE
docim i:\ti.
» Non è la sola verità quella che ha il
» privilegio di preoccupare gli uo-
» mini. »
(Arago)
RES % NON VHRIÌAÌ
(N° 8 Estratto dall'amico delle Scienze.)
L'autore al sig. Redattore generale dell'AMico delle Scienze,
Parigi il 18 febbraio 1856.
'n-
Signore,
Ho l'onore inviarvi qui annessa la copia d'una lettera
che ho diretta al sig. dottore Auzoux. Speriamo che vor-
rete accoglierla favorevolmente > e che la pubblicità per
noi reclamata dal vostro dedicameli to alla scienza, in-
coraggerà altri a seguire il nostro esempio, cioè a pro-
vocare esperimenti i quali , operati in condizioni ana-
loghe a quelle che noi denotiamo, non tarderanno a git-
tare una splendida luce sulla quistione tanto dubbia e
sempre controversa del magnetismo animale.
Ieri ho veduto il sig. dottore Auzoux; egli dà di tulio
•2
18 INVESTIGAZIONE
cuore la sua piena ed ampia adesione alla inchiesta, og-
getto della mia lettera, e m'incarica dirvi, Signore, che
si affretterà farvi conoscere il giorno che vorranno fis-
sare per gli esperimenti, acciocché possiate assistervi e
voi stesso apprezzare il valore reale di tutt'i fatti, i quali
saranno autenticamente constatati.
Gradile, ec. G. Màbru.
Lo stessi) al sig. dottore Auzoux, a Parigi.
Parigi il 17 febbraio I806
Signore,
In una delle vostre ultime conferenze, si mosse a caso
Ja quistione del magnetismo animale, e voi foste inter-
pellato su questo soggetto. Dopo aver citalo i tristi e poco
concludenti risultati di cui foste testimone in diversi espe-
rimenti fatti presso di voi, su diciotlo individui, avete
generosamente offerto il vostro locale a chi volesse rei-
terare gli stessi esperimenti, con espressa condizione di
accordatisi la facoltà di dirigerli. — Niuna voce rispose
alla vostra appellazione.
Pertanto ho acquistato la certezza che in quel mo-
mento vi fossero presenti nella sala diversi magnetizza-
tori. Bisogna convenire, Signore, che il silenzio che con
tanta prudenza serbarono in quella occasione è molto
adatto a sostenere i dubbi che non pochi ancora con-
servano sul magnetismo animale, ad onta di tutt'i por-
tenti di che giornalmente e' intrattiene la pubblicità su
questo soggetto.
Deggio dirvi, che la seguente domenica (10 febbraio),
i magnetizzatori testimoni della mia incredulità, nella con-
INVESTIGAZIONE 19
forenza del giovedì (7 febbraio), si offrirono di convin-
cermi, se avessi voluto recarmi solo presso di loro. Per
motivi che valuterete facilmente, non credo dover accet-
tare quest'invito. Non pare a voi, come a me , che la
luce dell' intelletto è anche più bella quando brilla da
per tutto ed a pieno giorno? Sicché offersi sommetlervi
la loro proposizione, per sperimentare con più certezza
e regolarità. Epperò grande fu il mio stupore quando
vidi che si ricusarono. Le cose dunque rimasero in que-
sto stato ed io meno convinto che per lo innanzi li la-
sciai : il loro rifiuto avea gittato nuovi dubbi nclF ani-
mo mio.
D' allora , ho domandato a me stesso se pur sarebbe
possibile conoscere a che attenersi sul fatto del magne-
tismo animale , e quali sarebbero i migliori mezzi da
impiegare per giungervi. — Dopo aver seriamente pen-
salo , credo ora alla possibilità di risolvere questo dili-
calo problema.
Basterebbe , suppongo , provocare de' pubblici esperi-
menti , ed operare pai esamen te con tali condizioni da
essere del tutto impossibile il dar luogo a seria e più
piccola obbiezione. (Ogni esperimento operato oltre que-
ste condizioni sarà sospetto e richiederà di esser confer-
mato dall'autentica ripetizione degli stessi fatti.)
Tutto ciò che all'oggetto bisogna lo possediamo. Voi,
Signore , avete dato una prova lampante di buona vo-
lontà offrendoci il vostro locale; dall'altra parte, il vo-
stro sapere e l'autorità del vostro nome sarebbero di gran
peso, se voleste assumervi l' incarico di dirigere voi stesso
gli esperimenti. Mi permetterete dunque signore , ch'io
faccia in questo senso una chiamata pubblica a tutti co-
loro che , di buona fede , si occupano del magnetismo
animale. Son persuaso che il sig. V. Mounier, redatto-
re dc\Y Amico delle Scienze, si farà un vero piacere di
20 IWESTIGAZIOXE
prestare il suo concorso a quest'opera di luce e di verità.
Dopo settantaduc anni che il magnetismo animale esi-
ste, tal quale è oggidì (non parlo mica del mesmeri-
Sino) , ha fornito esso a' suoi numerosi sperimentatori
un sol fatto costante e positivo sul quale si possa hasare
un fermo giudizio? Ne dubito. Tra quelli che negano e
quelli che affermano., non trovasi un posto da stabilirvi
un positivo convincimento. Dopo setlantadne anni d'esi-
stenza , sarebbe esiger troppo dal magnetismo doman-
dargli di produrre le sue prove agli occhi di tutti co-
loro che vogliono sinceramente vedere?
Dovremo vivere eternamente nel dubbio e uell' incer-
tezza, ove lo stato attuale delle cose e' immerse? Certo che
no. Migliaia di persone bramano rischiarare la loro co-
scienza su questo punto. Tutti abbiamo interesse di co-
noscere che bisogna credere e che rigettare, il certo ed
il dubbioso.
Vedendo sperimentare continuatamente su persone che
ne fanno un mestiere, non si può apprender mai ciò che
havvi di vero o di falso nel magnetismo.
Provocando pubblici sperimenti, operati in ottime con-
dizioni , i veri magnetizzatori dovranno esservene rico-
noscenti ; si renderanno, spero, alla vostra coscienziosa
appellazione, e lì, si potranno provare in una maniera au-
tentica e regolare i fatti positivi che si produrranno, non
più in un gabinetto particolare, o in una sala, ma sotto
gli occhi d'un professore illuminato e competente in ma-
teria di esperimenti, al cospetto d'un pubblico il cui vivo
impegno di seguir le vostre lezioni attesta abbastanza il
suo vero amore per la scienza.
Oso dunque sperare, signore, che vorrete autorizzar-
mi a dar comunicazione di questa lettera al sig. Y. Meu-
nier, perchè la faccia pubblica alla conoscenza di tut-
t' i magnetizzatori, i quali saranno disposti a profittare dei
INVESTIGAZIONE 21
mezzi che loro offrile, onde produrre prove autentiche ,
alJa riabilitazione del vero magnetismo animale ....
se esiste.
Colgo, signore, quesla occasione con piacer sommo ,
per esprimervi tutt'i sentimenti di rispetto e riconoscenza
co'qualì
Ho l'onore di essere uno de' vostri più attaccati am-
miratori ,
G. Mabru. x
La chiamata del dotto chimico autore delle lettere te-
sté riprodotte, merita essere ascoltata; e speriamo poter
dire quanto prima che siasi ciò verificato. Molli uomini
veridici provano , sul punto della scienza di cui tratta-
si , la stessa incertezza di che si duole il sig. Mahru ;
confessiamo anche noi essere di tal numero, e non men
che lui abbiamo il desiderio di veder cessati i nostri dub-
bi, in tal guisa la pubblicità dell' Amico delle scienze
sarà acquistala in seguito degli esperimenti che potranno
tentarsi nelle prescritte condizioni. (V. Meunier.)
(TT 9 dv\V Amico delle scienze).
il dottore Billard (di Corbigny) al sig. Meunier.
Corbigny (NuHre), ii 24 febbraio 4856.
RICERCHE SUL MAGNETISMO DELL'UOMO, DEGLI ANIMALI,
E DELLE PIANTE.
Ho letto col più vivo interesse la lettera pubblicata dal si-
gnor Mabru, nell'ultimo numero dell'amica delle Scienze, e rela-
tiva al magnetismo animale. Certamente , se vi può essere una
questione degna di fissare l'attenzione, è quella appunto del ma-
22 INVESTIGAZIONE
gnetismo, annullato oggi, conformato domani, senza potersi pre-
vedere il momento, nel quale tale quistione riceverà una solu-
zione qualunque. Nello scopo di risolverla è, secondo me, indi-
spensabile, affin di rischiarare la traccia di coloro che vorranno
giungere ad una conclusione, di conoscere prima di tutto se l'uo-
mo emetta o pur no un fluido comparabile al magnetismo ter-
restre; sino a che non si arriverà a fare questa dimostrazione,
il dubbio, checche far si voglia, sussisterà sempre. Adunque, lo
ripeto, uopo è dimostrare prima di tutto che l'uomo emetta un
fluido comparabile in una parte de'suoi effetti al magnetismo ter-
restre; è per giungere a questa dimostrazione , che qui ricordo
e fo conoscere a coloro che occupansi del magnetismo , le ri-
cerche da me fatte sul fluido imponderabile emesso dall' uomo ,
dagli animali, e dalle piante, ricerche consegnate in varie me-
morie da me dirette all'Accademia delle scienze, e contenenti gli
esperimenti col mezzo de' quali si perviene a provare positiva-
mente questo fatto. Non voglio qui notarne che pochi; impegno
fortemente coloro che si occupano del magnetismo a reiterarli;
rischiareranno senza dubbio la quistione.
Per arrivare a tale dimostrazione, si fìssi sovra un zoccolo di
legno un sostegno della stessa materia o di metallo terminato
a forca , all' estremità del quale si attacchi un apparecchio così
costrutto : due globi di midollo di sambuco d' un mezzo centi-
metro di diametro siano fissati a'due estremi d' un ago di gomma
lacca ; si delineino sii questi globi de' tratti verticali con P in-
chiostro , ed il tutto sospendasi mediante un filo di ragno al
sostegno; poscia si copra l'apparecchio con una campana di ve-
tro , e , per impedire l'immissione dell' aria esteriore , si unga
con sego il punto di congiunzione della campana col zoccolo.
Quando l'apparecchio sarà in riposo , elasso un dato tempo , si
avvicini una o due mani alla parete della campana , però senza
toccarla , a 3 o 4 centimetri. Dopo cinque o sei secondi di a-
spettativa l'apparecchio si metterà in moto; e si può più facil-
mente assicurarsene incollando sul vetro delle sottili banderelle
di carta che serviranno qua' punti di segno di contro a' trattoli-
ni tracciati su' globi. Dalla distanza dalla quale opera e dal tem-
po impiegato a produrre V azione , può vedersi in certo modo la
forza magnetica dell' individuo ; si potrebbe dunque riconoscere
se questa forza è aumentata in un magnetizzato, o in un indivi-
duo in contatto con altri.
INVESTIGAZIONE 23
Per dimostrare non essere il calorico della mano che ivi agi-
sce , mi servo di un mezzo il quale mostra nello stesso tempo che
gli animali emettono un fluido. Quando tutto è in riposo, pon-
gasi una lumaca sulla parete esterna del cilindro; se sale (ed è
ciò che avviene di frequente), quando si è fermata al livello dell'ap-
parecchio, quest'ultimo si mette in cammino. La lumaca non svi-
luppa calorico , dunque , ec. ; ma sviluppa un fluido che le è
tutto proprio.
Ecco l'altro mezzo da me impiegato per giungere allo stesso
scopo; facciasi una spilla di cera lacca , si sospenda con la te-
sta in giù mediante un fdo non torto, si ponga la testa innanzi
un filo di seta, teso pe'due estremi, di maniera che la testa della
spilla e questo filo si trovino nello stesso piano verticale, la te-
sta della spilla separata in due porzioni esatte dal fdo immobile.
Il tutto essendo situato sotto la campana, se si avvicina la ma-
no , la spilla sospesa è deviata dalla verticale , e V intera testa
mostrasi sopra un solo lato del filo. Il calorico non potrebbe pro-
durre una tale deviazione, ed attirare verso la mano l'oggetto so-
speso; dunque vi è attrazione.
Potrei ancora cennare altri esperimenti, ma questi bastano per
dimostrare, a parer mio, la verità della opinione che l'uomo e-
mette un fluido analogo al fluido magnetico. Questo fluido fa sen-
tire la sua azione attraverso i metalli , il vetro , sempre molto
meno attraverso i corpi porosi, il legno per esempio. Coloro che
volessero conoscere i fatti da me osservati leggano la memoria
rimessa all'Accademia. Partendo da questi esperimenti, diversifi-
candoli , chi si occupa del magnetismo animale avrà , secondo
me , una base solida ed inespugnabile (*) ; questo almeno è il
mio avviso.
BlLLARD,
Dotlor-mcdico-pratico
(*) Affrettiamoci di annunziare che la base solida ed inespugnabile
sulla quale il sig. dottore Billard pensava collocare il magnetismo anima-
le, essendo stata completamente rovesciata da un'esperienza ingegnosissi-
ma dell'onorevole sig. V. de Caudemberg , conduttore in capo della com-
pagnia d'Orleans, il sig. dottore Billard, come lo vedremo tra poco, ha fi-
nito saggissimamenle, secondo noi, col formulare la seguente dichiarazio-
ne: « Questi esperimenti (parla de' suoi ) sono stati eseguiti, non già nello
2Ì INVESTIGAZIONE
In risposta all'appello che, di accordo col dottore Au-
zoux, un chimico distinto, il signor Mabru, ha diretto
a'magnetizzatori nel nostro precedente numero , un par-
tigiano notissimo del mesmerismo, signor Giulio di Ro-
vere, ci scrive in data del 27 febbraio. (V. Meunier.)
Il Sig. G. de Rovere al sig. Meunier.
27 febbraio 1856.
Apprendo per mezzo del vostro pregevole ed interessante gior-
nale che desiderate risplenda la luce nella branca di scienze
naturali così detta magnetismo animale. Io non conosco personal-
mente ne il chimico né il dottore i cui nomi figurano nell'arti-
colo in discorso, epperò vogliate, signore, gradire l'assicurazione
dello zelo col quale corrisponderò al loro invito. . . .
Mi stimerò felice se vi piacerà tener conto della mia dichia-
razione, ec. ec.
G. de Rovere.
27 Strada Sobborgo del Tempio.
Il sig. G. de Rovere è stato il primo a rispondere (al-
meno per mezzo nostro) all'appello del sig. Mabru. Però
non dubitiamo punto che i suoi principali colleghi nel
mesmerismo non si tengano onorati d'imitare il suo esem-
pio. Continueremo a registrare le adesioni e proposizioni
che ci perverranno. La sollecitudine del sig. de Rovere gli
fa onore; dimostra la sincerità delle sue convinzioni. Con
scopo di accorrere in soccorso del magnetismo, né alle tavole giranti [men-
» tre, sino ad oggi, NOV CREDO NESSUNO DE' FATTI indicati
» da' magnetizzatori); ma in quello di spiegare i fenomeni che presentano
» il cholera e le piante malaticce
È noto del resto, che l'ipotesi del fluido animale {base inespugnabile del
dottor Billard) è oggi abbandonata dalla maggior parte de' magnetizzatori
moderni. . . — 11 fluido lumachico, tanto pomposamente preconizzato dal
sig. J. Ablix,non ha avuto sorte migliore; i mesmeriani stessi lhan rivolto
ni ridicolo, e non è dir poco.
INVESTIGA ZIONE 2o
piacere diamo contezza dello impegno che si prende. I
promotori di questo interessante affare sono avvertiti.
I nostri lettori saranno tenuti al corrente del seguito che
avrà.
Se, come si spera da noi, un comitato composto a un
tempo di partigiani del magnetismo animale e di uomini
che non temeranno di confessarsi tali allorquando la
realtà del magnetismo sarà loro dimostrala, se, dico,
un tal comitato si forma, dovrà a parer nostro:
1.° Distendere Y inventario completo de' fenomeni da
constatare;
2.° Fissar tra essi una seguela , una continuazione ,
un concatenamento.
3.° in fine , procedere sperimentalmente alla verifica
di ciascun fenomeno, nell'ordine classifìcalivo anticipata-
mente adottato, affidando la condotta d'ogni esperimento
all'uomo competente nella quislione speciale che si trat-
terà di schiarire.
Sicché è regolare di raccogliere da questo momento
gli annunzi su gli esperimenti ad insti luirsi. Si è vedu-
to , in uno degli articoli di sopra quello che propone
il sig. Billard ( di Corbignv ) ; noi trasmettiamo ancora
alla futura commissione il seguente estratto della lettera
di uno de'noslri abbonati. (Y. Mcunier.)
La lettera eli e si leggerà non corrisponde troppo di-
rettamente all'oggetto della nostra appellazione; ma giac-
che luti' i magnetologisti considerano le tavole parlanti
come una delle fisonomie del magnetismo, cioè una ma-
nifestazione fluidica dell'idea, e che molti ancora persi-
stono, nonostante la riprovazione pubblica, ad esaltare i
se-dicenti miracoli del legno di abete , facciamo le no-
stre felicitazioni al sig. Meunier d'avere avuto la bella
idea d' inserirla nel suo giornale. — La conclusione di
2G INVESTIGAZIONE
questa lettera merita essere notata. Rimase inedita nel-
YJmieo delle Scienze, abbiamo credulo un dovere pub-
blicarla.
11 sig. Mathieu al sig. V. Meimier
Parigi il 25 febbraio 1856.
Se il progetto del vostro onorevole corrispondente ,
mercè l'assistenza del sig. dottore Auzoux sarà messo in esecu-
zione, oserò pregarvi, per la parte d'influenza che potrete avere
nell'affare di aggiungere allo studio de'fenomeni del magnetismo
animale quello de'fenomeni non men curiosi, che vi si alligano
forse , della tavola parlante , e della tavoletta o cesta che scri-
ve (*) ? Da più di due anni mi occupo di queste manifestazioni,
e posso affermare ehe nulla è più autentico e più vero che il
loro prodotto, come l'ho esposto in due opuscoli che ho avuto il
piacere inviarvi. Cosicché domando, Signore, che questi esperi-
menti siano ammessi ugualmente nelP esame, e registrati; e se la
mia presenza , se le mie spiegazioni , se la stessa mia coopera-
zione possouo essere utili , mi sottoporrò volontier! a disposi-
zione del comitato esaminatore. . . , Non potrò intanto farlo,
(*) Tutt'i magnetizzatori sono lontani dal dividere l'opinione del sig. Ma-
thieu. Ecco ciò che leggesi nel giornale del sig. barone Dupotet (p. 92 an-
no 1 85G) :
« In un certo luogo conosciamo una cesta che , da due anni ha com-
» messo più asinaggini che Errico Meunier, l'infaticabile stenografo del-
» la bestialità umana, non ha registrato in tutta la sua vita , e che trova
» curiosi, più ancora de'curiosi abituali! La sopradetta cesta tratta di tut-
» to , anche di astronomia trascendentale, sotto il dettame di Arago (che
» astronomia, e che Arago!) Guardale qual forza di logica-, la cesta ha tutte
u le qualità che possono fare un tutto completo ed omogeneo. Essa è sem-
« pìiciotta quanto ignorante \ la sua ollracotanza non è minore della sua
» ignoranza e della sua semplicità. »
INVESTIGAZIONE 27
che ne'limiti delle mie occupazioni, le quali disgraziatamente sono
numerose, ma non sarà mai la buona volontà che mi verrà meno.
H.-F. Mathieu
Antico farmacista dell'armata,
baluardo della Cappella, 8.
Daremo termine con una lettera , non provocala
da quella del sig. Mabru, giacché scritta dalla capitale
d'una vicina provincia con la data 21 febbraio, ma che
si riporta come si vedrà, al soggetto in discorso. Igno-
rando se possa o no piacere all'autore vederla pubblica-
ta,, ne sopprimeremo il nome sottoscritto, limitandoci a
dir solo che pertiene ad una delle celebrità scientifiche
de' nostri tempi, ad un uomo il cui spirito uguaglia il
sapere : non diremo più temendo dir troppo. Ecco Y c-
slratto di questa lettera. (V. Meunier.)
Il sig. X. .% . al sig. Meunier.
Posseggo una scoperta che mi atterrisce, non oso dir-
vene che poche parole: vi sono due elettricità, l'una bruta e cieca
derivante dal contatto de'metalli e degli acidi, l'altra intelligente
e chiaroveggente, prodotta con elementi umani de'quali può com-
porsene una pila produttiva di un'elettricità intelligente come la
scaturigine da cui emana. — Spesso ripeto questo sperimento,
e sempre con successo.
Voi sarete il primo instrutto; X . . . . non potrà negarsi.
L'elettricità si è ripartita sotto le mani di Galvani , Nobili e
Matteucci. La corrente bruta ha seguito Jacobi, Bonelli e Mon-
cel, nel mentre la intellettuale ha seguito Bois-Robert, Thilorier
ed il marchese Duplanty.
Il fulmine a globo o 1' elettricità globulosa comprende un'idea
che disobbedisce a Newton ed a Mariotte per non far che a suo
modo.
— Negli annali dell'Accademia vi sono migliaia di prove del-
l'intelligenza del fulmine.
Ma mi avveggo che lascio trasportarmi; per poco è mancato che
non vi abbandonassi la chiave che vi discoprirà il principio uni-
versale governativo de'due mondi materiale ed intellettuale.
28 INVESTIGAZIONE
Iddio non fa misteri come lo si erede da' droghieri timorosi
della concorrenza. Apre egli le porte de' suoi vasti laboratoi e
dice: tane intelligite gentes: semplice è il suo principio, e quan-
do vi sarà noto non direte più : Dio non permette che V uomo
approfondisca mai i misteri dell'esistenza.
Nel mentre vi scrivo , dirigo verso voi la mia elettricità che
risveglia la vostra idea, e sono sicuro che il quadrante del vo-
stro telegrafo risponderà a quello del
Vostro servo ed amico (*) , X
L'autore, — allo stile è facile riconoscere lo scritto-
re — promette che saremo i primi informati; per con-
seguenza i nostri lettori saranno sicuri di essere i se-
condi. (V. Meìiuier.)
LlT iO. dell' Amico delle Scienze)
Tre leltere del magnetizzatore, una seconda lettera del
sig. Mabru. La opposizione di questa con quella non
farà che aumentare l'interesse del soggetto. Incomincia-
mo col dar la parola al sig. Mabru. (V. Meunier.)
L'autore al sig. V. Meunier.
Il lì marzo 1836.
Signore,
Nello scopo di rispondere in un modo completo e sod-
disfacente agli ultimi articoli da voi pubblicati intorno
(*) Bisogua credere che il sig. X , autore di questa lettera , ha
promesso più di quello che può fare , mentre non ha mai dato comunica-
zione della sua spaventevole scoperta. I lettori deW'Jmico delle Seienze
sono sempre neir aspettativa. La promessa del sig. X. . . . essendo stata
completamente vana , la calcoleremo come non avvenuta, e non discute-
remo i termini della sua lettera. Diremo semplicemente che è sempre tri-
sto e dispiacevole vedere un uomo di tanto spirito, un uomo che ha un no-
me nelle scienze, cadere in simili abberrazioni.
INVESTIGAZIONE '21)
al magnetismo animale, nel vostro numero del 2 mar-
zo , mi permelterete di qui aggiungere che , la nostra
chiamata essendo stata pubblica, le persone che avranno
risposto saranno naturalmente ammesse a fornire le loro
prove, non con teorìe , non con esposizioni di sistemi o
con narrazioni più o meno maravigìiose, ma puramen-
te e semplicemente con fatti.
Se, per esempio, la scienza del magnetismo può real-
mente produrre un sol fatto costante e 'positivo, credo
che gli è precisamente da questo che bisognerà inco-
minciare. Se, per contrario, non ne possiede, domando
che immediatamente ne sia preso allo , e che si provi
in modo autentico che il magnetismo animale ?wn ha
verun fatto costante a sua disposizione. Questo primo
atto sarà per noi il primo raggio di luce, il primo grado
di certezza che illuminerà il nostro spinto e io fisserà
sullo stato attuale di questa scienza, poiché la scienza
vi esiste. — Del resto, ampia ed intera libertà a luti 7 ì
magnetizzatori che vorranno annullare questa prima de-
cisione mettendo in chiaro fatti della categoria di quelli
di cui è quistione.
Non spetta a noi indicare queste o quello esperimen-
to. Quando trattasi di scienza , colui che presenta un
fallo deve provarlo. Se la dilicatezza ci mette nel dovere
di credere lutti sulla parola, l'interesse della verità esige
che il fatto sia verificato; è la cosa più concludente. Dunque
incumbe a' signori magnetizzatori di formulare il loro
programma e dirci in un modo certo ciò che potranno
fare. Se non hanno alcun fatto costante a loro disposi-
zione., dovranno allora specificare i limiti ne'quali sarà
loro possibile operare con certezza : condizione che sem-
pre si deve richiedere da una scienza.
E obbligo de'magnelizzatori dirci se possono, o pur
no, garantire , in una qualunque data proporzione, la
30 INVESTIGAZIONE
riuscita di tale o tale altro esperimento che piacerà loro
scegliere ed indicare; sperimento che dovranno ripetere
sotto gli occhi del comitato di esame, in pubblica seduta.
Quando si posseggono veri fatti, passati allo stato di
scienza, si può sempre riprodurli nelle condizioni da noi
qui indicate; anzi a questo segno non equivoco si rico-
nosce in modo positivo che l'intelligenza umana comanda
realmente la materia.
In una parola , lo scopo del nostro appello, e quello
degli esperimenti che provochiamo debbono aver per ri-
sultato di constatare , in una maniera certa ed indubi-
tabile, tutt' i fatti che , nello stato attuale del magneti-
smo animai e, si riproducono sempre nello stesso modo,
quando operasi nelle circostanze medesime. E in ciò so-
pratutto quello che debbesi, a mio senso, ricercare con
la più grande cura, se vuoisi, secondo Descartes, « ani-
ce mettere per vero quello che è vero. )) — Io posso, si-
gnore, affermarvi anticipatamente che le cose saranno
esaminate con la più rigorosa imparzialità. — Tranne le
condizioni indicate , non vi è realmente , per chiunque
siasi illuminato e di buona fede, se non dubbio ed in-
certezza.
Non ammettiamo, come alcuni pretendono che un uomo
di spirito o di cuore rifiuti sistematicamente il suo assenso
ad un fatto patente ed irrecusabile ; che gli manchi il
coraggio di rendere testimonianza alla verità quando i
fatti che gli si presentano sono scevri d'ogni soverchie-
ria. — Evidentemente quesf asserzione è falsa e menzo-
gnera. — In quanto a me personalmente, dichiaro con pia-
cere di aver migliore opinione delle persone di spirito (*).
(*) Migliore opinione della buona fede delle persone di spinto, cioè del-
la loro probità filosofica , mentre qui non è quistione che di coloro i quali
sono accusati rifiutar sistematicamente la loro adesione a'prelesi fatti ma-
gnetici.
INVESTIGAZIONE 31
Ma per rispondere in un modo più diretto a questa
capziosa obiezione ianlo spesso ripetuta alla nostra pre-
senza, e che costantemente abbiamo respinta, ci si per-
metta presentar qualeh' esempio.
Ci si dice adunque giornalmente che il magnetismo
animale possiede le stesse proprietà del cloroformio, e degli
altri composti della medesima famiglia ; che il magne-
tismo animale può , come quelli , produrre il sonno e
F insensibilità. Ecco due ordini di fenomeni che senza
dubbio pcrtcngono essenzialmente all'ordine delle cose
positive. Ebbene ! che si dimostri ciò, e tutti, ne abbia-
mo la convinzione , si renderanno immediatamente al-
l'evidenza di un tal fatto. Che dico? noi ci al lacchere-
mo tutti con tutte le forze dell'animo nostro al magne-
tismo animale , mentre questo solo fatto, ben provato,
basterebbe a' nostri occhi per costituirlo nello stalo di
scienza.
Sventuratamente non fummo mai testimoni di un tal
risultato, non l'abbiamo veduto; lo abbiam solo udito a
dire, o letto nelle opere de'magnetizzatori.
Se dunque il magnetismo animale può assopire nel-
l'uomo o negli animali la sensazione del dolore, niente
è più facile che dimostrarlo con un'esperimento diretto. Per
me, acconsento volentieri a lasciarmi forar la mano con
la punta d'uno scalpello, se si vorrà operare sulla mia
persona, affin di portar sempre questa marca autentica
ed incancellabile della verità.
La scienza e la verità sono sorelle: l'una ci guida co-
stantemente verso 1' altra ; troppo valgono per meritare
che loro si faccia questo lieve sacrifizio, il quale, pure
penseranno molti, non compromette l'integrità della mia
mano.
Non à guari, l'illustre sig. di Humboldt non sacrificò
la sua propria persona in circostanze presso a poco si-
mili ? L' allievo non e maggiore del maestro.
. Là
32 INVESTIGAZIONE
Sia quel che si voglia , speriamo sempre che i veri
magnetizzatori, gli uomini positivi, che fanno del ma-
gnetismo animale uno studio coscienzioso ^ ci saranno
grati della nostra buona volontà, augurandoci che vor-
ranno profittare della occasione loro offerta per illumi-
nare un immenso numero di persone che al par di noi,
sono di buona fede , e non domandano che di vedere.
Ora , se, lasciando il campo delle scienze positive, i
signori magnetizzatori desiderano innoltrarsi in un altr'or-
dine di cose, — vo parlare del maraviglioso, — li segui-
remo. Se vogliono produrre fenomeni di duplice vista ,
dovranno allora rispondere alle quistioni che saranno
loro avanzate da' membri del comitato di esame , ed è
probabile che tali quistioni loro saranno fatte in modo
da non lasciar elevare il menomo dubbio sulla natura
e valore reale delle loro risposte. Ma , come dice Vol-
taire, ce se coloro che si limitano a calcolare, a pesa-
vi re, a misurare, s'ingannano spesso essi stessi, che bi-
v> sognerà pensare, che sia di coloro che non vogliono
r> se non indovinare? ..-..» (Filoso, new.)
Relativamente a' magnetizzatori che esercitano P arte
divina di guarire i nostri mali , da essi dipenderebbe
di convincerci immediatamente dandoci qualche rimedio
contro l'idrofobia (la rabbia), la peste, il cholera, sia pure
contro Toidium, ec. . . . Perchè non riportare il pre-
mio Brcantt Centomila franchi non sono da rifiutarsi !
E poi una gloria immortale,, una vera gloria, ben ac-
quistata, vai troppo F importanza di pensarci. L' intera
umanità benedirebbe il nome de' magnetizzatori che ci
appresterebbero tali rimedi (*).
(*) Uno de'nostri valorosi uffiziali , tempo dietro di guarnigione a Seba-
stopoli, scrisse al sig. Meunier che questo punto della nostra lettera impe-
ditagli di considerare il nostro appello a' magnetizzatori come cosa real-
mente positiva.
INVESTIGAZIONE 33
Ma ciò è troppo. — Ni uno ha la preterizione di esigere
tanti miracoli per credere al magnetismo animale. — E
pure tutte queste cose si dicono, si scrivono, si pubbli-
cano sotto tulle le forme , e si trova ancora chi affer-
ma averle vedute.
Noi ci contenteremo del più piccolo fatto possibile ,
purché i magnetizzatori possano riprodurlo a loro vo-
lontà , in una maniera costante e nelle prescritte con-
dizioni; allora saranno nel dritto sostenere che la scienza
esiste, e nel bisogno , risponderemo con la riproduzio-
ne di questo stesso fatto a tutti gl'increduli che voles-
sero negarlo. — Un solo fatto costante ! l'otterremo noi?
Là è sempre il mio dubbio.
Permettetemi dunque , signore , di ripeterlo un' altra
volta,, spelta a'signori magnetizzatori d'intendersela tra
loro., se vogliono agire di concerto, formolando il loro
programma , sia in generale, che in particolare. Ciò è
Per tutta risposta, invieremo l'autore di questa obbiezione a'iibri di tut-
t'i magnetizzatori. Contentiamoci di citarne tre soli de'più distinti, per pro-
vare di non aver nulla esagerato, e che abbiasi parlato in piena cognizione
di causa. — 11 sig. Conte di Szapary scrive: « Io insegno il modo di guari-
» re tutte le malattie nervose e croniche le quali, fino ad oggi, ancora sono
» Io scoglio ed il terrore della medicina: aggiungo arditamente che le gua-
» risco tutte. « (Szapary, Mag net other apici, pag. 297.)— Ed il sig. Ca-
hagnet , il quale ha pubblicato gran numero di opere sul magnetismo , è
anco più dichiarato se è possibile. Ecco in qua'termini si esprime. « Non
» possiede forse (il magnetismo) cento rimedi che, senza essere il rimedio
» universale de 1 filosofi ermetici , non sono da meno rimedi assicurati
» contro la r abbia Je febbri, le dissenteriejeverminose, ec, ec, rime-
» dì ignorati dalla medicina scientifica? » (Cahagnet, Trattato di magne-
tismo pag. 25.) — Ecco il terzo. « Oggi che le scienze han fatto un passo,
•> abbiamo scoperto i secreti mezzi impiegati dal Nazzareno Gesù. Come
« lui, servendoci delle mani, guariamo i paralitici, diamo l'udito a'sordi ,
»» la vista a'eiechi , la parola a 1 muti , e rendiamo finalmente la calma agli
■ epilettici, i quali sono, senza dubbio \ quelli che nella Giudea si chiama-
ti vano ossessi. » (Delaage, Mondo occulto, pag. 94.)
3
34 INVESTIGAZIONE
tanto più importante, perchè gli uni ammettono il fe-
nomeno della duplice vista, nel mentre gli altri non lo
ammettono, ce. Ultimamente, vedeva un magnetizzatore
il quale relegava questi fenomeni con quello che da lui
chiamavasi la scienza di Robert-Haudin. Mi citava anzi,
a questo proposilo un'opera notabilissima pubblicata dal
sig. Gandon. (Parigi, 18-49 presso Lacour.)
Un'ultima parola, se vi piace , signore. Si è parlato
della formazione d' un comitato di esame; quest' idea è
stata adottata da tutti con trasporto. Se, come abbiam
luogo di crederlo, si metterà in esecuzione, si farà cer-
tamente chiamata di coloro i cui lumi e testimonianza
saranno di garenzia per l'opinione pubblica. Nel fondo,
in quest' affare io non sono che uno il quale si affa-
cenda inutilmente, ma nell'cmettere le mie idee perso-
nali su di una quistione che circostanze furtuite han
fatta nascere , io uso d' un dritto che è comune a lut-
ti. Farò tutt' i miei sforzi certamente per apportare
1' umile mio concorso alla distruzione di quest'errore od
alla propagazione di questa verità, se il magnetismo è
una verità. Ma non dimentichiamo, signore, che il dot-
tore Auzoux non ha accettato la responsabilità degli espe-
rimenti che a condizione espressa di accordarglisi la fa-
coltà di dirigere egli slesso. A lui solo dunque spetta
il dritto esclusivo di -scorre gli uomini di cui si vorrà
circondare per comporre il suo comitato di esame. Que-
sta espressa condizione trovasi mentovata nella nostra
prima lettera.
Ho dovuto dilungarmi un poco su tutte le anzidette
quistioni per precisar bene lo scopo degli esperimenti,
e dimostrare nel tempo stesso a lutti gli sguardi che ,
se noi siamo nel dubbio > ci siamo di buona fede. Non
è una lotta sistematica che vogliamo impegnare , è la
verità che domandiamo per noi e per tutti. Si afferma
INVESTIGAZIONE 35
esisterò de'fatli; dimandiamo di vederli e render loro in-
tera testimonianza se vorranno produrli alla nostra pre-
senza e nelle condizioni prescritte, perche sieno esenti da
qualunque soverchieria.
Gradile , signore , i miei sinceri ringraziamenti pel
generoso concorso che volete di huon grado prestare in
tale occasione, e ricevete l'assicurazione di tult'i senti-
menti distinti co'quali
Ho l'onore di essere vostro devoto servo
G. Mabru.
Diamo intanto la parola a'magnetizzalori.
11 sig. H. Lecoq, orologiaro della marina, ad Argèn-
teuil,non vede la menoma utilità negli esperimenti pro-
vocati dal sig. Auzonx. Giustifica la sua opinione nel
seguente modo (V. Meunier.)
Il sig. II. Lecoq al sig. Meunier.
Coloro che prestali credito a'fatti hanno di che soddisfarsi lar-
gamente oggi: la sala del Vauxhall , della Redolite , le sale del
sig. Dupotct, sono ogni settimana spettatrici di una varietà di fe-
nomeni da soddisfare la curiosità, « coloro che potrebbero fer-
marsi in quelle del sig. Auzoux non aggiungerebbero , nò to-
glierebbero nulla da tutto ciò ch'è stato provato migliaia di volte,
da cinquant'anni in qua. Tra dieci anni, quando il sig. Auzoux e
tutti coloro che vorranno seguirlo saranno giunti ad una convin-
zione qualunque , si farà innanzi un altro dottore, il quale mo-
strerà le stesse esigenze e non si occuperà de'lavori de'suoi pre-
decessori più che il sig. Auzoux, e crederà ancora, che l'universo
intero aspetta che egli abbia un'opinione.
Per l'anima mia e coscienza, confesso che i magnetiz-
zatori nel tener queslo linguaggio , non oltrepassano i
loro dritti: non si può evidentemente tenerli per obbli-
gati a fornir le loro prove ogni qualvolta sono invitali
36 INVESTIGAZIONE
ad esibirle (*). Fortunatamente dividendo in sostanza
il sentimento del sig. H. Lecoq, gli altri nostri due cor-
rispondenti , cioè il sig. J. A. Gentil, autore di nume-
rose opere sul magnetismo animale, ed il sig. Derrien,
ex Presidente della Società magnetica di Parigi hanno
più condiscendenza che il loro collega nel mesmerismo.
Aderiscono non senza esitazione , non senza condizioni.
Non avendo qui altro motore che la curiosità e l'amor
del vero , ci sarà facile adempiere il dovere che V im-
parzialità c'impone lasciando parlare i nostri corrispon-
denti. Ecco un estratto della lettera del sig. Gentil (V.
Meunier):
Il sig. Gentil al sig. Meunier.
In questo momento domando pure a me stesso che possono
star facendo nella piccola cappella del dottor Auzoux,tutt' i pratici
(*) Per l'anima mia e coscienza, Sig. V. Meunier, voi uscite dalla qui-
stione. Lasciate dir queste cose al sig. Lecoq se gli aggrada; egli ha senza
dubbio buonissime ragioni per parlare così. — Ma voi che, come noi, non
avete altro movente che l'amor del vero, voi dovete, a nostro parere , te-
ner diverso linguaggio. — Che male dunque vi sarebbe che il magnetismo
facesse le sue prove nel bisogno in ogni dieci anni ? Se il magnetismo è
una verità, non è egli il primo che debbe avere impegno acciocché questa
trionfi ? — Ah! signori.se possedessimo un sol fatto di quest'ordine^ che si
negasse dagli accademici, non sarebbe in ogni dieci anni, ma ogni giorno,
da per tutto ed innanzi a tutti, che noi vorremmo produrlo per provarne
l'evidenza in faccia del Cielo. Se si possedesse da noi un fatto di que-
st' ordine , no , non vi sarebbero accademici capaci di starci a fron-
te; i più ritrosi del mondo scientifico sarebbero ben presto obbligali ad arren-
dersi al cospetto d' una verità tanto formidabile. — Ma per questo , non
lasceremo certo gl'ingegni nell'oscurità. — No, Signori, voi non possedete
i fatti che ci annunciate. Ed appunto perchè ne rifiutate 1' esame, abbiamo
il dritto di sospettarne, senza che vi sia permesso di tenerlo a male. —
« È un fatto positivo, dice un magnetizzatore molto noto, che in mate-
» ria di magnetismo ciascmio crede quello che ha veduto e veduto
» beìie. » (Il dottor Teste, magnetismo animale png. 35.)
INVESTIG AZIONE 37
esperti in magnetismo, i quali popolano le cinese che questo pub-
blico insegnamento annovera ne' diversi quartieri della capitale.
Che se sinceramente, i dotti ritrosi vogliono instruirsi, non han-
no essi a loro disposizione le opere da noi pubblicate su questa
materia, i nostri passivi, le nostre sale d'insegnamento, e le no-
stre tribune che siamo sempre pronti ad abbandonar loro ? Vi
confesso dunque, ma penosamente, che quest'appello mi sembra
strano. . . . Nel magnetismo, d'altronde, tutto è effetto e risul-
tato d'influenze di essere umano ad essere umano; bisogna ge-
neralmente che l'influenza sia favorevole perchè gli effetti si pro-
ducano in condizioni regolari e soddisfacenti pel pratico e pel
leale osservatore (*).
Intanto quale sarà il programma degli esperimenti ? Amerei
che fosse decretato di concerto con voi ed un dato numero di
magnetizzatori scelti e che voi aveste a sostenere la bilancia.
Il magnetismo ha molti detrattori interessati tra i medici; essi
arrecarono ostacoli al sentiero di Georget durante la sua vita ed
a quello dello stesso Giulio Cloquet, che dopo il 1828, non osò
più parlare del magnetismo (**), ed a chi nondimeno perdono di
avermi intempestivamente tronca una gamba il dimani del 1830.
Che significa quali esse sieno le disposizioni degli assistenti (***)?
Con qual dritto si sospetta della sincerità uVmembri che possono es-
sere chiamati a comporre il comitato d' esame? — Questa supposizione of-
fensiva , non è totalmente gratuita ed inopportuna? — Ma più ancora; non
ha alcun valore in faccia alle dottrine professate dallo stesso sig. Gentil ;
poiché salvo errore, egli è della scuola del magnetologista Bertrand , che
ha detto : « Si riesce con la volontà , senza la volontà , con una volontà
» contraria » Il sig. Gentil ha scritto : « Alcuni hanno esposto ed espon-
» gono ancora che fa fede è necessaria al magnetismo sia per produrre
» degli effetti, sia per esserne preso. Questo è un grave errore che biso-
» gna esser solleciti di fare obbliare , e che vale a mettere in dubbio le
» persone estranee al magnetismo sulla scrupolosa verità delle asserzioni
» Smagnetizzatori leali. » (Gentil, Man. delmag., pagina 165.)
(") Il signor Gentil erra, mentre nel 1837 (seduta del 31 gennaio) il si-
gnor Cloquet esprimevasi molto categoricamente alla presenza dell 1 Acca-
demia di medicina sul soggetto del magnetismo. — Ben presto ritornere-
mo su di ciò.
(***) Frase inintelligibile Non trovasi in alcuna delle nostre precedenti
38 INVESTIGAZIONE
La produzione della catalessia , della convulsione degli occhi ,
del sonno, dell'attrazione, dell'insensibilità, dell'aumento o dimi-
nuzione delle pulsazioni arteriali, dell'estasi, dopo gli esperimenti
tanto mirabili e tanto fulminanti di Regazzoni!!! e questi espe-
rimenti avranno un posto nel programma? . . .
Queste specie d'esperimenti hanno esclusivamente della sensi-
tività fìsica e possono prodursi quando si vuole! ma per quelli
derivanti dalla lucidità, è tutt' altra cosa; poiché allora è il mo-
rale de'passivi che richiede di essere eccitato, e sostenuto a forza
di benevolenza. Or le influenze contrarie sono sempre pregiu-
dizievoli: viziano l'atmosfera ed indispongono i passivi, i quali,
da quel momento, rimangono cheti. Perfettamente come in una
sala una cantante perderebbe il suo ut, il suo la, o il suo sol,
rimanendo interdetta, ed innanzi alla quale uno degli spettatori
facesse delle beffe .
Comunque sia, signore, mi faccio un dovere, se il bisogno lo ri-
chiede, d'aver l'onore di tenermi a vostra disposizione, e da que-
sto momento sono (*).
Vogliate, ecc.
J. A. Gentil
Membro della Legion d'onore,
73 passaggio Choiseul.
lettere , e rispondo indubitatamente a quella del sig. Derrien , nella quale
egii dice ( vedi il numero seguente ) che i fenomeni psicologici riescono
sempre , qualunque Steno le disposizioni degli spettatori. — Ritocche-
remo questo punto.
(') Diciamo a 7 sig. Lecoq e Gentil che i luoghi di riunione ove tengonsi
le sedute pubbliche di magnetismo non sono per nulla convenienti agli
studi che ci siamo proposti di fare.
Citiamo l'opinione dello stesso sig. Gentil.
« Molti traggono a delle pubhliche sedute di magnetismo per giudicare
» col mezzo del rapporto diretto della realtà de' fenomeni del sonnambu-
» lismo. Non ignorando quanto sieno preziose queste sedute per la pro-
» pagazione ed il progresso del magnetismo, io son pure obbligato ricono-
» scere di essere impossibile che in tali sedute un sonnambulo, lucido che
» possa essere, si mostri nel summum della sua lucidità. ... — Per un
» uomo positivo e desioso di definire il sonnambulismo , una seduta pub-
IXVESTIGAZIONE 39
La lettera della quale il sig. Derrien ci domanda l'in-
serzione è all'indirizzo del signor Mabru; non voleva ri-
spondere che alla prima lettera di costui; intanto si trova
» Mica non debb' essere considerata che come un preliminare. » (Gentil,
Man. del mag., pag. 223 e 22 4.)
Osserviamo ora l'opinione di un gran magnetizzatore, il sig. Mongruel :
« Per giungere con sicurezza alla verità , non bisogna , non sapremmo
» abbastanza ripeterlo, limitarsi a vedere delle pubbliche sedute. » (Mon-
« gruel, Maraviglie dello spirito umano pag. 23.)
Accenniamo queste parole del sig. Aubin Gauthier, antico redattore del-
la Rivista magnetica'.
« Il sig. de Puységur chiama i pubblici esperimenti mezzi di profana-
» zione, Jussieu, la magia del magnetismo-, Reuillier , giri di forza. »
(Rivista magnetica, pag. 186 anno 1845.)
Non solo i luoghi ove tengonsi le sedute pubbliche di magnetismo noti
convengono per ripetervi degli esperimenti scientifici, ma se dobbiam cre-
dere ad un dotto magnetizzatore , il sig. dottore Beaux , ogni persona ben
educata, e che abbia del rispetto per sé , deve interdirsene rigorosamente
l'ingresso. Lasciamo parlare l'autore perchè il lettore ne giudichi:
« Una donna la più casta,Ia più saggia nello stato di veglia ignora le idee
» che potranno venirle nel sonnambulismo. Brevissimo tempo vi abbiso-
» gna perchè si stabilisce traessa ed il suo magnetizzatore, un'intimità tanto
» grande, come se da lunga pezza vivessero insieme , ed è raro che que-
» st'ultimo non potesse dire della sonnambula: ecco Posso delle mie ossa
o e la carne della mia carne.
» Interamente sottoposta alle leggi della natura , fa poco conto delle
» convenzioni morali e se è molestata da desideri non saprebbe nascon-
» derli. Invano sarà di un'estrema freddezza , invano avrà un magnetizza-
» tore incapace di abusare della sua situazione ; basterà che questo provi
» involontariamente il menomo desìo perchè , se essa se ne avvede , si
» metta seco lui in accordo. Allora vedesi in tutta la sua chiarezza la lotta
» che elevasi tra il proprio dovere e le sue passioni e, bisogna confessar-
» lo, non è sempre il dovere che la vince. Sicché quando veggo tanti im-
» prudenti condurre le loro mogli e le loro figlie in queste società di ma-
» gnetismo, ove si fanno esperimenti di curiosità, abbandonandole al primo
» che si presenta, permettere che prendano su persone a loro care un po-
» tere tanto formidabile quanto quello del magnetizzatore sulla sonnam-
». buia, non posso a meno di dire tra me medesimo : insensati che siete l
40 INVESTIGAZIONE
a riscontrare anche alla seconda. (Vedi il secondo nu-
mero) V. Meunier.
NOTA RELATIVA ALL'AMPUTAZIONE OPERATA DAL SIC». J. CLOQUET.
Giacche il sig. Gentil ha fatto allusione al famoso affare Clo-
quet profitteremo di questa circostanza per confutare qui tutto
ciò che i magnetizzatori hanno esposto su questo soggetto. Non
ce n'è un solo che non citi come fatto irrecusabile l'operazione
cerusica fatta dal sig. J. Cloquet sulla signora P. — Rammentia-
mo i fatti in poche parole. — Un medico magnetizzatore, il si-
gnor Chapelain, avendo magnetizzato la sua cliente signora P. ,
si portò in seguito presso il sig. Cloquet e gli propose di ope-
rare la signora P., sua ammalata, la quale, da quarantotto ore,
trovavasi immersa in un sonno se-dicente magnetico. Trattavasi
di dover estirpare un tumore dal lato dritto del seno. Il si-
gnor Cloquet si arrese alla proposta del dottor Chapelain, e la
signora P. fu operata come sempre. . . senza dolore ! Noi non
lo neghiamo, ma sosteniamo che questo fatto è lungi dall'essere
» se l'avvenire vi fosse svelato più d' uno tra voi amerebbe meglio trasci-
» narle alla Senna con un capestro alla gola, . . .
— Ed in seguito lo stesso autore aggiunge:
« Sono due anni che in una seduta magnetica , fui testimone di quanto
» segue; numerosi spettatori erano attenti a guardare molle persone raa-
» gnetizzate, quando delle gridasi fecero udire in un angolo della sala. Il
» presidente ne domandò la cagione, e gli fu risposto che una signora la-
» mentavasi di essere tentata magneticamente da uno sconosciuto che
» le si trovava dietro. Il presidente ingiunse a quel signore di starsene tran-
» quillo ; ma dopo cinque minuti ricominciarono le' strida. Il presiden-
» te, indignato, si alzò e disse: Signore, vi avverto che se continuerete vi
» farò scacciar dalla sala.» — « Ma io non magnetizzo la signora. » — « Ed
» io vi dico che la magnetizzate ; e poi io son sonnambulo e , dal posto
» ove sono, sento che operate su di essa. Allora clamori di sdegno partono
» da tutt'i punti; si sale sulle panche, si spinge, si urta-, le donne spaven-
» tate si salvano per tutte le sfuggile, e la seduta essendo forzosamente fi-
» nita, uscii senza aspettare come terminasse la disputa. » (Beaux , In-
fluenza del magnetismo , pag. 61 e 138.
INVESTIGAZIONE. Il
lauto concludente quanto se lo possono immaginare i seguaci di
Mesmer. — Perchè non magnetizzar l'ammalata alla presenza del
signor J. Cloquet? Chi potrà affermare che quel sonno di qua-
rantotto ore sia stato propriamente il risultato degassaggi e che
questa signora non fosse caduta nello stato di coma o di carusi
Il modo come sono avvenute le cose lascia aleggiare ancora non
pochi dubbi su tale affare. Rimontiamo alle sorgenti officiali. Con-
sultiamo il rapporto dell' Accademia di medicina , nella seduta
del 24 gennaio 1838. È il signor Moreau che parla:
« Io era consocio della sezione di chirurgia quando il sig. J. Clo-
)> quet annunziò di avere svelto una mammella ad una donna ad-
» dormentata di sonno magnetico, e che l'operazione non avea
» eccitato alcun dolore. La cosa , come può giudicarsi, sembrò
» troppo straordinaria, pur tuttavolta il carattere del sig. Clo-
» quet fece sì, che la sezione si affrettasse di nominare una com-
» missione. Io scrissi in suo nome al sig. Chapelain, medico or-
» dinario dell'ammalata, per domandargli il favore di essere am-
» messo presso costei al togliersi del primo apparecchio, che do-
» veva effettuarsi durante iì sonno magnetico. Siccome si face-
)) vaìio delle difficoltà per ricevere la commissione in massa , i
» membri offersero presentarsi uno ad uno , di non avvicinarsi
» alla operata che quando sarebbe addormentata ; tutto ciò fu
» inutilel ed il sig. Chapelain rispose che i parenti si riputavano
» a riceverci. Solo , essendo morta V. ammalata qualche giorno
» dopo, la commissione ebbe la libertà di assistere all' apertura
» del corpo ; la commissione vi si recò. Prima d' incominciare
» P apertura domandai quali erano le lesioni che questa donna
» aveva annunciato trovarsi in essa , poiché dotata anche di
» prevegenza. Dopo qualche esitazione, si rispose aver annun-
» ciato lesione al fegato. Si apre il ventre , si esamina il fe-
» gato, era perfettamente intatto. Si apre il petto e si trova una
» effusione marciosa nel lato corrispondente alla glandola e-
» stirpata.
» — Penso che il sig. Cloquet sia stato ingannato.
Il signor Roux prese ugualmente la parola in questa occor-
renza esprimendosi in questi termini: « Credo che il sig. Clo-
» quet sia stato ingannato, e ciò che mi conferma in questa opi-
» nione è che il sig. Cloquet non ha ripetuto P esperimento di
« cui intrattenne precedentemente la sezione chirurgica. Sicché,
Ì- INVESTIGAZIONE
» signori , uhm riguardo ; il ciarlatanismo troverà molte voci
» che lo difenderanno fuori di questo recinto; non ne deve però
» trovare tra noi, »
Nella seduta seguente (31 gennaio 1857), il sig. Moreau pro-
nunciò ancora le seguenti parole: « Riguardo al magnetismo non
» domando che vedere. Ho voluto sommettermi a degli esperi-
» menti; si è risposto non essere io un passivo idoneo; non aveva
» nulla da opporre a ciò ; ma però sono rimasto nel dubbio. »
Il sig. Cloquet, disse allora: « Io non ne so più del sig. Mo-
» reau sul magnetismo ; ignoro e dubito. Il fatto da me nar-
» rato non mi ha instruito di nulla, poiché non me ne sono per
» poco occupato. Chiamato a fare l'operazione, l'ho fatta, e non
» sono andato più oltre. » — Al che il sig. Rouchoux rispose:
« il sig. Cloquet non dice tutto; non dice che la sua ammalata
» era lucida ed aveva pretensione di esserlo; essa vedeva, tra
» le altre cose una piastra rossa sulla sua membrana , questa
» piastra non esisteva. . . » — Indi il sig. Rouchoux aggiunge nei
terminare: « . . . Sono dolente che il nome del sig. Rostan mi
» si presenti all' idea ; ma voi sapete quello che ha scritto sul
» magnetismo. Un giorno mi propose di guarire la mia incre-
» dulità e farmi vedere cose straordinarie ; lo seguii: giunti so-
» pra luogo, non volle operar nulla alla mia presenza: io aspetto
» sempre. »
Questo è 1' affare Cloquet , che i magnetizzatori esaltano con
tanto strepito dicendo che questo fatto solo è bastato per con-
vertire il sig. Cloquet al mesmerismo. I magnetizzatori avevano
intanto un mezzo semplicissimo per allontanare i dubbi dell'Ac-
cademia di medicina: era di ripetere l'esperimento del dottore Cha-
pelain. Essi non lo hanno fatto, e sicuramente per ragioni. Per-
chè da allora, nelle operazioni chirurgiche, non rimpiazzare al
cloroformio e l'etere, il cui uso è talvolta terribilissimo , i pas-
saggi magnetici la cui azione è tanto innocente ? Ciò che vien
dilTerito non è perduto; sicché speriamo che i sig. magnetizza-
tori vorranno di buon grado ripetere quest'esperimento, per pro-
vare a tutti gì' increduli che lo è veramente irreprensibile. Sa-
rebbe tanto facile , tanto giovevole , di consolare una quantità
di disgraziati che soffrono, o di operare anche su gli animali.
INVESTHìAZIONIi Vi
Pubblichiamo qui una lettera la quale era diretta al
sig. V. Meunier ma che, in conseguenza d'un incidente
avvenuto presso il dottore sig. Auzoux , non fu inviata.
Quanto prima avremo a parlare di questo incidente. Ecco
la lettera,
L'autore al sig. V. Mounier.
Signore,
Non posso lasciar priva di risposta la lettera del si-
gnor Lecoq e quella del signor Gentil, che ho lette nel
vostro ultimo numero del 9 marzo.
Io sono completamente daccordo con voi, sig. redat-
tore, in quanto alle riflessioni suggeritevi da quelle due
lettere, cioè che i sig. magnetizzatori non sono per nulla
obbligati esibir palesamento le prove che loro si doman-
dano. A mio vedere , ciò non ha importanza ; io non
metto in discussione un tal dritto, esso è incontrastabi-
le; ma converrete meco, signore , che se i magnetizza-
tori hanno il dritto di astenersi, non possono però essi
usar di tal dritto senza aumentar di più i dubbi già co-
tanto numerosi che gravitano sul magnetismo animale.
In conclusione se non è un pretesto, è almeno un pessimo
consiglio che il sig. Lecoq ha dato conciò a'magnetizzatori.
Come scienza naturale il magnetismo animale è in
una posizione del tutto eccezionale ; ha bisogno di far
le sue prove, e non al certo insinuando l'astensione che
si giungerà a rischiarare gli spirili sul suo conto. Ben
poco cale che il magnetismo sia , come lo pretende
il sig. Lecoq, una quistione giudicala da tulli. Ne ap-
pello contro di lui I' opinione de' suoi colleghi nel ma-
Il INVKSTR.AZIi»E
gnetisino. Cosicché,, il dottore sig. Billiard, otto giorni
or sono, esprimevasi in questi termini sul punto in qui-
stione: a annullato oggi ( il magnetismo ) , confermato
V) domani senza che si possa prevedere il momento nel
)) quale tale quistione riceverà una soluzione qualunque y>
Io mi riporto ancora all' opuscolo del sig. de Rovere, nel
quale leggesi (pag. 58): « Io chiamo sopra ogni fatto
)) contestato, non già lo sprezzo facile all'indolenza ed
)> all'ignoranza, ma la luce e l'esame che fanno risal-
>ì tare le più maravigliose scoperte. )) Mi appello fìnal-
)) mente alla lettera del sig. Malhieu, il quale parlando
del magnetismo, scrive queste parole: Vi è molto ciar-
latanismo in tutto questo )) (Vedi il n. 9). Non son io
che lo dico, sono gli allievi di Mesmer, e potrei citar-
vene cento altri ancora che tengono lo stesso linguag-
gio, se mi prendessi l'impegno aprire i loro libri.
Egli è per togliere tante difficoltà che il sig. Lecoq
predica l'astinenza e vuole premuroso oggi mandarci a
fare la nostra educazione magnetica. . . . al Vauxhall! —
In vero ciò è troppo forte. ... — Là, dicono, troveremo
il gran sacerdote, che farà cessare i nostri dubbi; c'ini-
zierà alla scienza de'fìgli di Mesmer, de'Deslon, de'Puy-
sègur, de' Deleuze, de'Dupolet, ec, — E che ne pensate
del sig. Gentil, il quale dà il nome di chiese alle sale
dejnagnctizzatori !!!
1 nostri preti non son quelli che un popò! vano pensa,
La nostra credulità forma tutta la loro scienza.
Un altro passo ancora e colesti signori ci diranno ben
presto: senza il magnetismo non vi é salute. Nel tempo
stesso potremo dir noi; senza il Vauxhall non v' è ma-
gnetismo! La lettera del sig. Lecoq, ricusando T investi-
gazione , proscrive di conseguenza , il dritto di esame.
INVESTIGAZIONE 43
— Con questi preliminari potremo facilmente presentir
P avvenire. — Dippiù , lutto ciò non è positivo. Mal-
grado il profondo rispe'to che professiamo pe' dotti spe-
rimentatori del Vauxhall , ci si permetterà indubita-
tamente di non ammettere tutti gli esperimenti che
si fanno come articoli di fede. Gli esperimenti del Vaux-
hall possono soddisfar molli, è possibile ; ma per noi ,
che vogliamo realmente vedere , e veder bene , questi
esperimenti non bastano, non hanno assolutamente nulla
di concludente, poiché reggono senza controllo, perchè
riescono sopra incogniti e non sopra di noi, perche lut-
t' i sonnambuli da noi osservali rispondono con una por-
tentosa lucidità a tutte le domande .... tranne le no-
stre, ec, ec.
Il sig. Gentil vostro corrispondente ci rinvia alle opere
ex professo, e trova strano, che le sue opere non ba-
stano a corroborare la nostra fede. Diciamo adunque ar-
ditamente al sig. Gentil d' aver noi sconvolti lutti gli
archivi di questa pretesa scienza , e che invece di tro-
vare una solida dottrina, basata su'veri esperimenti scien-
tifici, non vi abbiam rinvenuto, nel punto di vista teo-
rico , che un confuso ammasso di contradizioni e chi-
mere, una moltitudine di fatti controversi più incredi-
bile Puno dell'altro, ripugnanti al buon senso ed alla
ragione. Chiediamo scusa al sig. Gentil , ma è nostra
la colpa se il magnetismo non registra ne' suoi annali
che miracoli pertinenti sempre all'ordine soprannaturale
ed alle scienze occulte? — Il sig. Gentil,, egli stesso non
vantasi di far comparire la santa Vergine ed il bambino
Gesù, sempre che gli aggrada !!! .... (Gentil, Guida
degli increduli, pag. 78 ) — Ed altri magnetologi non
arrivarono sino ad annunciare la Resurrezione de' mor-
ti, la Creazione di una novella specie d'insetti?; ve n' è
ancora un terzo , quasi un nuovo Giosuè, il quale si è
46 INVESTIGAZIONE
vantalo di magnetizzar la luna, e conseguen temente pro-
durre delle perturbazioni nel nostro sistema planetario.
Non è uno scherzo questo; citeremo le sorgenti ed i te-
sti se è d' uopo. Quest' ultimo magnetizzatore del resto
era , secondo noi, conseguentissimo con le teorie di Me-
smer; il fluido che penetra le piante, gli uomini e gli
animali;, penetra ugualmente luti' i corpi celesti; è quello
stesso secondo Mcsmer, eh' è sparso in tutto l'universo.
Ora siccome lo spirilo è superiore alla materia, ne ri-
sulta indubitatamente che si può magnetizzar la luna
ed operar sopra di essa facendo degassaggi in distan-
za ... . Ecco intanto ove mena la teorìa di Mesmer,
tanto degnamente coronata oggidì dagli spiriti percus-
sori e dalle tavole parlanti, sempre impregnate della so-
stanza universale influita dalla volontà umana.
Era fortunato troppo di saper questo il sig. Mesmer!—
Dopo lutto ciò, un tal'errore inveteralo che elevò tante
dispute nelle scuole non è affatto l'opera del taumaturgo
di Vienna. Tra il fluido universale di Mesmer, l'anima
del mondo di Timeo da Locri, il gran tutto di Spinoza
ed il fluido eterizzato degli antichi, non vi trovo diffe-
renza alcuna ; considerata come dottrina , è sempre la
stessa idea modificata secondo lo spirito del suo autore
e basata sopra una semplice ipotesi. — Ecco la teoria;
passiamo alla pratica.
Confesso a mio scorno che ogni qualvolta ho magne-
tizzato alcuno, circondandomi di tutte le precauzioni ri-
chieste da ben fatta operazione, non ho potuto mai giun-
gere a produrre il menomo effetto su chicchessia. —
Dall'altra parte, niuno è riuscito mai a magnetizzarmi,
benché io sia eccessivamente sensibile all' azione delle
correnti elettriche. — I miei amici > trovatisi nelle cir-
costanze medesime, non sono meglio riusciti. — Per cer-
to , il miglior modo di convincermi sarebbe di addor-
INVESTIGAZIONE *~
mentano] e prodarre un fenomeno qualunque sulla mia
persona. — Rimango dunque ne'noslri esperimenti a di-
sposizione di tutt' i magnetizzatori possibili. Intanto, pro-
viamo , vi prego, sig. redattore, che è : 1° al cospetto
di tutt' i fatti patenti ed incredibili da noi citati; 2° delle
sottili ed inutili dottrine del magnetismo, più sottili an-
cora del preteso fluido di Mesmer, del quale ninno si-
nora ha potuto provarne f esisienza (*) ; 3° innanzi la
nullità delle noslre proprie esperienze, e de' tristi risul-
tamenli , di cui siamo stali testimoni assidui che, da
una parte il sig. Lecoq , uno de' vostri corrispondenti,
rifiutasi ed impone l'astinenza, nel mentre che, dall'al-
tra, il sig. Gentil osa scrivere che tutt' i medici hanno
interesse di abbattere il magnetismo animale. Quest'as-
sertiva, alla presenza di tante nullità, merita di essere
confutata.
Certamente il corpo de'mcdiei, composto di tanti sog-
getti d'ingegno e di sapere, non ha bisogno di me per
imprendere qui la sua difesa ; ma siami concesso do-
mandar a' signori magnetizzatori ove sono i nuovi se-
greti da essi scoperti e che la medicina ignora , quale
la sorgente delle loro conoscenze anatomiche, fisiologi-
che, patologiche e terapeutiche.
E come ! o signori del magnetismo , da ottant' anni
che sareste in possesso d' una scoperta incontrastabile ,
d'una scoperta maravigliosa, e questa scoperta sarebbe
continuamente respinta , sconosciuta da tutte le nuove
generazioni? — ÌNiuno lo crederà. Il sig. Gentil s'ingan-
na, ei s'illude.
Basta aprire i rapporti dell'Accademia di medicina per
restar convinto che giornalmente l'accademia approva
( 4 ) 11 sig. di Rovere come altri magnetologi rigettano OLgi compiei?
mente Tipolesi del fluido.
48 INVESTIGAZIONE
ed incoraggia lo più piccole scoperte utili che sottopon-
gono al suo esame; ricompensa il lavoro del più umile
artigiano , come ne avemmo ultimamente un esempio in
persona del sig. Borne (*). S'impossessa avidamente d
lutt' i novelli istrumenti che le offre la fìsica , di tuli'
nuovi prodotti che le prepara la chimica ; i suoi pra
tici più abili ed i più distinti proseguono indefessi ne
gli ospedali tutte le loro investigazioni al capezzale de
gli ammalati , esponendo generosamente la loro salute
e la loro vi la nelle nostre sale di autopsia, e l'accade-
mia medica ricuserebbe il suo concorso ad una scienza,
la quale ha la pretenzione di scoprire intuitivamente
tult'i rimedi e guarire indistintamente tutt'i mali, una
vera panacea universale! — Ben lo vedete, signori , che
gli è uno scherzo, — Noi non esageriamo nulla. — Le
vostre sonnambule di professione non posseggono la scien-
za infusa? non sanno tutto senza aver imparato nulla ?
gli studi medici non sono una superfluità per esse? E
1' accademia medica rigetterebbe un' arte tanto divina !
Nessuna voce coscienziosa si eleverebbe contro un simile
sistema ! Tutt' i medici non altro sarebbero che i car-
nefici dell'umanità, e voi, voi signori del magnetismo,
voi ne sareste i salvatori mediante danaro,
beninteso; poiché, se bisogna credere alla Gazzella dei
Tribunali , non è precisamente per 1! amor di Dio che
esercitatela medicina. — L'obbiezione adunque non é im-
portante e non vai mica la pena arrestatisi più a lun-
go: pertanto è una delle più forti che allegano ordina-
riamente i magnetizzatori. — Siate di buona fede e con-
fessate , signori , che se vi è alcuno interessato a na-
(*) 11. sig. Borne, antico droghiere a Versailles, ha ricevuto dall' accade-
mia di medicina una medaglia d'argento , decretatagli pe'suoi novelli pro-
cessi applicati alla schiusa ed all'allevameli lo delle mignatte.
INVESTIGAZIONE 49
sconderei la verità, è certamente nel numero de'magne-
tizzatori, e non in quello de'medici.
Ho dovuto confutar le parole troppo arrischiate del
sig. Gentil, di cui mi fo un dovere di rispettare le con-
vinzioni personali, non attaccando qui la sua obbiezione
che nel punto di veduta generale ; ma se m' inganno ,
se sono io che vivo nell'errore, gli sarà facile provarlo
mollo più con falli che seguendo i tristi consigli del
sig. Lecoq. Mi riporto ancora sopra ciò al comitato d'e-
same. Nulla gli sarà più facile che verificar lo stato at-
tuale delle conoscenze medicali de'sonnambuli i più lu-
cidi o i più alti ad esercitar la medicina. Una bene scelta
quistione , una esperienza positiva , basteranno sempre
per provare in un modo sicuro fatti di questa natura,
e in questo caso il magnetismo ci troverà ognora di-
sposti innanzi ad una tale autorità.
Gradite, signor redattore, ec.
G. Mabru.
Lo stesso numero dell 5 Amico delie Scienze conteneva
la lettera seguente;
Il sig. di Caudemberg, eonduttore in capo della compagnia d'Orléans
. al si» Meunier.
San Germano-de'-fossi (Allier), 3 marzo 1S,\'6.
osservazioni su gli esperimenti dei. sig. dottore billiard
(di corbigny).
Signoro,
Mi permetterete , che io riconosca totalmente , al pari del si-
gnor dottore Billiard, nell'ultimo numero del vostro interessante
h
50 INVESTIGAZIONE
giornale, l'importanza della quistione alla soluzione della quale i
signori Auzoux e Mabru si mostrano tanto dediti, di non ammettere
le sue conclusioni degli tre esperimenti descritti nella sua lettera, e
di esporne i motivi.
l.° esperim ento. Dal vedere che, avvicinando la mano all' appa-
recchio descritto, i due globetti di sambuco riuniti da un ago di
gomma lacca deviano dal loro posto primitivo e si avvicinano alla
mano, il sig. Billiard ne conclude che il corpo umano emette un
fluido comparabile al magnetismo terrestre.
Perchè , servendosi dello stesso apparecchio ed avvicinando,
non un corpo vivente, ma una massa qualunque, una sfera di
piombo, a mo' d'esempio, si riproduce il medesimo effetto?
La massa plumbea emette ella un lluido magnetico ? o meglio ,
la legge universale di attrazione tuffi corpi della natura si attirano
mutuamente in ragione inversa del quadrato delle loro distanze, non
è dessa la sola cagione de'precitati fatti?
2.° e 3.° esperimento. Dalla deviazione del filo di ragno nel mo-
mento in cui la lumaca arriva alla sommità dell'apparecchio e da
quello della spilla di gomma lacca, il sig. Billiard conclude che il
calorico non entra per nulla nella causa del prodotto effetto.
Ammetto questo fatto, non come una conclusione de' due ultimi
esperimenti, ma perchè considero come cagione della provata de-
viazione l'attrazione mutua e generale de'corpi tra loro.
Poiché, ammettendo il fluido magnetico del sig. Billiard, è im-
possibile concluderne che il calorico non ne modifichi gli effetti.
Perchè il manganese non è come il ferro , l'acciaio , il cobalto ,
il nichel, il cromo , magnetico ad ogni temperatura , e non lo di-
viene che al 20° grado al di sotto di zero?
11 caldo, o per meglio dire il calorico, modifica dunque gli effet-
ti magnetici.
Non conosco gli altri esperimenti riferiti nella memoria del si-
gnor dottore Billiard; ma presumo che, essendo in lui la scelta,
ci ha fatto partecipi di quelli che ha creduto i più concludenti e
che, a mio avviso, non lo sono, almeno nel senso istesso (*).
Ricevete, ec. V. di Caidemberg.
Se il doltor Billiard non avesse abbandonato l'oggetto principale
della nostra discussione dichiarando di non credere a ninno de'futti de-
INVESTIGAZIONE 51
N." 11. dell' Amico delle scienze.
La lettera del sig. Derrien, ex Presidente della So-
cietà magnetica di Parigi, annunciata nel precedente nu-
mero , e che T egregio aulore indirizza per mezzo del-
Yayiico delle scienze al signor Mabru, era stata scritta
in risposta all' appello o alla sfida rivolta a' magnetiz-
zatori da quest' abile chimico ed inserita nel nostro nu-
mero 8. Ma come noi V abbiamo detto, trovasi che nel
tempo stesso risponde ad una seconda lettera del sig.
Mabru, sopraggiunta nelP intervallo ed inserita nel pre-
cedente numero (n.° 10) , lettera nella quale costui e-
spone le sue condizioni d'esperimento (*). Ecco la let-
tera del signor Derrien al sig. Mabru: (V. Mounier.)
11 sig. Derrien al sig. Mabru.
Signore,
Vogliate permettermi di farvi partecipe delle riflessioni che ha
fatto nascere in me la lettura della vostra scritta inserita nel n.° 8
del giornale V Amico delle Scienze, e di farmi innanzi a discutere il
scritti da'magnetizzatori, avremmo potuto riportar altri esperimenti in
appoggio di quelli dell' onorevole sig. di Caudemberg. Ci sarebbe stato fa-
cilissimo dimostrare non esistere analogia alcuna tra il preteso fluido uni-
versale operante pel solo fatto della volontà a distanze infinite e nel prin-
cipio puramente fisico che , a picciolissima distanza, fa deviare due glo-
bi di sambuco dal loro perpendicolo. — Ma la dichiarazione del signor
dottore Billiard ci basta,nè ci occuperemo qui della questione fisica. 11 let-
tore la trov era trattata a fondo nel nostro studio su MesMer , o il fluido
universale.
(') Queste condizioni non erano un pò quelle del sig. Meunier quando
dava loro la sua adesione? — Impegniamo l'onorevole redattore a rileg-
gerle (n.° 8 )
52 INVESTIGAZIONE
valore della proposizione fatta dal sig. dottore Auzoux di mettere la
sua sala a disposizione de'magnetizzatori che vorranno operarvi de-
gli esperimenti di magnetismo animale, sotto la condizione però che
questi esperimenti saranno diretti dal sia. Auzoux (stesso.
Domanderò primieramente come potranno questi esperimenti es-
sere diretti dal sig. Auzoux il cui dubbio, se non è negazione in
fatto di magnetismo, mi prova non aver egli ne studiato a fondo ne
praticato questa scienza. 9
Se fosse dato ad alcuno, il quale non avesse mai inteso a parlare
delle maraviglie della chimica, di veder tutto ad un tratto una delle
sue più mirabili combinazioni, e che costui, per assicurarsi della
verità del risultato, pretendesse dirigere 1' operazione a suo modo ,
come taccereste questa pretensione ?
Perchè dunque questa pretensione, che qui vi sembrerebbe ec-
cessiva, vi pare ragionevole in un caso perfettamente identico?
Nel magnetismo, come nella chimica, vi bisogna non solo la scien-
za, ma bensì 1' abitudine delle operazioni per giungere ad un risul-
tato favorevole (*).
Giacche ho incominciato a prendere quest'ultima scienza per
punto di comparazione, continuo con essa.
Nella chimica per ottenere un risultato che sia tutto materiale, si
procede con elementi totalmente materiali, per lo impiego de' quali
bisogna conoscere a perfezione la legge degli equivalenti.
Nel magnetismo, negli esperimenti psicologici, — e son sempre
quelli che l'incredulità invoca, ed è anche sotto il punto di vista della
psicologìa solamente che io tratterò la quistione- — in questi esperi-
menti, dico,- il cui risultato è tutto morale, gli elementi che deb-
bonsi impiegare sono necessariamente del tutto morali; questi ele-
menti hanno delle leggi, delle condizioni loro proprie.
Ove il sig. dottore Auzoux, di cui peraltro io sono come voi,
uno degli ammiratori, ha egli studiato le varie gradazioni, le diver-
se proprietà degli elementi morali che debbono entrare nelle nostre
operazioni?
(*) Il signor Derrien qui è iu errore, mentre
« Ogni uomo possiede la facoltà di magnetizzare, niente di più sempli-
« ce ! » (Pigiane, l'Elettricità animale, pagina 287.)
« Ciascun uomo è magnetizzatore, ma non ogni uomo è sonnambulo. »
(Delaage, il Mondo occulto, pagina 123.)
INVESTIGAZIONE 53
Il chimico studia le proprietà della materia, il magnetizzatore le
proprietà delle facoltà animiche dell'uomo. Questo, come quello,
giungerà ad esprimere con forinole analoghe le fasi delle sue ope-
razioni. Cosicché la lucidità, l'uno de'più mirabili risultati del ma-
gnetismo, potrebb' essere la meta di una formola cosi concepita:
lonnam- ì
iiilismo f . . ... . \
agnetiz-£ luc,dltà (
1 i
Magnetismo j sonn;
Disposizione particolare i bi
Tranquillità di animo nel magneti/- £ luu,ulta r
zatore e nel magnetizzato . . . . J £ Diiuciaita
Benevolenza dalla parte degli assistenti, . . . j ) perlucidità.
Concorso della volontà degli assistenti ad un risultato fa-
vorevole < . . .
Prima di andare più oltre, domanderei grazia pe'due neologismi
che dan termine alla formola di cui mi son servito. Essi esprimono
bene la mia idea e sono, d'altronde, molto intelligibili. Di più, farei
osservare che il risultato dell'operazione cresce in ragione della sua
utilità; sicché la maggior lucidità si manifesterà nel caso ove trat-
tasi della conservazione della specie, unico scopo del magnetismo.
Vogliate intanto dirmi, signore, se il magnetizzatore che si pre-
sentasse con un sonnambulo dal sig. dottore Auzoux, ove fosse riu-
nito un eletto areopago, potrebbe esser certo trovarvi i due ultimi
elementi da me notati: 1° benevolenza dalla parte degli assistenti;
2° concorso delle loro volontà. Vi sarebbero in quest'areopago cer-
tamente de' medici ; se ne otterrebbe quella benevolenza e quella
comunione d'idee, affinità morali de'corpi organici, quando trattasi
d'una scienza la quale tende niente meno che a far crollare la medi-
cina dal suo piedistallo, di spogliarla de' suoi brillanti orpelli? Mi con-
cederete che la cosa è impossibile. Pensar diversamente, sarebbe
sconoscere gli eterni motori della natura umana.
Suppongo quest' areopago composto esclusivamente da' capi del
giornalismo. La situazione cambia. Presso costoro, gl'interessi de'quali
non sono per nulla in giuoco, il magnetizzatore potrà incontrare tutta
la desiderabile benevolenza ed anche il fermo desiderio della riu-
scita degli esperimenti. Dunque, sotto questo rapporto , combina-
zioni favorevoli; ma vediamo da un'altra parte. Credete voi che al
cospetto di questo supremo tribunale , il quale alla vista di poch|
esperimenti , andrà a giudicare la quistione quasiché senza appello
— per un tempo limitato, nullameno, avvegnacchè lo ingegno non
può indifìnitamente rimanere neh' oscurità, — e portar in segui-
54 INVESTIGAZIONE
to, per mezzo degli organi della pubblicità di cui dispone, il suo
giudizio ubi et orbi, credete voi che il magnetizzatore ed il magne-
tizzato posseggano la tranquillità di animo necessaria , indispensa-
bile alla manifestazione de' fenomeni? La tema di non riuscire ca-
giona loro una viva emozione ; V uno e 1' altro non ignorano la
terribile responsabilità che loro incumbe. Essi paventano un fal-
lire funesto alla scienza, alla loro riputazione, a' loro interessi.
Ecco i timori di che partecipano nel caso in discorso.
Può avvenire di più al magnetizzato, se si trova alla presenza di
numerosa assemblea, nella quale non trovasi mai omogeneità di sen-
timenti, di andar soggetto per suo conto ad altre non poche cause
di mancanza di successo. Così, egli è fuori delle sue abitudini, co-
sa grave; vive nel mezzo di un'atmosfera d' incredulità tanto perni-
ciosa alle sue facoltà quanto lo sarebbe per un cantante l'aspi-
razione del gas ammoniacale. — Seguo sempre la mia comparazione
dell'azione degli agenti morali e dell'azione degli agenti materia-
li. — Trovasi egli collecato in mezzo alle correnti umide del cattivo
volere, che minorano, annientano in una macchina elettrica la sua
proprietà di fornir l'elettricismo.
Per evitare tutte queste cagioni proprie a mancar di successo, i
magnetizzatori debbono dunque limitarsi ad operare in una sala,
ove, checché ne pensiate, i loro esperimenti potessero essere ben
concludenti. Di fatti, se trattasi, a mo' d' esempio, del fenomeno
della visione, malgrado l'occlusione palpebrale, avete voi bisogno
di essere profondo anatomista come il sig. dottore Auzoux, o avere
la sua opinione, per esser ben certo che l'occlusione è perfetta?
Perchè dunque non fidare in voi stesso sopra un fatto tanto sem-
plice? Mentre questo fenomeno di visione senza il soccorso degli oc-
chi è quello che vi convincerà della realtà del sonnabulismo (*).Le
(') Veramente ecco ciò che è ben detto, ma vedremo più tardi se il sig.
Derrien ha mantenuta la sua parola e come si disimpegnò. — Diciamo pel
momento che arrivato al punto estremo, il sig. Derrien, anziché operare,
dichiarò ingenuamente che il suo passivo avea perduta la sua lucidità. —
Il magnetismo, come sempre, arrenò innanzi alla prova di fatto. — Non fu
possibile da quel momento più trovare un sol sonnambulo lucido nò iu Pa-
rigi, né iu Francia^ né nell'estero.
La corte di consiglieri abbonda:
V'è bisogno di eseguire ?
Non si trova più alcuno.
INVESTIGAZIONE 55
vostre occupazioni non vi permetterebbero certamente seguir la
clinica di un magnetizzatore, di assistere appo lui alla cura degli
infermi che sottopone all' azione diretta del magnetismo, azione di
cui riconoscereste allora gli efì'etti portentosi , spesso più maravi-
glisi di tutti quelli che sono il prodotto del sonnambulismo, in ciò
che dimostrano essi le leggi con le quali si opera una guarigione.
Apro qui una parentesi per provare che la produzione del feno-
meno della visione, secondo le esigenze della incredulità, può esser
funesto all'esistenza dell' instinto medicale di taluni sonnambuli. I
magnetizzatori intelligenti lo conoscono, e da ciò proviene spesso il
loro astenersi in faccia alle slide che loro si portano. Ma non è questo
il luogo di trattare a fondo una quistione che la pagina d'una let-
tera permette solo di toccare appena. Chiudo dunque la mia paren-
tesi.
Perchè non accettare gli esperimenti fatti nella sala del magne-
tizzatore, ove il passivo trovasi nelle più favorevoli condizioni ?
Ivi, è più sicuro di se stesso. Se non è in buone disposizioni, egli
lo dice; gli esperimenti si sospendono e rimettonsi a momento più
opportuno. Le facoltà de'sonnambuli non sono iisse, invariabili. Se
lo fossero, i magnetizzatori, siatene persuaso signore, ammettereb-
bero solleciti la proposizione del sig. dottore Auzoux.
Per meglio farvi comprendere, infine, la situazione sfavorevole
che produrrebbe a' sonnambuli l'accettazione di questa proposi-
zione, tolgo per comparazione un fatto comunissimo.
Non vi è avvenuto spesso veder l'oratore il più spiritoso, il più
brillante di una sala di cui è l'anima, turbarsi in un subito al com-
parire di persona, la natura della quale è essenzialmente antipatica
alla sua, perdere le sue idee, il suo estro al vedere un ironico sol-
levar di spalla che avrà egli sorpreso, in seguito di uno de'suoi più
arguti detti, in questa stessa persona verso la quale i suoi sguardi,
checche faccia, saranno invincibilmente rivolti, e questo oratore
infine rifugiarsi tutto vergognoso nel silenzio ?
Questa osservazione voi l'avete fatta senza dubbio, ed è giusta e
vera, benché fatta in una sala.
Altra comparazione.
Prendete questo stesso oratore la cui elocuzione facile v'incan-
tava, sempre in una sala, e trasportatelo sopra un teatro al co-
spetto di due mila spettatori. Credete che il cambiamento di luogo
lasci intatte tutte le sue facoltà ?
50 INVESTIGAMO»»
Osservate infine quel cantante, quell'attore abituato a mostrarsi
sulla s«ena,e nel suo agire esente dell'emozione che cagiona qua-
si sempre ad altri la presenza di numeroso uditorio. Perchè, du-
rante i debutti a' quali l'obbliga la sua professione, i suoi mezzi sa-
ranno minorati, paralizzati ? Perchè ? Gli è per la tema che il suo
impegno , cioè i suoi interessi non sieno compromessi. Tutti com-
prendono lo stato morale nel quale trovasi e ciascuno de'suoi giu-
dici tien conto della emozione inseparabile a' debutti. È l'espressio-
ne vera.
Queste tre osservazioni da me esposte, le troverete meco troppo
giuste, verissime. . .
E non ammetterete voi le influenze esteriori sul sonnambulo
mille volte più nervoso, mille volte più impressionabile, per effetto
dello stato suo particolare, che quell'oratore, quel cantante, quel-
l'attore, da me tolti ad esempio ?
Ho trattato fin ora la quistione sotto il rapporto de' casi di man-
cato successo soltanto. Non è ch'io creda che questi casi debbano
inevitabilmente menare ad un risultato nullo. Lungi da ciò, scom-
metterei piuttosto per la riuscita, se gli esperimenti fossero tentati
successivamente nella stessa seduta da tre o quattro di que'rari
passivi su'quali possono poco le incredulità sistematiche, le ostilità
degli assistenti. Ma domanderei se il bene che il magnetismo ritrar-
rebbe dal successo può esser messo m parallelo col male che ri-
sulterebbe da una rotta.
Mi risponderete subito a tenore de' sentimenti che haii dettato
la vostra lettera. Ma io andrò, spero, a modificare la vostra opi-
nione col soccorso d' argomenti che tolgo nella storia del magne-
tismo.
Questi pubblici esperimenti che domandate come utili per con-
solidar gli spiriti sul valore reale del magnetismo, sono di già stati
fatti, ed il risultato fu consegnato in un rapporto d'una commis-
sione accademica instituita nello scopo che voi indicate , rapporto
letto nelle sedute dell'Accademia de' 21 e 28 giugno 1831. Ve ne
do qualche estratto:
CONCLUSIONI.
Le conclusioni del rapporto sono la conseguenza delle osserva-
zioni di cui si compone:
INVESTIGAZIONE $7
1.° Il contatto de' pollici e delle mani, de' fregamenti o di certi
gesti che si fanno a breve distanza dal corpo, e chiamati passaggi,
sono i mezzi impiegati per mettersi in rapporto, o, in altri termini,
per trasmettere l'azione del magnetizzatore al magnetizzato.
2.° I mezzi che sono esteriori e visibili non sono sempre neces-
sari, poiché in diverse occasioni , la volontà , la fissazione dello
sguardo bastarono per produrre i fenomeni magnetici , anche al-
l'insaputa de'magnetizzati.
5.° Il magnetismo non opera in generale sugi' individui di flo-
rida salute.
8.° Un certo numero di effetti osservati ci sembrò dipendere
dal solo magnetismo, e non si sono riprodotti senza di esso. Sono
fenomeni fisiologici e terapeutici ben provati.
13.° Il sonno, provocato con più o meno prontezza, e fissato con
un grado più o meno profondo, è un effetto reale, ma non costante
del magnetismo.
17.° Il magnetismo ha la stessa intensità; esso con ugual pron-
tezza risentesi ad una distanza tanto di sei piedi che di sei polli-
ci, ed i fenomeni che sviluppa sono i medesimi ne'due casi.
18.° L'azione a distanza pare non possa esercitarsi con successo
che sopra individui i quali sieno già stati sottoposti al magnetismo.
24.° Abbiamo veduto due sonnambuli distinguere, con gli occhi
chiusi, gli oggetti loro situati d'innanzi. Hanno indicato senza toc-
care il colore ed il valore delle carte. Hanno letto parole manoscrit-
te, o qualche verso di libri aperti all'azzardo. Questo fenomeno ha
avuto luogo, anche quando con le ditasi chiudeva ermeticamente l'a-
pertura delle palpebre.
25.° Abbiamo trovato in due sonnambuli la facoltà di preve-
dere alcuni atti dell'organismo più o meno lontani, più o meno
complicati. L'uno di essi ha annunciato , molti giorni , molti mesi
prima, il giorno, l'ora ed il minuto dell' invasione e del ritorno di
accessi epilettici: l'altro ha indicato l'epoca della sua guarigione.
Le loro previgenze si sono realizzate con una esattezza notabile;
a noi è sembrato che solo quando trattavasi di atti o lesioni del loro
organismo.
26.° Non abbiamo conosciuto che una sola sonnambula la quale
indicasse i sintomi della malattia di tre persone, con le quali l'ave-
vano messa in rapporto.
28.° Qualcuno degT infermi magnetizzati sotto i nostri occhi ,
58 lWlìSTir, AZIONE
non ha risentito verini bene, altri han provato un sollievo più o
meno visibile, cioè: l'uno, la sospensione de'dolori abituali; l'altro,
il ritorno delle forze; un terzo, il ritardo di più mesi dell'appari-
zione degli accessi epilettici; ed un quarto, la guarigione completa
di paralisia grave ed invecchiata.
29.° Considerato come agente di fenomeni fisiologici o come
mezzo terapeutico , il magnetismo , dovrebbe trovare il suo posto
nella pagina delle conoscenze medicali, e per conseguenza i medici
soltanto dovrebbero farne o sorvegliarne l'impiego, come di fatto
praticasi ne'paesi del Nord.
Firmati: Bourdois de la Motlie, Fouquier , Gueneau de Mussy ,
Guersant, Husson, Itard, Leroux, Marc, Tbillaye.
L'Accademia, malgrado o piuttosto a cagione di tutto ciò eh' e-
ra\i di favorevole nel magnetismo in quel rapporto , ha soffogata la
quistione.
Signore voi ignoravate quel rapporto; intanto ora che siete con-
vinto vi dirò: quando il sig. dottore Auzouxriconosceràveri, inconte-
stabili tutt'i fenomeni del magnetismo, la sua opinione, alta ed im-
portante che potesse essere, avrà maggior peso di quella di otto
membri dell'Accademia sottosegnati nel rapporto di cui vi ho tra-
scritto alcune delle conclusioni (*) ?
No.
Dunque, in caso di successo, niente di favorevole ad attendere ;
in caso contrario, molto a paventare.
Conseguenza: saggezza de' magnetizzatori a rifiutarsi; ma tut-
ti , signore, si faranno un piacere, un onore di convincere un
uomo del vostro merito, ed io mi pongo il primo nelle righe invi-
tandovi a recarvi la prossima domenica, alle cinque precise, ad as-
sistere presso me a qualche esperimento che voi giudicherete, ne
son certo, di alto valore , di potente interesse, benché ottenuto e
prodotto in una sala.
(*) Conosciamo perfettamente il rapporto Husson, e proveremo subito al
sig. Derrien ch'egli è in qualche errore sul valore scientifico di quel docu-
mento. — Il lettore vedrà se i partigiani del magnetismo han motivo di glo-
riarsi di quel rapporto. — E poi infine se è vero, come lo pretende il signor
Derrien, che l'Accademia di medicina ha soffogata la quistione, perchè
non provarlo e mettere l'Accademia nel suo torto ripetendo alcuno di que-
gli esperimenti innanzi un gran numero di testimoni competenti?
INVESTIGAZIONE 59
Permettetemi di far conto su di voi, signore; voi sarete, lo ripe-
to, sempre il ben arrivato, nonché tutti coloro da cui vi piacerà
farvi accompagnare, e siate certo che vedrete della scienza, non
altro che scienza, semplice, vera e scevra di tutto ciò che sente
del ciarlatanismo da scranna.
Ho l'onore di essere, ec. Derriex,
Antico presidente della società magnetica
di Parigi, 28, strada d'Orleans.
P. S. Nel momento leggo nel n.° 9 del giornale, la lettera del
sig. Rovere con la quale dichiara egli rispondere all' invito fatto
a' magnetizzatori.
La risoluzione del mio dotto collega decide la mia , mentre più
saremo, più vi sarà combinazione per la riuscita.
Vi prego dunque non obbliarmi per la convocazione che prece-
derà la seduta sperimentale.
Tuttavolta ben s'intende che, per parte mia, non mi soscriverò alla
inaccettabile condizione che gli esperimenti saranno diretti dal si-
gnor dottore Auzoux. Non accetterò molto meno che pel fenomeno
di visione , il corpo opaco di cui si farà uso sia lontano dalla fronte
invece di aderirvi fortemente, condizione che fu stoltamente im-
posta al signor dottore Pigeaire (*).
(*) Si fa molto meglio di questo, dice il dottor Pigeaire. — Difalti (se bi-
sogna credere al suo libro) egli cita « un ragazzo di quattordici anni che
« ne' suoi accessi di sonnabulismo vedeva con la mano. Le carte sulle quali
« abbiamo scritto quistioni le più imprevedute sono state lette dalsonnam-
« buio, alla luce, nelle tenebre, CON GLI OCCHI BENDATI SENZA BEN-
DA ». (Pigeaire, Magri, anim., pagina 212).
— Seguono le testimonianze le più rispettabili.
Noialtri increduli non ne crediamo una parola, e siamo persuasi che,
per fare arrenare il preteso fenomeno della duplice vista,basta mettere l'o-
peratore nella impossibilità d'ingannarsi. — Del resto è nolo, che il dottor
Pigeaire, che ha scritto le linee da noi testé citate, ha ricusato accettare le
slesse condizioni che qui menziona egli, quando si è presentato innanzi all'ac-
cademia di medicina qual concorrente al premio Burdin.— Questo solo fat-
to parla più alto che tutte le frasi de'magnetologi. — Edil signor Gentil non
opera senza benda quando il suo sonnambulo « indica con una maraviglio-
« sa verità quali saranno all'aprirsi ed al chiudersi della Borsa i differenti
« corsi de'valori i meglio incamminati? — Ha bisogno di una benda quando
« s 1 incarica di ritrovare gli oggetti rubati ed i cani perduti ? (Gentil. Cui-
60 INVESTIGAZIONE
Si potrà soltanto assicurarsi che il corpo di cui mi servirò inter-
cetti totalmente la vista normale.
La lucidità offre per ciascun passivo condizioni nelle quali biso-
gna fermarsi. D'altronde, il magnetismo comprende una numerosa
serie di fenomeni fisiologici. Sceglieremo tra essi, quelli che non
hanno il carattere di variabilità de' fenomeni psicologici. Riescono
sempre, sieno qualunque le disposizioni degli spettatori (*).
Il Sig. Derrien ed il Sig. Mabru l'uno e l'altro hanno
presentate le loro condizioni ; non sono precisamente le
stesse, il lettore imparziale valuterà. Quanto a noi j se
abbiamo un'opinione, non abbiamo più luogo ove espri-
merla (**).
Non ci rimane che quanto basta per accusar ricezio-
ne delle seguenti lettere:
1° Lettera del Sig. A. Moria, autore del Come si a-
ninnano le tavole; — 2.° lettera del Sig. H. Mille-Noè,
redattore gerente dell'Europa artistica; — 3.° lettera del
Sig. Demougeot; — 4.° lettera del Sig. Ch. Ma t hi cu, fab-
bricante d' istrumenti di fìsica; — 5.° lettera del Sig. d'Ar-
baud de Blonzac; — 6° lettera del Sig. Barnout (***). (V.
Meunier.)
« da degV increduli, pagina 253.) — Ah! ecco della vera scienza ! e non
già quella che ci propone il signor Derrien. — Non accettiamo la sua benda.
f) Noi che gli vedemmo tanto spesso fallire , vogliamo pur credere per
poco che i fenomeni fisiologici riuscissero sempre! Resta a sapersi se i
signori magnetizzatori possono riproduci sopra altri passivi che su i pro-
pri. — Lì è sempre la difficoltà. — 11 sig. Derrien s'incaricherebbe egli, per
esempio, di far riuscire questi fenomeniche riescono sempre sopra passivi
che gli sarebbero presentati da un comitato esaminatore? Certo che no.—
Gii bisogna un passivo a se, e in questo caso, distrugge il grado di certez-
za che rende il suo esperimento irreprensibile. Quando trattasi d'un fatto
e di un fatto magnetico principalmente, non si deve sospettar di nessuno,
ma diffidar di tutti.
(**) É una sventura che, per mancanza di spazio siamo privati di cono-
scere f opinione del sig. Meunier, il quale già pare non più ammettere le
prime condizioni alle quali spontaneamente avea dato la sua adesione.
(***) A quest'epoca, ed un pò prima della pubblicazione della lettera ora
INVESTIGAZIONE GÌ
Ciò ohe precede era scrillo quando abbiamo ricevuto
dal Sig. Mabru una terza lettera intitolala : Risultalo
della investigazione sul magnetismo animale. Ecco un
estratto relativo ad un fatto che sarebbe avvenuto il 9
marzo, presso il sig. dottore Auzoux.
L'estratto dato dal sig. Meunier essendo insuffìcienle
per sincerare il lettore sul fatto di cui è quistione qui,
crediamo dover riprodurre in extenso la nostra lettera.
letta, il sig. Derrieii, che non abbiamo l'onore di conoscere, avendoci fallo
invitare verbalmente per mezzo del signor Meunier ad assistere in sua casa
ad una seduta di magnetismo, gii dirigemmo ìa seguente lettera.
L'autore al sig. Derrien, strada d'Orleans, 28.
Parigi, 8 marzo 1856.
Signore,
« Ilo appreso dal sig. V. Meunier che avete avuto la gentilezza dirigermi
« un invito per assistere alla vostra seduta di domenica alle tre.
« Vogliate, vi prego, scusarmi se sono nell'impossibilitàd'intervenirvi.La
« pubblicità che è stata data alle lettere sul magnetismo mi fa una legge,
« in questo momento, di non assistere che agli esperimenti i quali avranno
« luogo in seduta pubblica. Vi ringrazio, Signore, della buona volontà di
« che fate prova in questa circostanza, e vi sarei tenutissimo se, nella se-
« duta che avrà luogo presso il sig. dottore Auzoux, vorrete ben rendermi
« testimone de'curiosi effetti che voi attribuite al magnetismo animale,
« Gradite, ec.
« G. Marru.
I
02 INVESTIGAZIONE
L'autore al sig. V. Meunier.
Il 9 marzo 1836.
RISULTATO DELLA INVESTIGAZIONE SUL MAGNETISMO ANIMALE.
Da lungi è qualche cosa, e da vicino èira nulla.
Fin da questa mattina , aveva risposto alle speciose
obbiezioni di una delle lettere inserite nel vostro numero
di oggi (vedete la nostra risposta precedente a'sig. Lecoq
e Gentil); ma un fatto che domina tutta la quistione e
che da poco è avvenuto presso il sig. dottore Àuzoux ,
in presenza di quaranta persone, annulla completamente
la mia risposta di questa mattina , e rende ormai ogni
discussione impossibile.
Un membro della Società mesmerìana, inviato espres-
samente per sentirsela col sig. dottore Auzoux sulla na-
tura degli esperimenti che si proponevano di ripetere ^
ha finito dopo venti minuti di conferenza, o piuttosto di
esitazione, col dichiarare nel modo il più completo l'im-
potenza nella quale si trovano i magnetizzatori di esi-
birci qualcuno di questi fatti tanto decantati e che, per
noi come per tutti sarebbero stati concludentissimi.
In faccia ad una simile confessione, d'una incapacità
sì notoria le bende del dubbio caddero di repente da
tutti gli occhi. In quanto a me, rivolgendo subilo l'a-
nimo mio verso la folla de'creduli, posso col soccorso del
raggio luminoso apparso , misurare tutta 1' estensione
della miseria umana. — Gli è dunque con rincrescimento
che al duplice punto di veduta della scienza e dell'uma-
nità, proviamo oggi la nullità assoluta del magnetismo
animale.
INVESTIGAZIONE 03
Non domandiamo, pertanto, niente più di quello elie
operasi giornalmente nelle sale, niente più di ciò eh' e
scritto in tutte le opere sul magnetismo : la doppia vi-
sta, il sonno, l'insensibilità; ma vorremmo che si ripro-
ducessero (mesti esperimenti in condizioni veramente scien-
tifiche per non prestarci ad una mistificazione. Non ab-
biamo potuto ottener nulla, ci siamo separati senza aver
concluso nulla, nulla risoluto.
Siccome dobbiamo, Signore, prendere registro di un
avvenimento tanto espressivo per portarlo alla pubblica
conoscenza, così mi sia permesso formolar qui la dichia-
razione tacita dell' onorevole membro della Società Me-
smeriana, e se qualche magnetizzatore più esperto o più
abile trovasse ch'io abbia commesso errore o esagerale le
mie estimazioni, dichiaro anticipatamente di esser pronto
a rettificar questo errore, quante volte la cosa ci sia pub-
blicamente dimostrata con fatti:
DICHIARAZIONE
risultante dalla conferenza generale che ebbe luogo presso il sig. dottore
auzoux alla fine della seduta del 9 marzo 1856.
1.° Il magnetismo animale è nella impossibilita ASSO-
LUTA DI RIPRODURRE UN SOL FATTO COSTANTE.
2.° Lo STATO ATTUALE DEL MAGNETISMO ANIMALE NON PER-
METTE AD UN MAGNETIZZATORE DI GARENT1RE LA RIUSCITA DI
UN SOL FATTO POSITIVO ( 71071 COStaille ) , SE OPERA EGLI
SU DI UN INDIVIDUO CHE SIAGLI STRANIERO.
3.° IN QUESTO SECONDO CASO, NIUN MAGNETIZZATORE PUÒ
RISPONDERE DI RIPRODURRE IL SONNO MAGNETICO CONOSCIUTO
SOTTO IL NOME DI SONNAMBULISMO ARTIFICIALE^ COME NON PUÒ
64 INVF.STIG A ZJO> E.
RISPONDERE DI ANNICHILIRE LA SENSIBILITÀ NELL'UOMO E NEGLI
ANIMALI.
A.° Malgrado tutto ciò cnE si pretende, non ostante
TUTTO CIO CHE SI È SCRITTO DAGLI AUTORI SUL FENOMENO
CHIAMATO LA DUPLICE VISTA , MALGRADO I NUMEROSI CERTI-
FICATI CHE SONO STATI PUBBLICATI PER CONTESTARNE l' ESI-
STENZA, QUESTI FENOMENI NON ESISTONO, NON SI POSSONO RI-
PRODURRE.
A questo aggiungete ancora se lo volete, signore, che
il fluido de" magnetizzatori non è che una ipotesi , e
potrete formarvi una giusta idea del magnetismo animale
ridotto alla sua più semplice espressione.
Resta ora a trarre da tutto ciò che precede le conse-
guenze che se ne possono dedurre ; ed è quello che mi
propongo far subilo per completare questo studio sul
magnetismo animale, se vi piacerà di permettermelo.
Gradite signore, ec G. Mabbu,
In luogo di questa lettera, il sig. Meunier ne trascrisse
semplicemente l'estratto che da noi si pubblica nella nota
qui sotto (*).
(*) Un membro della Società mesmeriana, inviato espressamente per sen-
tirsela col signor dottore Auzoux sulla natura degli esperimenti che pro-
ponevansi di ripetere, ha finito, dopo venti minuti di conferenza o piuttosto
esitazione, col dichiarare nel modo il più completo l'impotenza nella quale
si trovano i magnetizzatori di esibirci uno di questi fatti tanto decantati, e
che per noi come per tutti sarebbero pure stati concludenlissimi.
In faccia ad una simile confessione d'una incapacità sì notoria, le squame
del dubbio caddero di repente da tutti gli occhi. In quanto a me, rivolgen-
do subito V animo mio verso la folla de 1 creduli , posso, col soccorso del
raggio luminoso apparso, misurare tutta l'estensione della miseria umana.—
Gli è dunque con rincrescimento che al duplice punto di veduta della scien-
za e dell'umanità, proviamo oggi la nullità assoluta del magnetismo ani-
male.
investigazione 65
Poi aggiunse :
"&&-
Inseriremmo per intero la lettera del signor Mabru, se
avesse il carattere di un processo verbale redatto di con-
certo dalle parli avverse; ma é chiaro non avere un tal
carattere (*).
Il sig. Mabru inlerpetra a suo modo ciò che si è detto
o fatto presso il sig. Auzoux, ed è la impressione che
ne ha ricevuto , il suo particolare sentimento , la sua
opinione infine eh' egli esprime (**).
E evidente che a il membro della Società mesmeria-
na )) non concederebbe eh' egli avesse ec dichiarato nel
modo il più completo l'impotenza de' magnetizzatori ad
esibire un solo fatto; y> ma che a lali espressioni aggiun-
gerebbe questa, ce Nelle condizioni imposte da' signori
Àuzoux e Mabru (***).
(*) Abbiamo, in una lettera datata 17 marzo 1856, risposto al sig. Meu-
nier su questo punto. la prosieguo pubblicheremo intera questa lettera, della
quale la generalità non ne conobbe mai che un frammento.
(**) Noi non siamo del parere del sig.Meunier,di non registrare che trion-
fi; vogliamo, dobbiam tutto provare, trionfi e sconfitte.
Come mai il sig.V. Meunier può con cognizione di causa interpetrare una
conversazione alla quale non ha assistito, e di cui per conseguenza ignora
tutt'i dettagli? — Ma ciò che v'è di meglio, è vedere il sig. redattore cavar
dal suo proprio capo una limitazione immaginaria, che impronta con estre-
ma benevolenza al sig. inviato della Società del mesmerismo.
Noi affermiamo, (e la lettera pubblicata dal sig. dottore Auzoux ne fa fe-
de) che la dichiarazione del membro delegato dalla società del mesmeri-
smo è stata fatta senza limitazione alcuna, ed in presenza di numeroso udi-
torio. — Perchè dunque il sig. Meunier mostra impegno ch'entri la Società
del mesmerismo in un sistema di limitazione mentale che nulla autorizza
e giustifica ? — D'altronde,la società del mesmerismo, malgrado il suo ne-
garsi, non ha giustificato dopo, con la sua condotta ed il suo rifiuto , la di-
chiarazione tanto formale del suo inviato ? 11 lettore che seguirà questa
investigazione ne sarà ben presto testimone. —Noi non comprendiamo co-
me tali fatti non iscuotino P animo del sig. redattore dell' Amico delle
Scienze.
(***) Un'altra voltatone che le condizioni imposte da'signori Auzoux
5
GG INVESTIGAZIONE
Altrimenti la dichiarazione del membro in discorso e-
quivarrebbe ad una confessione di stupida ignoranza o
d'impudente mendacio (*).
Dalla lciicra del sig. Mabru, non vi è dunque che una
e Mabru non avevano ottenuto l'assentimento del sig. Mounier? forse non
si limitavano esse puramente e semplicemente ad esigere esperimenti al co-
perto di ogni ciarlatanismo e di ogni errore?
Noi non qualifichiamo il fatto*, qualunque sia, ci limitiamo solo a provar-
lo. Non si dirà che gli è da oggi solo che i signori magnetizzatori si rifiutano
astengono? — Ne vedremo anche degli altri.
(*) Giacche il sig. Meunier ha impiegato le parole stupida ignoranza,
impudente mendacio, e che le considera come qualificativi impossibili al-
lorquando trattasi di magnetismo, gli domanderemo il permesso di citare a
questo proposito l'opinione di alcuni accreditati magnetizzatori, questi al-
meno saranno competenti! Certamente non oseremmo emanar opinioni tan-
to severe su i signori magnetizzatori, de'quali molti sono indubitatamente di
buona fede;ma trovando queste opinioni scritte a lungo in molte loro opere
7 dipingono essi sfessi ì ci possiamo liberamente permettere citarli
a tema di essere rimproeciati di aver mancato alle forme le più parla-
mentarie. Di fatti, non ci si potrebbero imputare tali parole, perciocché non
le inventiamo, ma le citiamole come la più pura fotografia: «Quello che di-
ti stingile generalmente i magnetizzatori, dice il sig.Delaage, è una grande
v debolezza d' intelletto; dimodocchè è rarissimo incontrare tra essi uomini
ìi che abbiano conservato una somma rettitudine di giudizio per essere
« in istato di svincolare la verità, dalle ombre di cui troppo spesso la
« inviluppano l'artifizio e l'illusione . . . Questi miseri, perduti negFinestri-
<i cabili rigiri di un labcrinto,son condannati al ridicolo a perpetuità.» (Mon-
do occulto, p. 60.)
11 sig, dottore Beaux, altro dotto magnetizzatore, di una scuola diversa
per altro, non è perciò meno esplicito del suo collega sig. Delaage, e con
polso non racn sicuro scrive quanto segue: « Mesmer essendo morto,nonte-
« mesi concorrenza dal canto suo, e lo si può lodare senza inconveniente;
« anzi, ciò dà un' aria di riconoscenza che non fa male agli occhi de'mem-
« bri delle Società magnetiche, peraltro ottima gente, la maggior parte
« di uva estrema credulità,^ che sarebbero capaci di applaudir la pc-
« ste se in loro presenza si elogiasse. » (Influenza del magnetizzarne/ito ,
p. 92. )
Queste confessioni sono ingenue e preziose a registrarsi, a parer nostro.
Che ne pensa il sig. V Metuuer?..,
INVESTIGAZIONE. G7
conclusione positiva a dedurne , cioè che i signori Àu-
zoux e Mabru , al presente convinti della nullità asso-
luta del magnetismo animale, si ritirano da una inve-
stigazione per essi ormai senza motivo (*).
D'onde segue che la investigazione entra in una fase
novella. Provocata da'due dotti or nominati, potrà con-
tinuarsi senza il loro concorso a profìtto di lutto il
pubblico e della scienza (**).
Là ove il sig. Mabru vede i risultamenti di una inve-
stigazione, il pubblico non può scorgervi che i preliminari
della stessa. I suoi dubbi son dissipati, quelli del pub-
blico esistono.
Terminiamo con l'inserzione di una lettera che ci ar-
riva accompagnata da curioso articolo intitolato : della
elettricità bruta , e della elettricità intelligente. ( V.
Mounier . )
Ecco questa lettera la quale , datata il 2 marzo , non
fu pubblicata che il 16:
(*) Ed un 1 altra cosa ancora che il sig. Meunier si permette di di-
chiarare di sua privata autorità. Ci schiude molto gentilmente la porta
senza dubbio, ma lungi noi d'aver Pidea di ritirarci come conclude egli, di-
ciamo parlando personalmente nella lettera testò letta: « Se qualche ma-
« gnetizzatore più esperto o più abile trovasse che io abbia commes-
« so un errore o esagerato i miei giudizi, dichiaro anticipatamene
« te di esser pronto a rettificar quest'errore, quante volte la cosa ci sia
« pubblicamente dimostrata con fatti. » È evidente che il senso di que-
ste parole signoreggia tutte le conclusioni della lettera,giacchò dichiariamo
formalmente esser pronti ad annullar queste conclusioni se i fatti ricono-
sciuti impossibili dall' inviato della società mesmeriana potrebbero essere
veramente riprodotti da un pratico più abile. A torto dunque si son chiu-
si gli occhi su questo passo significativo, o si è considerato come di niun
valore. Ma il signor Meunier dimenticò pubblicarlo.
(**) In profitto della scienza! domandiamo quale . . . In profitto del pub-
blico, ciò è diverso; speriamo infatti che questa investigazione non sarà
stata inutile, e che il pubblico vi troverà qualche ammaestramento. —Ma
il seguito ci farà vedere da qual punto dovrà arrivarci la luce,
C8 INVESTIGAZIONE
Il sig. X. . . . al sìg. Meunier.
Da, , il 2 marzo I80G.
Mio caro Signore,
Veggo, dal vostro ultimo numero, che la lotta è impegnata e che
voi siete abbastanza indipendente e bravo troppo per fornirle an-
che l' arena.
ISon siate che il giudice del campo e prevenite i giovani ed ar-
denti campioni che diffidino della maligna influenza degli spettato-
ri , i quali se sono troppo numerosi , faran dare nelle secche gli
esperimenti di cui sono i più convinti in iscelto comitato.
Un solo profano di vigorosa volontà basta a portare il torbido
ne'collaboratori di buona fede. Sono certo di ciò che affermo ; è
legge dedotta da cento esperimenti.
Ecco ciò che fece arrenare Pigeaire, Foissac, e tanti altri che
l'ignoravano (*).
V'invio un lunghissimo articolo; ma fondamentale (**).È col ce-
lebre de che operiamo. X
(*) Il sig. X . . . , die non informò mai i lettori dell'amico delle scie?i-
ze della spaventevole scoperta che aveva annunciata, e che a suo detto
possedeva, rimpiazza oggi questa interessante comunicazione con un av-
vertimento che crede prudentissimo. — Egli dà a 7 magnetizzatori P ottimo
consiglio di astenersi. — Eccellente mezzo per non fallire. — Un solo profano
basta a turbare dice, tutt' i collaboratori. — Ci permetteremo di fargli os-
servare di passaggio che la presenza de'profani non è mai un ostacolo alla
riuscita degli esperimenti che si fanno giornalmente al Vauxhall, nelle
sale. . . . — Madamigella Pigeaire è stata sempre d'una notabile lucidità in
sua casa e colla sua benda-, ma dal giorno nel quale il signor dottore Al.
Donne immaginò far construire da uno de'più abili fabbricanti di apparec-
chi, il sig. Charrière, una benda perfetta, madamigella Pigeaire perde im-
mediatamente la luckliih(Madami(jeIlaPige aire. per il dottor Donne, p. 4 5.)
11 lettore vedrà più innanzi che il sig. X. . . . ò stato invitato a produrre
il fenomeno della duplice vista in condizioni scientifiche da bri stesso speci-
ficate (Pigeaire, mag. anim. pag. 210), e che questa semplice proposizio-
ne, che del resto avevamo indirizzato in un modo generale a tutt 7 i magne-
tizzatori, è bastata per immergere tutt'i lucidi ed extra lucidi nell'oscurità
la più profonda. Il sig. X. . . . istesso, malgrado il suo dire,non ha risposto
al nostro appello.
(") Fondamentale !— Si tratta di una tavola parlante, di una conversa-
INVESTIGAZIONE 69
La lettera e l'articolo sono dell'autore anonimo di già
citato nel penultimo numero, anonimo che troppo chia-
ramente si travede, giacché lutti coloro i quali ci hanno
scritto in occasione della precedente lettera, ne nomina-
rono l'autore , lo che non impedisce a costui di dirci :
« non nominate alcuno: limeo staltos x y ferenles. y>
Ecco un segreto ben custodito !
La investigazione rimane aperta. — Domandiamo per-
messo di prendere la parola alla nostra volta (*). (V.
Meunier).
Ecco un'altra lettera che dirigemmo al sig. Meunier,
e che non si pubblicò a suo tempo. — Con molto ri-
tardo 1' Amico delle Scienze ne dette un frammento ai
suoi lettori (Vedi il n.° 15 dcìV Jmico delle Scienze.)
zione con un candelabro. — L'autore tutto maravigliato di trovar tanta sa-
pienza nel suo interlocutore finisce colPesclamare: «E con quale dritto at-
tribuiremmo solo al nostro cerebro il monopolio deW intelligenza? » li
sig. V. Meunier avendo pubblicato questo pezzo fondamentale nel suo se-
guente numero, ci siamo fatti un vero piacere di trasmetterlo a' nostri let-
tori.
Talvolta dubitiamo, sicché domandiamo s'egli è ben vero che un uomo di
spirito e di dottrina possa prendere simili frottole sul serio. Ci figuriamo
assistere ad una immensa mistificazione, opera di qualche spinto contrad-
dittore che ha voluto pigliarsi giuoco impunemente della bonomìa del pub-
blico, e volgere in ridicolo i Unni del nostro secolo XIX alcune volte tanto
incerti. — Non è possibile credere che il sig. X. . . voglia aggiustar fede a
tutto ciò, e se egli fosse il solo a cadere in simili assurdi, saremmo tentati
(]i pensare che si tratta semplicemente di una scommessa. — Si ricorda an-
cora quelP alto personaggio, il quale, sotto la restaurazione fece vendere
degli scudi da sei franchi per due soldi, avendo scommesso che non avreb-
be trovato acquirenti, tanto il pubblico è semplice; tanto è facile ad essere
ingannato o mistificato.
(*) Non accuseremo il sig. Meunier d' avere abusato del permesso che
domanda, mentre il numero seguente (n.° 12) non contiene una parola sola
dell'onorevole redattore. — 11 numero 13, lo stesso silenzio.— Un. ° 14, lo
spazio manca completamente. .'
INVESTIGAZIONE
L'autore al sig. V. Meunier
li 17 marzo I806.
Signore,
Mi duole vivamente di non aver voi inserito in cxtenso
l'ultima mia lettera.
La forma che aveva adottata era utile, nel senso che
limitava il campo delle vane discussioni e che fissava
su quattro punti principali il vero terreno degli espcri-
menti.
Questa lettera, di cui io soltanto toglieva provisoria-
mente la responsahilità avrebbe , in caso di bisogno ,
trovato soscrittori tra i testimoni i quali presenziavano
alla seduta del sig. dottore Auzoux. — Non aveva punto
la forma di un processo verbale. — Perchè? Unicamente
perche ninno era stato convocato , e che era surta al-
l'impensata; in controcambio avea il vantaggio di pro-
vare un risultato positivo confessato pubblicamente, non
firmato dal suo autore, gli è vero, per la ragione sem-
plicissima che — niuno sottoscrive simili confessioni. —
Essa del rimanente , non impegnava per nulla la soli-
darietà degli altri sperimentatori, essa provava un fatto
isolato , ma altrettanto più utile a raccorrò che prove-
niva da una sorgente più elevata. Simili confessioni sono
lungi dall'essere soddisfacenti, malgrado ciò le avremo
provate come un risultato negativo,, e non come risul-
tato diffìnitivo. 1 nostri dubbi si sono aumentali, biso-
gna maravigliarsene?
Il vostro onorevole corrispondente, il sig. Derrien, ci
dice oggi eh' ei non accetta gli esperimenti diretti dal
signor dottore Auzoux. — Libero il sig. Derrien di non
presentarsi , egli ne ha il dritto, e non comprendiamo
INVESTIGAZIONE - TI
anzi come si possa discutere una simile quislione, tanto
questo dritto è incontestabile.
Il nostro appello non dirigevasi però , che agli spe-
rimentatori i quali , sicuri di sé stessi , accettavano le
condizioni rigorosamente scientifiche, nelle quali voleva
e doveva naturalmente prender posto il sig. dottore Au-
*zoux per aver fondamento ad affermare per coscienza ciò
che si pretendeva dimostrar con fatti. È inutile il dire
che il sig. Auzoux non intendeva occupare il posto dei
magnetizzatori ; la sua direzione riducevasi a semplice
sorveglianza., ed a fare osservare strettamente le condi-
zioni prescritte nelle due nostre prime lettere, condizioni
da voi slesso adottale, ed oltre le quali non dobbiamo
lasciarci trascinare. Chiunque nella medesima circostanza
si porrà nel luogo e posto del sig. dottore Auzoux e nel
drillo di esigere gli stessi poteri ; mentre è certissimo
che ogni responsabilità contiene implicitamente un drit-
to, ciò non forma dubbio per alcuno e basta, io penso,
a distruggere tutte le obbiezioni del sig. Derrien su que-
sto punto.
Noi non siamo sistematicamente ostili al magnetismo
come s'insinua, ma domandiamo esperimenti concluden-
ti, e voi sapete benissimo, signore, che i migliori sono
quelli che non danno luogo alle obbiezioni.
Se per contrario si ammettono tutte le sottigliezze, se
schiudesi la porta agli abusi, alle sfuggite, a'eompari ,
a'giuochi di mano, a tutte le destrezze possibili, la in-
vestigazionc da noi provocata , ed alla quale avete -, va-
luto tanto cooperarvi, non tenderà assolutamente a nulla
per coloro che desiderano seriamente il trionfo della ve-
rità. Scusatemi se insisto su tali condizioni, ma sono esse
capitali, indispensabili e tutte nell' interesse dello scopo
che ci siamo prefìsso. Avcle al pari di me letto in cento
ditTerenii parli che i magnetizzatori essi medesimi con»
72 1NYESTIGAZIOM
Tossano esseni dell'immenso ciarlatanismo in iutlo ciò
che operasi.
Ebbene ! fa d' uopo non solo chiudere la porla al
ciarlatanismo 3 e metterlo nella impossibilità di uscire in
campo , ma bisogna anche renderne le obbiezioni ini-
jiossibili. Senza tutte queste precauzioni la prova sarà
sempre nulla, e non si mancherà di accusar coloro che
vi si saranno inconsideratamente esposti per essere in-
gannati o compiacenti.
Che fare in simili circostanze ? — Trovare un criterio
che renda la verità visibile a tutti. Io ne ho uno a pro-
porre. Se l'esperimento riesce, sarà di natura a trasci-
nare immediatamente tutte le convinzioni ed a troncare
d'un sol colpo il nodo della difficoltà. — La cosa merita
troppo la pena che si esperimenti.
Operiamo dunque a chiaro giorno , non in casa del
sig. dottore Auzoux, che si accusa di essere refrattario
al fluido, non nelle sale de'magnetizzatori, ma nel pieno
del giornale, innanzi V immensa folla de' vostri lettori.
Io vado al fatto.
Trattasi , per esempio , di provare il fenomeno della
duplice vista, che oggi ci propone il sig. Dcrrien. — Si
è scritto e detto moltissimo nelle opere ex professo tei
magnetizzatori , che i sonnambuli vedono senza il soc-
corso degli occhi, che vedono per una parte qualunque
del loro corpo, con l'occipite o con lo stomaco , e che
vedono anche a lunghissima distanza : testimoni i ma-
gnetizzatori, i quali impiegano giornalmente questo mezzo
per curare delle malattie da mia città all'altra, senza mai
uscire dalla loro sala; dunque gli è inutile bendare gli
occhi. Lasciamo agli operatori delle pubbliche piazze questa
benda che non è altro se non un vano simulacro; operia-
mo seriamente. Non bende, perciò non cavilli (come han-
no avuto luogo) sulla spessezza^ l'altezza, la lunghezza, la
larghezza, il colore,, il rituramenlo, oc- e che so io?
INVESTIGAZIONE 73
1 sonnambuli ed i magnetizzatori rimarranno in casa
loro circondali da'loro amici, nelle condizioni menzionate
come le più favorevoli all'esperimento, in mezzo ad un'at-
mosfera carica di fluido e di volontà simpatiche. Al-
lora i sonnambuli in uno stato di perlueidità assoluta
non avranno che a leggere semplicemente una sola parola
posta in uno scrigno debitamente suggellato che io of-
fro, signore, di depositar nelle vostre mani. Dopo la ri-
sposta de' sonnambuli aprirete voi stesso lo scrigno in
presenza di tutti coloro che vorranno assistere a tale ope-
razione. — Ecco quello che è insiememente semplice e
concludenlissimo. — Se le commissioni accademiche aves-
sero una volta impiegato questo mezzo, avrebbero a dato
certo provato pubblicamente il fenomeno della duplice
vista se esiste, o pure avrebbero lasciato perpetuamente
introvabile questa parola, più terribile che la spada di
Damocle sospesa sulla coscienza di tutt' i magnetizzato-
ri. — Questo esperimento permanente avrebbe forse me-
glio illuminato l'opinione pubblica.
Accetto dunque con trasporto l'esperimento che mi si
offre dall' onorevole sig. Derricn , poiché mi ha detto :
CC E QUESTO FENOMENO DI VISIONE SENZA IL SOCCORSO DEGLI
OCCHI CHE VI CONVINCERÀ DELLA REALTÀ DEL SONNAMBULI-
SMO. )) L'esperimento quale da me si propone è dunque
in condizioni più perfette, giacche tuli' i lettori dell'y^-
mico delle scienze vi assisteranno nello stesso tempo che
voi ed io; inoltre, ha l'immenso vantaggio di essere più
semplice, ed in conseguenza meno sospetto.
Difatti , a che serve una benda quando si dorme ar-
tificialmente e quando vedesi senza l'aiuto degli occhi?
Aon so il perchè, ma non ho fiducia in quell'inutile ben-
da; è una macchina da guerra che può nascondere un
agguato; allontaniamola, ciò è più sicuro.
Abituati agli esperimenti , sappiamo quanta cura ri-
71 IKTESTIGAHOWB.
chiedono, quanta prudenza e quanta sagacità per essere
veramente concludenti. Del resto , confìdeniissimi nella
promessa del sig. Derrien, ne aspettiamo l'adempimento
come gli Ebrei aspettano il Alessia. Che il sig. Derrien
o piuttosto che i signori magnetizzatori vi riflettino, non
si tratta qui della nostra conversione personale come si
e preteso, ma di quella di tutt'i lettori de\YJ?nico delle
Scienze, i quali, al par di noi, vivono ancora nel dub-
bio. Se il bisogno lo vuole, aiuteremo i sonnambuli. Lo
vedete, non si può essere più compiacenti ; non voglia-
mo che ci si accusi di cattiva volontà. L'esperimento è
pubblico. Siamo nell'aspettativa. . . .
Una parola sul famoso rapporto Husson , che il si-
gnor Derrien ha preso l'impegno di trascriverci. Lo co-
nosciamo ; quanto prima avremo occasione di provarlo
al signor Derrien. Leggiamo a questo proposito nel Ma-
nuale pratico del Magnetismo animale pubblicato dal
signor Teste ( autore non sospetto ) le parole seguenti ,
che per regolarità di giustizia debbonsi qui riprodurre:
« Non si poteva rivocare la verità de' signori commissa-
» ri, la cui buona fede, come l'alto sapere, erano cose
)) incontrastabili , ma si sospettò di essere stati ikgan-
T> NATI. fl
Ciò è chiaro! . . Rimane a'iettori il valutare. — Si so-
spettò di essere stali ingannati! — Che questo detto ri-
manga per sempre impresso innanzi agli occhi di tutti
coloro che saranno chiamati ad esaminare gli stessi espe-
rimenti.
In quanto alla forinola scientifica consegnata sotto for-
ma di quadro dal sig. Derrien, è tutta di lui particolare,
mentre non esiste, in fatto di magnetismo animale, niuna ba-
se di dottrina certa, — da questo senza dubbio i capricci e
l'incostanza de'fatti. — In prova di quanto affermiamo,
esporremo alio sguardo del lettore un quadro da noi for-
INVESTIGAZIO 75
malo una volta , nel fine di riassumere tutte le nostre
letture ed i nostri studi teorici sul magnetismo. Questo
quadro, benché incompletissimo , per certo basterà a
dare al pubblico una giusta idea delle passioni e della
discordanza mistico -magico-magnclica impiegala da'ma-
gnclizzalori, e ci fisserà nel tempo medesimo sul valore
scientifico clic dovremo accordare al quadro del si-
gnor Dcrricn.
Confido, signore,, sull'alta vostra imparzialità per por-
tare questa risposta alla conoscenza de' vostri lettori., e
pregovi di gradire ce. G. Mabru.
70
INVESTIGAZIONE.
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INVESTIGA ZIONB 7/
NOTA SUL RAPPORTO HUSSON.
Dedicala al sig. Derricn, ex-presidente della Società
magnetica di Parigi.
(Documento inedito).
E falso del tulio che l'Accademia di medicina abbia
mai approvato il magnetismo animale. Questa supposi-
zione interamente erronea e l'opera di alcuni magnetiz-
zatori > i quali l'hanno immaginata per accreditare il ma-
gnetismo. Il rapporto Husson , programma di tu tt' i ma-
gnetizzatori patentati, è divenuto per così dire, il pas-
saporto di questa credenza, il quale traviando Y opinio-
ne pubblica, si e sparso di bocca in bocca, ed ha tra-
scinati molti nelP errore.
Sì, il rapporto Husson è del tutto favorevole al magne-
tismo, ma la commissione è stata burlata ed ingannata
da indegni sonnambuli, e P Accademia di medicina non
ha mai ammesso , mai sanzionato quel rapporto : a
torto dunque il sig. Derrien pretende che P Accade-
mia ABBIA SOFFOGATA LA QUISTlOjXE. Si Vedrà all' Opposto
che 1' Accademia se n' è molto e lungamente occupala.
Se le società de' dotti fi quali non hanno la 'preten-
sione dì essere infallibili) dovranno farsi qualche rim-
provero riguardante diversi inventori , è certissimo che
il magnetismo non è tra questo numero, ed i magne-
tizzatori più che altri , avranno molto torto di lamen-
tarsene, giacché l'Accademia di medicina principalmente
è stata orribilmente mistificata dal magnetismo.
Che ci permetta il signor Derrien di meglio inslruirlo
su questo fatto e di rammemorar qui, per la pubblica
soddisfazione e per la sua in particolare, la trista e poco
78 iXVESTIGAZKM.
gloriosa stòria del rapporto Husson da lui or ora citato, ap-
pellando contro di noi la testimonianza dell' Accademia di
medicina, ignorando senza dubbio che la sudetta Acca-
demia ha sempre riprovato nel modo il più formale quel-
l' incredibile e ridicolo rapporto.
Per fissare i fatti in questa materia, bisogna rimon-
tare alle sorgenti officiali, cioè a' documenti accademici
clic il sig. Derrien, molto a torto secondo noi , invoca
a favore del magnetismo. Sicché toglieremo da essi la
maggior parte della nostra risposta.
Ecco questi fatti in tutta la loro integri
— Nella seduta dell' 11 ottobre 1825 l'Accademia di
medicina si occupò di una proposizione del sig. dottore
Foissac , gran partigiano del magnetismo, il quale di-
ceva avere a sua disposizione una sonnambula sulla quale
si potrebbero ripetere lutti gli esperimenti che si giudiche-
rebbero convenevoli. Per conseguenza il sig. Foissac pre-
gava 1' Accademia di voler ripetere gli esperimenti del
1784. Una commissione fu immediatamente nominata per
sapere se si darebbe corso a questa proposizione. Com-
ponevasi dei sig. Pariset , Marc, Husson, Burdin primo
e Adelon. Il sig. Husson fu nominato relatore.
Questa commissione avendo concluso che si sarebbe
dato corso alla domanda del Foissac, Y Accademia, nelle
sedute del 10 , del 24 gennaio e del 14 febbraio 1826
esaminò le conclusioni di sua incumbenza ; indi la qui-
stione lungamente discussa , fu finalmente decisa allo
scrutinio, il cui spoglio presentò 25 voti contro e 35' a
favore della proposta della commissione ; cosicché l' Ac-
cademia nominò (nella sua seduta del 28 febbraio 1826)
una nuova commissione di esame composta di undici
membri e non già nove, come lo dimostra il rapporto
citato dal sig. Derrien. — Questo dettaglio non è privo
d' importanza e merita di essere notato; si vedrà il per-
INVESTIGAZIONE 79
che. — Questi undici membri furono : i sig. Leroux ,
Bourdois, Doublé, Magendie, Guersant, Laennec, Trillate,
Marc, Itard, Fouquier e Gueneau de Mussy.
Magcndie fu nominato segretario, ed il dotto Laennec
presidente, relatore della detta commissione.
Indi a poco , il sig. Musson , fervoroso apostolo
del magnetismo, seppe farsi nominare relatore al posto di
Laennec, obbligato di ritirarsi dicono per causa di sa-
lute. Cinque anni dopo (nella seduta del 24 giugno 1831),
il sig. llusson lesse effettivamente innanzi all'Accademia
di medicina un rapporto , le cui conclusioni erano del
tutto favorevoli al magnetismo; egli ammetteva piena-
mente e completamente tutt' i pretesi fenomeni magne-
tici , bensì anche 1' intuizione , la previsione e la vi-
sione attraverso i corpi opachi , ec. (art. 11 del rap-
porto).
Doublé e Magendie , eh' era il segretario della com-
missione , avevano ricusato firmare il rapporto. Per
chi conosce Magendie, questo fatto ha dell' importanza.
Ma se vuoisi sapere il vero motivo di un tal rifiuto, bi-
sogna rivolgersi semplicemente al segretario perpetuo del-
l' Accademia di medicina, del quale il sig. Derrien invoca
1' autorità. Ecco la risposta di lui.
« II sig. Magendie diceva, in puliti termini, eh' egli
r> si era ritirato a motivo del rifiuto di prendere le pre-
)) cauzioni indispensabili , tanto nell'interesse della ve-
)) rità, quanto per impedire ogni soverchieria.
ce Quanto al sig. Doublé, aveva egli da principio de-
)) viata la missione affidatagli. Siccome nelle preliminari
)) discussioni aveva manifestale opinioni contrarie al ma-
y> gnetismo , per soverchia delicatezza sulle prime ricu-
)) so , indi accettò ; ma il poco rigore serbato in (ulte
n queste esperienze 1' avea indotto ugualmente a cessare
Y) ogni relazione con i magnetizzatori y). (Dubois, d'A-
miens, Storia accademica del magnetismo^ p. 336).
80 INVESTIGA ZIoNf
La commissione cosi modificala , di slogala o piallo*
sto smembrala passò senza cerimonia su questa irre-
golarità, e zoppicando' incominciò i suoi lavori.
Di hello la sonnambula del sig. Foissac , che a suo
detto dovea illuminare l'Accademia sulla quistionc del ma-
gnetismo, inciampò nel modo il più infelice, « Non os-
servammo noi alcun fenomeno di sonnambulismo ft 3
dice il sig. Husson nel suo rapporto, (seduta del 21 giu-
gno 1831.) Le cose dovevano dunque naturalmente rima-
nere a quel punto, giacché lo scopo della proposta Foissac
era raggiunto , e la commissione adempito avea la sua
missione. — Però non fu affatto così. 11 sig. Husson, caldo
partigiano del magnetismo, ma quello eh' è più, inlimo
amico del sig. Dupotet , altro magnetizzatore di cui in
un capitolo speciale faremo conoscere i curiosi esperi-
menti , il sig. Husson diciamo , si lasciò trascinare dal
suo amico Dupotet, il quale sollecitamente occupò il po-
sto del relatore , ed accompagnato dal sig. Foissac , si
sostituì per così dire alla commissione che menava là
dove piacevagli. Isolale che il sig. Dupotet non aveva
fatta domanda alcuna all' Accademia , e che per conse-
guenza non aveva dritto alcuno di mischiarsi ne' lavori
della commissione. Pertanto il sig. Dupotet prese una
delle parti più attive ne' lavori della commissione ed alla
redazione di questo memorando rapporto. Il sig. Husson
istesso lo proclama in questi termini: a E all' indefesso
)) e perseverante intervento edallo zelo attivo del sig \
y> Dupotet che dobbiamo la maggior parie de' materiali
y> da noi potuti riunire per redigere il rapporto che
)) vi presentiamo. » Questa maniera di procedere è trop-
po strana , ma pure è così , che per cinque anni si
giocò questo importante affare.
Eccoci dunque ben paghi sulF origine e formazione di
quel prezioso documento tanto a lungo, e tanto ardua-
INVESTIGAZIONE 81
mente elaborato: lutti gli altri rapporti accademici sono
slati, come si vedrà appresso, V opera di qualche mese,
questo solo si fece attendere cinque anni! Contentiamoci
di notare questa particolarità senza provarci di sollevare
il velo che ne asconde il mistero.
Abbiamo detto che V Accademia non aveva mai appro-
vato il magnetismo. Di fatti , il sig. Husson dopo aver
dato lettura del suo rapporto, ricusò costantemente farlo
ratificare dall'Accademia sottoponendo il suo parere per-
sonale al giudizio di queir assemblea di cui non era ,
egli Husson , che il semplice commissario. Invano il sig.
Rochoux (seduta del 31 gennaio 1837) propone per la
decima volta la discussione del rapporto Husson, in vano
il sig. Emery appoggia la proposizione del sig. Rochoux,
rammentando gli usi dell' Accademia, ce Questi usi sono
che ogni qual volta un rapporto è fatto, innanzi al-
l' Accademia debU essere discusso )).
ce II sig. Husson ha serbato il silenzio, aggiunge l'onore-
y> vole sig. Dubois, — Non ha ancora risposto nulla al
fi sig. Emery; vuol dire che non ha nulla a rispondere,
fi Questi erano, e questi sono tuttavia gli usi dell'Acca-
fi demia ; ma il rapporto del sig. Husson non sarebbe
fi di natura da obbedire agli usi. ce (Dubois, d'Amiens,
luogo citato, p. 465.)
In tuli' altra occorrenza non si comprenderebbe una
simile condotta per parte di un commissario-relatore ;
ma qui trattasi di magnetismo , ed è tutto dire. Chec-
ché ne sia, questo solo fatto, la pruova del rifiuto del
sig. Husson, distrugge da cima a fondo tutto il valore
del suo rapporto , e scioglie completamente V Accade-
mia da ogni solidarietà. Il sig. Husson non avendo mai
voluto sommettere il suo lavoro alla sanzione accademica,
ne ha fatto perciò il suo proprio affare ; questo rappor-
to è opera di lui e non dell' Accademia che lo riprova,
6
H'2 INVESTIGAZIONE
e che vi è rimasta estranea , poiché non ha potuto né
esaminare, ne discutere, né giudicare i fatti di che egli
l'ha intrattenuta.
Come! un mandatario, uno rivestito di potere si arro-
gherà dritti che non gli sono stali conferiti; si eleverà
a solo ed unico giudice nello esame di fatti che inter-
petrerà a suo modo; e qua' fatti, Dio huono! de' miracoli!
e ci sarà presentata questa opinione totalmente personale,
per una decisione, per un giudizio accademico! Che non
si venga ad obbietlarci che altri membri della commis-
sione hanno firmalo quel rapporto, poiché un tale atto
impegnerebbe tutto al più la responsabilità individuale
de' commissari i quali firmarono il lavoro del sig. Hus-
son.' Ma non è affatto così : consultiamo anche su que-
sto punto il segretario dell' Accademia di medicina.
ce Se i fatti ch'egli espone (il sig. Husson), — dice il
)ì sig. Duhois (d' Amiens), — hanno per guarentigia la ben
)ì nota sincerità de' membri della commissione, se il ma-
)) ìeriale di questi fatti é in qualche modo attestato da
y) essi , la loro interpretazione pertiene esclusivamente
y> al relatore; la commissione vi é estranea e più ancora
y) T Accademia. » (Dubois, luogo citato p. 4-4-8.)
In quanto a noi, comprendiamo perfettamente che ta-
luni membri della commissione , animi meno severi di
Laennec, Doublé e Magendie, abbiano pò luto lasciarsi co-
gliere alle apparenze ingannevoli de' pretesi fenomeni
magnetici ; abbiamo non pochi esempi di uomini intelli-
genti caduti in simili agguati. In queir epoca massima-
mente non si conoscevano tutt'i piccoli mezzi impiegati
da' sonnambuli per simulare que' fenomeni ed ingannare
ora il pubblico , ora il loro proprio magnetizzatore. —
Sveleremo a suo tempo tu ti' i misteri del sonnambolico
ciarlatanismo — Ci basta pel momento provare che la com-
missione dell'Accademia di medicina é stata completamente
INVESTIGAZIONE 83
illusa, e mistificala, non avendo assistito che ad una inde-
gna commedia , della quale i magnetizzatori hanno torto
di gloriarsi.
Siamo convinti che il sig. Dcrricn, ora persuaso me-
glio sul tristo valore del rapporto Ilusson, dividerà inte-
ramente il nostro sentimento, che del resto è quello stesso
di molti suoi colleghi, e segnatamente del sig. dottore
Beaux dotto magnetizzatore, del quale non possiamo a-
stcnerci di citare originalmente V opinione. Ecco come si
esprime egli parlando del rapporto Husson e del modo
come furono eseguili gli esperimenti. Amiamo indicare i
magnetizzatori, • mentre la loro testimonianza non potrebbe
essere sospetta.
c( Io riferirei — dice il dottor Beaux — una gherminella
y> da patibolo che una giovinetta in sonnambulismo fece
y> alla facoltà medica di Parigi, della quale voleva bur-
)) larsi. Questa sonnambula era chiaroveggente, e non
)V ebbe a faticar molto, parlando con sicurezza, per dare
V) ad intendere al suo magnetizzatore dottor Chapelain 5 che
y) l'undici marzo 1828 alle undici della sera, mande-
)) rebbe fuori , ne' suoi escrementi un verme solitario
y> della lunghezza del braccio. Incantato, il magnetizza-
)) tore avviossi repente" presso il sig. Husson ,. relatore
)) della commissione del magnetismo animale,, nomi nata
y> dall' Accademia reale di medicina di Parigi , ad an-
)) nunciargli questa buona nuova: costui, caduto nella
y> trappola ne avvertì i suoi colleghi. y>
— Qui il dottore Beaux riporta il passo seguente che
ei, toglie letteralmente dal rapporto del sig. Husson. Con
dispiacere lo riproduciamo, ma è necessario nello inte-
resse della verità. — Uopo è si sappia a quale grado di ri-
dicolo il sig. Husson ha esposto la commissione accade-
mica. Lasciamo dunque parlare il sig. Husson citato dal
dottore Beaux. — Abbiamo verificata questa citazione; e
84 INVESTIGAZIONE
esatta. — ti La commissione ora troppo desiderosa di ve-
T> derc il risultato di questo annuncio per negligere 1' oc-
)) casionc che ]c si offriva : i sig. Hard, Thillay ed il
T> relatore, a' quali si aggiunsero due membri dell' Ac-
ri cadcmia sig. Caille e Vircy, non che il dottor Dance
D attualmente medico all' ospedale Cochin, si portarono
» I' indomani 1 5 alle dieci e cinquantacinque minuti
)> della sera nel domicilio di quella donna. Sull'istante
>ì fu magnetizzala dal sig. Chapelain e addormentata alle
)) undici. Annunzia allora di vedere nel suo interno quat-
ta tro pezzi di vermi il primo de' quali è inviluppato
)) in una pelle ; che per cacciarlo bisognava prendesse
» dell' emetico e della polvere contro i vermi. Le si ob-
y> bietta d'aver asserito essa che caccerebbe quel primo
y> pezzo alle undici; questa osservazione la contraria e si
)) alza violentemente; il relatore la prende , si assicura
Ti che non nasconde nulla sotto le sue gonne e la fa
)) sedere, rialzate le vesti , sopra una seggiola forala ,
r> che prima esamina con accuratezza. Dopo dieci mi-
ri nuti , dice di provare un solletico all' ano, si alza bru-
y) scamente di nuovo, e si profitta di questo momento per
y> assicurarsi che nulla mostrasi dall'ano. Alle undici e qua-
y> ranladue minuti si desta , fa sforzi per andare al ces-
)) so , non emette nulla. 11 sig. Chapelain la magne-
T) tizza un'altra volta, l'addormenta e alle due del mat-
)) tino le somministra 1' emelico , che le procurò vomiti
y> senza pezzi di vermi. Il 16 a dieci ore del mattino,
n cacciò dall' ano materie escrementali a pezzi , nelle
)) quali non eravi segno alcuno di vermi. y> [Rapporto
su gli esperimenti magnetici fatti dalla commissione del-
l' Accademia reale di medicina, letto nelle sedute de'21
e 28 giugno 1831 da Musson, relatore.)
— li dottor Beaux ripiglia:
{.{ S' immagini la candidezza di quel relatore che rac-
lWKSTir. AZIONE 85
ì) conta all' Accademia una scena tanto gaia !
y> Quale mistificazione! Una commissione intera recarsi
)) alle undici della sera, a far cerchio attorno una seg-
)) gioia forata per veder uscire un verme solitario da
)) una sonnambula! )) (tieaux, In fi. della mag. p. 129.)
Non aggiungeremo nulla alle riflessioni del sig. dot-
tore Beaux. Dopo simili confessioni dalla parte di un
magnetizzatore tanto distinto, e inutile più insislere su
questo punto. Diciamo solo che se la condotta, i tenta-
tivi ed il lavoro del sig. Musson sono stati di natura
da compromettere l'Accademia di medicina, l'Accademia
se n' è gloriosamente salvata diffamando colla sua ri-
provazione universale il rapporto Musson. — u Anche
)) noi, diceva il degno segretario di quest' Accademia ,
y> anche noi abbiamo fatto parte di commissioni acca-
y> demiche, però non si sarebbe osato proporci una spe-
)) dizione di tal natura. y> (luogo citato, pagina 379).
Si cessi dunque di presentarci quel rapporto come un'au-
torità , come un fatto procurato alla scienza e conclu-
dente in favore del magnetismo; l'Accademia della quale
invocasi la testimonianza in nome di quel documento lo
nega e lo riprova; non l' ha sanzionato col suo voto, lo ri-
getta come indegno di essa , e ne rivolge tutta la re-
sponsabilità, tronchiamo la frase, tutta l'onla al relato-
re Husson , il quale sino alla sua morte , ricusando
ogni discussione , ha continuamente sottratto il suo la-
voro alle formalità rigorosamente obbligatorie imposte
dalle costumanze accademiche.
Si crederebbe oggi, che una moltitudine di magnetiz-
zatori e magnetizzati sonosi basati sopra i termini di quel
rapporto (più che sospetto) per fissare come cosa certa
che il magnetismo possiede fatti positivi , e che mille
fatti negativi non valgono a distruggerne un solo posi-
tivo ? Si crederebbe che sopra simili dati sono fon-
86 INVESTIGAZIONE
date tulle le nuove dottrine de' magnetizzatori? Cerio che
se realmente esistesse nel magnetismo un fatto solo pro-
vato bene e sicuro , questo solo fatto al certo sarebbe
indistruggibile, incrollabile; ma lì precisamente è la qui-
slionc : difficile è di trovar questo fatto unico , questo
fatto positivo. Finora tutti gli esperimenti ben eseguiti
non ebbero per risultato che fatti negativi (*). Ma i par-
tigiani del magnetismo non vogliono tenerne conto. La-
sciamo il dotto segretario dell' Accademia di medicina
confutar perentoriamente tale speciosa obbiezione con
queste fulminanti parole:
Indietro dunque questa banda di ciurmadori e d' in-
gannatori che presentasi con la pretensione di annichi-
lire con un tratto di penna i fatti negativi prodotti e
riprodotti da più di un mezzo secolo, che si fa innanzi
colla sua boriosa ignoranza a dichiararci che tutt' i fatti,
benché negativi, non provano nulla a discapito della loro
dottrina. Ma ancora un'altra volta, ov' è questa dottri-
na? Ove sono questi dogmi , a fronte de' quali de' fatti
debbono o pur no provarsi? Quando avranno dato un gra-
do qualunque di certezza , un grado di realtà , piccio-
lissimo che sia , a questa pretesa dottrina , allora con-
fesseremo che i nostri fatti negativi non provano nulla;
ma fino a che tali fatti non stabiliscono questa dottri-
na, la faranno sempre rientrare nel nulla.
G. Mabru.
11 sig. Meunier non avendo pubblicato i documenti
che noi gli avevamo inviati in risposta alla lettera del
sig. Derrien, ci diresse con la posta la lettera partico-
lare che qui trascriviamo:
« Non ve ne furono mai allri provati accademicamente. » ( Dubois,
luogo cUaìo] pag. 355.)
INVESTIGÀZIjWE oi
II sig. V. Meunier all' Autore.
Parigi, i! 20 Mar/o 1856.
Signore,
Ho deciso di non pubblicare alcuna delle lettere da me rice-
vute in occasione del magnetismo animale. Ve ne espongo le
ragioni die spero vorrete valutare.
I sig. Derrien, Gentil, de Rovere hanno accettato la vostra pro-
posizione ; sembra che potrete intcndervela , almeno col primo.
Non occorre altro che regolare le condizioni dell'esperimento;
sarà molto meglio, molto più semplice, e più rapidamente operato
se entrerete in relazioni dirette con essi, che se la discussione
prosegua per mezzo di un giornale e con otto giorni d' interval-
lo tra la domanda e la risposta. Se io pubblico la vostra lette-
ra , il sig. Derrien si servirà dello stesso mezzo per rispondere.
Suppongo il probabile , cioè eh' egli modifichi la vostra propo-
sta : altra lettera dal canto vostro seguita da altra risposta del
sig. Derrien. Non vi pare più ragionevole che siavi un abbocca-
mento o relazione epistolare direttamente tra voi? Gli è infine,
(piando avrete (issato una cosa qualunque che sarà regolare in-
formarne il pubblico ; altrimenti questo si stancherà al certo
di così lunghi preliminari, Notate bene che que' signori aven-
do accettato , spetta a voi ora di metterli di accordo. Il sig. de
Rovere , in una lettera che mi dirige , si duole che la sua ade-
sione sembragli sia stata considerata come non avvenuta, e che
pare si ritenga come annullata dalla dichiarazione, a suo credere
tutta personale, del membro della società del mesmerismo pre-
sentatosi in casa del sig. Auzoux. Non può negarsi che le sue do-
glianze non sieno fondate. — AI vostro posto proporrei una con-
ferenza tra que' signori ed altri tre di vostra fiducia, nel fine di
regolare le condizioni d'esperimento. Un Processo-verbale delle
convenzioni accettate sarebbe redatto, seduta permanente, ed il
processo verbale verrebbe reso notorio. A suo tempo il pubblico
sarebbe instrutto del risultato degli esperimenti.
Desidero, mio caro signore, che le ragioni totalmente non per-
sonali sviluppatevi le troviate giuste; e pregavi gradire rassicu-
razione del mio intero attaccamento.
V. MtiUNUiR-
SS IffTESTlGAIlOWfi
RISPOSTA ALLA PRECEDENTE.
L' Autore al sig. V. Meunier.
Il 21 marzo 1856.
Signore ,
Rilevo dalla vostra lettera datala ieri, che avete cam-
biato idea dopo 1' ultima nostra conferenza e che ora ri-
nunciate di pubblicare la mia risposta alla lettera del
sig. Derrien.
Permettetemi di dirvi che se i vostri lettori avessero
avuto conoscenza di quella da me direttavi il 9 di que-
sto mese, oggi non si sarebbero mosse le obbiezioni che
mi presentate, ed alle quali questa lettera è risponsiva.
Dopo il rifiuto del sig. Derrien di sperimentare sotto la
direzione del sig. Auzoux, alla presenza d' un comitato
di esame , non so capire come il sig. di Rovere , suo
amico, può accettare queste stesse condizioni senza di-
struggere con questo solo atto, tutte le ragioni allegate
dal sig. Derrien.
Checche ne sia , nel fine di sfuggire a tutte queste
contraddizioni, propongo altro mezzo semplice e facile da
risolvere pubbli e ameni e il problema del magnetismo ani-
male.
Tal mezzo è stalo unanimamente approvalo da lutti
coloro che ne hanno avuto cognizione; si è conosciuto che
portava scolpito un carattere di sincerità e di buona fede
che non gli si potrebbe togliere.
Se dunque i sig. magnetizzatori accettano realmente
la mia proposizione , siate compiacente prenderne regi-
stro e menzionar la loro accettazione dietro la mia lettera
del 17 corrente. E la prima cosa a farsi se operar voglia-
mo con qualche regolarità.
INVESTIGAZIONE 89
Non esistendo il comitato di esame che dovevasi for-
mare, non posso accettar alcuna cosa particolarmente,, io
manco di qualità per ciò; il solo pubblico diviene giudice
esclusivo ed estimatore de'mezzi e de' risultamenti. — Giac-
ché , dicesi, che si è di accordo su gli esperimenti, la
discussione non dovrebbe prolungarsi tanto quanto voi
supponete , mentre non puossi tutto a un tempo ac-
cettare positivamente la mia proposizione, e pretendere
introdurvi modificazioni che ne distruggerebbero le gua-
rentigie o le renderebbero equivoche. In una quistione di
lai natura, è utile, indispensabile registrar tutto. La pub-
blicità è dunque una delle condizioni essenziali dell'o-
pera nostra: non si saprebbe accumular luce bastante su
tante controversie.
Al di là di queste condizioni, mi vedrei nella impos-
sibilità di assumermi la menoma responsabilità perso-
nale, e in tal caso, abbandonerei a voi la cura di pro-
seguire la seconda fase di questa investigazione come
l'avete annunciata.
Gradite , Signore , V assicurazione di tutto il mio at-
taccamento.
G. Mabru.
È in quesl' epoca (22 marzo) che il sig. Amedeo La-
tour, redattore dell' unione medica, pubblicò le seguenti
linee.
Estratto dell' unione medica.
A proposito de' magnetizzatori, l'agitazione ènei loro campo.
Si può vederlo dallo strepito che ne fa l'Amico delle scienze, l'in-
teressante giornale del sig. Vittorio Mounier. Un pregevole cor-
rispondente di questo foglio, il sig. Mabru, ha domandato in ter-
mini chiari una investigazione sopra i fatti magnetici. Si contenta
90 INVESTIGAZIONE
egli di un solo fatto, ma lo vuole leale e che presenti tutte le
guarentigie di un esperimento positivo e di rigorosa osservanza.
Per ciò T esperimento avrà effetto nelP anfiteatro del sig. dot-
tore Auzoux, il quale pretende di dirigerlo. Sembra che questa
proposizione , la quale pare semplicissima e troppo innocente a
primo aspetto, sarebbe per contrario piena di malizia al dire
de' magnetizzatori. Bisogna leggere, nell' amico delle scienze, tutte
le sfuggite che cercano essi , sia per ricusar la investigazione ,
sia per annullarne anticipatamente i risultati. Questo spettacolo,
dobbiam dirlo al sig. Vittorio Meunier , non è nuovo per noi.
È la esatta ripetizione di quanto è avvenuto tutte le volte che
l'Accademia di medicina ha voluto prender parte nell'attuale
questione, tutte le volte che altre società di dotti, meno officiali
dell'Accademia, hanno cercato sperimentare, tutte le volte infine
che uomini di merito , imparziali e di buona fede tentarono il-
luminarsi su questi fenomeni pretesi magnetici.
N. 12 dell' Amico delle scienze.
Il sig. V. Meunier, il quale temeva tanto di annoiare
i suoi lettori pubblicando palesamente tutt' i documenti
della discussione , oggi si decide a dare come piattelli-
no , un brano al modo del sig. X .... il suo famoso
articolo fondamentale sulle tavole parlanti !!! ec. . . —
Vi sono de' calzolai i quali hanno la specialità di cal-
zare i soli zoppi; il magnetismo ed i suoi connessi hanno
un tantino di que' calzolai, ma a parer nostro, l'amico
delle scienze non dovrebbe incaricarsi di tale missione:
simili calzature non convengono a tutti. Comprendiamo
la inserzione della lettera del sig.Mathieu, che domandala
vigilia di una investigazione P esame di un fatto attri-
buito al magnetismo ; ma oltre questa investigazione ,
non vediamo la necessità inserire un articolo scientifico
sulle tavole parlanti. Che ci permetta il sig. Meunier
fargli di passaggio questa semplice osservazione.
ISVESTIGAZIOSE 91
Il sig. X .... al sig. V. Meunier.
DELLA ELETTRICITÀ' BRUTA E DELL'ELETTRICITÀ' IXTELLIGE> TE:
Mais agitai molem.
Esco da una casa delle più ragguardevoli, dove si è avuto la
bontà lasciarmi discutere per quattr' ore con un grazioso cande-
labro, lacchè. Ecco i punti notabili di questa discussione.
— Vogliamo sapere prima di tutto se tu sei un essere indipen-
dente e diverso da noi. — No — Ma che sei dunque? — Sono il vo-
stro spirito. — Sicché non puoi agire che per mezzo nostro e con
noi? — Se io lo potessi, non mi manifesterei forse senza di voi? —
È vero , ma gli è che hai bisogno de' nostri organi per manife-
starti. — Certamente, poiché siete voi che mi create. — Come av-
viene che sei più intelligente che ciascuno di noi isolatamente? —
È perchè siete molti , e la risultante è maggiore dell' imi-
ta. — Come conosci certe cose che da noi s' ignorano? — Conosci
tu ciò che sai? conosci ciò che puoi? — Quando colpisci lontano
o fai apparire de' bagliori come succede? — Per 1' elettricità. —
Ah! è vero, 1' elettricità messa in moto dall' anima? — L'anima,
è V elettricità, è la vita. — E pure vi sono degli atei che negano
T esistenza dell' anima! — Ne conosci tu? — Sì, W . . . — Egli lo
dice ma non lo pensa. — Lo spirito è subordinato all' anima? —
È la stessa cosa. — Se de' sommi dotti, dunque , si associassero
per interrogar le tavole ne otterrebbero risultati magnifici? —
Secondo; vi sono anime che ignorano sé stesse per mancanza di
esercizio, e ciò dipende dall' unità e dall' armonia delle idee. —
E se de' delinquenti si sedessero attorno di un candelabro, quale
sarebbe il soggetto della loro conversazione? — Parlerebbero essi
di delitti, di furti, di assasinii, ec. — Se fossero degli imbecilli? —
Direbbero imbecillità. — Non v' è dunque mezzo sicuro per in-
struirsi con le tavole? — Chi meglio potrebbe instruirti che l'ani-
ma tua riproduzione del divin Creatore ?
Vi prego di credere che non aggiungo nulla a questa relazio-
ne, fatta da me collazionare delle persone presenti Mia seduta,
! '- INVESTIGAZIONE
seduta della quale confessano non esservi mai stata altra più espli-
cita, a motivo della perfetta unità che regnava quella sera nel-
r assemblea.
Riprendiamo la discussione.
— Sicché, io che ti credeva uno spirito indipendente da coloro
che ti fanno agire, non sei che la nostra efìmera creazione ; è
dunque inutile consultarti , non potendone cavar nulla. — È
forse inutile uno specchio per vedere più chiaro nella tua co-
scienza ed in quella degli altri?
Quando è cosi , T invenzione della tavola parlante corrispon-
derebbe neh* ordine morale all' invenzione del microscopio nel-
T ordine fisico , mentre V una e Y altro servono a raccogliere i
raggi sparsi per rischiarar delle cose spesso confuse, ingarbugliate
o impercettibili ad occhio nudo. La tavola quindi sarebbe un
riverbero parabolico de' lumi diffusi della nostra coscienza, che
vengono a convergere in un punto solo con un grado d' inten-
sità da esser noi incapaci di ottenerlo nel nostro isolamento. Vae
soli.
Quando non sarebbe che questo , di fatto è chiaro che le ta-
vole parlanti sarebbero de' segretari inapprezzabili, suscettibili a
redigere in termini scelti non solo le nostre vaghe idee, ma di
spianare le nostre più offuscate intenzioni, correggere i nostri zop-
picanti versi, dettarci lettere di affari le più prudenti, e comporci
canti e parole di prim' ordine. É in ciò soprattutto che la pratica
delle tavole in ristretto comitato può essere di gran soccorso pur-
ché, nel riassunto, non invocasi tranne quello eh 1 è in noi, e che
forse non ne sarebbe mai uscito; come lo scultore che fa sorgere
da un masso la statua che vi si racchiudeva, e che poteva rima-
nervi in eterno senza V evocazione dell'artista. La tavola ha con-
fermato questa spiegazione.
Notiamo bene che è sempre lo spirito familiare della casa o
del piccolo comitato che si manifesta. La tavola sarà pittore o
poeta , religiosa o empia , tetra o gaia, secondo la società che
farà agirla; ciò non forma più V oggetto d' un dubbio. Le tavole
turche sono maomettane, le tavole protestanti sono calviniste o
luterane, ec.
Tson v' è dunque altro spirito nella tavola tranne quello di co-
loro che la circondano e la influiscono. Quei che non ne otten-
gono che degli spiriti ignari, baggiardi, sozzi o bestiali, non fanno
INVESTIGAZIONE 93
l'elogio del proprio. Questo magico specchio svela lo stato misera-
bile della loro coscienza.
Questa spiegazione ha più di un punto di contatto con quella del
sig. Morin che sino ad oggi ho combattuta; ma confesso il mio erro-
re, e come lui non credo più agli spiriti, agli stregoni, alle ombre
fuori della nostra creazione, giacche il fenomeno può spiegarsi di-
versamente , ed in una maniera più ragionevole e più diretta.
Son di parere che se Morin avesse serbato l'anonimo ne'suoi scrit-
ti avrebbe prodotto , nelP ordine scientifico, la stessa sensazione
che produsse Giunio neh' ordine politico. Morin è un pensatore ed
uno scrittore sansoniano capace di far crollare la cupola della Sor-
bona e dell' Instituto, se lo si lasciasse fare.
Ciascun di noi dunque possiede un fondo di ricchezza intellettuale
inesauribile, del quale non ne conosciamo che una spolveratura. È
una miniera di cui non può che graffiarsene la superfìcie, ma che sa-
rebbe in istato di coltivarsi con l'associazione, tanto più profonda-
mente quanto più numerosi sarebbero i suoi collaboratori, più im-
pegnati, e più laboriosi.
Ecco una comparazione fisica che si applica perfettamente alla
coltura della scienza e dà ragione alla Chiesa, facendo nascere la
prece in comune.
Non esistono miracoli che non risultino dal collaboramene spi-
rituale di un numero di fedeli raccolti attorno la santa tavola per
comunieare con Dio.
Il difficile consiste a produrre 1' unità di aspirazioni e la sinceri-
tà della fede presso i collaboratori i quali sarebbero capaci di solle-
var delle montagne, secondo l' espressione del vangelo, se agissero
di accordo; ma è noto che i risultati possono essere annullati da
un atto mentale, dalla presenza di un solo intruso malintenzionato,
precisamente come nel magnetismo, ciò che prova l'identità dei due
fenomeni. Gli sperimentatori non debbono mai perderlo di vista, poi-
ché è quello che ha fatto fallire tutte le pruove tentate al cospetto
degli accademici, elementi negativi se ve ne sono.
Sarebbe appunto ciò che fece respingere con tanta cura i pro-
fani di tutt' i tempi e da tutt' i tempii, durante la celebrazione dei
misteri? Non ne dubito.
Quello che mi domandi, mi aveva detto il candelabro, non è meno
che la rivelazione dell' intero fenomeno.
Eranvi otto o nove testimoni silenziosi ed attenti , che non per-
<H INVESTI., ••/! ivi
dettero una sora parola delia die : io probabilmente ne ho
perdute più di essi.
Un altro rid i
— Forse che le anime dopo la morte ciascuna non va a scerre
spontaneamente il suo posto nel mondo spirituale, in conseguenza
del erado di purezza che hanno acquistato nel tempo di loro prova
sulla terra, come ha detto Bwedenborg ?
Il candelabro. dopo aver fatto un movimento di sorpresa, rispon-
de: — Xon è male ideato ! sventura che few non sia rei
Intanto è seducentissimo , mentre molti fatti sembrano meglio
spiegarsi ammettendo Y esistenza degli spiriti : ma quando si avrà
la misura della potenza dell' anima umana , tutto sarà rischiarato
con più semplicità ancora, sino al moversi degli oggetti materiali,
ciò eh' è già preveduto col sollevarsi delle tavole, violando le leggi
di Newton.
Se 1' anima è un focolaio di elettricità . un elettro-motore sHf-
nrtr/cj intelligente, può produrre luce, calorico e forza, col mezzo
della moltiplicazione degli elementi. Ina tavola di tre o quattro per-
sone non sarebbe altro che una batteria vivente di tre o quattro ele-
menti , le cui volontà combinate insieme metterebbero in moto i
corpi inerti, perfettamente coni" essa mette i nostri muscoli, anche
all' insaputa nostra nel!" atto della respirazione. Perchè la sola no-
stra presenza non potrebbe produrre un effetto qualunque simpa-
tico o antipatico su quello che ci circonda, anche in distanza, set-
to la forza del libero arbitrio nostra proprietà in tutt' i casi ?
Cesi si spiegherebbero il lascino, la jetiatura, i sortilegi e le ma-
ledizioni che sembrano librarsi sovra alcuni, che per qualche azio-
ne perversa si attirarono odii forti e perseveranti.
Più di uno di squisita natura ci ha confidato che gl'individui,
i quali gratuitamente gli fecero del male , finirono miseramen-
te: come se il dono d' invasarli col pensiero gli fosse stato eonec ss i
dalla giustizia distributiva universale : questa elettricità statica del
mende morale il cui equilibrio è indebitamente spezzato tende in-
cessantemente a ristabilirsi.
Aggiungeremo , che siccome una tori edine può uccidere una
rana da lungi con una scarica elettrica diretta a sua volontà . un
uomo può benanco abbattere certi bipedi velenosi co' quali si è
esposto a scontrassi nel corso «Iella vita.
Questo spiegherebbe p I ' •< ' le u - t,non
INVESTIGAZIONE 95
che una quantità di fenomeni antichi de' quali si era preso il partito
di negarne V esistenza nella impossibilità di spiegarli per la igno-
ranza di questa parte delle leggi naturali che non fu mai oggetto
di studii principali.
Se ammettiamo 1' esistenza di un'elettricità morale analoga alla
elettricità materiale, il fenomeno della vita tutto intero diviene spie-
gabile; l'elettricità emanata dall' anima del mondo diventa il moto-
re universale, che fa scorrere il sangue nelle nostre vene, eleva il
midollo ne' vegetabili, riunisce le molecole minerali ne'filoni terre-
stri, e girare i globi celesti.
L' elettricità sarebbe il principio unico del quale la provvidenza si
serve per reggere tutto 1' universo. Questa semplicità, questa unità
di mezzi è uno degli attributi più notevoli della potenza del Crea-
tore , il quale non ha bisogno , come noi , della complicazione di
ruote e di molle.
II celebre chimico Van Mons ci ha contestato che aveva egli
con la sua presenza e volontà decise delle combinazioni chimiche
che rifiutavano obbedire sotto la mano de' suoi allievi.
Gli antichi erano più prossimi alla verità che non lo siamo noi
affermando che lo spirito regge o rimove la materia, mais cujltat
molem.
Compreso ed ammesso ciò, tutt' i fenomeni del mondo ogget-
tivi e soggettivi divengono spiegabili in modo intelligibile.
Se, invece di non considerare l' elettricismo che come agente
cieco (*) il quale non segue che il cammino materiale che gli
si traccia, gli accordate dell' eclectismo quando procede da' regni
minerali e vegetali, dell' instinto quando procede dal regno ani-
(*) Abbiamo già emessa 1' opinione cbe il fulmine a globo o V elettricità
globulosa che lenta lenta gira attorno ad un appartamento come per esami-
narlo, che dirigesi verso un foro coperto, scolla la carta e si precipita nel
cammino, sembra dotata di una specie d' intelligenza.
Si può dire altrettanto di una moltitudine di effetti prodotti dalla folgo-
re, come dell 1 impronta di monete tirata dalla borsa di un avaro sulla pelle
della sua schiena. Non sarebbe la prova dell 1 esistenza di un 1 elettricità in-
telligente? E con qua! dritto attribuiremmo al nostro cervello il monopolio
dell 1 intelligenza? Un globo di fuoco non può contenerne altrettanto quanto
un globo di carne? (Nola del sig. X..., autore di questo articolo )
9G INVESTIGAZIONE
male, e dell'intelligenza quando parte dal cervello dell'uomo, avre-
te la chiave degli arcani che finora furono nelle tenebre.
La nostra idea che si trasporta veloce quanto l'elettricismo
da un luogo all' altro , presenta un certo che di parentela o di
simiglianza che potrebbe nel bisogno passare per identità. La
differenza di qualità di queste diverse elettricità non potrebbe
essere attribuita alla diversità degli elementi che la producono?
Pila minerale, pila vegetale, pila animale, mentre si è dimostrato
dal sig. Becquerel, all'Accademia delle Scienze, « che la vita è il
» risultato di un'azione di pile voltaiche in funzione continuata col
» soccorso de'loro poli negativi e positivi in correlazione tra essi: e
» che cessano di emettere V elettricità tostocchè 1' azione delle
» pile non ha più luogo.» Questa scoperta della scienza fisica
coincide perfettamente con quella della scienza psichica. Il sig.
Becquerel avrebbe dovuto far travedere che la elettricità gene-
rata dal contatto di un acido o di un metallo poteva differir da
quella che producono gli elementi vegetali o animali , e che
la elettricità cerebrale umana era più atta a produrre delle idee
che delle scosse e delle scintille. Vedete bene che la scienza ma-
teriale non è troppo discosta dalla scienza spirituale non appena
il loro punto di contatto è trovato.
Io non mi farò più addentro in questa vergine foresta ove
non sarei seguito che da que' rari allievi i quali non fanno dif-
ficoltà alcuna di svestirsi delle vecchie spoglie che lungamente
portarono per provare un abito nuovo e conservarlo se loro bene
attaglia.
X. . .
11 sig. dottore Billiard al sig. V. Meunier.
Corbigny (Nièvre), 14 Marzo 1856.
Signor Redattore
Permettetemi di rispondere alla lettera del pregevole sig. di
Caudenborg relativa agli esperimenti da me indicati in uno dei
vostri ultimi numeri. V autore di questa lettera sul mio primo
INVESTIGAZIONE 97
esperimento emette V opinione che il fenomeno osservato è il
ris ul t amento della legge universale di attrazione. Io son lun-
gi , certamente , dal volere per poco invalidare questa legge ,
ma ora non vi è luogo a credere che sia in azione , poiché ,
prendendo le convenevoli precauzioni da me indicate nelle suddet-
te memorie, può chiunque assicurarsi facilmente che i corpi inerti
non posseggono affatto la facoltà di deviare i miei apparecchi. Gli
aghi situati orrizzontalmente girano su loro stessi sotto una cam-
pana. Ne' miei esperimenti Insogna, per non alterar punto i ri-
sultati , collocarsi in modo tale che il corpo dell'individuo che
agisce sia interamente nascosto ; che il solo sguardo di lui vada
per mezzo di leggiera apertura ad osservare i fatti; bisogna che
gli oggetti i quali mettonsi vicino la parete esterna della campa-
na non sieno tenuti con la mano, ma presentati in guisa da non
avere il menomo contatto con essi; in queste circostanze ognuno
si accorgerà presto che .1' apparecchio resta immobile innanzi ai
metalli, alla pietra, al legno, agli animali morti, nel mentre che
questi stessi animali, viventi, hanno una rapida azione. Non ho
indicato i più decisivi esperimenti, non avendo consultato le mie
memorie per comporne l'oggetto della mia prima lettera"; ho
dunque omesso de' fatti de' quali ne rammenterò qualcuno.
Se si formerà un apparecchio con delle foglie di oro battuto
attaccate ad un filo non torto , si vedrà che gira intorno a sé
avvicinando la mano ; ma se si eleverà la temperatura neh" inter-
no della campana a -)- 40°; il fluido che da noi si emana sarà privo
di azione sopra di esso, da ciò la conclusione che ad una tem-
peratura superiore alla nostra il nostro fluido non può fissarsi
su i corpi. Negli studi da me fatti sulle piante o parte di esse ,
la deviazione degli aghi sospesi orizzontalmente ha sempre luogo;
solamente per alcune avviene da dritta a sinistra , e per altre da
sinistra a dritta. Questo fatto si mostra, ma non costantemente
per la mano dell'uomo ; la dritta fa deviare a sinistra, e vice-
versa; Y azione è nulla in certe piante, le malvacee, debole nelle
crucifère, possente nelle dulcamare. I tubercoli sani del pomo di
terra hanno un' azione assai manifesta ; è nulla dalla parte de-
gl' infermicci.
Ammettendo dunque, dopo questi esperimenti, che gli animali,
e le piante posseggono un fluido proprio , spiego così il feno-
meno non ancora sinoggi risoluto , che presenta la mimosa pn-
OS INVESTIGAZIONE
dica al contatto della mano dell'uomo , dicendo che il fluido il
quale sfugge da' nostri organi discaccia quello che è naturale
alla pianta, e senza del quale la sua esistenza non potrebbe con-
tinuare. Appoggio il mio modo di vedere sopra quest' altro
fatto, che se si porrà una pianta in germoglio (una fava, per e-
sempio), in una campana contenente uno di quegli apparecchi,
questo non potrà muoversi sotto l' influenza delle altre piante
che prima avevano un' azione sopra di esso. Lo stesso fatto si
presenta riguardo all' uomo; quando un ago di gomma lacca col-
locato orizzontalmente è stato influito da lui , non può essere
messo in movimento da un altro se non quando il fluido di cui
è carico sia dissipato interamente e, cosa singolare! esso si mette
in moto sotto l' influenza del fluido che emana , sia da un ani-
male, sia da una pianta (*).
Questi esperimenti, che io credo debbano bastare, sono stati
intrapresi , non già nello scopo di soccorrere il magnetismo, o
le tavole giranti (mentre fino ad oggi non credo a niuno de' fatti
indicati da' magnetizzatori) , ma in quello di rischiarare i feno-
meni che presentano il cholera e le piante inferme.
BlLLlARD.
Ricevete, ec.
(*) I fenomeni di attrazione di già citali dal sig. dottore Billiard non han-
no rapporto alcuno con quelli che presenta il se-dicente fluido magnetico
messo in gioco da 1 passaggi o meglio per opera della volontà umana. — La
pretesa esistenza di una elettricità intelligente è una ipotesi tutta gratuita
o mancante di fondamento, lo dimostreremo nel trattare del fluido ani-
male. — Si troverà più avanti una lettera dell 1 illustre Barone di Humboldt
che conferma il nostro sentimento, e nella quale il dotto autore del Cos-
mo* si ride molto piacevolmente dell 1 alta scuola fluido-magnetico-spi-
ritualista di cui il sig. X . . . ."si fé oggi il corifeo.
i\vhsth;azio*> 7 *: 99
I! sig. dottore LeboUCher ai sig. V. Mounier.
Parigi, il 14 marzo 1856.
Signor Redattore,
Non è mai come apostolo del magnetismo che ho 1' onore di
scrivervi, ma semplicemente per rettificare un' accnsa troppo as-
soluta scagliata a' medici dal sig. G.— A. Gentil. Nel vostro nu-
mero dell' Amico delle scienze del 9 marzo, egli dice: « Il magne-
tismo ha molti detrattori interessati tra i medici ...» Io ho
migliore idea per cognizione di fatto della corporazione che
attacca in tal modo , sono convinto che tutfc' i medici sentono
troppo 1' obbligo de' doveri della loro professione da non respin-
gere , per ragione d' interesse, un mezzo qualunque che potreb-
be essere utile a' loro simili. In ciò pecca l'accusa del sig.
Gentil.
Ma tranne la professione, i medici sono uomini come gli al-
tri, ed a questo titolo possono essi qualche volta. aver una dose
d'incredulità mal collocata. Tutto ciò che loro sembra troppo
al di fuori delle abitudini e delle convenzioni ordinarie del genere
umano de' nostri tempi , lo respingono spessissimo senza prove
e senza esame; ovvero non vi danno che un'attenzione tanto su-
perficiale che diventa nulla rapporto a taluni fatti.
Di ciò ne convengo senza fatica, ne ho troppo la prova gior-
nalmente. Ma è F organizzazione umana, è V educazione attuale
che bisogna accusare, e non già il personale interesse.
Che voglia dirmisi che la condizione de' medici ha degli ob-
blighi particolari; siamo d' accordo. Ma s' ignora forse che ogni
scienza ha la sua piccola dose di pregiudizi e che ogni scuola
ha le sue tradizioni? È là che bisogna battere. In generale può
dirsi che la medicina prende la sua buona porzione del sacrifi-
zio dovuto alla società ed a' suoi simili. In considerazione di ciò,
poniamo da banda ogni accusa d' interesse.
E per dare la prova in appoggio di quanto affermo, voglio dire
ancora al sig. G.-A. Gentil , che a me precisamente è avve-
nuto di magnetizzare ed ottenere un grado alto abbastanza d'in-
sensibilità da poter cstrarre un dente molare senza che il pas-
100 INVESTIGAZIONE
sivo operato mostrasse il menomo segno di dolore (*). Conosco
non pochi accademici che potrebbero dire altrettanto; lascio ad
essi V impegno di scegliere il loro tempo ed il loro giorno.
Ricevete ec.
Leboucher.
Doltor-medico-pratico.
Il sig. dottore Auzoux al sig. V. Meunier.
Parigi, il 20 mar^o 1856.
N. 13 dell' amico delle scienze.
Signor Redattore.
Io non ho preteso affatto essere classificato tra i creduli o tra
gì' increduli a riguardo del magnetismo.
Non ho avanzato sfide a' magnetizzatori.
TS T on ho domandato dirigere gli esperimenti, come potrebbero
credere r vostri lettori (**).
(*) Questo esperimento, del quale non ne contestiamo per nulla la vera-
cità non prova assolutamente in favore del magnetismo, mentre uno potrà
soffrire orribilmente per la estrazione di un dente , ed un altro se ne farà
cavare parecchi successivamente senza batter occhio e senza dolersi; que-
sto è noto a tutt' i dentisti, i quali per altro come si sa , operano sempre
i loro clienti .... senza dolore! ! !
Non abbiamo dunque nulla a rispondere al sig. dottore Leboucher , il
quale, infine, non accenuanè il sonnambulismo né alcun altro de 1 segni ca-
ratteristici coli 1 aiuto de' quali avrebbe potuto provare doversi attribuire
positivamente al magnetismo animale piuttosto che a tutt 1 altra cosa lo
stalo d' insensibilità di cui parla.
(**) Laparola dirigere usata da noi nella prima nostra lettera al sig. dot-
tore Auzoux, è stata male interpretata da molti mesmeriani,i quali le hanno
dato la stessa significazione che alla parola magnetizzare. — Nella nostra
lettera inedita del 17 marzo, si è veduto che ci spiegavamo molto teorica-
mente su questo punto , da non lasciare dubbio alcuno nell'animo del let-
tore, Se il sig, Meunier non ha credulo dover pubblicare questa lettera,
I.YVKSTIGAZIOXE 101
Ho accettata semplicemente la proposizione fattami di mettere
il mio locale alla disposizione de' membri della società mesme-
riana, per alcuni esperimenti a' quali assisterebbero i miei udi-
tori: lasciando a' magnetizzatori la scelta delle prove a condi-
zione che sarebbero della natura di quelle di cui gli effetti sono
costanti, positivi e salvi da ogni soverchieria.
Ecco i fatti: nella mia lezione del 7 febbraio mi si domandò
che ne pensassi del magnetismo ; risposi che da trent' anni ne
aveva troppo inteso a parlare da uomini commendevoli di fede,
esercitatissimi e credulissimi ; che aveva spesso in casa mia, o
altrove, assistito a qualche esperimento , che mi dicevano do-
vesse portare la convinzione neh' animo mio e che, non ostante
la mia molto buona volontà , non aveva veduto nulla che fosse
di natura da farmi credere agli effetti magnetici.
Aggiungerò, che nel mio corso del 1853, parlando dell'azione
del cloroformio sul sistema nervoso, alcuni de' miei uditori, che
seppi dopo pertenere alla società mesmeriana , mi assicurarono
che col mezzo del magnetismo si ottenevano effetti consimili in
tutto a quelli del cloroformio cioè il sonno e l'insensibilità, e mi
proposero di produrre nel mio gabinetto , in presenza de' miei
che gli dirigemmo in risposta a quella de' nostri avversari , non ne siamo
responsabili. La troverà egli ne 1 suoi archivi.
Aggiungiamo qui per finire la discussione, che Arago usa perfettamente
la stessa parola per esprimere la stessa idea. Ecco la frase: « Non ammetto
<( le realtà di lettura né attraverso un muro, né attraverso ogni altro corpo
« opaco, né per l'interposizione del gomito o dell' occipite; crederei man-
« care al mio dovere di accademico se ricusassi assistere a delle sedute ove
« tai fenomeni mi sarebbero pY(miessi,$empre che misi concedesse bastan-
« te influenza nella direzione delle prove per esser certo di non divenir
« vittima di una giunteria. » [Biografia di Baìlly. p, 4 19.)
Gli è dunque nel senso istesso che qui bisogna intendere la parola del
sig. dottore Auzoux. Non ha domandato egli di magnetizzare, ma è chiaro
di non aver avuto l'idea prestarsi benevolmente ad una qualunque mistifi-
cazione. Quest' onorevole dotto è totalmente d 1 accordo con noi su questo
punto , mentre dopo aver data generosamente la sua adesione al soggetto
della nostra prima lettera (nella quale trovasi il passo di cui qui è quistio-
ne ) , ha pregato egli stesso uno de' suoi uditori di farne pubblicamente la
lettura ad alta voce; ciò che ebbe luogo noli' anfiteatro dopo la lozione del
24 febbraio ultimo.
ti, degli effetti <ii questa natui , e ) r dod dar campo uè
a dubbio, ne alla soverchieria, mi si propose d'indicare i pas-
civi che sarebbero sottoposti agli esperimenti , affermando che
sopra dieci passivi, cinque per lo meno subirebbero l'influenza
magnetismo.
Uno degli assistenti domandò se la presenza deg!' increduli era
un ostacolo alla manifestazione tti del magnetismo , fu
risposto di no: il giorno dell" esperimento fu fissato pel giovedì
seguente.
Il sig. H-'bert . presidente della società mesmerismi , il sig.
dottore Louyet, segretario , e qualche -Uro membro di cui mi
tu taciuto il nome, diressero gli esperimenti.
Uno de' primi passivi indicato da me. scelto nell'uditorio fu
nel corso di dieci minuti incirca sottoposto alle pruove magne-
tiche e dichiarato ribelle al fluido: non si mani! :: -.lamento
mo in ess continuò a battere ugualmente catane prima
della prova.
Un secondo, un terzo, un quarto, un quinto, un se-to furono
successivamente sottoposti alle pruove, ed il risultato fu lo stesso:
nuli si ottenne nò sonno, uè insensibilità.
Dopo questa pruova negativa mi fu proposto di ripetere l'e-
uto, apportando qualche modifica nulla disposizione dulia
èva per iscopo ìsol r nq imentaneamente dagli sj
ttomesso agli esperimenti.
La novello tentati . i passivi scelti
condizioni medesime; il risultato del pari fu negativo.
Otto giorni dopo nuove prove sopra sei altri, la stessa mancan-
ti success .
Totale, diciotto pruove negative - pra passivi di età, tempera-
nanismo del tutto differenti, fra gli altri una signora
che ci domandò die- posta ali'esperiment'-'.Tra d'indicati
ividui, alcuni erano dispostissimi a credere agli effetti del ma-
oismo, uno di essi non a-: di arrendersi al mio in-
non a condizione che io intervenissi . oliando mi fo>si ac-
I la pruova porterebbe molto a lune •
; qaesV ultima seduta. Un zzai ri ci
ignetizzal
_ .. ism I ; lì
tfi ' i prova alla mia presenza :
INVESTIGAZIONE 103
parecchi uditori domandarono il favore di assistervi, favore che
loro fu negato, per la ragione che i cavalli intimidendosi facil-
mente non potevasi ammettere, per essere sicuri del risultato,
che uno o due spettatori. Il sig. Richard (du Cantal) fu prescelto
dagli assistenti per essermi compagno in quella prova, la quale
fu negativa quanto le precedenti.
É in occasione di questo racconto eh' io citai come fatti avve-
nuti nel 1853, che uno de' miei uditori giovine Alemanno , mi
propose in nome de' sig. Hébert e Louyet, di rinnovar le pruove
nelle stesse condizioni, proposizione accolta premurosamente da
tutt' i miei uditori, i quali come voi, signor redattore, son de-
siosi di fissare la loro opinione sopra una quistione tanto Contro-
versa quanto quella del magnetismo animale.
Il giorno dell' esperimento fu lasciato alla scelta degli speri-
mentatori; prima ci fu detto che la società mesmeriana in una
prossima seduta fisserebbe la giornata ; alquanto dopo fummo
prevenuti che la società si riunirebbe il 29 febbraio, e finalmente
in una lettera del 7 marzo , firmata G. Weidling , che avete
voluto rimettermi, leggo che:
« Nella seduta particolare del 13 marzo la società del mesme-
« rismo si occuperà dell'invito del sig. dottore Àuzoux diretto
« principalmente al sig. Hébert (de Garnay), ed al sig. dottor**
« Louyet, e non dubito punto che la società non rinnovelli gli
« esperimenti alla presenza del celebre dottore. »
Noi aspettavamo, quando domenica 16 marzo, il giovine Ale-
manno emissario della società mesmeriana, mi ha informato ed
ha ripetuto ali' uditorio, aver deciso la società che l'esperimento
non avrebbe luogo, perchè nello stalo attuale della scienza magne-
tica non esistevano esperimenti, i cui risultati fossero troppo positivi,
troppo costanti per essere prodotti pubblicamente con sicurezza.
Questi sono i fatti avvenuti presso di me e che confido a voi
per farne queir uso che crederete convenevole.
Vi rinnovo, sig, redattore,!' assicurazione della mia perfetta con-
siderazione.
AttZOTTX.
iOi iNVESTie&zioac
La lettera del sig. redattore Auzoux, datata 20 marzo,
non comparve che il 30 nelV Amico delle scienze. Cin-
que giorni dopo (il 4 aprile), il giornale la Ferità la
inseriva, facendola precedere da osservazioni e dal docu-
mento che segue.
Segneremo qui , a guisa di note , qualche citazione
tolta da' più celebri magnetizzatóri, affin di provare in
un modo positivo , che sotto la forma la più burlesca,
il dotto e spiritoso autore di questa facezia, il sig. Du-
hois (d' Amiens) , non ha. in quanto al fondo, nulla am-
plificato, nulla spinto nel quadro scherzoso da lui deli-
neato di una consultazione magnetica. Gli estranei al
magnetismo riconosceranno alle nostre citazioni, che lo
spirito e le dottrine de' magnetizzatori vi sono conservate
nella loro piena integrità e senza esagerazione alcuna.
ESTRATTO DEL GIORNALE LA VERITÀ'.
11 magnetismo animale che occupò tanto singolarmente
la società francese durante gli otto a dieci anni che pre-
cedettero la nostra prima rivoluzione, e che non dà più
segno di vita dal 1788 al 1830, si risvegliò in quest'ul-
tima epoca sotto forme mezzo scientifiche, e col soccorso
di questo travestimento , giunse nel 1837 a trascinare
V Accademia di medicina nella memoranda e troppo nota
mistificazione. I resurrezionisti de' vaneggiamenti del ciar-
latano Mesmer ottennero allora di fatto, che l'Accade-
mia nominasse una commissione per esaminare i porten-
tosi fenomeni che si vantavano essi di riprodurre. Que-
sta commissione componevasi dei sig. Bovillaud, Clognet,
Caventou, Carnac, Dubois (d'Amiens), Emery, Oudet, Pel-
letier e Roux.Ronx fu nominato presidente, all'unanimità
il signor Dubois ne divenne il segretario relatore.
La commissione dell' Accademia di medicina ebbe il
investk.aziom* 10o
coraggio di assistere ad una seguela di esperimenti nei
quali il magnetismo officiale della scuola mesmeriana
fallì nel modo il più miserabile.
Il rapporto del sig. Dubois fu rovinoso peVollivatori del
magnetismo. L' autore della fisiologia del medico ne
tradusse allora fedelmente lo spirito nelF articolo faceto
che riproduciamo.
a Ecco come avviene una consultazione medico-son-
nambulo-ciarlatano-magnetica.
{{ Voi andate dal dottore al quale avele risoluto far
dono di tutta la vostra confidenza ... e 10 franchi. La
governante per suo esclusivo carico si fa ad aprirvi la por-
ta; voi annunciate V oggetto della vostra visita, e la go-
vernante per suo incarico esclusivo v'introdurrà nel ga-
binetto del dottore. Dopo qualche minuto di tratteni-
mento cosa fa il dottore? Suona alla sua volta, e la stessa
governante per suo particolare incarico entra nel gabi-
netto e si colloca in una grande poltrona, ove avviene
invariabilmente la stessa scena di commedia, no, voglio
dire di alta medicina. Dopo una dozzina di passaggi la
sonnambula chiude gli occhi, si addormenta e russa co-
me un controbasso.
ce E il punto, è il momento! ... .11 dottore alla si-
gnora che ha gli occhi chiusi: Vedete il signore? — Si
lo vedo. — Come lo trovate? — Bruttissimo. — No, non e
questo che vi domando .... vi parlo della sua sa-
lute — Ah! .... egli é ammalato. — Ov'è la sede del
male? — E....è....é....é..*.
« — Voi dite — è....è....é....è...?
ce 77 dottore al signore. Essa dice che voi avete male
allo stomaco. — Domando perdono, signore, ma credeva
di soffrire nell' omero dritto.
« Ecco dov'era il vostro errore.... E lo stomaco che
è ammalato in voi .... anzi troppo ammalato (alla son-
100 INVESTIGAZIONE
nambula): qual rimedio bisognerà che prenda il signo-
re ? — Non lo so.
ce 11 dottore al signore: Ecco ciò che prova quanto il
magnetismo sia esente dal ciarlatanismo. ..La signora non
conosce una sola parola farmaceutica.... quando dice di
non saperlo, significa che ignora la denominazione che
le convenzioni di farmacie hanno dato a quel rimedio.
... E pertanto essa lo conosce perfettamente questo ri-
medio .... Ce lo indicherà in un altro modo. Com'è
quel rimedio? — oscuro — Ov' è conservalo? — In una pic-
cola ampolla riposta sul secondo scaffale del vostro
armadio .... io la veggo da qui .... Il signore ne dovrà
prendere tre cucchiai mattina e sera .... pel corso di Ire
anni .... per incominciare (*).
ce II dottore: E mirabile .... Difatto, signore, è propria-
mente il rimedio adatto al vostro genere di male! — Cre-
dete? — Come signore!... mane son certo .... e veggo
con rincrescimento che non mostrate di avere un' intera
confidenza nel magnetismo .... ed intanto non può esservi
guarigione possibile senza di esso. Ma più ancora; se dal
giorno che vi dirò : siete guarito, non vi crederete gua-
rito .... ebbene! sono rammaricato per voi, voi non sa-
reste guarito.
ce 7/ signore: Diamine! diamine!.... —E per poco che
dubitereste de' fenomeni mirabili prodotti dal sonno ma-
gnetico posso, signore, farvi assistere ad un esperimento
concludente .... Farò leggere la signora con l'epigastro
(*) . . . ." « In virtù eli questa facoltà sensitiva , egli (il sonnambulo) è
<( preso momentaneamente dalla malattia della persona colla quale entra
« in rapporto \ desideroso di guarirsene , trasportasi subitamente in una
« farmacia o altro luogo. Ivi con intelligente salacità, indica i rimedi che
« dovranno restituirgli la salute; sono talvolta farmachi venduti datanna-
« cisti, ma spesso sono erbe o balsami de'rpiali qualche vecchia è la depo-
ti sitariapcr tradizione. ■» (Delaage, il mondo occulto, p. 141.)
INVESTIGAZIONE Ì07
Ecco, io applico il mio giornale sullo stomaco di lei
Che leggete, madama? — // Costituzionale. — Lo vedete,
signore , è mirabile Il senso della vista ha cambiato
posto.... la signora ha letto con Fepigastro (*)...*.. E
perchè nulla manchi al prodigio ... ; ecco, si è trovato
eh' io aveva messo il giornale capovolto.
ce La signora: Ho sete ....
ce // dottore (preparando un bicchiere d' acqua collo
zucchero): ora la disseto .... (beve esso l'acqua al zuc-
chero). Poiché, per effetto della corrente magnetica sta-
bilitasi tra noi, siamo entrambi assimilati Bevendo
io , ella si disseta perfettamente (**).
ce La signora: Vorrei ancora bere qualche cosa? — No ,
mia cara; basta pel momento... potrebbe farci del male.
(*) Vedi il dottor Teste, V intero suo capitolo sulla trasposizione de'sen-
si. [Manuale pratico, p. 146.) — Vedi ugualmente l'opera del dottor Pi-
geaire, della quale più avanti ne citiamo (nella nostra corrispondenza del
21 aprile) numerosi estratti.
(**) « Si possono far vedere, toccare e mangiare produzioni reali nell'ap-
« parenza, ma nel fondo immaginarie? — Sì, » (Cahagnet , Trattato ma-
gnetico, p. 29.)
(• Un giorno, inconseguenza di gravissima contrarietà, mi trovava molto
« ammalato. Aveva una fortissima irritazione di petto-, parlava e respirava
« con difficoltà. Pure con molto stento mi riesci addormentare il mio son-
« nambulo, che mi tolse d'imbarazzo in pochissimo tempo;ma la mia de-
« bolo forza non mi permise oltre operare -, non potetti fare dippiù che ri-
fi svegliarlo. Quel povero giovane ha sofferto per tre giorni là mia irrita-
li zione di petto. » (Millet , redattore deW unione magnetica 10 settem-
« tare 183G.)
Un altro magnetizzatore distintissimo non meno , il sig. Delaage , che
abbiamo di già citato , ci raccosta quanto segue. — « V identificazione è
« tale che non è più il sonnambulo , ma il magnetizzatore che vive in lui.
« Abbiamo veduto ii sig. Derrien farsi tirare i capelli in una stanza separata
« da quella occupata dalla sonnambula , e questa immediatamente dolersi
« clic le si erano tirali ì capelli, e portarla mano al punto della testa ove
> si strappavano quelli del suo magnetizzatore. » [Il Mondo occulto, pa-
nna t tu ,
108 INVESTIGAZIONE
U 11 signore: & mirabile. — signore,, quando desidererete
un'altra consultazione sono a vostra disposizione .... Se
non vi trovate in Parigi inviatemi semplicemente uno
stoppino de' vostri capelli .... ; ciò basterà per mettervi
in comunicazione con la mia sonnambula. — Dottore io
ho la parrucca. — In questo caso , signore, un pezzetti-
no della vostra parrucca sarà assolutamente lo stes-
so , vi prego crederlo (*); — Al piacere Dottore. — Al
vantaggio , signore. y>
Dopo il memorabile rapporto fatto in nome dell'Acca-
demia di medicina, il magnetismo animale, o mesme-
rismo, o sonnambulismo , tenevasi in oscure condizioni
poco diffìcili a spiegarsi ; dottrinalmente lo si credeva
morto. I programmi di qualche pitonessa d'infimo ran-
go , qualche foglio clandestinamente fatto correre nelle
mani de' passeggieri dal signorile aspetto annunciavano
la stupidità, ed i rapporti della polizia correzionale non
mostravano, invero, nulla che rivelasse la persistenza di
una scuola la quale avesse ancora degli allievi tanto con-
vitili che osassero affrontare, e provocare P esame ed il
giudizio de' maestri della scienza.
Una lettera diretta da un dotto professore, il dottore
» Ogni domanda di consultazione per corrispondenza dovrà essere
« diretta Franca al sig. Mongruele e dovrà contenere:
« 1.° Il programma delle quistioni-,
« 2.° Uno stoppino di capelli della persona che dovràssi studiare, odin
« mancanza un altro oggetto. »
— « Una lettera, uno stoppino di capelli inviato in un biglietto, un bra-
ce no di abito portato dall'ammalato , un nastro che sia stato attorno al
« collo di lui,im pezzo di carta bianca stropicciata nelle sue mani, un nulla
« talvolta basta per istabilire il rapporto, e perchè si possano così dare a w-
« stanza e per corauspoNDExzA, tutt 1 i dettagli, sia sulla salute dell 1 amma-
« lato, sia sul conto de 1 suoi affari, ec. » {Prospetto delsig.Mongruel,p.l5.
Trattato del magnetismo.)
INVESTIGAZIONE 1(M)
Auzoux, al redattore deWJmieo delle scienze^ ci prova
che il magnetismo animale è ridotto unicamente ad ave-
re quali rappresentanti non altri che i compagni de'zin-
gani .....
N. 14. dell' Amico delle Scienze.
Il numero di questo giorno conteneva solo i quattro
seguenti versi;
La mancanza di spazio ci costringe riportare al pros-
simo numero la nostra conclusione sulla quistione del
magnetismo animale , come pure il cenno di diverse
lettere da noi ricevute in questa congiuntura. (V. Mou-
nier. )
L'indomani (7 aprile 1856) leggevasi l'articolo se-
guente apparso nella Gazzella di Francia:
OPINIONE DEL BARONE DI HUMBOLDT SULLE TAVOLE PARLANTI.
Non pochi fisiologi avendo citalo l' immortale autore
del CosmoSjCome proclive verso il misticismo delle tavole
parlanti, per ragione dell' appoggio da esso prestalo agli
esperimenti del sig. di Bois-Raymond sull'elettricità mu-
scolare, e degli altri che fece egli stesso in America sul-
l'elettricità de* girinoti e delle torpedini, il sig. Jobard,
quell'altro insaziabile indagatore, ha voluto conoscere che
ne era , consultando il Nestore degli accademici , sulle
ultime scoperte degli spiritualisti dell' alta scuola.
Abbiamo come un debito della stampa positiva il ri-
produrre la bella risposta dell' illustre e sempre spiritoso
vecchio (Brisset):
HO INVESTIGATONE
Berlino, 2 aprile 18ofi.
Mi scrivete, mio caro signore, al solito una lettera piena di spi-
rito ed amabilissima;ma non sono io quello che può essere inistato
di rispondere sulla semplice possibilità de' differenti generi di elet-
tric ita, minerale, vegetale, animale, cerebrale , dotate o non dotate
di libero arbitrio.
Ho sempre la debolezza di avere un santo orrore dello sjnritualiz-
za mento del legno di abete e del misticismo degli psicografi.
Voi aumentate il mio terrore col fantasma di quest'essere dira"
gione efimera dotato d'intelligenza per effetto della concentrazione
delle idee , raggianti dal cervello delle persone che circondano
l' istrumento.
Sapete voi che Geoffroy Saint-Hilaire diceva avere in Egitto sm-
dato dell' ossido dello idee.
Voi direte, mio caro direttore, ctoe la mia incredulità è un sem-
plice effetto di mia infingardaggine; volontieri mi sottometto a que-
sto biasimo; ma, persuaso che il rammarico cui proverei nel cre-
dervi impegnato in questo tenebroso sentiero non diminuerà V a-
micizia che mi avete consacrata da lungo tempo , conto sulla
vostra indulgenza.
A. de Humboldt.
N. lo. dell' Amico delle Scienze.
Finalmente V Amico delle Scienze (del 15 aprile) si
decise a sottoporre a' sig. Magnetizzatori la proposizione
che noi gli avevamo diretta circa un mese prima ( 17
marzo); proposizione che troncava sul fatto ogni discus-
sione,, mentre in fine noi accettavamo il solo esperimento
del sig. Derrien, il quale consisteva a provarci che può
vedersi senza il soccorso degli occhi.
Ecco V articolo del sig. Meunicr.
INVESTIGAZIONE 1 1 i
NUOVA PROPOSIZIONE.
All' investigazione che consideravamo come chiusa nella sua
prima fase dopo la lettera del sig. Mabru di cui abbiamo dato
un estratto nel nostro numero 16 marzo, andavamo a proporre
la sostituzione di un piano. Epperò il sig. Mabru fa cenno di un
esperimento decisivo e che sembra accettabilissimo. Ci facciamo
un dovere trasmetterne l' indicazione a' sig. Derrien, Gentil e de
Rovere, sulla buona volontà de' quali crediamo poter fondare.
Ecco un estratto della lettera del sig. Mabru (*):
Sull' osservazione che accettandosi in principio 1' esperimento
proposto, potrebbe darsi che si domandassero modificazioni del
dettaglio , il sig. Mabru ci ha risposto eh' ei vi si presterebbe
volontieri purché 1' esperimento fosse fatto in condizioni da non
lasciare alcun dubbio sulla sincerità delrisultato. Così, per esem-
pio, preferiscono che la scattola sia rimessa nelle mani de' magne-
tizzatori? la scattola ben chiusa e suggellata sarà ad essi affi-
data, e la riterranno per tutto il tempo che crederanno conve-
niente, otto giorni, quindici giorni, un mese.
Questo esperimento è di quel numero che i magnetizzatori raccon-
tano avere più volte ripetuto con successo. Sicché la proposi-
zione del sig. Mabru pare che dovesse allontanare qualunque
obbiezione.
Nella veduta di dare strepito maggiore al risultato , si potrà
pregare un membro influente dell' Accademia delle scienze , il
quale non rifiuterà la parte tanto poco compromessiva, di scri-
vere a porte chiuse una parola di cui ne conserverà il secreto
e che rinchiuderà in una scattola eh' egli stesso suggellerà; la
scattola sarà rimessa dal sig, Mabru, che ne ignorerà il conte-
nuto, al magnetizzatore che si presterebbe all' esperimento.
Supponete che questo esperimento riesca, si potrà domandare
all' Accademia di ripeterlo, e l'Accademia convinta sulla realtà de'
fatti per le confidenze di quell'uno de' suoi membri che avrebbe
( k ) Segue un frammento della nostra lettera inedita del 17 marzo: il
paragrafo intero cominciava con queste parole : I sonnambnH ed i vm-
cinclizzatori resteranno in casa loro. (Vedi sopra p. 192.)
11*2 Investigazione
preso nella precedente pruova la parte sopra descritta, parte ch'e-
gli non temerebbe più di confessare, Y Accademia allora non ri-
cuserà certo di nominare una commissione.
La commissione avrebbe necessariamente un successo a con-
statare.
Questa prova sarebbe il trionfo del magnetismo animale.
Una tale prospettiva non può lasciar indifferenti i magnetiz-
zatori. Essa deciderà certamente quelli come i sig. Derrien, Gen-
til e di Rovere, a' quali bastava la speranza di un risultato molto
meno strepitoso. (V. Meunier.)
RIFIUTO DE' MAGNETIZZATORI.
N. 16 dell' Amico delle Scienze.
La proposizione fatta nel nostro precedente numero non ha
avuto successo.
Non si è presentato nessun magnetizzatore per accettarla; al-
l' opposto, molti si fecero innanzi per dichiararla inammissibile.
In luogo di fatti ci hanno portato delle teorie : ne abbiamo
de' volumi.
Intanto , che possono obbiettare ? L' esperimento è di quelli
che essi pretendono aver ripetuto mille volte con successo. E
giammai han potuto produrlo in condizioni più favorevoli. Il tem-
po, il luogo, le persone, tutto rimane a loro discrezione !
Non possiamo , dicono , garentire il risultato d' una impresa
tentata fuori del teatro de' nostri abituali esperimenti. — Ebbene!
che questo abbia luogo in casa vostra. — Un solo profano, sog-
giungono ancora, può tutto ostacolare colla sua presenza. — I pro-
fani non saranno ammessi. — Non sapremmo riprodurre ad ora
fissa fenomeni di questo genere. — Prendete otto giorni, un mese,
tre mesi, un anno ! — Ogni sonnambulo ha la sua propria spe-
cialità, e qualcuno non è atto a manifestare tutti gli effetti del
magnetismo. — Noi non siamo attaccati a questo più che a quel-
lo: 1' appello è stato fatto per tutti e per tutte; cercate chi avrà
1' attitudine richiesta. Non ve ne saranno a Parigi , in Francia,
in Europa? dirigetevi altrove. Ne conoscete nell'Australia, al
Capo, in America? Inviategli il nostro pneco suggellato, ce, ec...
IXVKSTIG AZIONE 113
È in l'accia a tale proposizione che i magnetizzatori si ri-
fiutano.
Ma possono farlo essi onoratamente? No.
Ci limiteremo dunque a constatare che si rifiutano (*). (V.
Mounier).
CIARLATANISMO ED INCAPACITÀ.
Dopo aver nuovamente così constatalo, con un fatto
pubblico , F incapacità cento volte provata del magne-
tismo animale , ci rimaneva ancora a mettere sotto gli
occhi de' lettori la pruova autentica delle sue numerose
conlradizioni e de' suoi asserti erronei o buggiardi tanto
spesso impressi in tutte le opere sul magnetismo ; ci re-
stava inoltre ad esporre pubblicamente la prova della
sua vergognosa e non qualificabile condotta riguardo a
tntle le società scientifiche. — Gli è ciò che praticammo
lo stesso giorno dopo il suo rifiuto dirigendo al sig. V.
Meunier un articolo nel quale rendevamo, mediante sem-
plici rimprocci , questi fatti evidenti e sensibili a tut-
ti. -— Sventuratamente il nostro articolo lungo troppo
per la pagina dell' Amico delle Scienze rimase la mag-
gior parte inedito, e non fu che alquanto di poi che il
sig. Meunier ne potè riprodurre qualche estratto. — Noi
lo riportiamo qui per intero, acciocché il lettore possa
giudicar da se stesso,, su qualche citazione tolta ad azzar-
do da' numerosi scritti che attestano il fenomeno della
(") Si vede che qui il sig. Meunier è rimasto nella sua vera parte.— Non
sapremmo troppo coDgratularcene. Perchè non è stato sempre così ?...-—
Checche sia , ecco ancora un altro rifiuto del magnetismo troppo autenti-
camente constatato. Vedremo , come diceva ultimamente il sig. Amedeo
I.atour, che in tutti gli esperimenti ogni volta che trattasi di operare posi*
tivamoite, questa pretesa scienza non ha dato mai altri risultati.
S
Mi rVVESTIGAZTOVF
duplice vista, e delle graziose giovialità di certi magne-
tizzatori inverso i dotti i quali sono molto mal preve-
nuti o troppo di cattiva fede per non credere al magne-
tismo .... sulla parola.
L* autore al sig, Meuniér.
Parigi, il 21 aprile 1S56.
Signore,
Vi trasmetto qui uniti i fatti seguenti che estraggo
da vari autori che hanno scritto sul magnetismo anima-
le: vi dò tutte quesle citazioni senza conienti , basta in-
dicarle. — Se ne volete cento altre ancora della forza
medesima , ed anche maggiore ,, le ho a vostra dispo-
sizione.
Gradite, ec. ec.
G. Maeru.
G. de ROVERE*
GIORNALE DI DUNKERQUE.
« I sottoscritti abitanti di Dunkerque , certificano che il sig.
» Giulio de Rovere ha dato, sia in pubblica seduta, sia durante
» il suo corso in sette lezioni , delle dimostrazioni sul magne-
y> tismo nel punto di vista psicologico, fisiologico e sperimenta-
» le, della più alta importanza per la scienza e per l'umanità; e
y> che ha convalidate queste dimostrazioni con esperimenti di
» magnetismo o mesmerismo, ne' quali de'fenomeni veramente por-
» tentosi sonosi prodotti, cioè sonnolenza, involontario ambulare,
■ VISIONE A DISTANZA, O ATTRAVERSO I CORPI OPACHI, predlzioììl,
» ec .... , cose tutte di cui non può formarsene una idea per-
y> fetta, se non vedendole. »
A. EVERHAERT.
Dunkerque, 30 febbraio ISò.-;
Pèrot.
Segretario della Società filosofica
e letteraria di Dunkerque.
[Menzogna e realtà.)
INVESTIGAZIONE 115
V « Il magnetismo dà ad alcuni dotati di organizzazioni partico-
» lari una seconda vista , talmente acuta da penetrare i corpi opa-
» chi che loro si oppongono. »
V « La sua lucidità (si parla di un sonnambulo) è tanto grande
» quando è nello stato di sonnambulismo, eh' egli vede per fettamen-
» te attraverso di imiti corpi opachi.
** « Il sig. Quinet, geometra-agrimensore a Dunkerque, dichia-
» ra che uno de' suoi amici presente nell'uditorio, negoziante di le-
» gna nel Belgio, non e stato niuna volta ne'pretesi fenomeni sotto-
» posto al suo esame; sfida ogni magnetizzatore a produrre qualche
» effetto sopra di lui soltanto. Il sig.de Rovere risponde che egli con-
» siderei la fede nel passivo a magnetizzare come non indispensabile
» (dia riuscita. »
* ¥ * « Le dita di una donna, nello stato tanto stoltamente chia-
mato sonnambolico, avranno la facoltà di agire come forbici ma-
neggiate da un magnano. ( Non addormentata ma isolata si do-
» vrebbe dire ) — Si potrebbe aver la carne stretta in un cer-
» ch'io di ferro ove un fabbro l'avesse conficcata con una ma-
» drevite, e non si sentirebbe quel monile tanto duramente quanto
» le dita di una donna così isolata. Il suo polso è come acciaio
» inflessibile ; potrebbe spezzare le ossa e separar la mano dal
» polso Non si osa più precisar limiti alla forza nervosa Vi
» è trasformologia. »
V « Lessi anche le prime opere di Mesmer ; conobbi le in-
» giustizie commesse a suo riguardo, i torti che gli fecero su-
» bire. — In quello riconobbi, ed io stesso mi armai contro gli ef-
» fetti di quel tolte sistematico, di que' clamori dell'ignoranza
« (die ambagi , o del sapere calpestato f rfrC elevasi all' apparire
» d'ogni nuova idea. » (idem.)
Il sì?. JOBIRD.
« Ho fatto, mi ha detto il sig. Jobard, inserire ne' giornali la
» proposizione seguente. Che I' Accademia di medicina di Parigi
» mandi all'Accademia di Bruxelles un tubo di porcellana o di metal-
» lo di un sol pezzo, e nel quale si sarà messo un oggetto qualun-
» que di forma determinata, e del quale sarà conosciuto il nome.
» Quest' astuccio sarà inoltre ricoperto di suggelli, mi si rimette-
» rà, ed io lo restituirò intatto dopo aver indicato ciò che racchiu-
» de. » (Pigeaire, magnetismo vitale.)
116 1NVESTFGAZI0XE
11 sig DERR1EX
« È questo fenomeno di visione senza il soccorso degli occhi che
» vi convincerà della realtà del sonnambulismo. » ( Lettera del
sig. Derrien all' autore.)
Il sig. RIC.1RD
« Il sig. Ricard, di Bordeaux, fece direttamente la stessa pro-
)> posizione all' Accademia di medicina. Aveva pensato con ragio-
» nevolezza, che il solo fatto a verificare era la verità di poter ve-
» dere senza il soccorso degli occhi, cioè la visione manifestata, sia
» con 1' occipite, sia con tutt'altro punto differente dal senso ana-
» tomico della vista. » (Idem.)
PIGEAIRE.
« .... In una seduta che avvenne qualche giorno dopo, il sig,
» André, capitano in ritiro, invia la sua tabacchiera alla signora
» Pigeaire, la quale domanda alla sua sonnambula che contenes-
» se; la piccina preme, gira e rigira la scattola nelle sue mani. La
» madre le dice : « Ebbene! amica mia ? — Eh ! lasciami cerca-
» re! » Cinque minuti dopo aver tenuta e palpata la scattola, ri-
» sponde: « Vi è del tabacco ed un anello. » Aperta la scattola,
» si trovò nel tabacco un anello di oro
V » Dopo questa lettura, il sig. dottore Pongoski cacciò fuori
» un altro libro , e domandò alla sonnambula se potrebbe leggervi
» senza aprirlo La fanciulla strofinò rapidamente le sue dita sul
» libro e disse. « Favole di la Fontaine. »
*/ » Sofia Laroche vede e legge, sente, gusta e tocca co' piedi e
« le mani .... »
V » Il sig. dottore Aymar (Silvano) di Grenoble, nel suo opu-
» scolo intitolato il Lupo e V Agnello, o V Accademia di medicina e
» madamigella Pigeaire, dice, parlando di uno de' suoi passivi: que-
» sta sonnambula non vede che confusamente gli oggetti che si av-
» vicinano all' incavo dello stomaco di lei, sede occidentale della vi-
» sione, nel mentre sente perfettamente colle punte delle dita, e
» vede chiarissimo , senza saper come , i corpi che le sono
» lontani. >>
INVESTIGAZIONE 117
V « Le carte sulle quali abbiamo scritto domande le più im-
» prevedute sono state lette dal sonnambulo, nella luce , nelle
» tenebre, con o sesza la benda sugli occhi. »
* * « La signora de Felix de la Mothe , la quale si è acqui-
li stato un nome distinto nella letteratura ; madre di madama
» Mahauden, la cui lucidità è tanto portentosa, diresse un pro-
» cesso verbale de' fatti osservati in casa della sonnambula. È
ì) intitolato: Vista senza il soccorso degli occhi e pel tatto.
» Vista da un piano all' altro attraverso le mira — Vista
» e lettura colle dita. conoscenza de' pensieri. àcjtobfa-
9 tismo o rapporti fisiologici de' magnetizzatori con i 3ia-
» gnetizzati. »
*/ « Il sonnambulo vede co' suoi occbi chiusi o coperti da
» una benda opaca? Vede co' suoi occhi , quando indica un og-
» getto collocato dietro la sua testa, ovvero chiuso in una scattala,
» o posto in una stanza vicina, o pure che trovasi ad una gran-
)> dissima disianza! .... Il nostro sonnambulo indica un oggetto
» riposto ad insaputa di lui in una scattala .... »
V (( Lu sonnambulo vede attraverso i corpi opachi , a di-
» stanze lunghissime ; senza che, per dir meglio, niuno ostacolo
» ne impedisca la relazione, la comunicazione che si stabilisce tra
» le sue facoltà percettive e gli oggetti che osserva .... »
V « Il 9 luglio ultimo, il nostro sonnambulo , il quale pareva
>j immerso in ima profonda meditazione, salta su a dire ex abru-
» j)fo, senza che precedentemente alcun proposito avesse diretto
» la sua idea: « Succedono grandi avvenimenti in Oriente, Man-
in moud è morto, veggo il serraglio in lutto. « Il sig. Lesseps , il
» sig. Enrico Lafont ed un altro erano presenti. Il dimani ripetè
» lo stesso: » Ve lo accerto, ci disse, e vedrete se m' inganno. »
» Otto o nove giorni dopo una persona alla quale avevo raccontato
)> ciò che ci aveva detto il sonnambulo, si affrettò d' informarmi
» del dispaccio telegrafico che annunciava la morte del sultano. »
V « I fatti fisiologici e terapeutici di cui abbiamo parlato saran-
» no ancora sprezzati da'nostri dotti? Non sarebbe ornai tempo che
» se ne volessero occupare in un modo filosofico? Esiste una dottri-
» na medica la quale possa sostenersi con pruove più positive e
» più numerose di quelle del magnetismo ? Non è apportatrice di
>; testimonianze troppo imponenti per ammetterla al rango delle
» altre scienze? GÌ' interessanti fenomeni che produce per così dire
» a volontà' non sono essi di alcun valore? .'.-..» (idem.)
118 INVESTIGAZIONE
J. — GE\TIL, CAVALIERE DELIA LEGIONE DONuRF.
« Alcuni hanno addotto, ed adducono ancora die la fede è neees-
>i saria al magnetismo, sia per produrre degli effetti, sia per esserne
» preso. Questo è un grave errore che bisogna presto obbliare,
« e che serve solo a fare che le persone estranee al magnetismo
» dubitino della scrupolosa verità delle asserzioni de' magnetizza-
tori LEALI.
w Ed in fatti, cos' è mai la fede, se non una cieca confidenza? . .
» E come si pretende che a' nostri giorni , con le idee esatte che
» ciascuno fa sforzo di acquistare su tutte le cose, si possa credere
» ciecamente ? . . .
» Che tutti gli uomini occupandosi del magnetismo cessino pure
» dal farne un articolo di fede ; e non ignorando che ogni cosa
» per essere creduta , ha bisogno di essere compresa , formolino
» un altro linguaggio: essi e la loro causa vi guadagneranno in con-
» siderazione.
» No ! la fede non è necessaria a nessun grado per produrr e e
» risentire degli elTetti magnetici. »
(Manuale dell'aspirante).
V « Il sonnambulo vede per tutt'i pori del suo corpo , quando
» dopo essersi spiritualizzato, la sua propria materia si espande flui-
» dificata .... »
V « L'opacità de' corpi non esiste e non può esistere per il no-
» stro stato lucido, stato durante il quale fluidifichiamo la materia
» di già spiritualizzata nel cerebro . . . »
V « Nello stato di lucidità godiamo della vista attraverso i cor-
» pi più Opachi. . . QUALUNQUE SIENO PER ALTRO GLI OSTACOLI 9SÌ-
» stenti per noi nel nostro stato di veglia. »
V • I sonnambuli possono predire il futuro ...»
\* « Sono stato spessissimo premurato di dirigere, dal mio gabi-
» netto di esperimenti invia del 29 luglio un passivo la cui lucidità
» notabile è frequentissimamente consultata la mattina dagli assidui
» della Borsa ;*).Ecco come succedono le cose: dalle dieci al mez-
(*) <* Si domanda perchè i sonnambuli non giuocano alla Corsa: a questo
« risponderemo, che le cifre saltellanti innanzi la vista non ferma del son-
INVESTIGAZIONE 119
» zodì mando , per effetto della mia volontà impulsiva , s il mio pas-
» sivo alla sala Paganini , a' transiti dell' Opera, JoulTroy, dei Pa-
» norama, ove comunemente si danno convegno i giuocatori prima
» dell' apertura della Borsa ; lo mando ugualmente da' primi ban-
« chieri e capitalisti di Parigi, acciocché possa prevedere le situa-
» zioni e le disposizioni degli animi raccolte in massa. Ciò fatto, si
» riconcentra ed indica con una portentosa verità quali saranno nel
» riaprirsi e nel chiudersi della sala i differenti corsi de'valori i più
» accreditati. »
1 li Ioli de' Ire capi Ioli seguenti dimostrano che Y au-
tore di cui si accenna qui \uole anche assumersi l'in-
carico delle
— RICERCHE DI OGGETTI E VISTA DI LUOGHI LONTANI.
OGGETTI RUBATI. —
CAM DISPERSI (*.). —
(Guida degli ■increduli .i
In altra parie il sig. Gentil così si esprime sul conto
proprio
» nambulo, un G che si capovolgesse avrebbe per esso una ingannevole ana-
» logia col 9. » (Delaage, Mondo occulto p. 119.)
La capriolelta del sig. Delaage è certamente bellissima; ma allora per-
chè questo divino magnetizzatore, — poiché è della scuola spiritualista, —
scrive un pò 1 più lungi (p. HO) che lo spirito de' sonnambuli portato sulle
ali della volontà percorre" con unaterribite precisione di dettaglio» tut-
t'i luoghi che gli si fanno visitare. Sono queste contradizioni che dobbiamo
marcare, ma che non e' incaricheremo di spiegare.
(*) Qui trovavasi un lungo racconto nel quale il sig. Gentil fa intervenire
il sig. Alessandro Dumas come testimone di un fenomeno di duplice vista
che avrebbe avuto luogo a Monte-Cristo. — Abbiamo riportata questa ci-
tazione per intero nel nostro capitolo delle Eccentricità.
Abbiamo parimenti estratto dallo stesso autore la descrizione di un me-
todo, coli aiuto del quale con una improntitudine ed empietà senza pari fa
comparire la Santa Vergine ed il bambino Gesù quando gli aggrada. Questo
documento curiosissimo da noi inviato al sig. Mounier non è stato pubbli-
cato. 11 lettore lo troverà anche nel capitolo delle Eccentricità.
120 INVESTIGAZIONE
» La mia instituzione fu debole nella mia gioventù , debolis-
i sima, ed è molto debole ancora; però la mia intelligenza si è
» palesata all' aspetto delle verità magnetiche. »
E tre pagine appresso questo dotto magnetizzatore ag-
giunge:
■ 1 dotti, queste vere pecore di Panurgo, questa gente sempre
» del dimani, i quali al comando di spiegare oggi qual sia l'og-
» getto delle più grandi preoccupazioni grattasi delle tavole gi-
» ranti ),si trovano colti alla sprovvista, e bassano meschinamente
» le grandi loro orecchie per essersi ostinatamente tenuti estra-
» nei al magnetismo. » Man. del rnagn.)
V » Quanti, col loro cicaleccio, si mostrano doviziosi in teo-
» rie, ascesi a guisa di matadori sur un piedistallo cui il più
» piccolo avvenimento trabocca ! . . . Lettori portatevi a' fatti ,
• e pensate incessantemente , che volendo discutere sulle cose
» che ignorano i nostri se-dicenti dotti , agevolando i loro pre-
» giudizi , sono in generale più stolti de' più umili tra i prati-
» ci.» (Guida degli increduli.
CiUCNETi
« A me puco preme che un mago indiano o egizio abbia il
» potere di evocar le ombre , di fascinare un' intera assemblea,
» di guarire una malattia o farla nascere , ec, ec. Io stesso non
» ho forse il potere, per mezzo del sonnambulismo, di evocare que-
» sii morti? Non ho il potere, con de' semplici tatti magnetici ,
» guarir malattie, e mille altri mezzi da produrre effetti benefici
» o malefici? ... Il magnetismo non ingiovanisce i miei organi
>» affievoliti dalla vecchiezza col soccorso di alcuni fa' tri de' quali la
» mia giacine sposa non si dispiace?. . .Non possiede (il magnetismo)
» cento rimedi che senza essere il rimedio universale de' filoso-
» fi ermetici , non sono meno rimedi assicurati contro la rab-
y> bia , le febbri , le dissenterie, le verminose, ec, rimedi igno-
» rati dalla dotta medicina?,
« Non vi sono, amico mio, che due modi pe'dotti da spiegar qoe-
» ste cose. Il primo lo negano essi, ne ridono e lo mettono in ri-
» dicolo; per l'altro improntano dalle lingue ebraica, egizia, ara-
INVESTIGAZIONE 121
ba, greca, latina, tutt'i barbarismi del loro dizionario, ne formano
ima cacofonìa inestricabile che raccolgono in una creazione di
voci non meno barbare, ne formano voluminosi libri i quali non
possono leggersi senza provar delle scosse convulsive, sicché per
evitare il completo attacco epilettico che ne risulterebbe, si gitta
il libro dicendo: che genio ha costui, quanto ò dotto quest'auto-
re, quali cognizioni, che profondità di studio! ec, ec. Oh! va-
» nìlà delle vanità, per essere dotto agli occhi de' suoi fratelli
bisogna dunque esser furbo. Non seguiamo un tale esempio, amico
» mio, studiamo queste oscure quistioni con tutta la pazienza, la
» buona fede, l'esperienza , l'osservazione ed il possibile giudizio.
» Non diciamo mai questo è, se questo non potrà essere dimostrato
» e generalizzato....
» Ma vorrei che si potesse da noi procedere con ordine, per non
» errare; perciò esporrò categoricamente le quistioni.
» Per mezzo dell'azione del magnetismo umano può prodursi
» lo stato catalettico ? — Sì.— Possono operarsi sul passivo gli
» effetti di attrazione che tutt' i magnetizzatori assicurano di a-
» vere prodotti, non solo su gli esseri animati, ma su'eorpi inani-
» ma ti ancora? — Sì. — Puossi, per lo stesso effetto di attrazione,
» operar la sospensione de'corpi materiali? — »Sì. — Alcuni passivi,
nello stato magnetico, possono eseguir atteggiamenti ginnastici,
non che mosse inammissibili dalleleggi di anatomia? — Sì. — Un'es-
sere in questo stato può raggiungere sommitàsmisurate conlasua
sola altezza naturale? — Sì. — Può camminare su punti d' appog-
gio contrari alla constituzione del suo essere ed alle leggi d'equi-
librio? — Sì. — Può produrre sai proprio individuo gravi infiam-
mazioni locali e generali? — Sì. — In questo stato può veder con
gli occhi chiusi, sia dalla nuca, da' plexiis, o da' calcagni, a di-
stanze incommensurabili, ed udire ciò che vi si dice? — Sì. — Lo
spirito se-dicente separato dalla materia può produrre vuoti mate-
riali? — Sì. — Il lucido può parlare più lingue a lui ignote, ed ac-
quistare una nozione di scienze che ha sempre ignorate? — Sì. —
» Può in quello stato affrontar l'azione del fuoco e de' veleni? —
» Sì. — ?uò essere in relazione co'morti, parlare loro e conoscere da
» essi cose utili? — Sì. — Può, alla sua volta, affascinare il suo ma-
» gnetizzatore, rendendosi invisibile agli occhi di lui o render tali
» degli oggetti a suo piacere? — Sì. — -Il magnetizzatore può egli
» stesso invasare il suo passivo con suoni che gli farà udire in di=
122 INVESTIGAZIONE
)> stanza, operare sullo stesso effetti di attrazione ugualmente lon-
» tani, produrgli apparizioni di esseri o oggetti fantastici, e forzarlo
» così a far cose contrarie alla propria quiete, la morale e V ono-
» re? — Sì. — Il magnetizzatore può in questo modo rendere idiota,
» demente, o anche uccidere, senza alcuna traccia visibile^ vittima
» sottoposta alla sua azione? — Sì. — Può dargli una malattia qua-
» Iunque o privarlo dell'uso di un membro? — Sì. — Può dargli
» delle busse a grandissima distanza? — Sì. — Può farlo deviare
» nel suo cammino , fargli saltar fossi, presentargli de' rialti sul
)) dritto sentiero, farlo bere ad un ruscello, fargli apparire de' ladri
« o degli animali feroci? — Sì. — L'uomo può gittar sassi in luoghi
« lontani, senza essere veduto, sconvolgere terreni,giardini, armen-
» ti ed uomini, come affermano tutt'i libri di stregonerìa ? — Sì. —
» Può operar sopra masse in una volta, fare che vedano tocchino e
» mangino produzioni reali nell'apparenza, ma immaginarie nel fon-
» do ? — Sì. — L'uomo può aver degli spiriti sprigionati dalla materia
» a' suoi ordini e ricevere da essi de' servigi? — Sì. — L'uomo può
» provocar la pioggia, i venti, la grandine, e fare che cessino a sua
» volontà? — Sì.... [Trattato del magno.).
\* » Il lucido dispone di una luce elettrica alimentata da cor-
» renti ambienti che gli permettono di vedere a grandissime distanze,
» come il gatto ed altri animali ne posseggono ima che loro permette
» vedere durante la notte.... 11 lucido vede a mille leghe ».
\
(Arcani svelati)
« Ciò che mi ha fatto credere a questi fatti chiamati sopranna-
» turali, è lo studio indefesso da me fattone , accoppiato ed ap-
» poggiato da ricerche nelle quali mi sono approfondito, ricerche
» che mi provarono tutto il ridicolo del nostro orgoglioso giudizio
» verso questa scienza, e mi han guidato a comparare i dotti de'no-
» stri giorni a que'cenciaiuoìi i quali trovano un brandello di sozza
» biancheria in un mucchio di lordure, lo raccolgono piacevolmen-
» te e lo vendono con profitto. » [Storia del niagn.).
y> Non facciamo de' nostri studi una quistione da mercato nò di
» supremazìa qualunque; desideriamo all'opposto rimaner sempre
» semplice apprendista, fratello degli uomini in generale, amandoli
» tutti e non coltivandoli affatto. » (Are. sve.).
investigazioni; 123
Il sig. Cahagnet dà pure la relaziono di un viaggio
sonnambolico,, del quale ci basta indicare il titolo:
Viaggio a' poli della terra. — Fatto da Adele Maginot, sotto la
guida dello spirito di sir William Hersckell, — il 1° novembre
1851. — Indagini su Iohn Franklin. »
Indi un Viaggio nella Luna — Lasciamolo parlare. Egli
è in relazione con madamigella Maginot, la sua lucida.
« Ho chiamato in seguito il mio buon protettore Emmanuel Io
» Swedenborg,e l'ho pregato con bel garbo di condurre lamia lucida
» nella luna, acciocché avesse delle impressioni di viaggio piùcom-
» plete,se è possibile, de'pochi dettagli che con gentilezza mi fornì
» nella precedente seduta; il degno spirito si è incaricato di que-
» sta compagna di viaggio e stava per mettersi in rotta con la
» stessa, quando ho cangiato idea e gli ho dimandato se la riterreb-
» be lungo tempo, avendo letto ne'suoi viaggi negli astri ch'egli era
» rimasto in giro lino a dieci ore per giungere a certe terre astra-
» li. Swedenborg mi ha rassicurato col dire ch'ei non conosceva
» allora quello che conosce oggi. Viaggiava alla ventura, come po-
» trebbe viaggiare un aeronauta; ma presentemente bastava il solo
» volersi trovare nel luogo che desiderava visitare per esservi al-
» l'istante
» Oh! che montagne... .che montagne, mio Dio!; non v'è altro
y che questo dunque?... non veggo botteghe;ciascuno ha quel tanto
» che soddisfa a'propri bisogni.... Non altro vedo che mercanti giro-
» vaghi i quali vendono di que'pomi di terra di cui ti parlai....
» Li ha fine questo studio; protrarlo sarebbe stato cader troppo
» nel ridicolo, diranno gli scettici, meglio mostrarsi agli uomini mezzo
» pazzo che interamente pazzo. Lasceremo dunque a'nostri lettori
» la libera estimazione di queste rivelazioni, e lasceremo agli ottici
» la cura di farne il controllo col perfezionamento dtdla loro arte :
» questo giorno forse non è lontano; e allora die ci preseli-
» teremo per ricevere le adesioni de'dotti a quanto abbiamo detto.»
(Arcani svelati).
124 INVESTIGAZIONE
11 dottor TESTE ?
« Ecco una di quelle quistioni capitali ( la duplice vista ) la
» cui soluzione diffinitiva non lascerà ritirata all' incredulità , e
» farà per lo meno guardar come ragionevoli le altre visioni dei
smagnetizzatori. Sicché i nostri lettori ci perdoneranno la mi-
» nutezza de' nostri dettagli.
« Ignorate , infatti , che esiste nel mondo una certa accade-
» mia .... Oh ! se qui si potesse dir tutto 1 Ma, pazienza 1 il
» tempo delle rappresaglie avvicinasi, e giustizia sarà fatta.
» La visione attraverso le palpebre chiuse, ed attraverso i corpi
» opachi, non solo è un fatto vero, ma un fatto frequentissimo. Non
» vi è magnetizzatore che non l' abbia osservato le mille volte ,
» e conosco oggi , nella sola Parigi , moltissimi sonnambuli i
» quali potrebbero fornirne la pruova I libri di magne-
» tismo sono per altro ricchi di osservazioni più o meno con-
» simili. »
Lo stesso autore scrive ancora:
« Ecco una scattola, miei cari colleghi (i sig. Frappart ed A-
» medeo Latour):che uno di voi vi scriva leggibilissima la frase che
» giudicherà conveniente ; che questa scattola sia pur ligata e
» suggellata da voi: se domani vi restituisco il tutto intatto con
» la riproduzione letterale della vostra frase, crederete?
» — Sì, senza il menomo dubbio. »
» La dimani, scrissi al dottore Frappart: « Nella vostra scat-
» tola vie: il possibile è immenso. »
» Frappart mi rispose: mio caro amico, la vostra partita è vinta;
» poiché la signora Ortensia ha realmente letto nella scattola l'e-
» mistichio di Lamartine che io vi aveva scritto:
» Il possibile è immenso: però, trovasi preceduto da quest' altro:
» La verità è angusta. »
» È evidente che a questo non eravi nulla da obbiettare ; ma
» siccome il sig. Amedeo Latour, il quale sino allora non aveva
» diffidato che del magnetismo, ci fece 1' onore di diffidar di noi
» (egli sa bene che io glielo perdono), bisognò ricominciare per
» esso 1' esperimento. Fu esso dunque che suggellò la scattola
» dopo avervi scritto, senza testimoni, questa frase che una si-
INVESTIGA ZIrtNE 125
» gnora non potrà mai immaginare: l'acqua è composta d'idrogeno
« e di ossigeno. Ora, tre giorni dopo, mi portai in casa del dot-
« tore Amedeo Latour, gli restituii la scattola; la esaminò , rico-
« nobbe i suoi suggelli (sa Iddio se ce 1' aveva messi egli!)
» — Ebbene? disse dopo eseguito queir esame.
» — L' acqua è composta d'idrogeno e di ossigeno. Ebbene?
» — O voi siete satana, esclamò , o il magnetismo è una ve-
» rità !
» L' esperimento da me narrato è- stato fatto, è vero, senz' al-
» tro testimone che la mia per sona; ma non è chiaro, che per la
» sua natura, questa circostanza non gli toglie nulla della sua au-
» tenticità ? Questo esperimento dunque prova senza ragion di
» replica, che non solo i lucidi sonnambuli possono vedere e di-
te stinguere attraverso de' corpi opachi, degli oggetti così tenui
» come de' caratteri di stampa; ma bensì vedere questi oggetti
« senza il soccorso, almeno apparente, della luce , mentre un
» brano di carta chiuso in una scattola di cartone o di legno ivi
» trovasi certamente in una completa oscurità. » (Manuale del ma-
» gnetismo:)
beliate; :
Il magnetizzatore spiritualista, il sig. Delaage, che è
tenuto per Vangelo della scuola, ha scritto un capitolo
intero sopra i misteri dell'eternità svelati per mezzo della
lucidila sonnambolica, ciò che non impedisce a questo
serafico e beato scrittore di dimenticare talvolta i divini
concerti per affrontare impunemente le leggi della poli-
tezza apostrofando tutte le società scientifiche in un lin-
guaggio che non è sempre quello de' numi, ma al quale
ogni buon magnetizzatore credesi obbligalo sacrificare
una volta almeno in sua vita. Ecco come , dopo aver
attestato il fenomeno della duplice vista, si esprime que-
sto mesmeriano fluidico — magnetico — religioso:
« L'Accademia può aver nel suo grembo la luce , ma rifìu-
» terà sempre di farne partecipe il sonnambulo la cui lucidità feri-
» sce al cuore il materialismo delle sue dottrine manifestando con
126 IWKSTIC.AZTOXF.
» fatti l'esistenza dell' anima .... I dotti senza convincimenti re-
» ligiosi hanno già da lungo tempo la dispotica pretensione di far
» vedere con la loro falsa vista , di far pensare col loro cervello
» incapace di concepir nulla di grande , di nobile e di generoso, di
» amare col proprio loro cuore morto soffocato nelle strette immonde
» delle loro venalità quotidiane. La loro scuola, la proclamiamo come
» infetta pel cuore, per lo spirito e pel corpo; bisogna essere idiota
» per prestar orecchio agli ammaestramenti di cotesti uomini, i
» quali aspirano a guidare e ad instruire V umanità] .... Intanto
» non sono gli uomini da compiangere , ma invece quelle povere
» giovinette accoppiate per la vita a degli esseri materiali, che non
h sono altro se non sacchi da pane e da carne ....»( Il mondo
OCCUltO.J
11 dottor BEACJX:
Altro fenomeno di duplice vista.
» Nello stesso momento, Zizina (è la sonnambula) grida: « Ah!
» che è bestiale, veder simili cose 1 — Che mai ? — Veggo un garzon-
» cello che fa, a me a me, laggiù nel basso del ponte, vicino ad un
y> riverbero. — È acceso? — Sì. — Gira la testa e turati il naso. »
» Zizina dopo aver obbedito: « Lo vedo ancora. — Visione spari-
» sci. » — Zizina: « Ah! non veggo più nulla » . . . .
V « È impossibile non essere colpito da maraviglia nel vedere
» la crassa ignoranza nella quale sono immersi i dotti de' giorni
» nostri su tutto quello che riguarda il magnetismo animale; que-
» sti uomini, che compongono le accademie, le società scientifiche,
» incaricati, per dovere, per onore, di raccogliere e di trasmettere
» alle future generazioni il tesoro delle umane cognizioni , sono
» tanto arretrati sulla esistenza del fluido magnetico .... »
« Interrogate quesiti principi della scienza, tanto tronfi d'orgoglio
» e d'ignoranza, sulle quistioni più elevate di matematica , di lì-
» sica, di filosofia ec; e vedrete tra essi come pochi sono i vera-
» mente degni della loro riputazione. » (Dell'influenza della magne-
tizzazione.)
Tultele citazioni da noi qui trascritte non. sono, come si
vede, tolte da magnetizzatori volgari e senza nome, da
INVESTIGAZIONE 127
bagaltellicri dalle pubbliche piazze, ma per l'opposto al-
cuni tra essi sono fregiali del titolo onorevole di dot-
tore , e gli altri pertengono alle sommità della scienza
mesmeriana. — Il nostro capitolo delle Eccentricità' magne-
tiche completerà per altro in un modo brillante e con
molle altre citazioni non meno straordinarie, tutto ciò
che i più grandi magnetizzatori hanno scritto sulla
scienza del fluido ed i portenti della perlueidità.
AL LETTORE IMPARZIALE.
(Documento inedito.)
N. 17 dell' Amico delle scienze.
Dopo aver letto tutta la nostra corrispondenza, dopo
essere stato più volte testimone della notoria incapacità
del magnetismo animale in persona, dopo aver fatto let-
tura dell' ultimo articolo del redattore dell' Amico delle
scienze su questo soggetto, non sarà senza sorpresa né
senza stupore che la stampa farà leggere oggi le sin-
golari riflessioni che l'onorevole sig. V. Mounier pubblica
a noi dirette. L'opinione personale di lui è troppo di gran
peso agli occhi di molti lettori perche ci sia permesso
qui serbare il silenzio.
È dunque col più profondo rincrescimento che ci ve-
diamo nella dura necessità di rispondere alle imputazioni
che questo articolo libra su noi e di confutare , nello
interesse della causa che da noi si sostiene, tutto quello
che la teoria ed il sistema d' investigazione esposto dal
sig. V. Meunier ha di falso e di erroneo nell' applica-
zione che ne fa. Rettificheremo di passaggio molte ine-
sattezze sfuggite al sig. V. Meunier per lasciare allo
12S INVESTIGAZIONE
scrillo di lui il giusto valore che gli attribuiamo. Ana-
lizzeremo e giudicheremo il suo lavoro con altrettanta
lealtà, imparzialità e buona fede in quanto che ci rivol-
giamo ad un uomo il quale ebbe sempre drillo alle nostre
simpatìe , e del quale niuno più di noi sa apprezzare
lo spirilo, l' ingegno e la dottrina. Certamente, eravamo
lontani dal prevedere che facendo guerra ai grossolani
errori del magnetismo animale , avremmo trovato per
avversario al nostro cospetto F egregio redattore dell' A-
mico delle scienze.
Per quale ragione la necessità di definire la sua po-
sizione (innanzi a' magnetizzatori senza dubbio) ha spinto
il sig. V. Mcunicr ad allontanarsi dal suo vero posto?
A nostro vedere, questa parte doveva limitarsi a tener fer-
ma la bilancia con mano inflessibile ed a presiedere, cioè
a dirigere la investigazione con la più rigorosa impar-
zialità.
Egli lo ha fatto? — Sarà meglio che venga giudicato dal
lettore. Non solo molte delle nostre lettere furono ripro-
dotte monche, ina la sua voce, come abbiamo fatto os-
servare precedentemente , è venula qualche volta a mi-
schiarsi nella discussione per farvi udire un* approvazio-
ne o scagliarvi una parola di biasimo toccando il fondo
della quislione.
Sicuramente, il sig. Meunier usciva allora dalla neu-
tralità della sua parte che gl'imponeva un obblgo rigoroso
di non essere nò favorevole né contrario. Non presedeva
più, egli discuteva, giudicava.
Quale n' e stata la conseguenza ? Una volta trovatosi
sul mare burrascoso delle vane discussioni magnetiche
ove si fece trascinare, il sig. V. Meunier doveva vedere
indubitatamente la nostra investigazione frangersi contro
gli scogli ove tanti avevano interesse di spingerla.
Rimanendo fermo ed incrollabile nel posto che aveva
IWESTIGAZIOXF. 129
generosamente accoltalo, il sig. V. Meunier non avreb-
be avuto probabiltesimamenfre a constatare clic un nuovo
rifililo per parie do' magnetizzatori. Egli l'avrebbe fatto
pubblicadiente , aulcnlicamente , con vera imparzialità,
e questo rifiuto , accoppiato alla dichiarazione espressa
falla in pubblica seduta, dall'inviato della Società mes-
meriana in casa del dottore Auzoux, non sarebbe slato
meno eloquenie de' fatti negativi riprodotti costante-
mente dal magnetismo animale ogni volta che lo met-
tono in istalo di operare palesamcnle.
Siamo appieno convinti che sarebbe stata più saggia cosa
e più prudente pel sig. V. Meunier di eliminare ogni discus-
sione estranea al programma che dovevano formolare i
magnetizzatori. Il sig. redattore dell' Amico delle scienze
dovea attenersi esclusivamente a' termini del nostro ap-
pello , al quale da principio avea dato la sua adesione.
Agendo così, restava rigorosamente nella sua parte, sa-
rebbe stato conseguente con sé stesso. Questo procedere
avrebbe ricondolto immanlinenti tutt' i tergiversanti mes-
meriani sul campo de' fatti , ed il sig. V. Meunier non
avrebbe lascialo correre l' investigazione al declivo. Am-
messa una volta la discussione, dovea integralmente ri-
produrre tutt' i documenti di essa. — Questa è l'opinione
personale che non abbiamo cessato esprimere in lui te
le nostre lettere. — 11 magnetismo essendo una qnistione
di fatto , che bisogno ha egli di discutere ? Non eravi
che un punto solo sul quale potevasi tollerare la discus-
sione; era quello del programma, e questo punto riguar-
dava esclusivamente i magnetizzatori. Non dovevamo noi
occuparcene.
Di che si trattava nel fondo? — Non già di studiare il ma-
gnetismo, come pretende il sig. V. Meunier, mentre per
istudiare una scienza , bisogna molto tempo praticarla.
Si trattava puramente e semplicemente di esaminare, di
9
ITU) INVKSTlf.AZTONE
verificare, di registrare con procedure scientifiche i feno-
meni tanto dubbi che si attribuiscono al magnetismo, per
constatarne autenticamente l' esistenza e rendere una
pubblica testimonianza alla verità.
Questo era lo scopo nostro.
11 nostro disinteresse personale nella quistione in di-
scorso e Tindipendenza assoluta nella quale ci troviamo
collocati ci permettevano sperare di potervi giungere...
Lungi da noi l'idea di elevar mai il menomo sospetto
contro la buona fede e la retta intenzione del pregevole
redattore deìYJmico delle scienze) ma, dobbiam dirlo,vi
sono tra i partigiani del magnetismo numerosi suoi amici,
e si vedrà che queste amistà hanno talvolta, senza sa-
perlo egli, influito in un modo imbarazzante l'imparzia-
lità del suo giudizio. — A mò d' esempio, si legge questo
nell' Unione magnetica del 25 aprile 1856. « Come spie-
ic gasi che il sig. V. Meunier , il quale, nelle sue appen-
di dici scientifiche della Finesse, 1854, ha scritto sul ma-
li gnelismo , le tavole parlanti e giranti , il sig. Meu-
y> nier, il quale annovera de'magnetizzatori tra' i suoi ami-
y> ci sente il bisogno anch' esso , nel marzo 1856 , di
Ti veder cessati i suoi dubbi relativamente al magnetismo
» animale ? E invero curiosissimo, e ciò sembra l' imi*
Ti tazione di una delle commedie di Molière !
)ì Dobbiamo farlo osservare al sig. V. Meunier, — che non
ì) prosegua egli questa investigazione se non ne cambia
jì lo scopo: i magnetizzatori non debbono provare che
y) il magnetismo esiste. r>
Non aggiungeremo altro a queste linee forse un pò
troppo significative; il lettore valuterà. — Ora esaminiamo
l'articolo tanto spiacevole che rimprocciamo al sig. V,
Meunier. Eccone il tenore (*):
11 numero e l'importanza delle quistionì mosse dal sig. V. Meunier
1WKSTIG AZIONE 131
MAGNETISMO ANIMALE.
Prima di ritirar questa investigazione fallita dal chiassuolo ove
trovasi, riassumiamo. Il nostro impegno peraltro è di definire la
nostra posizione.
Se bisognava assolutamente decidersi à priori in favore o con-
tro quello che nomasi il magnetismo animale, noi saremmo a favo-
re — le nostre ragioni saranno esposte.
È superfluo senza dubbio far osservare che non accetteremmo
la responsabilità di tutto ciò che hanno scritto i magnetizzato-
ri; la nostra adesione dimostrerebbe solo che il magnetismo è per
noi non altro che una illusione o un giro da giuocolieri di mano
e che offre positivi soggetti di studio.
Ne giustificheremmo già la nostra determinazione solamente con
delle ragioni morali, per la difficoltà di ammettere che durante tre
quarti di secolo, durante tutta la prima metà del secolo XIX , non
pochi uomini di onore e d' intelligenza , convinti della realtà del
magnetismo, non facendone commercio, e la cui convinzione riposa
sopra esperimenti personali, furono tutti ingannati da vane appa-
renze. Invocheremmo la testimonianza della fisiologìa, della storia,
della fìsica, della patologìa , particolarmente della patologìa cere-
brale. — Del resto, in fatto di magnetismo, nulla abbiamo veduto
finora ; intendo nulla di veramente positivo, mentre questa dispo-
sizione benevole in cui siamo non ci rende più facili di quel che
è di ragione sull'articolo delle pruove,ed una ipotesi è per noi una
ipotesi, quando anche fosse dedotta da lunga serie di fatti.
Certamente qui non vi è alcuna necessità di decidersi à priori,
ma almeno avremo cura di comportarci in riguardo del magnetismo
animale , se sentiremo il bisogno di registrare i suoi titoli , come
il sano metodo scientifico vuole che ciascuno si conduca in faccia
ad ogni novità, cioè, senza spirito di partito, spogliandoci il più che
sarà possibile di ogni pregiudizio,cercando una occasione di studio e
non di biasimo, ed apportandovi quella semplicità di animo conve-
niente a chi vuole imparare e senza della quale non s' impara nulla.
in questo articolo, ci hanno impedito, veduta Festensione delle nostre os-
servazioni, di rispondervi con semplici note nel basso delle pagine. Lo fare-
mo dunque intercalandole nel suo proprio testo che ora pubblichiamo per
intero.
I&2 INVESTIGAZIONE
L'apparenza portentosa della maggior parte de'fenomeni com-
presi sotto il nome di magnetismo animale non ci sembrerebbe un
motivo di allontanarsi rispetto ad essoda quella regola di condotta,
di cui ciascuno ne ammette il rigore in principio, falsandola tutta
soventemente nell'applicazione. Non siamo noi tanto offuscati sulla
contemplazione della natura da non vedere in essa la maggiore di tutte
ìe maraviglie. Professiamo peraltro, che niuno conosce i confini del
possibile; che la natura non è limitata in quello che sappiamo di es-
sa; che si studia ma non s'indovina; che quanto da noi si conosce
non può servire a misurare quello che ci rimane ad apprendere; che
in ogni novità il primo punto non è di spiegare, ma di conoscere,
sicché non ci crediamo mai autorizzati di negare quello che non
comprendiamo. A che si ridurrebbe il nostro credo se agissimo di-
versamente ?
Al cospetto della natura, la parte dell'uomo è perpetuamente
quella di uno scolaro; e la positura di uno scolaro è quella che con-
viene ad ogni uomo,foss' egli il più grande di tutti, innanzi a chiun-
que, — e fosse costui il più umile degli uomini — che si presentasse
come apportatore di una invenzione, di una nuova cognizione.
Premesso ciò , se avrem quistione co' magnetizzatori, non sarà
coli' ironìa, coli' accusa o con la sfida sulle labbra, collocandoci da
giudici e citandoli al nostro tribunale: — domanderemmo loro sem-
plicemente il permesso di andare a scuola da essi.
Né avremmo l'idea di prescriver loro, che sono i maestri, un pro-
gramma d'insegnamento per noi, i discepoli. Strana pretensione dello
scolaro ai pedagogo!E molto meno con imperio diremmo loro: mo-
strateci questo, e non quello, e fatecelo vedere in questo modo, in
quel luogo, in quel tempo, in quelle circostanze. Capiremmo che
\m\\ esigenza che ci sembrasse giusta potrebbe non parerci fondata
in ragione della nostra ignoranza. Ci guarderemmo principalmente
di voler sostituire ad un corso completo di studi la dimostrazione
di un fatto solo da noi arbitrariamente scelto. Andremmo alla buona
là ove sono esposte, ove sono sperimentate le cose che avremmo il
desiderio di apprendere, reclamando solo il dritto di esaminarle da
vicino, per determinarci con la debita assennatezza.
Gli è così che in ogni circostanza, ove trattasi di magnetismo o
altro, debbono comportarsi coloro i quali sono animati dal puro a-
niore della scienza. Gli è così che si dovrebbe agire inverso qua-
lunque innovatore. Sicché non amiamo quel titolo di giudici che
INVKsTlGÀZIONE 133
assumono nel seno delle accademie coloro a'quali incumbe la cura
di esaminare le scoperte e le invenzioni; giudici suppongono culpe-
voli. E difatti, non s'incomincia dal mettere in titubanza chiunque
è apportatore di una nuova verità?
Non è sotto si benefici auspici, lo diciamo sinceramente, che Tal-
fare si è impegnato in questo giornale (vedi la prima lettera del sig.
Mabru, nel nostro n° 8). Benché lo scopo del sig. Mabru fosso, di-
ce egli, di dissipare « il dubbio e l'incertezza » dal suo animo sulla
realtà de'fenomeni magnetici, ai suo dire si riconosceva piuttosto
un lottatore mendicando l'occasione di disingannar gli occhi degli
illusi e confondere gì' impostori, che uno studioso cercando con
tutta la sincerità l'occasione di estendere le cognizioni.
G>s'i provammo ritirar dalla proposta quel suo carattere troppo
personale ed il carattere di sfida, e nel n° 9, avanzammo l'idea di
un comitato di studio composto insiememente di magnetizzatori, e
di uomini desiosi di chiarirsi sul magnetismo animale. « Se questo
comitato si forma, dicevamo, dovrà a parer nostro:
« 1° Redigere il completo inventario de'fenoméni a constatare ;
» 2° Stabilire tra essi un seguito, una continuazione, una con-
catenazione;
» 3° Infine procedere sperimentalmente alla verifica di eia
di essi, nell'ordine di classificazione precedentemente fissato, afiì-
dando la condotta di ogni esperimento all'uomo competente nella
quistione speciale che si tratterà di schiarire.
Accolt;i quest'idea, non si sarebbe trattato né della semplice pro-
va di un fatto solo, ne del convertimento di qualche incredulo, ma
bensì della constituzione e del progresso della scienza e della con-
vinzione dell'intero pubblico.
11 sig. Mabru non prestossi a quésto allargamento della quistio-
ne, ed in un'altra lettera [n° 10) più precisa della antecedente, re-
strinse tutto l'aliare a produrre un sol fatto costante.
Nel posto de'magnetizzatori ci saremmo rifiutati. Raccogliere il
guanto gittato in tal modo, era a senso nostro o spingere la compia-
cenza a' suoi estremi limiti, o far troppo buon mercato della dignità
scientifica; gli uomini addati alla cultura di una scienza non potendo
esser tenuti di rispondere al comando di chiunque esige la produ-
zione delle loro pruove. Sentimento che esprimemmo nel medesi-
mo tempo che inserivamo la seconda lettera del sig. Mabru.
Tre magnetizzatori, i sig. Derrien, Gentil e de Rovere, risposero
134 INVESTIGAZIONE
all'invito di quello scienziato (il 10); rendemmo omaggio alle loro
sollecitudini dimostrando ima grande convinzione e molto attacca-
mento.
Il primo, sig. Derrien, finì d'impegnar la quistione nella via in
dove il sig. Mabru voleva spingerla, offrendo (n° 11) di produrre
il fenomeno della visione (((traverso i corpi opachi.
Il sig. Mabru, cogliendo a volo l'occasione, sfidò i magnetizzatori
a leggere una sola parola riposta in uno scrigno debitamente sug-
gellato (n° lo).
Del resto, è un esperimento che i magnetizzatori han fatto milioni
di volte come attestano i loro libri.
Il sig. Meunier cita qui qualche estratto del nostro ar-
ticolo precedente {Ciarlatanismo ed incapacità) , indi ag-
giunge:
Queste citazioni sono ricavate da migliaia di passi consimili.
Vedesi che l'esperimento proposto dal sig. Mabru si ha come riu-
scito più volte.
Nulla è più vero, nulla è più frequente, dice il sig. Teste, che
questa facoltà di leggere attraverso i corpi opachi, ed egli conosce
a Parigi un gran numero di sonnambuli che ne sono dotati.
Al racconto del sig. Pigeaire, il sig. Jobard ha domandato pure
di essere messo in istato di far quello che oggi si prega a'magnetiz-
zatori di produrre.
Il sonnambulo che da Parigi assiste alla morte del sultano e che
vede nella luna, fa certamente un giro di forza molto superiore a
quello di cui oggi si sollecita l'esibizione.
La proposizione quindi, essendo fatta a tutti ed a tutte , nelle
circostanze le più favorevoli senza limitar tempo o luogo , senza e-
sclusione d'individui, ci pareva impossibile che non fosse accolta da
alcuno. Speravamo, d'altronde, che si sarebbe accettata da'sig. Gen-
til e de Rovere, i quali, come lo vedremo, dicono aver praticato con
successo esperimenti di questo genere.
I sig. Derrien e de Rovere ci hanno scritto ricusandosi. L'impar-
zialità vuole che da noi si producono le loro Ietterete daremo per
la prima volta. Questa inserzione terminerà la prima fase della in-
(V. Meunier.)
IV ESTIMAZIONE 135
Riprendiamo il lavoro del sig. Meunier.
Prima di ritirar questa Investigazione fallita dal chiassuolo ove
trovasi, riassumiamo. Il nostro impegno peraltro è di definire la
nostra posizione.
Se bisognava assolutamente decidersi à priori in favore o contro
quello che nomasi il magnetismo animale, noi saremmo a favore.
Le nostre ragioni saranno esposte.
Uno può à priori formarsi una opinione qualunque senza
esame alcuno , egli e libero (e noi d 1 altronde sappiamo
quanto valga il metodo à priori), ma come giudice, ciò
non è ammissibile. L'imparzialità esige che non sia egli
né prò né contro, Tequila gliene fa un dovere. Il sig.
V. Meunier incomincia dunque col mettersi in una falsa
posizione. — Esaminando le ragioni che da lui si espon-
gono , dimostreremo subilo come nella quislionc mali-
ziosa del magnetismo animale , se bisognava assoluta-
mente decidersi à priori, la ragione c'imporrebbe di es-
sere contro.
Ascoltiamo sulle prime il sig. V. Meunier.
È superfluo senza dubbio far osservare che non accetteremmo la
responsabilità di tutto ciò che hanno scritto i magnetizzatori; la no-
stra adesione dimostrerebbe solo che il magnetismo è per noi non
altro che una illusione o un giro da giuocolieri di mano, e che offre
positivi soggetti di studio.
Tutto questo è molto vago, mollo cedevole. Noi amia-
mo le quislioni nettamente esposte, e saremmo slati ben
curiosi conoscere quello che il signor V. Meunier ammette
ovvero quello che respinge in fatto del magnetismo. Il
suo silenzio su questo particolare è tanto più rincréscer
volo , in quanto che appianando questa piccola lacuna
avrebbe certissimamente fissato i veri punti che formano
la nostra controversia.
Checche ne sia, avvertiamo i nostri lettori che combat-
tendo qui le idee emesse dal sig. Y. Meunier a favore del
130 INVESTIGAZIONE
magnetismo, prendiamo questa parola in tulio il sìgnifì
calo datogli da' grandi maestri, e gli attribuiamo lull'i fe-
nomeni registrati nelle opere di iMesmer di Puy segui* e
del barone Dupolet. Non pretendiamo affai to che Mcsmciv,
Puységur ed il sig. Dupotet sieno infallibili, ma il sig.
V. Meunier ci permetterà di aver noi in questa causa
tanta considerazione per la loro autorità come per la
sua, mentre per servirci delle stesse espressioni del sig.
V. Meunier non abbiamo V idea prescriver loro , che
sono i maestri, un programma d'insegnamento per noi
i discepoli. Strana pretensione dello scolaro al peda-
gogo!
Né giustificheremmo già la nostra determinazione solamente con
delle ragioni morali, per la difficoltà di ammettere che durante tre
quarti di secolo, durante tutta la prima metà del secolo XIX , non
pochi uomini di onore e d'intelligenza, convinti della realtà del ma-
gnetismo, non facendone commercio, e la cui convinzione riposa so-
pra esperimenti personali , furono tutti ingannati da vane appa-
renze.
Quello che il sig. V. Meunier qui chiama la ragion
morale non può giammai , nella quislione controversa
che ci occupa, divenire un criterio di verità. — La ve-
rità non si cura delle voci, essa esamina quello che è
senza inquietarsi de' vani strepiti esteriori.
Quale difficoltà dunque avvi, ad ammettere che un er-
rore possa durar secoli, poiché questo vedesi ancora tut-
l'i giorni , e che una moltitudine di uomini di onore e
d'intelligenza vi trovano nullameno la ragione del loro
credo*! Tutti gli uomini che vivono nell'errore non sono
mica di cattiva fede, si pensa come si può, non come
si vuole. Tutte le scuole di filosofìa, tutte le sette reli-
giose, la magìa, la cabala, la stregonerìa, i sogni del-
l' alchimia e dell' astrologia giudiziaria hanno avuto ed
hanno ancora, non si saprebbe dubitare, discepoli fcr-
INVESTIGAZIONE 137
vorosi ed uomini di buona fede per difensori. Eh ! mio
Dio. il fanatismo preso alla sua origine non e altro; ha
sempre la sua sorgente nella credulità e la buona fe-
de ! Tutte le follìe e lutti gli errori di che si compone
la storia dell'umanità non rimarranno meno la vergogna
dello spirilo umano.
y> E per azzardo forse che le attestazioni mancarono ai
miracoli del cimitero Sainl-Medard? 11 consigliere al par-
lamento Mongcron non ha registrato in Ire grossi volu-
mi in 4°, i nomi di una moltitudine d'individui i quali
guarentivano, sul loro onore d'illuminati, che la tomba
del diacono Paris avea resa la vista a dc'eiechi, F udito
a de'sordi, la forza a de'paralitici? che guarisce in un bat-
ter di occhio reumatismi gottosi , idropisie , epilessie ,
lisi, accessi , ulcere , ec. ? Queste attestazioni , benché
molle derivassero da personaggi distinti , dal cavaliere
Folard, per esempio, impedirono i convulsionari di dive-
nire lo scherno dcH'Eurona?... Duello che bisogna richie-
dere in un testimone , è la calma dello spirito e dell'a-
nima , i lumi , ed una cosa molto rara , malgrado il
nome che ha, il senso comune ; quello soprattutto poi
da temere, il gusto innato di certuni per lo straordinario,
il portentoso, il paradossale j) (Arago, Blog. di Baili y.).
Colui il quale , come il sig. V. Meunier, vedendo il
successo del magnetismo, ne conclude dunque che questa
scienza riposa sopra qualche solida base prova da questo
cti ei ben poco conosce gli uomini. — L'astuto Mcsmer me-
glio lo sapeva, egli.
Invocheremmo la testimonianza della fisiologìa, della storia, della
fisica, della patologìa, particolarmente della patologìa cerebrale.
All'epoca nostra, quando un uomo di scienza e di dot-
trina come il sig. V. Meunier ne appella alla leslimo-
138 INVESTIGAZIONE
nianza della fisiologìa, della storia e della patologìa per
giustificare moralmente la sua adesione al magnetismo,
sembra sulle prime che sopra dati tanto chiari, tanto pre-
cisi, suscettibili di verifiche, non vi sia altro che ripor-
tarsi alle sorgenti indicate per basare il suo giudizio
ed acquistare immediatamente le slesse convinzioni. —
Ebbene! no , non è così. — Più che ogni altro vorrem-
mo prostrare la nostra ragione innanzi 1' autorità di un
fatto ben caratterizzato e generalmente provato dalla scien-
za,, ma invano si cercherebbe: non ve ne sono. Interrogale
tulle le scienze di cui il sig. V. Mounier invoca la lestimo-
nianza , e le troverete tanto mute come se loro par-
laste uno sconosciuto linguaggio. Gli autori i più com-
mendevoli, e gli uomini competenti in fatto di scienze
sembrano veramente volgervi la schiena e rialzar gli
omeri per pietà 9 quando positivamente gì' interrogale
sul magnetismo animale.
Ma vediamo la fisica, — Elevatevi sino a Franklin (*),
poi discendete il corso degli anni sino a Biot, Becquerel,
Desprez, Pouillct, Àrago ec, e non troverete alcuna me-
moria, niuna opera ex professo che ricordi il più pic-
colo fatto in favore del magnetismo. . . animale e non
terrestre , non confondiamo. 1 passaggi, le verghe e le
tinozze di Mesmer non penetrarono mai in alcun labo-
ratorio. Questo per la fìsica.
Passiamo alla storia. Qui è differente. Nella necessi-
tà di narrare e di registare i fatti, qualunque ne sia per
altro il risultato , Clio vi risponderà. — - Aprile le no-
stre biografìe all' articolo Mesmer, e vedrete che ovun-
(') Franklin faceva parte della grande commissione accademica del 1784
per lo esame del magnetismo animale. Fu nel suo giardino, a Passy,che eb-
be luogo una porzione degli esperimenti ; per conseguenza questo fisico
era perfettamente al corrente della quistione che ci occupa.
INVESTIGAZIONE 139
quc il medico viennese , tuttoché medico egli fosse, vi
è dipinto da impostore, da avventuriere da ciurmato-
re e da ciarlatano. Spesso lo si assimila al suo de-
gno contemporaneo Cagliostro, altro taumaturgo, al qua-
le la biografia universale prodiga senza cerimonie gli
epiteli di cavaliere d'industria e di viaggiatore scroc-
cone ( sic ). Siamo rammaricati per la ricordanza di
Mesmer e per coloro che seguirono le tracce di lui, ma
queslo è il giudicio della storia.
Ne volete un altro ? Abbiamo sotto gli occhi V arti-
colo Mesmer nella biografìa pubblicala dal sig. Boquil-
lon. Trascriviamo: ce Mesmer (Antonio), medico aleman-
ne no, celebre per la sua dottrina del magnetismo ani-
« male colla quale ha fatto un numero sì grande d'il-
tt lusi, massimamente a Parigi, ove finì coli' essere ber-
ci teggiato. Purtutlavolta il suo sistema conserva anco-
tt ra alquanti partigiani, tra i quali notansi alcuni che
ce professano la più completa incredulità sulle materie
ce religiose, e nondimeno, senza la fede al magnetismo^
ce è di principio che niuno può servirsene. y>
Volete ora vedere qualche cosa di meno accentato,
scritta da un partigiano del magnetismo? Aprite alla
pagina 385 il libro che il sig. Descuret ha pubblicato
sei mesi or sono. — ce A che bisogna attenersi sul ma-
li gnelismo animale? — Le opere pubblicate in Euro-
ce pa, in favore o contro il magnetismo, ammontano og-
cc gi ad oltre ottocento; e malgrado tutti gli esperimen-
ce li tentali, 11111' i lavori intrapresi da' suoi partigiani,
^c non che da* suoi detrattori, vi bisogna molto perchè
ce la quistione sia risoluta pe' dotti (*), pe' medici, pel
(*) Faremo osservar di passaggio, che su questo punto il Sig. Descuret,
come tanti altri, è in errore. Ci basterà indicare la storia accademica
del magnetismo animale per darne la pruova. Ma quello che lo contesta
in modo perentorio, è la proposizione del Sig Doublé che l'Accademia di
140 INVESTIGAZIONE
i clero. L'orgoglio, l' ignoranza, la novità, i pregiudi-
ca zi, F indolenza, P entusiasmo, la cattiva fede , un ri-
« dicolo accecamento, la precipitazione, il ciarlatanismo,
ce tali sono i principali ostacoli che s' incontrano nello
tt esame di questo problema scientifico , in se stesso
a tanto diffìcile, e reso ancora più oscuro dal numero
u e la imperfezione della maggior parte degli scritti
a pubblicati su questo soggetto ! )) — Ecco la ragione
inorale del Sig. Meunier.
Adesso dirigetevi dunque alla fisiologìa , alla patolo-
gìa. — Ma se la memoria non ci tradisce, i magnetiz-
zatori ricusano le competenze co' medici (*); non impor-
ta, andatevi con tutta confidenza giacche il Sig\ Meu-
nier vi e' invia.
Consultate i lavori di Bordeu, di Vicq d'Azyr, di
Barthcz, di Chaussier, di Halle; andate da Bicliat, il pa-
dre della fisiologìa moderna, queir infaligabile e labo-
rioso fisiologo, te che aprì seicento cadaveri in un solo in-
«. verno )\ egli che aveva fatto della patologia il suo
studio di predilezione ; andate, diciamo, da Bicha t a
Cuvier, da Cuvier a Magendie (**), da Magendie a' Sig.
Bérard, Richerand, CI. Bernard, Béclard e Flourens, og-
gi segretario perpetuo dell' Accademia delle scienze, ed
in tutti gli autori che abbiamo ci lati non troverete li-
na parola , una sola parola in favore del magnetismo
medicina votò per acclamazione [Ballettino deW Accademia t. VI, p. 22,
23, 21. 2ó), proposizione sulla quale ritorneremo a suo tempo.
( v ) Vedi la lettera del Sig. Dèrrien ( n.° 1 1 , e quella del signor Gentil
n.° 10 ). « // magnetismo ha molti detrattori interessati tra i medici,
(**) Magendie fu uno de 5 membri della commissione dell'Accademia di
medicina di cui Uusson divenne dopo il relatore. Ricusò firmare quel rap-
porto e non volle assistere a 1 pretesi esperimenti magnetici. Aveva veduto
di che si trattava,
iWESTir.Azioxrc Ili
animale ed attestante i fenomeni che si annunciano og-
gi. — Sicché anche assenza della ragion morale!
Dopo Ottani' anni che Mesmer incominciò a propaga-
re la sua funesta dottrina in Europa il Sig. V. Meli*
nier potrehbe dirci quali sono i progressi che il magne-
tismo ha realizzato nelle scienze di cui invoca qui la
testimonianza? Certo che no; mentre il magnetismo,
malgrado i suoi brillanti successi da sala, ed i suoi pom-
posi annunzi non possiede niuno de' fatti di cui si
gloria ; e se questa prova evidente della nullità assolu-
ta del magnetismo animale, guardata nel punto di vista
scientifico, non basta al Sig. V. Meunier per convincer-
lo della nullità del magnetismo, bisognerà risolverci ad
ammettere che tutte le ragioni morali sulle quali ripo-
sa la sua fede magnetica si riducono a credere al ma-
gnetismo.
Simile ad un cattivo debitore, il magnetismo anima-
le ha tutto carpilo alle scienze senza mai loro render
cosa, né arricchirle di un solo fatto nuovo. Le denigra
tutte, perchè solo esse possono strappargli la maschera.
A giusto titolo può vedere in esse il suo più implacabi-
le inimico. — Ila tolto dalla fìsica la sua tecnologìa ,
le sue teorìe , le sue ipolesi ed il suo linguaggio sulla
luce, il calorico, il magnetismo terrestre e 1' elettricità;
alla fisiologìa le sue teorìe e le sue ipolesi sul galvanismo,
o fluido nervoso ( ipotesi di Galvani), il vitalismo, l'a-
nimismo, il dinamismo, il conlro-stimolismo , ce., ma
si noti bene, e ciò è degno di osservazione, è sempre l'a-
nalogìa il lato ipotetico che toglie alle scienze, cioè a
dire, il lato debole, più o meno dubbio e zoppicante.
Giammai il magnetismo si rivolgerà al lato positivo, al
lato grave della scienza. Non ha che farne; intanto ama
il positivo, poiché principalmente mira a' dollari, e la
verità semplice e schietta non basterebbe alla sua scar-
sella,
142 INVESTIGAZIONE
Gli è dunque sulla mobile sabbia di tutte le ipotesi
scientifiche di cui si è fatto una base, che il magnetismo,
o meglio il ciarlatanismo animale, è venuto a fondare
il suo impero. Ma che si sappia bene, egli non contri-
buì mai per nulla al progresso delle scienze di che
vantasi. Eh! buon Dio , il misero come avrebbe potuto
farlo ? egli nulla possiede. Invero questo ciuco vestito
ccn la pelle del leone non intimorirà mai che i soli
fanciulli e gf ignoranti; non imporrà se non a' ciechi ed
agli stolti.
Della pelle del leone 1' asino essendosi vestito,
Attorno era da tutti temuto :
Ali ! che Animale privo di virtù,
Faceva tremar tutti.
Una punta d' orecchio sfuggita per disgrazia
Scoperse P errore ed il furfante.
Cosi il redattore delV Amico delle scienze si affretta
a dichiarare formalissimamente che in fatto di magne-
tismo non ha veduto nulla. Ma non anticipiamo sulla
narrazione del Sig. V. Meunier.
Del resto, in fatto di magnetismo nulla abbiamo veduto finora,
intendo nulla di veramente positivo.
Intanto tutto ciò che dicesi generalmente riguardo al
magnetismo; il numero enorme di libri pubblicati con-
tinuamente in favore di esso; i fatti più che portentosi che
gli si attribuiscono, e che i fogli mesmeriani riportano
periodicamente due volte al mese,, falli che sono spes-
so attestati da una moltitudine di uomini di onore e
d' intelligenza , tanti racconti maravigliosi , diciamo,
così ben sostenuti , sì bene attestati , han dovuto sti-
molar vivamente la curiosità del Sig. V. Meunier. Egli
non ha fatto meno qualche volta di cercare di chia-
rirsi sopra questa oscura quistionc;non si occupa di scien-
ze o di filosofìa pel corso di anni, senza voler esami-
INVESTIGAZIONE 113
nare e giudicar da sé slesso falli di lai natura; — non
fosse al Irò che per conoscere lo spirilo umano. — Se
dunque nonostante il desio di cui il Sig. V. Mounier do-
vrà essere animalo e nonostante tulio ciò che ha pollilo
fare per vedere , non ha veduto nulla, bisogna necessa-
riamente concludere che gli è perchè non vi e nulla,
nulla di veramente positivo, come egli stesso lo dice.
In quanto a noi , abbiamo fatto più e meglio ancora
di non veder nulla, abbiamo riconosciuto di essere in-
gannali, e per aver sempre sorpreso il magnetismo ani-
male sul fallo d' impostura e di comparismo, non assi-
miliamo, come fa con troppa compiacenza il Sig. Mou-
nier, l'esame de' pretesi fenomeni magnetici allo stu-
dio delle scienze a il corso rigoroso delle quali e' insegna
a non appagarci di vane parole. y> ( Arago. )
Mentre questa disposizione benevola in cui siamo non ci rende
più facili di quel che è di ragione sull'articolo delle pruove, ed una
ipotesi è per noi una ipotesi, quando anche fosse dedotta da lunga
serie di fatti.
Siamo d' accordo, ma non è questo il caso. Il ma-
gnetismo è lontano dal possedere un' estesa serie di fatti!
-Nella fìsica, 1' ipolesi di Franklin e quella di Dufay,
ambedue immaginate per impiegare i fenomeni elettrici,
sono fondale sopra fatti positivi e costanti. Il magne-
tismo non ne ha alcuno. — Queste ipotesi ci facilitano
T intelligenza de' fenomeni che interpretano; lungi dal-
l' urtare il buon senso, soddisfano esse la ragione che
ne sente il bisogno e la necessità ^ ma che sa pure pri-
varsene preferendo aspettare piuttosto anziché appagarsi
di vani detti. I fenomeni della calamita, per esempio,
sono provati da più secoli, ed intanto se ne aspetta an-
cora la teoria !
Ma nel magnetismo, i cui fatti sono più che dubbi,
144 INVESTIGAZIONE
mentre esistono solo per cerli cervelli disposti a tutto
ammettere fino V impossibile, a ebe servono le ipotesi?
Perché dunque correre tanto presto alla causa , quando
la verità primitiva, quella del fatto materiale, non è per
anco stabilita ? Non è propriamente ridicolo e grazioso
vedere i buoni seguaci di Mcsmcr martoriarsi lo spirilo
immaginando centinaia d' ipotesi più assurde le une dal-
le altre per trovare la causa di ciò che non esiste?
li fluido ipotetico di Mesmer spiegando i problematici
fenomeni di Puvségur, cancellato con un sol tratto di
penna dagli specchi magico-magnetici del Sig. Barone
Dupoiet , ci dà in tre parole la chiave e la misura di
tutte le dottrine magnetiche.
Certamente qui non vi è alcuna necessità di decidersi à priori,
ina almeno avremo cura di comportarci in riguardo del magnetismo
animale, se sentiremo il bisogno di registrare i suoi titoli, come il
sano metodo scientifico vuole che ciascuno si conduca in faccia ad
ogni novità.
Una novità ! ! ! 11 magnetismo non è una novità più
che non sia una scienza. Le novità che datano da un
secolo in Francia molto presto passano per delle anticaglie.
Una novità ! Questo argomento che i fogli mesmeriani
riscaldano giornalmente per servirlo in eterno a' ; loro
buoni seguaci, ci sorprende singolarmente sotto la penna
del Sig. V. Meunier. Una novità! di cui gli stessi ma-
gnetologi fanno, nel bisogno, rimontar 1' origine e la
predica al di là degli Egiziani , di Mosè e de 1 profeti.
Una novità ! con ottocento volumi di controversie da un
secolo a questa parte! Su via, Sig. Meunier, gli e per celia;
veramente, questo non è positivo. Se il magnetismo e
troppo giovane, troppo nuovo per fornire le sue prove 7
che bisogno ha di andare a picchiar l'uscio delle accade-
mie ? Perche vantasi di produrre miracoli?
Da treni' anni ed anche meno, tutte le scienze hanno
INVESTIG AZIONE 145
progredito a passi di gigante; se il magnetismo non ha
prodot o nulla, se dopo un secolo è rimaso stazionario
nonostante le sue numerose variazioni, che furono al-
trettanti tentativi infruttuosi nel campo delle scienze, ciò
fu evidentemente perchè non altro è il suo patrimonio che
de' falsi miracoli. Un fatto è un fatto, e quando si possiede
realmente non ci è bisogno di un secolo per farlo au-
tenticamente constatare. Tutta la quistione è là. Ripe-
tere eternamente che il mesmerismo è una novità, è u-
sar della tattica, cioè a dire dell' astuzia al modo di
Mesmer, e nuli' altro. Sicché abbandoniamo tutti questi
falsi argomenti a' buoni seguaci , poiché noi dobbiamo
rendere a Cesare ciò che per tiene a Cesare, e lasciare a
Mesmer ciò che pertiene a Mesmer.
Noi sappiamo noi che tutto il sistema politico-magne-
tico de' nostri venerabili padri in Puységur, in Deslon,
in Mesmer, e in tutti quanti sono, consiste a temporeg-
giare? Il magnetismo domanda incessantemente indugi ,
dilazioni; dice, al pari di tutt^ i sostenitori di cattive cau-
se : chi guadagna tempo guadagna la lite.
Prima deli' affare,
Il prence, l'asino od io morremo,
cosi diceva il ciarlatano della favola ed — aveva ragio-
ne, — soggiunge il dabbenuomo.
ce Concedeteci dieci anni ! dieci anni! diceva un cele-
bre oratore, e con questo ci caveremo d' impaccio. $ —
Dappertutto è lo slesso sistema.
Cioè senza spirito di partito.
S' insinua qui che vi era in noi lo spirito di parlilo
per combattere il magnetismo, ed è il Sig. V. Meunier che
JO
1Ì6 INVESTIGAZIONE
ci accusa di essere ostili per sistema a questa pretesa
scienza, perché abbiamo voluto farla entrare nel cerchio
angusto della realtà, nel campo della certezza, sommet-
tendo i suoi esperimenti ad un rigoroso esame. Tutti
coloro che leggeranno le nostre lettere con qualche at-
tenzione rimarranno sempre convinti della nostra lealtà.
Non ci limitammo fino a domandare un fatto solo, ma
un fatto probante, per ammettere l'esistenza del magne-
tismo ? iSon tardi il Sig. V. Meunier egli stesso ci rim-
provererà questo eccesso di buon volere. Poco importa,
non calcoleremo questa inconseguenza. — Comunque sia,
abbiamo sufficientemente provato, di essere ostili all'im-
postura e non alla scienza. Pretendendo fatti esenti da
qualunque impostura e da qualunque ciarlatanismo, sia-
mo convinti aver servito la causa della verità, ma non
confondiamo però la compiacenza con la giustizia. L'al-
ia quistione, o piuttosto la grande illusione, che chia-
masi il magnetismo animale, non può essere risoluta,
cioè smascherata , che da coloro i quali sono ferma-
mente decisi a registrar tutto, ed a tutto dire, successo
o sconfìtta. La scienza é una verità, il magnetismo è
una menzogna.
Con profondo dolore dunque vediamo in questa con-
tesa il sig. V. Meunier confondere indistintamente que-
sti due ordini di cose, la scienza ed il magnetismo , e
con tal mezzo apprestare involontariamente le armi ai
nemici di ogni scienza e di ogni verità. Il sig. V. Meu-
nier pare non aver compreso affatto, che quello che egli
chiama qui spirito di partito ci fa supporre la formale in-
tenzione di ricusare la testimonianza de'fatth poiché la in-
credulità sistematica consiste in realtà a negare l'evidenza
a favore e contro tutto, ed a volere ostinatamente restare
neir incredulità. Or, noi lo domandiamo al sig. V. Meu-
nier, il quale non vide mai nulla di positivo > ove sono
INVESTIGAZIONE l Ì7
i fatti che si pretende riprendere contro la nostra incredu-
lità? Insistiamo a lungo su questo punto, mentre tuli' i
mesmeriani hanno sempre diretto ingiustamente lo
stesso rimprovero a' dotti , come lo dirigeranno ognora
a chiunque assumerà contro di essi la difesa della ve-
rità. Non è deplorabile trovare nel redattore dell'Amico
delle Scienze le tendenze medesime e gli slessi argo-
menti che trovansi nella maggior parte de' mesmeriani,
tutta la tattica de' quali consiste a domandar continua-
mente V investigazione ed a schivarla sempre ? Si , v' è
l'anticipato spirito di parlilo, ma è per parte di coloro
che invece di rispondere con de' fatti, hanno il solo im-
pegno di annegar tutto nelle interminabili discussioni.
Spogliandoci il più che sarà possibile di ogni pregiudizio, cercan-
do una occasione di studio e non di biasimo, ed apportandovi quella
semplicità di animo conveniente a chi vuole imparare, e senza della
quale non s' impara nulla.
Quale strano abuso di parole e di precetti ! Come av-
viene che il sig. V. Meunier non si accorge, che prestando
alla parola semplicità applicata al magnetismo un senso
tanto assoluto , egli distrugge con la lettera quello che
lo spirito deve ravvivare? Spetta dunque a noi ricordar-
gli questa verità tanto sconosciuta ? Che ci si dica al-
meno qual' è il sentiero che conduce alla verità. Lascia-
mo a' pretesi sonnambuli la cura di chiudere i loro oc-
chi per veder meglio, ma i nostri sieno occhi d'Argo, se
non vogliamo essere ingannati. — Predicate la diffidenza
e non la semplicità.
Non saprebbe negarsi , la semplicità di spirito ha de 1
limiti che è impossibile di raggiungere senza cadere
nella baloccaggine. Giammai accetteremo come princi-
pio la ridicola semplicità^ che vuole qui imporci il sig,
V. Meunier. E un precetto bellissimo ed utilissimo
1 18 INVESTIGAZIONE
quello della semplicità, ma è stato molto mal capito.
ha detto il sig.di Senancourt. Quante volte non si è presa
rimbecillita e l'ignoranza per della semplicità! — Il sig.
V. Meunier, in groppa alla semplicità, ben dimentica
che noi abbiamo a trattare col magnetismo animale ,
e che, innanzi a questo imperturbabile bugiardo, la parte
di semplice non pertiene che a coloro, i quali ignorano la sua
storia; storia di cui il sig. V. Meunier, ricordiamolo di
volo, ha molto male a proposito invocata la testimonian-
za , mentre la saggezza e la prudenza esigono che si
tenga conto del passato quando si vuol far uso dell'e-
sperienza altrui ; ecco perchè dicevamo a priori si sa-
rebbe piuttosto contro che a favore del magnetismo. —
Chi dunque, infatti, considererà come non avvenute:
Le sue inette ed incoerenti dottrine (*);
La sua notoria incapacità cento volte provala;
11 suo indipendente ciarlatanismo;
Le sue tendenze alla magìa, alla stregoneria e ad altre
turpitudini;
La sua mala fede svelata sul fatto dal professore Ger-
d ? (**);
Le sue condanne accademiche;
La proposizione di Arago;
Le relazioni del dottore Donne con la famiglia Pi-
geaire ;
Il premio Burdin;
E finalmente il suo processo giudiziario innanzi la po-
lizia correzionale?
Chi dunque terrà ancora per nullo:
f) Vedi il quadro sinottico di tutte le dottrine professate da' magnetiz-
zatori.
(**) Vedi le noie pubblicate a questo soggetto dal professore Gerdy.
INVESTIGAZIONE 149
Ciò che è avvenuto , o piuttosto che si é rinnovato
nelF anfiteatro del sig. dottore Auzoux;
Da un' altra parte il rifiuto vergognoso del quale l'A-
mico delle Scienze ci ha presentato lo spettacolo;
E finalmente l'antica e memorabile mistificazione nella
quale fu trascinata l'Accademia di medicina nel 1 83 1 (*)?
Se tutti questi fatti e molti altri che omettiamo, non
portano seco qualche ammaestramento , bisogna rinun-
ciare a giudicar gli uomini sulle loro opere e le cose
dal loro trascorso. — Ebbene, malgrado il grave passato che
pesa sul magnetismo animale, malgrado tutt'i fatti te-
sté svolti , ci siamo posti metodicamente nella con-
dizione di un uomo che dubita ; abbiamo doman-
dato un fatto, un solo, purché fosse vero, e non abbiamo
potuto ottenerlo .... — Ci hanno rimandati al Vaux-
hall. — Nel punto di veduta scientifico, abbiamo il dritto
di ricusare gli esperimenti del Vauxhall , mentre non
siamo liberi di registrarli ; e quando ne sospettiamo
i nostri dubbi sono legittimi, mentre conosciamo benis-
simo che là solo riescono , o nelle sale de' mesmeriani
patentati ', là ove il dritto di esame é quasi una inciviltà.
Ci siamo tenuti perciò in condizioni rigorosamente
scientifiche ed al coverto di ogni parzialità, senza debolez-
za e senza compiacenza. Ma ciò che ora domanda il sig.
V. Meunier , non é più il dubbio melodico di Descar-
tes che ha per fine la verità, è della credultà sistema-
tica , cioè della buassagine , é in una parola la parte
dell' illuso innalzata a principio e fregiata del nome di
semplicità .... in tutta la forza del termine.
L'apparenza portentosa della maggior parte de'fenomeni compre-
si sotto il nome di magnetismo animale non ci sembrerebbe un
motivo di allontanarsi rispetto a lui da quella regola di condotta di
( À ) Vedi la nota sul rapporto Hassoìi, (p. 77.)
150 INVESTIGAZIONE
cui ciascuno ne ammette il rigore in principio, falsandola soven-
temente nel!' applicazione.
H sig. V. Meunier ci permetterà di non adottar con
esso la regola di condotta della quale ciascuno ne am-
mette il rigore in principio. L'abbiamo già detto, met-
tendoci del tutto lealmente e con imparzialità nella
condizione di un uomo che dubita, non assimiliamo lo
studio del magnetismo allo studio delle scienze, e consi-
gliamo scientemente tutti coloro che desidereranno chia-
rirsi su tale quistione, a diffidare de' dormienti e degli
operatori di miracoli. Il rovesciamento generale di tutte le
leggi della natura non è cosa tanto facile quanto lo annun-
ziano gli stregoni ed i magnetizzatori. La constatazione
di un fatto richiede necessariamente della imparzialità;
ma quando il magnetismo è in campo, alla imparzialità
bisogna unire la diffidenza, madre della sicurtà. Molti
uomini di onore ed intelligenti hanno rappresentato la
parte d' illusi per aver negletta questa precauzione. Il
male è in ciò, che tutti credono aver ben veduto; V a-
mor proprio se ne mischia , e nessuno vuol farsi cre-
dere ingannato.
Ma il sig. V. Meunier , che non vide mai nulla di
positivo in fatto di magnetismo, ha torto volere in prin-
cipio innalzare questa giunterìa al rango delle scienze.
I magnetizzatori gli dovrebbero certamente un magni-
fico tributo in omaggio , mentre riabilita questa ridi-
cola pretensione, alla quale molti tra essi avevano di già
rinuncialo.
Ecco del resto come esprimevasi , nel discutere la
quistione in discorso, il giudizioso segretario dell'Acca-
demia di medicina , dopo aver egli stesso constatato la
nullità e le reti del magnetismo (*). a Qui non si tratta
H 11 sig. Dubois (d'Amiens), he, cit. — Quesl" onorevole membro dei-
INVESTIGAZIONE 151
di scienze, ma bensì di magnetismo, di esercizi che non
)) hanno rapporto alcuno co' fatti di cui la scienza ii
)) compone; come avviene dunque che con un tratto di
)) penna si fa entrare il magnetismo nel dominio della
scienza , che si elevano senza cerimonie i passaggi
all' eminenza de' fatti scientifici? »
Non siamo noi tanto offuscati sulla contemplazione della natura
da non vedere in essa la maggiore di tutte le maraviglie.
E precisamente perchè i prodigi del magnetismo sono
contrari a tutte le maraviglie della natura, che si rigettano
da noi come errori o menzogne. Siamo tanto più fon-
dati nella nostra incredulità che niun magnetizzatore
non può o non vuole iniziarci scientificamente a' por-
tenti di Mesmer o di Puységur.
Che più contrario al buon senso ed alla natura, del
trasporre il senso della vista alla nuca od al calca-
gno ! Intanto questo è registrato in tutte le opere ex
professo (*) de' grandi maestri , de' dottori in Israello ,
come parla il sig. di Merville. E, notate bene , non son
mica ciarlatani di basso rango che ci annunziano queste
maraviglie, ma emanano, signore, da' mesmeriani i più
alti ed i più distinti. Leggete signore, leggete il nostro
capitolo delle eccentricità magnetiche , e vi troverete
ben altre meraviglie, le quali son tutte più o meno op-
poste all'ordine generale della natura , senza neppure
eccettuarne gli specchi magico-magnetici del sig. Barone
Dupotet ; ed intanto tutti questi prodigi sono attestati
l'Accademia di medicina seguì con la più scrupolosa attenzione tutti gli
esperimenti che la commissione del 1837 (delia quale fu nominato relatore
aveva lungamente esaminati.
Vedi tult' i trattati di magnetismo.
152 INVESTIGAZIONE
decantati (è la parola) (*) , da persone intelligenti e
dotte; sono sottoscritti da nomi i più onorevoli di Mesmer,
Puységur ed altri.
È fuor di dubbio che noi non conosciamo tutte le ma-
raviglie della natura , ma Y ignoranza degli uni dovrà
formare il sapere degli altri? e poi che prova ciò in fa-
vore del magnetismo? A che si riduce dunque la vostra
obbiezione ? In quanto a noi , non vediamo in realtà
una ragion sufficiente per ammettere ne' limiti del pos-
sibile tutt' i vaneggiamenti e le contro-verità de' sig. dot-
tori mesmeriani.
Si, esiste il maraviglioso nella natura: ogni atomo di
sabbia, ogni frusto d'erba, ogni stilla d'acqua, ogni in-
setto, ogn' infusorio racchiude infiniti portenti. Ma qual
rapporto hanno questi portenti con quelli de' magnetiz-
zatori ? Niuno. Per essi il maraviglioso è l'impossi-
bile, é la magìa, la stregonerìa, le scienze occulte, in
una parola, il maraviglioso e 1' assurdo, ce La natura non
)) è forse sorprendente per sé s lessa, diceva Buffon, senza
)) cercare sorprenderci collo stordirci di maraviglie che
v> non vi sono e che vogliamo noi aggiungervi ? Il Crea-
y> tore non è grande abbastanza per le sue opere?, cre-
T) diamo farlo più grande con la nostra imbecillità ?
y> Questo sarebbe, se potesse essere, il modo di abbas-
fl sarlo. fi {Dissertazione sulla natura degli animali.)
Professiamo per altro, che niuno conosce i limiti del possibile.
Decisamente il sig. V. Meunier è destinato oggi ad
inforcar lutti gli argomenti de' mesmeriani. Ognuno co-
nosce che questo è il loro gran cavallo di battaglia. —
Ci ritorneremo dunque nuovamente. — Pe'fìgli di Mesmer
Vedi le conferenze del R. P. Lacordaire a Nolrc-Dame, anno 1846,
INVESTIGAZIONE 153
non v' è cosa impossibile; il magnetismo animale è ca-
pace di lutto. Ognuno conosce che col suo concorso ,
lo spinto umano non ha più limili, e che l'uomo può
pretendere naturalmente al dono de' miracoli. Come i ma-
gnetizzatori di oggidì, Mesmcr, il taumaturgo di Vienna,
l'aveva capilo fin dall' origine della sua scoperta, preten-
deva guarir tutt'imali incurabili, ed oggi anche molti
altri magnetizzatori vanno annunziando le stesse preten-
sioni. — Ognuno conosce che se i magi dell'Oriente, i sacer-
doti d'Egitto, Mosè e lo stesso Cristo operarono de' miracoli,
è perchè avevano conoscenza del magnetismo animale;
infine, non furono che de' magnetizzatori^ e per conse-
guenza nulla fu loro impossibile. Tutto questo è regi-
stralo sfacciatamente nelle opere de' magnclologi.
Sappiamo pure , con l' imperatore Napoleone T, che-
la parola impossibile debb' essere cancellata dalla lin-
gua francese .... quando trattasi di prendere d'assalto
una piazza di guerra, sia pur qualunque la solidità delle
sue mura P altezza delle merlate ed il numero de' suoi
cannoni.
Malgrado tante impossibilità piombate nclF impero del
possibile per virtù del magnetismo animale o pel valore
delle nostre schiere, la scienza, ognor ribelle all'azione
del fluido magnetico , non partecipa completamente le
idee del sig. V. Meunier sulla sua dottrina del possi-
bile; essa distingue sempre certi limili inarrivabili allo
spirito umano, al quale Iddio sembra aver detto come
all' oceano: non andrai più oltre.
tf Ignari quid queat esse, quid nequeat, v> scriveva
non guari il dotto sig. Babinet, dell' institulo, invocan-
do Lucrezio, « Essi non sanno conoscere ciò eh' è pos-
sibile e ciò eh' è impossibile. y>
Ed in realtà la scienza positiva, la scienza sperimeli»
tale, la vera scienza, sempre in accordo col fatto, con la
15Ì INVESTIGAZIONE
natura e col buon senso , respinge con ogni certezza e
nel modo il più formale , la visione attraverso i corpi
opachi , come cosa assolutamente impossibile ; perciò,
profondamente convinti di queste verità, senza esitar per
poco, e senza la menoma tema di esser mai smentiti
da' pretesi fatti de' sig. magnetizzatori , abbiamo formo-
lato così la nostra opinione a questo riguardo : ce non-
ostante TUTTO CIÒ CHE SI PRETENDE ; NONOSTANTE TUTTO Ciò
CHE GLI AUTORI HANNO SCRITTO INTORNO AL FENOMENO DETTO
DELLA DOPPIA VISTA ; NONOSTANTE I NUMEROSI CERTIFICATI CHE
FURONO PUBBLICATI PER ATTESTARNE l' ESISTENZA , QUESTI FE-
NOMENI NON ESISTONO, NON Si POSSONO RIPRODURRE. T>
Si troverà forse il nostro tuono pungente troppo; ma
ciò che forma ora la nostra forza , è che in quesf or-
dine di cose conosciamo il limite del possibile ; sap-
piamo che il fatto è materialmente impossibile. Sicché,
fjrti nel nostro convincimento, Y abbiamo provalo pub-
blicamente sfidando (é la parola che ci si offre) i ma-
gnetizzatori ed i sonnambuli a deci f erare , non de' volu-
mi, non una lettera, ma una parola soltanto riposta
in uno scrigno debitamente suggellato. — Il lettore avrà
potuto vedere in qual modo i mesmeriani se la svigna-
rono.
Ci piace intanto ricordare questi due versi tanto con-
fortevoli per lo spirito e per l'umanità:
Credere tutto scoperto è un profondo errore,
È prendere l'orizzonte pe'limiti del mondo,...
Ma un' altra parola ancora; questo non riduce a nulla
tutt'i confini del possibile, e da noi si sostiene, che in
un certo ordine di cose, almeno, questi confini ci sono
positivamente noti. Sicché dunque protestiamo, in nome
della verità e del buon senso, contro la vista attraverso
INVESTIGAZIONE 155
i corpi opachi e contro tutte le altre eccentricità magne-
tiche da noi controllate nel corso di quest' opera. — Si
avrà un bel sostenerci che l'ultima commedia della si-
gnora E. di Girardin é stata fatta da'piedi del suo can-
delabro , il sig. V. Meunier ci permetterà di dubitarne
sempre, poiché i magnetizzatori, nel bisogno, sono i pri-
mi a dirci che vi sono talune cose , che è indispensa-
bile di vederle personalmente per essere credute. — Solo
domandiamo noi di vederle in tutt'altra parte che al Vau-
xhall!
Nò, Dio non è mai contrario a se stesso, e la natura
simile all'essere intelligente che la regge, noti conosce
capricci; ne'suoi traviamenti medesimi conferma l'immu-
tabilità delle leggi.
Checche ne dica il pregevole redattore dell 'Amico delle
scienze noi sappiamo , di certa scienza che l'uomo non
vede col calcagno, come sappiamo che non sorge al mondo
dall'orecchio (ci si perdoni la comparazione);
Sappiamo che ci è impossibile di risuscitare i morti e
che niuno di noi può aumentare il fenomeno della gra-
vitazione;
Sappiamo ancora di essere inabili a creare un atomo
di materia; che siamo impotenti ad annientarne un so-
lo, e che per conseguenza, non sapremmo creare nuove
specie d'insetti, ec, ec, come vogliono certi magnetizza-
tori. (Vedi il capitolo delle Eccentricità).
Avranno un bel dirci che niuno conosce i limiti del
possibile ; risponderemo che sappiamo con la scienza e
con la logica che si può andare dal noto allo ignoto, dal
semplice al composto , ma non mai dal conosciuto al-
l'impossibile, e che i segnaci di Mesmer non saprebbero
accoppiare questi due ordini di cose senza una giunteria
di parole.
Distinguiamo, ma non confondiamo la verità col men-
ìoG investigazioni;
dado, e massimamente col magnetismo , sempre parti-
giano dell'assurdo, che ostinasi stoltamente a prendere
per il maraviglioso. — Non vi abbisogna che del buon
senso per intendere queste verità tanto semplici e tanto
elementari. — ce Chi non sa essere impossibile di vedere
)ì attraverso i corpi opachi? Chi non sa 1' impossibilità
« di vedere senza il soccorso degli occhi? di essere impos-
y> sibile vedere quello che avviene nel proprio corpo
y> ed in quello degli altri? l'impossibilità infine di pre-
» veder 1' ora ed i minuti precisi degli avvenimenti fu-
» turi? "Sia. era buono il ripeterlo , mentre si è giunto
)) sino a trattar da insensati coloro i quali pretendono
fl che i sonnambuli, come lutti , non saprebbero sor-
)) montare questi stretti limili y> (Dubois, d'Àmiens).
Difatto, questo è molto semplice , molto elementare ;
però gli amici del maraviglioso al modo di Mesmer e
di Cagliostro comprenderanno una volta che « ogni con-
formità alla ragione è una verità, ce e che l' impossi-
bile è sempre in contradizione co'fatti? Bisogna disgrazia-
tamente riconoscerlo: per molti animi ardenti, ma irri-
y> flessivi, non esiste impossibilità. Sono sempre pronti
y> ad accusar di cieca incredulità coloro i quali non am-
)) mettono che la natura possa smentire sempre che voglia
)) le sue leggi.... Si può credere che nella metà del XIX 1
a secolo queste verità fìsiche, tanto volgari per le scuole
j) e per lo slesso popolo, sieno state sconosciute da un
v gran numero di spiriti illuminati, ma trascinati dal-
» l' immaginazione verso una chimerica speranza ! ( il
sig. Babinet).
E così che egli stesso il sig. V. Meunier, nonostante
tutta la sua sincerità ed il suo attaccamento al progresso
delle scienze, presta, senza sospettarlo un rovinoso ap-
poggio alla magia , alla superstizione ed alla furberia
morale. Non possiamo che ripetere ad esso, con l'illustre
RnrÉSTWAZióire - 157
membro dell' Instituto or citato, ce ciascuno é sorpreso e
)ì penosamente commosso nel vedere degli spiriti di or
)) dine elevato farsi un giuoco a difendere tutt'i pregiu-
)) dizl ebe i nostri avi avevano scossi con tanta supe-
re riorità y>.
Che la natura non è limitata in quello che conosciamo di essa.
Distinguendo V ordine del possibile e dell' impossi-
bile , abbiamo naturalmente risposto a questa obbie-
zione speciosissima per la falsa applicazione che ne fanno
al magnetismo. Replicheremo dùnque qui semplicemente
al sig. V. Mounier , che battendo per una strada a noi
già nota possiamo, cammin facendo, scoprir cose inat-
tese nell'ordine del possibile, è vero, ma abbiamo la cer-
tezza di non trovarvi mai quello che Iddio non vi po-
se : l' assurdo ! — Non si cava mai farina da un sacco
di carboni, dice un antico proverbio popolare. — Il solo
Pierrot si figura aver guadagnato al lotto senza aver
giocato, e non vi è nel mondo che il solo magnetismo per
annunciar le stesse pretensioni ài Pierrot, volendo trovar
nella natura quello che non vi è : l' assurdo non esiste
nella natura. Le più sorprendenti scoperte provocano la
nostra ammirazione , ma non mai urtano la nostra ra-
gione. La verità ed il buon senso sono due cose tal-
mente identiche, che si confondono ad ogni passo, a Quando
la prima volta scopriamo ima verità, dice Fontenelle,
ci sembra di rivedere una vecchia conoscenza. r> Cer-
tamente, non è questo il carattere della stregoneria e di
tutte le scienze occulte , opera di cervelli infermi o di
animi perversi che la inventarono per ispaventare l' im-
maginazione dc'deboli , o per dominare e coltivar la cre-
dulità degli stolti a' quali vogliono imporre.
Che si studia ma non s' indovina.
158 INVESTIGAZIONE
Ma dunque chi più de'magnetizzatori ha voluto indo-
vinar Ja natura? Basta far correre uno sguardo sulla mol-
liplicità delle loro stupide dottrine per rimaner convinto
non esservi che vaneggiamenti e confusione.
Quali sono dunque i lavori di Mesmer? Da quale po-
sitivo esperimento e stato egli guidato alla scoperta del
suo preteso fluido? su quale solida base ha fondato le
sue induzioni e la sua dottrina? Il sig. V. Meunier do-
vrebbe farcelo conoscere!!! — Il taumaturgo di oltre il Re-
no, considerato qual dotto, non ha studiato nulla, nulla
sperimentato , nulla osservato , non altro che la credu-
lità umana, sola e trista aureola della gloria di lui (*).
La sua dottrina non meno gli pertiene : esso ha tolto
tutto , tutto cavato da Paracelso , il quale ugualmente
l'avea attinta e rimodernata dagli antichi , come lo di-
mostreremo a suo tempo.
Sì, la natura si apprende; ma converrete, signore, che
ciò non è mai al Vauxhall!... cosa fanno adunque co-
loro che, nel XIX° secolo, dissotterrano tutt'i polverosi e
vecchi libri del medio evo per far rivivere fra noi le
scienze occulte ed il regno de maghi e degli stregoni?
Che fanno essi , è forse la natura che studiano? E chi
dunque più degl' indovini ha la pretensione d'indovinar-
la ? — Forse che di frequente il magnetismo animale o
l'arte d' indovinare e di vedere senza il soccorso degli oc-
chi, non inserisce i suoi reclami alla quarta pagina dei
nostri giornali, qui sotto il nome della pitonessa, là sotto
quello della moderna sibilla ec, ec? — Voi direte che
non e il vero magnetismo, il lato positivo della scienza
(*) Il solo lavoro che conoscasi di Mesmer è una lesi inaugurale col ti-
tolo: dell'influenza degli astri e de'pianeti sulla guarigione delle ma-
lattie. Questo fu il suo debutto nella carriera medica. Videa fissa gli
rimase.
INVESTIGAZIONE 150
die così procede? — Allora, aprite le opere ex professo
de' magnetizzatori , e vi troverete sempre le stesse pre-
tensioni e le stesse dottrine! Ohe direte, a mo d'esempio,
degli specchi magici del sommo maestro, il signor barone
Dupotel? sopra quale scienza positiva sono fondati? 11 sig.
V. Meunier potrebbe insegnarcelo? — È ben lecito pen-
sare che senza gli specchi magici di Swedenborg e quelli
di Cagliostro , non sarebbe mai surla l'idea al sig. ba-
rone Dupotet immaginarne alla sua maniera.
Questo è studiar la natura ?
Questa è della scienza ?
Questo è del buon senso? — Lo domandiamo al sig.
V. Meunier.
«
Che quanto da noi si conosce non può servire a misurare quello
che ci rimane ad apprendere.
E sempre la stessa tesi ripetuta sotto tutte le forme.
Per terminarla finalmente con questa eterna dottrina
del possibile e dell' impossibile , non sapremmo far me-
glio che riprodurre qui la brillante confutazione che ne
ha fatto l' illustre segretario dell' Accademia di medici-
na. — Ecco come riduce in polvere questo gran baloc-
co de' magnetizzatori; ce E pure un argomento troppo vec-
)) chio quello che si ristringe a dire : — Non sapreste
fi fissar limiti al possibile ; — epperò, onde farlo crollare,
y) basterà stabilire qualche distinzione. Per tutto ciò che ri-
y> guarda le scoperte dello ingegno umano, nel campo
D delle scienze come in quello delle arti industri, niu-
)) no, di fatto, saprebbe fissargli limiti. Come benissimo
Y) 1' ha espresso Pascal, la società è un uomo che im-
y> para sempre , la sua perfettibilità pare indefinita, e
T) come ormai il deposito delle nostre cognizioni non sa-
ri prebbe perire, ogni età dovrà apportarvi il suo con-
fi tingente ed aumentarne indefinitamente la somma. »
160 ikVkstigaeiokb
(( Chi potrebbe dire ove si arresterà V intelligenza u-
y» mana in questo gran conflitto che sostiene con la na-
» tura fisica, in questa specie di lotta che Io spirito
)ì d' investigazione sostiene con la materia che ci cir-
ri conda ? Mene agitai mole-m ! Così, sotto lutti questi
y> rapporti, non limiti, non confini prescrivibili, mentre
)ì quello che sembra impossibile oggi, può divenir domani
fi abituale e facile a lutti.
fi Ma esiste un allr'ordine di fatti nei quale vi sono neccs-
5) sanamente, e vi saranno sempre limiti fatali: gli è che
)ì questi limiti la stessa natura se li ha imposti; sono del-
ti le leggi che nulla può alterare, né modificare ; se-
vi guono un corso immutabile, ed in questo sembra co-
y> me se Dio, egli stesso, avesse detto : Non andrai più
) N olire.
fi È in questa categoria di fatti che rientrano le fun-
y> zioni devolute agli esseri organizzati , le funzioni dei-
fi P umana natura ; qui non parleremo più di questa
y> particella d' intelligenza che ci è distribuita, ma bensì
>ì delle nostre funzioni d' individualità animale ; e per
y> giungere agli esempi tolti dalla quistione medesi-
fi ma , diremo che una delle sue leggi fondamentali è
fi che la visione non può operarsi nella serie anima-
fi le se non col mezzo di un apparecchio di sensazioni
fi speciali, e che non può operarsi che in determinati
fi limiti ....
fi Infine, ed è V ultimo ordine de' fatti di cui voglia-
fi mo parlare, se degli spiriti sagaci e giudiziosi posso-
fi no per mezzo solo della contemplazione e della medi-
fi tazione de' passati e degli attuali eventi, travedere o
fi piuttosto presumere , fino ad un certo punto , quale
fi sarà la riuscita probabile degli avvenimenti che sono
fi per nascere, il presente, come si è detto, essendo in
fi certo modo pregno dell 1 avvenire, non è men vero che
INVESTIGAZIONE 161
)) la natura umana trova ancora qui limiti insonnolita»
)) bili ; le previgenze dello sibille e degli auguri non
)) furono clie favole volgari : a Dio solo e riservata la
)) conoscenza del futuro. )) (Dubois, d'Amiens.)
Che in ogni novità, il primo punto non è di spiegare, ma di co-
noscere.
L'abbiamo già detto; prima di scrutinar le cause, bi-
sogna assicurarsi dell' esistenza del fatto; è il primo punto
a provare. Ora i magnetizzatori hanno dichiarato for-
malmente che la loro scienza non possiede ancora un
sol fatto costante (vedi la lettera del sig. dottore Au-
zoux): ciò che, per altro, è staio sempre provalo da tutte
F esperienze veramente accademiche. Questo può benissi-
mo sembrare tra poco strano , mentre si tratta di una
scienza (il magnetismo) la quale visibilmente va annun-
ziando la pretensione di sostituirsi a tutte le scienze. Non
avere un sol fatto costante, quando mira nientemeno che
ad abbattere la medicina dal suo piedistallo (il sig. Gen-
til), quando si dice che se lo si lasciasse fare^ il ma-
gnetismo (secondo il sig. Morin ), farebbe crollare la
cupola dell' Ins Ut uto e quella della Sorbona (X );
non avere un solo fatto a sua disposizione per convin-
cere nel bisogno degV increduli come noi , gli è essere
troppo meschino e troppo miserabile. Veramente il ma-
gnetismo animale ha bisogno di lutto l'appiombo e l'im-
perturbabile audacia di che ha dato prova, per non pie-
gare umilmente la fronte sotto il peso della sua impo-
tenza. Ma il magnetismo e di coloro che si ridono di
ogni umiliazione , e la dimani di una sconfìtta , farà
esso giovialmente, non delle esperienze, ma .... de'inira-
coli al Vauxhall o nelle sue sale. Potrà benissimo, e vero,
introdurvisi qualche compare , che imporla? Gli abbe-
11
102 INVESTIGAZIONE
nati del Vauxhall non guardano tanto da vicino , ed il
magnetismo animale porterà sempre il convincimento
nello spirito di queir eccellente pubblico , pel quale il
numero forma autorità, e di cui la proverbiale vivacità
ne ha fatto il più facile ed il più buono di tutt'i pub-
blici.
Ma ritorniamo all' argomento del sig. V. Meunier. Il
primo punto non è di spiegare., ma di conoscere. — Non
è certamente a noi che il sig. V. Meunier si rivolge.
Tutte le nostre lettere dimostrano abbastanza che doman-
dammo fatti , e che ci curiamo ben poco delle spiega-
zioni e delle teorìe magnetiche. Il sig. V. Meunier troppo
lo conosce. Egli stesso un giorno, offeso al vivo., escla-
mava: Invece di fatti ci si porgono teorìe: ne abbia-
mo de' volumi (n° 16)! — Ma non più vene maravigliate,
signore, poiché sarà sempre così; le teorìe sono state ,
sono e saranno sempre l'eterno rifugio de' magnetizza-
tori agli estremi. — Voi non possedete un sol fatto co-
stante ; non avete fatti positivi , veri, a riprodurre. Che
preme ! Il dottore sig. Teste non vi ha dato il suo ma-
gnetismo animale spiegato? che più domandate ? . . .
La spiegazione di ciò che non esiste , ecco invero un
bel giro di destrezza, e nel medesimo tempo il miglior
modo di far credere a molti esservi qualche cosa là ove
non vi sono che parole. Sappiamo benissimo che il ma-
gnetismo esiste , però al Vauxhall e nelle sale ; cosic-
ché le teorìe e le spiegazioni non fallirono mai a' seguaci
di Mesmer quando sono lontani dal teatro delle loro ge-
sta. — In quanto a' fatti veri che domandate , signore ,
oibò, non ne avrete. — Portarsi dal dottore Auzoux? Ev-
via ! Per chi ci prendete voi ! ! ! — Mesmer , nelle sue
prime relazioni con l'Accademia delle scienze , non ri-
cusò mai spiegare il suo sistema; spinse anche la con-
discendenza sino a voler presentare de' certificati; ma al-
I\ v l STIMAZIONE 103
lorché il presidente Leroi e l'immortale Franklin gli domaa
darono degli esperimenti ; esso ancora, Mesmer, assunse
quel tuono altero che troppo impone alle masse, e con
tutta la forza del suo gozzo dottorai rispose con una
inimitabile gravità, che osare domandar fatti, a lui Mes-
mer, era una fanciullata (sic). Gli e che del pari Mes-
mer avrebbe voluto semplicemente, e seguendo il suo co-
stume con la generalità, addottrinare l'Accademia delle
scienze.
Sicché non ci crediamo mai autorizzati di negare quello che non
comprendiamo. A che si ridurrehbe il nostro credo se agissimo di-
versamente ?
In fatto di scienza, il nostro credo dovrebbe limitarsi
ad affermare quello eh' è , e non ammettendo per tale
iranno quello che può dimostrarsi con veri esperimenti
irreprensibili. Le ipotesi non debbono essere prese
che per quello che sono; diciamo di più , per quanto
valgono. L' inteso-dire è spesso il linguaggio di uno scioc-
co; ma che non è mai quando si tratta di maraviglioso!
Non uscendo da' limiti della scienza sperimentale im-
pareremo a distinguere il possibile dall' impossibile. L'a-
nalisi e l' osservazione sono i due grandi elementi
che debbono assicurare in eterna 1' avvenire de' no-
stri progressi , tanto nell' ordine fisico che neh' ordi-
ne morale. Questi sono i principi su' quali sono fon»
date tutte le nostre conoscenze , e donde uscirono tulle
le nostre conquiste scientifiche. Se vogliamo fermarci
nel vero, evitiamo , per quanto è possibile , che l' im-
maginazione compendi il nostro credo. — a La verità è
augusta, v> ha detto il sig. di Lamartine, — è possibile, ma
almeno è una certezza, ed è pure qualche cosa. Certezza
e saggezza, è potere. — Ci sovvenga che i nostri errori
(che sono in parie quelli de' nostri avi) ci furono più no-
163 INVESTIGA ZI.» E
cevoli che la nostra ignoranza. Gli è perchè crediamo
saper quello che non sappiamo, che non più cerchiamo
d'imparare e di conoscere. Ci appaghiamo di menzogne che
ahbracciamo come articoli di fede, e che poi disgrazia-
tamente propaghiamo come verità : « Val meglio non
saper nulla che sapere il falso. )ì (Babinet.) — Aggiun-
giamo di passaggio, che questo detto del celebre acca-
demico potrebb' essere ancora applicabilissimo a qual-
che altr' ordine di cose ... a Sarebbe meglio non a-
y> vere idea alcuna della divinità che averne basse 9
fi fantastiche, ingiuriose, indegne di essa; è minor male
y> sconoscerla che oltraggiarla. Amerei meglio , dice il
)) buon Plutarco, che si credesse non esistere Plutarco
» nel mondo , che se si dicesse Plutarco è ingiusto ,
)) invido , geloso , e tanto tiranno che esige più di
ì) quello eh' ei non lascia la possibilità di fare. » (Rous-
seau.)
Al cospetto della natura , la parte dell' uomo è perpetuamente
quella di uno scolaro;
Al cospetto della natura, si, ma non già innanzi agli
sperimenti del Vauxhall e della lledoute. — Distingo, mon-
seigneur! — Dicevamo nella nostra prima lettera: a non
è nel vedere continuamente sperimentare presso coloro
che ne fan mestiere, che s'imparerà mai quello che vi
è di falso o di vero nel magnetismo. )) — Il sig. V.
Meunier , aderendo a questa prima lettera, rispondeva :
y> La pubblicità dell' Amico delle scienze è acquistata
fi negli esperimenti che potrebbero essere tentati nelle
CONDIZIONI PRESCRITTE. ))
Se veramente è la nalura che vogliamo interrogare, non
usciamo dunque affatto, vi prego signore, da queste otti-
me condizioni. Lasciamo agli spacciatiti di errori il go-
INVESTIGAZIONE 165
verno del magnetismo speculativo; — a ciascuno le sue
opere. — Non andiamo né al VauxhalJ, ne alla Redolite,
né nelle sale, por assistere scientificamente agli esperi-
menti pubblici che vi si fanno. Gli slessi magnetizzatori
confessano che ivi non trovasi sempre la verità. — Tengasi
conto di questa confessione. — Noi sappiamo noi anticipata-
mente che queste esperienze riescono sempre, anche alla
presenza degl' increduli e degli spiriti refrattari che vi si
possono trovare, e che non si ha mai il pensiere di allonta-
nare. Ancora una volta, quando siamo al cospetto del magne-
tismo , non siamo precisamente innanzi alla natura.
Non dimenticate le lettere del professore Gerdy , sma-
scheranti la frode e l'impostura; non dimenticate le
miticolose discussioni sulla benda Pigeaire; non dimen-
ticate infine la Doppia vista svelata, opera nella quale
il sig. Gandon ci discopre i mezzi fraudolenti impiegali
da' magnetizzatori per eseguire destramente il fenomeno
della duplice vista. Quando siamo innanzi a de' sonnam-
buli^ siamo innanzi a persone che sanno simulare il sonno,
la catelessìa, anche V insensibilità, e che giuocano mae-
strevolmente a mosca cieca. Noi medesimi siamo stati
testimoni di questi fatti. Se pretendete che 1- esperimento
sia scientifico e veramente concludente, bisogna operare
al coverto di tulle queste soverchierie. Molti magnetizzatori
non ci hanno dichiarato che per operare, secondo essi,
in buone condizioni e con qualche certezza, bisognava
avere de' passivi a loro, un pubblico a loro , un locale
a loro e probabilissimamente molte allre cose a
loro ? S' intende bene che con tali condizioni il fluido
non è più refrattario ; sarebbe invero molto poco ama-
bile diversamente! — Se è necessaria dell' umiltà e della
modestia innanzi alla natura, e indispensabile pure della
sagacità e maggiormente della chiaroveggenza innanzi
al magnetismo. Il sig. V. Mounier sembra non inten-
166 INVESTIGAZIONE
dcrlo affatto. La falsa applicazione che di continuo fa
egli de' suoi eccellenti principi ne distrugge tutto il va-
lore.
E la positura di uno scolaro è quella che conviene ad ogni uo-
mo, foss'egìi il più grande di tutti, innanzi a chiunque, — e fosse que-
sto il più umile degli uomini, — che si presentasse come apportato-
re d'una invenzione, di una nuova cognizione.
Abbiamo già confutato lungamente il sistema che con-
siste a far passare il magnetismo per una novità. Non
ci ritorneremo mai più.
Premesso ciò , se avrem quistione co' magnetizzatori , non
sarà coli' ironìa coli' accusa con la sfida in sulle labbra , collocan-
doci da giudici e citandoli al nostro tribunale.
Le nostre due prime lettere certissimamente non por-
tano il carattere ironico che ci rimproccia il sig. V. Meu-
nier. Mostrano esse un immenso dubbio, è vero, ma a
fianco al dubbio figura sempre il desiderio troppo sin-
cero di vedere ciò che contiene il magnetismo, come di-
cono,, di positivo. — Non è da sorprendere che dopo a-
ver veduto e provato spesso la nullità del magnetismo
animale , e innanzi alle triste confessioni che fece-
ro pubblicamente i magnetizzatori nel corso del sig.
dottore Àuzoux, non è da sorprendere, diciamo, se ci sia-
mo permessi scherzare sopra un soggetto che non saprem-
mo ormai prendere sul serio, quando pure alcuni con-
servassero ancora dopo tante sconfìtte, la ridicola preten-
sione di attribuirgli il dono de' miracoli.
In replica a questo rimprovero d' ironìa che ci rivol-
ge il sig. V. Meunier, potremmo citargli la memoranda
seduta del senato di Washington nel momento che si oc-
cupava della quistione degli spiriti percussori. Il sig. V.
Meunier vedrebbe come gli onorevoli membri del sena-
INVESTIGAZIONE 167
to che presero la parola in quella congiuntura,! sig. Schi-
elds, Petler e Weller, trattarono la famosa petizione sot-
toscritta da quindici mila individui, e trai quali doveva-
no necessariamente trovarsi uomini di onore e d'intel-
ligenza ! Non abbiamo mai avuto la pretensione di es-
sere più importanti del senato di Washington.
Mio Dio , il rimprovero d' ironia non è nuovo in si-
mile materia, e tanto poco nuovo, che un giorno il si-
gnor segretario dell'Accademia di medicina toglieva dal
dotto P. — L. Gourier, ex maestro in quest'arte, un brano
di sua risposta, che qui bisogna citare per convincimento
del sig. Meunier. « E fuor di dubbio, che non vi sarà
)) chi potrà assolverci di aver fatto sentire il ridicolo
)) di ciò che era ridicolo , d' aver parlato in termini
y scherzosi di soggetti scherzevoli , di aver finalmente
)) aggiustate le forme della discussione all'importanza dei
)) soggetti in litigio.
y> Del resto tal'è stato sempre il rimprovero che i ba-
)) rattieri ed i ciurmadori hanno rivolto a coloro che
)) non vollero prendere sul serio le loro ridicole pre-
)) tensioni.
y> Si rampognava al sommo Pascal, ha detto il P. —
y> L. Gourier (e qui ci si condoni questo paragone) , si
)) rampognava a quel bello genio di essersi permesso scher-
^ zare. Era ben poca cosa , dicevano , quelle sue me-
li schine lettere, miserabili buffonerie capaci, tutto al
y> più, divertire momentaneamente per la maldicenza e
y> per lo scandalo ; scritti di niun valore, senza fondo né
y) solidità, senza nerbo , come dicesi ora , lette la mat-
)) tina, dimenticate la sera; insomma indegne di lui, di
y> un tal uomo , di un dotto ! disonorandosi nelP im-
yi piegar così il suo tempo ed i suoi talenti, scrivendo
» fogli e non libri, e svolgendo tutto in motteggi in-
yi vece di ragionar gravemente. Era il rimpmecio che
168 INVESTIGAZIONE
)) gli si faceva, prosegue quest'altro maestro nell'arte di
■jì pensare , vecchia e consueta querela di chi non ha
)) per sé né i baioni.;., né la verità, ne la ragione. )) —
Avvertenza al signor V. Meunier.
Domanderemmo loro semplicemente il permesso di andare a
scuola da essi.
Non dividendo tutta l'umiltà del signor V. Meunier ,
non domanderemo a' magnetizzatori il permesso di an-
dare a scuola da essi.... Noi ne ritorniamo. Abbiamo
peraltro già provato che molti magnetizzatori rigettano
totalmente questo mezzo d' investigazione di cui il sig.
dottore Beaux ha notati in una maniera ben poco per-
suadibile i moltiplici inconvenienti.
Né avremmo l'idea di prescriver loro, che sono i maestri, un pro-
gramma d'insegnamento, per noi, i discepoli. Strana pretensione
dello scolaro al pedagogo!
Che credere di tanta leggerezza? Come avviene che il
sig. V. Meunier, il quale ha ietto le nostre scritte e che
le ha fatte inserire nel suo giornale, può attribuirci l'idea
di aver voluto prescrivere un programma a' sig. ma-
gnetizzatori?
Ecco in qua' termini ci siamo espressi su questo pro-
posito, ce Non spelta a noi indicare questo o quello e-
S) sperimento..». È dunque a' signori magnetizzatori di
)) formolare il loro programma e dirci, in modo certo
)) ciò che potranno fare. )) (n° 10).
Ed appresso, nella scritta:
)) Permettetemi dunque, signore, di ripeterlo ancora,
)) spetta a' sig. magnetizzatori intendersela tra loro , se
)) vogliono agire d'accordo, e formolare il loro program-
mi ma, sia in comune sia in particolare, ))
INVESTIGAZIONE 100
Per trovare un senso equivoco in queste frasi* biso-
gna veramente metterci della buona volontà. — Conve-
nite, signore, che se non aveste mai dato uno sguardo
alle nostre lettere, non ci addebitereste una condotta più
contraria a' nostri sentimenti ed alla verità de' fatti.
E molto meno con imperio diremmo loro: mostrateci questo, e
non quello, e fatecelo vedere in questo modo, in quel luogo, in
quel tempo, in quelle circostanze.
Imperiosamente! questa parola è ardila ., signore. 11
nostro appello, lo sapete, era diretto agli uomini di buona
volontà e non ad altri (n° 8). Ci era liberamente per-
messo prendere sul serio l'esame tanto spesso domandalo
da numerosi scritti pubblicati da' sig. magnetizzatori, e
la investigazione che loro proponevamo nella nostra pri-
ma lettera, allora vi pareva giustissima e tanto deside-
rabile che voi medesimo, provando gli stessi dubbi (sic)
e gli stessi nostri bisogni, vi univate a pieni voti alla
nostra domanda , ed offrivate la pubblicità del vostro
giornale agli esperimenti che potrebbero essere tentati
nelle condizioni prescritte. Sono queste le precise vo-
stre espressioni, signore; perchè cambiarle oggi? — Non
eravi nulla d'imperioso, ci sembra; profittando delle fa-
vorevoli circostanze che a noi si offrivano tanto leal-
mente dal sig. dott. Àuzoux, invitavamo i magnetizza-
tori a venire ad operare nel suo anfiteatro e sotto lo
sguardo di molti uomini competenti in materia di espe-
rimento; ciò che avrebbe dovuto essere gradevole a' ma-
gnetizzatori , supponendo sempre che avessero qualche
irriprensibile esperimento da produrre alla presenza di
nomini poco sospetti di comparismo; ma non comanda-
vamo, e non intimammo ad alcuno Yordinc di render-
usi. Dio mercé, il nostro potere non estendesi fm là.
170 INVESTIGAZIONE
In quanto al tempo, al luogo , al modo di operare,
non ammettemmo giammai per principio l'esagerato ri-
gorismo di che ci fate oggi rimprovero. — ►Non abbia-
mo domandato che una cosa soltanto, mettere gli espe-
rimenti in salvo da qualunque frode, lasciando del re-
sto a' sig. magnetizzatori la cura di operare come loro
meglio parrebbe. Voi., signore, non lo ignorate, giacché
voi stesso, dopo aver noi proposto a tutt'i magnetizzatori
il pubblico esperimento della duplice vista, da una banda
provavate la loro incapacità, e dall'altra tutta la nostra
buona volontà in questa occorrenza, ce Che hanno essi
ad obbiettare intanto? dicevate allora: il tempo, il luo-
go, le persone , tutto rimane a loro discrezione (sic) ))
(N° 16). Perchè dunque cangiar così di linguaggio?
Invero , le ramanzine che oggi ci rivolgete mancano
di ogni fondamento.
Capiremmo che una esigenza che ci sembrasse giusta potreb-
be non parerci fondata in ragione della nostra ignoranza.
Confessiamo con tutta umiltà la nostra ignoranza, ma
facendo pure osservare al sig. V. Meunier di esser noi
neir ignoranza che conosciamo; appunto per questo, sap-
piamo in che consiste, « Certamente, è una grande sven-
» tura F esser miserabile, ma è ancora più grande l'esser
» miserabile e non conoscerlo. » (Pascal.) — Orbene, è non
conoscere la propria miseria il credere alla duplice vista,
alla stregoneria ed a tutte le eccentricità magnetiche che
tanti onoralissimi ed intelligenti hanno sottoscritto nella
più buona fede del mondo; vuol dire non conoscere la
propria miseria confondere l'impossibile col possibile.
y> Assolutamente F uomo non conosce nulla, y> ha detto
Montaigne con ragione, prendendo questa parola in un
senso assoluto, Ma da uomo ad uomo la cosa è un pò
INVESTIGAZIONE 171
diversa. Vi sono degl'ignoranti e de' dotli. — Non si ar-
riva mica a conoscere qualche cosa, che osservando. A
chi sa vedere, cioè osservare, perticne il sapere,, e non
già a chi vuole indovinare. Gl'indovini e gli stregoni non
seppero mai altro che la sola arte di coltivar la credulità
degli sciocchi e de' balordi. — La natura sembra dire a noi
tutti, con Rousseau: « Non conosco Varie di esser chia-
ro con chi non è attento y> Osservare attentamente, e
leggere nella natura, è illuminarsi ed instruirsi. — 1 mes-
meriani non han che farsene di tutto questo. La ragio-
ne eia natura sono lettere chiuse per essi. 1 passaggi,
le tinozze , gli specchi magici , il diavolo ed i suoi
emblemi , poco importa , ecco quello che loro bisogna,
e loro tiene luogo di tutto; ma la natura non ha a mis-
chiarsi per nulla con siffatta scienza!
Il sig. V. Meunier , il quale a favore e contro tut-
t' i propri principi sembra aver assunto V impegno di
scrutinar e tutt' i vecchi argomenti de' magnetizzatori, non
ha dimenticato quello dell 1 ignoranza umana. Gli è un
campo sempre largamente coltivato; da quello alla pro-
scrizione dell'uso di ragione non v'è che un passo. —
Ciò che havvi di certo a' nostri sguardi, è che l'igno-
ranza umana è veramente la base la più solida sulla
quale si fondano tutte le dottrine del magnetismo. L'igno-
ranza de' popoli ha prodotto sempre la fortuna e la scien-
za de' ciarlatani di ogni classe. — Checche sia } non
sapremmo scorgere nel? ignoranza che ci si rimprovera
una ragione sufficiente per ammettere come articolo di
fede tutte le follie e le chimere che Mesmer, Puvségur
ed altri ci spacciarono col titolo di verità.
Malgrado lutta la nostra ignoranza, alzeremo ancora
la voce con Voltaire : ce atomi di un giorno ! miei
f) compagni ncll' infinita piccolezza^ nati al pari di me
per soffrire e per ignorar tutto, vi è tra voi chi sia
17:2 INVESTIGAMO* E
)) tanto pazzo per eroderò saper tutto questo? No , non
» vi è ; nel fondo del vostro cuore sentite il vostro nul-
y> la, come rendo giustizia al mio. Ma siete orgogliosi
)) troppo per pretendere che sieno accolti i vostri frivoli
y> sistemi, n
Ci guarderemmo principalmente di voler sostituire ad un corso
completo di studi la dimostrazione di un fatto solo da noi arbitra-
riamente scelto,
Ripetiamo al sig. V. Meunier che non si trattava di
stabilire o fare un corso di magnetismo. Non volevamo
noi imparare a magnetizzare, mentre, per riuscire, bi-
sogna , dicono , aver la fede _, e noi siamo un tantino
della scuola di S. Tomaso. — Il nostro appello avea lo
scopo unico di verificare , di constatare autenticamente
la realtà de' fenomeni chiamali magnetici. Non ne ave-
vamo indicalo alcuno io particolare, questo piuttosto che
quello; aspettavamo il programma de' magnetizzatori (che
non arrivò mai e saremmo stali curiosissimi, invece, di
veder tutti que' pretesi fenomeni , se si fosse potuto ri-
produci innanzi a noi in condizioni accettabili.
Può rileggersi tutta la nostra seconda lettera su que-
sto soggetto , e si vedrà fino a qur.l punto il sig. V.
Meunier si sbaglia relativamente a' torti di che e' in-
colpa. Eravamo lungi d' imporre autorevolmente con-
dizione alcuna. — Ma amando non deviar dallo scopo, e
chiudere Y adito alle sfuggite,, esprimevamo la propria
opinione dicendo, « Se la scienza del magnetismo può
realmente produrre un solo fallo costante e positivo ,
io credo (e questo non ha nulla d' imperioso) io credo
che gli è da questo che bisognerà incominciare. — Indi
lasciavamo a' magnetizzatori la cura di scegliere libera-
mente tuli' i fenomeni che piacerebbe loro di riprodurre
INVESTIGAZIONE i 73
(n° 10), ed ceco ciò che il sig. V. Meunier chiama un
fatto scelto da noi arbitrariamente!
Nel numero seguente (n° 1 1 dell'Amico delle scienze) ,
il sig. Derrien ci diceva, a E il fenomeno di visione
senza il soccorso degli occhi che vi convincerà della
realtà del sonnambulismo. )) — Il sig. Derrien aveva per-
fettamente ragione , non vi bisognava altro per rima-
ner convinto. La visione senza il soccorso degli occhi e
talmente contraria all' ordine naturale che questo solo
fatto basterebbe per convincere tutti gT increduli possi-
bili , e , può attestare 1' esistenza di un novello ordine
di cose. Ah! se questo fatto fosse vero , allora non si
avrebbe più alcun dritto di avocare in dubbio le ec-
centricità magnetiche che abbiamo, senza tema , tacciate
di follia. Se questo fatto fosse vero , la parola assur-
do non avrebbe più significato nella nostra lingua ; la
magia, la stregoneria, le tavole parlanti, gli spiriti per-
cussori, le operazioni cabalistiche, tutto in una parola
rientrerebbe nel campo del possibile; realmente parlan-
do, non vi sarebbe ornai nulla d'impossibile. Ed è que-
sto fatto, tanto rilevante, tanto colossale, tanto prima-
rio in sé stesso, che il signor Derrien, ci ha proposto,
che noi abbiamo accettalo, e che ninno ha potuto mai
riprodurre; è questo fatto tanto straordinario, tanto de-
cisivo, questo fatto senza uguale che il sig. V. Meunier
ci rimprovera aver accettato e che calcola egli come cosa
di poca importanza! — Lungi dal dividere in questo le o-
pinioni dell'onorevole redattore dell'Amico delle Scienze,
noi persistiamo a credere e sostenere che la pruova reale
di questo fatto unico, sarebbe per se sola la più grande,
la più sorprendente, la più strepitosa di tutte le scoperte
che l'uomo avesse mai fatte; ben altro che la telegra-
fìa elettrica, ben altro che la navigazione aerea, che l'in-
venzione della stampa, la scoperta dell'America, una sco-
I Ti INVESTIGaZIuNL
perla impossibile , introvabile . tanto impossibile quanto
la risurrezione de'morti .... ed i viaggi nella luna.
II sig. V. Meunier , che ci biasima di aver oggi ac-
cettato la proposizione del sig. Derrien ci avrebbe
s.mza dubbio biasimato ancora se l'avessimo rifiutata,
ed in quest'ultimo caso, avrebbe avuto perfettamente ra-
gione.
II sig. V Meunier non sa egli dunque, che la visione
senza il soccorso degli occhi è un fenomeno tanto stra-
ordinario e tanto capitale, che per se solo domina tutta
la quistione del magnetismo: e ciò é così vero , che il
sig. Burdin, membro distinto dell'Accademia di medici-
na, il sig. Burdin che fece parte della commissione del
1837, annoiato finalmente di assistere a tutte le giun-
terie del magnetismo animale, e volendo arrivare ad una
soluzione difiìnitiva, propose ^seduta del 5 settembre 1837)
un premio di 3, 000 franchi in favore di chi potrebbe
leggere senza il soccorso degli occhi. L' Accademia ac-
cettò : nominò una commissione speciale , ed il pre-
mio Burdin fu inslituito (seduta del 12 settembre 1S37 .
L'esperimento rimase aperto per tre anni sino al 1° ot-
tobre 1840); ma non vi fu chi potesse guadagnare quel-
F infelice premio che formerà sempre la vergogna e la
disperazione di tutt' i sonnambuli e deloro magnetizza-
tori. — Tutt"' i concorrenti che si presentarono fallirono
nel modo il più completo ed il più ridicolo. — Il dot-
tore sig. Teste , il cui nome figura tra coloro che si
vantano aver riprodotto questo fenomeno, fu del non-
io. La sua sonnambula., per ordinario tanto lucida. non
potette innanzi agli accademici, deciferare una sola pa-
rola per guadagnare il premio, ma invece, lesse distin-
tamente ciò che non v'era scritto.
Quando tutto un corpo accademico si decide o si li-
mita alla constatazione riti un solo fatto per riconoscere
INVESTIGAZIONE 175
l'esistenza di una nuova scoperta, bisogna pure ammet-
tere che questo fatto sia realmente di qualche impor-
tanza. E quello che il sig. V. Meunier sembra non aver
capito.
Andremo alla buona là ove sono esposte, ove sono sperimen-
tate le cose che avremo il desiderio di apprendere, reclamando
solo il dritto di esaminarle da vicino, per determinarci con la de-
bita assennatezza.
Non e possibile usare maggior compiacenza , e non
comprendiamo veramente, come i signori magnetizzato-
ri non dischiusero al sig. V. Meunier le due grandi
porte del loro tempio, cioè del Vauxhall. Non volendosi
portare in casa del sig. Àuzoux, perchè dunque non ri-
sposero essi al semplice desio dell' onorevole redattore
dell' Amico delle Scienze ? Avessero giudicato , anche
lui, d priori, ribelle al fluido? pure il drillo di esa-
me reclamato dal sig. V. Meunier sarebbe forse un osta-
colo alle simpatìe magnetiche? Potrebbe darsi pure che
il magnetismo fosse per natura antipatico ad ogni sorta
di esame. — Del resto non vogliamo incaricarci noi, di
risolvere tutte queste difficoltà.
Gli è cosi che in ogni circostanza, ove trattasi di magnetismo o
altro, debbono comportarsi coloro i quali sono animati dal puro
amore della scienza.
Errore, signore , errore ! Il puro amore della scienza
nel fondo non è che l'amore della verità, e non richie-
de , nella quistione che ci occupa , che una sola cosa:
l' imparzialità nello esame de' falli. E l'imparzialità lun-
gi dall'escludere la giusta diffidenza, che faranno sempre
nascere gli antecedenti del magnetismo, vuole all'oppo-
sto che tengasi conto di tutt' i suoi misfatti e di tutte
le manovre poste da esso in opera
ITO INVESTIGAZIONE
Permetterete,, signore, a coloro che conoscono la sto-
ria della benda Pigeaire, ec, di non accettare come fe-
nomeni naturali , tutti questi esperimenti maraviglisi
che riescono tanto mirabilmente nelle sale.
Ci permetterete, di non andare a ricercare la verità
nelle pubbliche sedute del Yauxhall!
Ci permetterete finalmente di credere un poco al buon
senso e di respingere lungi da noi, come favole volgari
tutte le eccentricità magnetiche attestate pure da tanti
nomini di onore e ci intelligenza.
Che! i magnetizzatori si collocheranno da vittime, ac-
cuseranno tutte le società dotte di Europa di testardag-
gine o d'ignoranza, ne faranno appello generalmente al-
l' esame; poscia quando l'occasione di un positivo in ve.
stigamento si presenterà, discuteranno sull'opportunità di
esso . per rimandarci quindi agli esperimenti del Vau-
xhall } e voi, signore, voi persisterete a considerare il
magnetismo come una quislione di buona fede!!! — Ah'
gli è peccar troppo di buona volontà....
Gli è cosi che si dovrebbe agire inverso qualunque innovatore.
Sicché non amiamo quel titolo di giudici che assumono nel seno
delle accademie coloro a'quali incumbe la cura di esaminare le sco-
perte e le invenzioni.
Per essere esatti, dobbiamo dire che le accademie no-
minano commissioni e non tribunali. Il titolo di giudice
non è precisamente, come pretende il sig. V. jleunier,
quello che assumono i Commissari ; del resto , chiama-
teli anche esaminatori se vi garba, poco importa la pa-
rola, è la cosa che bisogna vedere. Ora, per noi, l'arte
di giudicare o l'arte di ragionare è assolutamente lo
stesso. E perchè non ci vediamo alcun inconveniente chia-
mandoli giudici, mentre l'appellarsi al giudicio di una
commissione, è appellarsi alla sua ragione suprema. —
E quello che far debbe ogni innovatore di buona fede,
INTESTÌGAZIONÈ 177
poiché la verità non lentie l'esame; essa in vece lo pro-
voca , poiché non può che guadagnarvi. Il magnetismo
per contrario, a simiglianza degli uccelli notturni, non sa
vivere che nelle tenebre.
Mesmer approvava troppo i principi del sig. Meunier;
non amava i giudici ed obbiettava loro che non pote-
va egli farsi giudicare da' propri allievi (sic). I propri
allievi! Franklin e Lavoisier!!! — Dopo aver provocata la
formazione di una commissione nel seno di ima società
scientifica, nello scopo , diceva egli, di constatare delle
guarigioni da lui operale, rifiutava formalmente che si
esaminassero i suoi ammalati; or dunque come consta-
tare senza giudicare? osservare giudiziosamente l'egregio
sig. Dubois (d'Amiens).
Le commissioni dovevano, secondo Mesmer, contentar-
si della parola di onore degli ammalati, in conclusione,
Mesmer vuol far provare la sua scoperta dall'Accademia,
ma a condizione però che se i commissari non sono del
suo parere non gli accetta come giudici.
Dopo Mesmer sino a ? noslri giorni, il magnetismo ani-
male ha continuamente rappresentata la slessa comme-
dia. Ne abbiamo testé avuto una nuova ripetizione in
casa del dottore sig. Auzoux. Il magnetismo domanda
ad alta voce di essere esaminato; vogliono farlo, la luce
lo atterrisce e mette tutto in opera per sottrarsi all' e-
same. È una volpe che bisogna attorniare fin nel suo
covile per attrapparla. — « La lattica di Mesmer, dice il
« sig. Dubois (d'Amiens), sarà ormai seguita da tutt' i
u magnetizzatori che verranno dopo di lui. y> Ecco a
colpo certo una profezìa che non é priva di qualche lu-
cidità. — Ed il sig. Amedeo Lalour , di già citalo, scri-
veva pochi giorni or sono , parlando de' magnetizzatori
che spariscono al cospetto della investigazione: « Bisogna
K leggere nell'Amico delle Scienze tutte le sfuggite che
12
178 raTESTlGAXIOJB
cercauo, sia per ricusare Y investigatone, sia per an-
nullarne preventivamente i risultati. Questo spettacolo,
dobbiam dirlo al sig. V. Meunier, non è nuovo per
>i noi. E la ripetizione esatta di ciò che è avvenuto ogni
Kl qual volta Y accademia di medicina ha voluto inter-
venire in questa contesa } ogni qual volta altre so-
cietà scientifiche meno ufficiali dell' accademia. hanno
cercato sperimentare, ogni qual volta, finalmente. che
y> uomini gravi, imparziali e di buona fede hanno ten-
y> tato chiarirsi su questi pretesi fenomeni magnetici. )ì
(Unione medica del 22 marzo.)
Sempre con difficoltà abbiamo potuto capire come il
sig. V. Meunier, il quale^ in fatto di magnetismo .non
ha mai veduto nulla e nulla può affermare , ma che
però ha inteso parlare de' precedenti istorici di questa
pretesa scienza, ha potuto farsi trascinare sino ad ab-
bracciar tutt' i miserabili e tristi argomenti de' magne-
tizzatori.
Giudici suppongono colpevoli. E di fatti non s" incomincia dal
mettere in sospetto chiunque è apportatore di una nuova verità?
Non mai — Al cospetto di una commissione accademi-
ca,, non è l'uomo che è assiso sullo sgabello, bensì Y in-
tentare, che egli stesso ha reclamata, e sollecitata quella
pruova. Per lo più Y individuo è assente , ed è la sua
scoperta o la invenzione di lui che giudicasi. Il signor
V. Meunier oserebbe sostenere che tutti gl'inventori che
vanno a picchiar Y uscio delle accademie sono irrepren-
sibili di esagerazione, e che mantengono essi tutto quel-
lo che promettono , che non s" illudono e che non si al-
lontanano mai dal vero ?
Il sig. V. Meunier dovrebbe riconoscere per regolari-
tà di giustizia, che in fatto di scienza, se i progressi sono
IWESTIGAZIOrVE 179
lenii a fissarsi, se le nuove verità s'insinuano con molla
difficoltà, non e sempre come si pretende comunemente
per l'opera di un volere avverso, il quale avrebbe a di-
letto dP innalzar delle barriere per arrestar V avviamento
del progresso, o per una specie di riprovazione ostile e
sistematica all'avanzamento di ogni cosa; ma molto più
perché il ciarlatanismo, la speculazione industre, l'am-
bizione di questa , i sogni chimerici di quello ingom-
brano giornalmente e senza utilità i segretariati delle
accademie, le cui porte rimangono continuamente aperte
a tutti. Queste sono in realtà, le vere cagioni che osta-
colano il cammino del progresso. — Ovunque il loglio
guasta il buon grano. — L'uomo probo , il vero inven-
tore soffre e subisce, suo malgrado, il male di coloro che
Io circondano. Ma come migliorar questo stato tristissi-
mo di cose? a chi rivolgersi per farlo cessare e per far
meglio? ... A' magnetizzatori senza dubbio!!!
Sì i più grandi uomini sono come gli altri , e tal-
volta più degli altri soggetti agli errori, mentre il solo
inerte,, l'inoperoso non s'inganna; però non senza ingiu-
stizia si potrebbero accusare di cattiva fede. Se certe in-
venzioni non sono state immediatamente riconosciute ed
adottale fin dal primo loro apparire nel mondo, bisogna
ben considerare che fu solo per non essere arrivale an-
cora a quel grado di perfezionamento e di maturità ove il
tempo, 1' esperienza e lo studio le hanno portate in se-
guito. Come ammettere, infatti , che tra tanti uomini
di onore e probità, la cui vita intera è dedicata all'a-
more della scienza, come ammettere che innanzi ad una
scoperta importante e positiva, non si trovi un solo che
tolga a difendere la verità quando il fatto è evidente .
palpabile per tutti?
Confessiamo piuttosto che viviamo in un' epoca, nella
quale l'industria ha preso un tal volo, ove il ciarlata-
180 INVESTIGAZIONE
nismo scientìfico coltiva le sue mendaci scoperte sur
una scala tanto vasta , e con tanta impudenza , che bi-
sogna esser grati a coloro che competenti, si oppongono
con ogni vigorìa a questi flagelli ef invenzioni arri-
schiate. — È indispensabile il bisogno di diffondere le più
salutifere nozioni del vero, mentre dappertutto ce Vigno-
ranza spinge gli spiriti aitivi e zelanti alla ricerca del-
V impossibile. )) (M. Babinet).
Non è sotto sì benefici auspici, lo diciamo sinceramente, che l'af-
fare si è impegnato in questo giornale, (vedi la prima lettera del
sig. Mabru nel nostro n. 8.)
Colui che ha scritto queste Ire linee in data 27 a-
prile è propriamente quel medesimo che , due mesi or
sono (24 febbraio), rispondeva simpaticamente al nostro
appello? — E concesso dubitarne. — Ecco come si esprime-
va il sig. V. Meunier , dopo la ricezione della nostra
prima lettera e della quale qui ne invoca la testimo-
nianza, sicuramente perchè ne ha perduto la memoria.
y> L' appello del dotto chimico autore delle lettere da
)) poco lette , merita di essere inteso : speriamo poter
y> dire quanto prima che lo è stato. Molti uomini sinceri
)) provano sul punto di scienza di cui trattasi, la stessa
y> incertezza di che lamentasi il sig. Mabru; confessia-
mo mo essere del numero anche noi, e non abbiamo men
V) che lui il desiderio di veder cessati i nostri dubbi. Cosi
)) la pubblicità dell'Amico delle scienze sarà acquistata
con gli esperimenti che potranno essere tentati nelle
PRESCRITTE CONDIZIONI. )ì
Ed il 22 marzo seguente, il sig. Amedeo Latour scri-
veva nelV Unione medica. « Un ragguardevole corrispon-
» dente di questo foglio ^ Amico delle scienze), il sig.
y> Mabru ha domandato con precise parole una investi-
ci gazione su i fatti magnetici. y> — Con precise parole!
INVESTIGAZIÓNE 181
questo è chiaro senza dubbio. Si vede che il sig. Mou-
nier ci giudica oggi troppo severamente , a che tende
ciò? al bisogno forse di fissar la sua posizione^ Non sa-
premmo dirlo, ma ciò che havvi di certo è, che egli è
divenuto più magnetofìlo degli stessi magnetizzatori.
Eccone la prova: un autore magnetista, il sig. Morin,
diresse al sig. Meunier, dopo la pubblicità data al no-
stro appello, due lettere (rimaste inedite); la prima in-
cominciava cosi:
« Mio caro Meunier, qualunque generosa idea non es-
» sendo attesa mai al vostro uscio, prendendone la mas-
fi chera ciascuno è sicuro di essere aperto. y> E F au-
tore proseguiva sullo stesso tenore. Ma poi conosciute
le nostre scritte eh' ei non aveva per nulla lette, il si-
gnor Morin modificò singolarmente le sue idee e le sue
espressioni a nostro riguardo. Ecco quanto scriveva al
signor Meunier in una seconda lettera: « Malgrado il de-
y> siderio ed anche un po' il dritto di prender parte nella
y> discussione magnetica aperta nel vostro giornale, sono
n pur fortunato che la lunghezza della mia prima let-
y> tera abbia fatto differitene la pubblicità, mentre la
y> pregevole condiscendenza del sig. Mabru ne ha
y> singolarmente modificato i termini ( sic) . *=- Mi com-
T) piaccio dunque riconoscere che cotesto stimabile dotto
y> non domanda niente di soverchio, e che i magneti z-
y> zatori son tenuti ormai fornirgli quanto esige pel suo
)) convincimento. Solo permettetemi di proclamarlo con an-
y> ticipazione, i signori magne lizza tori noi faranno.ee... »
Ecco certamente più di quello che abbisogna per con-
fondere e distruggere le inconsiderate interpretazioni del
sig. V. Meunier.
J82 INVIiSTI(iAZK»E
Benché lo scopo del big. Mabru fosse, dice egli, di dissipare « il
dubbio e l'incertezza » del suo animo sulla realtà de'fenomeni ma-
gnetici, al suo dire si riconosceva piuttosto un lottatore mendi-
cante l'occasione di disingannare gli occhi degli illusi e confon-
dere gì' impostori , che uno studioso procurantesi con tutta sin-
cerità l'occasione di estendere le cognizioni.
Non sapremmo ancora meglio combattere queste av-
veniate interpretazioni, che citando al sig. Mounier le
nostre proprie parole. Ecco dunque quello che scrivevamo
nella nostra seconda lettera ( n. 10, dell' Amico delle
scienze):
a Non é certo una lotta sistematica che vogliamo im-
)) prendere, é la verità che domandiamo per noi e per
)) tutti. Si afferma che esistono de' fatti ; domandiamo
)) vederli, e render loro una completa testimonianza se
Y) si vorranno riprodurre al nostro cospetto, ec. y>
Dicevamo inoltre nella stessa lettera:
u Farò indubitatamente tulli gli sforzi per arrecare il
)) debole mio concorso alla distruzione di un tale errore
y> od alla spiegazione di questa verità, se il magnetismo
ì) è una verità. )) — Che volete di più ; che si può ri-
spondere a simili detti? Nulla.
Bisogna confessarlo pure, non siamo di coloro che non
sanno celebrare che i successi; amiamo udir la tromba
della vittoria , ma siamo però profondamente persuasi
che la distruzione di un errore è il miglior modo di
preparar gli animi ad accogliere la verità. — Non si ha il
nome di Amico delle scienze senza essere un tantino l'ini-
mico della menzogna. Il sig. V. Mounier, più che altri,
deve in ciò dividere la nostra convinzione.
Quindi provammo ritirar dalla proposta quel suo carattere
troppo personale ed il carattere di sfida.
INVESTIGAZIONE 183
Sfida ! Anche un' al Ira parola da noi giammai pro-
nunciata, e che al sig. V. Meunier piace addebitarci.
Il carattere di sfida che attribuisce egli con tanta be-
nevolenza alle prime nostre lettere non e meglio fon-
dato come l'abbiamo più sopra provato. Ma passiamo ol-
tre, questo non è che un dettaglio.
Nel numero 9 avanzammo l'idea di un comitato di studio, com-
posto e di magnetizzatori, e di uomini desiosi di chiarirsi sul magne-
tismo animale. « Se un tal comitato si forma, dicevamo, dovrà a
» parer nostro:
« 1.° Dirigere il completo inventario de* fenomeni a consta-
» tare;
« 2.° Stabilire tra essi un seguito, una continuazione , una con-
» catenazione;
« 3.° Infine procedere sperimentalmente alla verifica di ciascuno
» di essi nell'ordine di classificazione precedentemente fissato, affì-
» dando la condotta di ogni esperimento all'uomo competente nella
» quistione speciale che si tratterà di schiarire.
Bisogna conoscere ben poco la storia del magnetismo
per proporre un tal mezzo di verifica. — Quando non i-
gnorasi tutto quello che i magnetizzatori fanno in casa
loro , e tutto quello che non possono più fare al di là
delle loro case , si deve considerare come possibile la
formazione di un comitato misto? Non ci hanno le cento
volte allegato l'impossibilità di operare alla presenza di
medici, fisici, chimici; lutti, quanti sono, ribelli al flui-
do, increduli e materialisti; scienziati in una parola? —
Perchè gli esperimenti riescano, capitelo bene adunque,
sig. Meunier, vi necessita indispensabilmente un comi-
tato di magnetizzatori , come per impedire che riuscis-
sero uopo è che vi sia un comitato di uomini esperti
nell'arte d'interrogar la natura.
Accolta quest' idea , non si sarebbe trattato nò della semplice
prova di un fatto solo , ne del convertimene di qualche incre-
184 INVESTIGAZIONE
dulo, ma bensì della constatazione e del progresso della scienza e
della convinzione dell'intero pubblico.
Ci stimeremmo felicissimi di poter convincere l'intero
pubblico sulla quislione del magnetismo ; ma noi , che
dopo aver per lungo tempo cercato di vedere, non ab-
biamo mai veduto altro che He? compari, non sapremmo
aver la pretensione di constituire una simile scienza.
Poiché il sig. Meunier ritorna di bel nuovo sulla
nostra pretesa domanda di un solo fatto, lo preghiamo,
per finirla con quel rimproccio, a rileggere la nostra let-
tera del 9 marzo ; eccone il contenuto : ce Intanto non
y> domandiamo niente più di quello che operasi giornal-
ai mente nelle sale; niente più di quello eh' e scritto in
y> tutte le opere sul magnetismo: la duplice vista , il
)) sonno, V insensibilità, ec. »
Ecco ciò che il sig. Meunier, il quale non va super-
bo di grandissima esattezza a nostro riguardo, chiama
domandare un solo fatto!
Il sig. Mabru non prestossi a questo allargamento della qui-
slione.
Ah ! questa volta, sig. redattore, è troppo forte il vo-
stro parere, e sorpassa veramente tutt' i limiti. . . .
Non si crederebbe, all' udire il sig. V. Meunier, che
eravamo investiti di un potere, in virtù del qaale aves-
simo la facoltà accettare o rigettar l'ima o l'altra combi-
nazione. — Dichiariamo altamente (e tutta la corrispondenza
ne fa fede ), che non ci demmo mai il fastidio di ricusare
al sig. Meunier quello ch'ei proponeva, come tanto meno
ci curammo respingere il programma de'magnetizzalori,
giacché quel malaugurato programma morto sul nascere
non salutò mai la luce. — Il progetto del sig. V. Meu-
nier non fu l'obbielto di alcuna discussione, e potremmo
INVESTIGAZIONE 185
sfidar P onorevole redattore dell' Amico delle scienze ,
ad accennare una sola nostra parola, in appoggio di
quanto espone.
Per la prima volta, oggi soltanto, abbiamo espresso
la nostra opinione personale sulla proposizione del sig.
V. Meunier; epperò ci saremmo guardati bene esternarla
innanzi a'magnetizzatori, non volendo opporre il meno-
mo ostacolo a' loro esperimenti. — Ci bastava poter con-
statare il più piccolo fatto, purché fosse stato esente da
ciarlatanismo.
Il 16 marzo (n.° 11), il sig. V. Meunier, di sua au-
torità privala, annunciava a'suoi lettori che <x I signori
» Auzoux e Mabru , convinti della nullità assoluta del
)) magnetismo animale, si ritiravano da una invesliga-
» zione per essi ormai senza motivo; — e che la investi-
» gazione stava per entrare in una nuova fase. )) — An-
che oggi, il sig. V. Meunier terminando questo articolo
annuncia la fine della prima fase della investigazione. —
Dopo questo aspettale forse , lettori , la seconda fase ?
Niente affatto: invece vedrete ben presto che un ecclisse
totale e perenne del magnetismo succederà alla prima
fase. — L' investigazione è morta, l' investigazione e sot-
terrata. — Perchè il sig. V. Meunier non ci accusa di
esserne anche noi la causa?
Alla nostra volta non avremo il dritto di domandargli
perchè l' investigazione non è continuata come V aveva
egli annunciato? forse perchè i magnetizzatori avrebbero
soffocata questa seconda fase nel suo nascere, o perchè
il sig. V. Meunier non si sarebbe anch'esso, prestalo
all'allargamento della quistione? — Perchè V Amico delle
scienze non F ha detto!
Perchè quel profondo silenzio?
Perchè non far ricadere il biasimo su coloro che lo
meritano ?
186 IWtsTH.AZl.iNF.
— E dell" imparzialitcì questa?. . .
Ed in un'altra lettera [n.° 10) più precisa della precedente
restrinse tutto l' aliare a produrre un tot fatto costante.
Ancora e sempre un solo fatto! ammettiamo pure per
poco questa asserzione. — Un fatto! era ben poco certa-
mente, ma anche troppo , mentre non abbiamo potuto
ottenerlo.
Spetta al sig. Mounier imputarci a torto un eccesso
di condiscendenza inverso il magnetismo, quando i ma-
gnetizzatori se la svignarono continuamente innanzi l'in-
vestigazione ? Xon si direbbe eh' ei teme vederli rincan-
tucciare fino nell'ultima loro trincea?
Poiché il magnetismo animale non può nulla produrre,
provate questa sua nullità, signor redattore, ma non tro-
vate in quello il motivo di farcene rimprovero , mentre
questo solo fatto da noi se-dicente domandato, testimo-
niava anche la nostra buona volontà.
Nel posto dei magnetizzatori, ci saremmo rifiutati-
si stenta a capire come il signor V. Meunier abbia
scritto siffatte linee. E da non credersi.
Come, al posto de'magnelizzatori vi sareste rifiutalo? —
Dunque allora perchè avete dato la vostra adesione e
prestato il vostro concorso al nostro appello?... Non sa-
pete, signore, che immediatamente dopo la nostra pri-
ma lettera (alla quale aderivate, non lo dimentichiamo),
il sig. Lecoq teneva a' magnetizzatori il medesimo lin-
guaggio che oggi voi tenete con essi, loro rivolgendo
perfettamente lo stesso vostro consiglio, e che il suo gri-
do di ritirata fu con gioia ripetuto da tutt' i fuggici-
schi?
INVESTIGAZIONE 187
Intanto non tratlavasi di una quistione di sfida come
oggi asserite, bensì di un appello franco e leale al quale,
signore, eravate associalo. Ma già voi stesso dall' indo-
mani approvavate questo rifiuto consiglialo dal sig. Le-
coq , registrando le spiacevoli riflessioni che seguono:
)) Per l'anima mia e coscienza, confesso che i magne-
)) lizzatori, nel tener questo linguaggio, non oltrepas-
)) sano i loro dritti. Non si può evidentemente tenerli
per obbligati a fornir le loro prove, ec. y> (N. 10). I
loro drilli ! Ben di questo si trattava. Niuno lo avrebbe
mai contrastato quel dritto , purché fosse dritto. — La
quistione da voi elevata era, se non altro, inopportuna. —
Non sapreste dubitarne, signore, mentre in uguali cir-
costanze indicando il secondo rifiuto de' magnetizzatori
voi stesso dicevate: Possono farlo essi onoratamente?
— No. ))
Strana con tradizione!
Non avevate , da voi dicevasi , non meno di noi il
desiderio di veder cessati i vostri dubbi (n.° 9): fate
con noi appello a' magnetizzatori di buona fede , indi
implicitamente approvate che non vi si recano. — La vi-
gilia dicevate con noi , venite , ed il giorno dopo , col
sig. Lecoq, non venite. — Quale inconseguenza! Intanto
bisogna scegliere. Non si possono servire, due cause ad
un tempo senza passare a giusto titolo, di esser guelfo
pe' ghibellini o ghibellino pe'guelfì.
Permettete che ve lo diciamo , signore , a tuli' altro
meno che a voi spettava consigliare il rifiuto. — 11 vostro
zelo, ne temiamo, vi ha trascinato più in là di quello
che volevate, mentre ecco quanto leggiamo a questo pro-
posito nel Giornale il magnetismo (febbraio 1 856, p. 109),
diretto dal sig. Dupotet: « Gli amici del magnetismo
•) sono sempre disposti a propagarne la conoscenza, e si
fanno un piacere rendere testimoni de'loro esperimenti
188 INVESTIGAZIONE
y> quelli che desiderano instruirsi; in questo anzi è lo
» scopo principale delle società. »
Nonostante questa dichiarazione cosi formale, le so-
cietà mesmeriane si sono tutte rifiutate. Compresero che
ora non si trattava più di sperimentare come praticasi
al Vauxhall. — Una di esse ha dichiarato al dottore
Auzoux. ce che la scienza del magnetismo non era ancora
)) troppo avanzata, ec. _, ec. , y> — E, nella sua saggez-
za, questa società ha deciso all' unanimità che avrebbe
seguito i consigli prudenti de'signori Lecoq, e V. Meu-
nier, cioè che si rifiuterebbe.
1 magnetizzatori ne hanno il dritto, né insisteremo su
questo punto; ma ripetiamo col sig. V. Meunier.
U Possono farlo essi onoratamente? — No. »
Raccogliere il guanto gittato in tal modo, era a senso nostro o
spingere la compiacenza ai suoi estremi limiti, o far troppo buon
mercato della dignità scientifica.
Evvla, signore, non ci parlate della dignità del ma-
gnetismo! Queste doglianze non convengono che a'seguaci.
La dignità scientifica del magnetismo animale! ecco ciò
eh' è curioso sotto la penna del sig. redattore deW A-
mico delle scienze. Si parla forse della dignità di Pie-
volto o di Roberto-Macario? — Lungi da noi l'idea di fe-
rire menomamente l'onoratezza individuale de'magnetiz-
zatori di buona fede. Parliamo della cosa per se stessa;
è il magnetismo che attacchiamo. Concediamo dunque,
giacche lo vuole il sig. V. Meunier, concediamo al ma-
gnetismo una dignità che non esiste ne' suoi libri, ne'suoi
esperimenti , nelle sue relazioni accademiche , e molto
meno al Vauxhall o in luti' altra sala, dimostrandolo la
scena tragico-comica narrata dal dottore Beaux. Ma ne
volete ancora un altro esempio? aprite, se vi piace, l'o-
pera di quel distinto magnetizzatore , e vedrete che il
INVESTIGAZIONE 189
magnetismo assume qualche volta il tuono di dignità e
d' imponenza .... a niun altro comparabile. Lasciamo
parlare il dottor Bcaux: — « Una sera, Zizina mi disse in
)ì sonnambulismo: Signore proibitemi pure di mangiar car-
» ta;ogni volta che ne veggo un pezzo, me ne impossesso,
)ì ed il solletico che ho di mangiarla è cosi forte che
)) la ingoio spesso senza prendermi la cura di guardare
y> che sia. y> — Ah! tu fai questo ovunque ti trovi? Al-
vi lora non ne sci disgustata. r> — Assumendo un tuono
y> grave:
ce Signorina, vi comando di non mangiare più car-
)) ta. )) Zizina: ce Grazie, signore. y> Otto giorni dopo mi
V) disse: « Non sapete? jeri, il mio desiderio di mangiar
)) carta si è presentato di nuovo; ne ho messo un bra-
vi no in tasca, e credo anzi averne mangiato un poco.))
y> Rinnovai il mio divieto; e dopo d' allora non le tor-
)) nò più lo stimolo. )) (Dell'influenza del magnetismo,
p. 67.)
Ecco secondo noi , la dignità scientifica che ricono-
sciamo nel magnetismo. Ah , perdono ! ce ne ritorna
un' altra ancora alla mente : quando lo si prega speri-
mentare positivamente (esso sempre grave e cotanto mi-
suralo allorché opera i suoi passaggi), si mette poscia
a zufolare, a saltellare, a ridere ed a motteggiare.
— In mancanza di esperimenti, il magnetismo fa delle
strofe. — Eccone una che fu cantata nell'ultimo banchet-
to de' magnetizzatori trincando al natalizio di Mesmer.
Air: Un beau che valier, etc.
Ho lodato Mesmer . . . Gran Dio! non vo più oltre. ..
Sento il mio cuore agghiacciarsi per lo spavento.
Un ultimo fatto viene a turbarmi la festa,
Ed il raccapriccio di me si è impossessato.
Questo convito, o Signori, è un barbarismo
Un orribile scandalo, un atto inconcludente!
Poiché non ricordate che il magnetismo
Non è riconosciuto dal sig. Mabru.
190 IXVESTICAZIONE
Gli uomini addetti alla cultura di una scienza non potendo esser
tenuti di rispondere al comando di chiunque esige la produzione
delle loro pruove.
Hanno essi il dritto di rifiatarsi? — Sì.
ce Ma possono farlo essi onoratamente? — No. y> (V.
Meunior)... E ciò perchè il magnetismo è lungi dall'es-
sere > per molti , o una scienza o una quistione giudi-
cata. 11 volgo spesso non vi scorge che una controver-
sia.
— Credetelo bene, signore, se il magnetismo fosse af-
fiancato dalla verità , avrebbe lutto l' impegno di farne
brillare la fiaccola; se possedesse un sol fatto , anzicchè
rifugiarsi in un colpevole silenzio, monterebbe piuttosto
sii i tetti per bandirlo a tutti. Qual' è dunque mai que-
sta pretesa scienza che annuncia nuove verità , che si
colloca da vittima e che grida allo scandalo conlro tutte
le accademie di Europa , che si estolle al di sopra di
tutto, fìnge appellarne alla disamina de' fatti , e poscia
adopera tutt' i mezzi possibili per ischivare ogni specie
di esame, ogni specie di giurisdizione?
In quanto al vostro chiunque, signore, permettete che
ve lo diciamo, questa espressione e troppo avventala. —
Come! quando un professore di buona fede, uno scien-
ziato distinto qual' è il dottore sig. Auzoux, che gode la
stima generale nonché l'alta considerazione di luti' i suoi
uditori; quando un tal uomo circondato da più di du-
cente persone, che potrebbe chiamare in suo soccorso
molti altri dotti, offre animoso il suo locale, l'autorità
della sua testimonianza, e nel bisogno quella de' perso-
naggi più eminenti nella scienza; quando tale accolta di
persone non avendo altro movente che l'amore della ve-
rità , offre di renderle una pubblica pruova ; è questo
ciò che voi qualificate di un chiunque! — L'espressione ci
sembra un po' fuori posto.
I\ v ESTIGAZIONE 191
Non si trattava già di un comando come vi esprimete,
ma di un appello agli uomini di fede e coscienziosi. —
Non hanno tutti il dritto di prendere il fallo e la causa
per la verità che non perliene ad alcuno in privativa e
per quesio stesso è il patrimonio di tutti ? La parola non
spetterebbe che a' sacerdoti dell'errore o del mendacio? —
chiunque insegna e diffonde pubblicamente una vecchia
o nuova dottrina, è tenuto, quando la quistione è dub-
bia o sospetta, di esporre le sue prove allo sguardo di
tutti, ne può te esentarsene senza disonorarsi, come voi
signore, benissimo diceste.
Soltanto, ridotti alla esiguità delle proprie nostre forze,
non avremmo forse giammai avuto il pensiere di pro-
vocare una investigazione sul magnetismo ; del resto è
quello che a voi scrivevamo il 21 marzo 1856 quando
e' impegnavate a metterci in trattative co' signori magne-
tizzatori (vedi la lettera del sig. Meunier 20 marzo), vi
rispondevamo: « Il comitato di esame che dovevasi con-
s litui re non esistendo., non posso accettar nulla in par-
)) ticolare, manco di qualità all'uopo; il pubblico diven-
» la solo giudice ed estimatore, ec. )) — A questa con-
dizione accettavamo, mentre per salvar la nostra respon-
sabilità personale domandavamo una cosa , la completa
ed intera pubblicità di tutto ciò che si farebbe. — Questo
non è slato sempre ammesso.
Pretendevate teste, signore, che la investigazione fosse
in qualche modo fallita per nostra, cagione, mentre dice-
vate, che non ci eravamo prestati aW agevolamento della
quistione. — Ciò è destro abbastanza, senza dubbio. —
Ora però allegate che i magnetizzatori non possono es-
ser tenuti di rispondere al comando di chiunque esige
la produzione delle loro pruove. — Ecco delle inconse-
guenze che basta notarle perchè sieno conosciute. E non
avete voi sufficienti elogi ed applausi da farne dono ai
192 INVESTIGAZIONE
magnetizzatori onde approvar col gesto e con la voce il
loro rifiuto?
Constatate questo rifiuto, diffamatelo con tutto il vo-
stro ingegno come lo faceste nel vostro numero 20 apri-
le, e un dovere. Però non respingetene la colpa su noi,
che provocammo ma non soffogammo V investigazione.
Riconvenite co'signori Arago, Dubois (d'Amiens) ed Ame-
deo Latour non esser nuovo questo spettacolo per noi.
Riconvenite che, malgrado le frasi del giornale del sig.
Dupotet, il quale cosi si esprime; ce gli amici del magne-
)) tismo sono sempre disposti a propagarne la conoscen-
y> za. — Anzi in quello e lo scopo principale delle socie-
)) tà! fi — Riconvenite diciamo, che non solo i magnetiz-
zatori, ma la stessa Società mesmeriana, si è anche ri-
fiutata, adducendo che la scienza del magnetismo non
era abbastanza progredita (lettera del dottore sig. Au-
zoux). — Riconvenite, col sig. Morin , che quanto da noi
si domandava era giusto e fondato, che ne avevamo il
dritto, e che, nonostante tutte queste ragioni, i magne-
tizzatori non risposero.
Riconoscete tutti questi fatti cosi chiari , rimanendo
troppo assodato che il magnetismo animale dimanderà
eternamente uno squillino , un esame , il fiat lux e la
verifica de' suoi titoli, ec, ec; che griderà all' ingiusti-
zia, allo scandalo, al cattivo volere, all' ignoranza con-
tro tutt'i dotti; ma che porrà ogni cosa in opera e farà
nel tempo stesso quanto dipenderà da esso per sottrarsi
ad ogni specie di esame positivo.
Sentimento che esprimemmo nel medesimo tempo che inseriva-
mo la seconda lettera del sig. Mabru.
Sentimento contrario a quello che manifestavate in se-
guito della nostra prima lettera, come Pabbiam prova-
lo; sentimento sul quale non ritorneremo mai più.
Tre magnetizzatori, i signori Derrien, Gentil e de Rovere, rispo-
INVESTIGAZIONE 103
sero all'invito di quel dotto [a. 10); rendemmo omaggio alla loro
sollecitudine, dimostrando una grande convinzione e molto attacca-
mento.
Tre magnetizzatori! Ire! Questa cifra richiede di essere
verificata.
Volendo prendere le cose pel giusto loro valore, non
vi fu in realtà che un solo magnetizzatore , il sig. de
Rovereti quale rispose al nostro appello; ed ancora, fedele
al motto d'ordine generale, non produsse mai il suo pro-
gramma. Tutto fu sommerso in oziose discussioni. — Il
sig. Lecoq allora non aveva intuonato vittoria, batteva
la ritirala nel campo di Mesmer, ed il suo grido di al-
larme era ripercosso da tulli gli echi del mondo ma-
gnetico.
In quanto poi a' signori Derrien e Gentil, de' quali il
sig. V. Mounier accenna qui i nomi, ecco in qua" termini
risposero.
Lasciamo parlar prima il sig. Derrien;
a Vi prego di pensare a me per la convocazione che
» precederà la seduta sperimentale. »
Questa è l'accettazione,, non pura e semplice, poiché
segue immediatamente la restrizione.
« Tutlavolla ben s' intende , che per parte mia non
y> mi soscriverò alla inaccettabile condizione che gli e-
V) sperimenti saranno diretti dal signor dottore Auzoux.y»
(N.° 11.)
Ci siamo estesamente spiegati sul senso della parola
diretti (parola adottata pure da Arago) per non fermarci
nuovamente sulla s lessa.
11 sig. V. Meunier aveva specificato inserendo il nostro
appello, che gli esperimenti avrebbero luogo nelle con-
dizioni prescritte. — Spettava dunque a'signori magne-
tizzatori sottomettersi alle condizioni prescritte , o di
non rispondere all' appello. — Avevamo buonissime ra-
13
194 INVESTIGAZIONE
gioni per non accettare se non esperimenti ben eseguiti.
Un magnetizzatore non poteva farsi innanzi a dire ,
accetto la vostra sfida, parlando come il sig. V. Meunier,
o mi rendo al vostro appello, ma a condizione che mi
lascerete operare come si opera al Vauxhall, per esem-
pio, ec. Quale derisione!
S'intende Lenissimo che accettar cosi, non è mica ac-
cettare.
Il sig. Gentil accettò pure, ma in qual modo? Pura-
mente forse e semplicemente, senza difficoltà e senza am-
bagi? Passiamo a vederlo immantinenli. Ecco in qua' ter-
mini lo fece.
ce Vi confesso dunque, ma penosamente, che quest'ap-
Y) pello mi sembra strano. ... Il magnetismo ha molti
y> detrattori interessati tra i medici Le influenze
)) contrarie sono sempre pregiudizievoli: viziano l'atmos-
fl fera ed indispongono i passivi, i quali da quel mo-
li mento rimangono cheti. y> (N. 10). — Non dimentichia-
mo, vi prego, eh' e il sig. Gentil che scrive; c( Lettore,
andate a' fatti, sempre a 7 fatti ! ec. y>
Cosicché, F uno di que' signori ricusa la direzione del
dottore sig. Àuzoux, il quale sarebbe incompetente per
giudicare il magnetismo; T altro ricusa la presenza dei
medici e degli increduli come contrari alla produzione
del fluido , ec. — Ecco ciò che il sig. Meunier chiama
rispondere all' appello, e che non gì' impedisce di scri-
vere con tutta la franchezza: rendemmo omaggio a tanta
sollecitudine, convinzione e sagrifìzio.
In quanto a noi , siamo lontani dall' associarci agli
omaggi resi dal sig. V. Meunier.... L'abbiamo già detto
i magnetizzatori gli dovranno un tributo di elogi.
Il primo, il sig. Derrien, finì d'impegnar la quistione nella yfa in
dove il sig. Mabru voleva spingerla, offrendo (n. \i) *di produrre
il fenomeno della visione attraverso i corpi opachi.
INVESTIGAZIONE 105
E indubitato die noi volevamo spingerò V investiga-
zione nel sentiero degli esperimenti , non ce ne faceva-
mo un divieto. Lo sperimentare per noi è il grand' ele-
mento della verità. Poco importano anzi tutte le discus-
sioni magnetiche, a noi, che per nulle valutiamo tutte
le dottrine che si spacciano su questa pretesa scienza.-—
res non verba. — Uopo abbiamo di fatti; ce ne offrono
uno positivo e concludente,, lo accettiamo.
Il sig. V. Mounier se ne dispiacerebbe egli? — Quasi ce
lo farebbe credere dal modo come ne parla qui.
E colpa nostra se il sig. Derrien non ha potuto man-
tenere la sua promessa ed effettuare il suo breve prò
gramma, se non ha potuto riprodurre questo fatto ira
possibile ? Da principio conoscevamo troppo (non è ne
cessano in ciò di essere profondo indovino) che non si
vede senza il soccorso degli occhi; che non si vede at
traverso i corpi opachi, ec. Ma infine, poiché nomi di
alta riputazione lo affermano, poiché uomini d'onore e
d' intelligenza lo certificano, bisognava pur vederlo , e
vederlo esattamente una volta; non già al Vauxhall,mn
alla luce non equivoca della pubblicità, in un giornale
che poteva promulgare 1' esperimento , nel tempo stesso
che il fatto avrebbe dato una lezione a tutti gli acca-
demici. — I signori magnetizzatori noi vollero.
E colpa nostra se 1' esperimento offre sempre una
smentita a coloro che si vantano di produrre simili fé*
nomcni? Noi non abbiam che farci, e ne appelliamo a
tutti gli nomini di onore e d'intelligenza, i quali come
noi riconosceranno che l'autorità de 'nomi deve piegarsi
innanzi all'autorità de' fatti!
Il Sig. Mabru, cogliendo a volo l'occasione, sfidò i magnetizzatori
a interpretare una sola parola riposta in uno scrigno debitamen-
te suggellato (n.° 15).
196 INVESTIGAZIONE
Abbiamo riletto da poco il n.° 15 accennato dal sig.
Meunier. ed i migliori occhi, non esclusi quelli de 1 lu-
cidi non vi troverebbero la parola sfida che costante-
mente ci addebita. Semplice quistione di forma, è vera,
ma infine quistione utile a rimovere mentre si fa un'au-
torità di questa parola sfida, per approvare il rifiuto dei
magnetizza lori e giustificare il rinvio della investigazione.
Ecco all'opposto in qual modo il redattore dell' Amico
delle scienze parlava della nostra proposizione nel suo
numero 15. « // sig, Mabru fa cenno di un esperimento
decisivo e che sembra molto accettabile. y>
Checché sia , bisogna convenire che ogni qual volta
uno si vanta di fare l'impossibile e che lo si prega o-
perare, onde verificare il fatto , si ha sempre il tuono
di giltargli una sfida. — 11 sig. Mounier, in questo caso
si guarderebbe bene di raccogliere il guardo in tal mo-
do gillalo , mentre a suo credere sarebbe spingere la
compiacenza agli estremi limiti. — Mesmer, l'abbiamo
detto, non ebbe altre ragioni a dimostrare innanzi agli
accademici^ chiamava la verifica de' falli una fanciul-
lata, e mai non volle raccogliere il guanto gittata in
tal modo.
Questa occasione che abbiamo colta al volo, e di che
il sig. Meunier sembra volerci rimproverare , ha pure
dato campo ad un positivo risullamento, mentre abbia-
mo potuto constatare di nuovo ed in un modo autentico
che i sonnambuli sono impotenti a vedere senza il soc-
corso degli occhi. Il nostro scrutinio non avesse anche
fruttato che questo solo, saremmo lontani dal giudicare
un tal risultato come cosa inutile.
Non altro impegno è il nostro, che di constatare ri-
sultati positivi; quando trattasi di magnetismo, i risul-
tati negativi debbono essere ugualmente registrati , po-
sciacché mandano più viva luce de' primi che non si ve-
dono mai, se non al Vauxhall.
INVESTIGAZIONE 197
Ma, dirà il sig. V. Meunier, se volete tener conto dei
fatti negalivi,vi disponete quale un lottatore^. — Confessia-
mo esser questo sventuratamente un po' il nome che spetta
a tulli i difensori della verità. — A Dio non piaccia di
aver noi l' empiamente orgogliosa pretensione di metterci
a paralcllo con Voltaire; ma la parola del sig. V. Meunier
ci ricorda, nostro malgrado, il dello del difensore di Calas,
di quel fiero atleta il quale buffoneggiando fé sempre
guerra, e che spesso parlando di sé , disse ; ce la mia vi-
ta è una battaglia. )) — Non registrate che fatti positivi,
dite sempre sì ! trovate che lutto è bene nel miglio-
re de' mondi possibili, e cosi non avrete più attacchi,
più lotte a sostenere ; non vi resterà altro che a co-
prirvi il capo della vostra berretta di cotone e dormir
placidamente il sonno de' giusti. — A torto od a ragione,
forse il sig. Meunier, forse tutt'i partigiani del magne-
tismo non si atteggiano a guisa di atleti , quando at-
taccano le accademie ec, ec. ?
Del resto, è un esperimento che i magnetizzatori han fatto mi-
lioni di volte come attestano i loro libri.
Come attestano i loro libri! Ecco ch'è magnificamente
detto, e risponde a pennello a tutto. — È bello. . . sulla
carta però.
Il sig. V. Meunier riproduce una porzione di queste
testimonianze eh' estrae dalla lunga nota da noi invia-
tagli, e che seguendo l'ordine cronologico, noi stessi ab-
biamo riportate prima di questo articolo (Vedi ciarlata-
li ismo ed in cap a e it d . )
Indi dopo tutte queste citazioni che fanno testimonian-
za del fenomeno della duplice vista, il sig. V. Meunier
finisce il suo articolo con le seguenti riflessioni:
Queste citazioni son ricavate da migliaia di passi consimili,
108 i.\ MITIGAZIONE
11 sig. V. Meunier ha perfettamente ragione ; iult' i
libri de' magnetizzatori non contengono che fatti di que-
sto genere. Leggendoli, si crederebbe far la lettura dei
racconti delle fate.
Vedesi che l' esperimento proposto dal sig. Mabru si ha come
riuscito più volte.
Cospetto, questa esperienza riesce anche giornalmente
nelle sale ed ove il fiore de" fluidi trovasi raccolto e mi-
rabilmente disposto per assicurarne il successo.
11 malanno colga al mestiere! Se i sonnambuli ri-
mangono cheti innanzi i clienti che si sforzano di ecci-
tarli , che dirà allora il pubblico dabbene che trae colà
per assicurarsi dell' esistenza del magnetismo?
Nulla è più vero, nulla è più frequente, dice il sig. Teste, che
questa facoltà di leggere attraverso i corpi opachi, ed egli conosce
a Parigi un gran numero di sonnambuli che ne sono dotati. '
Non dimenticarlo , lettore , non dimenticarlo , che è
quello stesso sig. Teste, il quale si presentò da concor-
rente innanzi all' Accademia di medicina per guadagnare
il premio Burdin nel 1837; scoglio contro il quale ven-
nero a naufragare tutti coloro che si vantavano di ri-
produrre il fenomeno della duplice vista. — Perchè av-
viene mai che la lucidità la più perfetta si sconcerta e
si abbuia continuamente innanzi a tutte le prove al-
quanto positive?
Al racconto del sig. Pigeaire, il sig. Jobard ha domandato pure
di essere messo in istato di far quello di che oggi sono pregati i ma-
guetizzatori di riprodurre.
Malgrado la sua domanda , malgrado ancora le sue
brillanti teorìe, il sig. Jobard, al pari di tanti altri. ha
INVESTIGAZIONE 199
creduto prudenza il rifiutarsi. Quindi ha serbato il più
profondo silenzio; ciò che non lascia di essere ben do-
loroso per un calcolatore della forza del sig. Jobard. In-
fine, ciò non è nuovo, e noi V abbiamo troppo provato;
lutti magnetizzatori domandano l'investigazione, l'esame,
e formano magnifici progetti su questo capitolo ; ma ,
ahi ! bisogna dirlo pure, in questo più che altrove,
Vi è molta distanza dal progetto al fatto»
Il sonnambulo che da Parigi assiste alla morte del sultano, e
che vede nella luna, fa certamente un giro di forza molto supe-
riore a quello di cui oggi si sollecita l'esibizione.
Il sig. V. Meunicr è troppo buono di trovare che sia
più facile leggere in un libro senza il soccorso degli
occhi che leggere attraverso le mura. Mio Dio, per noi
e perfettamente lo stesso; dal momento in cui gli oc-
chi non prestano più il loro uffìzio , che il fenomeno
della visione si opera per mezzo della nuca , il pollice
del piede , il plexus o il calcagno , non v' è in realtà
altra ragione plausibile da addurre per limitare il feno-
meno della visione. I magnetizzatori ed i sonnambuli,
che pretesero potersi vedere nella luna , sono perfetta-
mente conseguenti colla teorica che trasporta tutt' i fe-
nomeni di ottica nel calcagno. Solo faremo notare, che
questo calcagno il quale vede tanto bene a distanze in-
commensurabili ha una formidabile analogia col calca-
gno di Achille ; è tanto vulnerabile, che diffìcilmente si
espone alla piena luce del giorno.
La proposizione quindi essendo fatta a tutti ed a tutte nelle
circostanze le più favorevoli senza limitar tempo o luogo, e senza
esclusione d' individui, ci pareva impossibile che non fosse ac-
colta da alcuno. Speravamo, d'altronde , che si sarebbe accet-
tata da 1 signori Gentil e eie Rovere , i anali , come lo vedremo,
200 IWESTlGAZIONfc
dicono a er praticato con successo esperimenti di questo ge-
ner
Giacché al sig. V. Meunier piace ancora di sperare,
possiamo senza essere un gran profeta, predirgli che spe-
rerà per lunga pezza. — La speranza , del resto, è una
virtù cristiana ; non si potrebbe trovare una occasione
più bella di praticarla. . . lungamente.
I signori Derrien e de Rovere ci hanno scritto ricusandosi.
E più facile ricusarsi che praticar miracoli; non è a-
gevole a tutti provar simili cose per mezzo di fatti, ma
si ha sempre la risorsa di un rifiuto. E commodo, e fa-
cilissimo:
Io mi ricuso,,
Tu ti ricusi
Noi ci ricusiamo, ec.
Uomini dabbene che volete veder del magnetismo ,
correte dunque al Vauxhall ! ! !
L'imparzialità vuole che da noi si producano le loro lettere :
le daremo per la prima volta. Quest'inserzione porrà termine alla
prima fase della investigazione.
Alla prima fase della investigazione ! lo sentile, a-
mico lettore. — Il magnetismo non essendo di quelli che
adempiono tutto ciò che promettono , la seconda fase ,
implicitamente annunciata non è, e non sarà mai che
secondo il costume di coloro che hanno fede in questa
religione e che sanno sperare in Mesmer , loro divino
maestro. Cade a proposito il detto :
Bella Fìllifle; si dispera
Quando si spéra sempre.
INVESTIGAZIONE 201
N.° 18 dc\V Amico delle scienze.
Il sig. V. Meunier pubblicando oggi le lettere di ri-
fiuto da lui annunziate, prende la parola contro gli au-
tori delle stesse discutendole ora a tenore delle nostre ve-
dute. Non insisteremo dippiù sulF obbietlo di questa di-
sputa; crediamo ornai aver accumulalo un gran numero
di citazioni e sufficienti prove militanti contro tult'i so-
fismi de' magnetizzatori, perchè il lettore sia finalmente
fìssalo sul vero spirito e natura di tutte le discussioni
magnetiche.
Si vedrà con quanta faciltà il magnetismo animale sa
trarsi d' impaccio; è sempre la sua uniforme e vecchia
lattica; può epilogarsi in poche parole.
Trattasi di operare? — Si può ricusare.
De' fatti negativi sono autenticamente constatati? — Si
negano.
Confessioni d' incapacità sono pubblicamente prodot-
te ? — Si protesta.
Nulla esiste di più semplice, più commodo e più sbri-
gativo; il magnetismo non è mai molestato , mai tolto
a prestito, mai allo estremo di sottigliezze o ritrovati.
11 rifiuto è generale, è vero; ma che imporla? a nul-
la nuoce; anzi è senno. — Mentre un profano, un prò-
fa no solo può tutto compromettere. — Il sig. Jobard non
ne ha dedotta la legge di cento esperimenti ? . . .
Quanto prima il sig. Derrien ci annuncierà che il
suo passivo ha perduto la sua lucidità col fatigarsi la
vista (cioè lo stomaco, il plexus ed il calcagno) inter-
pretando tre lettere riposte sotto un suggello. — E vera-
mente non aver fortuna! rovinare così ... il calcagno
a forza di guardare un suggello \ quando con tanta fa-
ciltà leggesi nella luna! quando si discoprono gli og-
202 INVESTIGAZIONE
getti rubati, e i cani perduti! ce. — Infine, uopo è ras-
segnarsi; l'abbiamo dichiarato da principio, il magnetis-
mo non mantiene tutto quello che promette. Ahi! se
mantenesse solo quel picciolissimo fenomeno della visio-
ne attraverso i corpi opachi , non gli domanderemmo
altro per essere convinti che questa pretesa scienza non
e un adescamento; ma posciacchè quel maledetto su-
gello ha dato un crollo alle più belle nostre speranze ,
rendendo impossibile l'esperimento capitale proposto dal
sig. Derrien , contentiamoci di fare osservare che quel
suggello , quella gocciola di cera, rappresenta qui una
grandissima parte! — E il granello di sabbia di Gromwcll
di che parla Pascal.
Non è troppo dispiacevole, troppo sventura pe'segua-
ci del magnetismo , che il solo passivo dal quale dipen-
deva il trionfo di questa causa, abbia perduto tanto pre-
sto e tanto inopportunamente la sua perlucidità? Intan-
to, se bisogna credere al dotto magnetologo^ le facoltà
de' sonnambuli non dovrebbero perdersi tanto facilmente
quanto lo suppone il sig. Derrien. Hanno esse un carat-
tere di tenacità e perseveranza ben degno di fissare
l' attenzione de' sig. magnetizzatori. Ecco ciò che narra
il dottore Bcaux; ce Due sorelle addormentate V inverno
a accanto al fuoco furono risvegliate tre mesi dopo nel
a parco di Monceau. y> L'autore medesimo accenna pure
un magnetizzatore il quale abbandonò la moglie nello
stato magnetico sino al termine de' suoi giorni. (Influen-
za della magnetizzazione , p . 139.)
Ora facciamo parlare il sig. Mounier.
Nulla è dunque più usuale , se vuoisi riportare alle
citazioni precedenti, che il fenomeno della visione a di-
stanza ed attraverso i corpi opachi, di che sono pregati
i magnetizzatori ripetere l' esibizione. Niuno di essi in-
tanto piegasi alla preghiera P non accetta la sfida. 01-
INVESTIGAZIONE 203
tracciò, de' tre magnetizzatori di cui abbiamo encomia-
to la sollecitudine , due ci hanno diretto i rifiuti che
ora saranno letti; il terzo non disse parola, lo che, que-
sta volta, significa non acconsentire. (V. Meunier.)
Il sig. Derrien al sig. Meunier.
Signore,
Il sig. Mabru si era allontanato dalla discussione magnetica.
Vi rientra , non più per mezzo di una proposizione , ma con una
provocazione, che sconcerta completamente la quistione.
Sulle prime trattavasi di una investigazione positiva sul magne-
tismo animale. Esperimenti di ogni natura, a scelta de' magnetiz-
zatori , dovevano effettuarsi al cospetto di un comitato, nel quale
parteciperebbero ancora i seguaci del magnetismo. Fu allora clic
ci facemmo innanzi, io ed i mici colleglli, per sottoporre teorica-
mente e praticamente questa scienza , seguendo un piano dì stu~
dio convenuto, all' esame di uomini imparziali ed illuminati.
Oggi questa investigazione si limiterebbe, non già solo allo stu-
dio del sonnambulismo , ma alla constatazione di un solo fenome-
no, il quale non producesi che raramente su passivi rarissimi, nelle
condizioni definite dal sig. Mabru.
Noi non possiamo seguirlo sul campo ove vuol collocarci. Infatti,
che il fenomeno richiesto riesca o fallisca , il risultato non proverà
assolutamente nulla a favore o contro il magnetismo guardato come
mezzo terapeutico ; e gli è sotto questo solo punto di vista che i
magnetizzatori debbono avere impegno di presentarlo. Chi osereb-
be assumersi la responsabilità di far dipendere dalle facoltà fisiolo-
giche d'un passivo , cioè dalle facoltà le più variabili , la decisione
della quistione ?
D' altronde , non è lo stesso , per un sonnambulo , vedere delle
superficie malgrado V occlusione palpebrale, o di riconoscere nel-
l'interno d'una scattola un oggetto che vi sia stato chiuso. Son que-
sti due fenomeni essenzialmente distinti.
Se , nel primo caso , gli occhi del sunnanibulo^sono coperti da
una benda, gli restano ? al di fuori, non pochi punti liberi, pei clic dal-
l'uno di questi punti un roggio sfugga evenga, attraversando lo spa~
20Ì INVESTIGAZIONE
zio a prendere con una superficie qualunque un contatto, che de-
termini in esso una impressione trasmessa al cerebro in seguito di
fenomeno analogo a quello che avviene nelle riproduzioni daguer-
rotipe (*). — Più soventemente la facoltà di visione, risultato del-
l' elettricità animale modificata, arrestasi alla superficie de' corpi,
avendo peraltro ciò di comune con l'elettricità atmosferica. Questa
non vedesi pure, tuttocchè sia forza bruta, attaccarsi a quel punto
di superficie , secondo la propria forma, a preferenza di queir al-
tro ? — Ciò che qui opera la forma , il sentimento lo produce nel-
I' uomo.
Nel secondo caso , bisogna che l'essenza della visione penetri
attraverso un corpo materiale, — locchò è differentissimo e molto
più raro; tanto raro che otto volte sopra dieci , il risultamene del
fenomeno può essere attribuito , non alla visione , ma alla facoltà
della trasmissione dell' idea , posseduta in un grado eminente dai
sonnambuli (semprecchè trattasi di esperimenti fuori l'instinto me-
dicale); ora, perchè il fenomeno si produca coli' aiuto della trasmis-
sione dell' idea, è indispensabile che vi sia un rapporto tra il passi-
vo magnetizzato e la persona che ha chiuso 1' oggetto da scoprire;
che, soprattutto , questa persona non V abbia maculato con la vo-
lontà o col sentimento che non potrà essere veduto, e che finalmen-
te , sia geniale e non ostile : condizioni tutte non esistenti nello
esperimento che ci si domanda.
Quando un tale esperimento è ottenuto col soccorso della visio-
ne, è a notarsi che è, se non sempre , almeno spessissimo , in se-
guito di una iniziativa presa dal sonnambulo. Se , in questo caso ,
il magnetizzatore imponesse la sua volontà , sarebbe rischiare di
perdere le facoltà del suo passivo. — Vi sono limiti a' quali è sotto-
posta la conservazione di queste facoltà.
E non è lo slesso nella natura di questi fenomeni che si presen-
tano quando non si domandano ? Masse di carboni s' infiammano
in un subito, ugualmente che mucchi di fieno — in conseguenza,
dicono, di un misto d' acqua con quelle materie. — Forniremo il
tutto a'sig. chimici che pretenderanno darci testimonianza del feno-
meno igneo di que' miscugli a volontà.
(*) Ragiono sopra una specialità , un modo particolare di percezione.
Mi bisognava un esempio; ho scelto quello che mi è sembrato il più intel-
ligibile, (Nota del sig. Derrien )
INVESTIGAZIONE 205
Infine, corno è stato scritto sempre e riconosciuto che le disposi-
zioni de' sonnambuli sono in ragione di quelle de' loro magnetizza-
ri , e che , per parte mia , ho sempre applicato il magnetismo nel
fine unico di preservare e guarire, ripugnando per natura a tutti
gli esperimenti senza utile risultato, capirete, signore, che i passivi
de'quali potrei disporre non sarebbero atti a que' che si allontanas-
sero dalla linea nella quale gli ho costantemente trattenuti.
Permettetemi , per finirla , di notare un'asserzione del dottore
sig. Auzoux : un membro della società del mesmerismo , delegato
da questa società , gli avrebbe dichiarato che , nello stato attuale
della scienza, non si potrebbe fondare sopra niun fenomeno costan-
te troppo per compromettersi di produrlo in pubblico.
Siccome una tale dichiarazione mi sembrava impossibile , per la
ragione che tutt' i fenomeni fisiologici — e non son pochi — sono in-
variabili e costanti, in rapporto a' passivi su' quali si ottennero una
volta, sono stato agi' informi, e posso accertare :
1.° Che la Società del mesmerismo ha deciso per ragioni che a
me non spetta qui di spiegare, ma differentissime da quella accen-
nata — che essa non risponderebbe all' appello de' sig. Auzoux e
Mabru;
2.° Che, da quel momento , non potè dare missione ad uno
de' suoi membri per recarsi in casa del Dottore sig. Auzoux.
Il magnetizzatore di cui parla quest' ultimo agiva dunque in suo
proprio nome ; e , intanto , il Giornale del magnetismo , n.° 230,
del 25 febbraio, contiene una negazione della proposizione che gli si
attribuisce.
Voi signore , siete stato il giudice del campo nella discussione
che , io credo , avrà termine oggi. Questa posizione vi obbliga ad
una imparzialità che invoco una seconda volta , affìn di ottenere
V inserzione della mia lettera nel vostro prossimo numero.
Ho T onore,
Derrien.
Sarebbe facile discorrerla a lungo e piacevolmente
su questa lettera. Ma troppo luogo è slato inutilmente
sacrificato per questa discussione.
Potrebbe dirsi all' autore : meno di altri avete voi il
dritto di lamentarvi delle strette proporzioni della di-
200 INVESTIGAZIONE
scussione, ridotta alla produzione di un fatto solo, mcn-
tre voi medesimo ne tracciaste i limiti scrivendo: ce E
il fenomeno della visione senza il soccorso degli occhi
che vi convincerà della realtà del sonnambulismo. >i
(N° 11 deW Amico delle scienze). Le sue doglianze su
questo punto hanno tutto V aspetto ( apparenza ingan-
nevole senza dubbio ) d' una sfuggita ; tanto più che le
ultime parole della lettera: ce la discussione che io credo
terminerà oggi y> non indica affatto un urgente biso-
gno di prolungarla.
Si potrebbe anche notare che la strana pretensione
di ridurre il magnetismo ad un mezzo terapeutico, deb-
be essere del gusto di coloro che se ne vogliono forma-
re un mezzo di esistenza. Sarebbe il caso di domandare
all' autore se fosse mai lavorante di oro. Ci limiteremo
ad avvertire che in materia scientifica una quislione di
fatto regolasi con V osservazione , e non con la conside-
razione dell' impiego di cui quel fatto può essere su-
scettibile.
Si potrebbe ugualmente rispondere che pel momento
non importa tanto di sapere ce se torna lo stesso, y> per
un sonnambulo , aver gli occhi bendati innanzi ad un
oggetto scoperto, o gli occhi aperti innanzi ad un og-
getto sotto chiave ; ma che però interessa molto di sa-
pere se si deve aggiunger fede a' racconti innumere-
voli di centinaia e migliaia di magnetizzatori che una-
nimamenle dichiarano, da im mezzo secolo, che la vi-
sione a distanza senza gli occhi attraverso i corpi opa=
chi è un fatto reale.
Si potrebbe pure, di passaggio , divertirsi a sgonfiare
con un colpo di spillo la teoria della \isione sopraccen-
nala.
Si avrebbe il drillo infine di fare osservare all' au-
tore che il fenomeno della combustione del carbone e
INVESTIGAZIONE 207
del fieno da lui citato a titolo di rappresaglia contro i
chimici, essendo qualificata da questi come spontanea,)
si oltrepassa ogni limile esigendo da' chimici che la
producano t< a volontà. y>
Non faremo nulla di tutto ciò, ed arrestandoci solo a
quel punto ove V autore dichiara che il proposto espe-
rimento ce ripugna alla propria natura )) (essenzialmente
medica forse), mi limiterò a riferire, ricavandolo dallo
slesso sig. Derrien il quale lo afferma , che di recente
la sua sonnambula ha , al suo invilo , deciferato più
lettere (le prime e le ultime) di una parola riposta in un
involto e chiuso con cinque suggelli; se non ha potuto
leggere tutta la parola e stato, ci ha detto lo sperimen-
tatore, perchè uno de' suggelli ne copriva il mezzo.
Ecco la seconda lettera (V. Mounier.)
Il sig. de Rovere al sig. Mounier.
14 aprile 1856.
Signore,
Più dolente che sorpreso di tutto ciò che avviene re-
lativamente alla investigazione su quello che chiamasi
(a torto secondo me), magnetismo animale , vorrei po-
tere astenermi dal coprire le colonne del vostro gior-
nale col mio pessimo fraseggiare; ma son forzato, vistone
il Insogno , di pregarvi voler accordare alle poche se-
guenti linee un' ospitalità divenuta indispensabile.
Il 24 febbraio ultimo , il sig. Mabru faceva un ap-
pello a' magnetizzatori, dichiarando che fosse approvato
dal sig. Auzoux.
208 IR VESTIG AZIONE
Mi affrettai rispondere a quest' appello, mentre il sig.
i\labm dichiarava in una maniera formale, di essere
lutti noi interessati a conoscere quello che bisogna cre-
dere e quello da rigettare , quello eh' è certo e quello
eh' è dubbio. 11 dotto chimico aggiungeva che dopo aver
seriamente pensato a'migliori mezzi da impiegare per giun-
gere a conoscere finalmente a che attenersi sul magne-
tismo animale , considerava come sufficiente il provo-
care <Lo? pubblici esperimenti ed operare palesamenle
in condizioni tali , che sarebbe stato impossibile ad-
durre positivamente la menoma obbiezione. Indi aggiun-
geva di essere convinto che il sig. V. Meunier, redattore
dell' Amico delle scienze , si farebbe un vero piacere
di prestare il suo concorso a quest'opera di luce e di verità.
Voi approvaste quest' appello , sig. direttore , ed io
non esitai punto ad accettare la proposizione de' sig.
Mabru ed Auzoux, mentre era persuasissimo , che sotto
i vostri auspici , V imparzialità presiederebbe alla dire-
zione de' lavori ed alla constatazione de' fatti., qualun-
que peraltro potesse essere la loro natura.
Poscia il sig. Mabru introdusse altre condizioni più
o meno accettabili; non me ne occupai., aspettando sem-
pre il momento nel quale sarci chiamalo per essere in-
teso. Ma tutto cangiasi , ed il sig. Mabru dopo , dice
egli, la dichiarazione di un delegato della società mesme-
riana , adotta per conclusione la nullità assoluta del
magnetismo animale.
Io ho protestato nel punto di veduta della scienza e
della veri là contro le conclusioni del sig. Mabru , e se
questa protesta non é apparsa nel vostro giornale , si-
gnore, non perciò meno è depositala ne' vostri archivi,
mentre ho avuto l'onore rimetlervela immediatamente
dopo eh' ebbi conoscenza di queslo stranissimo fallo.
INVESTIGA ZTi~;\E 2Ò9
Oggi ancora il sig. Mabru, dimenticando sicuramente
i mezzi da lui proposti da principio , vuol ridurre la
scienza detta magnetologica ad un fatto solo , e qual
fatto? un fatto di seconda vista. Ma ove siamo noi dun-
que , ed ove andremo ?
In quanto a me personalmente, non mi occupo mica di
tal genere di dimostrazione., e ne' miei corsi d' insegna-
mento non è questo il terreno sul quale cerco basar le
fondamenta del tempio della vera scienza. Protesto con-
tro il progetto di fare esperimenti ne' gabinetti parti-
colari de' dimostratori. E in pubblico, è in casa degli
stessi dotti , è palesamento clic bisogna operare esperi-
menti di lai natura da produrre la convinzione.
Desidero ardentemente cbe vogliate farci conoscere il
vostro piano di studio. Potete contare con anticipazione
sulla mia buona volontà ed il mio zelo a tutta prova ,
poiché è tempo che lo studio delle modificazioni corpo-
rali ed intellettuali, che 1' uomo può esercitare sopra sé
stesso, sia finalmente conosciuto e valutato; ma , ahi!
le verità sublimi del magnetismo animale sono immerse
in un vasto oceano di errori; e noi ci troviamo stretti
di assedio tra la negazione per parte de' magnetofobi ,
e la esagerazione di un gran numero di magnetofiìi.
Ricevete, ec.
J. de Rovere.
LT autore parlando dell' esperimento proposto dice :
a In quanto a me, non mi occupo mica di tal genere di
dimostrazione , e ne' miei corsi d : insegnamento non è
questo il terreno sul quale io cerco, ec »
Ecco intanto quello che leggiamo in un libro pub-
blicato , è qualche mese , dallo stesso sig. de Rovere ,
con questo titolo: Menzogne e Realtà (p. 56).
Il sig. Meunier riproduce qui una parte delle cita-
zioni che gli dirigemmo ( Ciarlatanismo ed incapaci-
14
210 INVESTIGAZIONE
tà ) , e dopo aver ricordalo al sig. de Rovere ciò che
questo celebre magnetizzatore scrive a lui stesso sulla
visione a distanza, la visione attraverso i corpi opa-
chi e la predizione , ce, ec. , il redattore dell 3 Amico
delle scienze risponde.
Allora dov'è la menzogna, o la realtà? nel libro o
nella lettera? e de' due chi bisognerà credere ? . . .
Il sig. Gentil non ha risposto all' appello. Noi intanto
dovevamo contar sopra di lui , mentre ecco quanto at-
testa egli in uno de' suoi libri , del quale da poco ha
voluto inviarcene un esemplare;
Segue la nostra citazione del famoso esperimento
Monte-Cristo, esperimento operato alla presenza del sig.
Alessandro Dumas ed altri. (Il lettore lo troverà per in-
tero nel capitolo delle Eccentricità.)
Le nostre conclusioni alla prossima domenica. ( V.
Meunier.)
X. 19 dell'^m?co delle Scienze
Prima di prender noi alla nostra volta la parola ,
dobbiamo darla al sig. Gentil. Egli la reclama; ne ha
dritto. Ecco la sua lettera (V. Meunier.)
INVESTIGAZIONE 211
Il sig. Cenfil al sig. Meunier.
Parigi, il 4 maggio 1856,
Signore,
In qualunque punto trovisi oggi la quistione del magnetismo ani-
male, io professo moltissima stima per voi , ed infinita considera-
zione pe' vostri lettori per serbare tuttavia silenzio dopo gl'impli-
citi inviti che , nell' uno e nell' altro de' vostri due ultimi numeri,
pare mi abbiate diretto per richiamarmi nella discussione.
Quando si fece menzione , senza particolarmente specificare,
della produzione e riproduzione de 7 fatti positivi e costanti provo-
cati sotto l' influenza del magnetismo , io considerai come debito
di onore affrettarmi di rispondere all' appello, — e non già alla
sfida — che si faceva a' magnetizzatori. Fatti positivi e veridici , voi
lo sapete certamente e con sicurezza meglio di me stesso , se ne
possono produrre e ripetere a satollanza; sicché, collocato sul ter-
reno delle prime proposizioni, rimango incrollabile a vostra dispo-
sizione.
Ma dal momento in cui piacque al sig. Mabru inserire che un de-
legato di una società magnetica aveva ricusato la possibilità di pro-
durre a volontà fatti di natura positiva e costante; quando per que-
sta inammissibile allegazione , il sig. Mabru credette aver annien-
tata V influenza del magnetismo , o che , assumendo un tuono da
trionfatore, gittò inconsideratamente la sfida alla lucidità, non repu-
tandomi come un vinto barbaramente ligato al suo carro e forzato
seguirlo per monti e valli, lasciai che passasse quel suo carro e mi
rivolsi allo studio.
Ora risulta da' miei studi che, se la catalessìa parziale o totale,
V occlusione e la convulsione degli occhi , la completa cessazione
delle pulsazioni arteriali o il loro addoppiarsi di forza, il raffred-
damento della cute o la sua abbondante traspirazione, il sonno,
T insensibilità , il pervertimento e la paralisi de'sensi, la turgidez-
za e V indurimento delle mammelle riunite o ciascuna separata-
mente, quella delle guance — rimanendo aperta la bocca, — l'estasi,
ec, ec, sono fatti positivi da poter essere riprodotti costantemente
ed aeratamente , non solo con lo aiuto di passivi sonnambuli , ma
212 INTESTIGAZJ.ONE
nientemeno «he eon passivi sensitivi già provati; e questi fatti sono
giornalmente prodotti e riprodotti dal celebre Regazzonni , uomo
coraggioso e tutto sagrifizi, tanto modesto per quanto di prodigiosa
potenza ; mi è stato pur facile constatare che la lucidità è un fatto
reale, ma difficilissimo a fissare, il quale rientra nella categoria di
tutti quelli, che provocati, si palesano spesso spontaneamente sotto
V influenza dell'azione provocatrice, ma sono lungi pertanto di svi-
lupparsi ognora a piacere della volontà ....
Ma che bisogno ho io di affermar questo fatto innanzi a' vo-
stri lettori e soprattutto innanzi al sig. Mabru ? Non sanno essi ,
tanto bene che me e voi, che la scienza medica lo riconosce, dopo
averlo provato sovente in quello che chiama un certo stato di crisi,
di cui ne forniscono frequenti testimonianze i sonnambuli naturali?
Ora, umanamente o anatomicamente parlando, in che mai differi-
scono i sonnambuli naturali da' sonnambuli magnetici? e se qui la
situazione può trovarsi data naturalmente in alcuni esseri partico-
larmente dotati , questa situazione data e provata , ed inerente al-
l'essere umano, non può prodursi, ivi, con tale o tale altro mezzo,
in esseri del ceppo medesimo o in simile guisa in particolare dotati?
In una parola può o no l'uomo arrivare a produrre, nel mezzo di
crisi provocate con modi artificiali o magnetici , quello di cui la
natura ne fornisce testimonianza nel mezzo di crisi prodotte, come
suol dirsi, naturalmente?Le mie osservazioni ed i miei studi mi ob-
bligano a rispondere con l'affermativa, quantunque non potessi sem-
pre provare.
Dippiù, e come molto a proposito lo ricorda il sig. Derrien nella
sua lettera inserita nel precedente numero, « le disposizioni dei
sonnambuli sono in ragione di quelle de' loro magnetizzatori. » Ef-
fettivamente, Alessio, una volta e forse anche ora il modello del ge-
nere, non sarebbe stato mai tanto maravigliosamente spiegato da un
uomo profondo.^ Alessio abbisognava Marcellino! Mar Cellino, ama-
bile, curioso, molto energico ed allora potentissimo nello incapric-
ciarsi, però frivolo, amante più di giuocare che di ragionare col ma-
gnetismo , benché spesso piccato nell' amor proprio in faccia alle
difficoltà e trionfandone nel modo il più felice, il più inaspettato.
Alessio è il suo identico.
Talvolta ho paragonato Marcellino ad Adolfo Franconi, ne chie-
do perdono a tutti e massimamente a chi di dritto, ma l'uno e l'al-
tro ottenevano facilmente, in virtù del loro proprio carattere e delle
INTESTIGAZIONfc 213
attrattive che li congiungevano , quello che da altri non si sarebbe
mai ottenuto.
Nel terminare , Signore, domanderei al sig. Mabru, il quale
nega il magnetismo da un capo all' altro, e principalmente i fatti
che non sono di ordine positivo e costante^ se nega esso lo star-
nuto. Questa domanda può sembrarvi molto bizzarra aprim'udire,
ma ecco ciò che mi è occorso nel mentre incominciava a scriver-
vi la presente. Non trovandomi affatto infreddato (lo attesterei in-
nanzi al patibolo), fui preso da irresistibile bisogno distarnutire,nel
mentre che tranquillissimamente tagliava il becco della mia penna;
sebbene poco dotato di quello spirito di osservazione tanto ne-
cessario a'chimici, domandai a me stesso perchè aveva starnutato:
il perchè e non il come, la fisiologìa degli organi non essendo quel-
lo ch'io dovevo ricercare. Non ho potuto nulla risolvere. Allora ho
ripreso il temperino e la mia penna, e, sempre al posto medesimo,
sempre nella stessa positura di corpo, sempre con la stessa tran-
quillità ne ho tagliato il becco, cercando così, come se col soccorso
del medesimo mezzo, potessi provocare di nuovo lo starnuto il qua-
le non si è riprodotto . . . Non sarà stato vero perciò, ed il sig. Ma-
bru lo negherà, come nega egli la lucidità, ch'io ho potuto starnu-
tire nel tagliar la penna, giacché sotto l'influenza delle stesse cause
apparenttyiìon posso malgrado il mio desiderio, starnutire a volontà
mia, essendo massimamente io stesso il proprio mio passivo imbe-
vuto di tal desiderio?
So bene che il sig. Mabru può senza esitare rispondermi ch'ei
conosce mille mezzi da farmi starnutare e starnutar da nuovo a vo-
lontà sua: ma, noi altri magnetizzatori, siamo ancora nello stato di
non conoscere che un solo mezzo di provocare la manifestazione
della lucidità, e pure non riesce sempre come da noi si desidererebbe.
Fatevi a noi e tutti riuniti cerchiamo: per tutti vi è posto in questa
immensa sala di studi che ci offre la natura tanto qui giù che lassù;
mentre, ahi ! quante stelle nel firmamento, quanti misteri in cia-
scuna di esse, e pur tuttavolta sono tante verità brillanti! . . .
Dopo avere accordato al sig. Derrien il favore dell'inserzione in
extenso delle sue due lettere, è sperar troppo, caro maestro, di pro-
mettersi l'intera inserzione della presente? ci conto e ve ne ringra-
zio anticipatamente, assicurandovi della mia perfetta considera-
zione.
Ho 1' onore , ec.
ì, -— À. Gentil,
214 INVESTIGAZIONE
Dal sig. Derrien del quale abbiamo già inserito due
lettere (l'uria di quattro colonne piccolo testo), ricevia-
mo una nuova lettera della quale eccone un passo (V.
Meunier.)
Il sig. Dierrien al sig. Meunier.
In seguito dello stesso esperimento che mentovate dopo la mia
affermativa , la percezione della prima e delle due ultime let-
tere di una parola messa sotto un involto, o piuttosto la fatica
risentita dal mio passivo nel persistere a voler vedere le altre tre
poste sotto il suggello, gli ha fatto sparire la sua facoltà di visio-
ne. Questo risultato che apportò , è già un mese , la chiusura
delle mie sedute gratuite della domenica, mi ha addolorato massi-
mamente per avermi messo nella impossibilità di realizzare l'espe-
rimento che aveva immaginato potesse guadagnare alla causa del
magnetismo una intelligenza qual'è la vostra.
Possiamo benissimo limitarci a questo estratto senza incorrere
nel rimprovero di mancare inverso il sig. Derrien, alle leggi di o-
spitalità, ne a quelle d'imparzialità. (V. Meunier.)
Tutt' i documenti della discussione epistolare essendo
slati riprodotti, non ci rimane che a chiudere la con-
troversia; epperò faremo prima osservare al lettore., per
semplice ricordo, che il sig. V. Meunier ha dimenticato
dare le sue conclusioni come aveva annunciato nella fi-
ne del precedente numero. — Ci si permetta dunque for-
molar qui le nostre, giacché con questo ha termine la
nostra investigazione nell'amico delle Scienze.
INVESTIGAZIONE 215
Conclusioni.
Nel punto di vista scientifico, il magnetismo non pos-
siede alcuna dottrina; tutte le sue pretensioni a questo
soggetto non tendono che ad oziose e vane discussioni,
di cui la maggior parte sono molto facili a passare per
degli esercizi più o meno fraudolenti, ma infine per de-
gli esercizi. Le teorie magnetiche sono talora tanto biz-
zarre^ tanto fantastiche, tanto stravaganti, che potrebbe
dirsi de' magnetizzatori quello che Cicerone diceva de-
gli auguri: Non possono guardarsi Vun V altro senza
ridere. E impossibile trovarne due che sieno d'accordo,
se non in quanto all' asserire e scrivere cose le più mo-
struose e le più ridicole con un appiombo ed un sangue
freddo imperturbabile.
Mettendo da banda ogni dottrina ed ogni discussione,
la pretesa scienza del magnetismo si riduce semplice-
mente ad una quistione di fatti, ma di fatti inudili, da
non trovarne i simili, di fatti esistenti solo ne'libri dei
magnetizzatori o in certi cervelli più o meno fluidifica-
ti, e che per conseguenza è difficilissimo dimostrare di-
versamente. Allontanati una volta dal campo del ciar-
latanismo e dell' immaginazione, o piuttosto delle aber-
razioni dello spirito , è un' impossibilità assoluta prova-
re F esistenza di un fatto scientifico , awegnacchè non
ve n' è un solo il quale sia veramente irreprensibile o non
capzioso o senza reti (ci si condoni l'espressione). — Da ciò
il successo del magnetismo in generale e le sue continue
sconfìtte innanzi a'dotti; da ciò l'invincibile ripugnanza de'
magnetizzatori ad operare al cospetto di un comitato di uo-
mini esperti; da ciò le loro vane ed eterne discussioni;
da ciò finalmente i loro numerosi ed inqualificabili ri-
fiuti. L'abbiamo già dclto ;
210 INVESTIGAZIONE
Mekmeb di consiglieri abbonda:
Di eseguire vi è bisogno?
Non si trova più alcuno.
Sicché dunque, forti del nostro convincimento , de'no-
stri studi e della nostra esperienza: sosteniamo più che
mai le nostre prime conclusioni formolate e ridotte a
quattro punti principali ( ved. pag. 63). Ci riportiamo
sopra di ciò a' termini della nostra lettera del 9 marzo
1856, e questa volta sfidiamo, con tutta la forza della
parola, tult' i figli di Mesmer , di Puységur ed altri di
annullare queste conclusioni con un solo fatto positivo;
noi li sfidiamo di produrne un solo veramente irrepren-
sibile ! ... E nello interesse della causa mesmeriana, do-
mandiamo a preferenza il fenomeno della duplice vista:
1 ,° Perchè questo preteso fenomeno è stato mille vol-
te attestato , vantalo , impresso 3 certificalo ; contesta-
to, ec, ec;
2.° Perchè è ammesso da tutl' i magnetizzatori e da
tutt' i magnetologi moderni senza eccezione alcuna;
3.° Perchè può essere considerato come la base di tut-
to il maraviglio so attribuito al magnetismo-,
A.° Perchè permette a' magnetizzatori di prender po-
sto in tutte le condizioni che essi stessi indicano come
le più favorevoli all' esperimento;
5.° Perchè può essere provato, per così dire, sotto gli
occhi di tutti , operando palesamento e pubblicamente ;
6.° Perchè P esistenza di questo solo fatto ben pro-
vato introdurrebbe immediatamente un nuovo elemento
nelle scienze filosofiche e nelle scienze naturali, il ma-
raviglioso;
7.° Perchè se fallisce Y esperienza ^ i magnetizzatori
non avranno più il dritto che si arrogano tanto ridico-
losamenle di comporsi a vittime, il dritto di recriminare
e schiamazzare all' oscurantismo con irò tuli' i dotti;
INVESTIGAZIONE 217
8.° Perchè non avranno a dolersi che il nostro pro-
gramma é troppo lungo , che siamo troppo esigenti e
che domandiamo 1' impossibile:
9.° Perchè il dottor Pigeaire, il dottor Teste, il ma-
gnetizzatore Delaage, il magnetizzatore Cahagnet,i signori
de Rovere, Gentil, Derrien, il dotto sig. Jobard e cento
altri ancora hanno scritto che i sonnambuli possono ve-
dere a mille leghe, attraverso i corpi opachi , con o
senza la benda , ec;
10. Perchè infine , se tutt' i magnetizzatori si sono
sbagliali., se s'illusero essi stessi d' un inganno o di un
errore tanto materiale, è buono, è utile che il pubbli-
co (ed anche il seggio del procuratore imperiale) ne sie-
no inslrulli, perchè nell'avvenire si diffidi de'lumi e del
sapere de'magnetizzalori leali.
Dopo aver esposte estesamente le nostre conclusioni e
le nostre pruove, terminiamo dunque con una sfida for-
male che rivolgiamo a' nostri avversari : ne abbiano il
dritto, mentre non domandiamo altro che di essere con-
fusi per umiliare la nostra orgogliosa ragione sotto l'e-
videnza di un fatto che dicesi soprannaturale. — Ma il
guanto gitlato così sarà raccolto? No sicuramcnlelSap-
piamo benissimo che non ci è alcuno capace di soste-
nere una simile sfida. — Intanto, se non v'è chi abbia
questo potere, la nostra audacia non sarà punita, sic-
ché rimarremo in una impenitenza finale ; poiché , di-
cono certi magnetizzatori , vi sono fenomeni che biso-
gna averli veduti, per crederli: lungi dal proscrivere
l'esame ed ammettere la necessità della fede, cotesti si-
gnori impegnano per contrario gl'increduli ad osservare
e ad esaminare da per sé slessi. ( Vedi de Rovere, De-
laage, Derrien, Gentil, Teste, Pigeaire, ec.) — Ma se la
cosa è impossibile, se questa provocazione all'esame non
è che una finzione , se questo preteso fenomeno non è
218 INVESTIGAZIONE
che impertinente menzogna , perchè si lasceranno esi-
stere negli spiriti umani, perchè ne avveleneranno gli
animi de' poveri e de' semplici ? (Rabelais.)
Provato bene una volta il mendacio o P errore dal-
la incapacità de' magnetizzatori che trovansi realmente
nella impossibilità di accettar la sfida, domandiamo, e
questo non è troppo esigere , che tuli' i certificati at-
testanti questo fenomeno o piuttosto questo inganno sie-
no ridotti in brani , lacerati , distrutti, o pure raccolti
ne' nostri archivi, ne'nostri musei e nelle nostre biblio-
teche come opera d'illustre furberia , monumento della
follia umana, nel bel mezzo del secolo de'lumi; doman-
diamo che se ne perpetui così la memoria, mentre con
questo premio soltanto i nostri errori e le nostre colpe
divengono profittevoli alle future generazioni, ed a noi
stessi; domandiamo che gli uomini d'ingegno si emen-
dino e si guariscano , e che i figli di Mesmer confessino
semplicemente la loro impotenza, poiché non vogliamo
la morte del peccatore ma la conversione di lui; doman-
diamo che si cessi dall'annunciar come vero questo pre-
teso fenomeno dal pergamo della verità, e che gli uo-
mini di onore e d' intelligenza, i quali non fanno un
mestiere né un traffico del magnetismo, guardino ormai
avvedutissimamente prima di dare con tanta facilità la
loro sottoscrizione o la loro adesione per affermare con
ogni sicurezza di coscienza, simili assurdi....
COSÌ SÌA.
SECONDA PARTE.
■ESMER
O IL FLUIDO UNIVERSALE.
« Tutti questi ciarlatani (Mesmer e Cagliostro)
» dicono cose di molto spirito;i loro ragionamen-
» ti possono essere giusti, seducono; solo la con-
» clusione è falsa, poiché mancano i fatti. »
(Napoleone, Mem. di S. Eie., t. 1, p. 520).
Per completar quello che abbiamo già detto della bio-
grafìa di Mesmer, e per continuare la giustificazione del
titolo del nostro libro , citeremo le seguenti linee che
togliamo da un celebre partigiano del magnetismo , il
sig. Barone d'Hénin di Guvillers: ce Mesmer (Federico An-
)) tonioj, nato nel 1744, morto nel 1815. Questo famo-
)) so medico è troppo conosciuto, e la sua morte e lan-
)) to recente perchè sia necessario di entrare in estesi
y> dettagli sul conto di lui. Tutti gli autori biografici
)) ne hanno dato un giudicio definitivo. Oltracciò si dee
)) ricordare la destrezza con la quale carpì danaro
)) da' suoi numerosi soscrittori.Non sarei lontano dal sup-
y> porre che iJ suo credere all'esistenza di un fluido ma-
y> gnelico animale fosse equivoco. Il suo vero scopo era
y> l'interesse, e l'assurdo sistema da lui proclamalo cra-
V) gli indispensabile per procurarsi non pochi illusi. Co-
2*20 MESMER IL FLUIDO UNIVERSALE.
)) nosceva indubitatamente essere lo spirito umano in-
» clinato sempre verso il portentoso. Seppe agevolmen-
» te farsi circondare da una vistosa schiera di proseli-
y> ti e di entusiasti , altrettanto più facili ad ingan-
)) nare, in quanto che V assurdità stessa de' fatti mira-
)ì colosi che imponeva alla loro credenza serviva di a-
)) limento alla, credulità di essi fortificandone i motivi ai
)) loro occhi. Un ristretto numero di seguaci oggi au-
)) cora persiste a riputarlo come un uomo grande , in
)) generale però è considerato come un abile ciarlatano,
)) il quale si fissò principalmente a sedurre una certa
)) classe di uomini, la più numerosa nella società, ben-
)) che la meno instrutta nelle scienze fisiologiche e la più
y) facile a lasciarsi imporre dalle illusioni. )) — ( Archi-
vi del magnetismo, t. 11., p. 2-41.) — Questo è il giu-
dicio portato contro Mesmer dall' ex-segretario della so-
cietà del magnetismo di Parigi. Il barone d'Hénin, quan-
tunque magnetizzatore, non era fluidista; apparteneva alla
scuola chiamata oggi animica, specie di alleanza dissi-
dente che ha rimpiazzato il fluido animale per mezzo
del potere occulto della volontà. Altri seguaci ne fecero
il fluido mentale ed il fluido dell'idea; questa sostitu-
zione di principi è più che una riforma, è una rivolu-
zione.
Intanto seguendo la dottrina di Mesmer, tutta la scien-
za del magnetismo riposa sull' esistenza del fluido ani-
male. Non fluido, non magnetismo. — a Mesmer preten-
deva di avere scoperto un agente fino allora totalmente
ignoto agli uomini dell'arte ed a' fisici: un fluido uni-
versalmente sparso, e perciò adatto a poter servire qual
mezzo di comunicazione e d'influenza tra i globi celesti;
un fluido suscettibile di flusso e riflusso, che s'intromet-
teva più o meno abbondante nella sostanza de'nervi com-
movendoli in utile maniera ', )) da ciò il nome di ma-
MESMER O IL FLUIDO UNIVERSALE. 221
gnelismo animale dato a quel fluido, « II magnetismo
animale, diceva Mesmer ; può essere accumulato , con-
centrato , trasportato , senza il soccorso di alcun essere
intermedio. Riverbera come la luce; le armonie musicali
lo propagano e l'aumentano. ... La natura ci offre in
esso un mezzo universale di guarire e di preservare gli
uomini. )) (Prop. di Mesm.)
Mollo prima di Mesmer, gli antichi alchimisti, vecchi
allievi di Hermes, avevano avuto, nel mezzo di tutte le
loro follìe , le stesse pretensioni del dottore Alemanno.
Si vantavano aver trovalo 1' elixir di lunga vita,, la me-
dicina universale ed il segreto di far l' oro ; al pari di
Mesmer , e prima di lui , professavano la dottrina del
fluido magnetico animale. Basta citare le seguenti opere,
tutte anteriori a Mesmer, per acquistarne immediatamen-
te la pruova: Paracelso, Opera chimica para gitani traci,
— Van Helmont, de magnetica vuln. enrat. — Goclenjus,
De magnetica vuln. curai., eie. — Maxwel, De medicina
magnetica , — Seb. Wirdig , Nova medicina spiri-
inutili — Ferd. Santanelli, Philosophiea recondita. —
Burcravius, De cura moro, magnetica. — Disgraziata-
mente per gli Alchimisti, — e per noi , — niuna espe-
rienza venne a confermare le preziose scoperte di che
si gloriavano falsamente di possedere il segreto. Nel mez-
zo dell'ignoranza e del ciarlatanismo scientifico di quel-
l'epoca, vi furono, come sempre , uomini di buona fe-
de che credettero sinceramente a tutt'i vaneggiamenti della
filosofìa ermetica, e che ingoiarono fortune considerevoli,
perseguendo la ricerca chimerica della pietra filosofale; ciò
che faceva dire a Harris che l' alchimia è a un" arte man-
cante di arte, che incomincia col mentire e finisce col
mendicare. ^ — Se Mesmer avesse realmente scoperto
qualche cosa, la scoperta di lui non sarebbe piombata
nel potere del ciarlatanismo, e sarebbe oggidì pertinente
222 INVEITI!, a/I.m
alla scienza. La generazione, che ha veduto passai Mou-
nier, atlualmenle è nel sepolcro ; nuovi uomini vennero
a rimpiazzar quelli della sua epoca, e la posterità im-
parziale, sempre scevra di odio e di prevenzione, già ren-
de giustizia a quel ciarlatano insigne, giudicandolo dalle
sue stesse opere.
L'idea vaga ed indeterminata di un principio, di un
fluido o di una sostanza universale, di cui Mesmer tanto
falsamente attribuisce a se la scoperta , risale dunque
agli alchimisti, ma non pertiene ad essi più che a Mes-
mer. Questa idea fu sempre 1' oggetto delle meditazioni
di ijran numero di filosofi e di scienziati : è una di
quelle che lo spirito umano à delineate , tormentate in
tuli' i sensi; una di quelle che ogni secolo à modificate
a seconda delle proprie credenze, e ciascun individuo a
tenore de' suoi sogni. Per trovarne 1' origine, uopo è ri-
montar nel tenebrìo de' tempi fino ali" epoche le più re-
mole della filosofìa de' magi e de' brami. Vero Proteo ,
risorgendo dalle sue ceneri , ritrovasi in tutt" i periodi
della storia rivestendo continuamente novelle forme, ed
aggomitolando, per così dire, tutt' i sistemi in un solo;
mescolando , ammucchiando confusamente le scienze
naturali con le scienze cabalistiche , la psicologìa con
l'astrologia, la medicina con la magìa, la trasformazione
de' metalli con la trasmigrazione delle anime, la teolo-
gìa con la demonologìa, il fluido universale col princi-
pio vitale , la flogistica col gas, 1' elettricità col fluido
nervoso, la teogonia col caos, per compendiarsi infine
in un essere universale: 1' anima del mondo, lo stesso
Dio. — Nulla è più atto a creare il disgusto de' sistemi, che
tutto quello si è scritto ed immaginato per istabilir l'e-
sistenza di quest'operatore, principio universale e moto-
re dell'universo. Considerati isolatamente, molti di que-
sti sistemi offrono un lato seducentissimo, speciosissimo?
INVESTIGAZIONE 223
però, come mollo bene si espresse Napoleone, le conclu-
sioni son false perchè i fatti mancano. — 11 dolio au-
tore delle Bovine ci ha lasciato un monumento nota-
bile di questa vecchia dottrina che Mesmer ha tentato
ringiovanire, e che ha ritrovato tanti seguaci verso la
fine del XVIII secolo.
Ecco come si esprime Volney; ce Altri ripugnando a
)) quest' idea di un essere ad un tempo effetto e causa,
)) agente e paziente , e riunendo in una natura istessa
)) nature opposte, distinsero il princìpio motore dalla
)) cosa mossa , e basando che la materia era inerte
y> per sé stessa , pretesero che le sue proprietà eranle
)) comunicate da un operatore distinto di cui non ne era
)) che l' involucro e la guaina. Quest' agente per taluni
y> fu il principio igneo , riconosciuto autore del movi-
)) mento universale; per altri, fu il fluido nomato etere,
» più attivo e più sottile ; or com' essi chiamavano ne-
y> gli animali il principio vitale e motore, un' anima ,
y> uno spirilo , e siccome incessantemente ragionavano
y> col mezzo di comparazioni , soprattutto quella dell'^s-
y> sere umano, dettero al principio motore di tutto l'u-
n niverso il nome di anima, & intelligenza, di spirito;
)) e Dio fu lo spirito vitale che, sparso in lutti gli es-
)) seri, animò il vasto corpo del mondo. E costoro co-
y> lorirono le loro idee , ora con Yau-PUer , essenza
)) del moto e dell' animazione, principio deW esisten-
y> za, o meglio la stessa esistenza ; or con Vulcano o
)) Phtha, principio ardente ed elementare , o per l' ara
>ì di Festa, collocata nel centro del suo tempio , come
y> il sole nelle sfere-, ed ora con Kneph, essere umano
)) vestito di azzurro carico , avente uno scettro ed una
y> cintura (il Zodiaco coperto il capo da una berretta di
r> piume , per esprimere la fugacità della sua idea e
)> producente colla sua bocca il grande uovo.
l±l MESMEB O IL FLUIDO l/M Vi- RSALK.
« Sicché por una conseguenza di questo sistema, ogni
>ì essere contenendo in sé una porzione del fluido igneo o
yì etereo motore universale e comune, e questo fluido ani"
)i ma del mondo essendo la Divinità, se ne deduce che le
y> anime di lutti gli esseri furono una particella di Dio
y) stesso , partecipante tulli gli attributi di lui , furono
y> cioè , una sostanza indivisibile^ semplice, immorla-
)) le; e da questo tutto il sistema dell 'immortalità del-
A l'anima, che da principio fu eternità. Da questo anco-
)) ra le trasmigrazioni noie sotto il nome di melcmpsi-
y) cosi, cioè a dire del passaggio del principio vitale
y> di un corpo ad un altro; idea surla dalla trasmigra-
vi zione vera degli elementi materiali. »
Spesso la natura sembra volersi trastullare degli uo-
mini ) o piuttosto lo spirito umano fabbricando i suoi
sistemi sopra semplici apparenze e domandando alla
immaginativa più che all'osservazione, illude se stesso,
e si appaga di tutte le false dottrine che genera il va-
neggiare, purché sieno rivestite di qualche apparenza di
verità — Prima di scoprire che i fuochi fatui erano il
ri sul lamento di una combinazione d' idrogeno e di fos-
foro , il loro apparire ne' cimiteri avea naturalmente
fatto nascere quella credenza popolare tanto generaliz-
zala che fossero le anime o gli spirili de' trapassati. La
proprietà che posseggono di seguire le correnti aeree
producendo uno strepito consimile a scroscio di riso non
contribuì poco a fare ammettere tulle le narrazioni ma-
ravigliose di che sono stali V oggetto. Dall' altra parte,
uomini di più elevato ingegno e più filosofi furono sin-
golarmente sorpresi de' rapporti apparenti, i quali pare
che esistano tra i fuochi fatui, l anima de' morti ed il
preteso fuoco universale. Le osservazioni raccolte su di
ciò , fondale ognora sovra fatti positivi , ma non bene
interpretati, hanno costantemente fornito un complesso di
SMRB li FLUIDO UNIVERSALE 22a
prove favorevolissime alla doltrina cotanto confusa del
principio vitale consideralo come anima del mondo.
Così le ombre sotto aspetto di fiamme [fuochi o spirili
fatui), l'anima del mondo sotto forma di fuoco elemen-
tare ed anzi la metempsicosi degli antichi , il cui prin-
cipio si alliga alle idee dell' ordine medesimo , sono ve-
nute simultaneamente a frangersi contro una semplice
analisi chimica, quella dell' idrogeno fosforato.
Gli antichi hanno continuamente vaneggiato ogni qual
volta vollero ragionare sulla natura del fuoco. Prima
delle immortali scoperte di Priestley e di Lavoisier, tale
quislionc era del lutto insolubile. Non si possedevano
gli elementi del problema. Non solo ignoravasi V ossi-
geno, ma l'esistenza del gas era appena sospettata dai
primi fondatori della scienza moderna. Schcelc, nel suo
Trattalo dell* aria e del fuoco, li confonde di continuo
con T aria, che allora consideravasi come un corpo sem-
plice. A' quattro elementi dell'antichità, Nicola Lefèvre
ne aveva aggiunto un altro nuovo, ammettendone cinque,
la flemma o l'acqua, lo spirito od il mercurio, il zolfo
o F olio , il sale e la terra. Intanto V orizzonte delle
scienze andava estendendosi di giorno in giorno, non si
era in possesso ancora della parola dell' cnimma , ma
sbarazzati una volta da' quattro elementi degli antichi ,
lo spirito de' chimici familiarizzossi con un altr' ordine
di cose , si abituò a guardar la natura diversamente,
Le viete idee non perciò dominavano sempre, e Stali! ,
nella sua Teorìa dell'infiammabile, continuava tuttavia
a confondere il gas con 1' elemento del fuoco. Si stava
sulla traccia di una grande scoperta , si sentiva , ma
tutto era buio e confuso, tanto negli animi che ne' si-
stemi. Era l'alba della scienza attuale che incomin-
ciava a spuntare. Il principio del fuoco che Paracelso
chiamava anima universale o la quinlaessenza de-
15
22G MESMER IL FLUIDO UNIVERSALE.
gli esseri , mentre V aveva trovato in tutt' i corpi com-
bustibili, rimaneva ancora attaccato alle idee de' peripa-
tetici , i quali avevano scorto nella fiamma il simbolo
della vita ; si credeva che la materia del fuoco ema-
nava dagli 'astri sotto forma di luce, e si corporizzava
nell" aria affin di riprodurre quindi tutti gli effetti os-
servati nelle piante , negli animali e ne' minerali. 1 se-
guaci del flogistico non vedevano ovunque che fuoco li-
bero o fuoco composto. La presenza dell' idrogeno, tanto
diramala nella natura , pur facevasi innanzi negli e-
sperimenti de' laboratori ad intricare e complicare la
quistione ; si confondeva incessantemente 1' aria vitale
(ossigeno) con Varia infiammabile (idrogeno), e questa
confusione dava una grande apparenza di verità alla
dottrina degli antichi, i quali avevano preso il princi-
pio igneo ed il principio vitale per una sola e medesi-
ma cosa ; di che non ne conservavano la più piccola
idea , mentre ne avevano fatto essi un solo ed unico
principio universale emanante dagli astri, e che spesso,
ne' loro sogni, avevano confuso col principio dell' intel-
ligenza, l'anima del mondo, gli angeli, i demoni e la
slessa divinità (*). — Cosicché una moltitudine di esperi-
menti si facevano di giro in giro a confermare o ad
abbattere tutte le vecchie teorie de' filosofi , degli alchi-
misti e de' dotti ; quando la scoperta dell' ossigeno di
(") Platone , nel suo Epinomìs , ammette tre specie di Dei : i Dei supe-
riori, i Dei inferiori , ed i medi. I superiori abitano il cielo e sono tanto in
alto al di sopra degli uomini che questi non possono aver commercio con
essi, se non per Pintermezzo de'medì i quali abitano Paria e che sono chia-
mati demoni; i Dei inferiori abitano nel fondo delle riviere. Tutte le parti
dell' universo ne sono riempite. Ecco su di che sono fondate le silfidi , le
salamandre^ ondine ed i gnomi della cabala.— Vedi la vita di Platone,
di Fenelon. — Vedi ancora Pitagora,Talete e Timeo di Locri sull'anima uni-
versale del mondo,
B1F*>1ER TL FLUIDO UNIVERSALE 'lìl
Priestley apparve tulio ad un tratto come una brillante
meteora nel mezzo le tenebre della scienza nascente, e
surse a dimostrare con una concatenazione di fatti ir-
recusabili che Paria è un corpo composto , che il pre-
teso fluido universale, elemento del fuoco , anima del
mondo, principio della vita animale e vegetale, non fu
mai altra cosa che il gas ossigeno o aria vitale , poi-
ché indispensabile alle funzioni vitali , alla respirazio-
ne, alla combustione , ed universale perchè combinasi
( secondo gli antichi ) a tult' i corpi semplici. Spettava
all' illustre Lavoisier di apporre l' impronta del suo ge-
nio su tutte queste immortali scoperte > e dar loro un
ultimo grado di certezza matematica non solo con l'au-
mentarle , ma bensì verificandole con la bilancia alla
mano.
Tal' è nel fondo la storia del preteso fluido univer-
sale degli antichi , che Mesmer credette ingenuamente
avere scoperto e che annunciò come una panacea uni-
versale. Mesmer., dottore arretrato della vecchia scuola,
non era al culmine de' progressi scientifici della sua
epoca , poiché la scoperta dell'ossigeno data dal mese
di agosto 1 77-i ; Mesmer arrivava a Parigi nel 1778 ,
egli presentava la sua scoperta all' Accademia delle
scienze nel 1784. Per conseguenza erano dieci anni
dacché questi fatti si conoscevano tutti , e Mesmer pa-
reva averli completamente ignorati. La prova,, d' altron-
de, che Mesmer non aveva fiducia alcuna nella sua dot-
trina , gli e che non volle mai operare personalmente
innanzi all'Accademia delle scienze; fu il dottor Deslon,
suo allievo, che s'incaricò di sperimentare nell'assenza
del maestro. L' ipotesi del fluido universale sulla quale
poggiava , secondo Mesmer, tutta la dottrina del ma-
gnetismo animale, essendo stata danneggiata per la im-
potenza de' magnetizzatori non solo , ma per tutte le
228 MESMER O IL FLUIR) UNIVERSALE
scoperte della scienza moderna , fu indi poi sostituì la
da una moltitudine di altre ipotesi non più felici delle
prime , ed oggi ogni magneiizzalorc , dirci , ha il suo
piccolo sistema che, invero , non ha niente più di co-
mune con quello del maestro , ma che non impedisce
affatto a' degenerati suoi seguaci d' intitolarsi tuttavia i
figli di Mesmer.
Mesmer, onde produrre i pretesi fenomeni magnetica
aveva assolutamente Insogno delle sue tinozze, costituenti
l'apparecchio generatore del fluido. Erano recipienti nei
quali versava una quantità di acqua, retro polverizzato
e limatura di ferro. Nel punto di vista scientifico, si può
dire che quo' generatori , presentassero perf e ttamente lo
stesso uffìzio di quello che si attribuisce alla quinta
ruota di una carrozza ; ma Mesmer non agiva ordina-
riamente che alla presenza dell' alta società, di duchi ,
duchesse e marchese: or quelle dame non osservavano tan-
to da vicino, ciascuna prendeva posto attorno le tinozze
per formare una catena magnetica , e quando la melo-
dìa del pianoforte incominciava , le dame fluidificate
cadevano in deliquio; poiché Mesmer aveva annunziato
che coloro i quali non erano sensibili all' azione del
fluido dovevano tutti aver duro il cuore. Era dunque
a chi più sarebbe sensibile; ridevasi, gridavasi, si pian-
geva^ si rantolava , i corpi si svolgevano in atteggia-
menti tetanici _, cadevano convulsi , eravi un batter di
piedi , un girar d' occhi , e de' singulti. Allora Mesmer
mostravasi subitamente indossando un abito di seta lillà,
tenendo la sua bacchetta magica in mano per toccar
coloro che trovavansi in istato di crisi. In quello uo-
mini e donne si precipitavano nelle braccia F uno del-
l' altro. Si parlavano con tenerezza ed effusione, si guar-
davano amorosamente, si davano amplessi di gioia , si
respingevano con, orrore. — La crisi era salutare! . . . ,
MESMER O IL FLUIDO UNIVERSALE 229
Eravi un salotto guernito di materassi ove portavano le
donne più smarrite e le più deliranti, si slacciavano, e
cosi potevano rotolarsi e contorcersi a loro piacere sul
pavimento, ben fornito di cuscini. Talvolta, per meglio
magnetizzar quelle che mostravansi un pò refrattarie al
fluido, Mesmer faceva correre una delle sue mani nei loro
omeri, la passava sulle braccia di esse, la facea discendere
lungo le ipocondri , e di la verso il resto della perso-
na. Queste scene duravano più ore, ed il luogo ove av-
venivano, vero pandemonio magnetico , chiamavasi in-
ferno da convulsioni. — Basta semplicemente ricordar
questi fatti perchè il lettore possa comprendere che si-
mili commedie non han nulla di comune con la scienza.
Delrieux, il quale ci ha lasciato una descrizione molto
dettagliata di tutte le follìe mesmeriane di queir epoca,
ci dice che esistevano in casa di Mesmer quattro ti-
nozze le quali fruttavano F una per 1' altra 300 luigi
al mese. Questo danaro, osserva ancora Ber gasse , l'a-
pologista di Mesmer , era constituito in profìtto del
maestro, in rendite vitalizie sul regio tesoro. — Grimm
riferisce, nella sua corrispondenza, che gli esperimenti
del dottor Mesmer fallirono completamente quando volle
operare in casa del barone di Holbach. Voltaire vi si
trovava. — Il celebre chimico Bertollet aveva dato 100
luigi per avere il dritto di assistere alle riunioni. Sicco-
me il preteso fluido non produceva effetto alcuno su lui,
Mesmer lo trattò da infedele; vi fu un alterco, Berthol-
let montato in furia , abbatte la tinozza del maestro ,
apostrofa ironicamente coloro che trovavansi nello stato
di crisi, ed esce furibondo. — Mesmer, dice Napoleone,
ce produceva degli effetti sopra di un individuo magne-
tizzandolo di fronte; questo stesso individuo, magne-
te ti zzato da dietro , senza saperlo , non provava più
nulla. )) [Memoriale dì S. Elena^ t, 1. p. 530.) L'en-
230 31KS.MEK <> IL FI.IIHO UNIVERSALE.
tusiasino francese non per questo mancò di elevarsi al-
l' apice; furono battule medaglie , si fusero gessi in o-
nore di Mesmer ] e Delille celebrò ne' seguenti versi i
felici effetti delle illusioni. del mesmerismo (*).
Il giovine a vent' anni aggrinzito dalla mollezza,
Promettevasi ancora qualche giorno di gioventù; .
Io stesso sperava, respingendo la mia benda,
Degli occhi degni di vedere spettacolo sì bello.
Ma che! presso i Francesi v'è nulla di durevole?
(DCLILLE.)
Diciamo ora qualche parola sulla teoria non più del
fluido universale, ma del fluido elettrico, che non pochi
magnetizzatori pretendono oggidì applicare al magnetismo
animale, sia per produrre , sia per ispiegarne gli effetti. I
magnetizzatori elettro-fluidici non sono meglio di accordo
su questo punto che su tutti gli altri, né ciò affatto debhe
sorprenderci, mentre le loro teorìe, sempre in contraddizio-
ne coi fatti, sfuggono continuamente a tutti gli esperimen-
ti. Mesmer fondando la sua dottrina medica sul sistema
del fluido universale, non avea menomamente immagi-
nato che questo agente potesse essere lo stesso che 1' e-
lettricità; aveva pur detto che il suo sistema fornirebbe
nuovi schiarimenti sulla natura dell' elettricità, ma que-
sto anzi è una prova cha nell'animo suo non confon-
deva come fanno oggi la maggior parte de' magnetizza-
tori , il fluido universale col fluido elettrico. Ecco del
resto, un estratto letterale di ventisette proposizioni con-
tenenti tutta la dottrina di Mesmer. Esiste una influenza
naturale tra' corpi celesti , la terra ed i corpi animali
(l a proposizione). — Un fluido universalmente sparso (2 a
proposizione.) — È coli' insinuarsi nella sostanza de' nervi
die quest'agente li commove immediatamente (8 a pro-
ri Prefazione del poema delV Immaginatone,
MESMER O IL FLUIDO UNIVERSALE. 231
posizione). —Manifestasi in particolare ne' corpi umani
(9 a proposizione). — Si osserva nelF esperimento lo scolo
di una materia la cui sottigliezza penetra ogni corpo ,
senza notabilmente perdere di sua attività (13 a proposi-
zione.) — Questo sistema appresterà novelli schiarimenti
sulla natura del fuoco e della luce , come nella teorìa
dell' attrazione , del flusso e riflusso , della calamita e
della elettricità (21 a proposizione). Dimostrerei con una
nuova teorìa di malattìe l' utilità universale del princi-
pio che loro obhietto (25 a proposizione).
La dottrina de' magnetizzatori elettro-fluidici non ha
più sentimento né più unità che l'antico sistema del fluido
universale, anima del mondo, fuoco elementare, spirito
vitale e principio dell' universo; il magnetismo animale
non è, nel punto di veduta scientifico, che la continua-
zione di questo stesso errore. Cosicché 1' elettricità in-
telligente del sig. Johard, la forza animica del sig. de
Rovere, la pncumatologia del sig. de Mirville, il fluido
lumachico del sig. J. Allix , non sono che voci nuove, le
quali nascondono vecchie aberrazioni, « L'elettricità^ di
fatti, è la forza animica, il fluido universale , y> dice il
libro già citalo del sig. de Rovere (p.69).I magnetizzatori,
è evidente , sono arretrati di più secoli ; la scienza ha
progredito, ed essi sono ancora nella età di mezzo. Fi-
datevi dunque di coloro che s' incaricano di rimettere
a nuovo le anticaglie e che vogliono farsi credere uo-
mini del progresso. Invano i magnetizzatori inventeran-
no nuovi vocaboli per sostituirli alle cose, tutto il loro
neologismo non servirà che a contestare la vanità ed il
nulla della loro dottrina.
Già da lungo tempo la parola fluido impiegata a
(orto od a rovescio , sembra tener luogo d'idee a tutti
coloro che ne son privi; fluido nervoso, fluido universale,
fluido simpatico , fluido vitale, fluido lumachico , sono
•l'-Vi WESMER O IL FLUIDO UNIVERSALI
voci che si trovano in tutte le bocche , voci che sono
siale di giro in giro e talvolta simultaneamente impie-
gate per indicare ora una sola ed istessa cosa, ora delle
cose le più diverse e le più dissimili. Ne volete una
nuova prova? La troverete nelle seguenti linee che to-
gliamo dal professore Lefebure , sommo partigiano del
magnetismo. Lefebure scriveva nclF incominciare di que-
sto secolo cose da non mica sospettare , mentre le sue
idee sono talmente invecchiate che leggendole si crede-
rebbe pcrfctlamenle aver sotto l'occhio uno squarcio di
Van Helmont o di Paracelso. Lasciamolo parlare: ce 11
)) fluido sottile , la materia sottile o eterizzala , V ente
)ì vitale non sono oggi che il fluido elettrico , il fluido
i) magnetico, 1' aria infiammabile, Y aria mefitica, tutti
)) gli agenti della vita , ed i risultati dell' aria e del
)) fuoco, in quattro diverse combinazioni, ma che però
)) si avvicinano . . . . L' aria infiammabile ha il potere
di vivificar tutto il regno animale, giacche e il flui-
)) do che circola ne' nervi (*). fi — Ecco dunque che
l' è ben chiaro, ben inteso, che il principio della vita,
la materia o la veste dell' anima nostra, non sarebbero
secondo Lefebure che dell' idrogeno , altramente detto
gas da illuminare , e l'autore di questa brillante sco-
perla aggiunge con un appiombo proprio de' figli di
Mcsmer: ce Gli esperimenti da me ripetuti su questo
)) soggetto non mi lasciano più a dubitare. )) (P. 29.)
E ancora per moltissimi un' alta quistione nella scienza
quella di sapere se esiste un fluido nervoso particolare,
ima elettricità animale. I fisici ed i fisiologi hanno fatto
immense ricerche per iscoprire questo misterioso agente,
sul quale la scuola elcttro-fluidica de' magnetizzatori
(*) G. Lefebure, Ricerche e scoperte sulla natura del fluido nervoso
ó dello spirito vitale, principio della vita, p. 7 e seguenti; Parigi 1800.
MESMEIt IL FLUIDO UNIVERSALE 233
oggi pretende fondar le sue teorie. Ma sinora lutti gli
sforzi de' Gsiologi e de' fisici sono rimasti senza succes-
so , e lutto mena a credere, al contrario , che questo
agente ipotetico non esista.
Allorquando Galvani pubblicò i suoi curiosi esperi-
menti sulla suscettibilità degli organi muscolari , tutta
V Europa scientifica credette per poco che sarebbe per
risolversi quel gran problema: non se ne fece niente. Quel
celebre fisico avendo messo a nudo il nervo crurale ed
i muscoli de' lombi di una rana, ne aveva in seguito fis-
sata la comunicazione per mezzo di un arco metallico. In
queste circostanze aveva osservato, coni' è noto , de' mo-
vimenti convulsivi, che attribuì sulle prime ad un a-
genle particolare al quale dette il nome di elettricità
vitale } fluido che , secondo lui , trovavasi collocato ne'
nervi della rana ed era trasmesso per mezzo dell'arco me-
tallico. L'illustre Volta avendo ripetuto gli stessi esperi-
menti, scopri che quel fenomeno non era un effetto del-
V elettricità vitale come pretendeva Galvani , ma un effet-
to dell' elettricità fisica sviluppata pel contatto de' metalli
posti su gli organi della rana. La lotta s' impegnò tra
que' due dotti, e Galvani, dopo lunga discussione, rico-
nobbe finalmente che le contrazioni ottenute con l'arco
metallico sono dovute allo slesso arco. Volta riportò la
vittoria. Diciam di volo , che a questa lotta, a questa
memorabile discussione dobbiamo la più grande scoperta
de' nostri tempi , quella della pila di Volta, strumento
senza del quale OErstcd non avrebbe mai fatta la felice
osservazione che doveva , qualche anno dopo , condurre
]' illustre Ampère alla telegrafìa elettrica. 1 lavori degli
Humboldt , dei Vali, degli Aldini, de' Nobili, de' Maria-
ni, de' Savi , dei Malleucci, de' Becquerel vennero ancora
a confermare i belli esperimenti del Volta, ed al presente
nulla vi è di più coiìlraslabile-di più sospetto della esistenza
2-J1 MJESMER EL FLUIDO UNIVERSALE.
del fluido nervoso o F elettricità vitale di cui niuno
lia potuto mai scoprirne la menoma traccia.
Confessiamo che gli esperimenti di Aldini sono bene
eseguili per colpire V immaginazione di coloro che, po-
co versati nello studio delle scienze , si contentano ra-
gionar su gli effetti senza ricercare la vera cagione
produttrice di que' maravigliosi fenomeni. Aldini speri-
mentava sopra uomini ed animali morti , che sottopo-
neva all' azione di una batterìa voltaica abbastanza for-
te , e sotto l' influenza dell' elettricità osservava ce i più
)) violenti moli muscolari , le più spaventevoli convul-
» sioni y gli occhi aperti e minacciosi , il riso ed il f u-
» rore in contrasto sul viso medesimo , fin la respira-
)) zione ricuperata , tutto presentava in un cadavere For-
)) rido esercizio delle funzioni della vita. y> — Epperò
tutti questi esperimenti, lungi dal confermare F esisten-
za di un fluido vitale , scoprivano a' fisici la nullità di
questa dottrina , posciacchò V elettricità fisica della
pila e la sola causa di tutti questi fenomeni.
V è di più: ogni qualvolta si è potuto sviluppare del-
la elettricità proveniente da un principio animale , si
è sempre provato che questa elettricità non altro era
che elettricità fisica. Gli esperimenti di Walsh , mem-
bro del parlamento d' Inghilterra , non lasciarono alcun
dubbio su di ciò. Così V elettricità prodotta dal tremolìo
del Niger , dalF anguilla del Surinam , dalla torpedi-
ne dal siluro o dal ginnoto è perfettamente la stes-
sa di quella che producesi con F apparecchio de' nostri
laboratori. Faraday ha provalo che la scarica elettrica di
questi pesci può mandare scintille, produrre la calamita-
zione e operar decomposizioni chimiche. Si può dire che
le investigazioni de' dotti furono spirile in quel scntiere
sino agli ultimi limili del possibile. Si costruirono pile
unicamenlc composte di carne muscolare di bovi, di pc-
MESMER Q IL FLUIDO INI VERSALE. 235
core , di piccioni , anche di pesci, e sia che si operasse
con la carne degli animali a sangue caldo,, sia anche con
quella degli animali a sangue freddo, Y elettricità pro-
dotta da queste pile di muscoli e stala costantemente
elettricità fisica.
Una pila i cui elementi voltaici sono composti di ac-
qua e di sangue presenta anche gli stessi risultati. In
luti' i casi or da noi citali , i* elettricità prodotta influi-
sce più o meno sulP ago del galvanometro, e può, quan-
do la corrente è abbastanza intensa , operare delle de-
composizioni chimiche. Ora niente di consimile fu mai
osservato ne' pretesi fenomeni attribuiti al magnetismo
animale ; è dunque gratuitamente e con molto torto ,
che per sostener la loro dottrina , i magnetizzatori e»
le tlro-f undici si appellano sia all' elettricità vitale non
confermata da alcun fatto , e di cui ni uno può attcstar-
ne F esistenza , sia alla elettricità fìsica i cui effetti ,
sempre sensibili al moltiplicatore, non furono mai pro-
vali da un solo fenomeno pertinente al magnetismo ani-
male. In questi due casi mancano ancora i fatti , ben-
ché Mesmer avesse osato affermare di osservarsi nel-
V esperimento lo scolo di una materia ( 13 a proposi-
zione) — Ciò è falso del lutto.
Sappiamo che il Sig. Du Bois-Rcymond ha annuncia-
to , è qualche anno , di aver fatto deviare V ago di un
galvanometro per sola opera della contrazione muscolare;
ma questo preteso fatto e stalo vittoriosamente confuta-
to dal Sig. Becquerel , il quale ha dimostralo nel mo-
do il più perentorio che la deviazione dell' ago del gal-
vanometro non era in quella esperienza prodotta dà
una contrazione muscolare , ma solo per effetto della
reazione chimica de' prodotti acidi separati dalla mano
sopra i fili del galvanometro, Allorquando ripotesi lo sles-
so esperimento senza unirvi un movimento di contra-
236 3IESMER IL FLUIDO UNIVERSALE
zione . lo stesso fenomeno si produce, l'ago devia ugual-
mente.
Anche alle forze elettro-chimiche bisogna attribuire
tutte le correlili voltaiche prodotte per mezzo delle pile
de' muscoli. E noto che il solo contatto di due sostan-
ze eterogenee basta per dar luogo ad uno sprigionamen-
to di elettricità, poiché in tal caso vi è sempre un' azio-
ne chimica die agisce. Sotto questa veduta , non può
negarsi, il corpo umano , come tutt' i corpi organizzati,
è una fucina incessante di elettricità; però nulla ci au-
torizza a credere che questa elettricità sia altro che
della elettricità fisica ; e poi questa elettricità non è
affatto libera . 1' uomo non è nò una pila , nò una tor-
pedine. Se è lecito emettere una opinione a priori su
di un soggetto sì complicato , diremo che tutto mena a
credere, che l'elettricità risultante dalle combinazioni e
decomposizioni chimiche che si operano ne' corpi uma-
ni dovrà essere trasformala in calorico ; ne' nostri or-
gani avverrà quello stesso che avviene nelle nostre for-
naci. Pel chimico come pel fisiologo , il fenomeno della
combustione è il medesimo ne' due casi. Tutt' i lavori
de' moderni fisici , e massimamente gli ultimi e belli
esperimenti del Sig. Grow , tendono a dimostrare sem-
preppiù clic il magnetismo terrestre , 1' elettricità , il
calorico e la luce non sono che correlazioni di un gran-
de e solo principio, il quale modificasi prodneendo me-
diatamente o immediatamente uno o più di que' quattro
agenti. — Ora il calorico prodotto nel corpo umano dà
luogo a correnti termo-elettriche? forma esso correnti
d* induzioni ? i nervi ne sono essi i conduttori ? i reofori
di quest'apparecchio vanno a terminare nel cerebro, orga-
no dell'idea? Sono quistioni della più alta importanza
e che anzi , per molti, hanno già un certo grado di
probabilità * alle quali però ninno può rispondere an-
• R IL FLUIDO UNIVERSALE 237
cora. Se ninno ha il dritto di negarle , ninno può aver
quello di affermarle. — E ciò notisi bene , che allor-
quando F esistenza della elettricità vitale potesse es-
sere dimostrala dagli esperimenti de' fisiologi e de' fisi-
ci , i magnetizzatori non sarebbero perciò più avanzali,
rimanendo altrettanto miseri quanto per lo innanzi :
poiché bisognerebbe stabilire che i passaggi magnetici
avessero la proprietà di sviluppare l'elettricità vitale, e che
quesio fluido fosse trasmissibile da individuo ad individuo:
sicché la grande difficoltà sarà sempre in quello, ed in-
tanto sopra quel punto solo riposa tutta la dottrina elet-
tro-fluid ica.
Sia comunque , tutti gli esperimenti che sono stati
fatti fin oggi provano, che se si forma elettricità e una
elettricità fisica , che il preteso fluido vitale chiamato
magnetismo animale , e che diecsi di essere una mo-
dificazione dell' elettricità fìsica, non esiste, che fu imma-
ginato da uomini i quali non mai sperimentarono, o spe-
rimentarono male , da coloro che confondono V elettri-
cità con 1' idea , 1' anima umana col gas idrogeno , e
che , ignorando la struttura della nostra organizzazione,
affermano potersi vedere senza il soccorso degli occhi ,
coli' occipite o col calcagno. La vita non é il risulla-
menlo di un solo ed unico principio , fluido universa-
le , anima del mondo , che prende il nome di magne-
tismo animale intromettendosi nella sostanza de' nervi ,
come se la immaginano compiacendosene la maggior parte
de' magnetizzatori. La vita racchiude un complesso di fe-
nomeni fisici e chimici i quali dipendono dall' organiz-
zazione degli esseri e di cui ciascuna parte ha, in uno
scopo comune , funzioni proprie a sé e sino ad un cer-
to punto indipendenti le une dalle altre (*). Se l'unico
(/) Questa specie d' indipendenza è verissima in molti casi. Si può,per e
238 MESMES () Il FLUIDO UNIVERSALE.
principio , il fluido universale sul quale Mesmer aveva
fondala la sua dottrina , non esiste , se Y elettricità vi-
late non è altro che una parola , che diverrà dunque
tutta la medicina magnetica la quale pretende che il
fluido è V agente , il rimedio , il mezzo curativo con
l'aiuto del quale opera i suoi miracoli 9 questo famoso
fluido , che il sig. conte de Szhapari pretende localiz-
zare sulle parli inferme , ce . , ec. ? . . . . Che pensare
di lutti coloro che sotto il nome di magnetismo animale,
ammettono V esistenza di qucsl' agente immaginario, gli
attribuiscono cure portentose, rifugiandosi nel bisogno
a ridosso le leggi fantastiche di questo supposto agen-
te ? Che pensare della pretesa scienza de' magnetizzatori,
di quella del celebre Deleuze , per esempio , il quale
passa per im alto ingegno tra' suoi , e che nel descri-
vere i procedimenti della sua magnetizzazione, dice: « La
» vostra mano non dovrà affatto esser tesa ; bisognerà
y> invece che le dita sieno leggermente curve poiché è
)ì soprattutto dalle estremità delle dita che il fluido s'in-
y> vola. y> (Deleuze, t. 1, 103. ) — Un altro magnetizzato-
re , il Sig. barone d' Ilénin non divide questa opinio-
ne e si esprime così : (.( Lo spirilo umano non creò mai
)) sistema più falso e più assurdo di quello del fluido ma-
fi gnelico animale che uscirebbe dalle punte delle dita
y> di uri magnetizzatore. c( (Barone d'IIénin, t. II, p. 233.)
sempio, in qualche esperimento fisiologico, vedere il fenomeno della circo-
lazione del sangue continuare per lungo tempo dopo la morie degli anima-
li, quando i polmoni non funzionano più. cessata del tutto la respirazione,
il torace e l'addome aperti, e tolti dall'animale tutti gli intestini. È un fat-
to incontrastabile, un' esperienza positiva da noi stessi più volte ripetuta
sempre con successo. — Tutti conoscono che la barba cresce ancora qual-
che giorno dopo la morte e che la vita può conservarsi per oltre a venti
secoli ne 1 semi disseccali quando i principali organi di essi non sieno stati
tocchi o guasti.
MESMER IL FLUIDO UNIVERSALE. '239
Abbiamo dello e provalo che nulla era più contrasta-
bile e più sospetto dell' esistenza di questo fluido ; po-
tremmo noi darne un' ultima prova obbicllando le diver-
se opinioni de' magnetizzatori su questo punto ; quando
un magnetizzatore si affatica a provarvi ex cathedra
che il fluido esiste , un altro vi proverà ex cathedra
ancora che il fluido non esiste. Contentiamoci citare i
versi del Sig. Lavey , il magnetizzatore anlifluidista del-
l' Unione magnetica :
« Tutto operasi per mezzo della volontà, »
Ci dicono molti colleghi nel magnetismo;
Altri poi hanno immaginato
Il simpatismo e V animismo.
Tai sistemi, in quanto a me,
Ben poco mi soddisfano V animo;
Poiché ò sostituir la nebbia
Con una oscurità perfetta.
Un terzo sopravviene
Che raddoppia la mia incertezza.
« Il fluido è una chimera !
11 fluido non esiste !....»
Indi gli ultra del mesmerismo ,
Col loro solenne guazzabuglio,
S'inerpicano al cielo . . .
Qual torre di Babello ! . .,
Fanno dello spiritualismo,
Credendo essere dello spirito !
Pare che dopo tali dichiarazioni non resti più che a
tirar la scala ; disingannatevi. Puységur sorpasserà Mes-
mer, come i signori Home e Dupotet sorpasseranno Puy-
ségur; tutti faranno miracoli, ma il preleso fluido non
produrrà mai che fa? prelesi fenomeni ; mentre come
ben disse Napoleone, i fatti mancano !
PUYSEGUR
O IL SONNAMBULISMO ARTIFICIALE
« Noi altri ce la ridiamo, quando ci si parla di rag-
« gi luminosi dotati della proprietà di attraversare i
« corpi opachi. ...»
(Il dottore Donne.')
« Un giorno tentai il ciarlatano Pùységur snlla sua
« sonnambula. Voleva cavarsela ben in alto; lo vinsi
« con queste sole parole : se è tanto sapiente, che ci
« dica qualche cosa di nuovo. Tra duecento anni gli
« uomini avranno fatto molti progressi ; che ne spe-
« cifichi un solo. Dica quello ch'io farò tra otto gior-
« ni. Che faccia conoscere i numeri da sorteggiarsi
« dimani alla lotteria, ce. » (Parole di Mesmer a Pùy-
ségur, citate da Napoleone, memoriale di S. Elena,
t. 1, p. 520.)
Armando-Maria-Giacomo di Chaslcncl , marchese di
Pùységur, era uno di quei giovani signori appartenenti
alla brillante ma frivola aristocrazia che precedette la
nostra grande rivoluzione. A ventisette anni era slato ,
mercè la nobiltà de' suoi natali , promosso al grado di
colonnello di artiglieria; ma non isteltc molto ed abban-
donò la carriera delle armi per andare a vivere pacifi-
camente ne' suoi possedimenti , al castello di Buzancy
nelle vicinanze di Soissons.
Pùységur _, fin dall' apparire di Mcsmer , fu uno de'
più fervorosi apostoli della religione mesmeriana. A si-
miglianza di tult'i grandi seguaci di quell'epoca, comprò
PUYSÉUUR O IL SONNAMBULISMO ARTIFICIALE 241
a peso di oro il secreto di Mesmer , il quale median-
te 100 luigi di buon grado comunicava agli allievi la
sua preziosa scoperta, fon-molata in ventisette articoli (*).
Fu nel podere di Buzancy che il sig. de Puységur sco-
prì alla sua volta il sonnambulismo artificiale, magne-
tizzando la moglie del suo guardacaccia e la figlia del
suo amministratore. In quell'epoca de Puységur ma-
gnetizzava tntlo ciò che gli cadeva fra le mani, ed ope-
rò una infinità di cure portentose facendo semplicemente
qualche fregagione,, che onoravasi del nome di pas-
saggi a contatto. Ecco la storia di una di queste cure
che egli stesso racconta: a La signora Lefévre abitatrice
n di Soissons, ha degf ingorghi periodici alla regione
y> delle ovaie Per regolarizzare il suo andamen-
y> to curativo la tocco nelle stesse ore della giornata,
)) e subito i dolori cagionati dal mio palpeggiare di-
ri vengono eccessivi a tal segno , che qualche volta ho
y> bisogno dell'aiuto di una o due persone per contenerla,
)) impedire il suo dimenarsi , e forse forse che non n>
)} vesci me al suolo. Quei violenti accessi finiscono
y> sempre con Y esaurimento delle sue forze , la ces-
)) sazione de' polsi, e della respirazione, e dopo due otre
y> minuti di completo spasimo . . . Evacuazioni putride
)) si manifestano pe' corsi normali ... In luogo della
y> tinta plumbea che ha sempre neh" arrivare da me, se
y> ne parte con un' aria di freschezza e 1* apparenza di
)) perfettissima salute. y> (De Puységur, p. 29.) — Indi
poi, il sig. de Puységur si esercitò sulla moglie del suo
maniscalco , Agnese Remond, Burguet, e giunse a svi-
ci Mesmer ebbe l'avvedutezza di non palesare iìsuo secreto se non dopo
coperta la lista de' sòscritiori; e subito che ebbe intascato l'ammontare
(ielle soscrizioni sentì il bisogno di rivedere la patria. Fu allora che partì
per l'Alemanna.
16
242 PUYSÉGUR O IL SONNAMBULISMO ARTIFICIALE
luppare in ossa facoltà talmente lucide che decise un
bel mattino condurla seco a Parigi per offrirla all' am-
mirazione di tutr i magnetizzatori , tranne a quella di
Mesmer , il quale non soffrendo la concorrenza , osò
trattarlo da ciarlatano.
Se si vuole prestar credito a tutto ciò che ne riferi-
scono gli autori , il marchese de Puységur 9 uomo di
buona fede e d' intangibile riputazione, era di una cre-
dulità tanto grande e tanto puerile , che diveniva per
così dire il trastullo di colui che arrivando il primo ,
per uno scopo qualunque,, volesse divertirsi di lui lusin-
gando la sua sonnambolica mania. II sig. G. di Sé-
mur, nel suo Trattato degli errori e de" pregiudizi, rac-
conta quanto segue:
a Nel tempo che il sig. de Puységur esercitava il
suo apostolato col massimo fervore, avea preso a' suoi
servigi una giovanetla la quale, se non andiamo errati,
chiamavasi Maria. Veniva dalla campagna, portando con
sé a Parigi i suoi diciassette anni ed una florida sa-
lute. Maria apparve al suo padrone un passivo che a-
vrebbegli fatto onore; e pochi giorni dopo il suo arri-
vo il sig. de Puységur si pose nel dovere di magnetiz-
zarla. Disgraziatamente Maria non era una delle prede-
stinate dalla scienza, il fluido magnetico non agiva me-
glio su di essa che sur una testa a parrucca, ed il sig.
de Puységur aspettava che si mostrassero in lei migliori
disposizioni. Apparvero queste disposizioni, ed ecco in
qual modo. Maria da principio ritraeva un discretissi-
mo salario , ed avrebbe desiderato con piacere vederlo
aumentato ; si confidò con gli allievi magnelologi, che
di sovente ragionavano con essa. Uno di costoro la con-
sigliò prestarsi di bel garbo agli esercizi magnetici del
suo padrone ; la in strili come doveva regolarsi per ac-
quistare, almeno apparentemente , tutta la pretesa luci-
dita, quello che doveva vedere quando sarebbe in istalo
di sonnambulismo , e ciò che dovrebbe rispondere alle
quistioni del padrone. Maria, giovanotta abbastanza vi-
spa e passabilmente astuta, ritenne la lezione e la pose
a profìtto non appena si presentò 1' occasione. Il sig. de
Puységur, senza sperar troppo, continuava nondimeno ,
per la tranquillità della sua coscienza, a magnetizzarla di
tratto in tratto. In una delle ultime pruove , Maria si
assopì magnificamente ; infine, essa divenne lucida , a
gran trionfo del magnetismo , ed alla prima domanda
fattane, i suoi stipendi furono un po' aumentati. I prò?
gressi di Maria furono sì portentosi, che addormentavasi
al primo comando; vedeva tutto, rispondeva a tutto con
una perfetta aggiustatezza e tanto bene, che divenne, a
capo di qualche mese , il passivo più distinte che a-
vesse mai prodotta l'ammirazione de' magnetizzatori, i
quali traevano nel gabinetto del sig. di Puységur. In-
tanto Maria, i cui salari aumentavano di mese in mese,
fu troppo ambiziosa, e questo la rovinò; divenne tanto
esigente , che il suo padrone fu obbligato privarsene ;
sicché videsi ella costretta di andare altrove , ove non
seppe fare altro che la cuciniera. ))
Questa in pochi detti è la storia della famosa sco-
perta, che doveva un giorno sconvolgere le migliori teste
dell' epoca nostra , e finire col far sorgere negli animi
di non pochi, serie prevenzioni contro i lavori accade-
mici il cui scopo era V esame di questa giunteria. Ba-
sta aprir le principali opere di Puvségur per giudicar
subilo del valore e della capacità dello spirito di lui
nel punto di vista scientifico. — Figlio di Mesmer , era
fluidico , con qualche modificazione però, ce 77 sig. de
)) Puységur , dice il celebre magnetizzatore Deleuze ,
)) impiega il tatto : non ammette ne la teorìa de' poli
)) né quella dell'azione de" pianeti . . . Quale rapporto
2-iì PUYSEGIR IL SONNAMBULI53IO ARTIFICIALE
y> può avervi mai tra l'influenza reciproca degli ositi
)ì e V influenza dell' uomo sul suo simile (*) ? » —
Se il sig. de Puységur non ammette l'influenza degli
astri suir uomo , in ricambio ritiene che la maggior
parte de' sonnambuli offrono ^s^riormeute, quando sono
in quello stato, tltt* i fenomeni della calamita e del-
la elettricità' — L'esistenza di un tal fatto avrebbe na-
turalmente trascinato il trionfo del sonnambulismo ma-
gnetico, mentre proprietà tanto chiare , tanto positive ,
sono evidentissime perchè sia possibile negarle , ed i
dotti sarebbero stali i primi a dimostrarne 1' esistenza.
Quest' assertiva di Puységur è del tutto falsa , e non si
arriva a comprendere come un vecchio colonnello di ar-
tiglieria, al quale lo studio delle scienze doveva essere
cosa troppo familiare, abbia potuto cadere in simile aber-
razione. Si vorrebbe non crederlo ed attribuire quest'er-
rore ad una menda tipografica; ma con la migliore pos-
sibile volontà non si può essere illusi su di ciò.
De Puységur indefesso vi ritorna , e sempre con le
stesse espressioni (**): questa sonnambula presenta ni-
T' I FENOMENI DELLA CALAMITA E DELL'ELETTRICITÀ*. 8
Dopo ciò che si dovrà pensare di un uomo il quale si
fa innanzi col dire, parlando della lucidità de' sonnam-
buli e dello esatto avverarsi de' loro pronostici: u Se,
{.{ pel corso di trentanni che li ho osservati, ne avessi
« veduto , non dico dieci , ma un solo che si fosse
\k ingannato una volta sovra quello che loro ri guar-
ii da, ogni mia fiducia sarebbe distrutta. >l (Id., pa-
gina 54.) Ci sembra che il sig. Delaagc sia più nel vero
[*) Deleuze, Storio del magnetismo, t. 1. p. 96 e seguenti.
(**) Vedi l 1 opera di Puységur: Ricerche , esperimenti ed osservazioni
fisiologiche sull'uomo nello stato di sonnambulismo , p. 23, M0 : 316.
ec. ec.
PlYSlÌGlfc O IL SONNAMBULISMO ARTIFICIALE 245
quando afferma: u I sonnambuli finiscono con lo acqui-
stare un (ino ingegno fieli' arte di fare degl' illusi, i) —
Si vede che per mancanza di fatti de Puységur sapeva
immaginarne per accomodarseli alle sue teorìe. Ammet-
tiamo, se si vuole, e dobbiamo farlo , che F onorevole
sig. de Puységur siasi egli stesso ingannato pel corso di
treni anni nella osservazione di un fatto scientifico tanto
capitale , tanto positivo, quanto quello che afferma; il
suo errore ci darà in tal caso la misura del suo ingegno
di sperimentatore, e non avremo più campo di sorpren-
derci della sua credenza nel magnetismo. — Mesmer
aveva bisogno di tinozze per produrre il suo fluido; de
Puységur soppresse questo vano arredo , o piuttosto lo
sostituì con un albero attorno del quale faceva alloga-
re i suoi contadini ; indi magnetizzava l'albero , ed il
fluido animale del sig. marchese, attraversando la cor-
teccia del vegetale, s' intrometteva, se-dicenle per mezzo
di queir intermedio poco simpatico, nella sostanza ner-
vea de' felici abitatori di Buzancy, i quali ne risentivano
tantosto gli effetti salutari e benefìci.
Mesmer , il quale dispensò una quantità enorme di
fluido , non produsse mai il sonno magnetico ; questa
scoperta era riserbala a Puységur; ma il vero è che le
commissioni accademiche non bau potuto mai provarne
il fatto. E come avrebbero potuto farlo? In virtù di quale
legge, di qual potere, di quale fluido i seguaci del ma-
gnetismo vogliono essi dunque essere addormentati? Col
fluido lumachico, simpatico, animico , etereo, magneti-
co, universale? — E tutt' uno. — Se la causa non esiste,
quale effetto volete mai produrre? Invano addurrete i vo-
stri prelesi fatti da sala, vi risponderemo con Napoleo-
ne e con tutto ciò che abbiamo imparato dalla nostra
propria esperienza: i fatti mancano! Dal punto in cui
non v'é più fluido, quello che chiamasi rapporto ma-
246 FVYSÉGUR O IL SONNAMM L1SM( > ARTIFICIALE
gnetico non è più che un rapporto di compariamo. Ad-
durrete la testimonianza di persone che non ne fanno
un mestiere od un negozio? vi risponderemo col redat-
tore della Rivista magnetica: te Quante giovanette non
rappresentarono questa parte dì sonnambule che per
essere ammirate, attorniate , civettate; che per vedersi
avvicinate da un circolo di giovani! » (Aubin Gau-
thier, t. 1 p. 453.) E se siete stalo ingannalo una volta,
lo avrete potuto essere mille volte. D' altronde questi
fenomeni di duplice vista e d' intuizione che si attribui-
scono al sonno magnetico non sono forse delle follie ?
I\on è falso ugualmente pretendere di pensare col cervello
altrui i come assurdo il voler digerire con lo stomaco
del suo vicino?
Noi neghiamo, che trovandosi in circostanze favorevoli
al sonno , non si può provocarlo con cause puramente
fìsiche. Tutti conosciamo che il tuono monotono di una let-
tura ci addormenta, che il leggere qualche linea di te-
stino produce lo stesso effetto faticandoci la vista ; che
la mano di un parrucchiere, il quale ci obbliga ad una
certa immobilità, può promoverci eccessi di sonnolenza;
che i sermoni, i discorsi., le udienze che ci offrono poco
interesse, ci abbattono e ci addormentano, massimamente
se vi assistiamo in tempo di calidilà, o dopo aver pran-
zato bene. La immobili là , la fissezza danno luogo ad
effetti fisiologici i quali possono determinare il sonno;
e ciò è tanto vero che un medico, il dottor Braid, di
Manchester, ha potuto ingegnosamente produrre , per
cosi dire a volontà, il sonno se-dicente magnetico, senza
impiegare alcuno de' mezzi indicati da 1 magnetizzatori.
y> Il dottor Braid pone un turaccio sulla fronte di un
Sì individuo , lo ferma con un nastro li gaio attorno la
V) testa; poscia fa guardare quel iuraccio dal passivo; il
fl quale è obbligalo così a tener gli occhi in alto. Tut-
PUYSÉGUR O IL SOTTRA NULLISMO ARTIFICIALE 247
)) l'i nervi ed i muscoli si faticano, la vista s'intorbi-
)) da, la papilla si abbatte, e per un momento non può
)) rialzarsi, y> (Lafontaine, Arie del magn.) — In America
i magnetizzatori Philipps e Williams ottennero perfetta-
mente il risultalo medesimo, obbligando il loro passivo
a tenere stabilmente fermi gli ocelli sur un disco me-
tallico. 11 travaglio produce ariette lo stesso effetto , ed
è in ciò la ragione perchè si addormentano con più faci Uà
gli ammalati i quali provano un po' di tregua al loro
soffrire, che tutti gli altri di buona salute. Questi fatti
non si contrastano da noi , sono naturalissimi , e non
v'^è bisogno di magnetismo per produrli; ma quello che
neghiamo gli è che col mezzo di un fluido puramente
ipotetico, col mezzo di passaggi, di anelli e di monili,
o pel solo atto della volontà, sia possibile di produrre
un sonno artificiale , il quale possegga le maravigliose
proprietà che si attribuiscono al sonnambulismo ani-
male.
II preteso sonno magnetico tanto meno esiste quanto
meno vera è P esistenza del fluido e de' fenomeni che si
vorrebbero prodotti dal sonnambulismo, i quali non altro
sono che una pura illusione. Il sig. Dupotet ce ne fornirà
tantosto la prova; poiché quest'abile magnetizzatore ci
farà vedere che possono prodursi tutti questi fenomeni
senza tinozze, senza passaggi, senza fluido e senza son-
nambulo. Se esistesse il sonno magnetico, nulla sareb-
be più facile che di provarlo operando su gli animali,
facendoli addormentare e svegliandoli a proprio piacere
col mezzo di que' passaggi , la cui azione è tanto por-
tentosa e così possente quando si opera sopra i sonnam-
buli delle nostre sale.
Arago credette una volta dover fissare una differenza
marcata tra la scienza di Mesmer e quella di Pupégur;
nel fondo , sosteniamo non esservene; mentre se, Icori-
248 PUYSÉGUR O IL SONNAMBULISMO ARTIFICIALE
camente parlando, il fluido che Mesraer ha chiamato ma-
gnetismo animale esiste, il sonnambulismo diviene pos-
sibile; poiché l' uno è la causa e P altro l'offe t lo. Que-
sto non sarebbe, come ha voluto de Puységur, che una
delle fasi del mesmerismo, ed i fluid isti soli sarebbero
fondati nella loro ipotesi , che disgraziatamente i fatti
non confermano. Secondo Mesmer, non fluido, non ma-
gnetismo; secondo Pujségur, non magnetismo, non son-
nambulismo.
Faremo osservare che all' epoca , nella quale Arago
avanzò quesf opinione, di cui i magnetizzatori non tra-
scurarono avvalersi (e segnatamente il sig. di Menili e,
il quale esclama a tal proposito: Benissimo, sig. Ara-
go, potete esser certo che non lo dimenticheremo ! ) ,
in quell' epoca, dicevamo, il magnetismo era stato già
condannato dall' Accademia delle scienze, nel mentre il
sonnambulismo non ancora aveva fatto le sue prove in-
nanzi all' Accademia di medicina. Arago , sempre gui-
dato da un estremo sentimento di prudenza, e forse in-
fluito un po' senza saperlo per la prevenzione generale
degli animi, volle indubitatamente spingere la pruden-
za sino a fare delle eccezioni in favore dell' impossibile,
per attenersi unicamente alle prove di fatto. i\iuno può
certo obbiettare su ciò ; ma dopo quell' epoca , il son-
nambulismo è stalo giudicato dalle slesse sue opere , e
condannato dall' Accademia di medicina; ed oggi siamo
nel dritto di affermare con tutta sicurtà non esservi real-
mente distinzione alcuna a stabilire, tranne la differenza
esistente da scuola a scuola Ira i mesmeriani ed i puy-
séguriani. Cederemmo liberamente senza esitare tuli' i
seguaci di Puységur per quelli di Mesmer , convinti di
poterli arditamente collocare sulla stessa linea; giacche
mai corte di miracoli non generò più ciechi veggenti ,
più sordi che odono, più paralitici , epitetici, più falsi
PUYSÉOLR IL SONNAMBULISMO ARTIFICIALI; 211)
profeti, e falsi convulsionari, quanto lo scuole magneti-
clic di Puysógur e di Mesmer. I magnetizzatori alzeran-
no la voce , appelleranno contro noi alla solenne auto-
rità di Arago; ma noi, nella nostra imparzialità, prote-
steremo eternamente contro essi rivolgendoci all' autori-
tà de'fatti , sfidandoli , in nome dello stesso Arago , ad
uscire dal Yauxhall o dalla Redolite, per riprodurne un
solo nelle condizioni scientifiche.
Molti hanno credulo pure di trovare una specie di ana-
logia tra il sonnambulismo naturale ed il sonnambulis-
mo magnetico. E questa una vera illusione, mentre non
ve n' è alcuna. 11 carattere distintivo de' sonnambuli ma-
gnetici sarebbe , secondo F assertiva de' magnetizzatori ,
un immenso e straordinario sviluppo di tutte le facoltà
intellettuali , una specie di esaltazione profetica spinta
sino a' fenomeni d' insensibilità, d'intuizione e di duplici;
vista; in questo stato, i sonnambuli potrebbero, median-
te uno stoppino di capelli o un oggetto qualunque, met-
tersi in rapporto con coloro, da' quali sono consultati;
ed anzi entrare in comunicazione con gli spiriti del
mondo visibile e del mondo invisibile, conoscere il pas-
salo, predire il futuro e leggere senza il soccorso degli
occhi , astrazione fatta da' corpi opachi , dal tempo e
dalle distanze. Tutti ammettono indistintamente V esi-
stenza di questo sorprendente fenomeno, dal venerabile
Deleuze fino al serafico Delaage, tutti , tranne Mesmer.
Or il sonnambulismo naturale , che è una vera ma-
lattia, non ci offre nulla di consimile o di approssima-
tivo. I partigiani del magnetismo avranno un bel di-
mostrare che i uollamboli possono veder chiaro nell'o-
scurità ; questo fatto non fu mai da altri riconosciuto
che dagli amici del maraviglioso , e non ha nulla di
comune con la lucidità magnetica, la quale può dispen-
sarsi del soccorso degli occhi. Non solo i notlumboli
250 PLVSÉGUIl O IL SONNAMBULISMO ARTIFICIALE
mancano di lucidità, ma per vedere nelle tenebre, han
bisogno di ocelli come ogni semplice mortale, tócche è
lontano assai dalla trasposizione de' sensi da tult' i mae-
stri riconosciuta. Per sostenere la loro teoria della visio-
ne nel sonnambulismo naturale, i magnetizzatori addus-
sero che gli uccelli notturni la notte veggono chiaro.
Ecco un errore. c( Quando manca la luna, dice Buffon,
)) non hanno più di un'ora la sera, ed un'ora la mattina
)) per ricercare il loro alimento; poiché non bisogna cre-
)) dere che la vista di questi uccelli, tanto perfettamente
)) acuta ad una debole luce, possa farne di meno man-
)) candole del lutto, e che di fatto penetri nella più pro-
)) fonda oscurità. y> Che può esservi di sorprendente se
uno, conoscendo tutto ciò che vi è in una casa, sappia
guidar sé stesso la notte nel mezzo di un debole cre-
pusculo o di una oscurità più o meno completa; e se in
quello slato di quasi sonnolenza , partecipante ad un
tempo di veglia e di sonno,, accenda il suo lume e pon-
gasi macchinalmente a parlare ed a leggere, a scrivere
o ad occuparsi di cose che si svolgono nclF animo di
lui? Questo e un fatto naturale che ripe tesi quasi sem-
pre, allorquando vi è vertigine, febbre, delirio, accesso
al cerebro; ed è precisamente il caso de' sonnambuli; il
loro sonno calaforico , sempre agitato e penoso , varia
secondo la natura delle affezioni morbose , le quali
reagiscono sul loro sistema nervoso e su' i loro or-
gani cerebrali. E importante altresì osservare che coloro
i quali son presi da questa specie di malattie sono lontanis-
simi dal possedere le facoltà extralucide che caratterizza-
no i sonnambuli magnetici, posciacchè non posseggono
neppure tutta quella intelligenza loro propria quando
sono nello slato di veglia. Citeremo ancora l'opinione
di Buffon , il quale scriveva prima della scoperta del
magnetismo , e che per conseguenza non era uno di
251
quo' dotti che i magnetizzatori accusano di essere refrat-
tari al fluido, a Sono ben lungi dal credere, dice que-
ft sto sommo naturalista, che i sonnambuli, le persone
V) che parlano dormendo, che rispondono a delle quistio-
)) ni , ec. , sieno veramente occupati d' idee ; V anima
y> mi 'pare che non abbia panie alcuna a tutte queste
)) azioni , mentre i sonnambuli vanno , vengono, agi-
y> scono senza riflessione , senza conoscenza della pro-
vi pria situazione, ne del periglio, né degT inconvenienti
)) che accompagnano il loro procedere ; le sole facoltà
V) animali sono in esercizio, ed anzi non lo sono tutte.
)) Un sonnambulo in quello stato è più' stupido d' UN iM-
V) becille, giacche egli allora non ha che una porzione
)) de' suoi sensi e del suo sentimento in esercizio, quan-
» docchè F imbecille dispone di luti' i suoi sensi ed è
)) in possesso del sentimento in tutta la sua estensione. E
» relativamente a coloro i quali parlano dormendo ,
y> credo che nulla dicono di nuovo. La risposta ad al-
)) cune domande triviali e di uso, la ripetizione di qual-
)) che frase comunissima non provano F azione dell'ani-
)) ma; tutto questo può operarsi indipendentemente dal
)) principio della conoscenza dell' idea. Perchè nel sonno
y> non si parlerebbe senza pensare , poiché esaminando
V) sé stesso quando si è perfettamente svegliato, altri si av-
)) vede, soprattutto nelle passioni, che diconsi tante cose
)) senza riflettere ? )) — Così i magnetizzatori , i quali
di buona fede credono al sonnambulismo , non sono ,
come dice l'Evangelo, che ciechi, i quali si trascinano
appresso altri ciechi ; mentre nel fondo di tutto questo
non v' è nulla di positivo, nulla di vero.
Vi sono molti mezzi per simulare i fenomeni della
duplice vista. Abbiamo già indicato all'attenzione dei
nostri lettori il piccolo libro tanto notevole del sig. Gan-
don, il quale ha avuto la felice ed onesta idea di s\<^
2Ò2 ri'YSÉGUR O IL SONAMBULISMO artificiale
lare al pubblico tuli' i mezzi impiegati da' ciarlatani per
simulare i fenomeni d'intuizione e della duplice vista. —
Doublé sigili^ come dicono gì' Inglesi. — Non sapremmo
abbastanza impegnar coloro i quali desiderassero acqui-
stare cognizioni più estese su questa materia che a con-
sultare la cennata opera. Vedranno fino a qual grado
di perfezione coloro, che si occupano dell'arte ft indovi-
nare, portarono la scienza delle combinazioni , e come
facile è d' ingannar colui che ignorando le leggi spe-
ciali di quest 1 arte } si attiene alle semplici apparenze.
Questo libro dice il sig. Gandon, è stato scritto contro,
y> — eerti magnetizzatori che hanno V audacia voler
)ì predire V avvenire, quando non sanno essi stessi se
y) potranno sedere a mensa la mattina. )ì — Il mec-
canismo di cui il sig. Gandon ci ha dato la chiave è
il più semplice ed il più ingegnoso. Nella domanda tro-
vasi sempre la risposta, e questa domanda che contie-
ne la risposta, non comprende quasi mai una sola delle
lettere componenti la parola della frase a indovinare.
La lettera propria è sempre sostituita dalla seguente
neir ordine alfabetico; « negli esperimenti di seconda
y> vista, dice il sig. Gandon, tutto è convenzione. Il pre-
vi gio, se può esservi pregio , è di trovare un dato cer-
vi lo, una base, che conosciuta una volta da' due corn-
ai pari , non permetta mai di errare , senza travagliar
T» gran fatto la memoria Non è necessario pos-
y> sedere grandissima ritentiva per ricordare dieci lettere,
y> ed il modo di esporre i quesiti non esige più di dieci
y> parole per giungere ad un felice risultato. La fatica
)) è stata immensa per F inventore di tal sistema che
y> pare semplicissimo subito che se ne vede il meccani-
co smo alla scoperta (*). » L' autore ci dimostra come,
Ci La seconda vista svelata , opera che porge a tutti la fàciltà eli fare
PlYSKGl R O IL SONXAMB17LISMO ARTIFICIALE 253
con la più semplice (Vaso, uno scommettitore» da lonta-
no può far conoscere il giuoco di uno de' giuocatori
all' avversario di lui. La perfezione di questo sistema è
slata portata a tal segno , che si è arrivalo a far par-
lare il latino , il greco e V inglese , a persona ignara
totalmente di quesle lingue. — Da ciò i fenomeni d- in-
tuizione magnetica. — Col monosillabo la , si e tro-
vato il mezzo d' indicare venti oggetti diversi. Talvol-
ta finalmente , il compare non parla , ma si conceria
in modo da far parlare la persona che dà ad indovina-
re , ed in questo caso , colui che rappresenta la parte
del sonnambulo già conosce la risposta che deve dare.
Nel mese di Luglio 1838, il Sig. Willaume, di Metz,
dottor medico, membro corrispondente dell'Accademia di
medicina di Parigi, richiamava già 1' attenzione dell' Ac-
cademia su questi fatti , de' quali era stato di recente
testimone a Strasburgo , e che poscia vedemmo ripro-
dotti su tutte le pubbliche piazze delle grandi città.
Per non essere illusi da tutte quesle graziose ghermi-
nelle spesso ripetute vantaggiosamente in certe sale ma-
gnetiche , il mezzo e semplicissimo ; non vi bisogna che
una cosa soltanto, sopprimere il compare. Non vi ser-
vite d' intermedio alcuno, non affidate a chicchessia il
vostro secreto , e subito sparirà la lucidità magnetica.
Si addurrà , è vero , che interrompete il rapporlo ; ma
voi sapete che vuol dire ciò _, e potrete sempre ripetere
al compare che il suo esperimento non vai nulla, giacche
va collocalo nelle condizioni medesime de' ciarlatani.
Abbiamo amici che credono al magnetismo , al son-
nambulismo, alla duplice vista, ce, ec. Essi han com-
battuto la nostra incredulità e ci han proposto di con-
esperiiiienii di duplice vista — Parigi, presso l'autore, Passaggio Santa Ma-
ria, 12. strada del Bocco,
25-1 PUYSÉGUR O IL SONNAMBULISMO ARTIFICIALE
vincerci. Siccome non indietreggiammo mai innanzi ad
occasione alcuna d' illuminarci , abbiamo accettalo con
sollecitudine la loro proposizione , ed in adunanza riu-
nita , abbiamo alla loro presenza scritto una parola ,
una sola parola, la quale è slata posta in una bottiglia;
la bottiglia turata e ricoperta de' suggelli de' nostri a-
mici , e per nostra totale certezza , confidata alla nostra
custodia. Ciò avveniva il 27 marzo 1856, dovevamo a-
ver la risposta Ira otto giorni ; i giorni , i mesi , l' an-
no è scorso , e siamo ancora in attenzione della pro-
messa risposta. Questo, se - dicente , esperimento era
l'A, B , C del magnetismo , e non presentava , all' u-
dir costoro \ la menoma difficoltà. Fidatevi dunque al di-
re degli amici in questa specie di quislioni ! Increduli
che siamo , ancora è in poter nostro quel fragile reci-
piente i cui suggelli sempre intatti , par che sieno là
per attestare e garentire in eterno P inviolabilità dell' u-
mana idea ; lo conserviamo come monumento di conte-
sto della credulità de' nostri buoni amici , e contro il
quale verranno a frangersi ognora tulf i falsi ragiona-
menti de' magnetizzatori, nel tempo stesso che la prete-
sa lucidità de' sonnambuli magnetici.
IL SIGNOR BUPOTET
O LA SCUOLA MAGICO-MAGNETICA
« I magnetizzatori fanno della magia
«■ senza sospettarlo. »
( Dupotet Magìa >
« Gingìa o fascino, non ho potuto mai
r intemler'e lo scopo morale tii questo
" passatempo extra-magnetico. »
( J. Lovy, Unione magnetica, 10
Sett. I80G.)
Il Sig. Dupotet secondo alcuni , secondo al tri baro-
ne Dupotet , è oggi il più allo rappresentante della
scienza magnetica ; egli è veramente il pontefice della
religione così detta mcsmeriana , e la volontà assoluta
di lui forma legge nel suo tempio , vecchio avvanzo di
quello di Mesmer crollalo per tanti scismi. Il sig. Dela-
agc , sempre formidabile , pretende che il sig. Dupotet
( sic ) sia arrivato a parodiare il motto di Luigi XIV,
e a dire a sé stesso con la più grande buona fede: 11
magnetismo è la mia persona ! — Veramente questo
ci fa infinito piacere, poiché trovando il magnetismo in-
carnalo nella persona del Sig. Dupotet , non saremo
accusati di averlo attinto da impura sorgente , da un
uomo senza convinzione e mancante di fede, da uno stre-
gone privo di nome e di autorità , o finalmente da uno
256 IL SIG. DUPOTET LA SCUOLA MAGICOMAGNETICA
di quo' miserabili ciurmadori che disonorano la scoper-
ta di Mcsmer.
Sono quaranl' anni dacché il sig. comandante Dupotet
antico capo battaglione in ritiro , dcdicossi anima e cor-
po alla propaganda del magnetismo. — Come dotto è
ignoralo totalmente , non preme ! — Vedemmo nella
nota sul rapporto Husson che il sig. Dupotet fu ¥ ami-
co di queir x\ccademico magnetizzatore ; abbiamo veduto
qual parte rappresentasse nella formazione di quel famo-
so rapporto preteso accademico, e certamente non senza
stupore il lettore leggerà le seguenti linee , pubblicale
dal sig. Dupotet nel suo giornale del 10 Gennaio 1855
(p. 21). Si dirige air Accademia di medicina; ce Gran
y> principe della scienza potreste darci qualche notizia
y> del famoso rapporto del vostro defunto collega Hus-
)) son , di onorata memoria, rapporto contenente tutte
)) le prove , non solo dell' esistenza del magnetismo ,
y) ma eziandio del suo effetto curativo , della realtà del-
yi la sonnambolica ehiarovegenza ? Che uso faceste di
Ti quel rapporto tanto saggiamente elaborato , contc-
y> nente i lavori di una commissione di undici membri
y) dell' Accademia ? 11 travaglio coscienzioso di cinque
)) anni meritava pure qualche attenzione ! No , respin-
ti gesle lungi da voi V opera de 1 vostri colleghi , e
y) passaste la spungna su di una verità che macchia-
Sì va, come tutto quello che porla seco un pò di salute,
y> ne' luoghi malsani ov' è stata introdotta. ... La ve-
À rità v' intimidisce , sommo principe della scienza !
y) In effelti , ¥ errore è molto più utile. Non si presta
lì a tutte le combinazioni ec. , ec. ? . . y> — Queste pa-
role hanno di buono , che provano esse , come lo di-
chiara lo stesso Dupotet, che l' Accademia di medicina nA
RIGETTATO LUNGI DA. SÉ l' OPERA DEL SIG. HUSSON ( a\VÌSO
al sig. Demoni. — Fin dal 1820 troviamo il sig. Du-
IL SIG. DUPOTET LA SCUOLA MAGICO-MAGNETIGA 257
potet ed il sig. Husson praticando riuniti il magnetismo
al capezzale degli ammalati nell' Hotel- Dieu di Parigi.
Oggi i sig. magnetizzatori battono la grancassa su
que' vecchi esperimenti obbliati dal pubblico ; il fatto
però è che i risultali ottenuti furono tanto poco soddis-
facenti , che il consiglio generale degli ospedali , sulla
proposta del duca di Liancourt , fu obbligato interveni-
re per farli cessare. E V Hótel-Dieu di Parigi fu per
sempre interdetto sl magnetizzatori.
Nel 1836 il sig. Dupotet volle rinnovare gli stessi espe-
rimenti negli ospedali di Montpellier ; ma il consiglio
amministrativo di quella città ricordandosi i tristi risul-
tati ottenuti a Parigi , ricusò affidargli i suoi ammala-
ti. Dupotet allora decise di aprire un corso di magnetis-
mo ; il rettore dell' Accademia di Montpellier vi si op-
pose, e tradusse questo gran magnetizzatore alla polizia
correzionale. Vi fu appello, ed « il insultato di que' due
processi fu di rendere una celebrità il signor Dupo-
tet (*), )) il quale si formò numerosa clientela e si pose
a guarire gli ammalali nella città. Si ebbero come sem-
pre molte portentose cure, però « non si temeva asse-
rì rire pubblicamente che quegli ammalati erano de"
)ì compari (**) y> Non è men vero che da quaranT an-
ni questo celebre magnetizzatore è sempre sulla breccia
lottando con un coraggio degno di causa migliore , ma
che, sia comunque, onora la sua fede mesmeriana. Au-
tore di molte opere sul magnetismo, oggidì ne redige
il primo giornale e dà , come 1' é noto a tutti , delle
pubbliche sedute nel suo locale del Palazzo Reale ; se-
duto prive di valore scientifico , mentre se il sig. baro-
(*) Pigeaire, loc. cit., p. 1
{") Idem-
258 IL SIG. DUPOTET O LA SCUOLA MAGK o-M AGNKTICA
ne permette di essere ammirato, non concede che Io si
esamini.
Checchessia , il sig. Dnpotet non è meno il fondato-
re della scuola magico-magnetica , ed i fenomeni che
produce sono lalmente disordinati (è la parola adatta),
che debbono confondere di dispetto o di ammirazione
la scienza tanto maravigliosa e profonda del sig. Ho-
me , col quale il sig. Dupotet trovasi in concorrenza
sopra più di un punto. 11 sig. Dupotet non ammette ,
è vero , la credenza degli spiriti. Secondo lui, il sopran-
naturale non sarebbe che naturalissimo , opposto in
ciò a quello stuolo di magnetizzatori mistici, i quali fan-
no intervenire Dio e diavolo , angeli e demoni in tutte
le operazioni più usuali dello spirilo. 11 sig. Dupo-
tet ammette la sola azione della volontà ; secondo es-
so il potere occulto del demonio non esiste , ma co-
mecché riconosce egli la magìa, è forzato di dare alla
volontà umana un potere soprannaturale, il quale finora
non aveva appartenuto che al solo demonio; ciò che non
lascia di buttare spesso grande confusione negli ammae-
stramenti teorici di questo dotto magnetizzatore , e dar-
gli talora una singolare somiglianza co' seguaci della
scuola spiritualista o mistico-magnetica, di cui si è tan-
to beffato , scuola di cui il sig. marchese di Miryille è
uno de' primi campioni. Del resto , presso il sig. Du-
potet i fatti sono all' apice della teoria , e può dirsi ,
senza nulla esagerare , eh' ei dà veramente alla sua vo-
lontà il potere di tutti gli spiriti delle tenebre. INe tro-
veremo tosto la pruova in quelli che chiamatisi gli spec-
chi magici del sig. Dupotet.
Col carbone o creta ordinaria il sig. Dupotet delinea
de' tratti sul pavimento , e per la sola opera della
sua volontà comunica tal potere a quelle molecole di
creta o di carbone , che colui il quale ha la sventura
IL Sili. DITOTET LA SCI OLA MAGICO-MAGNETICA 25 l J
di avvicinatisi cade repente in accessi di furore teta-
nico, catalettico, apoplettico, frenetico, epilettico, ec. Il
disgraziato si contorce e si dibatte sul pavimento come
uomo che avesse il diavolo in corpo , e può dirsi con
qualche ragione, in veggendo il sig. Dupolet dominare
così con tutto il suo potere magico-magnetico , che
È satana del tutto avviticchiato alla sua preda.
Daremo nel capitolo consacrato alle eccentricità ma-
gnetiche il quadro di queste diaboliche scene. Pel mo-
mento lasciamo parlare uno de' redattori dell' Unione
magnetica, che ci offre qui un dettaglio di questo mi-
rabile esperimento, u 11 barone tracciava una linea con
y> la creta sul pavimento, la linea A B , a rao' d' esein-
V) pio , e terminavala con un cerchio che indicar dove-
ri va un burrone. — Dopo aver egli prima camminato
)) su questa linea , invitava uno de' suoi più sensibi-
» li passivi a collocarsi sul punto A. — 11 passivo ben
» presto sentiva un fremilo nelle gambe; i piedi scivo-
T) lavano , o piuttosto si trascinavano lungo la linea
y> attirati da forza irresistibile ; — arrivato ad una cer-
)) ta distanza dal punto B esprimeva un movimento di
V) orrore, piegavasi sul suo sedere ; — indi strisciando
Ti sino al burrone , cadeva in catalessia e rimaneva ir-
y> rigidilo come un cadavere. Bisognava portarlo m.À —
Ecco , per certo , de' giuochi di destrezza non mai ve-
duti altrove, e che debbono essere concludeniissimi pe'
mesmeriani. Non mai V inferno a convulsione di Mes-
mer produsse niente di più meraviglioso e più terribi-
le ! E dire che il sig. Dupolet ottiene tulio questo sen-
za i passaggi , senza le tinozze, non è da fare impallidi-
re ed annichilire i partigiani del fluido ? È innegabile,
non v' è magnetismo in ciò, non v' è sonnambulismo ;
260 IL SIG. DIPOTET O LA SCUOLA MAGICO-MAGNETICA
ma della pura magia. Ben lo vedi ottima gente , clic
con un semplice pezzetto di creta o di carbone. . . ed un
tantino di buona volontà si arriva a tutto. Questi fatti,
sappilo , avvengono nelle prime scuole magnetiche di
Francia ; disgraziatamente però hanno 1' inconveniente
di non riprodursi che sopra passivi impressionabili
scelti dal sig. Dupotet. Ma ciò che monta? se non ti man-
ca la fede , sarai prestissimo convinto della realtà di
questi curiosi fenomeni.
Come capo scuola , V opera principale del sig. Dupo-
tet consiste dunque interamente nella invenzione delle
linee nere e bianche eh 1 ei traccia sul suolo, ed alle qua-
li ha dato il nome di specchi magici , giacché hanno
la proprietà di fascinare lo spirito di coloro che le fis-
sano. Ma prima di Dupotet , Cagliostro ed il barone di
Swedenborg avevano anche fabbricato degli specchi ma-
gici; questi almeno possedevano qualche cosa di veri spec-
chi 3 mentre il vetro era compreso nella loro composi-
zione , ed i cerchi carbonici del Dupotet non ne hanno
che il solo nome. Tanto più ammirevole diventa la cosa,
poiché come si esprime quel venerando padre, meno in-
tende il popolo, tanto più ammira. — Dopo che questo
illustre magnetizzatore ha messo cotal suo nuovo proce-
dere di magnetizzazione in moda , tutt' i seguaci della
scuola magico-magnetica hanno pur voluto immaginare
i loro piccoli specchi ; ed il sig. Cahagnet ( si spesso
in attacco col sig. Dupotet ) ha avuto la felice idea fab-
bricarne con delle monete da due soldi ; il sig. Lecoq,
orologiere della marina è incaricato per la conveniente
brunitura di essi. Ecco adunque il magnetismo nel sen-
tiero del progresso. Mesmer aveva trovato il fluido , il
signor di Buzancy fece la scoperta del sonnambulismo ,
il sig. Dupotet inventò gli specchi magici : sono queste
le tre grandi fasi del magnetismo animale , pervenuto
IL S1G. DIPOTET O LA SCUOLA MAGICO-MAO ETICA 161
oggi all' ultimo periodo di luti' i suoi extra-perfeziona-
menti ; mentre non pensiamo che coloro, i quali sosten-
gono che il magnetismo è una scienza nuova e nascen-
te, potessero conservare tuttavia qualche speranza di sor-
passare i miracoli del sig. Home e quelli del sig. Dupo-
tet. E impossibile.
A noi non spetta certamente qualificare le opere del-
l' alta scuola di cui il sig. Dupotet é il pontefice , la
sola posterità ne ha il dritto ; poiché se è dovuta la
verità ai morti , dice Voltaire , a' vivi sono dovuti i
riguardi. j\oi crediamo alla buona fede del sig. Dupo-
tet , ma non crediamo affatto a' suoi miracoli ; cer-
tissimamente egli è nelP errore , e bisogna che F il-
lusione abbia un grandissimo potere sulP immaginazio-
ne di un tal uomo per affascinargli lo spirilo a tal se-
gno. — Terribili sono le triste influenze del danaro sulle
operazioni dello spirito. Il mondo magnetico ce ne offre
incontrastabilmente grandi esempi. — Non abbiamo ve-
duto i libri di conti della casa Dupotet , ma moltissimi
ci hanno assicuralo eh' egli è uno de' magnetizzatori di
Parigi la cui riscossa giornaliera sorpassa i 100 franchi.
Abbiamo a sufficienza dimostrato che quan'.o tocca la
stregonerìa o il magnetismo ( è assolutamente lo stes-
so ) non è che del vecchio rinnovalo, e sotto questo ti-
tolo 3 gli specchi magici fanno parte dell' antica spo-
glia delle scienze occulte. — Lesage , nel suo mirabile
romanzo satirico del Gii Blas 3 parla in questo modo
della gitana Cosclina : i< Fo girare lo staccio per tro-
)ì vare le cose perdute ; e mostro tulio quello che si
)) vuol vedere nello specchio oppure nel vetro
V) Da quel momento si videro piovere in casa sua gli
)) scudi e le dobble; mille baggiani delPuno e dell'altro
)) sesso misero in gran credilo la Cosclina
yi Allora quando ; per onore del mestiere , la Coscli-
262 IL SIG. MJPOTET O LA SCUOLA MAGICO-MAGNETICA
v credeva di dover far comparire il diavolo nelle sue
)-) operazioni , Torribio Scipione rappresentava quel per-
)) sonaggio , e vi riusciva a meraviglia Niente
y> niente che uno fosse credulo, al certo si spaventava
)) nel veder mio padre. » ( Gii Blas. lib. X ) (*).
Cosicché il magnetismo , stanco di esplorare inutil-
mente il terreno delle scienze fìsiche , va a ricercare
un ultimo rifugio nella magia e nella stregonerìa che
il sig. Dupotet pretende far entrare nel dominio delle
scienze naturali ; questa teoria è , del resto , condanna-
la dalla Cattedra di Roma, come si vedrà a suo tempo.
Il magnetismo ritorna dunque , per lo slesso impulso
delle cose, al suo vero punto di partenza : alla stregone-
rìa. Il sig. Dupotet nega il diavolo , è vero , ma lo ne-
ga per appropriarsi delle sue spoglie, e rappresentare la
parte di spirito forte conservando però tutte le debolez-
ze che formano la vergogna dello spirito umano. Il sig.
Dupotet si sente talmente deviato dalle conseguenze ine-
vitabili delle proprie dottrine , eh' ei cerca in questo
mentre a spingere il suo giornale nella strada dello
spiritualismo , e per conseguenza approssimarsi a' ma-
gnetizzatori della scuola mistico-pneumatologica. La
lotta tra queste due scuole non potrà terminare se non
con una fusione. Àncora poc' altro, e vedrete che il sig. Du-
potet si farà eremita ; già leggiamo nel suo giornale
le seguenti parole : « Se il magnetismo non si forma
» con lo spiritualismo uno scudo che gli garantisca la
y> vittoria, lo spiritualismo potrà forse divenire uri ar-
y) me che V ucciderà. » ( T. XV , p. 88. )
Quando trattasi di magnetismo il contrasto di parole
è dappertutto , ma più che altrove è nella scuola ma-
(") Vedi pure sul proposito de^li specchi magici le me morìe del duca di
S. Simone, C, 161.
IL SIG. DLPOTET LA SCUOLA MAGICO-MAGNETICA 263
gìco-magnetica. Ora si ammette il fluido , ora non si
ammette , secondo i bisogni della causa. Il sig. de Ro-
vere rigetta spesso, come il sig. Dupotet , V ipotesi del
fluido per sostituirvi la teoria della volontà, e sostitui-
sce il rudimento dell' idea del Dupotet con due cose :
il simpalismo, o amore dell' umanità, e le onde vibra'
iorie. Ciò che faceva dire ultimamente con grandissima
gravità ad uno de' redattori dell 9 Unione magnetica,
parlando del roverianismo ; « Se gli effetti potessero
)) avvenire, le onde vibratorie , roverizzanti , modi fi-
)) calriei , umanitarie trionferebbero apparentemente. y>
( 10 ottobre 1856. ) In questa scuola vi sono magnetiz-
zatori i quali ammettono ad un tempo l'ipotesi del flui-
do e quella del demonio; ma gli spiritualisti , benché
un po' puritani, non ammettono che i demoni senza al-
tr' intermedi , ed invocano la testimonianza di tutti gli
indemoniati; cosa che per nulla impedisce a que' signo-
ri di fare i passaggi come se perfettamente credessero
al fluido. — Il sig. Àllix ammette anche la teoria del-
la volontà , ed ammette ancora col sig. de Rovere ,
il simpatismo animico, ma però sostituisce alle onde
vibratorie roverizzanti il fluido lumachico ; e se tutto
ciò che ce ne ha detto e vero , la lumaca diverrebbe ,
secondo lui , il più rapido messaggiero dell' idea uma-
na; sarebbe veramente una riparazione all'onore di quel
mollusco , il quale fino ad oggi aveva camminato con
passo sì lento per condursi alle sue particolari faccende.
Ritorniamo agli esperimenti del sig. Dupotet , e ve-
dremo che nulla resiste al volere del sig. barone ,
poiché egli è tanto eccellente magnetizzatore , quanto
sommo stregone, « Qualche volta , dice il redattore
)) dell'Unione magnetica, il sig. Dupotet magnetizza un
)). bastone , o un cappello, ed impregnando questi og-
)) getti di un rudimento della sua idea ; produce or la
264 II SIG. DUPOTET O LA SCUOLA MANICO-MAGNETICA
v titubanza, or la decisa ubbriachezza. r> ( 10 settem-
bre 1856. )
Il rudimento dei V idea del sig. Dnpotet andando ad
albergare in un bastone, e facendo barcollare come un
uomo brillo colui che lo porta, varrebbe lo stesso del fluido
lumachico del sig. Allix . se non si trattasse qui di un
patto , argomento innanzi al quale tutte le più belle
ragioni debbono inclinarsi. Non vediamo che una sola
obbiezione a produrre contro questo fatto , cioè che ha~
il torto di avvenire in casa Dupotet , vai quanto dire
in famigia. Come vorreste che un uomo sensato potes-
se credere a tali fenomeni , quando si leggono nel li-
bro di un altro magnetizzatore le parole seguenti pro-
nunciate alla presenza dello stesso sig. Dupotet ( parole
alle quali non rispose), nel mezzo di una seduta magne-
tica presieduta da Monsignor Tommaso Gousset , arci-
vescovo di Reims : « In quanto ai fatti psicologici slra-
y> ordinari, quelli del secondo gruppo del sig. Dupotet ,
y) la vista a distanza , il rimovimento de' sensi , come
» la visione per mezzo della nuca, delle dita, dell'epa,
)) non sono , bisogna dirlo , che pretensioni mancanti
y) di prove. Niun fatto autentico è in loro appoggio ;
y> queste portentose asserzioni svaniscono sempre innan-
y> zi alla vivida luce di un esame positivo e pubhli-
y> co (*). y> — Un esame positivo e pubblico! È là ,
ed ivi sarà eternamente lo scoglio del magnetismo; sic-
ché vediamo sempre i magnetizzalori ricusare questa
solenne prova , e questo fatto solo dimostra sino all' ul-
tima evidenza che non posseggono assolu lamento nulla.
A chi potrà mai persuadere il magnetismo animale, che
se avesse un fatto , un fatto solo positivo , non si af-
fretterebbe a produrlo al cospetto di uomini competen-
ti A ubili Gauhhier, Rivista magnetica.
IL SIG. DUPOTET LA SCUOLA MAGICO-MAGNETICA 2G5
li ? I continui rodami, de'quali copre lo pagine de' gior-
nali e le mura dolio nostre città, provano troppo che ha
bisogno di pubblicità e che tulle lo trombe gli giovano
quando può farle strombazzare. Anzicchè nascondere
la loro ritirala , le moderne sibille salirebbero piut-
tosto su i tetti per pubblicare la loro scienza e bandire
i loro oracoli al ciclo od alla terra.
Il sig. Dupotet , dicemmo , è avverso alla contradi-
zione ed all' esame ; sembra aver preso per regola di
condotta la massima del generale Cavaignac: ce Ogni go-
» verno il quale permette che sia discusso il suo prin-
)) cipio è perduto. ?> — Allorquando provocammo la no-
stra investigazione presso il dottore Auzoux, il giornale
del sig. Dupotet ci rispose: ce Non riconosciamo in al-
f> cuno il dritto di prendere fatto e causa per la ve-
y> rità. )) — La chiesuola del sig. Dupotet sarebbe troppo
gentile di riconoscere in alcuno il dritto di difendere
la v M*ità. 11 magnetismo, al pari di tutto ciò che disde-
gna Pesame , non è forse nel suo posto quando dice :
^i non avete il dritto di esaminarmi? — Un tal proce-
dere mostra talvolta un po' di dispotismo in chi lo mette
in opera , ed allorché il sig. Dupotet volle liberamente
fregiar del nome di conferenze le sedute magnetiche
delle sue sale , questo falso principio ne snaturò del
tutto il carattere Non solo il pubblico, non solo i dotti
refrattari, ma bensì gli stessi magnetizzatori se ne dol-
sero. Lasciamo parlare il sig. Lovy, suo collega:
(( In una conferenza ogni assistente è libero di pren-
y> doro la parola; la conferenza autorizza e suppone la
)l discussione. Nello sale del barone Dupotet, il solo ba-
» rone teneva il dado della conversazione magnetica.
y> Se alcuno trovava il modo di combattere il suo si-
ri stoma , di elevar delle quislioni , di avanzare obbie-
)) zioni , si vedeva che il barone non era più in sé.
Viòli il SIC. QUPOTBT O LA SCI OLA MA(,1LU-MAGNETICA
» Spesso risposto secche, sdegnose, o misle di una tinta
)) di asprezza, punivano l'indiscreto assistente.
r> Non erano dunque delle conferenze, era i' insegna-
li mento in casa, 1' eloquente parola dell' oratore , del-
ì) l'esclusivo apostolo. La sua sedia a traccinoli era
y> una cattedra, ed il contraditlore non aveva bel gioco.
}) Il sig. G , T orefice magnelista , ne conosce
» qualche cosa. » ( Unione magnetica , 10 settem-
bre 1856. )
Non facciamo rimprovero al sig. Dupotet di credere
alla magìa. Giacché professa egli questa credenza da
quarant' anni , avrà certamente delle buona ragioni per
farlo: ma ciò che siamo in obbligo di rimproverargli ,
è di operare i suoi miracoli nelF ombra , fare su que-
sto soggetto continuate promesse e non mantenerle mai;
cosa che non lo trattiene di arringare contro l' incredu-
lità de' dotti. Mesmer diceva che gli esperimenti erano
delle fanciullate', il sig. Dupotcl, invece, proclama alta-
mente T autorità degli esperimenti ; per isvcnlura non
vuole produrne che in casa sua e nel mezzo de' suoi a-
mici. — Dicono bene, che lo scopo delle società mesme-
riane è di diffondere la luce magnetica; ma che uno
poi sia tanto malaccorto di domandare un esperimento
positivo, s'incomincerà dal tenere per sospetto Y incre-
dulo il quale si permette simile esigenza. Fortuna se
non si arriverà a trattarlo da furbo, « A 3 nostri occhi
y> è una colpa chiamare , per rendere testimonianza
y> alla verità , coloro a cui interessa che la verità
r> non esista. V) (Dupotet.) — Il sig. Dupotet aveva fatto
)) più clic promesse positive,, egli aveva inviato un bi-
y> glicllo al sig. Husson , biglietto firmalo di suo pu-
>> gno , biglietto che il sig. Husson teneva ancora in
fi tasca quando lesse il suo rapporto ; ed in quel bi-
)) ghetto il sig. Dupotet s' impegnava a produrre feno-
IL SIG. DUPOTET O LA SCUOLA MAGICO-MAGNETICA 267
)) meni non ancora mostrali ; ed intanto il sig. Hus-
)) son non se ne dolse col sig. Dupolet (*)« )) — E que-
sto propriamente il caso di ripetere , con la spiritosa
Ninon: Ah! l'eccellente biglietto che ha la Chat re ! La
propaganda che fa il sig. DupoleL, come si vede, è un
pochino tenebrosa. Nel 1852 pubblicò un' opera in un
volume in 4°, la magìa svelata. Quest'opera, sedicen-
te, doveva dar la chiave del magnetismo; sicché ognie-
semplare di questo capolavoro non esce da casa sua
fuorché per 100 franchi,, né più né meno; 100 franchi!: ar-
rogi che non lo rilascia se non a condizione espressa
che il compratore non debba avere il dritto prestarlo ad
alcuno. L* obbligo é formolato in iscritto. — Il sig. Du-
potet, malgrado i suoi quarant' anni di apostolato e d'in-
cessanti lotte contro i dotti, non vuole che la luce ma-
gico-magnetica risplenda per l'orbe intero. Uno de' suoi
col leghi un po' satirico , scriveva dopo qualche tempo ,
che tutti gli studi del sig. Dupotet sulla magìa ce nfa*
vaint aboutì qiCà un livre d'or.)) — Leggiamo pure nell'£/-
nione Magnetica (del 10 settembre 1857) questa frase
del sig. J. Lovy , parlando del libro del sig. Dupotet:
)) Tutta la magìa è nelle parole e nelle abbaglianti
promesse del barone. ))
Checchessia, i nostri lettori forse non saranno dispia-
ciuti di trovar qui un breve saggio di questo libro
divenuto rarissimo e che uno de' nostri amici ha voluto
darci — Ecco ciò che vi si legge.
*x* rt Ho veduto una magnetizzata in contatto con una
tì donna incinta provare luti' i sintomi di una vera gravi-
vi danza; la pancia in pochi minuti s' ingrossò enorme-
)) mente, i lacci della gonna si spezzarono, e non cre-
Dubois (d'Àmieaslj&c. cit., p, 542.
208 IL SIG. DUPOTET O LA SCUOLA MAGICOMAGNETICA
y> dcndo a' miei occhi, ho toccato, picchiato, palpeggia-
)> to: iioq vi era da ingannarsi. y> (p. 73).
*** ^ ( ^ooi g un balocco pe" magnetizzatori di privar
)) dell' udito , del tatto , della vista il magnetizzato ,
)) col volerlo semplicemente, e tutto questo senza prof-
y> ferir parola. In modo, che., nel momento nel quale il
V) magnetizzalo parla, ride o canta, lo si arresta nel
» punto più animato; sicché diventa una statua. Infine
» si possono comunicare al suo cerebro sogni i più biz-
y> zarri , fargli vedere uno degli astanti senza tesla o
)) con una testa di orso, di cane, ec:, lutto in esso mo-
)) strerà eh' ei crede veder cosa reale , e mi addolora
y> profondamente che questi fatti , i quali corrono
n oggi dappertutto sieno ignorati da' dotti. E che! non
y> un solo tra que' tre o quattrocento stipendiati dal
y> Governo non si alzerà dal suo seggiolone per dire al
» mondo: Un' era di portenti è per ispuntare; si é tro-
)) vato un operatore il quale riunisce in se tutte le al-
)) tre forze della natura! y> (p. 173.)
%* ce Prendo un bicchiere con acqua: a mia volontà,
}) a seconda della mia idea , questo liquido non sarà
)) più acqua, ma del vino, dell'acquavite, un liquore qua-
y> lunque, anche un farmaco, e ne vedrò subito gli effetti
j) reali, positivi, che potrebbe produrre uno di questi
y> agenti. Ah! temo di profferirlo , — ma pur tioppo
y> è indispensabile, — in colai modo si può avvelena-
y> re , uopo è che si sappia e che 1' eco lo ripeta , e
)) così i magnetologi malintenzionati sieno prevenuti
)) che siamo instrutti di tutto ciò eh' essi potrebbero fa-
y) re. — Ridete dunque scettici , ridete slrepitosainen-
)) te, acciocché il vostro ridere, in contesto della vo-
y) stra ignoranza, ci dia il dritto di flagellarvi ! fi (pa-
gina 174.)
%* K I nostri accademici occupano un nido comune,
IL SIG. DUPOTF.T O LA SCUOLA MAGICO-MAGNETICA 269
y> o quando uno di questi peregrini uccelli muore , il
)) posto eh' ei lascia è ben presto sostituito, e Dio
)) salvi dalle beccale degli uccelli in rilardo ! Questo
)) nido sudicio e vecchio , è fabbricato con ramoscelli
)) morti e triturami di vecchi cenci; ma che preme ! vi
T) fanno essi le loro uova, la loro cova, e , come le oche
)) del Campidoglio, son tutti nudriti a carico della rc-
)ì pubblica; intanto non hanno mai salvato nulla , e
y> zufolano sempre la stessa canzone, locchè è ben no-
n ioso. )) (p. 19.)
\* ce La verità intimidisce, il mendacio rassicura. Se
y> avessi specolato sulF ignoranza , la superstizione e la
j) stolidezza umana, sarei oggi uno degli uomini più
)) ricchi e dc'più apprezzati; forse ancora farci parte dì
» tutte le Accademie; sarei stato, certamente, decorato. )>
(p. 21.)
Questi sono finalmente i falli e le gesta della vita
magico-magnelica del sig. Barone Dupotct, oggi il più
allo rappresentante della scienza mesmeriana in Francia
e probabilmente sulla superfìcie del globo.
LA SCUOLA AMERICANA
LE TAVOLE GIRANTI E PARLANTI, GLI SHRITI
PERCUSSORI ec.
» Un gran numero di persone che dettero
» il loro spirilo alle tavole l'hanno dis-
» graziatamente perduto del lutto. »
(M. Delaage, p. 53.)
Il pubblico nonostanle la sua viva prevenzione di qual-
che mese per le tavole giranti e parlanti , cantanti e
danzanti, sembra averne già fallo giustizia; purlultavia
comecché quasi tutl' i magnetizzatori persistono ancora
a considerare questo fenomeno come una delle fasi del
magnetismo , ci crediamo necessitati non far correre
questo capitolo interamente sotto silenzio. Non divide-
remo dunque ciò che . . . i magnetizzatori hanno riu-
nito. Invero P uno è ben degno dell' altro. Nel fondo ,
è sempre la vieta storia delle pretese scienze occulte.
Bisogna ripeterlo, il novello Proteo ha un bel cangiar
di forma e rinnovare le sue metamorfosi, ma assoluta-
mente non immagina niente di nuovo. Vi ritroviamo
sempre P evocazione delle ombre, la conoscenza del fu-
turo,, la divinazione, i fenomeni della duplice vista, l'in-
sensibilità, le guarigioni miracolose, ec, ec.
La scoperta di tutte queste maraviglie risale all'anno
1848, e fu fatta dalla famiglia Fox, che presiedeva in
LA SCUOLA AMERICANA LE TAVOLE GIRANTI EC. EC 271
quell'epoca, nel villaggio d' Ifysdeville , Stato delia
P\uova-Jork , in America, — paese da' grossi palloni. —
Certi spiriti abitatori della casa medesima si posero in
correlazione con quella famiglia., e le fecero conoscere
una infinità di cose dell' altro mondo 9 rispondendo a
tutt'i quesiti, ora battendo un numero di colpi, ora con
parole pronunciate da esseri invisibili. Alquanto dopo
altri spiriti consimili fecero la loro apparizione in molli
altri paesi, e segnatamente in Francia, nel villaggio di
Cidevillc (Normandia).
Come non da tulli si sa fare il ventriloquo per far
parlare i morti, si modificò in cento maniere differenti
il mezzo di evocare gli spiriti e di conversare con essi.
Sia comunque, dobbiamo riconoscere clic questa scuola,
detta americana, offre qualche cosa di superiore molto
a quella del sig. Dupotct, giacche non sono orinai i vivi
che parlano, ma i morti ... e meglio ancora, la mate-
ria inerte, i mobili, i cappelli, i panieri, le gerle, le ta-
vole, ec e tutto questo senza tinozza, senza son-
nambulismo e senza specchio magico. Fuori Mesmer ,
fuori Puységur, fuori Dupotel! — - Per grandissima fortu-
na de' sig. magnetizzatori patentati a le tavole giranti
(X non sono state ancora messe in opera dalla cupidi?
V) già e dal mercanteggio se non nella sola Inghilterra
)) e ne' Regni — Uniti. In Francia trovansi nello stato de'
)) giuochi passabilmente innocenti, » dice il sig. De-
laagc (p. 44).
Riproducendo, ne' documenti relativi alla investigazio-
ne, la lettera del sig. Mathieu su questo soggetto , ab-
biamo citato 1' opinione poco favorevole del sig. Dupo-
tct, il quale, malgrado 1' eccentricità de' miracoli ma-
gico-magnetiei, è mancato per poco che non siasi veduto
respinto dalle tavole parlanti. Abbiamo ugualmente ri-
prodotta F incredibile lettera del sig, X . . . , il suo ri-
272 LA SCUOLA AMERICANA O LE TAVOLE GIRANTI EC. EC.
fililo, le sue promesse senza risultato, e là risposta tan-
to pungente direttagli a questo proposito dal sommo
Humboldt.
Ciò non basta.
Nella presente quistionc, come in quella del magne-
tismo , abbiamo avuto la premura di vedere noi stessi
i fenomeni del fluido ligneo detronizzar quelli del fluido
nervoso , sorpassando in prodigi tutto ciò che F umana
intelligenza ha creato sin oggi. Ha gran torto, invero,
il sig. di Lamartine di andare ricercando le bellezze
dello spirilo umano ne' capi d'opera de' nostri poeti; gli
è ne' piedi de' nostri candelabri che si trovano. Vedete
piuttosto nel nostro capitolo delle eccentricità ciò che
pensa e ciò che dice il sig. A. Yaquerie relativamente
allo spirilo delle tavole.
Abbiamo dunque operato e veduto operare; ma qui an-
cora^, malgrado tutte le nostre ricerche, non abbiamo mai
potuto scoprir nulla di concludente nella commedia del-
le tavole giranti , le quali non girano se non quando
sono spinte. È un fatto che ciascuno potrà convincersi
operando con F ingegnoso apparecchio ideato in In-
ghilterra dal celebre fisico Faraday , o pure semplice-
mente col talco polverizzalo, o con delle foglie di mi-
ca , procedendo come ha praticato in Francia il Conte
d' Ourches *).
I") Il Conte d'Ourches, riputato tra i seguaci del magnetismo (si noti bene
questo), diresse, il 6 giugno 1853, la seguente lettera ai sig, Cabinet (del-
l'Instituto).
« Signore,
§ Volendo provare ciò che avvi di vero nelle tavole giranti, ho asperso
un candelabro e le mani degli operatori di polvere di laico, da me scelta
p disseccata. Le dita non più aderivano alla tavola, la quale conservava la
sua indipendenza, ma a- granelli di polve: e se. in queste condizioni, a?es-
LA SCUOLA AMERICANA LF TAVOLE GIRANTI EC. EC. 273
Citiamo di passaggio la dichiarazione di un magne-
iologo distintissimo. Il sig. Descuret dice: « I parligia-
yi ni fanatici del magnetismo giunsero a credere clic
$ /' uomo può comunicare alla materia insensibile una
? parte della sua propria forza locomotiva , far-
)ì si obbedire, ed anche trasmetterle, sino ad un cer-
» to punto , la facoltà di iuta seconda vista parti co-
51 lare al sonnambulismo ed alla catalcssia. Ma gli
)ì esperimenti del sig. Faraday hanno dimostrato che, sen-
si za averne coscienza , gli oggetti operatori esercitano
y> un movimen lo laterale , durante il quale la tavola ri-
y> mane qual' è , cioè un corpo inerte , incapace a mo-
)) versi diversamente , senza P applicazione di una forza
Y) meccanica. Gli effluvi della più intensa volontà si tro-
>ì vano difatto arrestati dalla presenza dell' ago indica-
ci lore j il cui sposlamcnto dice abbastanza: Non urta-
)) te. >i (Loc. cil., p. 392).
La lìivisfa filosofica e religiosa del mese di maggio
1856 pubblicò un articolo nel quale l'autore , sig. A.-
A. Morin , vantavasi di produrre a volontà i fenomeni
più incredibili attribuiti alle tavole sapienti (*). Cu-
se girato, il miracolo, divenuto strepitoso, avrebbe gittato torrenti di luce
su i suoi oscuri bestemmiatori.
« Ma, hai! non si è avverato nulla; ha ricusato sgarbatamente di rico-
minciare le sue evoluzioni. Abbiamo aspettalo un'ora di più: non avevamo
mai commesso un simile eccesso di tavola. Giudicate del disappunto degli
operanti sino allora tanto forti: anzicchè bollire, il sangue nelle loro vene,
si era impietrito.
« Sembrami che la mia prova non sia tanto insulsa, e che il modo abile
col quale ha realizzato il mio ecclissi di movimento mi offre qualche titolo
a prendere posto presso di voi nel palazzo delPInstituto ed all'osservatorio
imperiale.
« D' OURCHES. »
(*) Vedi un estratto di quest'articolo nel capitolo delle Eccentricità.
18
271 LA SCUOLA AMERICANA O LE TAVOLE GIRANTI EC. EC
riccissimi di assistere a questo spettacolo , dirigemmo
la seguente lettera ad uno de' nostri amici , il quale
si occupa tanto di scienza quanto di diritto , e che ,
per le sue relazioni co' collaboratori della liivista filo-
sofìca e religiosa, poteva trovarsi in relazione col sig.
A. -A. Mori n
Al sig. L * * *, avvocato presso la Corte di appello di Parigi.
Parigi, 31 Luglio 1856.
Caro Signore ,
Ho letto , o piuttosio riletto nella Rivista del mese
di maggio 1856, che voi avete avuto la bontà comuni-
carmi 1' articolo del sig. M. A. -A. Morin , intitolato :
Manifestazione dell' idea per mezzo della materia t-
nerte.
Confesso che il tuono affermativo dell' autore è adat-
tissimo per portare il convincimento in tutti gli spiriti _,
ma non è possibile però credere all' esistenza di tali
fatti , se non sono slati toccati con le proprie mani e
veduti co' propri occhi.
— Ciò che ritengo per impossibile. —
Delle due cose l'una , dico a me stesso , ragionevol-
mente parlando : ciò che afferma il sig. Morin esiste
realmente ( locchè è più che dubbio ), o pure crede a-
verlo veduto ?; — che non sarebbe affatto lo stesso, ma
che pure è probabilissimo.
Qualsiasi la cosa , sono eccessivamente desioso vede-
re io stesso , come un uomo d' ingegno possa lasciarsi
sorprendere per cadere in simili illusioni ; e giacché voi
siete in ottime relazioni col sig. Morin o coi suoi ami-
LA SCUOLA AMERICANA O LE TAVOLE GIRANTI EC. EC 275
ci , vi pregherei volermi fare assistere ad uno di que-
sti esperimenti, quante volte la presenza d'un incredu-
lo qual' io sono non dovesse spaventar troppo /' essere
ragionevole che si cela nello ahele , nell' acaju o nel
palisandro del vostro amico , e che , nondimeno , mo-
strasi con dociltà al suo menomo cenno per produrre
de' fenomeni costanti.
Non siete al pari di me curioso di vedere questo es
sere faceto , che al dire del sig. Morin , « colpisce la
nostra orgogliosa ragione (vecchio stile) con de'fatti?...»
Se esistesse un tal fenomeno \ bisognerebbe che vi ri-
solveste , mio caro signore , a mettere da banda tutt' i
vostri interessanti studi sul sistema nervoso. La materia
inerte picchia al vostro uscio. — La materia inerte! ca-
pite bene questa parola. — Portatevi subito al suo in-
vito , e non dimentichiamo , vi prego , che del sig.
Morin dicevasi pochi giorni or sono : « E un pensatore
tt sansoniano, se lo si lasciasse fare, abbatterebbe egli
« solo la cupola dell' Instituto e quella della Sorbona.)) —
i\oi che non siamo né dell' Instituto, né della Sorbona,
lasciamo dunque per la nostra parte , che il sig. Mo-
rin faccia lutto ciò che vuole , ed andiamo ad assistere
a questo gran cataclismo ! . . . a questa famosa rotta!!!
Calcolando interamente sul valoroso intervento del-
la vostra amicizia , mi permetterò invocare qui i due
seguenti passi che tolgo dall' articolo del sig. Morin , e
che in un certo modo mi determinarono a scrivervi :
« Non vi sarà un individuo il quale non possa con-
vincersene con l' esperienza. ..)) — dice 1' autore ,
indi aggiunge :
« Noi lo riproduciamo ( il fenomeno ) con la stessa
regolarità che un chimico ot tiene un prodotto nel sua
laboratorio. )) Panni che tali frasi sieno troppo espli-
cite per non impegnare il loro autore ad esibire volontie-
270 LA SCl'OI A AMERICANA O LE TAVOLE GIRANTI EC. EC
ri j almeno a' propri amici , il fenomeno che annuncia,
Qualunque sia il risultato della vostra condotta , ve
ne ringrazio anticipatamente , e vi prego , caro signo-
re , di credermi vostro devotissimo servo.
M. Mabru.
Questa lettera fu comunicala al sig. Morin ; aspet-
tammo mollo a lungo la risposta senza poter nulla ot-
tenere. 11 sig. A. -A. Morin infine allegò che , per esse-
re iniziato a tali fenomeni _, bisognava prima di tutto
aver fede. Dunque non li produce a volontà con la
slessa regolar ild che un chimico ottiene un prodotto
nel suo laboratorio. — Di fatti , queste specie di e-
sperimenti non sono che all' usanza delle persone do-
tate di una fede incrollabile , di una fede a tutla pro-
va ; e ciò va inteso, mentre è mollo meno difficile cre-
dere quando si ha la fede , prima di aver veduto ; ma
allora perchè vedere ? diremo ; e inutile , è superfluo ,
è un lusso, una prodigalità, giacché si può, anzi si de-
ve credere senza vedere ; cancelliamo , sopprimiamo
gli esperimenti, questi fanno perdere il tempo e non me-
nano assolutamente a nulla. _ La fede del carbonaio non
ha bisogno di miracoli.
Ma voi y lettori meno facili , e pertanto di buona fe-
de, senza aver fede , voi che volete vedere per credere,
non vi rivolgete al sig. Morin ; la vostra incredulità
impedirebbe la riuscita degli esperimenti. Peraltro noi
troppo lo temiamo , questo dotto girandolila debb' es-
sere caduto in un errore profondo , errore capace di
compromettere P avvenire del mondo rotatorio e di tut-
ta la girandologia magnetica parlante e danzante, men-
tre una moltitudine di autori hanno scritto essere im-
possibile di credere tali fenomeni se non si sono veduti,
ec. — Lo stesso sig. Mathieu , nel suo opuscolo sulle
LA SCUOLA AMERICANA O LE TAVOLE GIRANTI EC EC. 277
tavole giranti , ha detto : a come mai alla presenza
di simili falli , non diffidare di lui fi?... )ì — Ed il
sig. Delaage esclama, « Abbiamo deturpato la coltura
)ì di questa scienza col ciarlatanismo. . . non dicendo
y> credete, ma obbligando ad esaminare, vj — Da un' al-
tra parte , Bertrand assicura che nel magnetismo a si
ce riesce cox la volontà , senza la volontà , con ima
)) volontà contraria. )) — Abbiamo citato parimente
1' opinione del sig. Gentil e di altri magnetizzatori di pri-
mo ordine, i quali respingono la dottrina della necessità
della fede , come cosa del tutto indegna della scienza
mesmeriana. « Noi la fede non è necessaria in ninno
)i de' gradi , » dice il sig. Gentil. Non insisteremo ol-
tre su questa dottrina della necessità della fede , dietro
la quale oggi si salva il sig. Morin. D' altronde potrem-
mo rispondergli senza bestemmia con Voltaire : a Un
mezzo infallibile di fare de' fanatici, è il persuadere
prima cT insegnare. )) Ma noi ce ne asterremo , poiché
saremmo chiamali Volteriani \ ! !
Quale disgrazia che cotesti signori non se la inten-
dano meglio , e che la loro dottrina , impregnata ogno-
ra di fluido giratorio., giri come una vera banderuola,
giri ad ogni vento ! E già lunga pezza che i seguaci
delle pretese scienze occulte ricusano operare al cospetto
di uomini instruiti. Gli stregoni, ed i maghi non ebbero
mai altri magisteri , ed altre maniere di operare. Ecco
come Voltaire fa parlare uno di essi; queste parole sono
talmente identiche con le risposte ordinarie de' nostri
moderni magnetizzatori , che si sospetterebbe quasi di
averle essi attinte da queir autore : u Non potete negare i
)) falt^ massimamente quando un uomo di onore come
y> me vi assicura eh' egli è un mago. — Non lavoro io pe'
y> filosofi, fo vedere queste cose a delle signore rispetta*
)ì bilissime , a delle persone semplici che non disputa.
278 LA SCUOLA AMERICANA O LE TAVOLE GIRANTI EC. EC.
D no... Dovete credere alla magia senza ch'io fossi ob-
)ì bligato esercitare qnesl' arte alla vostra presenza. —
)) Tutt' i popoli ebbero i loro maghi. I più famosi di
ih essi erano pagati dallo Stato per vedere chiaramente
)ì r avvenire nel cuore e nel fegato di un bue. )) ( Bi-
zio. /?/.,art. Magìa.)
Ogni volta che sperimentatori della forza del sig. Mo-
rin e di altri hanno voluto sommctlere i loro pretesi
fatti all' esame di uomini capaci di verificarli , le loro e-
sperienze sono sempre fallile. Ecco quanto si legge in uno de'
nostri giornali settimanili. ce Una sfida è slata rivolta dal
)) professore Felton a' medi di tutt' i paesi. Solenni e-
)) sperimenti hanno avuto luogo a Boston, il risultamento
)ì de' quali è stato la mancanza di successo constatata
y> dagli spiritualisti : i morti non risposero a scongiuro
y> alcuno , niun mobile si è smosso : in una parola ,
y> non si è avverata la menoma manifestazione del mon-
ti do soprannaturale , quantunque le osservazioni fosse-
y) ro durate più giorni. Il processo verbale è stato fìr-
)) malo dal celebre naturalista N. Agassiz, sig. Pierce
y> matematico , sig. Gould astronomo , il professore
)) Horsford e qualche altro dotto. Gli spiritualisti non si
fi tengono per vinti ; pretendono che migliaia di fatti
y> non possono essere distrutti da un solo esperimento
)) negativo , e preparano una petizione per richiamar
fi F opinione in loro favore. y> ( Le Voleur del 31 lu-
glio 1857.;
Il Secolo del 7 Dicembre 1856 annunciava F arrivo
a Parigi di un medio straordinario, il sig. Davide Home,
ed indicava nel tempo stesso un ingagliardire di ostina-
zione nel mondo de' fenomeni ruotanti; ma queste vel-
leità del fluido sono rimaste prive di effetto. — E vero
che l'America prosegue di tempo in tempo ad inviarci
alcuno de' suoi grandi stregoni. Prima del sig. David
LA SCUOLA AMERICANA O LE TAVOLE GIRANTI EC. EC. 279
abbiamo avuto sul nostro continente il sig. Phillips ,
il quale fece miracoli a Brusselle , in Algeri ed in Ge-
nova. Il sig. Phillips è stato due volte a Parigi , ma
non giudicò prudente spiegare tutta la sua scienza in
questo paese dello scetticismo e della incredulità , indu-
bitatamente perchè la fede si spegne ne' cuori. Prima
di Phillips , le lumache simpatiche , portale anche dal-
l' America dal sig, Biat-Chrétien , facevano la loro ap-
parizione in Parigi , annunciate pomposamente dal sig.
Giulio Allix. Ma un bel mattino (11 28 gennaio 1852)
la spiritosa e satirica matita del celebre Cham ci rap-
presentava le famose lumache simpatiche volarsene sotto
la forma di due anitre. E mai più se ne udì a parlare.
Sia comunque , il certo è che niuno fu testimone de 1
pretesi esperimenti del celebre sig. Home ; non doman-
diamo altre prove , tranne quelle registrate da' magne-
tizzatori. A questo proposilo leggiamo , ncll' Unione ma-
gnetica del 25 marzo : a II sig. Home vuol fare i suoi
)) esperimenti innanzi a dieci persone soltanto , e pre-
» tende ancora che abbiano gli occhi bendati. y>
Si è pure parlato mollo del libro del sig. Agenore di
Gasparin sulle tavole giranti. Per totale risposta appog-
geremo le nostre particolari osservazioni con la seguen-
te citazione tolta ugualmente dal giornale del sig. Du-
polet. Ecco come si esprime parlando degli esperimenti
del sig. di Gasparin : « Non è impossibile , dice, che
)) vi sia stalo tra' cooperanti qualcuno che avesse
y> voluto divertirsi degli altri. )) (T. XV, p. 100. ) —
Senza dubitare della buona fede degli operatori , sicco-
me insinua il giornale del sig. Dupotet , diremo che se
P onorevole sig. di Gasparin avesse operato con maggior
precauzione , impiegando 1' apparecchio di Faraday per
controllare i suoi esperimenti , avrebbe evitato P inco-
modo di scrivere due volumi su cose, le quali non esi-
280 LA SCUOLA AMERICANA Ò LE TAVOLI GIRANTI EC EC.
stono. Avrebbe veduto che il muoversi delle tavole non
è dovuto ad alcuna causa soprannaturale, e che deriva
semplicemente dall' impulso delle dita degli operatori.
Siete voi , signori, siamo nel dritto dir loro, che spin-
gete la tavola , e non il diavolo , più che non fosse
V anima di Napoleone , di Voltaire -, di Rousseau , di
Robespierre , o di Molière , come si pretende da voi.
Stabilito una volta questo fatto positivo , che mai
resta dell'elettricità intelligente del sig. X..., delle sue
conversazioni col candelabro , della scoperta spavento-
sa annunciata e di cui non ha più riparlato ? ec. —
Che rimane di tutti que' racconti che i giornali magneti-
ci } incluso anche quello del sig. Dupotet , registrano
con tanta compiacenza, dabbenaggine e credulità? Que-
sto, per ino' di esempio : « La tavola sollevossi in aria
>ì dondolandosi a manca e a dritta , molti mobili furo-
)) no messi in movimento da un ao-ente invisibile che
y> suonò la chitarra... Le tavole, le sedie,, i guanciali,
)ì sembravano animati e si posero a ballare innanzi a
) noi, e ad eseguire salti i più fantastici. Nel mentre
» io stava per uscire uno de* guanciali s" incrocicchiò con
fi un candeliere acceso ed entrambi si fecero ad urtarmi
)i la testa ; una delle signore fu raggiunta da un tap-
* peto da piedi, e quasi accecata dalla polvere. ( Gior-
nale del magnetismo, t. XV, p. 618. i. Leggesi inoltre
in questo stesso giornale. Degl'islrumenti di musica sono
posti in movimento ed eseguono molivi senza agente vi-
sibile, (p. 591. ) — Si cita pure un gran numero di
versi attribuiti alle tavole giranti e parlanti, locchè non
ci sorprende } mentre in luti' i tempi la poesia è stata
T appannaggio degli oracoli. Erodoto ce ne ha conser-
vato non pochi saggi da lui attinti dalle stesse sorgenti
degli antichi oracoli di Marte e di Battei (*). ))
(1 Vedi Erodoto , trad. d 1 ab!., I. 5.
LA SCUOLA AMERICANA O LE TAVOLE GIRANTI EC. EC. *28i
Non solamente le tavole parlanti fanno versi, scrivo-
no benissimo in prosa , rivelano il passalo, indovinano
il futuro ; evocano V anima de' morti, ma posseggono
tutte le scienze: fìsica, chimica, medicina, astronomia,
matematica; e rispondono senza esitare ad ogni doman-
da; sono 9 non potrebbe negarsi, più dotte dell' asino
di Balaam e del cane parlante citato da Leibnitz. Sap-
piamo che la sapienza può uscire da tutte le labbra.
Neil' antichità pagana, non v' erano che i numi i qua-
li parlavano alle popolazioni ; le bestie spesso prende-
vano la parola e predicevano 1' avvenire ugualmente be-
ne come i numi; e Tito Livio narra che un bue gridò
nel mezzo della piazza : lioma bada a te. Plinio nel
suo libro ottavo dice , che un cane parlò quando Tar-
quinio fu scacciato dal trono. Una cornacchia, se si de-
ve credere a Svetonio, sclamò nel Campidoglio, nelT fit-
tocene slavasi per assassinare Domiziano : Estai pania
Kalos, e troppo ben fatto, benissimo. Così ancora uno
de' cavalli di Achille chiamalo Xante, predisse al suo
padrone, che sarebbe morto innanzi la città di Troja.
Prima del cavallo di Achille , il becco di Frisso ave-
va parlalo tanto bene quanto le vacche del monte 0-
limpo. « ( Voltaire. )
Dopo tante rispettabili testimonianze tolte da' più il-
lustri scrittori dell' antichità dobbiamo maravigliarci og-
gi del parlare delle tavole ? — Non hanno laringe, —
siamo d'accordo , — però non sono esse gli avanzi di
un mondo organizzato , e poi non siamo forse in un
secolo di progresso ? Dopo gli animali parlanti , seguo-
no le tavole parlanti , e ciò é naturalissimo.
Che dirò io mai della strana follìa
D 1 un popolo di spiriti forti credente alla magia,
Che, seguendo ovunque le superstizioni,
Fa in nome del progresso le rivoluzioni.
( Il SJg. VlEX.NET. )
282 LA SCUOLA AMERICANA LE TAVOLE GIRANTI EC. EC
Gli stregoni o i magnetizzatori do' nostri giorni non
si eonlenlano solo di accordare qualche parola alle ta-
vole, ma le hanno dolale pure di ima completa intelli-
genza Vi sono , dicono, case ove hanno V incarico del-
la corrispondenza ; in allrc tengono la contabilità.
Nel Mogol vi sono de 1 folloni
Che adempiono P uffìzio di valletti.
( La Kontaine. )
Si racconta con asseveranza, che V ultima commedia
della Signora di Girardin è stata fatta dal piede del suo
candelabro. Figuratevi il pubblico della prima rappre-
sentazione chiamar fuori V anfore !.. ed il direttore
che portava sulla scena personalmente quel famoso can-
delabro. (*)
In lauto ecco in quale aberrazione , in quale follia
caddero persone di elevata intelligenza e di un ingegno
incontrastabile; e tutto questo per aver semplicemente
assistilo a qualche esperimento eseguilo male,, per non
aver sapulo osservare , perchè credettero vedere qual-
che cosa là ove non vi era nulla , niente altro che so-
verchieria o goffagine.il soccorso dell' immaginazione non
ha fallo che creare accrescere ed abbellire.
(') Uno de* più distinti nostri pubblicisti, il sig. Tacile Delord, ha dato
ultimamente uno studio preciso sulla persona e le opere della Signora Gi-
rardin. Ecco il giudizio che ne fa. Cerchiamo riprodurlo qui posciacchè
applicabile a molti altri letterati imbevuti ugualmente del magnetismo o
del gìrandòlismo.m La Signora di Girardin, con moltissimo spirito e gusto,
» non sempre vede le cose in un modo semplice e naturale; gli uomini ed
» i fatti lesi mostrano sovente sotto una luce falsa e convenzionale che loro
» toglie gran parte dell'effetto.» (11 Secolo del 23 giugno 1856)— Il sig.Du-
reau, uno de' redattori dell' Umonemagnetica^icewdi nel suo numero del
10 Luglio 1857: Delle buone menti hanno quasi perduto la propria in que-
» sto esercizio del movimento de' mobili. Si ricordi il sig. V. Ilenncquin e
) m,;duma di Girardin. »
LA SCUOLA AMERICANA LE TAVOLE GIRANTI EC EC. 283
Ma esiste un' altra causa, la quale ha potentemente
contribuito a spandere queste sciocchezze aumentando
la ostinazione del pubblico per le tavole giranti. — Ci-
gni qual volta immaginerete un giuoco il quale stabi-
lisce un qualche avvicinamento tra i due sessi , potete
esser certo che questo prenderà fuoco come polvere da can-
none, massimamente se ha il vantaggio di salvare il pu-
dore sollo apparenze più o meno positive di oneste ri-
creazioni. Questo è precisamente ciò che ha prodotto sulle
prime la voga del magnetismo; il rapporto secreto di
Bailly è lì per attestarlo. Ma ascoltiamo pure le ingenue
dichiarazioni , non sospette , del magnetizzatore Delaage
parlando delle tavole giranti perfettamente nel senso
stesso che Bailly parlava del magnetismo. « li successo
)) immenso , colossale , febbricitante , incredibile delle
)) tavole giranti e de' cappelli parlanti è dovuto princi-
y» palmento alla parte di mediatori amorosi che essi, sen-
)) za scrupolo e difficoltà 9 rappresentavano nelle sale più
)) austere.... Raramente abbiamo veduto picchiare,, e gi-
vi rare delle tavole, invece però abbiamo osservalo più
)) di un petto di mussola o di seta rispondere, a' bat-
)ì titi del cuore, n (Delaage, p. 11.)
11 sig. Delaage crede tenacemente al culto delle tavo-
le giranti, ma e altrettanto poco scismatico verso la ce-
sta che parla e la tavoletta che scrive. i( La soverchie-
ria, dice egli, in questo nuovo strumento (la tavoletta),
ci sembra di una estrema facilità, fl 11 sig. Delaage,
co' suoi dubbi ed i suoi scrupoli, ci ricorda una buona
vecchia donna da noi conosciuta: ella credeva ai mira-
coli ed alla novena di Santa Genoveffa, ma non crede-
va a Dio. — Questo stesso Delaage , che non crede a'
miracoli della tavoletta, racconta con la più grande con-
fidenza che il sig. Home, per sola opera del suo volere,
può animare una tavola, la quale a si muove in tulle
284 LA SCUOLA AMERICANA O LE TAVOLE GIRANTI EC. EC
y> le direzioni , si alza in aria e vi ondeggia , poscia
)) trasporta in diversi sensi Ire persone che vi sono se-
fi dute. )) E più lungi, a Veggonà apparire delle forme
y) umane , diafane e caliginose , delle mani tiepide pi-
)ì gliar quelle degli astanti esterrefatti, e scrivere sulla
y> carta che loro si presenta; le madri riconoscono i lo-
>1 ro figli morti , i mariti le loro spose defunte y> ( li-
mone magnetica, 25 aprile 1857. )
Finalmente termina la sua professione di fede gira-
toria con queste parole: a Nel finire proclamiamo che
questi esperimenti senza importanza ( trattasi sempre
della tavoletta) non debbono essere mai presi sul se-
rio. )ì (Delaage , Mondo occulto, p. 53.) — Che ne
dicono i sig. A. Vaquerie , Jobard, Malhieu e Moria ?
CIARLATANISMO E SPIRITUALISMO
NEL PUNTO DI VISTA MAGNETICO
e Le teorie mistiche sono assolutamente
« estranee al magnetismo In questa
« setta vi sono degli entusiasti, degli illusi
« e de' matti. »
( Deleuze. )
I.
Prima di seguire il magnetismo innanzi le nostre
accademie, ed esaminare la condotta de' magnetizzatori
in queste circostanze , èvvi un punto dilicatissimo sul
quale vogliamo richiamare in particolar modo tutta
P attenzione del lettore. Trattasi del rimproccio vergo-
gnoso e sleale del ciarlatanismo che tutt' i magnetizza-
tori pare che si rivolgono, o piuttosto si rimandano scam-
bievolmente ; poiché non ve n' è un solo il quale non
alzi la voce contro le invereconde simonìe della religio-
ne mesmeriana, simonìe che sono la desolazione e l'ob-
brobrio del mestiere. — Sventuratamente lo stesso rim-
provero trovandosi in tutte le bocche, ricorda costante-
mente la frase tanto conosciuta: Dame e cavalieri non
mi presento in questo luogo come tanti altri , ec ,
ec... — Il sig. Delaage indirizzandosi a' magnetizzato-
ri felloni e di cattiva fede, li chiama ciarlatani della
286 CIARLATANISMO E SVIR1TLALISM0 EC. EC.
scienza, e compreso tulio di sanlo fervore scaglia sopra
di essi l'anatema. Il sig.Delaagc sclama: « II magnetismo,
oggi, è un vero traffico, ed il governo della scoperta di Puy-
sógur trovasi in pieno rapporto » ( Misteri del magne-
tismo , p. 24. ) Queir oggi e delizioso. Non v' è che il
sig. Delaage per dirci simili cose. Forse non è stato sem-
pre così ? Forse Mesmer non se la scampò col danaro
de' suoi soscrittori? Forse egli non trattava Pujsègur da
ciarlatano? il Marchese di Puységur!!!... oh! confusione
delle confusioni !
Il male che cenniamo è dunque gravissimo , luti' i
magnetizzatori leali ne soffrono e debbono provare il bi-
sogno di uscire da una tale posizione ; debbono an-
ch' essi convocare con tutt' i loro voti il concilio del
mesmerismo , il quale fisserà finalmente i veri ar-
ticoli di fede di questa scienza e delle sue differenti
dottrine.
I discepoli di Cristo dissero a questo un giorno: » Mae-
stro, con qual segno potremo essere riconosciuti pe' ve-
ri figli di Dio ? f\ — Cristo nella sua ammirevole favella
e con la sua abituale semplicità rispose, a Da' frutti ,
poiché le buone piante portano buoni frutti. y>
Alla nostra volta , anche noi domanderemo a' grandi
maestri della scienza mesmeriana: Maestri quale sarà il
distintivo che ci farà conoscere i veri magnetizzatori ed
il vero magnetismo?... — Spesso abbiamo avanzalo un
tal quesito senza averlo mai potuto risolvere , ed ab-
biamo inutilmente sconvolto tutti gli archivi del magne-
tismo senza potere schiarire questo importantissimo pun-
to; tanto è vero che in tutte le scuole magnetiche , la
verità somiglia alla menzogna. Sfidiamo i più chiaro-
veggenti distinguere i buoni da' cattivi fruiti. — Se i
falsi magnetizzatori fanno miracoli , i veri magnetizza-
tori hanno la pretenzione farne de' veri, sicché da quel
CIARLATANISMO E SPIRITUALISMO EC. EC. 287
momento non vi sarà più mezzo di riconoscersi , e di
distinguere; gli é pure su questi pretesi miracoli che i
veri magnetizzatori hanno edificato tutta la loro dottri-
na, u Cosicché dopo aver provalo la dottrina per mezzo
y> del miracolo, bisogna provare il miracolo per mezzo
V) della dottrina, per tema di dover confondere F opera
y) del demonio con quella di Dio. Che vi pare di questo
» dilemma? )) (Rousseau.) Bisogna convenire che in
questo paese dell'uguaglianza magnetica gli agnelli so-
migliano terribilmente a' lupi, e benché luti' i mesmc-
riani par che si gittano mutuamente 1' anatema , sono
in fondo più. uniti che non lo dimostrano nell'apparen-
za, mentre tutti annunziano assolutamente le stesse pre-
tensioni e le stesse credenze. — Gli è a chi farà meglio
e sempre di più ardito in più ardito. — La loro credu-
lità é tale , che dal semplice allievo sino al magnetiz-
zatore patentato il meglio provvisto di avventori, o sino
al magnctologo il più dotto , tutti in una parola , sia
pur qualunque la scuola alla quale pertengono , tutti
ammettono gli stessi fai ti, le stesse ciarle , le stesse e-
sagerazioni; soltanto spiegano in diverso modo la causa
de' loro pretesi fenomeni. In ciò riducesi tutta la diffe-
renza. — Se esiste un vero magnetismo, perché non do-
vrebbe esistere un'accademia magnetica, ove la vera scien-
za sarebbe pubblicamente insegnata e professata scevra
di ciarlatanismo ? Parliamo della vera scienza senza in-
dicar quale, senza sapere se sia quella di Mesmer o di
Pu\ségur, quella di Dupotet o quella di Home; a que-
sf accademia dunque spetterebbe dirci sopra di ciò quello
che dovremmo credere. Sarebbe buono dunque che i sig.
magnetizzatori leali si mettessero in accordo tra loro ,
onde sapere finalmente a che attenersi in tutto ciò che
riguarda i veri fatti ed i mezzi da impiegare per di-
stinguere il ciarlatanismo dal magnetismo.
2£8 CIARLATANISMO F. SPIRITUALISMO
In quanto a noi, confessiamo che, non ostante tuli' i
nostri sforzi, non abbiamo mai potuto tracciare in mo-
do ben chiaro la linea di demarcazione, che divide la
categoria de' ciarlatani puro sangue, da quella de' ma-
gnetizzatori leali ; non abbiamo potuto mai separare il
buon grano dal loglio; e per tema di avanzare un falso
giudizio , abbiamo preferito vedere in tutt' i figli di
Mesmèr in generale , uomini sinceri o di buona fede :
sicché abbiamo attribuito i loro errori ed i loro misfat-
ti a causa involontaria, ad un zelo eccessivo mal col-
locato, senza dubbio, ma però analogo a quello di que'
disgraziati giudici , a mo' d' esempio, che torturavano ,
massacravano o imprigionavano unicamente per amor
di Dio. — I magnetizzatori ingannando se stessi , in-
gannano T opinione pubblica , probabilmente senza vo-
lerlo e senza avvedersene. I carnefici della umanità ,
come quelli di Cristo , non hanno la coscienza di ciò
che fanno.
Dopo i miracoli di Mesmer e di Puységur, dopo quelli
di Phillips, di Home e quelli del barone Dupotet , ogni
distinzione diventa veramente impossibile, e domandasi
che cosa mai que' grandi maestri hanno potuto lasciare
da spigolare dopo di loro ne'campi dell'errore! .... Quan-
do i veri magnetizzatori operano miracoli, si domanda
che faranno i ciarlatani > cosicché quasi si negherebbe
l'esistenza del ciarlatanismo, mentre non si conosce più
ove principia, ove finisce il suo potere: tutt'i limiti so-
no cancellati.
Il sig. Delaage ha creduto sviluppare questa non svi-
luppabile quistione alzando la voce più sonora degli al-
tri contro il ciarlatanismo: ma l'ha ben altrimenti com-
plicala dichiarando positivamente e seriamente che le
y> sonnambule finiscono coli" acquistare un vero ingegno
v> nell'arte di fare desi' illusi sorpassalo esse, dice,
CIARLATANISMO E SPIRITUALISMO 289
)ì i prodigi reali operati per mezzo dell' azione ma-
y> gnetiea. y> ( Delaage , p. 33. ) Aggiungete a que-
sto il capriccio degli esperimenti, la mancanza totale di
ogni criterio; e poi cercate distinguere, se lo potete, il
vero dal falso magnetismo.
Citiamo un esempio acciocché il lettore possa giudi-
care delle difficoltà di tal genere, che scontransi in ogni
istante negli scritti de' magnetizzatori. — Neil' Unione
magnetica del 25 maggio 1856 si legge il seguente
articolo.
— ce Ci scrivono da Torino che il ciarlatanismo ha
)) fatto qualche torto a' coscienziosi magnelisti di quella
)) città, e più ancora allo stesso magnetismo.
ce Come non dovrebb' essere cosi con annunzi uguali
y> al seguente :
La Sibilla moderna , Signora MONGRUEL.
« SI PUÒ 1 CONSULTARE :
« Sopra malattie nuove o riputate incurabili; sulP esito di un
» affare, di un progetto o ai una qualunque invenzio-
» ne ; sulla morale, sulla posizione o sullo stato di salute di o>
» gni persona con la quale si è in relazione; in una parola, sul pas-
» sato, sul presente e soli' avvenire.
)) Quando si leggono simili cose, si comprende che ta-
)) luni neanco da lungi si brigano della scienza. »
— Benissimo, bravo! ma sventuratamente ecco il re-
dattore di quello stesso giornale che, dopo aver trattato
uno de' suoi colleghi di Torino da ciarlatano perché
vuol leggere nel passato e nelP avvenire , egli slesso
scrive dopo tre mesi; « Il sonnambulo medicale conosce
« il passato , vede il presente e può predire il futu*
19
290 CIARLATANISMO E SPIRITUALISMO
)) ro. )) ( Millet, redattore dell' Unione magnetica : 10
settembre 1856).
Ci si obbielterà forse che V Unione magnetica e la
sibilla moderna, parti interessate, vivendo l'una e l'al-
tra di magnetismo, sono cattivi giudici nella qnistione
in parola. Chiamiamo dunque in nostro soccorso il sig.
Delaage , magnetizzatore , il quale non fa mestiere e
mercanteggio della scienza mesmeriana. — « Sappiamo —
• )) dice egli — che il fluido nervoso non possiede più
)) che lo champagne ed il caffé la potenza di dare al
y> cervello la facoltà divinatrice. y) (Delaage, p. 152. )
Voi forse credete, buona gente, che questo passo sia
chiarissimo, esplicitissimo; disingannatevi: sentite il sig.
Delaage, poco dopo p. 94-: « Non vogliamo negare che
)) certi sonnambuli, dotati del dono della profezia, non
y> travedono gli avvenimenti futuri. y> — Lasciamo dun-
que il sig. Delaage distrigarsi come potrà nel mezzo
delle conlradizioni, e ritorniamo al sig. Millet, altret-
tanto buon giudice quanto il suo collega. Non compren-
diamo invero come 1' unione magnetica, la quale ci ha
fornito diversi articoli di prima forza pel nostro capito-
lo delle eccentricità , ha potuto aberrare fino a trattar
da ciarlatano uno de' suoi colleghi — Su via, in tutto
ciò non vi è ciarlatanismo, vi sono bensì uomini nel-
F errore. — La lucidità della signora Mongruel è per-
fettamente conosciuta e provata , non se ne può dubita-
re , é stata affermata da uomini ragguardevoli , e se-
gnatamente dal sig. duca di Larochefoucault , il quale
non ne fa certo un mestiere, e di cui non possiamo e-
sentarci di riprodurre qui il certificato per confusione
deg? increduli e della cattiva fede sistematica di luti' i
dottori refrattari, e nel tempo stesso per punire severa-
mente T ol tracotanza e lo scetticismo dell' Unione ma-
gnetica. Ecco questo certificato in buone forme.
CIARLATANISMO E SPIRITUALISMO 291
K I sonnambuli perfetti sono cosi rari , che quando
ce si ha la felicità di trovarne, e rigoroso dovere per
ci l'uomo d' onore clic si occupa deèla scienza magnetica,
e troppo lungamente trascurata o abbandonata in ma-
« ni indegne , d' indicare a' propri concittadini quelli
ce che meritano tutta la loro confidenza.
ce La signora Mongruel, amabile e naturale nello sta-
a to di veglia , mi e sembrata , durante il sonnambu-
le lismo, di una notabile lucidità, e coscienziosa quanto
« saggia. Mi fo un piacere attestare questa verità a co-
cc loro che verranno a consultare la giovine sibilla, di-
ce retta da uno sposo, il quale, conoscendo tutta Y impor-
cc tanza della sua posizione , sa mantenersi ne' limiti
tt de' doveri solenni che gli vengono imposti. y>
DE LAROCHEPOUCAULT.
JJU LAUUUUttrUUUAlJLl
Parigi, 16 giugno 1845. Duca di Doudeauville , 17 ,
di Varennes.
strada
Disgraziatamente vedremo più lungi che la polizia cor-
rezionale, la quale ha dovuto più. volte occuparsi della si-
billa moderna, non ha creduto rilasciarle lo slesso certifi-
cato del sig. de Larochefoucault; ed ha avuto torto senza
dubbio , mentre il sig. Mongruel anch' esso è nimico
giurato del ciarlatanismo , uno de' più ardenti difensori
della verità. Ecco ciò che ha scritto su questo sogget-
to: ce Tra gli altri ( trattasi de' motivi della incredulità
ce e de' magnetizzatori felloni i quali coltivano la cro-
ce dulità pubblica), v'ha degli uomini indelicati, i quali,
ce senza pudore e senza rispetto per la scienza divina che
ce degradano, non temono associarvi segretamente qual-
ce che vero giro di destrezza, perché se ne indovina ben
)) presto la poca abilità e la soverchieria ; in altri casi
292 CIARLATANISMO E SPIRITUALISMO
Sì fìnalmcnle , sono de' magnetizzatori entusiasti e di
y> buona fede, i quali si lasciano ingannare e sedurre da
y> fìnti sonnambuli , la cui pretesa lucidità diventa in-
vi capace innanzi agli ostacoli che non potè prevedere
)) e che non è abituata ad allontanare. y> ( Mongruel ,
maraviglie dello spirilo umano , p, 10.) — Ci manca
lo spazio per citare qui tutte le riprovazioni dello stesso
autore contro le soverchierie, le giunterìe ed il ciar-
latanismo de' magnetizzatori (sic). (Vedi la sua opera,
Trattalo del magnetismo, p. 5.)
In breve, il sig. Millet accusa il sig. Mongruel e dice
assolutamente la stessa cosa. — Il sig. Delaage dice nel
medesimo tempo sì e no nella quistione istessa. — Il sig.
de Larochefoucault dice si. — La polizia correzionale dice
no. — Ed il sig. Mongruel, pregiudicato dal suo collega
Millet, grida con tutta la forza de' suoi polmoni contro
il ciarlatanismo, il quale avvilisce la scienza divina di
Mesmer.
Tutti gli scritti de' magnetizzatori pullulano di esem-
pi di questo genere; sicché siamo ben convinti che co-
testi signori non possono guardarsi l'un l'altro senza
ridere. Concludete!
Il,
Passiamo ora a' magnetizzatori della quinta categoria,
a quelli che vengono dopo Mesmer, Puységur, Dupotet
e la scuola americana: vogliamo intendere i magnetiz-
zatori chiamati spiritualisti. Essi stanno al magnetismo
come la cimosa al drappo.
Non possedendo alcun fatto grave e costante , e per
conseguenza niuna dottrina positiva , il magnetismo
è un vero luogo di confusione ove tutti comandano ,
ove il primo arrivato può istallarsi da maestro e spac-
CIARLATANISMO K SPIRITUALISMO 293
ciar ex professo tulle le chimere, tutle le baie che gli
passano per lo spirito, ben sicuro anticipatamente che lì
donde il buon senso e la ragione sono bandite, niuno
avrà il dritto dirgli che ha torto. — I più matti sono
spesso i più maligni; i più abili sono i più grandi. È
la sola legge ben conosciuta in tutto ciò che tocca alcun
poco il ciarlatanismo e per conseguenza il magnetismo.
L'occasione era troppo bella per non approfittarne ;
così il partito si è impossessato del magnetismo come
cosa propria; è entrato a pie franco, erroneamente, come
uomo che si stabilisce in casa propria; e lì come ovun-
que, mendace, altero, arrogante , si è collocato da pa-
drone, ordinando, dettando, condannando ed imponendo
la sua legge a tutti nel mondo del maraviglioso. — Cia-
scuno volendo presentar la cosa a suo modo ed a suo
profìtto, ne è risultato ben presto una vera concorrenza,
la quale d' ambe le parti aveva lo scopo di far cam-
peggiare il portentoso.
Si crederebbe , a mo' d' esempio , che questa scuola
degli alti spiritualisti , nella quale si distinguono teo-
logi e casisti , disputa a tutte le altre scuole magne-
tiche P onore di spiegare fenomeni che nou esistono ?
Si è fìssalo su questo punto una specie di rivalità e di
gelosìa tra i magnetizzatori spiritualisti ed i mesmeriani
puro sangue; bisogna veramente vederlo per crederlo:
Mesmer asseriva di essere stato rubato;
Escobar, suo vicino, di pessima vita,
Per questo preteso furto da lui fu chiamato.
Dopo aver molto litigato,
Il giudice di loro malizia instrutto,
Dice: Da lunga pezza, amici miei, vi conosco;
» Entrambi l'ammenda pagherete:
» Mesmer, perchè guaisci, benché nulla ti si è tolto;
» Escobar, perchè togliesti ciò che ti si domanda. »>
294 CIARLATANISMO E SPIRITUALISMO
Questa scuola o questa piccola chiesa magnetica pos-
siede pure i suoi scismatici e si suddivide in pneuma-
tologi, intellettualisti , demonologia ec, ec. Li trascu-
reremo yolontieri per occuparci del partilo positivo , il
quale cerca accarezzar questo errore in nome della fede,
e che non ha poco contribuito a metterlo in voga tra
certi spiriti pertinenti alle classi letterate.
Lasciamo prima di tutto parlare il giornale magico
magnetico (il quale nelle occorrenze sa fare anche il li-
berale) del sig. Dupoict; la competenza di esso è irrecusa-
bile in fatto di magnetismo:
ce Se in America lo spiritualismo sembra apportare
fi un' evoluzione liberale delle idee filosofiche, in Euro-
fi pa , o almeno nella Francia , sembra volerci far re-
fi trocedere al medio evo. Esiste un partito destro e
fi forte il quale se n' è impossessato , e che di già ha
fi incominciato a cavarne eccellenti risorse. Egli non
fi discute i fenomeni , né cava profitto. Che vi sia
fi buona o cattiva fede negli operatori , che vi sia en-
fi lusiasmo o allucinamento, che gli preme? Non ha che
)) un criterio. Ogni manifestazione spiritualista, la quale
fi serve a' propri interessi proviene dagli angioli. Ciò
Sì che è sfavorevole o che si teme, deriva da' demoni...
(( Il sig. di Mirville è Y apostolo di questa novella
fi crociata. Oh! egli non combatte il magnetismo, egli
fi interamente lo ammette ; ne riconosce tutt' i fatti. . A
)) primo aspetto lo si prenderebbe per un ausiliario , e
fi conosciamo qualche magnetizzatore che vi si è la-
fi sciato cogliere. 11 sig. di Mirville , nelle sue lusin-
fi glie dea un abbraccio al magnetismo come l'amplesso
fi che dava Nerone ai suoi avversari nelle pugne , per
fi soffogarli. Ora , dopoché la parola d' ordine ha ricc-
fi vuto nel libro del sig. Mirville una pubblicità — che
fi forse esce da' limiti delia prudenza abituale di questo
CIARLATANISMO E SPIRITUALISMO 295
)) parlilo — circola sotterra con la più grande attivila.
)) Si sa per mezzo di quante fila e legami più o meno
ti occulti questo partito dell' ignoranza mantiene la so-
v> cielà sotto la sua influenza, ce {Giornale del magne-
)) tismo, n° 230 p. 87.)
Togliamo pure dal sig. Delaage la prova di quanto
abbiamo dimostrato , cioè che anche Ira i membri più
illuminati della società, molti uomini, peraltro ragguar-
devolissimi^ hanno potentemente contribuito alla propa-
gazione delle superstizioni magnetiche. Lasciamo dun-
que parlare il sig. Delaage, il S. Tommaso della scuola
spiritualista: ce La pubblica attenzione, dice egli,, è stata
)) presentemente rivolta al sonnambulismo con la pro-
fi posta di adesione a' fenomeni magnetici, scagliata dal-
)) Tallo del pergamo di Not re-Dame di Parigi dall' il-
v lustre domenicano Lacordaire. » [loc. ciL, p. li.) Il
)) libro del sig. Delaage è, come si conosce, preceduto
da una Introduzione del r. p. lacordaire. Ritorne-
)) remo su di ciò. — L'Unione magnetica del 25 luglio
185| prova parimenti in questi termini l'alta influenza
della famosa proposta di adesione, ce Certamente, le me-
morabili parole pronunciale oggi dal P. Lacordaire
)ì menarono più di uno incredulo sotto le bandiere di
)ì Mesmer. y>
Perchè dunque tanto strepito ? perchè quelle pubbli-
che manifeslazioni? — Non lo sapete? se non lo avete già
indovinato, il sig. Delaage, il terribile difensore di tutte
le cause perdute, ora ve lo fa conoscere, ce Vi bisognalo
miracoli per riaccendere la fede negli animi delle popo-
lazioni, ce (Id. , p. 20.) Ecco dunque la grande parola
lasciatasi sfuggire, vi bisognano miracoli, anzi miracoli
magico-magnetici .... E partendo da ciò , questo ar-
dente propagatore delle verità mesmeriane, che confon-
de con le verità cattoliche; consiglia le donne che ma-
296 CIARLATANISMO E SPIRITUALISMO
gnetjzzino i loro mariti per ricondurli nel grembo della
chiesa; il suo fluido attrattivo si dirige verso quelle che
ei chiama le pecorelle smarrite; le sue labbra distillano
il mele più puro, e nel suo forte slancio, confondendo
il sacro col profano arde per dare il bacio di pace a
tutte le nostre Maddalene pentite. Allora il suo entu-
siasmo non conosce più limiti, ce Non v' è spettacolo
ì) nel mondo , esclama egli , più atto a ricondurre a
y> Dio, che una seduta di magnetismo ! )i {Idem , pa-
gina 121. ) I nostri lettori si ricordano senza dubbio
che il sig. dottore Beaux non divide interamente V opi-
nione del sig. Delaage. Il saggio eh' ei ce ne ha dato,
lascia una ben diversa idea delle sedute di magnetismo.
Però il sig. Delaage non è uomo a guardar tanto da
vicino; il magnetismo essendo un mezzo di superstizio-
ne, se ne serve nel bisogno; il fine non assolve i mez-
zi? — Così egli scriveva ultimamente, nel rapportare gli
esperimenti del sig. Home; ce Una mano bianca qual
)) marmo avente la tepidezza di un uccello da non gua-
y> ri morto , essendo apparsa e toccata da molti degli
y> spettatori, le si è data una penna, ed essa ha scritto
y> d' un carattere bizzarro, poco legibile , e con errori
» ortografici :
Siate buon cattolico.
Amate Iddio.
Confessatevi.
y> Questa carta conservata preziosamente, prova che non
V) vi era allucinazione negli astanti. » {Unione magne-
tica, 25 aprile 1857.)
Che ne dice il sig. Dupotet? Ridete dunque scettici!
ridete fortemente, ec, ec, ec.
Il sig. Delaage, questo serafico magnetizzatore, in se-
CIARLATANISMO E SPIRITUALISMO 297
guilo ci spiega , nel suo libro del Mondo oeeullo , le
cause della sua missione, ce Se scriviamo su queste ma-
)ì terie, dice egli , lo è perchè vi crediamo , e pensia-
D mo che la fiaccola del magnetismo può solo riaccen-
)ì dere la credenza negli animi. y> (Id., p. 171.) Ed in-
fine, per coronar P opera (egli che ha fulminato tanto
contro il ciarlatanismo ) , squarcia arditamente il velo
della vita futura e scrive un intero capitolo su i miste-
ri DELL' ETERNITÀ SVELATI PER MEZZO DELLA LUCIDITÀ SON-
nambolica. (Id.. p. 174.) Imparadisa (è la sua espres-
sione) le anime al cielo. — Quale illusione, se 1' errore
non è volontario. Meritava invero l' importanza di gri-
dare all'abominio ed alla desolazione contro la Babilo-
nia magnetica.
Quanto al sig. Marchese Eude di Mirville , il nobile
apostolo della religione fluidico-politico-magnetica, basta
per farlo conoscere il citare un solo passo del suo li-
bro. — Il sig. J. de Mais tre diceva che il carnefice è il
più solido sostegno della società; il sig. di Mirville , il
quale e della medesima scuola, pretende, che il diavolo
sia la base della religione, e lo prova con le seguenti
parole, ce Questa credenza tanto minata , tanto odiala ,
)) tanto poco difesa, era precisamente 1' anima , e per
)) dir cosi, la ragione dell' intiera dottrina cristiana. —
)) Satana, diceva Voltaire, a un teologo troppo facile,
)) Satana! ma e l' intero cristianesimo; non satana, non
)) redentore. y> (Di Mir ville.)
ce Tutto il cristianesimo è tanto in ciò di accordo ,
y> aggiunge il sig. di Mirville, che Bayle, il più dotto
)) degl' increduli, diceva dopo quindici secoli di con Irò -
V) versie su tal soggetto:
ce Provate soltanto agi' increduli P esistenza degli spi-
ri riti maligni , e li vedrete forzosamente obbligati a,
y> concedervi tutt' i vostri dogmi. ))
298 CIARLATANISMO li SPIIUTUALISMO
Sopra di ciò, il sig. Marchese prende la sua miglio-
re penna di Toledo e si fa il valoroso spadaccino di
tulle le scienze occulle; s'ingegna di trovare un saggio
composto, nel quale egli concilia in uno, la dottrina del
fluido e quella delle ombre e degli spiriti percussori.
Ecco in due parole tutlo il fondamento della sua fede e
la base del suo libro. Benché quest 1 opera sia stata scritta
sotto la forma di Memoria diretta all'Accademia, è
evidente che questo nobile Marchese, magnetizzatore di
fresca data , in realtà non ha scritto che per la clas-
se credula ; il suo libro è un vero paradosso scien-
tifico-^ mira all'effetto, e tutte quelle diavolerie ci hanno
fornito parecchi squarci curiosissimi che si leggeranno
nel nostro capitolo delle Eccentricità. — - Tale sarebbe,
secondo il sig. Marchese, il catolicismo ridotto alla sua
più semplice espressione. Ah! sig. di Mirvillc,sig. diMirvil-
le, voi ce la date ad intendere troppo bella!.... A chi nar-
rate simile fole? Fortunatamente la religione possiede altre
dottrine ed ha altri difensori, che saranno 1' eterno con-
suolo di coloro che amano e che rispettano la verità. —
Il magnetismo era già molto discreditato per le pro-
prie aberrazioni , non mancava che se ne impossessas-
sero gli spiritualisti per attingervi la teoria di mira-
colo, e metterla interamente in odore di santità.
Ricorderemo ancora di passaggio gli scrittori della
scuola romantico-spiritualista che inciamparono in que-
sto capriccio. — Abbiamo da essi tolte alcune citazioni
che riprodurremo più lungi. — Gli uomini di genio e
di buon senso possono , seguendo linee diverse , scon-
trarsi nel vero ; ma spetta solo agli amici del porten-
toso e della credulità trovarsi sul cammino della stregone-
ria e de' pretesi miracoli. 11 magnetismo ha avuto l'onore
di produrre questo fenomeno osservato per la prima
volta 3 forse, nel mondo letterario. L'unione della scuola
CIARLATANISMO E SPIRITUALISMO I>99
romantica con una specie di Chiesa cattolico-magnetica.
Tra gli altri magnetizzatori che già conosciamo e che
si pretendono pure di spiritualismo , ne citeremo due
soltanto per dimostrare che, considerando il magnetismo
in generale come una santa religione, il loro culto nul-
lameno differisce troppo da quello de' precedenti.
11 sig. Gentil , il quale fa comparire la santa Vergi-
ne ed il bambino Gesù sempre che gli piace , ha tal-
volta un po' del favoloso. Leggcsi questa epigrafe sopra
uno de' suoi libri. Che m' importa se il pregiudizio
grida, quando ho dal canto mio la ragione? u ( Vol-
taire. ) — Moltissimi spiriti deboli , dice egli , pensano
)) che lo studio e la pratica del magnetismo sieno cose
B antireligiose , e trovansi disgraziatamente uomini i
ì) quali, sempre disposti a coltivare la credulità di spi-
ri rito ed a soffocare lo sviluppo di ogni scienza , si
V) applicano a propagare simili idee. . . « (Gentil, Man:
)) del Magnet. p. 15.) — a II magnetismo è una cosa
)) santa, attenti a non ingannarsi — Esso mi ha ri-
y> velato un Dio che mi era sconosciuto.)) (Id., p. 194.)
E più lungi.
ce 11 magnetismo è una verità . . . Onta e sventura
y> a colui che noi crede. . . Io affermo che tutlo è ma-
ri teria, e, quando dico tutto, pongo la divinità in pri-
y> mo luogo .... Non so comprendere, peraltro , cosa
y> sia T immateriale, e questa parola per me è assolu-
)) tamente vuota di senso : 1' immateriale per me é al
y> materiale quello stesso che il zero é all'uno, a (Id. 3
p. 242. ) — Sicché , quando il sig. Gentil fa compa-
rire la Santa Vergine ed il bambino Gesù , non è ,
come molti se lo potrebbero immaginare, per effetto di
uà allucinamento di cui sarebbero vittime i suoi spet-
tatori , ma gli è proprio la Vergine ed il Figlio di lei
che si presentano personalmente, poiché il sig. Gentil,
300 CIARLATANISMO E SPIRITUALISMO
quantunque profondo spiritualista, non ammette, né com-
prende F immateriale.
Segue dopo il sig. Cahagnet , altro magnetizzatore
spiritualista, il quale non è della chiesa medesima del
sig. Gentil, ma che perciò non è meno spiritualista de-
gli altri; mentre, come il sig. Delaage, ha egli ugual-
mente sollevato uno degli angoli del velo che nasconde
i misteri della vita futura ; soltanto non ha veduto le
cose perfettamente nella stessa maniera e dello stesso
colore. Eccone un saggio che ci sembra ben poco cat-
tolico:
« I nostri idoli terrestri , dice egli , più o meno de-
V) cantati e definiti da esseri i quali non hanno nozione
n alcuna di Dio , e che essi dicono di rappresentare ,
y> prendono un certo grado di esistenza e d' impero sul
ti cervello degl' ignoranti, la cui intelligenza è alquanto
y> disposta 'a comprendere le storie favolose di quest'i-
» doli. V astuzia , il commercio , lo spogliamene se
y> ne mischiano , e l' idolo dura il tempo che i suoi
y> difensori hanno la forza di proteggerlo e di essere
)) nutriti col danaro che la sciocchezza depone a' suoi
V) piedi ! ... Sì , come vile mercanzia , quest' uomo è
)) abbandonato fin dal suo nascere sugli scalini di un
» tempio qualunque , ciò che presenta a' numi di quel
y> tempio uno schiavo ed una rendita di più , e che ,
)) forma di colai uomo un essere più o meno ben fer-
ii mo in uu pensiero, dal quale dipende e che può con-
)) SIDEREVOLMENTE TURBARE IL SUO SPIRITUALE AVVENIRE. E
V) un falso punto di partenza speculativa che produce
)) un risultato in rapporto con la sua stupida combi-
no nazione.
ce Questa trista speculazione continua nel mondo spi-
vi rituale, noi lo affermiamo, sino al punto, che fìnal-
)) mente la generosità ed il drillo alzando la voce con-
CIARLATANISMO E SPIRITUALISMO 301
» tro que' subornalori di coscienze y gridano: basta !
y> basta ! che il vero Dio sostituisca gp idoli ed i falsi
y> numi di quo 1 folli , se non colpevoli. y>
(Arcani svelali della vita futura , p. 385).
Qui arresteremo le nostre citazioni , ed innanzi un
lale scandalo , ci permetteremo impegnare i prelati e
lutti coloro i quali sono animati da un vero spirito re-
ligioso ad allontanarsi da questo tenebroso sentiero nel
quale si sono imprudentemente introdotti, ed ove è loro
impossibile avanzare un passo senza urtare contro qual-
che errore o senza compromettere la dignità della loro
divisa. Non pochi vescovi di già hanno avuto il corag-
gio di scagliar 1' anatema su queste grossolane menzo-
gne ; perchè non tutti hanno seguito queir esempio ?
Noi lo diciamo altamente ; il magnetismo al pari di
tutti gli altri errori, è un elemento rovinoso per le sue
credenze , posciacchè nessuna superstizione può essere
di giovamento alla vera religione. E a torlo che taluni
pensino diversamente.
La nostra debole voce sarà intesa da tutti? Noi lo
vorremmo, ma appena osiamo sperarlo, poiché esistono
antichi testi che sono ancora per ben molti una bar-
riera insormontabile alla ragione « Signa autem cioè-
moni obsideniis sunt , ec. )ì
Ma tutti coloro che mettono tanto sdegnosamente il
codice della ragione sotto i piedi ne pensano forse me-
glio per questo?
È permesso troppo dubitarne.
IL MAGNETISMO
INNANZI A' DOTTI.
» Nelle abitudini dell'Accademia delle
» scienze vi è quella di pretendere subito
» sulle prime degli esperimenti.
» — Degli esperimenti ? dice Mesmer,
» — Che ragazzata! »
(Dubois d'Amiens.)
» Piaccia a Dio che i magnetizzatori non
» sieno più tentati di andare a bruciarsi al-
» la fiamma infernale de' dotti. »
(Ricard, Trattato del magnetismo
pag. 190.)
Andiamo a svolgere sotto lo sguardo del lettore la
grande , ed unica causa di tutte le violente recrimina-
zioni de' magnetizzatori contro i dotti. Nella società ove
viviamo . non si può dire una sola verità senza ripor-
tarne subito la punizione. — Veritas odiam parit. —
E questa legge o piuttosto questa reazione del male con-
tro il bene , non risparmia alcuno , neppure le grandi
società costituite di un qualsiasi potere. Sventura per
coloro che trovansi nella trista necessità di calcolare con
le meschine ambizioni degli uomini di partito, mentre,
pur che la reazione in discorso abbia effetto, è bastevole
che l'interesse del male sia in gioco. Cosicché le so-
cietà accademiche , non ascoltando se non la voce del
dovere e della coscienza, anno fatto , come si e potuto
IL MAGNETISMO INNANZI AI DOTTI 303
formarsene un' idea dalle citazioni da noi riportate nella
nostra lettera del 21 aprile, abbondante raccolta di ol-
traggi e d' insulti dalla parte de' mesmeriani di tutte le
scuole , oltraggi ed insulti che non colpiranno mai le
accademie, ma che però non meno sono a loro diretti.
Simili ingiurie sporcano la sola bocca che le vomita, e
saranno di eterno onore po' dotti , poiché la vergogna
per essi sarebbe stato il non opporre resistenza alcuna,
e schiudere, per cosi dire, il campo a tutte le indegne
e stupide menzogne del magnetismo.
Si comprende che la nostra idea non è qui di esa-
minare quali sieno inuovi doveri che l'avviamento del
progresso può imporre alle Accademie; siamo convinti
che queste memorabili assemblee , le quali , dalla loro
fondazione , hanno costantemente annoverato nelle loro
fila nomi eminenti ed i più illustri nella scienza , non
mancheranno mai alla loro onorala missione; sapranno
apportare a tutte le macchine amministrative il perfe-
zionamento che oggidì può reclamare lo estendersi delle
scienze ed i bisogni novelli dell' epoca (*).
(*) Non possiamo toccar uno ad uno tatt 1 i ridicoli rimprocci che i par-
tigiani del magnetismo dirigono giornalmente alle accademie. Pertanto
non sapremmo resistere al desio di confutare i due grandi argomenti, che
(me** signori pretendono trovare nella scoperta della vaccinazione e del va-
pore, a' quali, dicono essi, avere i dotti costantemente apportato ostacoli.
Coloro che vogliono rendersi un conto esatto della verità si diano la cura
di consultare la storia, e vedranno a che riduconsi tutt' i clamori de' mes-
meriani contro i pretesi errori accademici.
Non potrebbe negarsi di esistere nel fondo di tutte le quistioni pratiche
difficoltà , di cui il pubblico non sempre sa rendersi conto. Spessissimo
la malignità o V ignoranza se ne appropriano per attribuirle all'incuria o al
malvolere di coloro, i quali sono chiamati ad esaminarle. — Parliamo pri-
ma del vapore.
Chi non conosce che l'imperatore Napoleone (membro dell' Instituto),
nonostante tutto V impegno che aveva per la riuscita di questa importante
scoperta , la considerava allora come, impossibile; poiché difatto , a' suoi
304 IL MAGNETISMO INNANZI Al DOTTI
NelP incominciare questo libro, abbiamo detto che già
da lungo tempo le società scientifiche erano fissate sulla
quislionc del magnetismo. I magnetizzatori pretendono
il contrario, e dopo essi molti altri e spesso de' giorna-
listi hamio sparso questo falso strepito nel mondo. LV
tempi , esistevano difficoltà pratichete quali creavano veri ostacoli al suo
sviluppamene, e ne rendevano 1' esecuzione impossibile o ineseguibile? Con
qualche cognizione delle cose, coloro che consulteranno V opera del Mar-
chese di Jouffroi, intitolata i Battelli a vapore, o pure la semplice notizia
scientifica di Arago sulle macchine a vapore , riconosceranno quanto
nel 1782, epoca della costruzione del primo battello a vapore in Francia ,
quanto, diciamo, era impossibile allora fare agire vantaggiosamente la mac-
china di Newcomen non ancora ben perfezionala; mentre Watt non imma-
ginò il suo parallelogrammo articolato, e non applicò il regolatore a forza
centrifuga che nel 1784. [primi tiratoi mossi da un eccentrico datano
dal 1801. — Prima di quest 1 epoca, lo stesso Papin aveva rinunciato alPap-
plicazione della sua scoperta per le difficoltà incontrate di fondere e di tra-
panare i cilindri o corpi di tromba. Questa difficoltà è sparita del tutto;non
esiste più a 1 nostri giorni.
Quanto al rimprovero non meno fondato che i magnetizzatori rivolgono
alle Accademie relativamente alla scoperta di Jenner, basta a distruggerlo
fare osservare che non si trattava di un esperimento immediato. V inocu-
lazione del vaiuolo, per esser giudicata, richiedeva molto tempo , molti
anni, e fu questa una delle prime cause che elevò tante discussioni. Quan-
do i fatti non possono verificarsi immediatamente , le teorie hanno un bel
divertirsi. Ciascuno fa della scienza; gli uni a prò, gli altri contro, e sa Id-
dio tutto quello che si spacciò in Europa su tale quistione. Possono con-
sultarsi intorno a ciò i lavori del d'Alembert, e si vedrà che i primi esperi-
menti furono pure molto lontani dati 1 offrire risultati ognora soddisfacenti:
si ebbero in conseguenza del rimedio non bene amministrato , numerosi
rasi di mortalità-, poscia (come al tempo di Galileo), per finire d'ingarbu-
gliar le cose, alcuni membri del Clero, troppo solleciti a spaventarsi delle
nuove scoperte , se ne mischiarono e ne fecero un quesito teologico. Eb-
bene! malgrado tante difficoltà in ogni genere, i commissari della facoltà
di medicina fecero, checché ne dicono i magnetizzatori, un rapporto inte-
ramente favorevole air inoculazione. Questo rapporto terminava con le se-
guenti notabili parole:
» Da tutti questi fatti riuniti , gli autori della memoria concludono che
» V 'inoculu-zione dovrà salvar la vita ad una. quantità prodigiosa di
IL MAGNETISMO INNANZI AI DOTTI 305
norevole sig. Descuret, Ira gli altri, ultimamente lo ri-
peteva in un' opera da lui dedicala al clero ; é un er-
rore ; lo proveremo esponendo qui il più brevemente
possibile il risultato di lutt' i lavori accademici su que-
» cittadini, evitando che molti altri sieno sfigurati o mutilati , sicché
» essa è utile alla, società in generale e per conseguenza ad ogni cit-
» ladino in particolare, » (d'Alembert, t. 1, p. 514, edizione del 1831.)
Ma vi e di più} tutte le società scientìfiche e mediche di Europa han-
no reso al dottore Jenner testimonianze lusinghiere del loro assentimento
a' suoi lavori. La vedova imperatrice di Russia inviògli un ricco diamante,
ed il parlamento d 1 Inghilterra gli votò unanimi ringraziamenti accompa-
gnati da ricompensa pecuniaria di trenta mila lire sterline. ( fjiog. univ. )
Certamente tutto questo non ha alcuna somiglianza colle allegazioni dei
magnetizzatori^ ma in mancanza di fatti positivi, que' signori s' inerpicano
a tati 1 i rami e svolgono in bene o in male il menomo incidente a profitto
della loro causa , lo che talora è molto ridicolo. Il lettore ha potuto ve-
derne un esempio nelP affare Qloquet.
Potremo moltiplicare queste citazioni all' infinito. La storia delle sco-
perte formicola di fatti in questo genere. Studiandosi la quistione de' zuc-
cheri o de 1 cotoni si vedrà che la soluzione di tutti questi grandi problemi
tende sempre a difficoltà dello stesso genere.— Fuvvi un tempo nel quale
tutti credevano che il cotone fosse soltanto buono afare de'stoppini ddojuin-
quet. Alcuni perfezionamenti apportati alle macchine hanno completa-
mente distrutta questa opinione. —Quante caricature non hanno pubblicate
gì 1 Inglesi contro la barbabietola! Intanto , mercè gli sforzi innumerevoli
della chimica moderna, tale fabbricazione ha realmente operato prodigi e
lo zucchero di barbabietola oggidì fa glorioso le sue corse.
Se Luigi XVI non avesse introdotta la moda de' pomi di terra volendo
che fossero serviti alla sua mensa, V ultimo de' nostri contadini forse oggi
sarebbe privo di questo prezioso alimento; poiché, a dato certo, i cor te g-
giani che contribuirono , senza sospettarlo, alla sua propagazione , non si
sarebbero consigliati ad essere i primi a mangiarne e trovarli buoni ,. se il
loro padrone non ne avesse dato da principio V. esempio. Credevasi gene-
ralmente in quell'epoca che la parmentière non era buona che pe' porci.
— Chi ci dice che tra cinquantanni tutti non mangeranno la carne di ca-
vallo? — Coloro i quali fanno un carico alle società scientifiche di opporre
sistematicamente ostacoli al progresso delle scienze, tengano conto in vece
delle difficoltà di ogni genere che attorniano ordinariamente le nuove sco-
perte, e soprattutto accusino l'ignoranza e gli usi popolari ; saranno essi
a questo modo più dappresso al vero.
20
300 IL MAGNETISMO INNANZI AI DOTTI
slo soggetto , lavori incominciati nel 1784 e terminali
nel 1840. Questa sem'plice esposizione basterà , lo spe-
riamo , per dare a' nostri lettori una giusta idea delle
cose e metterli anche nel caso di valutare i delti de'no-
stri avversari in questa importante quistione.
Estratto de' lavori accademici relativi al magnetismo.
%* 11 12 marzo 1784 , Luigi XVI, bramando cono-
scere la verità sulle dottrine e sulla utilità della prelesa
scoperta di Mesmer, nominò due commissioni composte
di nove dotti, di cui quattro pertinenti alla Facoltà di
medicina (Bori , Sallin , d' Arcet , Guillotin) e cinque
all' Accademia delle scienze (Franklin, Le Roy (*), Bail-
ly, de Bory, Lavoisier).
Queste due commissioni si riunirono per assistere agli
esperimenti.
Mesmer avendo ricusato di comunicare il suo segreto,
e considerando gli esperimenti come una vera fanciul-
lata , aveva abbandonato la Francia; fu allora Deslon ,
suo allievo, che operò per lui.
V 11 agosto 1784, la commissione dell' Accademia
delle scienze, dopo cinque mesi di esperimenti falli so-
pra un gran numero di passivi , condannò il magne-
tismo rigettandolo all' unanimità ed attestando che il
fluido animale non esisteva.
Lo stesso giorno, la commissione della facollà di me-
dicina pubblicava un analogo rapporto , le cui conclu-
sioni dicevano: 77 fluido animale non esiste. Il preteso
trattamento magnetico non può avere che funesti ef-
{") Le Roy essendo morto nel corso degli esperimenti, M.uault fu chia-
mato in sua sostituzióne.
II MAGNETISMO INNANZI AI DOTTI 307
fetli ; la sola immaginazione ne fa le spese intera-
mente.
Oltre a questi rapporti , la commissione dell' Accade-
mia delle scienze ne redasse un terzo destinato ad es-
sere sottoposto al Re e riservato a lui solo. ( Non fu
che molto dopo, quando questo documento pervenne alla
conoscenza del pubblico.)
In questo rapporto » Bailly , cennava a Luigi XVI il
danno che il magnetismo poteva apportare a' costumi.
11 riferiremmo per intero o ne sceglieremmo almeno
alquanti tratti se non temessimo offendere le orecchie
con descrizioni vive che anche F Accademia riputò non
fossero bene consacrate in un rapporto altrimenti che
segreto. Ci basterà solo il passo seguente.
y> La prossimità tra' due individui diventa massima, il
)) volto tocca quasi il volto., gli aliti si confondono , o-
)) gn 3 impressione fìsica si divide inslantaneamente , 6
y> l'attrazione reciproca deve agire in tutta la sua forza.
» Non è straordinario qualunque disordine; Pimmagina-
)) zione che lavora nel tempo stesso , spande un certo
» trasporto in tutta la macchina • sorprende il giudi-
)) zio, sconcerta l'attenzione, le donne non sapendo dare
vi ragione a sé stesse di ciò che provano , ignorano lo
j) stato nel quale si trovano. y> — Giudicate del resto.
\* Il 5 aprile 1784, la società reale di medicina no-
minò dal canto suo una commissione di cinque mem-
bri per 1' esame del magnetismo ( Poissonnier , Caille,
de Jussieu, Mauduyt ed Andry.)
Deslon un' altra volta assunse V incarico degli esperi-
menti.
Il 16 agosto, cioè tre mesi dopo, quattro membri di
questa commissione (eccettuato de Jussieu) firmavano un
rapporto le cui conclusioni furono, che il magnetismo
animale è un sistema assolutamente spoglio di pruove.
308 IL MAGNETISMO INNANZI Al DOTTI
Il dotto de Jussieu , il quale aveva creduto separarsi
da' suoi colleghi, fece un rapporto particolare, nel quale
interpetrava diversamente i fenomeni. A quell'epoca, i
passaggi si facevano a contatto e non a distanza; de
Jussieu pretese che queste specie di fregamenti produ-
cevano calorico. — Poco a noi preme 1' interpetrazione ;
il certo è che, come gli altri suoi colleghi, rigettò com-
pletamente 1' esistenza del fluido animale, e le sue con-
clusioni particolari furono: 1° che la teoria del magne-
tismo non può essere ammessa fin tanto che non sarà
sviluppata e sostenuta da prove solide . . . — 2° L'uo-
mo produce sul suo simile un' azione sensibile per
mezzo della fregagione (*).
* # * Il 22 ottobre 1784, l'Accademia di medicina in-
caricò Thouret, uno de' più distinti suoi membri di rac-
cogliere luti' i documenti che potevano essere utili alla
ricerca della verità nella quistione del magnetismo.
In meno di un mese, Thouret aveva ricevuto sessanta
lettere o rapporti particolari contro il magnetismo spe-
rimentato da diversi membri corrispondenti dell' Acca-
demia in tutte le città della Francia (**).
( l ) Questa dissidenza di de Jussieu, unicamente fondata sopra una diffe-
rente maniera d" 1 interpetrare i fenomeni , prova con quale cura i membri
delle commissioni scientifiche esaminarono da principio gli esperimenti
magnetici, sui quali si era chiamata la loro attenzione. — I magnetizzatori
profittarono di questa dissenzione , o meglio la coltivarono , dicendo ne 7
loro libri che de Jussieu aveva fatto un rapporto in loro favore.
(**) Ecco i nomi sottoscritti a que'sessanta rapporti : Riccardo Duplessis,
aNantes. — Durande, aDijon.— Baudot, a Bourg — in — Bresse, — Bauzé —
Picco, a Torino — Rlinkasch — Vinazzo, a Malta. — Moulet, a Caussade in
Quercy. — Chaussier,a Dijon. — Arthaud. — Joy e use, a Marsiglia. — Lepccq,a
Rouen. — Bongoure, a Saint-Malo. — Robien, adAngoulème. — Housset, ad
Ausarre. — Moulien, a Rennes. — D'Albis, a Milhaud. — Mignot, a Tliiers
nelP Auvergne.— Four di Bourrieu, ad Aurillac— Pujol , a Castres. — De-
lamotte a Bordeaux. — Blanc a Grenoble. — Mellez , a Donai. — Thers. —
L'abate Tessici'.— Lorry— David ,a Lione.— Duvernin, a Clermont .— Pelet,
IL MAGNETISMO INNANZI AI DOTTI 309
Il 15 decembre 1784 5 questi sessanta rapporti so-
no diretti al ministro ( il barone di Bretcuil ) da Vicq-
d'Azyr, segretario perpetuo dell' Accademia di medicina.
Conviene ora che dal mesmerismo propriamente detto:
passiamo al sonnambulismo.
\* L'11 ottobre 1825, il sig. Foissac, dopo aver sol-
lecitato più volte 1' Accademia di medicina a rinnovare
l'esame degli esperimenti del 178-i, si esprime in que-
sti termini: « Ho Y onore prevenirla (all' Accademia) di
)) avere attualmente a mia disposizione una sonnam-
)) buia , ed offro a' sig. commissari che le piacerà no-
)) minare di fare su di essa gli esperimenti che giudi-
» citeranno convenienti. )) (lettera di Foissac all' Acca-
demia, ottobre 1825.)
11 28 febbraio 1826, l'Accademia nominò una colli-
sione^*).
Anche questa volta gli sperimenti furono completa-
mente nulli.
Cinque anni dopo, il sig. Musson, nel dar conto della
sua missione , diceva nel suo rapporto , parlando della
sonnambula del sig. Foissac: ce Non osservammo alcun
a Milhaud. — 0.— Ryan, a Lione.— Maury, a Sezanne. — Ladeveze, a Cor-
dova. — D'Alby.— -Ramel, ad Aubagnc. — Putliod, a Thievaud. — Bellori, a
Valenza. — Donami, a Nantes. — Desforges, a Meimae. — Desglands, a Ren-
nes. — René, a Montpellier. — Montrol a Bourbon ne. — Deperei' di Maury ,
a Limoges. — JXasereau , a Loudun.— -Bonnet, a Genthod. — Richard, a Ba-
zas.— Esnue della Vallee, a Graon (Bas-Anjou.) — Varnier di Maucour , a
Vitry — le-Franoais. — Le Breton, a Quimper. — Dunand, a Taurnus — Cal-
ve!, ad Avignone. — Barbeguiere, a Bordeaux. — Tausin a Saint-Jean —
de — Luz, — Dafau,aDax. — De Van-Swinden, aFrankes. — Steiglehner, ad
Ingolstadt — Hubner. — Mentens a Vienna. — Doppet a Torino. — Arthaud. —
Bandot, a Bourg.
(*) Confutando le pretensioni de' magnetizzatori, i quali attribuiscono al-
l' Accademia di medicina il rapporto Musson , abbiamo fatto conoscere i
membri di questa commissione, e come poi questa commissione stessa fu
tanto indegnamente mistificata da pretesi sonnambuli ; dunque non ritor-
neremo più su di ciò. (Vedi alla pagina 77.)
oiO IL MAGNETISMO INNANZI Al DOTTI
fenomeno dì sonnambulismo. )) ( seduta del 21 lu-
glio 1831.)
%* Il 14- febbraio 1837 , l'Accademia di medicina,
poco soddisfatta del rapporto Husson , si arrese all' in-
chiesta del sig. Berna, il quale pretendeva poterla illu-
minare sul magnetismo; quindi nominò una nuova com-
missione incaricata di esaminare i pretesi fenomeni ma-
gnetici. Questa commissione f composta de' sig. Bouil-
laud, Rouxj Emery , H. Cloquet, Oudet e Dubois (d' A-
miens). Nella seguente seduta ( 21 febbraio ) vi si ag-
giunsero tre nuovi membri: sig. Cornac, Pelletier, Ca-
ventou.
Il 18 agosto 1837 , dopo sei mesi d' inutili esperi-
menti il relatore di questa Commissione , sig. Dubois ,
lesse il suo rapporto all' Accademia , e nella seduta se-
guente terminava dicendo: « Che se intanto , signori ,
» ci domandate quale conclusione finale e generale dob-
» biamo mai dedurre dal complesso di lutti gli esperi-
y> menti fatti sotto i nostri occhi, vi diremo che il sig.
y> Berna si e, senza dubbio, illuso egli stesso, quando,
)) il 12 febbraio di questo anno ha scritto all' Accadc-
y> mia, che facevasi forte di darci lo sperimento perso-
v> naie che ci mancava (sono le sue espressioni), quando
)) offriva di far vedere dei fatti concludenti a' vostri
)) delegati.
)) Avremmo potuto trovar altro in fatti più numero-
si si , più variati e forniti da altri magnetizzatori ? E
r> quanto non cercheremo di decidere ; ma quello che
)) avvi di troppo vero è , che se di fatto esistono an-
>) cora oggi altri magnetizzatori, essi non hanno osato
)) prodursi palesamento, non hanno osato accettare la
v> sanzione accademica, fi (seduta del 17 agosto 1837.)
Questo rapporto fu discusso ed adottato dall' Acca-
demia nelle sedute del 22 agosto e 5' settembre dello
stesso anno.
IL MAGNETISMO INNANZI AI DOTTI 311
■■istituzione del premio Illudili
11 5 settembre 1837, uno de' membri dell'Accademia
di medicina, il sig. Burdin , il quale aveva assistito a'
prelesi sperimenti del sig. Berna, volendo far termina-
re le vane ed inutili importunità de' magnetizzatori, ri-
volse loro una specie di sfida che metteva per così dire
tutto il mondo magnetico con le spalle al muro. Esso
offrì dunque, nella seduta accademica del 5 settembre,
y> una ricompensa pecuniaria di tre mila franchi in fa-
vi vorc di ogni sonnambulo che producesse la prova di
)) fallo di potersi leggere senza il soccorso degli occhi.))
11 12 settembre, l'Accademia accettò questa proposi-
zione, ed il premio Burdin fu instituito.i tre mila franchi
sono depositati presso il signor Haylig, notaro a Parigi.
11 1 9 novembre, il presidente dell' Accademia propone
di nominare una commissione. 11 sig. Husson chiede un
aggiornamento (*) ! Consultata , V Accademia rigetta
1' aggiornamento. La commissione è nominata allo scru-
tinio. Si compone essa de'
Sig. Dubois (d'Amiens) 35" voli.
Doublé 32
Ciicuel .28
Husson. 24
Louis 23
GÉRARD1N 22
MoREAU 21
() Registriamo questo fatto di cui il lettore apprezzerà tutta V impor-
tanza. Alla vigilia di un esame positivo, il sig. Husson, vero partigiano del
magnetismo, egli che aveva attestali i fenomeni della duplice vista, quelli
dell 1 intuizione e della previsione , si comporta perfettamente come un
semplice magnetizzatore: domanda aggiornamenti, dilazioni, e pare, come
tanti altri, volersi ricusare.— Perchè differire una proposizione come quella
del sig. Burdin? Se il sig. Husson fosse stato ben certo di tult' i pretesi fatti
introdotti nel suo rapporto non sa/ebbe ejdi stato il primo a prorogarne
T esame ? . . . .
312 IL MAGNETISMO INNANZI AI DOTTI
Il sig. Doublé è nominato presidente della commis-
sione, ed il sig. Gérardin segretario relatore.
Da principio quattro candidati ( non positivi ) si pre-
sentano: il dottore Biermann , il dottore Bcrgeron , il
magnetizzatore Bìcard (*) , il dottore Despine scrivono
all' Accademia per domandare le condizioni del program-
ma. — Se ne dà loro comunicazione. — Però questi si-
gnori limitano lì la loro domanda, e giudicano prudente
cosa restarsene cheti. Nessuno di essi si presentò per espe-
rimentare , guadagnare i 3,000 franchi , ed assicurare
per sempre il trionfo del magnetismo.
Finalmente il dottore Pigeaire, medico a Montpellier
ed allievo in magnetismo del sig. Dupotet , scrive al-
l' Accademia (10 ottobre 1837) e si costituisce qual can-
didato positivo. Sua figlia, di anni undici è, dice egli,
di una perfetta lucidità. — Ne parleremo un po' a lun-
go , posciacchè la benda Pigeaire , con F aiuto della
quale tanti sonnambuli hanno simulato il fenomeno
della duplice vista , è di sovente adoperata ancora da
certi sperimentatori. — La famiglia Pigeaire dunque giun-
ge espressamente a Parigi (maggio 1838); ma anziché
presentarsi all' Accademia, si mette a dare delle pubbli-
che sedute là ove tutti gli sperimenti riescono mirabil-
mente. 1 pari di Francia , i deputati , molli membri
(*j II sig. Ricard, autore del libro, dal quale abbiamo tolto una delle epi-
grafi di questo capitolo, è un gran magnetizzatore di Bordeaux. Il 20 gen-
naio 1838 , diresse una lettera al presidente dell'Accademia, nella quale
•liceva « che pia di mille magnetizzatori potrebbero mostrare dei
sonnambuli dotati della facoltà di vedere senza il soccorso degli oc-
chi. » Ma però si guardò bene di produrne un solo.
Ben presto ritroviamo il sig. Ricard sulla piazza del Perou, a Montpel-
lier, facendo cader la pioggia al suo comando. 11 fatto è stato attestato da
testimoni oculari, e l'esperimento è stato prodotto in. condizioni da non
dover lasciare alcun dubbio suW alta influenza magnetica del sig.
Ricard secondo dice il sig. di Mirville.
IL MAGNETISMO INNANZI AI DOTTI 313
del corpo diplomatico , le sommità letterarie , Giorgio
Sand alla lesta, affermano a gara il fenomeno della vi-
sione attraverso i corpi opachi.
E cosi provveduto di ottimi certificati (come un tempo
Mesmer) , il sig. Pigeaire si decide farsi innanzi alla
commissione accademica ; ma ivi giunto , le cose can-
giano completamente di aspetto: anzicché operare, il sig.
Pigeaire si mette a perorare , a discutere , pretende ne
più nò meno, egli semplice concorrente, cangiar le con-
dizioni del programma. Vuol guadagnare il premio a
comedo suo con una benda che ha portalo da Mont-
pellier, e che ha fatto preparare espressamente. Non si
tratta più di visione attraverso i corpi opachi, esige egli:
1° l'uso della sua benda ; 2° che il libro nel quale do-
vrà leggere madamigella Pigeaire sia perfettamente espo-
sto alla luce ; 3° che questo libro non sia situato oriz-
zontalmente in faccia la benda all'altezza degli occhi ;
ma obbliquamente in giù, sotto il naso di madamigel-
la i A° che non si frapponga corpo alcuno, neppure un
semplice foglio di carta , tra il libro e la benda , ed
ora questo, ora quell'altro. Finalmente il sig. Pigeaire
voleva far degenerare lo sperimento accademico perfetta-
mente ad una vera mosca cieca. 11 premio Burdin non
essendo stato instituito a questo fine , la famiglia Pi-
geaire, che erasi recata a Parigi espressamente per gua-
dagnarlo, fu obbligata ritirarsi senza operare ; lo fece
dichiarando che l' Accademia prendeva troppo precau-
zioni , e che aveva grave torto diffidare di madamigella
Pigeaire, la cui lucidità aveva prodotto spessissimo l'am-
mirazione di tutta la città di Montpellier , ed anzi
della capitale, che lo attcsterebbe nel bisogno. (*)
( Ki ) Dobbiamo dire qui che il sig. Bui-din, con il consenso della commis-
sione accademica , fece ampie concessioni in favore di madamigella Pi-
geaire, senza poter decidere siiu padre a contenersi negli ultimi limiti del
programma modificalo.
314 IL -MAGNETISMO INNANZI AI DuTTI
11 24 luglio 1S3S , il sig. Gerardin , relatore della
commissione , espose air accademia di medicina le pre-
tensioni del sig. Pigeaire, e terminò la lettura del suo
rapporto con queste parole: « Non abbiamo trovato ,
y> sia nella forma del mezzo di occlusione proposta dal
y> sig. Pigeaire , sia nel modo in cui il libro dovrà es-
» sere situato innanzi a madamigella sua figlia, la si-
fi curezza positiva che la luce non potesse affatto giun-
ti gere sino agli occhi della giovine sonnambula, ti (Bui-
lei. delVAccad., t. Il p. 967., ec.)
Ora un motto sulle relazioni particolari del dottor
Donne con la famiglia Pigeaire. Questo dotto volendo ,
per sua propria soddisfazione , esaminare egli stesso le
cose , si diresse al sig. Pigeaire il quale, al solilo, ri-
spose sollecito al suo appello. Molti scienziati dovevano
assistere agli esperimenti, Arago era tra il numero. — Il
dottore Donne fece costruire dal sig. Charrière due bende
di forme diverse, che questa volta furono accettate dal
sig. Pigeaire Domandò otto giorni per provarle (vedi
l'opuscolo intitolato Madamigella Pigeaire , pel dottore
Donne , p. 4-j) , ma le ritenne un mese differendo di
giorno in giorno il promesso esperimento. Dopo un mese
(Y\ espettazione e di vane lusinghe, le bende furono re-
stituite al sig. Donne, e questa volta ancora i promessi
sperimenti non ebbero luogo. Il dottor Donne pubblicò
nel 1S38 1' opuscolo teste eitalo , nel quale svelò tutte
quoste manovre ; eccone i due ultimi paragrafi:
V) È inutile di estendermi qui su tutte le riflessioni
a che inspirano i fatti testé riferiti con la più scrupu-
)ì Iosa esattezza ; se , in occasione di questi fatti , si
)ì ricorderà che tale è slato sempre il successo de' len-
itivi di coloro, che hanno voluto vedere personal-
merìte i màrdvigliosi fenomeni vantati do: magne-
. tizzaiori, ed aver libero il cuore da questi miracoli;
IL MAGNETISMO INNANZI AI DOTTI Mò
)) ciascuno sarà disposto a tenersi in guardia contro
)) quella moltitudine di storie che circolano nel mondo,
)) e che tulli raccontano con compiacenza come fatti
ù stabiliti e dimostrati.
Si Molli de' miei colleghi troveranno senza dubbio
>ì che io ho avuto troppo impegno di offendere al
y> vivo il ciarlatanismo denunciato dall'Accademia di
)) medicina: Quanto a me , a parte la mia soddisfa-
ti zione personale , credo aver servito gl'interessi della
)) verità seguendo in lutt'i suoi rigiri e con pazienza un
v> preteso fenomeno, di cui si fa gran rumore nel mon-
V) do , mettendolo perfettamente nella sua vera luce :
y> qualche altro esempio in questo genere , ed il ma-
y> gnetismo sarà subito ridotto al suo giusto valore nel-
)) l'opinione pubblica, fi
Citeremo inoltre le testimonianze e le osservazioni del
dotto professore Gerdy , uomo di un carattere integro
ed incorrotto, maestro, del quale si può dire con Ora-
zio: ìs justum et tenacem proposili virum , ec. ce —
Gerdy assistè diverse volte a delle sedute di magnetismo,
egli vide ed esaminò da vicino molti sonnambuli , che
sorprese sul fatto di malizia , tra gli altri madamigella
Pigcaire , madamigella Prudenza ed il nomato Calisto,
tutti e tre in gran voga in quell'epoca; ed ogni volta provò
nel modo più positivo , che que' pretesi sonnambuli ri-
movevano la loro benda con V aiuto della contrazione
muscolare del volto , e che senza fatica leggevano di
sotto la parte inferiore della benda quando il libro tro-
vavasi a luce, nella stessa maniera che possono distin-
guersi tutti gli oggetti attraverso un piccolo buco di
spilla forato in una carta. Gerdy racconta che uno dei
suoi amici, il quale si era esercitato a simulare il pre-
teso fenomeno della duplice vista , spesso si fé credere
sonnambulo ripetendo gli slessi esperimenti alla pre-
316 IL MAGNETISMO INNANZI AI DOTTI
senza de'partigiani del magnetismo , e provò con ciò
potersi, situandosi in una data posizione, veder chiaro
e perfettamente con una benda sugli occhi.
Il 30 luglio 1839, per rendere ampia ed intera sod-
disfazione a tutt' i magnetizzatori, il sig. Burdin, am-
pliando di più in più le condizioni del programma espri-
mevasi così innanzi all'Accademia.
($ Io aveva concesso che gli oggetti presentati a' son-
y> nambuli fossero rischiarati , aveva concesso ugual-
)) mente che P esercizio del tatto avesse potuto am-
y> mettersi in certi casi ; solo mi era attenuto a qual-
)) che restrizione , sui mezzi di apporre ostacolo alla
yi visione, perfettamente come noi la intendiamo nella
y> nostra semplice e positiva fisiologia ; ma oggi che
y> nuove recriminazioni si elevano , che si bandisce da
■)) su i letti , come una verità di forza uguale a quella
y) che usciva dalla bocca di Galileo in prigione ; oggi
y> che gridasi alle nostre accademie , chiamate inquisi-
y> torio , non già per avere inteso girar la terra , ma
)ì perchè si legge adiri verso ima benda , estendo an-
r> che di pia i termini del mio programma , è di-
y> co: Presentateci una persona magnetizzata o non
v> magnetizzata , addormentata o svegliala; che que-
» sfa persona legga con gli occhi aperti ed a pieno
y> giorno , attraverso un corpo opaco , sia un tes-
y> siilo di coione, di filo o di seta, situalo a sei poi-
y> liei dal viso, che legga anche attraverso un sem-
y> plice foglio di carta, e questa persona avrà i Ire-
ri mila f?*a?ichi. y>
II concorso fu nel tempo stesso protratto di un anno,
e nonostante tutte queste concessioni niun magnetizza-
tore ha potuto mai rialzare onoratamente il guanto
così gettato. — Proseguiamo.
Dopo il dottor Pigeaire , vediamo arrivare il signor
IL MAGNETISMO INNANZI AI DOTTI 317
dollore Hublier , medicò a Provins , il quale si metle
in riga ugualmente come concorrente al premio 13 ur-
din. 11 31 ottobre 1837 , egli dunque scrisse all'Acca-
demia , annunziando di avere sviluppato sopra più di
quindici sonnambuli quasi iuti'i fenomeni magnetici.
Tre anni dopo (dieci giorni prima della chiusura del
premio Burdin , il dottore Hublier inviò la sua sonnam-
bula , madamigella Emilia , al sig. Frappart , magne-
tizzatore di profondo convincimento, ma soprattutto uo-
mo di buona fede.
Può leggersi nella Gazzetta degli ospedali del 31
ottobre 1840, tutto il racconto dc'mezzi fraudolenti im-
piegati da questa eccellente sonnambula, per simulare
il fenomeno della duplice vista. — Essa imparava anti-
cipatamente o copiava sopra un brano di carta le pa-
role che pretendeva poter quindi leggere in un libro
chiuso, la cui pagina da essa indicavasi. — E lo stesso
sig. Frappart che ci rende conto di questi fatti; la sua
testimonianza non potrebbe essere sospetta. Egli aveva
avuto la felice idea di provare la lucidità di questa son-
nambula prima di presentarla alla commissione acca-
demica, e dopo avere scoperta tutta la sua furberia (na-
scondendosi in una stanza attigua e guardando da al-
cuni piccoli fori da esso praticati in una porta), aveva
egli fatto venire (il 3 ottobre) il dottore Hublier perchè
fosse testimone , ciò ch'ebbe luogo l'indomani. Costui ,
subitamente disingannalo per mezzo dell'ingegnoso stra-
tagemma del sig. Frappart , gli scrisse la sera mede-
sima la seguente lettera.
318 IL MAGNETISMO INNANZI Al DOTTI
« Parigi , '» ottobre 1840.
co Mio onorevolissimo collega.
A Io sono abbattuto , schiacciato , confuso per tutto
« ciò che mi avete fatto vedere questa mattina. Quattro
)) anni di astuzia! Che audace perseveranza! Oh! che la
)) è una gran donna madamigella Emilia; ma voi che
i) siete pure un uomo sommo in quattro giorni l'avete
y> smascherata. Ve ne ringrazio e ve ne fo le mie fe-
)) licitazioni.
ce Non vi domando di tacervi , anzi per 1* opposto ,
)) battete me , giacché , come diceste prima del suo
>ì trionfo, la verità vuole de* martiri e delle vittime.
ri Pertanto, io non so ancora se credo a qualche cosa;
y> ho bisogno di raccogliermi. »
ce Vostro affezionato collega,
CC HUBLIER.
« Dottor medico pratico »
Finalmente il dottore Teste, altro magnetizzatore di
cui spesso abbiamo parlato , si presenta pure come con-
corrente, partecipando all' Accademia possedere egli due
sonnambule che avrebbero letto attraverso i corpi opa-
chi. Il sig. Teste prescriveva il giorno e l'ora precisa (5
settembre 184-0, alle sette della sera). Oltre questo gior-
no, non risponderebbe più della lucidità della sua son-
nambula. Bisognava che la commissione vi si unifor-
masse. — La commissione non mancò all'ora ed al giorno
indicato dal sig. Teste. — Trattavasi di leggere senza
benda qualche verso chiuso in una scattola di cartone.
La sonnambula tenendo la scattola uelle mani, annun-
ziò che potrebbe leggere a capo di dieci minuti. Difatti
IL MAGNETISMO INNANZI AI DOTTI 310
non stelle mollo a dichiarare che nella scallola vi erano
due versi ed anzi arrivò a leggere le due parole noi
siamo. Dopo un' ora, adendo dichiarato che non poteva
più leggere , la scallola fu ritirala dalle sue mani ed
aperta alla presenza del sig. Teste. Essa conteneva un
frammento di carta impresso sulla quale non vi erano
due versi , ma i sci seguenti della guerra di Giugur-
ta, del sig. Lepre vost d'Iray, e ne' quali non si trovava
affatto né la parola noi , ne l'altra siamo. Eccoli ; essi
alludono ingegnosamente alla posizione de' magneti zza-
lori impegnati a sperimentare per l'ultima volta innanzi
una commissione accademica.
Romani un motto ancora, tutto è pronto per la gloria,
L'ultimo mio detto e il grido della vittoria;
I nostri successi non previsti o pure incerti,
L'arrestarsi è fatale , l'indietreggiar vergogna.
Scegliete: Roma libera o serva la patria.
La morie, lerror del vile, è del valoroso la palma.
Dopo tante rotte rovinose , l'8 ottobre 1840 j il sig.
Doublé, presidente della commissione nominala pel pre-
mio Bardili , lesse il suo rapporto innanzi l'Accademia,
e lo terminò con queste parole: )i Io credo, che sia della
)ì dignità dell'Accademia di porre un argine a tulle que-
)) ste domande di esperimento de' magnetizzatori, i quali
)ì costantemente falliscono Propongo che per
» l'avvenire non si risponda più alle domande di tal
>} natura e che 1' Accademia si rifiuti. y>
Qucst' ultima proposta , immediatamente accettala ,
fu messa in vigore il 10 ottobre sussegucnlc , epoca
nella quale spirava il termine de' tre anni fissato pel
concorso del premio Burdin. (Vedi il bulleilino officiale
dell' Accademia , t. IV , p. 22 , ce.)
Se 1' Accademia di medicina, bastanlcmenle sincerala
320 IL MAGNETISMO INNANZI AI DOTTI
sulla quistioné del magnetismo animale, ha creduto do-
vergli chiudere le sue porte, quelle dell'Accademia delle
scienze restano ancora aperte a' sig. magnetizzatori ;
però eglino si guarderanno bene di andarvi, mentre il
sig. Ricard , concorrente fittizio pel premio Burdin ,
grida loro dalle sponde della Garenna: — Piaccia a Dio
)") che i magnetizzatori non sieno più tentati di an-
n dare a bruciarsi atta fiamma infernale dedotti! »
RIASSUNTO
Il magnetismo animale è stato dunque , nell' ultimo
secolo , giudicato e:
1° condannato, FU agosto 1784, dalla facoltà di
medicina;
2° condannato, (lo slesso giorno) dall'Accademia
delle scienze;
3° condannato , il 16 agosto 1784, dalla società
reale di medicina;
4° condannato, il 12 settembre 1784, dal rapporto
particolare di A. — L. di Jussieu ;
5° condannato, il 15 decembre 1784, da sessanta
diversi rapporti provenienti da tutt'i punti della Fran-
cia , raccolti da Thouret in nome dell' Accademia di
medicina;
E NEL NtfSTRO SECOLO:
6° condannato , il 21 luglio 1831, dal crollo della
sonnambula del sig. Foissac;
7° condannato, il 17 agosto 1837, dall'Accademia
di medicina (le conclusioni spieganti questa condanna
sono state discusse ed adottate non solo dalla commis-
sione accademica , ma dalla intera Accademia in se-
duta generale);
8° condannato, il 24 luglio 1838, dal grande espc-
IL MAGNETISMO INNANZI Al DOTTI 32 f
rimonto del premio Burdin, segnatamente per la ritirata
di madamigella Pigcaire ed il rifiuto del magnetizzatore
Ricard > non che quello de' dottori magnelisti Despinc,
Biermann e Bergeron;
9° condannato , nel 1838 , da tott'i tentativi del
dottore Donne 3 i quali , nonostante le promesse del
sig. Pigcaire, rimasero senza risultato innanzi la benda
lavorala dal sig. Charrière;
10° condannato dalle note comunicate dal pro-
fessore Gcrdy 3 il quale ci ha svelato i mezzi fraudo-
lenti, con l'aiuto de' quali i sonnambuli simulano il fe-
nomeno della duplice vista , fenomeno che si è potuto
riprodurre senza il concorso del sonnambulismo;
11° condannato , il 4 ottobre 1840, dalla malizia
debitamente contestata (sul fatto di frode) , della son-
nambula del dottore Hublicr di Provins, e dalle proprie
confessioni di questo dottore magnelista;
12° condannato, il 25 settembre 18-iO, per la tota-
le sconfitta del dottor Teste.
Onde completare il nostro lavoro, intendiamo la nostra
requisitoria , aggiungeremo alle soprascritte condanne
accademiche le condanne particolari, che sono oggi di
notoria pubblicità;
13° Condannato^ nel 1858, da venti successivi crolli
su venti passivi diversi (diciotto persone e due cavalli),
sperimenti fatti alla presenza del dottore Auzoux, del sig.
Richard (du Cantal) e di un numeroso uditorio (Vedi VA-
mico delle scienze , n° 13. — Lettera del 20 marzo I806);
14° condannato, il 16 marzo 18o6 , perla dichia-
razione di uno de' membri della Società mesmeriana, il
quale è venuto 'a confessare presso il sig. dottore Au-
zoux, ed al cospetto di duecento testimoni, che la scien-
za magnetica non possedeva bastanti esperimenti posi-
tivi per riproduci in pubblico. (Vedi la stessa lettera);
21
322 IL MAGNETISMO INNANZI AI DOTTI
15° Condannato, finalmente, il 20 aprile 1856, dal
rifiuto generale di tult' i magnetizzatori e di tutte le
società magnetiche invitale pubblicamente a riprodurre il
fenomeno della duplice vista. (Vedi in. 15 e 16 deU
V Amico delle scienze , 1856).
La moralità di tutto questo è che:
1° Per l'anima mia e coscienza , ogni magnetizzatore
che predica il rifiuto compromette singolarmente l'onore
e la salute della propria causa;
2° Se il ciarlatanismo animale ha fatto le sue prove,
i sig. magnetizzatori hanno torto (supponendo che siavi
qualche cosa di vero nel magnetismo) di credersi dispen-
sati dal produrre le loro;
3° De' pretesi sonnambuli essendosi indegnamente bur-
lali della credulità de' nostri migliori magnetizzatori ,
sino al punto di mistificarli in piena Accademia, questi
sonnambuli possono con ragione credersi autorizzati
a dormire su i propri allori, senza che perciò il ma-
gnetismo abbia acquistato il dritto di riposare su i
suoi.
P. S. Questo capitolo era terminato da qualche tem-
po , .quando le seguenti linee , di recente pubblicate in
un nuovo libro del sig. V. Meunier , caddero sotto i
nostri occhi, « In questo momento una collezióne di fatti
y> di cui il ciarlatanismo si è appropriato , che la fu*
y> Una accademica HA SPREZZATI , e nella quale gli
r> spiriti senza prevenzione non possono ancora con certezza
y> discernere quanto v' ha di vero e di falso^ il magnetismo
y> occupa il posto centrale ove si eleverà una scienza
y> sublime , quella de' rapporti del inondo degli spiriti
y) col mondo de'corpi. y> (V. Meunier, Saggi scientifici,
)) t. 1, p. 56.)
Evidentemente il sig. V. Meunier ragiona del magne-
tismo senza avere studiata la quistione. Non è possibile
IL MAGNETIS3I0 INNANZI AI DOTTI 323
ammettere che l'autore de'Saggi scientifici abbia avuto
cognizione di lutt'i fatti veramente irrefragabili che ab-
biamo rapportati, e che non ne voglia tenere conto
alcuno, ed invece vi trovi , ad esempio de' mesmeriani,
una occasione da insorgere contro la rutina accade-
mica. No , il sig. Meunier non ha studiato la quistione
del magnetismo, egli ne parla come i ciechi che ragionano
de' colori ; ed ecco ... in qual modo si scrive la sto-
ria ! — Questa manìa di diffamare i dotti non è , del
resto , nuova nel mondo della stregoneria. E più di un
secolo , molto prima che si mettesse in discorso il ma-
gnetismo , Mesmer e Puiségur , che l' immortale au-
tore del Gii Blas improntava già ad uno de' suoi ma-
ghi presso a poco lo stesso linguaggio: a II lungo e pe-
noso studio, che richiede la stregonerìa, disanima tutti
i dotti che la rinnegano e la diffamano > per dispetto
di non averla potuta conquistare. y> (Lesage.) — È dun-
que sempre con dolore che troviamo incessantemente sotto
la penna dell'onorevole redattore delVJmico delle scien-
ze quest' accusa di sdegno tanto mal fondala, eh' ei ri-
volge contro le Accademie. — Se il sig. V. Meunier ha
fatti a produrre contro le decisioni accademiche circa
il magnetismo, li mostri palesamente; se non ne ha, che
si rifiuti e pensi a studiare, invece di ripetere le miserabili
meschinità de' magnetizzatori. — La gloria delle accade-
mie è di aver respinto simili turpitudini.
IL MAGNETISMO
CONDANNATO DALLA CORTE DI ROMA (
« La Scrittura > i dice in venti luoghi che de-
« gP impostori possono fare dei miracoli.*
(Voi taire)
Avevamo appena fìnilo di scrivere le linee leste Ielle,
che giunge in Francia ( poco prima di chiudere la
nostra investigazione) la notizia della condanna del ma-
gnetismo emanata dalla san la-sede. Ecco il documento
che la contiene, e di' e slato diretto a tuli' i vescovi sollo
forma di enciclica:
Snpremae sacrar Roninnae universali*; faquisitionis Enciclica
ad oiìiiics Episi-opos adverstis magnetismi nbusns.
Perla IV, die 30 julii 1S5G.
In congregatone generali S. R. et universalis inqui-
sì lionis Inibita in convento S. M. supra Minervam Eni.
ac Rev. DD. cardinales in Iota repnblica Christiana ad-
versus haeretieam pravitalem gcnerales inquisitorcs, ma-
ture perpensis iis , quae circa magnetismi esperimento
a viris fide dignis undequaque relata sunt ; decreverunl,
(*) Avevamo V idea di esaminare in questo capitolo il libro del sig. Aiate
Loubert . il Magnetismo innanzi alla corte di Roma; ma il nuovo de-
creto emanato dal santo-uffizio ha reso questo esame completamente
inutile.
IL MAGNETISMO CONDANNATO DALLA CORTE DI ROMA 325
edi praesentcs litteras encyclicas ad omnes episcopos ad
magnetismi abusus compescendos.
Etenim comperlum est , novum quoddam superstitio-
nis genus invchi ex phaenomenis magnelicis , quibus
haud scientiis physicis enucleandis , ut par esset , sed
decipiendis , ae seducendis hominibus student neoterici
plures vati, posse occulta, remota ac futura detegi ma-
gnetismi arte, vel praestigio , praesertim ope muliercu-
larum, quae unice a magnetisaloris nutu pendent
Nonnullae jam hac de re a S. Sede datae sunt re-
sponsiones ad peculiares casus, quibus reprobantur tan-
quam illicita illa expcrimenta , quae ad fìncm non na-
turalem , non honestum , non debitis mediis adbibitis
assequcndum, ordinali tur; unde in similibus casibus de-
crelum est feria IV, 21 aprilis 184-1: Usum magnetismi
proul cxponilur non licere. Similiter quosdam libros
ejusmodi errores pervicaciter disseminantes prohibendos
censuit S. Congregatio. Verum quia praeler particula-
res casus, de usu magnetismi generatim agendum erat,
bine per modum regulae sic statutum fuit feria IV, 28
julii 184-7. — Remoto omni errore, sortilegio, explici-
la, ani implicita daemonis invocatione, usus magne-
tismi , nempe merus actus adhibendi media physica
ottunde licita , non est moraliter vetilus , dummodo
non tendal ad finem illicitum, a ut quomodolibet pra-
vum. /lpplicatio autem principiorum , et mediorum
pure physicorum ad res, et effectus vere super natura-
ics, ut physice explicenlur, non est nisi deceptio o?n-
nino UH cita, et haereticalis.
Quamquam generali hoc decreto satis explicetur liei-
ludo, aut illicitudo in usu, aut abusu magnetismi, la-
men adeo crevit hominum malilia, ut neglecto licito
studio scientiae , potius curiosa sectantes magna cum
animarum jaclura, ipsiusque ciyilis socieiatis detrimento^
326 IL MAGNETISMO CONDANNATO DALLA CORTE DI ROMA
ariolandi, divinandive principimi! quoddam se nactos glo-
riente. Hiric somnambulismi et clarae intuitionis , uti
vocant, praestigiis mulierculae illae gesticulationibus non
semper verecundis abreptae, se invisibilia quaeque con-
spicere effutiunt ; ac de ipsa religione sermones insti-
tuere, animas mortuorum evocare , responsa accipere ,
ignota ac longinqna detegere , aliaque id genus super-
stitiosa exerccre ausu temerario praesumunt , magnum
quacslum sibi , ac dominis suis divinando certo conse-
cuturae. In hisce omnibus quacumque demum ulantur
arte , vel illusione , cum ordinentur media physica ad
effectus non naturales , reperitur deceptio omnino illi-
cita , et haereticalis , et scandalum contra honestatem
morum.
Igitur ad tantum nefas, et religioni , et civili socie-
tati infcstissimum effìcaciter cobibendum, excilari quam
maxime debet pastoralis sollicitudo, vigilantia, ac zelus
Episcoporum omnium. Quapropter quantum divina adjutri-
ce gratia poterunt locorum Ordinarii,qua paternae charila-
tis monitis, qua severis objurgationibus 3 qua demum juris
remediis adhibitis , prout attentis locorum, pcrsonarum,
temporumque adjunclis., expcdire in Domino judieaverint,
omnem impendant operam ad hujusmodi magnelismi abu-
sus reprimendos , et avellcndos, ut dominicus grex de-
f enda tur ab inimico homine , deposi lum fìdei sartum
teclumque custodiatur , et fideles sibi crediti a morum
corruptione praeservenlur.
Datum Roniae in cancellarla S. Offlcii apud Valica-
num, die A augusti 1856.
V. Card, MACCHI.
Ecco la traduzione del documento suddetto.
IL MAGNETISMO CONDANNATO DALLA COKTE DI ROMA 327
Le Iter ti enciclica della santa inquisizione romana ed uni versale
a tu((' i Vescovi contro 1' almso del magnetismo.
Mercoledì, 30 luglio 1856.
Nella riunione generale della santa inquisizione ro-
mana ed universale , temila nel convento di Santa-Ma-
ria-della-Minerva , LL. EE. HR. i cardinali inquisitori
generali contro P eresia in tulio P orbe cristiano , dopo
aver maturamente esaminato quanto loro si è rappor-
tato da diverse parti da uomini degni di fede, riguardo
alla pratica del magnetismo, hanno risoluto dirigere la
presente enciclica a luti' i vescovi per reprimerne gli
abusi.
Poiché troppo è provato che un nuovo genere di su-
perstizione e surlo da' fenomeni magnetici, a' quali si
affezionano oggi moltissimi , non mica per far riful-
gere le scienze fìsiche, come dovrebbe ciò praticarsi, ma
per sedurre gli uomini, dando loro ad intendere che si
possono vedere le cose nascoslc, lontane, o future , col
mezzo o pe' prestigi del magnetismo , e massimamente
con lo intervento di certe donne, le quali sono esclusi-
vamente sotto la dipendenza del magnetizzatore.
Più volte già la santa-sede , consullata su qualche
caso particolare, ha risposto condannando come illeciti
lutti gli sperimenti operati per ottenere un effetto fuori
P ordine naturale o delle regole della morale ; e senza
impiegare i mezzi permessi; gli è così, che in certi casi
simili , è slato deciso , il mercoledì 21 aprile 18-41 ,
che la pratica del magnetismo come si espone dalla
domanda non è permessa. Ugualmente , la san la con-
gregazione ha giudicato regolare inibir la lettura di certi
libri, i quali per sistema spandevano V errore in questa
328 ijl MAornsanamo coxda^nato dalla corte di roma
materia. Siccome però, oltre i casi particolari, bisogna-
va pronunciare sulla pratica del magnetismo in genera-
le, è stato stabilito come regola da seguirsi, il merco-
ledì 28 luglio 1817 : te Eccettuando ogni errore, ogni
sortilegio, ogni evocazione implicita o esplicita del de-
monio, la pratica del magnetismo, cioè il semplice atto
di servirsi de' mezzi fisici, non interdetti per altro, non
è moralmente vietalo , qualora ciò sia senza fine ille-
cito o perverso in generale. Quanto air applicazione dei
principi e de' mezzi puramente fisici a delle cose o a
degli effetti veramente soprannaturali per ispiegarli fi-
sicamente, non altro è questo se non una illusione del
tulio riprovevole ed una pralica ereticale.
Benché questa sentenza generale spieghi abbastanza
quello che vi è di lecito od illecito nelT uso o abuso del
magnetismo , V iniquità umana è stala trascinala a tal
punto, che abbandonando lo studio regolare della scien-
za , gli uomini dediti alla ricerca di ciò che può sod-
disfare la curiosità , a gran discapito della salute delle
anime, ed in pregiudizio ancora della società civile, si
vantano di aver trovato un mezzo di predire e di di-
vinare. Da ciò quelle dorme dal temperamento de-
bole, le quali, abbandonate, col mezzo di alti, che non
sempre accompagna il pudore, a' prestigi del sonnam-
bulismo e di ciò che chiamasi la chiara intuizione, pre-
tendono vedere ogni sorta di cosa invisibile, e si arro-
gano, nella loro audace temerità, il dritto di ragionare
sulla religione, di evocare le anime de' morti , di rice-
vere responsi , di scoprire cose sconosciute o lontane ,
e praticare altre superstizioni in questo genere onde pro-
cacciare per esse, e pe' loro maestri lucri significanti col
falso dono della divinazione. Sia qualunque F arte o
V illusione richiesta da tali atti , siccome s' impiegano
de' mezzi fisici per ottenere effetti , che non sono natu-
IL MAGNETISMO CONDANNATO DALLA COllTE DI ROMA 321)
rali , vi è furberia totalmente condannevole, eretica , e
scandalo contro la purezza de' costumi. Quindi per re-
primere con efficacia un male si grave , altamente fu-
nesto alla religione ed alla società civile , non si sa-
prebbe da noi eccitare abbastanza la sollecitudine pasto-
rale , la vigilanza e lo zelo di luti' i vescovi. Dunque,
per quanto potranno essi , col soccorso della gra-
zia divina , gli ordinari delle Diocesi impieghino , ora
gli avvertimenti di loro paterna carità, ora la severità
delle minacce , ora infine , tutte le vie di dritto , se-
condo che lo giudicheranno profittevole innanzi a Dio,
avendo riguardo alle circostanze de' luoghi, de' tempi e
degl'individui; adoperando tutte le loro cure ad allontanare
questi abusi del magnetismo, e farli cessare, acciocché
il gregge del signore sia difeso contro gli attacchi del-
l' uomo inimico, che il deposito della fede sia custodito
salvo ed integro, e che i fedeli affidati alle loro solle-
citudini sieno preservati dalla corruzione de' costumi.
Pubblicato in Roma , nella cancelleria del santo-offi-
cio del Vaticano, il i agosto 1856.
V. card. BIACCHI.
E chiaro che la corte di Roma, condannando gli abusi
del magnetismo , ha per conseguenza condannato tutto
il magnetismo , avvegnacchè quale cosa mai non è un
abuso in questa pretesa scienza, ove la stregonerìa rap-
presenta la parte principale, ove i sonnambuli abusano
e si divertono tanto impudentemente della credulità dei
magnetizzatori? — Giammai , dice V egregio segretario
dell' Accademia di medicina, giammai le Accademie han-
no potuto constatare scientificamente un solo fatto, nean-
che il preteso sonno magnetico. — Ciò che e ben lungi
dalla lucidità sonnambolica , diversamente detta la vi-
sione senza il soccorso degli occhi.
330 IL MAGNETISMO CONDANNATO DALLA CORTE DI ROMA
La scuola di Mesmer, quella di Puvségur, quella del
sig. Dupotet, la scuola americana, i veri e falsi magne-
tizzatori, tutti in una parola hanno la pretensione di
far miracoli. — E vero che tra cotesti novelli taumatur-
ghi si scontrano certi spiriti, i quali pretendono anche
di spiegare il soprannaturale per mezzo di cause sem-
plicemente naturali o fìsiche ; però , dice ¥ enciclica ,
« non è questa se non una illusione del tutto ripro-
vevole ed una pratica eretica, y) Come, di fatto, la per-
versità umana (servendoci sempre delle espressioni del-
l' enciclica), abbandonando lo studio regolare della scien-
za , può vantarsi aver trovato nella stessa scienza , un
mezzo di predire e d'indovinare? un mezzo di evocare
le anime e di vedere senza il soccorso degli occhi?....
Invero la furberìa (è pure l'espressione dell'enciclica),
la furberìa di coloro, i quali osano annunziare tali pre-
tensioni, non ha cosa che V uguaglia , se non fosse la
credulità infantile o la stupidità di quelli che, essendo
di buona fede, credono alla possibilità di tali fatti. —
letterati! letterati! Voi che vi buttate in tutti questi sogni
e ques le superstizioni, voi che difendeste, vantaste ed ani-
maste tutte queste chimere , a che vi giovò dunque di
coltivare il vostro spirito durante tutta la vostra vita,
per poi giungere ad un così tristo risultato, per credere
alle larve, alla magìa ed alla stregonerìa!
Gli ecclesiastici che sostennero questa cattiva causa
sono numerosissimi ; abbiamo veduto sovente con vivo
dolore , che uomini la cui missione è di diffondere la
verità adottarono troppo facilmente le teorìe , e spesso il
linguaggio de' più oscuri magnetizzatori. E nolo che
de' secolari se-dicenti spiritualisti , animati da un in-
consideralo zelo come il sig. Delaagc o il sig. mar-
chese di Mirville , siansi smarriti fino a credere che
vi abbisognano de? miracoli per riaccendere la fé-
IL MAGNETISMO CONDANNATO DALLA CORTE DI ROMA 331
de nello spirito delle popolazioni (*). E incomprensi-
bile però, come tanti preti avessero fatto del magnetismo
una quislione puramente teologica , quistione nella quale
delle materie solamente scientifiche sono state assimi-
late a coso della fede cattolica. — Clic cessi dunque il
sig. Veuillot, cessi anche egli, di considerare i fenomeni
chiamati magnetici come opera diabolica. (Vedi V Uni-
vers del mese di febbraio 1853 , e del mese di mar-
zo 1857 ) , poiché in questo è la vera eresia del tulio
condannabile, ce Sia qualunque Varie o V illusione ri-
y> chiesta da tali atti , siccome s' impiegano de' mezzi
)) fisici per ottenere effetti che non sono naturali , vi
y> è furberia totalmente condannevole, eretica, e scanda-
y> lo contro la purezza de' costumi. » — Il magnetismo è
prima di tutto e soprattutto una quistione di fatto. I teo-
logi non hanno a preoccuparsene che per opporsi agli
usurpamenti degli amici del maraviglioso, i quali sono
sempre pronti a sormontare le barriere della ragione per
buttarsi nel soprannaturale; spetta a'teologi di sentenziare
sul modo più o meno eretico col quale si pretende inter-
petrare i fatti Ma quando questi pretesi fatti non
esistono, quando la stessa corte di Roma dichiara che vi
è furberia, non si comprende come tanti uomini eccelsi si
sieno lasciati trarre in un sì deplorabile e grossolano erro-
re. — In quanto a noi, non discutiamo il magnetismo nel
punto di veduta della fede. — . Come teologo, dichiariamo
formalmente la nostra incompetenza, — ma lo esaminia-
mo guardandolo pel verso della filosofia e della scienza >
(') Delaage , toc. cit., p. 20. — Il sig. Delaage ed il marchese eli Mimile
pertengono come si conosce, a questa scuola da ove sorgono luti 1 i fabbri-
calori di miracoli, ed alla quale la congregazione romana del santo-ufficio,
non guari ha dato un 1 ultima lezione condannando Catterina Lamelli a do-
dici anni di prigionìa.
S3g IL MAGNETISMO CONDANNATO DALLA CORTE DI ROMA
e siamo felici di vedere che per questo verso ancora la
nostra opinione personale e uniforme alle decisioni della
san la-sede.
Potremmo inoltre citare un gran numero di altri gior-
nali che , come V Univers , hanno apprestato il loro
concorso a tutte queste superstizioni ; ci contenteremo di
nominare le Pays, la Revue contemporaine \ la Berne
britannique, il Journal des villcs et des campagne s e
la Gazeile de France. È da sperare che tutti questi
fogli , ormai meglio illuminali dall' enciclica , e forse
ancora da tutto ciò che si è da noi esposto contro quo-
sta pretesa scienza, vorranno pur cessare dal contribuire
con tutto il loro potere alla depravazione dello spirito
umano.
Coloro i quali pendono per tutte le superstizioni, qua»*
do anche proveranno di dare un senso diverso alle
parole dell' enciclica , pure i termini sono troppo for-
mali, troppo precisi , perchè gli uomini di buona fede
possano lasciarmi impaniare. Se il sig. Abbate Loubert
pretende ancora, come ha fatto nella sua opera (p. 15,
parlando del decreto del 18-41 ), che la corte di Roma
non ha condannalo il magnetismo in se stesso, ma solo
secondo è slato esposto (proni in casa exponilurj,
gli risponderemo: ebbene, sia pure , dimostratelo dun-
que una volta convenientemente , e vada per finito
un tale affare. Che sappiasi in conclusione se il magne-
tismo possiede, cattolicamente parlando , ini solo fatto
non condannabile. Ma noi speriamo che F ultima enci-
clica della sanla-sede basti per ricondurre il sig. Lou-
bert al sentimento della verità! II documento pubblicalo
oggi dal santo ufficio è molto chiaro per non lasciar
dubbio alcuno sul giudicio e sulle intenzioni della corte
di Roma a questo riguardo. Difallo il santo-officio rico-
noscendo che un nuovo genere di superstizione è surto
IL MAGNETISMO CONDANNATO DALLA CORTK DI ROMA 333
per sedurre gli uomini nella persuasiva di ])o tersi
scoprire le cose occulte, lontane o future, condanna im-
plicit unente e realmente, non solo lutlo ciò che concerne
il magnetismo, ma eziandio lutle le superstizioni alle quali
il lato maraviglioso di questa voluta scienza aveva
dato luogo : lutlo lo spiritualismo magico-magnetieo ,
la pneumatologìa , V evocazione delle anime , quella
degli angioli e de' demoni , ec. ce. — Non più duplice
vista , non più medicina sonnambolica , non medi ,
non consultazioni a distanza , non più cani a ritro-
vare, non più sorgenti a scoprire, ec. (*) — Clic resterà
dunque a' magnetizzatori ? — Nulla. — 11 campo fertile
della credulità e dell' errore essendo in questo modo dis-
trutto da' fulmini del Vaticano , non resterà più a' sa-
cerdoti del magnetismo che piegar la fronte innanzi al
decreto della romana autorità ed a fare un auto -da- fé
di tutte le chiesuole della moderna stregonerìa. Ma si
( v ) Il sig. Abate Paramelle continuava ad annunciare; nel Febbraio 18o?,il
suo libro intitolato: l'Arie discoprire le sorgenti. — È notoebe qui trattasi
ancora ili stregonerìa magnetica, e per conseguenza di un vecchio intona-
co di scienze occulte. È un orrore del quale il sig. Paramelle si disingan-
nerà indubitatamente, e siamo convinti che leggendo c^li 1' enciclica s'in-
chinerà innanzi la decisione della santa sede, e sarà il primo a dare alle
fiamme il suo libro. — Intanto, ci sia permesso, sempre pel convincimento
del pubblico, di citare il seguente passo, che ci appresta Voltaire, l'inimico
implacabile di tutt'i stregoni presenti e futuri. Ecco ciò che dice parlando
deH 1 arte discoprire le sorgenti: « Si trovano le sorgenti di acqua, i tesori
» col mezzo di una verga, di una bacchetta di avellano, che non manca di
» forzare un pò 1 la mano dell' imbecille che la stringe troppo, ma che nelle
» mani dello scaltro agevolmente gira. » — Preghiamo il sig. Paramelle
di rivolgere volentieri uno sguardo su la Bacchetta divinatoria , opera
pubblicata dall'illustre sig. Chevreul , uno de' più dotti membri , ed il più
distinto deirinstituto,e siamo persuasi che se tale quislionc non sarà pel si-
gnor Abate una quistione di scienza , non facendone egli un affare
speculativo , rimarrà bentosto convinto che V arte di scoprir le sorgenti
o qualunque altro tesoro non è che una pura illusione.
334 IL MAGNETISMO CONDANNATO DALLA CORTE DI ROMA
chineranno essi innanzi alle decisioni della sanla-scdc? —
Conosciamo troppo lo spirilo de' magnetizzatori per as-
sicurare anticipatamente che non lo faranno. E già leg-
giamo in uno de' loro fogli le seguenti linee che ripro-
duciamo senza conienti, ce Neil' Irlanda , monsignor Ar-
)ì civescovo di Dublino continua a sostenere il magne-
y> tismo con tutta V autorità del suo merito e dell' alla
)) sua dignità. Dotato di una estrema bontà e di una
)) rara intelligenza , 1' eminente prelato è , nel Regno
y> Unito, il più nobile rappresentante del magnetismo. y>
[Unione magnetica del 10 luglio 1857.)
Molli rispettabili ecclesiastici applaudiranno, ne siamo
certi, l'atto di somma moralità contenuto nel documento
della santa-seda. Molti tra essi potranno dire col vene-
rabile Padre di Breyne , dotto medico e profondo teo-
logo che abbiamo avuto il piacere di visitare nel con-
vento della grande Trappa. ce Nel magnetismo vi sono :
y> pratiche bizzarre , spesso indecenti, giunterie, mi-
)) stificazioni, frodi, menzogne! y> — Questa è Y opinio-
)-) ne del sig. Conte di Breyne, oggidì frate medico nel
convento della Trappa. Opinione del tutto conforme a
quella della santa-sede ... ed alla nostra.
IL MAGNETISMO
INNANZI LA LEGGE ED I TRIBUNALI.
» Potrà , secoudo le circostanze , essere
a pronunciata la pena di prigionia . . . contro
» coloro che fanno il mestiere d'indovinare e
» pronosticare, o spiegare i sogni. »
(Codice penale» art. 479-484.)
» Quanti apostoli del magnetismo sono
» stati vilipesi, trascinati sul graticcio, tradotti
» innanzi a' tribunali, condannati al carcere
» come ciarlatani, sortileggiatorio scrocconi!»
(Gentil, Man, ma#., p>2S9.)
Se bisogna prestar fede a' magnetizzatori ed a' par-
tigiani del magnetismo , non sarebbe solo l'Accademia
delle scienze, l'Accademia di medicina e la corte di Ro-
ma che, ricusando credere agli stregoni ed alla scienza
di tutte le moderne sibille, poltrirebbero nelle ruotaie
della pratica e dell' ignoranza ; ma anche la legge pe-
nale e massimamente la magistratura la quale, nono-
stante le numerose testimonianze fornite da una molti-
tudine di seguaci, persiste nella sua incredulità sistema-
tica, e prosegue a diffamare la scienza mesmeriana con-
dannando i suoi migliori apostoli , ora per iscrocco ,
ora per is trogone ria, ora per illegale esercita mento di
medicina.
Questo triplice capo di accusa, che grava su gli apo-
stoli patentati di Mesmer e di Puyscgur non e bastato
ad abbattere la loro fede e distruggere in essi il vivo
33G IL MAGNETISMO INNANZI LA LEGGE ED I TRIBUNALI
desiderio che sentono di essere utili all' umanità. )) Che
y> non s'inganni alcuno , esclama il sig. Gentil, il
magnetismo è una santa cosa ! y> Supponendo che il
magnetismo sia una verità , il sig. Gentil ha perfetta-
mente ragione.
In questo mentre abbiamo sotto gli occhi più di venti
processi contro i magnetizzatori, i medici ed i sonnam-
buli. La Gazzetta de' tribunali del 1° e quella del 2
agosto 1850 ne contengono tredici, ne'quali diversi ac-
cusati sono sotto il gravame di tre accuse; scroccheria,
sorreggerla o divinazione , esercizio illegale di medi-
cina. Siamo dolenti non poter citare per intero questi pro-
cessi, ma il lettore proclive ad essere convinto su tutte
le minute astuzie del mestiere potrà pure consultar con
vantaggio /' Unione magnetica del 25 giugno 1856 ,
la Gazzella de' tribunali degli 11 decorni) re 1856 , il
secolo del 27 giugno , del 22 agosto e del 28 ottobre
1856. Si vedrà che la giustizia non tiene conto ne' dei
certificati attestanti le guarigioni miracolose, né del ti-
tolo di dottore, quando colui che lo porta vuol fare an-
che V indovino. A mo' d'esempio , si legge nelF Unione
magnetica da noi citata: a Un medico di Parigi, il sig.
)) Pascal, è stato condannato (ugualmente- che una son-
)) nambula ed un magnetizzatore) a quindici franchi di
)) ammenda per avere indovinato e pronosticato (*). y>
Perche dunque , se il magnetismo e una verità, per-
chè dunque i magnetizzatori non avrebbero essi il dritto di
vivere della loro scienza come il sacerdote vive dell' al-
l') Tutte le condanne non sono così dolci. Abbiamo sotto gli occhi un
altro giudicato reso dal tribunale della Senna, il quale condanna gli sposi
Mongruel ciascuno a tredici mesi di prigionia e 500 franchi di ammenda,
(13 luglio 1850.) — E di riicente, .nell'ottobre 185G, il tribunale di Nancy
ha pronunciato una condanna a cinque anni di prigionia e 50 franchi di
ammenda contro Maria Meyer di Beschwiler.
IL MAGNETISMO INNANZI LA LEGGE ED I TRIBUNALI 337
tare? — Non sono sacerdoti ancora essi . . . in Mesmer? —
Il codice penale pare che non comprenda o non voglia
ammetterà questa santa religione. — Non conosce che una
cosa soltanto: sotto qual siasi forma , la stregoneria è
interdetta.
Il sig. Marchese di Mirville ha osalo scrivere nel li-
bro da lui diretto all'Accademia delle scienze, che il ma-
gnetizzatore Montius aveva magnetizzato i suoi giudici,
e che loro aveva fatto vedere tutti gli esseri viventi o
morti che essi bramavano di evocare (*). Già lo dicem-
mo che il libro del sig. marchese era un vero parados-
so , quello che propriamente chiamasi in Inghilterra ,
puff. Noi l'abbiamo come detto, e perchè si vegga fin
dove può giungere la facile credulità di certuni, che non
fanno mestiere di magnetismo , opporremo alle cita-
zioni erronee del sig. Mirville le candide confessioni di
un foglio mesmeriano. V Unione magnetica del 10 giu-
gno 1856 così si esprime sopra Montius :
)) Nel gennaio del 1845 , si vide arrivare a Parigi
y> un magnetizzatore belga , il sig. Montius .... L'a-
ri postolo fiammingo andò ad installarsi bravamente nella
y> sala del manegio Duphot .... I pochi saggi di luci-
)) dita con cui accompagnava il suo frivolo spettacolo
)) finirono tutti con un fiasco mostro . . . Cosicché non
y> vi fu per esso di meglio e più urgente, che riguada-
y> gnare il Belgio. Qualche attacco con la giustizia fìam-
y> minga lo fecero rinunciare , dicono , al suo aposto-
li lato. »
Il mondo magnetico è pieno di storie in questo genere.
Quando il magnetizzatore Lafontaine era in Pietroburgo,
ricevette dal prefetto di quella città l'ordine di partire nel
corso di sei giorni. Ecco ciò che scrisse quel valen-
(*) Vedi quest'articolo nelle Eccentricità.
22
338 IL MAGNETISMO IXSAXZI LA LEGGE ED I TRIBUNALI
le magnetizzatore nel raccontar l 1 affare, k Furioso mi
)) portai subito alla prefettura di polizia, e minacciai il
» prefetto di addormentarlo, e non più svegliarlo, ugual-
)ì mente che tutti della sua polizia , se non rivocava
Ti immantinente queir ordine. — Quale sventura che il
sig. Lafontaine non avesse addormentato il prefetto di
Pietroburgo e tutta la sua polizia! . . .Ne' tempi delle ba-
stonate, la felice applicazione del magnetismo potrebbe
almeno salvar la vita a molti disgraziati. Ma come ad-
dormentare un prefetto, cioè a dire, un argo al quale
manca la fedeli come addormentarlo in opposizione e
contro la sua volontà? ... Il sig. Lafontaine ed il sig.
di Mimile , i quali di nulla dubitano , e pe' quali
l'impossibile non è che una parola , dovrebbero pur
troppo farci assistere a questo interessante spettacolo.
Parleremo poco dell' articolo 405 del codice penale ;
questo articolo rappo»«^r quasi esclusivamente al de-
litto di scrocco; ma noi faremo qualche osservazione ,
ed insisteremo maggiormente sugli articoli 479, 480 e
481, perciocché si riferiscono più direttamente alla qui-
stione del magnetismo. — Tutti coloro che praticano il
magnetismo come tutti quelli che hanno rilasciati dei
certificati) non sono di cattiva fede. Molti s'illudono, si
gabbano essi stessi o s'ingannano, ed ecco tutto (*). In-
tanto la legge non risparmia i veri più che i falsi ma-
gnetizzatori; non ammette differenza, è inesorabile verso
tutti e li tratta indistintamente come barattieri provetti.
Invero, questo slato di cose non é tollerabile , richiede
subitanee riforme, se il magnetismo è una scienza o so-
lamente un fatto. Queste riforme, bisogna che si sappia,
(*) Si ricordi madamigella Emilia , quella sonnambula che pel corso
di quattro anni consecutivi accalappiò l'eccellente dottore liublier di Pro-
vins.
IL MAGNETISMO INNANZI LA LEGGE ED I TRIBUNALI 339
potranno solo avverarsi dopo fatti magnetici bene e de-
bitamente constatali , ciò che fa supporre che non sa-
ranno così vicini a mostrarsi. — 11 sig. Dupotet , uomo
di fede senza dubbio, ma molto interessalo nella qui-
stione in discorso per essere un eccellente giudice , ha
avuto dunque torto di dire con una certa severità di
accento: ce I magistrati hanno la loro opinione e le
T> abitudini della tribuna, ecco tutto: la giustizia risiede
)) ove trovasi, nel codice; ma non hanno cosi il discerni-
» mento che offre talora la vera scienza per iscoprire
)) i colpevoli. » (Mag. sve. , pag. 166.) — Risponde-
remo al sig. Dupotet: Che la luce sia fatta! e la ma-
gistratura, illuminata immantinenti dagli splendori della
religione mesmeriana, sarà la prima a domandare delle
riforme.
Malgrado oltre cento processi ne' quali i tribunali
hanno dovuto pronunciare, gli articoli 479 480 e 481
non sono siali né modificati né abrogati. La legge non
avendo mica stabilito distinzioni in favore de' più lucidi
sonnambuli li riunisce tutti senza eccezione , nella ca-
tegoria degli stregoni , e , con un tal titolo , loro ap-
plica spietatamente rammenda e la prigionia pronun-
ciata da' sudetti articoli contro le persone le quali
fanno mestiere d' indovinare e pronosticare. — In una
parola, la legge non riconosce il magnetismo.
In giugno 1856 il tribunale di Orleans é andato
anche più oltre. Ha applicalo 1" articolo 405 ad una son-
nambula, Rosalia Touchon, la quale dava consultazioni
mediche, condannandola, non per divinazione, ma per
scrocco avendo carpito danaro facendo credere ad un
potere immaginario. — Un potere immaginario! — Non
è questo il caso di tutta la medicina sonnambolica
quando pretende che una sonnambula possa vedere senza
il soccorso degli occhi , o che possa risentire gli slessi
340 IL MAGNETISMO INNANZI LA LEGGE ED I TRIBUNALI
dolori elio prova un ammalato quando si motte in rap-
porto con costui? — 11 tribunale di Orleans ha pronun-
ciato un tal giudicio malgrado le attestazioni di parec-
chi testimoni, i quali affermavano ce con un enfasi d'in-
crollabile credenza » (sic) che Rosalia Touchon aveva
fatto delle cure veramente maravigliose.
Se pertanto il lucido sonnambulismo è un fallo, un fatto
magnetico, non è giusto che la legge confonda così de-
gli uomini onorevoli, degli scienziati con i più vili impo-
stori; non è giusto che ponga ostacolo al progresso delle
scienze, fossero anco le scienze occulte; poiché un fatto
é un fatto , e quando migliaia di testimonianze o di
certificati emanati da persone le più ragguardevoli at-
testano 1' esistenza di questi fatti , la legge debbe guar-
darvi doppiamente prima di colpire; o se la legge é in-
giusta, la legge debb' essere abrogata.
Come avviene dunque che dopo settanladue anni che
esiste il lucido sonnambulismo, i sig. magnetizzatori non
abbiano pensato ad instiluire degli esperimenti operati
in condizioni irreprensibili negli attacchi che hanno
avuto e che hanno tuttora frequentemente con essa?
Non era loro obbligo di provare all' universo intero,
provare con incontrastabili fatti, che l'Accademia di me-
dicina si era lasciata condurre da non so qual vile in-
teresse, che la corte di Roma aveva aberralo seguendo
le orme della scienza, e che infine la giustizia umana
è sopra la quistione in parola completamente in erro-
re? — Perché non V hanno fatto essi ? perché lasciarono
trascinare e vituperare la loro causa sulle scranne della
giustizia? È ormai tempo che il magnetismo, se é una
verità, non sia più trattato al cospetto della legge come
un mago ed innanzi a' tribunali come un diffamato ; é
tempo che esibisca agli occhi di tutti titoli veri, e non
già vani certificati che hanno solo P aspetto di carie
IL MAGNETISMO INNANZI LA LEGGE ED I TRIBUNALI 341
falsificate, e col soccorso delle quali sembra fare la sua
corsa come un pernicioso refrattario. Non sembra vero
che i sonnambuli potessero dormire placidamente con
un si grave peso sulla coscienza.
Sicché speriamo che i veri magnetizzatori valuteranno
tutta 1' importanza delle nostre osservazioni , e che in
vista di un passalo lanlo poco commendevole , compren-
dessero la necessità di riabilitare le scienze occulte in-
nanzi la legge.
Su via, figli di Mesmer, rialzatevi, rialzatevi! Monda-
tevi di quelle indegne condanne ; appellatecene all' e-
same de' fatti. Il fenomeno della duplice vista è stato
mille volte attestato (anche dal rapporto Husson). Pro-
vale universalmente che in realtà esiste, clie la lucidi-
tà magnetica è ima verità, e che le vostre mani sono
pure da ogni sozzura ; accettate, sollecitate coraggiosa-
mente questa prova suprema; mostrate di essere una di
quelle vittime illustri che il proprio secolo ha scono-
sciute ; raccogliete infine la palma gloriosa del vostro
faticoso apostolato ; fate che la vergogna e l' obbrobrio
ricadano su i vostri bestemmiatori, su quelli che vi hanno
diffamati! Vi si dice, vi si grida: che più aspettale an-
cora? Che può trattenervi? Onore, interesse, verità, tutto
a ciò vi obbliga ! . . .
DEL MAGNETISMO
NEL PUNTO DI VISTA MEDICO
» Nulla può pareggiare Ja credulità degli
» uomini sopra tutto quello che tocca la [ora
» salme. »
VRA
» Ciò che ehiamavasi una \olta giuirirc cou
» secreti.ccon la mada.oggi chiamasi guarire
i C'.l nuiL-iìLtisn.
[L'abbate Joly, magnetizzatore,)
Dubito semai col soccorso del magnetismo
a uu uomo onesto possa fare il menomo he-
■ ne ».
Alessandro Dumas.
Si può facilmente immaginare che cosa debly essere ima
medicina la quale, dopo essere slata condannata da lùll'i
dotti , reggasi giornalmente tradotta al cospetto de' tri-
bunali della polizia correzionale , per delitti preveduti
dalla legge. — Ma ciò non è che un dettaglio, né qui ci
fermeremo, ma per meglio giudicare il vero essere del
magnetismo nel punto di vista medicale , non terremo
conto (pel momento) , né del suo trascorso accademico ,
né delle sue condanne giudieiarie : esamineremo pura-
mente e semplicemente la sua scienza medica in sé
stessa, vedremo in che consiste la sua patologìa e quale
sia la sua terapeutica.
Mesmer. dopo avere inutilmente provato di far fortuna
con la nuova medicina del Padre Hell, il quale trattava tut-
t'i suoi ammalati ordinando loro di portare sopra di essi
delle calamite ; e de' pezzetti di ferro calamitati, Mesmer,
DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO 343
diciamo, immaginò la sua tinozza magnetica, e preten-
deva che il fluido animale che ne usciva avesse la pro-
prietà di guarire una infinità di malattie provocando
crisi nervose negli ammalali. Sopraggiunse Puységur ,
ed, il primo in Francia, soppresse le crisi., abbattè la
tinozza del suo maestro, e senza altre cerimonie, sosti-
tuì a quella un vecchio albero del suo giardino di Bu-
sancy, il quale albero operò cure maravigliose, altrettanto
bene , quanto le calamite del Padre Hell e le tinozze
magnetiche di Mesmer. Costui se ne vendicò trattando ,
come , t edemmo, Puységur da ciarlatano, lui, Marchese
di Puységur e discepolo di Mesmer ! . . . Ben s'intende
che il vecchio albero di Busancy non era molto comodo
per le guarigioni al capezzale degli ammalati > poiché
faceva d' uopo che gì' infermi si trasportassero sotto i
suoi salutiferi rami per risentirne la benefica influenza
e ricuperare la salute. Per ovviare a quest* inconvenien-
te, Puységur abbandonò dunque il suo albero, e sicco-
me non aveva egli dimenticato le lezioni del suo mae-
stro , si pose a fare delle frizioni alle quali dette il
nome di passaggi. — miracolo ! le guarigioni conti-
nuano. — - Ma ecco che i passaggi al contatto risve-
gliano la riprovazione di alcuni austeri: in un subilo i
passaggi al contatto si umanizzano e divengono, per uri
rispetto o* costumi, passaggi a distanza senza che il loro
potere curativo ne sia per poco affievolito, il progresso
era immenso, fenomenale e già onestissimo; ma Puysé-
gur non era uomo da arrestarsi in sì bel cammino: sic-
ché inventò (o scoprì, dicono^ il sonnambulismo magne-
tico. In questo stato, le sonnambule, per un effetto ve-
ramente soprannaturale del preteso fluido, acquistano la
proprietà di vedere il male da cui sono affette. Conosciuta
una volta questa scoperta, cominciarono, s'intende bene,
a guarirsi da sé. lacche è naturalissimo, e proficuissimo;
314 DEL MAGNETISMO NEL Pl'XTO DI VISTA MEDICO
in quell'epoca, si noti bene , le sonnambule non vede-
vano che ne' propri loro corpi e non pensavano affa Ilo
a dettar medicina per gli altri. Ma guarir solo il pro-
prio individuo è molto poco lucrati vo, e a dirla schietta
non è una professione; Pazienza , tra poco vedrete che
faranno i loro progressi, e diverranno tanto lucide che
potranno senza alcuna preventiva conoscenza, senza al-
cuna nozione anatomica o medica, potranno descrivere,
non più sopra sé stesse, ma sovra ogni altro ammalato,
tutte le parti del corpo umano , e dire con precisione
dov' è la sede del male, la sua origine, e, quello eh' è
più sorprendente, lo specifico che dovrà operare la gua-
rigione; mentre le sonnambule, non 1' obbliate, veggono
simultaneamente il male nell' ammalato ed il rimedio
nella natura. Un tale risultato era, in fede mia, bellis-
simo, oltremodo portentoso, e del tutto degno di fissare
V attenzione de' nostri dotti. — Epperò a misura che que-
sta nuova dottrina si diffonde negli spiriti , altri son-
nambuli arrivando dal nord e dal mezzodì sbucando da
tutt' i crocivi , fanno invasione nel campo magnetico e
pretendono conoscere tutte quelle cose senza vederle ,
unicamente per pura intuizione , (clara intuitio). Que-
sto nuovo passo permise di dare de'consulti a distanza
da una città all' altra , fossero pure a' due estremi del
globo; si può anche sapere quello che avviene nella luna,
possono trovarsi i cani perduti, e tutto questo praticando me-
dicina,ciò che non lascia di essere certamente mirabilissimo.
Intanto dopo quelle, altre sonnambule adescate dall'allet-
tamento del guadagno , ed incoraggiate dalla credulità
pubblica per questa medicina d' illuminati, non tardano
a fare la loro apparizione su vari punti , e dichiarano
francamente che possono esse ugualmente alle altre gua-
rire tutte le malattìe senza possedere, né la doppia vi-
sta, ne la pura intuizione: Una volta magnetizzate, ri-
DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO 345
mangono interamente sotto V influenza del loro magne-
tizzatore , e si servono dello spirito di lui e delle sue
conoscenze rischiarale da un fluido che tra loro diventa
comune , e che costituisce in questi due individui uno
slato particolare, a cui si è dato il nome di stato ani*
mico. — Invero , tutto questo é molto poco e può , a
buon drillo , essere considerato come sospetto ; poiché
nuove sonnambule, ultima varietà nella specie , annun-
ciano che non solo esse veggono attraverso i corpi opa-
chi , ma dichiarano inoltre che , sotto l' influenza del
fluido , risentono e provano esse , tutt' i mali degl' in-
fermi., co' quali si mettono in rapporto (è il s impali-
amo). È inutile aggiungere che nel tempo slesso cono-
scono con sicurezza il rimedio infallibile che dovrà di-
struggere radicalmente il male e salvare V ammalato.
Sicché tutta la medicina magnetica si volge , come
vedesi, sopra due ipotesi modificale all' infinito : V una,
quella del fluido animale (che non esiste); l'altra, quella
della duplice vista (che è una cosa impossibile). La pri-
ma è una menzogna , la seconda un' assurdità. — Ecco
per noi, poveri Europei , arretrati che siamo ; ma in
America, paese del progresso , de' lumi, e dell' incivili-
mento , è tutt' altro. Ivi, i medi godono di tutti questi
immensi ed incomparabili vantaggi } senza essere me-
nomamenie sonnambuli, e per conseguenza possono be-
nissimo non curarsi di Mesmer e di Puysógur. Consul-
tano gli spiriti percussori , e la medicina loro cade di-
reltamente dall'alto. Migliaia di certificali attestano un
gran numero di guarigioni operate per mezzo di que-
sto procedere. — a Le nostre lucide sonnambole , dice
il giornale del sig. Dupotet , sia per le ricerche , sia
per le cure magnetiche , ivi sono sostituite (agli sla-
li-Unili ) dal medi, indovini o curanti. » (T. XV , pa-
gina 89.)
340 DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO
Questo è nel fondo il breve riassunto di tutt' i siste-
mi medicali di che si compone la scienza del fluido ap-
plicata all' arte di guarire , e coir ajuto de' quali una
moltitudine di persone coltivano ( più o meno innocen-
temente) la credulità pubblica. — Nel mezzo di tutto que-
sto si trovano uomini,, i quali sono decorati del titolo
di dottori. Eccettuati quelli che sono di buona fede, quei
che ingannano sé stessi, o sono illusi dalle proprie son-
nambule, come il dottore Hublier di Provins e tanti al-
tri, ve ne sono molti i quali veggonsi trascinati a praticar
questo tristo mestiere spinti dalla miseria. E ciò che in
uno de' prossimi capitoli avremo occasione di provare.
Come nella pittura gli artisti privi d' ingegno cercano
distinguersi con la bizzarrìa delle forme e la eccentri-
cità delle tinte, nella medicina, certi professori rimasti
senza clienti, tentano di elevarsi con la singolarità delle
dottrine e la originalità de' rimedi. Da ciò quello scia-
me di medici idropatiei , omeopatici e frenologi (*) ,
che il sig. L. Ilcybaud non ha trascuralo pingere nel suo
Girolamo Putarot in cerea di una 'posizione sociale.
Un medico magnetizzatore , quando è rimasto fedele
alla religione di Mesmer, si chiama ordinariamente ma-
gnetolcrapeuto , e traila i suoi colleghi puységuriani
da addormentatori; posciacchè non crede egli, che me-
diocrissimamente al sonnambolismo medico. — 11 sig.
Ilegazzoni , per esempio , è V avversario della secon-
da vista. (Unione ìnag. , 10 maggio 1857.) — In ri-
cambio il magneloterapeuto , ha tanta confidenza nel
fluido universale, che magnetizza indistintamente lutto
quello che gli cade sotto le mani: la biancherìa, i ba-
gni, le bagnature, i cataplasmi, le mignatte, fino i cri-
stei ... — Molière ! tu che dileggiavi tanto giovial-
(') Vedi la nota in seguito de! capitolo, p. 35?
DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO 347
mente i dottori del buon vecchio tempo , che avresti
mai detto , se veduto avessi , nel secolo XIX, i Diafori
del fluido magnetizzare le elisi con de' passaggi a pic-
cole ed a grandi correnti ! — Un ammalato ha freddo
a' piedi, subito gli si magnetizza un buon paio di calze
di morbidissima lana , e nel bisogno anche una botti-
glia di acqua bollente , ed i piedi irrigiditi non tarda-
no a riscaldarsi. Bisognerebbe essere troppo incredulo
per non rendersi all' evidenza del fluido , la cui aziono
è provata da •esperimenti e da fatti tanto concludenti ,
e da non potersi affatto rigettare.
Non si esagera nulla da noi. Citiamo i testi.
» Se V emicranie sono periodiche . . . applicazione
)) delle flanelle magnetizzate. — Quando 1' emicrania ha
)) la sua sede nella stomaco (sic) . . . allora magnetiz-
y> ziamo tutta la regione epigastrica, i vetri lenticolari ma-
ri gnetizzati ed applicati sull' incavo dello stomaco riu-
y> scirono quasi sempre. — Pe'casi di ronzìo e di dolo-
)) ri auricolari , i turacci di cotone, fortemente magne-
n tizzati e posti noli' orecchio sono di un potente effet-
)) to. — Per combattere le flussioni e le infìammazio-
)) ni . . . . de' guancialini di acqua fredda magnetizza-
)) ta. )) ( Unione magnetica del 25 luglio 1856. ) — 11
foglio medesimo del 25 giugno 1856 ci fa conoscere che
un abile pratico , il sig. Delacourt , ha avuto la felice
idea di magnetizzare u il latte caldo ed il brodo fi dei
suoi convalescenti. Si leggono inoltre nel numero 10
agosto le seguenti linee, le quali sono firmate dal re-
dattore in capo, sig. Millet , ragguagliando una cura
portentosa , ed un novello procedimento da esso imma-
ginato per la fabbricazione dell' emetico : ce Concentro
« fortemente la mia volontà , e magnetizzo dell' acqua
y> con la intenzione di farne un farmaco adatto; egli
)) (Y ammalalo) beve con fatica , per effetto della diffì-
348 DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO
)) colui iP ingoiare. — Che avete bevuto? — Dell'emetico. —
)) Che quantità? — Quindici acini. y>
Quindici acini ! ! ... I mesmeriani non vanno alla
leggiera, e sono avversi , lo si vede , alle dosi infinite-
simali — locchè non vieta loro nelle occorrenze servirsi
pure dell' omeopatia. — E da convenirsi ancora che il
dottor Sangrado non aveva mai sospettato che la sua
panacea universale possedesse tali proprietà. — Il dottor
Teste, nel suo Manuale pratico, ha scritto un capitolo
intero sulla magnetizzazione degli alimenti^ delle bibite.
K L' acqua magnetizzata, dice, è un agente dei più salutari
)ì e de' più possenti che si possa impiegare. )) (p.250.) È
proprio il caso di dire:credete in questo e bevete dell'acqua;
e !a fede che vi salverà. L'acqua può sostituire diverse
medicine , dice pure il sig. Maligne, uno de' redattori del-
l' Unione magnetica. Bisogna concludere che questa te-
rapeutica da paradossi ha un lato eccellente ; però te-
miamo troppo che i sig. speziali si affrettino ad ono-
rarla. Confessiamo intanto, che allorquando si cura la
classe povera , troviamo più confacente di magnetizzare
le costoleite e tutte le sostanze fibrose in generale, non
che dell' eccellente brodo e del buon vino vecchio. — ((I
)) bagni, dice anche il dottor Teste, si magnetizzano col
Ti mezzo di passaggi longitudinali , praticali sulla su-
)) perfide deli' acqua e sulle pai'eii della vasca. y>
(p. 257.) Lo slesso dottore, il quale è ad un tempo mes-
meriano e pu\séguriano , cioi fìuidisla ed addormen-
iatorc , assicura che il fluido offre a taluni individui
« un potere soprannaturale, per mezzo del quale , toc-
» canclo un ammalalo che loro si presenta , portando
» la mano anche ai disopra gli abbigliamenti , cono-
)ì scono qual sia il viscere affetto, la parie sofferente ,
fi ec. )) (Luogo cit. p. 235.) — li sig. Chesneau rac-
comanda a preferenza Y olio magnetizzato. — 11 sig.
DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO 3Ì9
Conte di Szapary , il dolio magnetizzatore dell' alla so-
cietà ? dicono , è parimenti per V acqua magnetizzala.
Forse, non ha torlo egli, poiché i doviziosi hanno bi-
sogno più de' poveri di mettere qualche volta V acqua
nel loro vino; ma che mai più curioso di un magnelo-
terapeuta il quale magnetolerapeutizza V acqua per gua-
rire i suoi ammalali? E lo slesso di Bridaison che giu-
dica i processi a colpi di dadi , almeno Bridoison non
uccella i suoi dadi , nel mentre i magnetizzatori, dice
il sig. Delaage, spesso s' ingannano essi stessi, o si la-
sciano uccellare dalle loro sonnambule. — Il sig. Sza-
pary , non trasforma , come il sig. Mille! ( o come il
sig. Dupotct), l'acqua in emetico, ma pretende che il
fluido animale abbia la proprietà di generare degli ani-
malucoli neir acqua distillala , e magnetizzata. Ecco ,
infallibilmente un fatto positivo e che sarebbe facile a
provare. Ma perché , sig. Conte, scrivere tali cose , se
non sono vere ? . . . .
Il sig. Conte di Szapary non è medico, però nel suo
libro intitolalo Magnetoterapìa (p. 297) , scrive egli con
una imperturbabilità che solo la fede può inspirare. —
Il mio metodo non mi è ancora fallilo. Ho guarito
)) mille mali del genere di que" 1 che la medicina rilie-
vi) ne per incurabili Insegno il modo di gua-
T> rigione di tutte le malattie nervose e croniche, le quali
)) sin oggi ancora , sono lo scoglio ed il terrore della
)) medicina ; aggiungo arditamente che le guarisco
y> TUTTE ! )) — Questo vale più dell' elisire del sig. Ca-
gliostro. In simili condizioni, conosciamo molti amma-
lati i quali non isdegnerebbero un mercato colpevole
col sig. di Szapary , stimandosi felicissimi di rimune-
rarlo largamente, dopo assicurata la guarigione.
Potremmo fare osservare a' sig. magnetoterapeuti che
magnetizzando cosi tuli 7 i medicamenti , tutte le bévati-
350 DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO
de, la biancherìa e gli alimenti, sono alquanto in con-
tradizione col gran principio del loro divino fondato-
re. Mesmer , il quale era logico profondo , ha detto :
J) Non vi è che una vita, una salute, una malattia ,
y) per conseguenza un rimedio. >1 1 magnetizzatori , i
quali non si perdono mai, né mancano di risposte , ci
diranno, di fatto non vi è che un rimedio, e questo è
il fluido! Le cos tolette, il solfato di chinino le calze di
lana non servono a nulla. Che uso farne del solfato di
chinina, del fior di senape o delle mignatte, se non fu-
rono precedentemente magnetizzate ? — Tutto ciò deb-
b' essere notato , ma sarebbe troppo V occuparsi a con-
futarlo. Basta accennarlo.
a Un salarialo di mia casa, dice anche il sig. Millet,
)') era ammalalo. 11 mio sonnambulo gli prescrive una
y> infusione di tabacco da fumo nello spirito, ec. ec. y> —
Ecco, non è più del magnetismo all' acqua di rose. —
Il sig. Millet avendo amministrato quel rimedio, soggiunge:
{{ Per poco credetti trovarmi un cadavere fra le brac-
cia, il ( là,., 10 maggio 1857.) — Lo stesso foglio del
25 giugno 1857 racconta quanto segue: « In sonnam-
>l bulismo, T inferma ha dichiaralo avere ingoiato delle
)) spille ed un ago da ricamo in tapezzeria; che vedeva
)) Y ago conficcato nella punta del cuore, e che per gua-
)ì rirla bisognava tuffarla neW acqua di sorpresa. y> —
Abbiamo anche il sistema acquoso. — Un altro magnetiz-
zatore, il sig. Ymonnet, che, per la natura di sua spe-
cialità , è chiamato a detronizzare il grasso di orso e
la pomata del Leone, fa circolare il seguente manifesto:
>l NATALE YM0N.NET, magnetizzatore, ha l'onore di far
v> noto al pubblico, che egli si è unito a de' sonnamboli
» lucidissimi , i quali hanno trovato un mezzo efficace
y> per evitare la caduta e 1' incanutire de' capelli prima
» dell'età di quarant'anni. » — È tale questa nuova
DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO 331
scienza ; che, al dire del sig. Gentil, tende nientemeno
che ad abbattere la medicina officiale dal suo piedi-
stallo.
Si crederebbe che tutti cotesti valenti pratici spingono
la bonomia sino al punto di fare inserire una moltitu-
dine di fatti in questo genere negli opuscoli e ne' fogli
mesmeriani , e ne fanno giornalmente il controllo con
pomposi elogi, per indicarne l'efficacia a tutl'i loro ab
bonati? — Ultimamente , un libercolo destinato a popò
larizzare la scienza mesmeriana, un almanacco magne
tico (del 1856) , annunciava che un dotto magnetizza
iore aveva fatto da poco una scoperta del lutto inaspe t
tata; si trattava ancora del magnetizzamenlo dell'acqua
nella quale si era scoperta la proprietà . . . di est in
guere gV incendi* 1 — Il sig. comandante della Conda
mine probabilmente ignorava questa interessante sco
perta : non ci manca altro che inviare i nostri brav
pompieri , ... al Vauxhall.
Ciascuno avrebbe a vergogna di essere ridotto a com-
battere si grandi assurdi ; ma poiché uomini illu-
minati vi prestano animoso concorso , ci si condonerà
di avere avuto il coraggio di ricercarli , e di averli e-
sposti allo sguardo del lettore. Solo nel riunire tutte que-
ste assurdità in un solo ed unico quadro la ragione
ne distingue tutta la nullità , il ridicolo ed il ciarlata-
nismo.
Nella sua qualità di magnetizzatore , il sig. abate
Joly, dopo aver fatto l'apologia della medicina magne-
tica, scaglia come sempre il suo anatema a' dotti , i quali
non vollero riconoscere il magnetismo. « Gli uomini
y) onesti , dice , debbono starsi in guardia contro lo
y> spirito di corporazione , utile sotto certi rapporti ,
)) ma spesso distruttivo delle migliori cose. y> — Un prete
che si atteggia contro lo spirito di corporazione , è cu-
352 DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO
rioso davvero , e totalmente inaspettato ! A noi sembra
che il sig. x\bate Joly vegga un bruscolo di paglia ncl-
T occhio del suo vicino. In fine quel buon abate ma-
gnetizzatore termina la sua apologia della medicina ma-
gnetica con una piccola prece così concepita, « Esorto
)) ]e persone pie a non turbarsi nello apprendere que-
>ì sto nuovo genere di guarigione , e di profittarne; lo
)) spirito che anima non può essere che lo spirito di Dio.
)) Il magnetismo è un vero stromento di carità. » —
Cosi sia.
Nonostante V evidenza di tutti questi fatti patenti ed
incontrastabili, la nostra società pullula di brava e buona
gente, la quale corre da'sonnambuli e dagli omeopatici,
o non premeva qualche altro dottore un pò avanzato. Tutti
cotesti pretesi innovatori, tutti cotesti operatori di miracoli,
tutti cotesti rigeneratori di scienze occulte, tutti questi
spacciatori di orvietano con diploma,, o senza, non vivono,
bisogna dirlo pure, che a pregiudizio del vero e delle sane
dottrine. Si avrà un bel dire che talvolta si potrà essere
guariti dalle loro mani. Per certo, da noi non si nega.
Ma sono i loro rimedi che guariscono? sono i passag-
gi, cioè il fluido animale .... che non esiste? è l'ac-
qua magnetizzata? Sono gl'infinitesimali ed insignificanti
globetti che determinano la guarigione e ritornano la
salute? — Affatto. — Natura medicatrix. — Ecco quello
che da una quantità di uomini non si comprende; poi-
ché non intendono tutta la parte che rappresenta la po-
tenza vitale } cioè il complesso de' fenomeni che costi-
tuiscono la vita, nella maggior parte delle guarigioni;
non conoscono che il mandato del medico si riduce il
più delle volte a conservare quelle forze attive della na-
tura , a rianimarle , a trattenerle ed a facilitare il se-
creto lavorio della vitalità; non sanno essi, come ben-
DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO 353
troppo lo sapeva Y illustre Magendie , quanto possono
in moltissimi casi P igiene ed il tempo , queste due
grandi leve della medicina aspettativa. — Dumoulin, il
quale senza dubbio era un valente pratico ; disse nel
morire, che lasciava dopo di sé due medici sommi : la
dieta e V acqua del ruscello. — I veri medici non Io
ignorano , e lungi dal gloriarsi di tutte le cure che
gli ammalati sono pronti ad attribuir loro , hanno
essi sempre presente questa bella frase del celebre Am-
brogio Pare, a Io l'ho curalo e Dìo lo ha salvalo. y> In-
fine questa brava e buona gente , che accorda tante
virtù a' globetli de' nostri omeopatici ; non sa che la
maggior parte di quegP importanti globelti contiene gu-
sci d'ostriche , pietra focaia e del sale da cucina polve-
rizzato. (*)
E giacche ci troviamo su questo capitolo , diciamo
che quando un omeopatico si apparta dal suo guscio
di ostrica per impiegare a picciole dose, sotto forma di
globetti , quello che la medicina chiama medicamenti
eroici , non opera allora che della medicina ordinaria.
Fa quello slesso che fanno i magnetizzatori che ma-
gnetizzano gli alimenti, le bibite , o i farmaci indicati
dal codice. In quanto al similia similihus curantur di
Hanneman, non è che un vero scherzo al quale non ci
fermeremo mica. — ce Denudarsi per garentirsi dal fred-
)) do , coprirsi di pellicce per liberarsi dal caldo , get-
j) tarsi nel foco per guarire di una scottatura: e il pro-
)) cedere di Gribouillc portalo all'eminenza di una leo-
T> ria. y> (Geronimo Paturot.) (**)
O.Vedi a tal proposito il discorso pronunciato dal professore Trousseau
innanzi la facoltà di medicina ed innanzi gli allievi riuniti nella solenne se-
duta del 3 novembre 1842.
(**) Si legge nel Secolo del 17 giugno 1857, che il dottor Teste , ma-
gnetizzatore omeopatico di cui abbiamo spesso parlato, abbia testé rice-
23
354 DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI TISTA MEDICO
L'acqua della Salette non era magnetizzata, non con-
teneva globetti , ed intanto V acqua di questa novella
Jouvenee (come tante altre non meno ortodosse) ha for-
nito il suo contingente di guarigioni e di miracoli alla
credulità del popolo. Lo smercio che se ne fece oltre-
passò le centinaia e le migliaia di franchi. Vi è biso-
gno d'altro perchè tutti concorrano precipitosi? La fiala
di Cagliostro, che fece tanto strepito e che fa venduta
a sì caro prezzo , non conteneva che dell'acqua chia-
ra! — I ciarlatani hanno avuto sempre una tendenza pel
sistema acquatico. A partir da Sangrado sino agfidropalici
dei nostri giorni, tutti hanno lungamente usato di que-
sta panacea poco costosa , ma che Vendesi carissima.
Voltaire narra il seguente fatto: ce Nel 1728, un ciar-
latano chiamalo Villars, confidò ad alcuni amici, che
suo zio, il quale aveva vissuto quasi cento anni, e che
per una combinazione era morto , avevagli lasciato il
secreto di un'acqua, la quale poteva benissimo prolun-
gar la vita sino a centocinquant' anni, purché si rispet-
tasse la sobrietà. Allorquando vedeva passare un con-
voglio funebre sollevava le spalle per pietà ; se quel
morto, diceva, avesse bevuto della mia acqua, non sa-
rebbe ora dove trovasi. Gli amici di lui , a' quali ne
dette generosamente, e che osservavano un poco il pre-
vuto dall'imperatore delle Russie un magnifico anello di diamante, come
ricompensa pe'suoi lavori omeopatici. — Ecco certamente di che stordire
ben molti lettori. Però tra l'Accademia di medicina e l'imperatore di Rus-
sia, la quistione di competenza non ci sembra affatto dubbia.
Diciamo anche qui che la Corte di cassazione ha emanato sentenza, con
la quale ha decretato che « i medici omeopatici non hanno il dritto di di-
>• stribuire medicamenti omeopatici, quando anche se ne fossero provveduti
» dalle farmacie di primo rango, quando questa distribuzione ha luogo in
» un comune, ove esistono speziali ordinari, con officine aperte al pubbli;
» co, e che non si ricusano di preparare tali medicamenti.
DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO 355
scritto regime ne trassero benefìci effetti e lo encomia-
rono. Allora ogni bottiglia se la faceva pagare sei franchi;
lo smercio fu prodigioso. Era dell'acqua della Senna con
qualche pizzico di nitro. Coloro che ne presero e si attenne-
ro un poco al regime, massimamente quelli dotati di un
buon temperamento , ricuperarono in pochi giorni una
perfetta salute. Agli altri poi diceva: è colpa vostra se
non siete interamente guariti. Foste intemperanti, non
sapeste contenervi ; emendatevi di questi due difetti , e
vivrete centocinquant'anni per lo meno. Così la fiala di
Cagliostro , i globctti degli omeopatici (amministrati nel-
l'acqua), o i passaggi de' magnetizzatori, non sono ve-
ramente diversi in ciò dalla polvere di perlimpinpin, che
nella sola forma. Un positivo, un dotto magnetizzatore,
un collaboratore dell 1 Unione magnetica , il sig. Ruel
egli stesso , ci fornisce la prova che il fluido ed i pas-
saggi non servono al magnetismo più che una quinta
ruota ad una carrozza. Lasciamolo parlare , la sua te-
stimonianza è irrecusabile, ce La cura più energica da
fi me fatta , il più pronto fenomeno , il più sorpren-
y> dente che avessi mai prodotto, ha avuto luogo senza
y> magnetizzazione , senza passaggi, senza contatto,
y> senza V influenza dello sguardo , solo con lo aiuto
V) della preghiera. )) ( Unione magnetica del 25 feb-
braio 1857.)
Capite ora , caro lettore , perché il magnetismo è
un cullo, è un culto medico? — Semplicemente perchè
bisogna pregare, e non già divertirsi a far degassaggi
ed a magnetizzare le costoline. Ma non tutt' i magne-
tizzatori sono de' Santi , non hanno tutti , come il
sig. Gentil, il potere di far comparire la santa Vergine
e il bambino Gesù sempre che loro piace: sicché tutti
coloro, che mancano di siffatte preziose prerogative, at-
tribuiscono a'passaggi ed al fluido (che non esiste) pro-
prietà del lutto illusorie.
356 DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO
Avviene della medicina come della religione; per una sola
vera, mille altre ve ne sono false ; ed il culto della dea
Hygee non ha prodotto meno superstizioni di quello di Gio-
ve o del grande Allah! Per Esculapio , signori dottori,
voi che vi fate i leviti di tutte queste false divinità , ri-
tornate al buon senso! Abbiale sempre innanzi agli oc-
chi questa parola, o piuttosto questa confessione tanto
radicalmente vera dell'autore del Balzamo : « Dubito se
t> mai coli' aiuto del magnetismo un uomo onesto pò-
)) tesse fare il più piccolo bene (*) . ))
Presse del 4 agosto 1852.
DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO 357
NOTA SULLA FRENOLOGIA, (pagina 34-6)
Siamo lungi qui dal biasimare gli uomini coscienziosi,
i quali dopo gli sforzi inudili ed impotenti del celebre
Gali , hanno ancora il coraggio di abbandonarsi agli
stessi studi nello scopo di giungere a qualche positiva
scoperta , e per conseguenza utile. Costoro , sono ben
degni di lode. Però noi biasimiamo, ci facciamo contro
coloro, che coltivano la frenologia, contro quelli che se
ne formano un mestiere; mentre nello stato attuale delle
cose, la scienza non possiede su questo punto niente as-
solutamente, niente di positivo, niente di profondo, e non
è permesso di vendere in istretla sicurtà di coscienza una
merce tanto dubbia, tanto sospetta quanto Tè oggi la pre-
tesa scoperta di Gali e di Spurzheirn.
Si sa che Gali rovesciò e rifece egli stesso per ben
tre volte il suo sistema senza arrivare a nulla di buo-
no ; che Spurzheirn , suo discepolo , se ne allontanò
senza aver potuto uscire dalle inestricabili difficoltà che
presenta il laberinlo craniologico. Si sa che molto di
frequente gli spiriti più originali , i caratteri meglio
spiccati, come quelli di Descartes, di Napoleone, di La-
cenaire , di Fieschi , ec. , offrono ali" osservazione ri-
sultati totalmente opposti a' principi frenologici stabiliti
da Gali. Descartes ha, per così dire, la testa di un idiota
ed Avril quella di un santo. E noto ancora che il sig. Vi-
moni, il cui nome è molto conosciuto dagli anatomisti,
ha scoperto 29 gobbe, ossia 29 facoltà sulla testa di una
oca , e Ira le altre , quella dell'ingegno musicale , nel
mentre che Gali non ne conta che 27 sul cranio umano.
358 DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO
A' noslri giorni si tenta rigenerare la frenologia sotto
un novello nome > chiamandola cefalometria o pure fre-
nologia concentrata. (l'Amico delle scienze). I moderni
frenologi sono quasi tutti magnetizzatori, e talvolta anche
omeopatici; hanno essi , onde spacciare le loro droghe ,
fondati de'giudicati ed innalzate delle cattedre; ma fino
a questo momento , tutta la loro dottrina si limita a
farci conoscere che Bèranger era un sommo poeta, che a-
veva un cuore nobile e generoso; che il sig. E. di Ge-
rardin è un distinto pubblicista; Rossini un divino mae-
stro ; e madamigella Rachele di famosa rimembranza
una grande tragica. Invero solo la frenologia può farci
comprendere tutte queste cose \ \ \
Un giorno che erasi mossa la quistione in discorso,
nelP Anfiteatro del sig. dottore Auzoux x uno de' più
distinti frenologi , il sig. Visconte di*** , volendo pro-
vare che la frenologia è una verità , domandò che gli
si affidasse liberamente un cranio , promettendo ripor-
tarlo Ira otto giorni con una nota o risposta dettagliata
sul carattere dell'individuo, dei resto troppo conosciuto
dal dottore Auzoux giacché quel teschio; aveva apparte-
nuto ad uno de'suoi vecchi ed intimi amici. 11 cennato
cranio dunque fu rimesso al dotto frenologo, il quale,
in grave pregiudizio della scienza frenologica (tuttocchè
concentrala) , non potette dir nulla delle qualità o dei
difetti delFindividuo del quale quel teschio faceva par-
te. Dobbiamo aggiungere che quel dotto frenologo non
riportò l'inesplicabile teschio se non dopo più di un anno
di studio , locchè non dimostra un notabile progresso
nelle cosi dette scienze concentrate.
Fino a che la frenologia non potrà , offrendo un te-
schio , scoprire almeno i più spiccati segni , il carat-
tere, i gusti, e le passioni dominanti di colui al quale
apparteneva quel cranio , -saremo sempre nel dritto di
DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO 359
considerare questa pretesa scienza come cosa somma-
mente sospetta; ed invero la frenologìa non merita mag-
gior fiducia che la chirognomonìa del sig. d'Arpentigny.
Le marche che le occupazioni abituali della vita pos-
sono lasciare sulla mano dell'uomo, sono a' nostri sguar-
di, in molti casi, degli indizi troppo sicuri, troppo si-
gnificativi, quanto le volute protuberanze prodotte dal la-
voro dell'intelletto sul cranio umano. La scienza del sig.
d'Arpentigny e di tutti coloro che cercano leggere il pas-
sato e l'avvenire nelle piegature della mano , la chiro-
gnomonìa in una parola , non è sotto questo rapporto
né più , né meno avanzala della frenologìa, la quale,
essa parimenti, pretende scoprire le cose medesime negli
sviluppi e nelle prominenze del cranio. Oggi che tutto que-
sto vecchiume tende a ritornare un'altra volta in moda,,
faremo veramente un' opera opportuna dando termine a
questa nota con le seguenti citazioni; citazioni che se
non convinceranno lutti , proveranno almeno che , dal
suo apparire la craniologìa era stata perfettamente ap-
prezzata per quanto vale da' più disaccordi spirili.
HofFmann , il celebre critico del Journal des Débals,
ragguagliando una visita fatta dal sig. Puységur al dot-
tor Gali , si esprime in questo modo a il sig. Gali
p non crede affatto al magnetismo , ed il sig. Puységur
y> molto meno crede al sistema delle protuberanze ... 1
)) due interlocutori disuniti di opinione, hanno' oltracciò
y> una opposizione di carattere; di fatto, il francese non
)) proferisce una parola contro la craniologia, nel mentre
j) l'alemanno dichiara bello e netto che il sonnambu-
li lismo é un sogno e non altro , e che i sonnambo*
)) li non ripetono se non quello che loro si fa di-
)> re da' magnetizzatori Sventuratamente
y> questa eccellente scena non fini come io sperava ,
)) soggiunge Hoffmann \ poiché credeva vedere che il
360 DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO
)) dotto s'impossessasse della testa del magnetizzatore per
)) cercarvi certe gobbe, e questo stendere le sue mani vit-
)ì ioriose , magnetizzare l'anatomista, addormentarlo e
)) poscia condurlo da Franconi. )) (I. B. Hoffmann, t. 1,
critica) .
E pur curioso sentire Mesmer dissertare sulla craniolo-
gia: ce un infelice gobbetlo — diceva egli, — sarà un gran
)) genio, un maestoso e beli' uomo invece uno sciocco. Una
)) larga fronte a gran cervello non ha per lo più una
)) idea ; laddove un piccolo cervello sarà dotato di va-
)) sta intelligenza. Ed osservate la imbecillità di Gali:
)) egli attribuisce a certe protuberanze inclinazioni
)) e delitti contro natura^ e che derivano solo dalla
)) società e dalle convenzioni degli uomini. )) (citato
da Napoleone a San V Elena } Memoriale , tom. 1° p.
520).
Ma vediamo il parere dello s lesso Napoleone su que-
sta importante materia. E noto che l'imperatore era pro-
fondo conoscitore degli uomini e poteva parlarne con
qualche cognizione, (e Tutti cotesti signori, diceva (a-
)) veva da poco nominato Gali , Lavaler , Mesmer e
?> Cagliostro) , lutti cotesti signori sono accorti, parlano
)) bene, coltivano quel bisogno del portentoso che sente
v> la generalità degli uomini, e danno le apparenze del
yi vero alle più false teorie. La natura non tradisce sé
)) stessa per mezzo delle sue forme esteriori , essa na-
)> sconde , e non isvela mica i suoi secreti. Voler col-
); pire, e penetrare gli uomini con indizi tanto leggieri,
)) è da balordo e da impostore; quello che è infine^ tutta
)ì cotesta turba dalle ispirazioni meravigliose, che pul-
V) lula nel cuore delle grandi capitali. L'unico mezzo di
)) conoscere i suoi simili è di vederli, frequentarli, som-
y> metterli a delle prove, d (Memoriale, t, II, p. 790),
Or volete sapere come si regolava Gali per iscoprire
DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO 361
il carattere di coloro sii i quali si abbandonava alle sue
investigazioni? Lasciamolo parlare, ed egli stesso ci schia-
rirà sul modo singolare di palpar le gobbe.
« Nelle società mi servo di molti espedienti perconoscere
$ T ingegno e le inclinazioni delle persone. Impegno la
y) conversazione sopra diversi soggetti : lascio cadere or-
)) dinariamente , nel discorso , iuttociò che può avere
)) poca o niuna relazione con le nostre facoltà e con le no-
)) sire tendenze. Ma allorquando l'interlocutore tocca uno
)) dei miei soggetti favoriti $ subito vi prendo il più
)) vivo interesse .... Volete osservare il carattere di
)) una persona senza correre il risico d'ingannarvi, fos-
)) se anche prevenuta ed attentissima ? ; fatela ragio-
« nare della sua infanzia e della sua adolescenza; fatele
)) narrare le sue gesta di scolare } la sua condotta ri-
y> spetto a' parenti, a' fratelli, alle sorelle, a' suoi com-
y> pagni di collegio , V emulazione da cui era anima-
y> ta . . . . Dimandatele de' suoi giuochi, ec. Raramente
yi crederà che sia necessario dissimulare intorno a ciò;
)) non sospetterà mai che ha di fronte un uomo, il quale
V) conosce perfettamente che il fondo del carattere rimane
')) sempre lo slesso, che i soli oggetti che e' interessano
)) cangiano con 1' età .... Inoltre quando veggo quello
» che uno acclama o sprezza .... Se lo veggo agi-
y) re , se è un autore e leggo il suo libro , ec. , ec.
V) allora V uomo interamente si manifesta a' miei sguar-
)) di. j) (Gali., t. 3, p. 63.)
Propriamente questo è lutto il secreto e tutta la scienza
de' nunzi delle buone avventure, de'sonnamboli, degl'indo-
vini e de' frenologi. La frenologìa tale quale esiste oggidì non
è che il termine indispensabile di ogni sortileggialore,
che si sostiene all' altezza del progresso scientifico della
sua epoca; così ne troviamo spesso i trattati in seguito
dille opere che si pubblicano sulla cartomanzìa. ( Vedi
362 DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO
da Béchet.) — In quanto agli uomini di buona fede che
si abbandonano a lutti questi sogni, in quanto a coloro
che li generarono, alla sola propria immaginazione e non
alla loro scienza bisogna attribuirne totalmente il dan-
no. Noi che non siamo né frenologi , né magnetizza-
tori , non osiamo mai affermare che la forma della
testa più o meno rotonda, più o meno quadrata, possa
contribuire in qualche cosa a quelle elucubrazioni ger
maniche; ma egli é positivamente vero che niuno pareg
già gli Alemanni per inventare tutti questi vaneggia
menti o per immaginare lutti questi sistemi. Lavaler
Gali, Spurzheim, Hahnemann e Mesmer sono, come Faust
dottori di oltre il Reno.
QUALCHE COSA VI DEV'ESSERE!
» L' ignoranza delle leggi della natura
» genera i falsi miracoli.-»
(Il barone d'HENiN.)
» Non \i è nulla di nascosto che non
» debba esser messo allo scoperto; nulla
» di secreto che non debba essere cono-
» sciuto. »
(S. Luca.)
Prima di squarciare i veli del tempio di Mesmer, di-
ciamo, che quanto vi ha di vero nel magnetismo non
appartiene al magnetismo, e per conseguenza non è del
magnetismo. — Ciò che pertiene al magnetismo chiamasi
errore, follìa, menzogna. — Ma questo non è lutto, al-
lontanando la follìa ed il ciarlatanismo del mestiere, la
furberia degli uni , V inganno degli altri , cosa che da
niuno si pone in dubbio, neppure dagli stessi magnetiz-
zatori, mentre essi lo confessano , e si rimbalzano gra*
ziosamente la palla, messo da parte il comparismo , le
destrezze di mano , la prestidigitazione e tutte le reti
che costituiscono il maraviglioso delle scienze occulte,
rimane ancora una parte veramente scientifica , che i
magnetizzatori , gente che s' inerpica a lutto , si sono
sforzati di far entrare nel loro campo qualificandola di
magnetismo ; fenomeni tolti ora alla fisiologia, ora alla
psicologìa, son de' fenomeni di cui le manifestazioni cono-
sciute o osservate dall' origine del mondo non hanno per
nulla a confondersi con le pretese scoperte di Mesmer e di
Puységur. In altri termini , i mesmeriani , per impin-
364 QUALCHE COSA VI DEV' ESSERE
guare il proprio bagaglio, hanno destrissimamente scritto
il loro nome sopra oggetti non pertinenti ad essi. Così,
quando i magnetizzatori ed i magnetologi ci dicono che
F amore , questa potenza che avvicina ed unisce i due
sessi tanto nelF uomo quanto negli animali, non è altro
che magnetismo , vogliamo crederlo pure, ma faremo
loro osservare che una cagna ( per servirci della loro
comparazione), o un animale qualunque , che magnetiz-
za il suo maschio quando questo è io cammino, si cura
ben poco di Mesmer e di Puységur, né ha bisogno per
o tic nere F intento della scienza magico-magnetica del si-
gnor Dupotet.
Intanto confesseremo che le fregagioni di Mesmer ed
i passaggi al contatto del sig. Marchese di Puységur
dovettero esercitare un' azione notabilissima sulle dame
della corte / e non ne vogliamo altre prove che queste
parole di Elmira quando dice a Tar tuffo:
Ali 1 di grazia lasciami io troppo mi convello.
Però sembra che.il fluido animale di Elmira agiva
in singolar modo sul cuore di queir eccellente e troppo
caldo sig. Tar tuffo, poiché le risponde:
ì nostri sensi con faciltà, s 7 mnebri ano, ec:
Checchessia , con difficoltà crediamo che F amore si
decida mai a prendere per faretra la tinozza di Mesmer,
o che la bellezza accondiscenda un giorno a cambiare il
suo specchio con quello del sig. Dupotet.
Brantome, nelle sue Vile delle donne galanti (secon-
do discorso ) , ci dice abbastanza quello a cui dobbiamo
attenerci sul tatto, sulla parola o sulla vista in amore,
e noi Io ripetiamo, non v' è bisogno del sig. Dupotet per
QUALCHE COSA Vi DLV ESSERE 365
produrre simili effetti. — Dunque conveniamo clic sotto
questo punto di veduta moltissimi, da Adamo ed Eva in
qua , hanno lavorato di magnetismo senza sospettarlo
neppure , perfettamente come il sig. Jourdain faceva
della prosa senza saperlo.
Abbiamo già veduto che Bailly, nel suo rapporto se-
creto , aveva indicato gì- inconvenienti che potevano ri-
sultare pe' costumi quando si magnetizza una giovine
nel modo che a que' tempi si usava. Non pochi magnetiz-
zatori hanno negato il fatto indicalo da Bailly, ma il
formidabile sig. Delaagelo dichiara in questi terminile E
ognora sommo vantaggio usare i passaggi ed i palpeg-
giamenti i quali anzicchè assopire i sensi li risveglia-
no. )) ( Delaage, loc. cit., p. 64. ) Indi il sig. Delaage
si trasforma in consigliere di Citerà ; confondendo 1' a-
more colla devozione appresta lezioni di civetterìa alle
dame: te Le vezzose donne, egli dice, per influire ma-
gneticamente gli uomini, non hanno che volerlo, anzi
direi , che mostrarsi , ec, ec V) (Id. p. 65.) —
Passeremo sotto silenzio, e non senza ragione, gli espe-
rimenti detti fulminanti del magnetizzatore Regazzoni, che
produce, dicono, sulle giovanette zitelle la turgidezza del
seno, anzi la lattazione ancora , e che fa nascere sem-
pre che si vuole la ninfomanìa nelle donne.
I magnetizzatori non sono contenti di far entrare l'a-
more nel magnetismo > essi hanno trovato del magne-
tismo dappertutto. — Secondo il loro modo di vedere, l'or-
ganizzazione politica di un popolo funzionerebbe real-
mente come una pila elettrica onde far circolare il fluido
politico in tutt' i membri del corpo sociale. — Volete an-
dare al teatro } è il fluido programmatico degli affìssi
che vi attira verso la sala. — Le vostre gambe stanche
si ricusano al cammino , desiderate una carrozza , è il
fluido ippico o veiculico che vi trascina da quel lato —
3GG QUALCHE COSA VI DEV' ESSERE
Se la fame stimola il vostro appetito , un fluido parti-
colare vi spingerà verso la moscaiuola e da questa al-
trove. I partigiani della tinozza di Mesmer non rincu-
lano innanzi ad alcuna tinozza , innanzi a fluido alcu-
no. Tutto ciò è stato avvalorato e sostenuto da teorie.
Chi oserebbe dunque affermare che il magnetismo non
ha un lato positivo? Se si vuol credere a' magnetizzato-
ri, tutti gli odi , le passioni , le relazioni d' interesse ,
ec, non sarebbero che sprigionamenti di elettricità; l'e-
ducazione, elettricità; la nostalgìa, elettricità; l'eloquen-
za , elettricità ; la volontà , V immaginazione, la memo-
ria, il gas, gli odori, l'intelligenza, 1" instinto, elettri-
cità ! La lettura , il gestire , la parola , la pittura , la
scultura, la musica e tutte le passioni, elettricità! elet-
tricità!
Amate il fluido? ne hanno messo in tutto.
Nel 1784,quando il rapporto di Bailly dichiarava la non
esistenza del fluido animale , che i pretesi fenomeni
magnetici non erano che un effetto della immaginazio-
ne, Servan , avvocato generale a Grenoble , gran parti-
giano del magnetismo, diceva a' commessari dell'Accade-
mia delle scienze: ce Voi negate F esistenza del fluido ,
V) signori } per me sostengo il contrario , affermo che
» 1' immaginazione è uno de" fenomeni creati da que-
)ì sto agente. »
Senza dubbio alcuno , abbiamo delle simpatie e del-
le antipatie ; spesso andiamo soggetti senza conoscer-
ne la causa alle influenze di tutto ciò che ci circonda,
ed anco delle proprie nostre azioni, delle nostre parole,
delle nostre idee. Se abbiamo il cuore onesto, amiamo
il bello, e proviamo un'avversione, una ripulsione per
ogni specie di mostruosità; proviamo orrore o entusias-
QUALCHE COSA VI DEV' ESSERE 367
mo secondo la natura delle nostre impressioni e delle
nostre idee; ma un' altra osservazione; che può aver di
comune tutto questo con le tinozze del dottor Mesmer ,
col sonnambulismo del Marchese de Puységur,con gli spiriti
del sig. Home e gli specchi magico-magnelici del sig.
Dupotet? — Nulla, assolutamente nulla, poiché non vi è
il menomo bisogno di passaggi o di fluido per far na-
scere le circostanze morali e naturalissime , nelle quali
questi fenomeni agiscono e si sviluppano. In quanto agli
effetti prodotti dalla musica sull' anima umana, bisogna
essere furiosamente magnetizzatore per non vedere in
essi che un risultato del fluido animale. La musica non
è un fluido, i tenori ed i baritoni che popolano le no-
stre selve non sono ne de' mesmeriani , ne de' sonnam-
boli. Questo ci ricorda la famosa discussione di Rousseau
e di Rameau, i quali disputarono lungamente su questo
punto senza potere scoprire come la musica agisca su
gli uomini e sugli animali (*).Seque' due grandi artisti
soccumbetlero allo impegno senza poter risolvere questa
importante quistione,dobbiamo noi sorprenderci che i ma-
gnetizzatori tronchino con un solo colpo il nodo gordiano
di tutte le difficoltà servendosi del famoso spadone ....
del fluido animale ? — Certo che no. — Mentre il ma-
gnetismo, è noto, risponde a luti' i bisogni ed é appli-
cabile a tutto. Ogni magnetizzatore ha la sua speciali-
tà in questa vasta panacea universale. Se per effetto
del fluido il sig. Gentil ritrova i cani perduti e fa com-
parire la santa Vergine , il sig. Beaux se ne serve per
isviluppare gli organi della voce, e dare alle giovanette
il gusto della musica; da un' altra banda, il sig. E. Guil-
lot, antico membro dell' Università, l' applica alla inter-
im Fin da' suoi tempi, Erodoto avea già indicato il potere della musica
sulle belve.
368 QUALCHE COSA VI DE\" ESSERE
petrazione de* capi d' opera letterari. Melomania , cani
perduti, capo-lavori letterari., tutto questo ingrossa l'epa
al magnetismo; scienza, medicina, teologìa, letteratura,
miracoli, fìsica, morale, amore, riposo , telegrafìa ( lu-
machica ), igiene, religione^ profezie, astronomìa, belle
arti, preci, stregonerìa, nulla gli sfugge.
E nel mezzo di tutta questa filastrocca scienti fico-bla*
gologica, ci si condoni la espressione,, che il magnetis-
mo permettendosi di restringere V universo nel suo pu-
gno, facendo man bassa sopra tutta la natura, spiegan-
do, o piuttosto coltivando il naturale ed il soprannatu-
rale, parlando di Dio e del diavolo, che il magnetismo,
diciamo , è venuto a collocarsi da maestro e ad insul-
tare la vera scienza. Con tanta audacia , non poteva
mancare di arrogarsi qualche tuono di verità, le cui ap-
parenze troppo gonfie di paroloni sono state bastevoli
per imporne al volgo sempre proclive ad essere sedotto.
Da ciò 1' espressione , che tanti ripetono: Qualche cosa
vi dev 1 essere ; senza dubbio vi è qualche cosa ; ma ,
studiate questo qualche cosa, imparate a conoscerlo, a
discernere la parte falsa dalla vera , e troverete che
quanto deriva da Mesmer e da Puységur non è che er-
rore, mendacio e furberia; che il lato veramente scien-
tifico, che si è tanto falsamente attribuito al magnetis-
mo (la fisiologia e la psicologìa), non è del magnetis-
mo , e che infine il suo preteso manviglioso rientra
nel campo delle allucinazioni e della follìa. — Questo
qualche cosa intanto ha fatto la fortuna del magnetis-
mo , mentre è stato il rifugio fa? prudenti, di coloro i
quali, non avendo V agio di studiare cosa alcuna, pen-
sano pure a far delle riserve in favore della loro ripu-
tazione troppo di frequente usurpata. Non lo sappiamo
noi che le restrizioni del mezzo-termine costituiscono
tutta la prudenza di chiunque mancante di luce, vuole
QUALCHE COSA VI DEV' ESSERE 309
nella sua saggezza passare per uno spirilo illuminato;
è un modo da non risicare il suo giudizio e di aver
sempre ragione col benefìcio dell' inventario. Sic-
come molli letterali si dedicarono al magnetismo , si
conghiellura che vi dovrà essere qualche cosa, ed appunto
su questa conghiettura si stabilisce la sua credenza. A
forza di udire a ripetere da tutte le bocche questa pa-
rola vaga ed insignificante , vi è qualche cosa , ci si
familiarizza questa idea , Y autorità de' nomi e del
numero finisce per esercitare la sua influenza, si sosti-
tuisce essa poco a poco air autorità de' fatti . e ciascu-
no, con tuono persuasivo, ripete da circa un secolo quel
gran motto , vuoto di senso , quello intercalare ordina-
rio di tutti coloro che non videro mai nulla: Qualche
cosa vi dev' essere ! Indi si confessa che vi sono dei
furbi e de' ciarlatani , e in sé stesso credesi un po' al
sonnambulismo artificiale, alla duplice vista , anzi an-
che a' folletti od alle scienze occulte. — La scuola di
Basilio ha detto: mentiamo, mentiamo, mentiamo, sem-
pre resterà qualche cosa. Non è forse questo il fatto del
magnetismo? — Quanto a coloro che si curvano servil-
mente innalzi all' autorità de' nomi , non ci asterremo
di citar loro la magìa, la stregoneria, l'astrologia, la
metempsicosi , e tante altre credenze più o meno reli-
giose che, senza avere per esse alcun fondamento posi-
tivo, non fecero meno il loro corso sotto l'egida de' più
grandi nomi. In materia di scienze , vi abbisognano
fatti.
No , il magnetismo , cioè la scienza de' Mesmer , de'
Puységur, degli Home , de' Dupotel, non possiede nulla
di scientifico che gli sia proprio. Tutte queste scuole
non contribuirono mai al più piccolo progresso delle
scienze morali o naturali , ed in questo meno si ferma
il loro pensiere. Il punto importante è il commercio, è
2*
370 QUALCHE COSÀ VI BEV' ESSERE
la moneta ; il rimanente non è stato pel magnetismo
che un accessorio , un mezzo di ornare la mercanzia ,
di dorar la pillola e di fare ingoiare il farmaco. — È
molto tempo che i filosofi, i quali si occuparono di fi-
siologìa, di psicologia e di metafìsica hanno osservato,
e meglio osservato che i magnetizzatori , tutto ciò che
loro è stato possibile cogliere in quest'ordine di cose.
Leggete il saggio eli Locke, sopra V intendimento uma-
no, e troverete le vedute più profonde e più ardite della
metafìsica. Ove sono i mesmeriani , o pure i sonnam-
boli, che hanno gittato un colpo d'occhio uguale nella
scienza delle idee e delle cose astratte? Leggete il mira-
bile discorso di Buffon sulla natura degli animali , e
vedrete quanto questo scritto è infinitamente superiore
a tutto quello che i magnetologi più distinti hanno
detto sulle facoltà , le passioni, l'intelligenza e l'im-
maginazione dell' uomo e degli animali ; leggete Caba-
nis , e resterete convinto che nella sua opera su i rap-
porti del fisico e del morale dell' uomo tutt' i magne-
tologi attinsero la maggior parte de' loro argomenti,
senza avere né il talento, né il genio di Cabanis. Una
moltitudine d' autori hanno osservato o ragguagliato un
gran numero di fatti naturali , di cui i magnetisti si
sono appropriati ancora per attribuirli con soverchia be-
nevolenza al fluido animale 9 o per meglio spiegarli con
tutt' altra teorìa , secondo la scuola alla quale essi per-
tengono, riferendoli sia a Dio , sia al diavolo , non ve-
dendo però che la sola ed unica causa di tutti questi
fenomeni era interamente nella loro fantasia.
Il sig. Saverio de Maistre , nel suo viaggio attorno
la mia camera , attribuisce agli abbigliamenti da viag-
gio una specie d' influenza sullo spirilo del viaggiatore.
Lungi dal negar questa influenza , ammettiamo invece
che tutt* i costumi in generale hanno quasi sempre un'a-
QUALCHE COSA VI DBy' ESSERE 371
zione ridicolissima e giovialissima sul cervello di coloro
che ne sono investiti per la prima volta. La varietà ed
il ridicolo rappresentano una parte tanto grande nella
commedia umana , che tutto questo spiegasi perfetta-
mente senza passaggi e senza tinozze. Il costume del
ciarlatano non esercita esso del pari la sua influenza
sullo spirilo de' balordi ? L' inutile tinozza di Mesmer
non era essa necessaria alla immaginazione di coloro
cui voleva egli addottrinare?
Chi non ha udito a parlare degli effetti sorprendenti
e straordinari , ma naturai issimi dell' immaginazione ,
quando è stata esaltata da un profondo dolore , da im-
mensa gioia., da un'astinenza eccessiva, da prolungate ve-
glie , da una idea fìssa o dominante , da un' affezione
nervosa ( F isterismo, F ipocondria, F epilessìa) o da altre
crisi della stessa natura; dall'imitazione, dalla prevenzione
ancora, dall'amore, dall'ira, dall'odio o dalla terna, ec.,ec?
Da cotali fatti naturalissimi , peraltro , ma derivanti più
o meno dalle circostanze normali della vita, sono nati
tutt'i racconti spacciati a piacimento e sempre esage-
rati dagli amici del maraviglioso e del soprannaturale;
tanto vero che spesso un poco di sincerità mischiasi
alle più materiali menzogne. « Con un cuore ardente
)) e delle passioni esaltate, s' immagina tutto ciò che s'im-
y> magina », ha detto il sig. Guizot. Cosicché gli ossessi
di Loudun , i tremanti di Ce venne, i convulsionari di Saint-
Médard hanno preso proporzioni colossali sotto gli occhi
e negli scritti de' nostri demonografì, la manìa de' mira-
coli se ne immischia, V ignoranza degli uni ed il ciar-
latanismo degli altri hanno fatto il resto.
Sarebbe facile scrivere de' volumi , e citare migliaia
di fatti in appoggio di quanto esponiamo, per conoscere
che l'immaginazione sola produce tutti questi fenome-
ni. Ci basterà riportarne alcuni che togliamo all' azzar-
37 u 2 QUALCHE COSA VI DEV' ESSERE
do, — Chi non conosce che i ginnosofìsti dell' India fanno
professione di sprezzare i dolori e la morie? Dominati da
un' idea religiosa, soffrono con uguale costanza il caldo
ed il freddo ; s 1 impongono le più aspre privazioni ed
abbandonano i loro corpi ad inudite torture. — « 11
j) guerriero indiano , caduto in potere de' suoi nemici,
y> condannato a perire ne' supplizi, ripone F ultima sua
Si gloria ad affrontarli con una stoica impassibilità; vede
r> lacerare e bruciar le sue carni senza che un solo la-
ri mento , un solo atto, una sola grinza del viso rive-
rì lino a' suoi carnefici il sintomo di sofferenze che que-
)) sti sarebbero avidi di scorgere, r> {V Amico delle scien*
ze, I-i giugno 1857. ) — Si legge ancora in un altro
numero dello stesso giornale, 3 maggio 1857,, sul conto
delle superstizioni indiane:
•(.( Neil' entusiasmo del fanatismo , nello eccesso della
r> collera , nell' ebbrezza della pugna , nell' esaltazione
)) della follia , vi sono momenti ne' quali la sensibilità
)) è talmente soggiogala o indebolita, che delle impres-
)) sioni dolorose in tempi normali passano in quel mo-
li mento inosservate .... La volontà sia qualunque il
)) suo motore, è decisamente la più forte di tutte le fa-
ri colta dell' uomo, essa giunge anche a far lacere la sen-
r> sibilila. r> — Quando lo spirito è tenacemente preoc-
cupato , i sensi sembrano dimenticare sé stessi. Si rac-
conta che S. Bernardo trovandosi , nel mezzo del suo
desinare 1 immerso in una profonda meditazione , bevve
macchinalmente un gran bicchiere di olio senza neppure
avvedersene. — Ricorderemo l'intiepidita di Muzio Scevola,
abbandonando eroicamente la sua destra alle fiamme; —
e quel giou'ne Lacedemone, che si lasciò divorare in si-
lenzio, anzicchè tradir sé stesse mostrando la volpe che
aveva rubata ; — ed i nostri valorosi soldati versando
il loro sangue su' campi di battaglia senza menoma-
QUALCHE COSA VI DEV* ESSERE 373
mente accorgersi delle loro ferite* — ed il capitano Du-
petit - Thovars 9 il quale , privato di quattro membri
da una palla di cannone , si fece situare sovra un ba-
rile di crusca per comandare al suo equipaggio gì' ulti-
mi preparativi del combattimento. Migliaia di fatti ana-
loghi potrebbero ancora essere citati. — La Gazzetta
de' Tribunali del 19 decembre 1851 menziona una let-
tera provvedente dalla Danimarca, nella quale si annun-
zia che tre fanciulli si troncarono la lingua senza muo-
vere le ciglia 'perchè volevano forzarli a cantare. —
11 sig. Roux, nella seduta del 2i gennaio 1837, riferi-
sce il seguente fatto all' Accademia di medicina : a Àn-
y) ni or sono, dice egli, fui chiamato per operare una
ì) signora, la quale aveva delle escrescenze nelle parti
)) pudendi. Non volendo essere conosciuta , essa mi ri-
)) cevette con una maschera al viso ed in una casa estra-
di nea. L' operazione durò un buon quarto di ora , e
)) T ammalata non alzò un lamento per tema di tra-
y> dire il suo incognito. y> — Che sono dunque, al con-
fronto di questi fatti , le trafitture di una spilla che i
nostri magnetizzatori fanno a' loro sonnamboli, onde pro-
vare la loro insensibilità al dolore ? Siamo stali testi-
moni di questa specie di sperimenti fatti su di una per-
sona, la quale dopo qualche tempo ci ha confessato che
noìl era affatto sonnambula. I sig. magnetizzatori sanno
ugualmente bene che noi , esistere qui in Parigi persone
le quali esercitano questo tristo mestiere. Ricordatevi che
i fakiri dell' India sono pagati da' preti per fare lo stesso
mestiere, « Cotestà genie era là p agata da' brami
per figurare in questo sanguinolento spettacolo. )) [L'A-
mico delle scienze, 3 maggio 1857.)
In fatto d' insensibilità, i magnetizzatori citano spesso
con enfasi gli esperimenti del loro collega Regazzoni.
Ma un' altra volta ancora^ quel magnetizzatore non opera
374 QUALCHE CÒSA VI DEV' ESSERE
che sopra i suoi passivi , e diremo, che quello che si
fa da esso è ben poca cosa al parallelo de' mangiatori
di fuoco, e degli ingoiato ri di spade che vedonsi su i tea-
tri. D' altronde , migliaia d' increduli come noi possono
sfidare impunemente la potenza del sig. Regazzoni.Egli
ha bisogno di un pubblico a se, come a Marcellino ab'
bisognava Alessio. (Gentil.)
Tra i fenomeni da attribuire a' traviamenti di una
immaginazione esaltata, citeremo ancora quelli che na-
scono dalla influenza dell' imitazione , e vedremo che
questa immaginazione può essere vinta dal timore. Plu-
tarco ci fa conoscere che le giovanetto di Mileto ebbero
per un certo tempo la manìa del suicidio ; s' impicca-
vano. I magistrati , per combattere quella contagiosa
epidemia, ordinarono che tutte coloro che si sarebbero
impiccate fossero esposte al pubblico,, interamente nude
e col capestro al collo. L' epidemìa cessò immantinen-
ti. — Non ignorasi che V epilessia è qualche volta con-
tagiosa , e che in tal caso , il solo esempio può pro-
pagare il male agendo sulle immaginazioni deboli che
ne sono colpite. Questa malattìa, ben conosciuta presso
gli antichi , chiamavasi in Roma malattìa de' comizi
[morbus comitiorum). Un giorno l'epilessìa contagiosa
si dichiarò nell'ospedale di Harlem; tutte le donne cade-
vano convulse. Il celebre Boerhaave , allora medico
in capo in quel!' ospedale > fece portare uno scalda-
vivante ardente nel mezzo della sala degli epilettici, e
comandò che si facesse arroventare un ferro; se ne im-
possessò , e minacciò bruciare la prima che cadesse in
convulsioni: nell' istante medesimo cessò 1' epidemia. — Ci-
teremo ancora per ricordo, e come pertinente a' fenomeni
dello stess'ordine, la danza delle donne suliolle, le quali,
nel vedere i loro consorti disfatti dalle armate di Ali ,
pachi di Giannina , presero tosto il partito di preci-
QUALCHE COSA VI DKv' ESSERE 375
pitarsi dall' alto delle rocce. ( Vedi il quadro di Schef-
fer il primo) — L'influenza morale dell'esempio è così
potente che quasi rendesi irresistibile « Ammettete un
« poltrone , dice Voltaire , nel regimento de' moschet-
ta lieri bigi , ed all' istante ne farete un bravo. )) —
Chi non conosce ancora , per propria esperienza , che
T immaginazione opera in modo notabilissimo su tutte
le nostre funzioni vitali , che ne risultano effetti i quali
modificano , per così dire , lo stato de' nostri organi ,
e che lo stato morale dipende spesso dallo stato di sa-
nità 9 e qualche volta anche la vita o la morte ? Que-
sta non è altro che una delle fasi della storia delle pas-
sioni. Quanti sono periti, non di choléra , ma per tema
di morir di choléra. Ciò è tanto vero, che certi magne-
tizzatori , dimenticando la loro parte di fluidisti secondo
Mesmer , o di addormentatori secondo Puvségur, hanno
proposto di usare della medicina immaginativa , som-
ministrando al loro ammalato la terapeutica della spe-
ranza e F igiene della fede. Non è possibile confessare
più completamente la nullità del magnetismo ; e certa-
mente bisogna mettervi più che della buona volontà
per non vedere in tutti questi fatti la prova dell'esisten-
za del fluido animale o di una qualunque teoria ma-
gnetica.
Altre volte , non solo lo spirilo , ma i sensi medesimi
sono potentemente presi dagli effetti della immaginazio-
ne, quando stimolali da un vivo desiderio o da uno straor-
dinario bisogno di mangiare diciamo , parlando di una
vivanda o di una bibita , che /' acqua ci viene alla boc-
ca. I magnetizzatori che non sanno mai contenersi ne'
limili della verità , hanno esagerati lutti questi effet-
ti, e giunsero sino a pretendere che uno può realmente
ubbriacarsi con dell' acqua chiara , quante volte si figuri
di bere degli eccellenti vini ; o de' liquori alcolizzati.
376 QUALCHE COSA Yl DEV' ESSERE
Se è cosi avranno sfidalo tutte le malattie delle vigne.
Non è pure agli effetti dell' immaginazione che biso-
gna attribuire 1' idea di essere punzecchiato quando si
entra in un luogo ove vi sono de' moseherini, delle zan-
zare , delle formiche o qualunque altra specie d' inset-
to ? — Parlammo del contagio dell' esempio sugli epi-
lettici ; chi non conosce che lo sbadigliamento ed il
riso provocano spesso , senza verun' altra causa , gli
stessi effetti in quelli che vi sono presenti ? Molli anzi
sbadigliano facilissimamente nel ripetere più volte di
seguito , e con lentezza il seguente verso , il quale non
manca di una certa armonìa imitativa;
QTJE LE BAILLY QUI BULLE AILLE BAILLER AlLLEURS !
Non la finiremmo mai , se volessimo citare luti' i fat-
ti che possono ricordarsi a questo proposito. Abbiamo
detto troppo per provare che P immaginazione , agendo
so Ito 1' influenza di una delle cause da noi indicate ,
può anche produrre molti altri effetti i quali , per es-
sere ollremodo sorprendenti ( poiché derivano dalle cir-
costanze normali della vita), non appartengono meno
all' ordine naturale , e conseguentemente alla siienza.
Questi fenomeni , che furono più o meno studiati, pos-
sono esserlo ancora senza che si abbia menomamente la
necessità di ricorrere alle scuole magnetiche. Invece , se
si vogliono studiare con profìtto, non bisogna mischiarvi
ne tinozze , né ombre , ne fantasmagorìa , ne specchi
magici. E uno studio tutto filosofico , i cui fatti perfet-
tamente cogniti a' fisiologi ed agli psicologi, non hanno
per nulla uopo dell' ipotesi di un fluido per essere in-
lerpetrati, spiegati o compresi. Esistevano tutti , perfet-
tamente come esistono oggi , molto prima della prelesa
scoperta del magnetismo , ed i magnetizzatori non vi
QUALCHE COSA VI DEv' ESSERE 377
hanno aggiunto nulla, tranne la esagerazione iperbolica
de' più mostruosi errori. Se la opinione che qui formo-
liamo potesse incontrar qualche dubbio nello spirito di
qualche lettore , citeremmo le seguenti parole che ci
porge il barone d' Henin , segretario della Società del
magnetismo di Parigi. Questo coscienzioso magnetizzatore
ha fatto a tal riguardo le più ampie dichiarazioni. Ec-
co come dice ; ce Non è che V ignoranza , la pertina-
(.{ eia o la irriflessione che ha potuto distrarre i fé-
( nomcni magnetici dal campo dell'immaginazione
« Tutti gli effetti fisiologici che potrebbero nascere
a dalla pratica del magnetismo animale non sono do-
a FUTI CHE AL POTERE DELL' IMMAGINAZIONE / U Campo
a è tanto esteso , e nel medesimo tempo così poco
{{ conosciuto da'magnetologi, che non è da maravigliare
iX di vederli sedotti, ingannati , ed illusi da' loro prò-
a prì vaneggiamenti. )) ( Archivi del magnetismo, t.
HI. p. 54. ) — Aggiungeremo che non solo tutti que-
sti fenomeni sono prodotti per la sola opera dell'imma-
ginazione , ma bensì che non è concesso ad alcuno di
riprodurli fuori le circostanze naturali nelle quali na-
scono ordinariamente.
Sicché il magnetismo animale non possiede realmen-
te verun bene che siagli propjrio. Là ove trovavasi un
atomo di vero (che non mai perteneva ad essi), i ma-
gnetizzatori hanno creato un oceano di menzogne ( lo-
ro pertinenza ) > o piuttosto costituirono la falsa loro
scienza con lutf i vecchi avvanzi nostro retaggio delle
religioni pagane, e che ne fecero prestilo alle scien-
ze occulte. Il fluido animale e cosmico di Mesmer , là
duplice visla di Puységur , 1' evocazioni di Hume e gli
specchi magici di Dupotet non si rannodano per alcun
verso a' veri fenomeni della natura.
La passione del superslizioso , che tanto alleila V i-
378 QUALCHE COSA VI DEV' ESSERE
gnoranza , fu in ogni epoca P appannaggio di un gran
numero di poeti. Furono essi che sparsero tante folle cre-
denze e l'amore del prodigioso presso tutt' i popoli, essi
propagarono e perpetuarono quel falso gusto che carat-
terizza l'infanzia dello spirito. Quasi noi tutti ahhiamo
amalo i racconti delle fate ed i romanzi prima di ap-
plicare il nostro giudizio ed il nostro cuore alla cono-
scenza della verità. I hardi dell' ignoranza e del men-
dacio , in difetto di verità celebrarono menzogne > er-
rori , un mondo , cieli totalmente immaginari.
Ove manca un bene reale il dolce errore abbonda.
Delille avrebbe potuto dire lo stolto errore abbonda,
il suo verso non sarebbe stato peggiore ; poiché il
mendacio , per essere largamente e saggiamente misu-
rato, non è meno un male, tento più dannoso per quan-
to F é seducente. La missione del vero poeta é di gui-
dare, d' illuminare gli uomini ; d' insegnar loro la ve-
rità , e non già smarrirli perdendo sé slesso ne' propri
vaneggiamenti. Noi siamo di coloro che credono il buon
senso compagno indivisibile della poesia , e che la ra-
gione debbe trovar sempre il suo posto a fianco della
rima. Noi pensiamo col sig. di Lamartine che « senza
ik il giudizio il genio diventa una malattia mentale. y>
Gli uomini di genio , è vero , spesso agli occhi del
volgo passarono per folli ; ma ciò che sempre distinse
que' sublimi folli da tutt' i cervelli infermi, di cui ab-
bonda P universo , fu il vedere in essi il vero genio co-
stantemente in accordo con la ragione , il buon senso
e la verità.
L' immaginazione quando non è diretta dalla ragione,
lungi dall'essere la scaturigine più feconda, produttrice
di grandi ingegni , diventa la cagione principale di tul-
QUALCHE COSA VI DE\' ESSERE 379
te le aberrazioni dello spirito. Da ciò due specie d' im-
maginazioni , F una che concepisce , che coglie tuli' i
rapporti del hello , li giudica , ne fa il confronto , li
mette in ordine , li ravviva ; è il genio : 1' altra che
vagando ? fende le nubi , percorre le campagne, scom-
pone le migliori intelligenze ; è la Mazzarella della ca-
sa , per esprimerci come S. Teresa. — Quest' ultima
immaginazione caratterizza ad un grado eminente la
maggior parte de' magnetizzatori e dei magnetologi ,
classe inclinata ognora verso il prodigioso , e proclive
alle idee superstiziose. Que* che si abbandonano allo
studio filosofico della follìa troveranno dunque ne' par-
tigiani del magnetismo animale vasta materia per le
loro investigazioni ; mentre sarebbe vano il dissimular-
lo , la follìa , quest' oidio dello spirito , sembra essere
una delle conseguenze inevitabili della scienza mesme-
riana per chiunque vi si dedica con un certo impegno.
1 magnetizzatori più distinti , essi stessi , si resero
giustizia su questo rapporto. Abbiamo già citata V opi-
nione del dottore Beaux , il quale ha detto 9 parlando
de 1 suoi colleghi : a La maggior parte sono di una
« estrema credulità , e capaci dì applaudire la peste
tt se alla loro presenza si elogiasse. )) Un altro som-
mo e dotto magnetizzatore , che si firma Elifas Levi
( e che traduce il suo nome in francese in Alphonse-
Louis Constant ) , dichiara che a per non rendersi idio-
a ta abbandonandosi a simili sperimenti , bisogna es-
ce sere già demente. )) Ricorderemo inoltre senza ripe-
terlo qui , i punti citati del giornale del sig. Dupolel ,
il quale conferma questa stessa opinione _, e richiame-
remo infine alla memoria le seguenti linee , scritte dal-
l' antico segretario della Società del magnetismo anima-
le, sig. barone d' Hénin di Cuvillers, di cui abbiamo già
parlalo.
380 QUALCHE COSA VI DEV' ESSEllE
u Tuli'i seguaci fanatici del magnetismo animale man-
» canti d' istruzione , ed in particolar modo i flnidisti
)) o magnetologi, il cui intendimento e la logica trovasi
y) spesso in errore , sono tutti più o meno presi di Al-
)) lucinamento. E una specie d' infermità mentale comu-
» nissima tra coloro che , senza riflettere , si occupano
r> ardentemente del magnetismo animale. Si accusano
)) a torto dunque che vogliono fare degli illusi ; biso-
» gna invece compiangerli ed illuminandoli cercare dis-
y> ingannarli ; se è possibile ; poiché sono essi stessi
y> i primi ingannali dalle proprie illusioni : si credono
y> infine favoriti del dono di far miracoli , e quelli prin-
y> cipalmenle che osano aggiungere all' uso del magneti-
y) sino pratiche religiose. )) ( Archivio del magnetismo ,
t. VII , pag. 30. )
Dopo simili dichiarazioni , bisogna pur decidersi ad
ammettere che la demenza è in realtà una delle parli
integrali del magnetismo. Come potrebb' essere il con-
trario quando ci vediamo circondali da migliaia di
uomini illuminati , i quali sono più o meno presi
da questa specie di epidemia che consiste a crede-
re a' fenomeni della duplice vista , ce. ? Eh ! perchè
un visionario avrà delle visioni , perchè si figure-
rà egli di vedere senza il soccorso degli occhi, per-
chè si darà il titolo di profeta o d' illuminato , il suo
disordinamento di spirito basterà per iscuolcre il vostro,
e vi farete avanti , in nome della ragione e del pro-
gresso , a bandir l'anatema alla scienza, l'anatema a'
dotti, che adempiono fedelmente il loro mandato respin-
gendo tutte queste follie! Ma non comprendete dunque
che luti' i pretesi portenti del sonnambulismo non esi-
stono che ne' cervelli allucinati ! Ne volete un' altra pro-
va ancora ? La troviamo nella dottrina della Necessità
della fede. Tuli' i magnetizzatori che si conoscono, co-
me i sig. Jobard e Mathieu, hanno consideralo questo
QUALCHE COSA VI DEV ? ESSERE 381
punto come una condizione sine qua non , un elemen-
to indispensabile alla necessità dello esperimento. Se il
vostro spirito non è colpito anticipatamente da ciò che
sarete per vedere , il vostro cranio non é permeabile
ad una delle dottrine del fluido , il fenomeno non avrà
luogo. La pitonessa resterà mutola. — La causa occul-
ta produttrice di questo fenomeno risiede dunque unica-
mente nell' allucinazione , mentre vi abbisogna un cer-
vello eccezionale , un cervello formato espressamente
perchè 1' esperimento riesca. Ah ! se il fatto esistesse
davvero in natura, le cose andrebbero in altro modo ;
per amore o per forza , questo fatto materiale si pro-
durrebbe venendo bruscamente ad illuminarvi o a con-
fondervi a dispetto della vostra credenza. Nell'ordine mo-
rale come nel? ordine fisico , le leggi della natura sono
immutabili e molto poco si curano di ciò che si pensa
o non si pensa di esse ali ra quando compiono la loro
missione. 1 magnetizzatori, è vero, veggono diversamente
le cose ; le loro relazioni con le divinità celesti ed in-
fernali li mettono anche nel caso di acquistare cogni-
zioni che non si trovano negi 'increduli. Nella nostra igno-
ranza tutta materiale, seguiamo orma ad orma il sen-
tiero di S. Tommaso Didimo , e nulla da noi sa-
rà reietto , neppure il magnetismo , senza averlo stu-
diato. Neil' aspettativa dunque che gì' incaponiti dell' In-
stituto volessero pur creare nel seno dell' Accademia una
sezione di scienze occulte per persuaderci sopra tutt' i
misteri delta piccola e della grande cabala , ci permet-
teremo togliere dalle opere de' più' celebri magnetizza-
tori alcuni di que' brillanti brani scritti veramente
per illuminare gì' increduli ed insegnare a tutt' i lettori
quanto vi è di vero nel magnetismo, e perchè ciascuno
sappia meglio ancora a che attenersi su questa frase tanto
importante , qualche cosa vi dev' essere.
In quanto a noi sosteniamo , che non solo non vi è
oS'2 QUALCHE COSA VI DEV'ESSERE
nulla , ma ancora, che le triste teorie di Mesmer , di
Puységur ed altri sono totalmente prive di fondamento,
che anzi non hanno il merito della novità , e che il
loro esame prova sino alP evidenza , che non vi può
esser nulla. Non vi è ne fluido animale , riè sonnam-
bulismo artificiale , ne magia , ne stregoneria ; tutte
queste pretese scienze non posseggono in realtà alcun
fatto scientifico , e quando a forza di molestia , di
stento e di violenza si arriva a provocare il sonno
in un ammalato o in un passivo cui si è lungamen-
te spossalo ( ciò che mai si ottiene in uno di vigorosa
salute, e del quale i sensi sono in calma), quel sonno
non è che sonno ordinario. Non partecipa affatto delle
proprietà prodigiose del preteso sonno magnetico. Spes-
so sono delle destrezze di compari , ma fuori questo , e
falsa del tutto l'esistenza tra V addormentatore ed il suo
passivo di un rapporto o di uno stato psichico , tran-
ne le relazioni ordinane della vita comune. Non solo la
cosa è insussistente , ma non può essa esistere. L'invio-
labilità dell' umana idea è guarentita dalla stessa natu-
ra delle operazioni dello spirito ; e per essere pienamen-
te convinti di questo semplice fatto , basta conoscere il
sistema della nostra organizzazione fìsica , la funzione
particolare di ciascuno de' nostri organi. Il preteso rap-
porto magnetico de' magnetizzatori ci traccia dunque
esattamente la linea di demarcazione che separa il vero
dal falso , il naturale dal soprannaturale , il ragione-
vole dal prestigioso , il buon senso dall' assurdo. Le
funzioni organiche dell' economia animale innalzano in
eterno una barriera insormontabile a tutte le pretensio-
ni de' magnetizzatori , e fanno molto categoricamente
rientrar luti' i fenomeni chiamati magnetici nel campo
della magia e delle scienze occulte. In una parola , lì
ove ha principio il cosi detto magnetismo incomincia
QUALCHE COSA VI DEV'ESSERE 383
contemporaneamente il ciarlatanismo; mentre i fenomeni
fisiologici risultanti dagli effetti dell' immaginazione , e
che si osservano in certe circostanze anormali non costi-
tuiscono alcuna scoverta magnetica , non sono V opera
di scuola alcuna , e non furono né studiati , né svilup-
pati , né ampliati da alcun magnetizzzatore. Ciò che co-
nosciamo di essi , lo conosciamo prima della scoperta
di Mesmer e di altri.
Preghiamo dunque i magnetizzatori leali di operare
con un poco più di accuratezza , e siamo convinti che
non larderanno molto a dividere le nostre opinioni ; li
esortiamo massimamente a spogliarsi di ogni solletico
d' interesse e di romperla totalmente con la loro clien-
tela ; mentre que' che vivono di tal mestiere , saran-
no sempre cattivi giudici nella presente quistione. —
Lo negheranno, è troppo naturale , ma il pubblico va-
luterà. — Siamo persuasi che tra essi , coloro che di
buon grado vorranno seguire i nostri consigli , ricono-
sceranno di leggieri la verità di quanto abbiamo espo-
sto. Riconosceranno ugualmente con l' imperatore Napo-
leone I, ed estraneamente a qualunque discussione teo-
rica, che le loro conclusioni sono false , poiché i fatti
MANCANO.
Passiamo ora a' fenomeni extramagnetici della perlu-
cidità, e non trasandiamo d' intimare la stoltezza uma-
na al tribunale della ragione, giacché solamente nello
scoprir la causa del male vi può essere speranza di cer-
carne il rimedio.
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE
O MONUMENTO DELLA DEMENZA UMANA
NEL XIX SECOLO f*>.
« Iddio, nel creare i cervelli umani non
» li ha garentiti. »
(Montesquieu.)
« Postremo nemo aegrotus quisquam
» somniat tam infondimi quod non ali-
» quis dicat philosophus ...»
« Sfido un infermo ad inventare , so-
» gnando, qualche cosa troppo mostruo-
» so, per non trovarsi pronto un fìlo-
» sofo qualunque che la sostenga. »
(Varrone.)
« — Che sono sciocchi gli spiritosi!
» — V'ha chi il dice.
» — Ma però non vogliono crederlo.
» — Hanno torto. »
(Beaumarchais, Figaro.)
Adesione del R, P. Lacordaire.
ù 11 magnetismo é una particella staccala da un gran-
de edifìcio, è l'ultimo raggio della potenza adamica de-
stinata a confondere la ragione umana, umiliandola
(*) Le non poche citazioni che riprodurremo qui, la maggior parte in ex-
temo, sono tolte tra mille, e non presentano che un debolissimo saggio di
cièche il magnetismo ha prodotto in questo genere. Diamo il presente capi-
tolo come esempio singolare delle strane aberrazioni nelle quali possono
cadere i seguaci di Mesmer ed i partigiani del magnetismo animale, meu-
tre tra i sottoscritti distinti autori di questi articoli, vi figurano non solo le
sommità della scienza mesmeriana, ma ancora molti uomini di onore ed
intelligenti, convinti della realtà del magnetismo e che non ne fanno
traffico mercenario,
Pe' sig. magnetizzatori queste eccentricità non hanno nulla di ecccn-
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE 385
innanzi a Dio; è un fenomeno spettante all' ordine pro-
fetico . . .
Immerso in un sonno artificiale, l' uomo vede attra-
verso i corpi opachi, a distanza, ec, ec. » (Conferejize
a Notre-Dame, 1846.)
LE BELLEZZE DELLO SPIRITO LtflXO molto inferiori
allo spirito delle «avole.
a Nel mentre clic Lutero scriveva, degli esseri senza
nome ghignavano attorno a lui, ed egli gittava loro al
viso il suo calamaio. Credo agli spiriti percussori d' À-
merica , attestati da quattordici mila firme. Abbiamo
entrambi udilo con le nostre orecchie, e veduto co' nostri
occhi, delle tavole dettare pagine lanlo sublimi , che ,
supponendo una mistificazione, Roberto-Macario sarebbe
stato ben poca cosa, bisognava aver Dante! e Dante an-
cora sarebbe slato meschinissimo ; Dante non improvi-
sò il suo poema : invece la tavola dettava non ap-
pena volevasi , il giorno , la sera ;• le mani non dove-
vano che toccarla; sopra una quislione imprevista, avan-
zata, poco monta da chi, essa andava, ragionava, discu-
teva, replicava alle obbiezioni pel tratto di molte ore. T)
(Augusto Vaquerie, Profili emorfie, p. 310.)
trico, e gli spiriti che ammettono la visione attraverso i corpi opachi , pos-
sono senza ulteriori inconvenienti ammettere tutti gli altri fìtti che
trascriveremo. Sormontato una volta il confine del possibile, non conoscia-
mo più l'impossibile, e non vie in realtà ragione alcuna per non ammettere
questo, piuttosto che quello. L'uomo di buon senso domanderà a sé stesso
per chi furono scritti simili libri?. . . .Da chi? è inutile. Tranne una o due
eccezioni presso a poco, gli autori hanno firmato, hanno avuto il coraggio
della loro opinione, ce ne congratuliamo con essi. però qiiesl' ultimo tratto
terminerà di dipingerli
2o
386 ECCENTRICITÀ MAGNETICHE
Un nuovo criterio pratico.
c( Una di quelle testimonianze eccezionali , fuori mi-
sura , che avrebbe dovuto piuttosto aprire gli occhi di
ciascuno sul mio conto, é l'apparizione di Juamta, rac-
conto dettato da una seggiola . . .
ce Iddio ha concesso ad una seggiola il potere di ri-
condurre a Lui gY increduli operando de' miracoli. Gli
uomini hanno sprezzato la seggiola, e la seggiola da
quel momento ha ricusato la sua divina parola a coloro
che hanno negato il dito di Dio in quel fenomeno...
Verrà un giorno, nel quale la seggiola sarà 1' organo
solenne ed infallibile della verità... y> (V. Hennequin _,
Religione , p. 610. )
Grande elevazione di temperatura prodotta senza
combustibile e pel solo effetto della volontà.
Prendasi con la mano un ciottolo al grado di tem-
peratura atmosferica. Al comando del professore que-
sto ciottolo si riscalderà talmente , che chi lo tiene
sarà obbligato gittarlo con la stessa pantomima e le
stesse alterazioni della flsonomia di colui, che si sente
fortemente scottato. Un disco posto nelle mani della
persona medesima produrrà una uguale impressione di
calore ; questa volta però i suoi sforzi saranno vani per
i sbarazzarsene perchè lo sperimentatore non vorrà che
riapri la mano. Se al sig. Philips piacesse che uno per-
da la memoria > questi dimenticherà le lettere dell' al-
fabeto , ed anche il suo proprio nome. >ì ( P. Philips,
Elettro-Dinamismo vitale , citalo dal sig, Figui^r ,
Presse del 23 Febraio 1856. )■
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE 387
Evocazione del demonto.
c( Entriamo nella magia. Andiamo ad affrontare fi-
no nel suo santuario il nero nume della tregenda , il
formidabile caprone di Mendès. Qui i timidi debbono
chiudere il libro , e coloro i quali sono soggetti alle
impressioni nervose faranno bene di distrarsi o rifiutar-
si ; ma noi e 1 imponemmo un obbligo , dobbiamo me-
narlo a termine.
ce Attacchiamo subilo francamente ed arditamente la
quislione :
ce Esiste il demonio ?
et Cos' è mai il demonio ?
« Alla prima domanda , la scienza tace ; la filosofia
nega o arrischia , e la sola religione risponde affer-
mativamente.
ce Alla seconda , la religione dice che il demonio e
T angelo decaduto ; la filosofìa occulta accetta e spiega
questa definizione.... Le evocazioni della goézia e della
demonomanzìa hanno dunque un risultato ? — Si, certa-
mente, un risultalo incontrastabile > e tanto terribile che
non può raccontarsi dalle leggende !
ce Quando si chiama il diavolo con le debite cerimo-
nie , il diavolo si presenta e LO SI VEDE.
ce Per non morire fulminalo da quella vista , per non
divenire catalettico o idiota, bisogna essere già pazzo.))
( Elifas-Levi — V abbate G ...... t , Dogma e ritua-
le dell 7 alta magìa , p. 215. )
3S8 ECCENTRICITÀ MAGNETE (IV.
Appello a dotti.
« Non sono mica un allucinato , ne ho date sufficien-
ti prove: credo, non essere mai ricorso all' intervento di
alcun potere soprannaturale per isp. egare tutti questi
fatti ; mi pongo io stesso al cospetto di me medesimo,
sperimento , ragiono , e provo.
a Quando una tavola agitata sotto la mano di quat-
tro persone , me compreso . rispondendo ad una do-
manda che le diligo , mi annunzia , anticipai amente ,
il numero delle parole e delle lettere che conterrà la sua
risposta , spesso lunghissima , e non si sbaglia ne sul
numero delle lettere, né su quello delle parole , è la mia
ragione forse che produce ciò ? se è così che lo provi
anche un accademico.
ce Quando essa mi detta una risposta di più versi, inco-
minciando dallo scrivere l'ultima lettera dell' ultima pa-
rola dell' ultimo verso, e prosegue sempre in tal modo
ricalando sino alla prima lettera della strofa, è la mia
ragione forse che fa ciò ? allora che lo provi uu acca-
demico.
ce Quando propongo all' essere ragionevole creato
netìa mia tavola 1' estratto di cinque radici cubiche del
numero composto di otto cifre, e che essa mi produce
questo in tre minuti , quando a me abbisognerebbero
due ore , con una tavola di logaritmi , per verificare
1' esattezza di quel calcolo instruttivo,, è ancora la mia
ragione che opera ciò ? allora che lo provi un accade-
mico.
« Or questo lo dico a tutti, lo affermo sul mio onore e
sulla mia vita, e lo fo pubblico con la stampa >i
(A. A. Morin, Rivista filosofica e relig., maggio 856).
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE 389
Nuove proprietà dell' essenza di rosa magnetizzata.
« 11 magnetizzatore Regazzoni magnetizzò ima rosa
facendone aspirare il quasi-odore a tutte le sonnambule,
ed i passivi provavano ciascuno una diversa sensazione;
questo rideva, quell'altro piangeva, 1" una s'inginocchia-
va , F altra declamava )> ( Unione magnetica del 25 ot-
tobre 1856.)
La scienza infusa.
u L' intelligenza infinita dominando la materia , ri-
sulta da', fenomeni del magnetismo universale che, nella
sua indipendenza , conserva i tre principi della calami-
ta, mostra che l'intelligenza è una nella sua trinità
a Ho ricevuto certamente la consacrazione della mano
dal paraclito, e posso aggiungere ancora, che un' altra
volta come Mosè, nel mezzo de' tuoni e delle saette mi
sono trovato nel cespuglio ardente; che inoltre V assistenza
di Dio non mi ha abbandonato , mentre per una volon-
tà costante mi ha fatto conoscere , senza studi preven-
tivi , tutte le più ardue scienze. Io che conosco appena
il valore, il significalo positivo delle voci a cui corrispon-
dono. » ( Demon ville, Mas-sunto filosofico, p. 47. )
troceflssione per attrazione a distanza.
v( Vi sono individui talmente impressionabili all' at-
trazione , che si può attirarli attraverso di un muro, di
un tramezzo ed ivi lasciarli attaccati, come se fossero cro-
cefissi ; si può ancora metterli col dosso rivolto ed ap-
poggiati l'uno sopra dell'altro, a quattro, cinque o sei, ed
essi saranno suscettibili di essere smossi, attirando, il ma-
300 EOCENTRICITÀ MAGNETICHE
gnetfzzatore, il suo passivo coli l'attrazione, allontanandosi
dal gruppo ; si può , magnetizzando la spalliera ed il
seggio di una sedia , con la volontà di attaccaceli, fa-
re che vi seggano ; non potranno più rialzarsi. y>
( V unione magnetica del 10 giugno 1856. )
La diplomazia a cielo aperto.
« Richiamerei la vostra attenzione su questo fatto ,
che una volta stabiliti i rapporti magnetici, la sonnam-
bula può conoscere ciò che avviene nel gabinetto più
segreto di un capo di parlilo, leggere nelle idee le più
recondite , e rivelare tutto il passalo della persona che
si studia; infine svelare i sentimenti e le intenzioni vere
de' diplomatici stranieri, di chiunque su cui la propria
attenzione è chiamata. y> ( Mongruel, estratto di una let-
tera diretta al governo provvisorio, 1.° aprile 18-48.)
Il collaboratore del big, Ilcuncquin
« V anima della terra è l' ausiliaria permanente de'
miei lavori. Arrivato al bronzo , colore dell' udito , ho
dovuto domandare a me slesso, perchè la musica porta-
va nella sua divisa una tinta di nero o di egoismo, va-
le a dire d'individualismo, o di assenza di assodamen-
to, )) (V. Hennequin. loc. cit. p. 457. )
Creazione di una nuova specie d' insetti.
« 11 sig. Cross di Broomfìeld voleva tentare., or sono
venti anni, una cristallizzazione con l'apparecchio vol-
taico. Aveva per conseguenza, riscaldato un ciottolo al
bianco, l'aveva immerso nell'acqua per ridurlo in pol-
vere , ed avealo dopo così ridotto > saturato di acido
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE 391
muriatico. La sua mistura trovavasi in un recipiente. Un
pezzo di flanella > tuffata entro , aveva una delle sue
estremità sporgente al disopra di un imbuto , d' onde la
cennata mistura cadeva a gocce sopra mi pezzetto di mi-
nerale ferruginoso del Vesuvio , anticipatamente anche
questo portato allo stesso grado di calore, acciocché ve-
run germe vitale non vi si potesse conservare. In fine,
due fili partenti ciascuno da una delle estremità della bat-
terìa voltaica del sig. Cross , poggiavano sul detto pezzo
di minerale , ed ogni giorno portavasi egli a vedere il
progresso del suo esperimento. Al quattordicesimo gior-
no , si avvide di qualche macchiolina bianca sul mi-
nerale. Quattro giorni dopo quelle macchioline si erano
prolungate prendendo una forma ovale. Credette che fos-
sero degli indizi di cristalli ; ma eccessiva fu la sua sor-
presa al ventiduesimo giorno : ciascuno di que 7 corpicini
bianchi aveva proiettato otto zampe.
y> Non poteva piegarsi a credere che fossero degli es-
seri viventi. Il suo dubbio fu dissipato il venlesimoseslo
giorno; egli vide che si muovevano , si nutrivano ; erano
insetti perfettamente: ve n' erano da diciotto o venti.
moltissimi li hanno veduti, né mai ne avevano veduto
gli uguali ; somigliavano a vermicciuoli con otto zam-
pe , quattro peli alla coda ed i fianchi abbondantemente
vellosi. I loro movimenti erano visibili ad occhio nudo,
bigia la loro tinta, la loro sostanza polposa. Sembrava
che si alimentassero delle molecole pietrose del fluido,
e, quello che rendeva la cosa anche più singolare, era
la natura stessa del fluido , un acido che strugge all'i-
stante la vita-
» Il Sig. Cross volle conoscere se questi insetti pro-
venivano dall'acido o dalla selce. Perciò ridusse un al-
tro ciottolo in gelatina , senza unirvi acido e v' immer-
se un filo di argento attaccalo pe' due capi a' due poli
392 ECCENTRICITÀ MAGNETICHE
della batteria, in guisa da apportare al fluido una cor-
rente elettrica incessante. Tre settimane dopo , si fece
ad osservare i suoi poli , ed all'uno de' due capi dd filo
vide uno di quegli strani insetti.
ce Ecco sufficientemente, credo, come dimostrare che
l'elettricità è il principio, non solo del moto,, ma bensì
ancora della vita animale. )) (G.... y, l'Etere, V elettrici*
tà e la luce, 1854. )
Sorprendente effetto del fluido animale
sopra aleuti! vegetabili.
y> À S. Quintino, il dottor Picard mesmerizzava de'
fiori, degli alberi , delle frutta, ottenendo rose colossali
e delle pesche mostruose. Parlavasi massimamente di una
albercocca, la quale dopo otto giorni di magnetizzazio-
ne acquistò una pinguedine non mai veduta : dodici per-
sone raccolte per mangiarla non ne venivano a fine D.
(V Unione magnetica del 25 maggio 1856.)
La luna magnetizzata.
« Alcuni seguaci di Mesmer hanno avuto la preten-
sione di magnetizzar la luna, e di far cadere in deli-
quio, nel prescritto giorno, tutti gli astronomi consacrati
all' osservazione di queir astro; perturbazione, per dirla
in passando , di cui niun geometra , da Newton a La-
place y non si era accorto. )) ( Citato da Arago , Blog,
Bailly, 1853.)
Creazione d' infusori! e proprietà
portentose doli acqua magnetizzata.
)) Come si riconosce /' effetto fisico che si e operalo
nel!' acqua magnetizzala ?
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE 393
)) Col soccorso del microscopio solare , si vedrà : —
1° che F acqua la quale non conteneva infusori ne con-
tiene dopo la magnetizzazione , e die quella che pri-
ma ne aveva li presenta in uno stalo di assopimento.
» 2° Dippiù, V acqua magnetizzata deiodizza perfet-
tamente bene le piastre dagherrotipe } quanto il fluido
galvanico.
y> Come, e su di che opera 1? acqua magnetizzata ?
)) Opera principalmente sulla nutrizione , spiritualiz-
zando, per così dire, tutta questa nutrizione....
)} Quale risultalo può aspettarsi umettando de' semi
con acqua magnetizzata ?
)) Questo seme germoglia più tardivo, ma produce pe-
rò le più belle piante ed i più bei frutti. y> (Il Conte
di Szapary , magnetoteropia, p. 95. )
Nanna tubulo che vede attraverso il corpo umano,
« Ilsig. L , di cui ho già parlalo, mi aveva espres-
so il desio di conoscere se sua moglie era gravida di
un maschio o di una femmina, io 1' aveva magnetizza-
to più volte ; mi bastava stendere la mano per addor-
mentarlo. Durante il suo sonno , mi disse che vedeva
sua moglie in casa di suo suocero che lavorava di re-
fe. « Vedete F interno delle sue viscere ed il feto che
ha nel seno ? ( Era nel primo mese. ) — Lo veggo in-
volto in un sacco e nuotando in una quantità di flui-
do. — In quale posizione trovasi ? — Con le ginocchia
piegate e le mani chiuse sugli occhi. — Osservate il suo
sesso. — Ah ! signore, quanto sono felice, e un maschio.
Dovrei esser cieco per non vederlo- » Notate che que-
st' uomo incolto non conosce cosa sia anatomia. Di fatto,
sua moglie si sgravò nel decembre 1834 di un maschio.))
( Il sig. Pelriconi , estratto di una lettera diretta al-
l' Acead ernia reale di medie ina il 10 luglio 1837. )
39i ECCENTRICITÀ MAGNETICHE
Lbiquità de 7 sonnambuli.
U Egli vide una sera. Ira le otto alle nove, il re che
conferiva con i ministri nel suo gabinetto , alle Tutte-
ries. Disse che era appoggialo sul suo gomito, con la
mano alla fronte e molto assorto. Era nell' epoca della
rivolta di Spagna. I giornali annunciarono in seguilo la
stessa sera questa riunione. y> ( Idem. )
Viaggio nella luna
ce La luna brillava allora al disopra delle nostre te-
ste. — Signore, guardate la luna, che vedete in essa? —
Delle abitazioni meschinissime. — Vedete degli uomi-
ni ? — Sì, alcuni sovra degli alberi spiccandone i frutti,
altri al disotto occupati a raccoglierli. — QuaP è la lo-
ro fìsonomia? Brutta , e di forma musuta ; tutti con un
bastone in mano, ec. ; di picciolissima statura. )) (Idem.)
Doppia vista a distanza e conoscenza di una
lingua straniera durante il sonnambulismo.
« Generalmente l'individuo messo in sonnambulismo si
fa un pregio della veracità e si esprime come praticava
un giorno Alessio, il quale, presso la regina Cristina,
si rivolgeva al duca di Montpensier : (( Principe , dice-
vagli, siete sorpreso nel vedere, che con gli occhi chiu-
si, io leggo , senza aprirlo ed attraverso la copertu-
ra, le pagine di mezzo del libro che tengo nelle mie
mani; ebbene! facciamo diversamente: compiacetevi re-
carvi alla biblioteca di Sua Maestà , ed ivi prendete un
libro, non monta quale sia, fosse pure scritto in lingua
straniera, « Non ne conosco alcuna, — Ma, dal momen-
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE 395
lo che conoscerete la lingua, e che ne avrete letto qual-
che linea, basterà perchè ritornando a me, possa io dirvi
e ripetervi il periodo che ne avrete letto. ))
« Il duca si portò effettivamente alla biblioteca, aprì
un volume di Walter Scott, scritto in inglese , lesse qual-
che linea in quella lingua , che doveva essere in ista-
to di tradurre mentalmente , e ritornò da Alessio , il
quale lo ricolmò di maraviglia nel ripetergli ciò che
poc' anzi, esso duca di Montpensier , aveva letto. » ( Il
sig. Gentil , Manuale del magnetizzatore , p. 236. )
La bussola pasilalinica simpatica
o il fluido lumachico.
ce ..... Il fatto è, siccome ho avuto l'onore di espor-
velo, la scoperta di un novello sistema di comunicazio-
ne dell' idea , in conseguenza di che lutti gli uomini
possono corrispondere immediatamente tra loro, a qualun-
que distanza essi si trovano gli uni dagli altri , da in-
dividuo ad individuo , o più simultaneamente riuniti ,
a tutte le estremità del mondo; e ciò senza ricorrere al
filo conduttore della comunicazione elettrica , ma con
F aiuto solo di una macchina essenzialmente portatile,
che gV inventori chiamano bussola pasilalinica simpa-
tica, e che può peraltro ammettere tutte le dimensioni
e rivestire tutte le forme...
« In occasione della simpatia naturale che ci occupa,
e per la slessa ragione della circostanza per la quale
ne parlo, non posso a meno di citare , ma come sem-
plice citazione , quanto segue di un volume stampato
nel 1724, anonimo, il cui titolo è la scienza natura-
le. Trattasi della possibilità di guarire una piaga per
effetto di simpatia, curando ad una grande distanza un
pannolino, il quale sarebbe intriso del sangue uscito da
quella piaga , ed è detto :
3% BdCfElfflIIClfÀ MAGNETKHl'
Ni uno saprebbe rendersi una ferma ragione di que-
sto sorprendente effetto , che per quel continuato com-
mercio degli spiriti che escono da' corpi i quali , per
un costante movimento vanno e vengono e mantengono
i legami degli uni con gli altri ; e , benché i nostri
sensi troppo materiali , non giungano a vederli , non
perciò sono meno reali e meno veri.... E diffìcile con-
cepire che siavi un filetto od una linea di comunicazio-
ne tra la piaga ed il sangue che ne è uscito: ma ciò non
è, né impossibile , né inconcepibile
« Non si potrebbe dire quale spirito inventivo e qua-
le perseveranza di osservazione abbisognò a' sig. Benoit
e Biat per invelare il mistero che li ha guidali alla loro
scoperta ; ma bisogna dirlo ugualmente però, mentre è
un fatto , il sogno è divenuto oggi una realtà
ic Le ricerche e gli sperimenti de' sig. Benoit e Biat
hanno durato più di dieci anni, tanto nella Francia che
ri eir America , . . . . e ciascuno sarà ollremodo sorpreso
quando imparerà per mezzo della storia di questa sco-
perta , essere già perfezionata da circa dodici anni , e
che gY inventori hanno avuto il progetto di pubblicarla
undici anni or sono.
V) La base della nuova comunicazione, é
una specie di fluido simpatico particolare, proveniente
dalla combinazione de' fluidi galvanico , magnetico e
simpatico , congiunti insieme tutti e tre per mezzo di
operazioni e di processi che saranno descritti in seguito.
y> E, siccome i differenti fluidi di cui trattasi variano
in ragione degli esseri organici o inorganici che si osser-
vano, bisogna dire ancora che i differenti fluidi . che
trattasi di congiungere insieme, sono il fluido minerale-
galvanico da una parie, il fluido animale-simpatico delle
lumache dall'altra , ed in terzo luogo , finalmente , il
fluido màgnetico-minerale della calamita j ed il fluido
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE 307
magnelico-m inorale ed adami co o umano, cioè il fluido
magnetico-animale dell'uomo, ne deriva che, per carat-
terizzare nettamente la base del sistema della nuova co-
municazione , bisognerebbe dire che si opera per Fin?
iermedio della simpatia galvano-magne! ica-mineralc-a-
nimale ed adamica,
d Io ed il sig. Trial,, dopo una quindicina di giorni,
attendevamo Y esperimento con una premura che cia-
scuno può immaginare, e che ad un tempo era commi-
sta di timore e di speranza , quando la sera di mer-
coledì, 2 ottobre, il sig. Benoit venne a prevenirci, che
e' invitava per la dimani a mezzodì per lo esperimento
lauto atteso, eh' erasi messo in corrispondenza egli stes-
so fin dal lunedì col sig. Biat in America, col quale aveva
convenuto che assisterebbe dall'America a tutti gli espe-
rimenti che si farebbero in Francia, a Parigi o altrove.
Fu stabilito che io parlerei il primo.
a Certamente , se non avessimo pensato a tale espe-
rimento fin da molti giorni , e l'aspettativa non aves-
se resa la nostra emozione, per cosi dire, permanente,
io non so ciò che avrebbe potuto accadere in quel so-
lenne momento tanto atteso, della verifica di un fatto
cotanto modesto e tanto semplice nella forma, ma pure
altrettanto grandioso in quanto al fondo, soprattutto nel
pensare che questa verificazione era per effettuarsi al
cospetto, e per meglio esprimermi sotto gli occhi e la pro-
tezione di un vecchio di sessant' anni, il sig. Biat , il
quale assisteva , senza essere veduto , dall' emisfero op-
posto del mondo , ove trovasi in questo mentre, e che
andava, da colà, ad ascoltarci ed a risponderci.
« Io era collocato dietro una delle bussole , il sig.
Trial dietro un' altra; il s ; g. Benoit tra' i due irovavasi
conseguentemente in faccia dell' uno e deli 1 altro. Il più
religioso silenzio serbavasi tra noi.
398 ECCENTRICITÀ MAGNETICHE
ce Dalla parte di dietro tocco una lumaca, come si era
detto. Il sig. Benoit vedendola muovere , ne avvicina
una seconda , e va dall' altra parte con una terza a pre-
sentarsi alla seconda bussola. L'avvicina egli maggior-
mente , poscia V una delle due si agita ed il sig. Triat
dice : lo veggo, e scrive la lettera corrispondente.
« Io teneva registro ugualmente delle lettere che diri-
geva. Indi Y operazione ricominciò; una seconda lettera,
poi una lerza arrivano successivamente.
ce Voi già vedete di che si tratta , dice il sig. Benoit;
potete dunque dire le lettere che vi sono state dirette.
« — No, ripiglia il sig. Triat, completiamo intera-
mente la parola, benché già la conosco.
ce Fui vivamente colpito da questa riflessione, mentre
non mi mancava che una sola lettera, e ciò che asseri-
va il sig. Triat bastava per convincermi che ne aveva real-
mente ricevute tre. Avevo trasmesse , di fatto , queste
tre lettere : g y m, ed udendolo affermare che sapeva già
tutta la parola, era per me evidentissimo aver egli ca-
pilo che io stava per aggiungere le lettere h a s e ,
poiché si era convenuto che la parola non doveva esse-
re mollo lunga. Però volle far terminare la parola; sic-
ché toccai queste quattro letlere , le quali formarono
riunite il molto gymnase.
ce Se si ponesse una bussola pasilalinica simpatica
nella tribuna della camera de' rappresentanti, la quale si
meltesse in comunicazione con quelle poste in ciascuna
delle podesterie della Francia, si potrebbe, per cosi dire
sentir la voce dell' oratore ad un tempo in tulli que'
punti, e fissare in tal mode ira tulli gli animi una
comunicazione veramente miracolosa. Per mezzo delia bus-
sola pasilalinica _, le pareti de' recinti perlamentari sa-
rebbero , direi , abbattute e P oratore potrebbe parlare
alla Francia intera ed anche , se si volesse , a tulla la
terra.
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE 399
« Può aspettarsi., è vero, che questa strana proprietà
delle lumache incontri degli increduli e de' derisori; ma
non vi è forse una classe destinala a ridere di tutto? Vi
sono prima di tutlo di quei che ridono di ciò che la
debolezza della loro intelligenza non permette ad essi
comprendere, come se la propria ignoranza potesse impe-
dire alle cose di essere....
ce Vi è una fìsica sconosciuta, una fìsica che i dotti a
sistemi rigettano, ma che perciò non meno esiste, e che
anzi di più è la grande fìsica della natura, y> (Giulio Allix,
estratto della Presse del 25 e 26 ottobre 1850. )
li' ignoranza de' «lotti provata
da' magnetizzatori,
« Le lumache, le tavole giranti sono slate beffegiate,
I dotti hanno trovato questo più naturale , che cercare
di spiegare i fenomeni Quesla è la sorte di tutte
le idee gittate sulla superfìcie del mondo!!!!! >l ( V Unio*
ne magnetica del 25 ottobre 1857. )
Nuova chimica professata da' mesmeriani.
« È ammesso che Y aria da noi respirata si compo-
ne di due sostanze, cioè di ossigeno e d' idrogeno. )) (Dod,
V Unione magnetica , 25 agosto 1857. )
Un' esperienza positiva a portata di tutti,
« Formate una catena di più persone , e disponetela
nella linea del meridiano: otterrete uno sviluppo di luce
che cesserà quando ciascuno avrà ripreso il suo posto
in un' altra direzione. y> ( Bouvet , V Amico delle scien-
ze, 24- maggio 1857. )
400 ECCENTRICITÀ .MAGNETICHE
\uova fisica all'uso de' magnetizzati.
vk La sonnambula , senza servirsi delle sue mani per
lo effetto della sola sua volontà, e guardando fissamen-
te F ago calamitato della bussola, V ha devialo quattro
volle di seguito , la prima volta di 7°, la seconda di
4-°. )ì (L' Unione magnetica , 10 gennaio 18o7. )
Singolare effetto del cannone
sn i passivi sensibili.
« Regazzoni ha variato alcuni dei suoi esperimenti ;
trovavasi egli in casa di un artista ed ha voluto ope-
rare a modo suo , addormentando questa volta i suoi
sonnambuli con lo scoppio della scarica di due pistole.
K Ordinariamente , diceva , la scarica di una pistola
risveglia un uomo addormentato ; — io lo addormento
con lo strepilo della detonazione di un'arma da fuoco.))
( V Unione magnetica > 25 ottobre, 1856. )
Altri snodi di procedere.
« Ho veduto una signora situarsi innanzi ad uno
specchio , e magnetizzar sé slessa , operando su quello
specchio., e passando così allo stato sonnambolico. y>
tt Una sonnambula aveva presa P abitudine , per ad-
dormentarsi, di contorcere un estremo del suo grembiale;
quando lo aveva torlo in tulta la sua altezza, era già
addormentata. Per isvegliarsi contorceva l'altro estremo,
operando però con lentezza : y> ( hi. , Millet , Gerani ,
10 ottobre 1856. )
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE 401
Incontro del sig. Jobard e di Napoleone i.°
« II sig-. Jobard } custode del museo industriale di
Brusselle, uomo d' ingegno originalissimo, ha saputo da
Napoleone il grande che Iddio dava a ciascun pianeta
uno spirito reggitore , e che io era stato visitato dallo
spirito reggitore della terra, fl (V. Hennequin, loc, cit.,
p. 607. )
Evocazione delle ombre.
a Io sottoscritto , certifico di aver domandato V ap-
parizione di mia madre , interrata or sono dieci anni ,
a madama Adele Maginot nel sonno magnetico , e di
aver ricevuto da questa lucida un'indicazione dettagliala
esattissima. Riconosco inoltre che , tra i tanti raggua-
gli fornitimi dalla detta sonnambula , vi ho trovato due
particolarità che mi erano totalmente ignote, cioè: 1.°
che mia madre soffriva un dolore reumatico alla gam-
ba sinistra ; 2.° che amava moltissimo il flore del
reseda — Parigi , 3 marzo 1So2. Firmato
Marchandise , negoziante , strada degli Orsi. » ( Caha-
gnet, Arcani della vii a futura , t. Ili, p. 83. )
Adesione de' sig. Delamarre, JUouStet
e de Cìasparin.
a 11 sig. Delamarre , redattore della Patria , che ha
la sventura di credere al diavolo, e stato almeno suffi-
cientemente liberale per aprire le sue colonne al gior-
nale delle scienze occulte , compilato pel corso di tre
settimane dal sig. Mouttel , il quale tulio al più crede
a Dio. Ma non è di questo che ci congratuliamo con
2ò "
402 ECCENTRICITÀ MAGNETICHE
quel compilatore; egli possiede il coraggio delle opinio-
ni eccentriche , ed ha avuto il merito di far conoscere
al pubblico , per mezzo di molte altre testimonianze
provanti e la rotazione e le manifestazioni spirituali
delle tavole, quella del sig. Agenore di Gasparin, anti-
co deputato, uomo di un carattere tanto leale per quan-
to energico. Il sig. di Gasparin deve alla forza della
sua volontà ed alle orrevoli qualità che lo distinguono
di essere stato scelto dall' anima della terra come spet-
tatore o come agente de' fenomeni che oltrepassano
molto le proporzioni ordinarie. » ( Hennequin, loc. cit.,
p. 468. )
Effetti singolari del fluido animale
agente a distanza.
ce Non bisognerà essere più sorpresi di quello che
lo siamo noi in questo momento, percorrendo le poche
note inedite sul magnetismo, quali note sono qui sotto
i nostri occhi.
« Le avemmo da un rispettabile uomo ( il padre
Barrat ) per lunga pezza professore di filosofia , e con-
siderato pel corso di cinquant' anni dalla generalità
come uno dei più abili e profondi teologi.
ce Ebbene! in questo manoscritto da esso firmato e dis-
graziatamente incompleto , troviamo i due esperimenti
che seguono. Volendo un giorno provare a molti preti,
e principalmente ad un magnetizzatore , che il fluido ,
di cui questo credevasi il direttore esclusivo, sentiva- an-
che altri ordini, se ne impossessa mentalmente e si pro-
pone di farlo obbedire in opposizione alla idea della
sonnambula del suo padrone. In qual modo si regola
egli ? A lui vicino trovavasi un lembo di portiere guer-
nito de' corrispondenti anelli ; air insaputa de' suoi due
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE £03
stregoni, slacca dunque gli anelli e li chiude fortemente
nelle sue mani.... sospende la sua idea, indi, nell'atto
che le menti erano rivolle altrove emana una semplice
intenzione , ed ecco che , nonostante i suoi sforzi , gli
anelli gli sono violentemente strappati e lanciali all' al-
tra estremità della camera... Emana un' altra intenzione
( non vi sorprendete signori ) (*), e subito la poltrona
alla quale comanda si mette a girate, a voltolare da se
sola sul pavimento ed a correre per V appartamento con
sommo stupore degli astanti, della sonnambula, e mas-
simamente del magnetizzatore,, che si trovano privi in
un attimo tanto del proprio fluido , quanto delle teorie
che formavano il loro orgoglio , e per ragione di chi ?
di un profano , di un filosofo nemico del magnetismo ,
che non erasi neanche messo in rapporto con essi, e
che d'allora in poi non si è mai visto fornito della più
piccola potenza magnetica
( Di Mirville, manifestazione fluidica, p. 294. )
Attrazione «, ripulsione ed annientamento
del peso per solo effetto della volontà.
ce Forse allora saremo un pò meno imbarazzali nel-
T affermarvi che noi stessi ad un semplice segno che
dirigiamo ad un magnetizzatore, il suo sonnambulo ,
portato su i nostri propri omeri diveniva a volontà no-
stra infinitamente più leggiero , o ci schiacciava con
tutto il suo peso ; se vi affermiamo ancora che , ad un
nostro semplice segno al suo magnetizzatore, collocalo
all' altra estremità della camera , questo sonnambulo, i
cui occhi erano bendati ermeticamente, si lasciava con
rapidità trascinare , o pure , obbedendo al nostro nuo-
I 11 libro del si" di filirville e diretto all'Accademia
404 ECCENTRICITÀ MAGNETICHE
to pensiero, rimaneva di botto tanto fortemente confic-
cato nel suolo , che inclinato orizzontalmente , e non
poggiando più che sulla estremità della punta de' pie-
di , tutt' i nostri sforzi ( ed eravamo quattro ) non fa-
cevano avanzarlo di una linea, ce Potreste attaccar die-
ci cavalli , ci diceva il magnetizzatore , e non lo fare-
ste rimovere affatto. )) Ed invero anche là il primo
passo era quello che importava. Infine , anche a nostra
volontà lo rendevamo o del tutto sordo o completamen-
te cieco , o interamente insensibile )) ( Id.. ibid.,
p. 297. )
l'omini svolazzanti intorno ai candelabri per effetto
repulsivo del fluido animale.
a Converrete, signori, che non avevamo ormai ragio-
ni sufficienti per gridare al mendacio, quando dopo a-
rer veduto , come tutti , de' sonnambuli sollevarsi dal
suolo per la volontà del loro magnetizzatore, altri testi-
moni farsi avanti ad assicurarci averne veduti svolaz-
zare attorno i candelabri di una sala magnetica molto
innollrala y> (Id. 7 ibid., pag. 296. )
La pioggia ed il bel tempo obediseono alla volontà umana.
« Allora ci sorprenderemo molto meno, quando ve-
dremo de' magnetizzatori insinuare come ha praticato Ri-
card, a rao' d' esempio , non già che sienò capaci pro-
durre la piova ed il bel tempo , — egli non vuole af-
fatto andare sin là, — ma che può_, anzi, che ha po-
tuto, sulla piazza del Perou a Montpellier, ed alla pre-
senza di testimoni, influire il bel tempo e la piova fa-
cendo , col tempo più secco e più sereno, piovere sul
foglio di carta che la sua mano spiegava y> (Id.,
ibid. } p. 297. )
ECCESTRICITÀ MAGNETICHE 405
llontius che uiAguetizza i suoi giudici.
ce Permetterete quindi, signori, che vi si accenni il po-
tere di Montius, quel pittore originale, che con l'aiuto del
suo magnetismo, più di una volta sconfìsse i tribunali ed
i dotti del Belgio, facendo girar la testa de'presidenti delle
Accademie, de'professori di fìsica, degt' ispettori dell'uni-
versità, de' giornalisti, ec, sia rendendoli sonnambuli ai
primo rollo del suo tamburo , sia facendo loro appari-
re nel bacinetto di oro del suo oriuolo tutti gli esseri
viventi o morti che desideravano evocare o rivedere....))
(/</., ibid., p. 297. )
avocazione delia Santa Vergine e del bambino Gesù.
tt Che mi piace far comparire la Santa Vergine o il
bambino Gesù per uno il quale, senza essere sonnàmbulo
lucido, sarà semplicemente sensibilissimo alle influenze
magnetiche: prenderò , suppongo , una tazza che chia-
merò la tazza de' miracoli , un boccale , che riempirò
di acqua limpida , o pure torrò un disco di cristallo
bianco, o anche tu lt' altro che sia trasparente o opaco,
purché la sua superfìcie abbia il potere di riflettere, re-
quisito non indispensabile, ma che agevolerà il mio di-
segno.
a Avendo 1' oggetto sotto la mano, lo magnetizzo in-
tensamente onde far comparire nello interno il bambino
Gesù ; inoltre , nella mia immaginazione , lo vesto di
una tunica rossa o azzurra con la chioma bionda o bru-
na , ec. ; 1' oggetto essendo stato così a lungo e forte-
mente magnetizzato, inviterò uno o due signori ad en-
trare nella sala del mio appartamento ove ho operato ,
e procedendo innanzi ad essi a delle evocazioni più o
400 B< ( ENTRK ITA MAGNETICHE
meno fantastiche , durante le quali vi è sempre emis-
sione di sostanza fluida ed intenzionale , annunzio che
posso far loro apparire il bambino Gesù , se vogliono
raccogliersi religiosamente, e bramarlo divotamente. Le
cose preparate in tal modo , invito il più suscettibile
agi' influssi magnetici di avvicinarsi alla mia tazza o al
mio boccale, e guardare bene nello interno. Mi rispon-
derà subito di non veder nulla .... ma io lo prego di
non rimuovere lo sguardo.
K Da quel momeuto incomincia a sottrarre e ad as-
similarsi una porzione del fluido magnetico., di cui ho
impregnato ed inviluppato F oggetto al quale si è av-
vicinato , e , messo subito , senza saperlo, ed in assen-
za di ogni azione apparente, sotto la mia dipendenza ,
andrà ad accusare la percezione del bambino Gesù ,
che da principio vedrà confusamente , indi poi distin-
tissima , ed in quel modo che mi sarà piaciuto vestir-
lo. Costui non è addormentato, ed io posso fanatizzar-
lo , mentre non solo conserverà la rimembranza di ciò
che avrà veduto ed accusato innanzi a' testimoni , ma
se gli piacerà domandare qualche cosa al bambino Gesù
che ho fatto comparire, potrò fare che scriva sotto i suoi
occhi, sur una banderella o nello spazio che lo circon-
da, la risposta alla domanda che gli avrà rivolta. )) (Il
sig. Gentil, Guida degli increduli p. 78. — 1853.
"5 'sia cagna visionaria,
c( Posseggo una cagna della quale ho custodita fino
ad oggi la verginità La mia povera cagna ,
la quale non pensa come me , comunica indubitata-
mente con delle idee che io ignoro , o con qualche
spirito-cane il quale la carezza spiritualmente , tanto be-
ne, che col solo pensiere due volte V anno mette giù una
ECCENTRICITÀ MAOET1CHE 407
società di figliuoletti de' quali prende essa la più grande
e possibile cura .... Da ciò che precede, ne riluce un
fatto più possente di tutti gli argomenti del mondo ,
ed è che la mia cagna non puole essere una comare
delle mie idee, se non ne possiede uguali alle mie, ed
avendo de' figliuoletti idealmente, mi prova che Y istinto
e T idea souo identiche, a (Cahagnet. Enciclopedia ma-
gnetica, p. 310.)
Il diavolo e 1 arcivescovo di Resino
« Monsignor vescovo di Rennes aveva creduto abban-
donarsi, per sua persuasione personale, agli esperimenti
sulle tavole , ed ecco in seguito di qual risultato sua
Eccellenza vi ha rinunciato : — Monsignore , i suoi vi-
cari generali , i suoi canonici , riuniti in collegio , in-
terrogavano una tavola sull'avvenire e sulle sofferenze di
un giovine e generoso missionario di recente martiriz-
zato nella Cina. Il vescovo aveva sopra di sé, come re-
liquia, un brano intriso di sangue della camicia di quel
sacrificato e disgraziato campione della fede. Forse operò
quel talismano? S' ignora. Ma però è innegabile che la
tavola si pose a narrare nella sua propria favella, con
una portentosa fedeltà , tutta la storia degli affanni e
delle torture del coraggioso missionario , tutte le circo-
stanze troppo cognite dagli assistenti. 11 vescovo ne fu
talmente scosso, che interrompendo Y esercizio, esclamò
ad alta voce: — Per sapere tutto questo, non puoi essere
che satana. Ebbene ! se sei satana, per V onnipotente Id-
dio, per Cristo crocefisso, ti scongiuro, li comando e ti
ordino di disfarti a' miei piedi !
ce Incontanente la tavola fece un salto enorme, e ri-
cadendo obliquamente,' spezzò due de' suoi piedi innanzi
a quelli di Monsignore. )) {Corriere di Parigi.— Ripro»
c'Mto ugualmente dal Volcv.r del 3 luglio 1857.)
408 ECCENTRICITÀ MAGNETICHE
Ina visita all' esposizione di Londra
« — Ah ! signor Dubreuil , voi andate senza
dubbio a vedere Y esposizione universale di Londra? —
Sì. — Quando partirete. — Io non parto: vedrò tutto
senza lasciar Parigi — Dubreuil era diventalo
magne tista , ed aveva ridotta sonnambula la figlia del-
la sua guarda porta , dandole il nome di Nini la veg-
gente .... •
tt — Ora Dubreuil aveva notato che nelle società mes-
meriane e nelle sedule di magnetismo , perdevasi una
grande quantità di fluido. Per un uomo che fa collezio-
ne di tulio., questa osservazione fu un tratto di luce.
K Ordinò a' più abili artefici di Parigi di fabbricargli
una pompa nervosa aspirante , ed ottenne questa mac-
china a peso di oro ....
a — Mediante un ingegnoso meccanismo , la pompa
aspirava tutto il fluido magnetico di cui Y aria ambiente
trovavasi impregnata, e lo versava in un serbatoio spe-
ciale. Riempita che era perfettamente , la piccola mac-
china ritornava a Dubreuil , il quale ne succhiava il
contenuto col soccorso di un tubo di oro. Questa prov-
visione di forza nervosa si aggiungeva al fluido se-
parato dal cerebro di Dubreuil, ed il sonno della Nini
la veggente acquistò da ciò un grado di lucidità feno-
menale.
K Quando la Nini era addormentala, lo spirito di lei
sorpassava le disianze: Nini vedeva Londra, San-Paolo
i docks , (bacini) , il Tamigi, lo Slrand, l\egent-Slreet 3
Hyde-Park ed il palazzo di cristallo.
ii Portentoso potere del fluido accumulato in un ser-
batoio \ Era tale la forza di questa essenza di magne-
tismo concentrata che reagiva sul magnetizzatore : 'Du-
ECCENTRICITÀ .MAGNETICHE 409
breuil si addormentava al fianco di Nini; allora succe-
deva un duetto di sonnambulismo a rapirne V idea ! Ed
è così che Dubreuil potò assistere alla Great Exhibi-
tion senza incomodarsi. )) (L' unione magnetica, 10 ago-
sto 1856.)
Effetti inattesi prodotta dal fluido animale*.
ce Una sera Zizina trova vasi in casa de' suoi parenti
-con la maggiore delle sue sorelle Maria ed una vicina
più attempata: le prese una irresistibile volontà di dor-
mire ; benché cercasse vincere quel sonno , con fatica
poteva giungervi, e diceva a sua sorella: ce E singolare
come io abbia tanta volontà di dormire ! bisogna credere
che il mio magnetizzatore pensi a me, vorrà certamente
addormentarmi da lontano. $ Questa, profitta dell' occa-
sione , e dice a Zizina. c( Vuoi che io ti addormenti ?
Farò come il sig. Beaux y>. Dopo qualche passaggio, Zi-
zina entra in sonnambulismo. Alla sua volta Maria fu
assalita anch' essa dalla vaghezza di dormire., e Zizina,
magnetizzandola, la pose nello stato medesimo nel quale
essa si trovava. Allora madamigella A*** la primogenita
che aveva magnetizzata sua sorella per semplice curio-
sare, incominciò ad interrogarla e le domandò: ce II mio
innamorato mi ama? lo sposerò io? sarò felice con una
famiglia? E tu, ami alcuno?: il tuo magnetizzatore?: lo
sa egli?. Perchè sei rientrata in casa jeri a sera un'ora
più tardi del solito? ove sei ita ? ... . Zizina rispose
alle prime domande ; ma quando vide che sua sorella
diveniva troppo curiosa , le disse: ce Ah ! gli è dunque
per questo che mi hai addormentala? Quando sarò sve-
gliata, bada di non riferirmi ciò che ora ti ho svelato,
poiché vedresti che ti avverrebbe . . . . Ah! . . . come
sono agitata! quanto bisogno avrei del mio magnetizza-
410 ECCENTRICITÀ MAGNETICHE
lore per calmarmi! . . . Non è in casa sua .... Lo tro-
verei facilmente se volessi .... Ve , ve , è al Palazzo
Reale ; voglio andarlo a trovare. )) — Madamigella A***
Te lo proibisco; ti comando a rimanere qui. y> Di botto
Maria si alza bruscamente per buttarsi sovra Madami-
gella A***, Zizina la trattiene , la- trascina nel mezzo
della camera; ed eccole che fanno de' sgambetti, alzando
urli assordanti , correndo V una presso Y altra , sal-
tando sulle sedie , sul letto , sul forziere. Invano A***
diceva a sua sorella, ce Risvegliati subito , ti comando
svegliarti. )) Costei rispondeva ghignando: « Ah ! vedi,
essa fa come il mio magnetizzatore, quando vuole sve-
gliarmi; ma te , io non ti ascolto, è lo stesso come se
tu cantassi, ce E dicendo ciò , tirò il lenzuolo da su il
letto, gittò a terra il guanciale, il capezzale, e finì . . »
— ce Ebbene ! Zizina ( ancora in sonnambulis-
mo ), ieri a sera, nella mia assenza, hai dunque fatto
delle tue ? » — Zizina : ce Come ! Maria ve l' ha detto ?
Eppure mi promise di non parlarvene ! )) — ce E molto
grazioso dalla tua parte ; avrei bramato soltanto che il
tuo confessore si fosse trovato lì ; avrebbe veduto come
si conduce una donzella assennata. y> Zizina : ce Ah
bah! . . . non glie ne dirò nulla . . . . y> ( Il dottore
Beaux, Dell'influenza della magnetizzazione , p. 52.)
ina poltrona magnetica.
ce 11 1 5 maggio.il Sig. . . e Madama. . . *** si recarono in
mia casa, accompagnati dalla loro figlia. Dopo qualche mo-
menlodi una conversazione generale raggiratasi principal-
mente sul magnetismo, e sugli avvenimenti dell'ultimo no-
stro rilrovo,l'idea mi surse di provare,se una sedia magne-
tizzala, sulla quale sederebbe madamigella Giulia , pò-
ECCLNTR1C1TÀ MAGNETICHE Ìli
lesse essere capace di addormentarla. Avendo dunque
trovata una scusa per allontanarmi un poco , andai
a magnetizzare una poltrona nella stanza attigua , ove
non dopo mollo feci entrare la famiglia G*** Sono cer-
tissimo di essermi regolato in guisa da non movere al-
cun sospetto sulla natura del mio disegno. Madamigel-
la Giulia , seduta tra me e sua madre , occupavasi a
svolgere un album , che avevo messo nelle sue mani ;
ma , arrivata appena al terzo foglio si addormenta. — ))
( II dottor Teste, Trattato del magnetismo, p. 24-8. )
L'anima delia terra.
« Ho ricevuto dall' anima della terra V ingiunzione
rigorosa di non toccar più né le tavole, né i cappelli...
La colonna magnetica si forma nel mezzo del tavolo o
del eappello, precisamente come nelle congiunzioni uni-
sessuali.
c( L'anima della terra la prende col suo uncinetto
quando ha uaa mano disponibile . . . L' anima della
terra dunque ha delle mani ? Essa ha un corpo. E ne-
cessario che possegga degli organi
a L' anima della terra che non può abbandonare al-
l' arbitrio dell' intelligenza umana talune verità , dalle
quali dipende il ben essere del globo, è obbligata, po-
nendo in non cale qualunque affare, imporre P accetta-
zione agli spiriti più testardi , con de' miracoli, i quali
costano alle sue dieci mani , e principalmente alle due
della punta delle ali i più dolorosi sforzi » ( V.
Hennequin, toc. cit.. p. -473 e seg.)
.Nuovo mezzo di guarire la febbre tifoidale.
fi II magnetismo, è noto, non è altro che della elei-
412 ECCE.NTKICITA JlAGSETlCilE
tritila animalizzata, ed un gran numero di effetti sono
comuni all' uno ed all' altro; ora da alcuni si è già usata
con successo V elettricità ordinaria nel curare la febbre
tifoidale, facendo coricare gli ammalali sovra letti guar-
niti d'isolatori di vetro; avviene allora che la elettrici-
tà a n male essendo più a contatto con la elettricità ter-
restre, e non rinnovandosi più per lo mezzo di quel ser-
batoio comune, la vitalità poco a poco diminuisce, e la
febbre così diminuisce d'intensità. » (E. Chertier, Gior*
naie filantropico-magnetico, agoslo 1854.)
Supplica di \iipoieostc i, a V. HIcEisaequisa.
',( Il sig. le Pontois e sua nipote mi dissero. . . . ein-
)) que settimane dietro , il 25 ottobre } i mobili della
>ì nostra casa hanno incominciato a saltellare da per sé
)ì s lessi. r>
ce Qui mi arresto per domandare a Dio di quale islro-
mento si serve egli onde scuotere i mobili che niuno ha
toccato.
tt Mi risponde : c< Impieghiamo a ciò le nostre slan-
)) ghe ordinarie , però terminate , non da un rampone
y> ma da una spirale acuminata , la quale va a cercare
» nel mezzo del mobile il tessuto di elettricità neutra ;
>i un tale atto per noi è lo sforzo supremo. Niuna pres-
Y) sione magnetica ci seconda, ed i fili elettrici, neutri
j) massimamente, non avendo la solidità del fluido urna-
>i no , teso per effetto della volontà , sono troppo sog-
T> getti a spezzarsi ....))
ce Quando il tavolo del sig. le Ponlois , dopo aver
fatto conoscere la sua autorità per mezzo di prodigi
del tutto rari in Francia, gli dette il comando, eseguito
senza stare in forse, di abbandonare il commercio e re-
carsi a Parigi, fu ingiunto a lui ugualmente che a sua ni-
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE 413
potè, di portare con essi un bastone di seggiola il quale
doveva, nel viaggio, dare delle lezioni in vece della ta-
vola , battendo de' colpi allora quando sarebbe tenuto
in equilibrio da madamigella Desiderata Godue. L'elet-
tricità interna di quel bastone ed il magnetismo fem-
mineo di cui era impregnato , rendevano il fenomeno
realizzabile ; un uncinetto elettrico era sufficiente ....
« Il mattino del 10 dccembre, una poltrona del sig.
le Pontois e di sua nipote , erasi sollevala nel loro al-
bergo degli Ambasciatori, strada Sant'Onorato, n° 149.
Era un invito a consultare il bastone. Madami gella Go-
due aveva immediatamente scritto , osservando i suoi
colpi:
« Dirò qualche cosa per Vittorio Hennequin. E nc-
)) cessario che Desiderata sia sola e che non guardi
)) ciò che sarà per iscrivere. Porterete questa a Vitto-
T> rio con Desiderata , che farete rimaner presso di
)) lui. Vittorio Hennequin le porgerà una carta che
)) sarà letta da essa. ))
a La carta che mi era stata portata conteneva una
petizione che a me dirigeva Napoleone il grande; mi do-
mandava egli , nello interesse di suo nipote , delle in-
formazioni sullo stato attuale dello spirito pubblico in
Francia, fl (V. Hennequin, loc. cil., p. 618.)
Del fluido magnetico somministrato in articolo mortis o conver-
sazione «li oltre la tomba tra il sig. Valdemaro (di Nuova l'orca)
ed il suo magnetizzatore.
« Erano le otto meno cinque minuti circa, quando ,
prendendo la mano del paziente, lo pregai di confer-
mare al sig. L . . . , il più distintamente possibile , di
essere suo preciso desiderio, di esso Valdemaro , ch'io
facessi un esperimento magnetico sopra di lui in certe
condizioni.
414 ECCENTRICITÀ MAGNETICHE
« Soggiunse egli , debolmente \ ma con molla chia-
rezza, — SI, desidero di essere magnetizzato; — ripiglian-
do immedia lamen le dopo. — Temo che non abbiate troppo
differito.
ce Nell'atto che parlava egli, avevo incominciato i pas-
saggi da me creduli più efficaci per addormentarlo. E-
videntemente fu influito dal primo movimento della mia
mano che traversò la sua fronte, ma, benché spiegassi
tutlo il mio potere, niuno effetto sensibile si manifestò
sino alle dieci e dieci minuti, quando i medici D . . . e
F . . . . arrivarono al convegno. Spiegai loro in poche
parole il mio progetto, e stante che essi non vi si op-
posero, dicendo che il paziente trovavasi già agonizzan-
te, prosegui senza esitar punto, cambiando sempre i pas-
saggi laterali in passaggi lungi tudinali, e concentrando
interamente il mio sguardo nell' occhio del moribondo...
ce Quando avevo operato tutlo ciò era mezzanotte suo-
nata, e pregai que' signori di esaminare lo stato del sig.
Valdemaro. Dopo qualche sperimento , riconobbero che
trovavasi vinto da una catalessìa magnetica straordina-
riamente perfetta . . .
Lasciammo il sig. Valdemaro totalmente tranquillo
sino alle tre del mattino, allora mi avvicinai allo stes-
so , e lo trovai perfettamente nello stato nel quale lo
aveva lasciato il dottore F . . ., — cioè disteso nella
stessa positura , il polso impercettibile , la respirazione
dolce ed appena sensibile, — salvo l'applicazione di uno
specchio alle labbra , gli occhi chiusi naturalmente ,
e le membra irrigidite e fredde come marmo. Eppure
1' apparenza generale non era certo quella della morte. .
« — Signor Valdemaro, — dissi, — dormite ?
« Non rispose , mi avvidi però di un tremilo sulle
sue labbra, e fui obbligalo ripetere la domanda la se-
conda ed anche la terza voi la. Alla terza domanda ,
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE 4J5
lutto il suo corpo fu agitato da un leggiero fremito, le
palpebre si sollevarono da per loro come per mostrare
una linea bianca del globo; le labbra si mossero indo-
lentemente e lasciarono sfuggire queste parole con un
mormorio appena intelligibile:
ce — Sì , ora dormo : Non mi svegliare ! — lasciami
morire cosi . . .
(( — Vi sentite sempre male al petto sig. Valdemaro ?. ..
ce La risposta non fu sollecita, e fu anche meno ac-
centata della prima.
ce — Male? — no, — io muoio ....
ce Non rimaneva ornai nel sig. Valdemaro il più de-
bole sintomo di vitalità; e concludendo che fosse morto,
lo lasciammo alle cure degl'infermieri, quando un sensi-
bile movimento di vibrazione si manifestò nella sua lin-
gua. Questo durò circa un minuto. Nello spirare di quel
periodo, dalle mandibole distese ed immobili, usciva una
voce tale che sarebbe follìa provarsi di descrivere. Vi sono
pure due o tre epiteti che le si potrebbero applicare
un presso a poco ; cosi , posso dire che il suono era
aspro, lacerante, cavernoso; ma il sommo orrore non e
definibile, per la ragione che suoni simili non ferirono
mai l'orecchio dell'umanità .... il sig. Valdemaro
'parlava , evidentemente per rispondere alla quistione
che io gli aveva diretta qualche minuto prima. Gli aveva
domandato, si ricordi, se continuava egli a dormire. In-
tanto rispondeva:
ce — Sì, — no, — io ho dormilo, — ed óra, — ed ora
sono morto . . .
ce Era rimasto agli sguardi di tutti ne più ne meno
di come l'ho descritto poc'anzi, tranne che lo specchio
non mostrava più alcun vestigio di respirazione. Un ten-
tativo di salasso al braccio non produsse effetto, debbo
anche notare che quel membro non era più. sottomesso
416 ECCENTRICITÀ MAGNETICHE
alla mia Volontà; Mi sforzai invano di fargli seguire la
direzione della mia mano.
ce II solo indizio vero della influenza magnetica ma-
nifestavasi intanto nel movimento vibratorio della lin-
gua. Ogni qual volta rivolgevo una domanda al signor
Valdemaro, pareva che facesse uno sforzo per rispon-
dere, ma che la sua volontà non fosse sufficiente mente
ferma ...
ce Credo intanto di aver riferito tutto ciò che è neces-
sario per far comprendere lo stalo del sonnambulo in
questo periodo . . .
ce Dopo il mezzodì, ritornammo lutti per vedere il pa-
ziente. Lo stato di lui era perfettamente lo stesso. Allora
avemmo una discussione sulla opportunità e la possibi-
lità di svegliarlo ; ma fummo subito d' accordo che
non ne risulterebbe utilità alcuna. Era chiaro che fi-
no a quel punto la morte , o ciò che abitualmen-
te si definisce con la parola morte , era stata tratte-
nuta in conseguenza della operazione magnetica. A
noi lutti pareva incontrastabile che lo svegliare il sig.
Valdemaro, sarebbe slato semplicemente assicurare il suo
supremo minuto, o accelerare almeno il suo disorganiz-
zamento.
ce Da quel punto sino alla fine dell' ultima settima-
na, — un intervallo di circa sette mesi, — ci riunim-
mo ogni giorno nella casa di lui , accompagnati
da' medici e da altri amici. Durante questo tempo,
il sonnambulo rimase 'perfettamente come l'ho descrit-
to. La sorveglianza degT infermieri era continua.
ce Nell'ultimo venerdì ci risolvemmo finalmente di
fare la prova , o almeno il tentativo di svegliarlo . . .
ce .Per liberare il sig. Valdemaro dalla catalessla ma-
gnetica usai i soliti passaggi. Per un certo tempo
furono infruttuosi. Il primo sintomo di ritorno alla vita
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE 417
fu un parziale abbassamento dell'iride. Osservammo
come fatto notabilissimo che questo abbassarsi del-
l'iride era accompagnato dal fluire abbondante di un
liquore giallognolo (al disotto le palpebre) e di un fe-
tore acre e sgradevolissimo.
a Mi fu allora suggerito che provassi d' influire il
braccio del paziente come per lo passato. Tentai, fu im-
possibile. Il dottore F . . . espresse il desiderio che gli
rivolgessi una domanda. Lo praticai nel seguente modo:
« — Signor Valdemaro , potete spiegarci quali sono
in questo momento le vostre sensazioni o i vostri de-
sideri ?
{{ Successe un immediato ritorno de' cerchi etici sulle
guancie: la lingua tremolò o piuttosto girò con violen-
za nella bocca (benché le mandibole e le labbra restassero
sempre immobili), ed a lungo andare la stessa orribile
voce che ho già descritta irruppe:
r> — Per amor di Dio! — via! — via ! — fatemi dor-
mire , — o pure , su via! svegliatemi! — presto! — Fi
dico che io sono morto!
« Io era totalmente indebolito, e per un minuto rimasi
indeciso su quello che avrei dovuto fare. Sulle prime
con uno sforzo cercai di calmare il paziente; ma la to-
tale cessazione della mia volontà non permettendomi riu-
scire feci F opposto , e mi sforzai con tanto ardore per
quanto possibile fosse di destarlo. Mi avvidi subito che
quel tentativo avrebbe un esito felice, — o almeno im-
maginai che il mio risultato sarebbe completo , — e
sono certissimo che ciascuno nella camera si aspettava
lo svegliarsi del sonnambulo.
a Quello che avvenne in realtà, niuno essere umano
avrebbe potuto idearlo ; è fuori di ogni possibilità.
« Siccome rapidamente operava i passaggi magnetici
nel mezzo le grida di: — Morto! — morto! — le quali let-
418 fcLCLNTiUClTi MAGNETICHE
feralmente facevano esplosione sulla lingua e non sulle
labbra del passivo , — tutto il suo corpo , — di repen.
te, — nello spazio di un minuto, ed anche meno, — si
ristrinse, — si sminuzzò — , si putrefece assolutamente
sotto le mie mani. Sopra il letto, sotto gli occhi degli
astanti, giaceva una massa nauseante e quasi liquida, —
un' abominevole putrefazione. « (Edgardo Poe, la Ferità,
sul caso del sig. Valdemaro , citato ugualmente dal-
l' Illustrazione.)
Adesione dell' unione magnetica «1 fatto precedente.
a — L' Illustrazione dell' 8 marzo contiene la tradu-
zione, pel sig. di Wailly, di un articolo di Edgardo Poe,
articolo pieno d' interesse , sul magnetismo impiegato
in articolo dì morte. y> (Unione magnetica , 25 apri-
le 1856.)
Lettera del sig. Madre-Ile al sig. littorio HeiiBiequiu.
Giovedì; 27 agosto.
K Quanto più voi obliate me , tanto meno io vi di-
ri mentico; se più mi sprezzaste, più vi onorerei , ed a
y> preferenza mi pregio più di rendervi i miei omaggi
y> che vederli da voi accettati.
« Non è mica impossibile che sia /' anima della
fi terra, e facilmente l' anima del cielo, la quale mi ha
y> raccomandato di scrivervi che giù nel basso di un
)) podere di mia madre, dal quale punto distinguesi il
y> monte Bianco a perdita di vista, è surta, da un mese,
y> una giovine serva del Signore, figlia di un giardinie-
)) re , la quale ha ricevuto il dono della 'penna cor-
)) rente, a' comandi di tutte le idee e della mia in parti
ECCENTRICITÀ .MAGNETICHE 419
)) colare, e che mi ha narrato , ugualmente che sua ma-
y> dre, esserne stato Vittorio Hennequin V occasione. .
« Essa risponde anche in latino agli ahati di Dijon,
)) ed in lingua straniera quando si vuole. — AIadrol-
y> le. ]) (V. Hennequin, loc. eit., p. 60ì.)
Professione di fede magieo-magnetiea di Elifas Levi.
« Esiste una magìa, esiste una scienza occultarla quale
è veramente una potenza e che operò de' prodigi capaci
di far concorrenza co' miracoli delle religioni autorizzale?
ce Si, ha esistilo ed esiste ancora una vera e potente
magìa , sì , tutto ciò che ne raccontarono le leggende
è vero ; qui solo ed in opposizione di quanto accade or-
dinariamente , le popolari esagerazioni non erano al
fianco, ma al disotto della verità . . .
ce Qui deggio arrestarmi, e temo aver detto molto . . .
ce Ecco intanto quali sono i privilegi ed i poteri di
colui, che tiene nella sua destra le clavicole di Schio-
mali, e nella sinistra il ramoscello di mandorlo fiorito:
« Aiep. — Vede Iddio frecia a faccia senza morire ,
e conversa familiarmente co' sette geni, che comandano
tutta la milizia celeste.
ce Besii. — È al disopra di tutte le affezioni e di ogni
tema.
ce Ghimel. — Regna con tutto il cielo, e si fa ser-
vire da tutto l' inferno.
ce Da leali. — Dispone della sua salute e della sua
vita, e può ugualmente disporre di quelle degli altri.
ce ilo. — Non può e sere colto dall' infortunio 9 né op-
presso da' disastri, né vinto da' suoi nemici.
ce Van. — Conosce, la ragione del passato > del pre-
sente e dell' avvenire.
ce Dza&n. — Possiede il secreto della risurrezione dei
morii e la chiave dell' immortalità.
Ì20 ECCENTRICITÀ MAGNETICHE
(.( Questi sono i sette grandi privilegi. Ecco quelli che
seguono :
« nielli. — Trovar la pietra filosofale.
a Tetii. — Possedere la medicina universale.
ce zadi. — Conoscere le leggi del moto perpetuo e po-
ter dimostrare la quadratura del circolo.
ce capii. — Trasformare in oro non solo tuli' i me-
talli , ma bensì la slessa terra ed anche le immondizie
della terra.
ce Lanied. — Addimestiehire gli animali più feroci ,
e saper profferire parole che stordiscono ed incantano i
serpenti.
ce lem . — Possedere l'arte manifesta che offre la scien-
za universale.
ce Han. — Parlare con dottrina su tutte le cose senza
preparativi e senza studio. y>
ti Ecco infine i sette poteri minori del mago:
ce saniceli. — Conoscere a prima vista il fondo del-
l' anima degli uomini ed i misteri del cuore delle donne.
ce Guain. — Obbligar, quando gli piace, la natura a
rivelarsi.
ce Pe. — Di tutti gli avvenimenti futuri prevedere
quelli, che non dipendono da un libero arbitrio superio-
re o da una causa incomprensibile.
ce a in. — Dare immediatamente ed a tutti le conso-
lazioni più efficaci ed i più salutari consigli.
ce seìiiij . — Possedere il secreto delle ricchezze , es-
serne sempre il padrone e mai lo schiavo. Saper go-
dere anco della povertà , e non precipitar mai né nel-
T abbiezione né nella miseria.
ce Thau. — Aggiungeremo a questi tre settenari, che
il savio governa gli elementi , che calma le tempeste ,
che guarisce gli ammalati toccandoli , e che richiama
a vita i morti? » ( Domina e rituale dell' alfa magìa ,
P . 19)
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE 421
Conversazione con gli abitanti di Saturno.
a Costanti al nostro cappello , abbiamo fatto delle
slrane conoscenze! La seconda apparizione fu quella di
una donna , un' Americana , madama Holres. Assicura
essa che conosceva Fiasagre, ma che però occupava un
rango più elevato di lui nel mondo aromale. Era suscet-
tibile quanto lo stesso Fiasagra ed anche più ; poiché
ebbe questo dialogo con mia moglie:
ce Mi obbedirai? — Nò ! — Mi risponderai? — Sì.
& Invitata ad indicare con de 1 colpi V età di Ottavia ,
madama Holkes ne picchiò alcuni ; indi scivolò da un
capo ali 1 altro della tavola:
[k Non vuoi continuare ? le disse la signora Henne-
quin. — No! — Ciò che ti domando sarebbe troppo
lungo? — Sì — Forse oltrepassa i tuoi limiti ? — Sì !
ce Noi vedemmo ne' giorni seguenti un depunto me-
dico di Bordeaux, il quale si offerse di darci delle con-
sultazioni nelle nostre malattie ; un antico luogo-te-
nente di cavalleria portoghese, nominato Sharrosès, e l'o-
rigine degli spiriti non si limitava alla terja. Fra cento si
presentò un abitatore di Saturno, curioso di veder rea-
lizzare T armonia nella Francia. Altri non apparteneva-
no a globo alcuno : erano delle anime erranti , isolate
da ogni umanità per molti secoli, onde espiare gravis-
sime colpe. {.{ (V. Henncquin, loc. cil. 3 p. 14-3.)
Il fluido operante da punto d'appoggio.
« Rosalia dorme pacificamente in una poltrona con
sonno magnetico. 11 suo magnetizzatore le alza i piedi,
quindi passa la sua mano tra le piante ed il pavimen-
to. Questo so^no , dopo la domanda che a lei é stata
422 ECCEVTniriTÀ MAGNETICHE
rivolta , indica che deve situare uno sgabello sotto i
piedi della sonnambula. Di fatti da quel momento, i due
piedi di Rosalia restano in aria come se fossero realmente
sostenuti da un oggetto posto sotto di essi ^ Il
dottor Teste, toc. cit., p 266.)
Cecità sonnambuli ca.
tt Non solo , come si è veduto teste da' soprascritti
esempì , l'azione magnetica può creare per Rosalia de-
gli oggetti del tutto immaginari , ma le toglie ancora ,
a volontà del magnetizzatore , la facoltà di vedere de-
gli oggetti esistenti realmente , e situati in condizioni
tali da essere perfettamente distinti da essa nello stalo
ordinario. Cosi, un semplice passaggio magnetico, basta
perchè un mobile , una persona , una parte dell' appar-
tamento tutta intera sparisca agli occhi della sonnam-
bola. )) (Id. ibid.. p. 269.)
Fenomeno di attrazione.
« Un libro è stalo magnetizzato sopra un cammino
con V intenzione di farlo aderire al marmo. Dimostra-
tone il desiderio a Rosalia, questa va per prenderlo, ma
i suoi sforzi per istaccarlo sono vani ; soltanto , sicco-
me la volontà del maonetizzalore non ha avuto altro
scopo tranne quello di attaccare al marmo la parte
della legatura che vi tocca, Rosalia apre il libro di cui
ne sfoglia le pagine , però senza poterlo separare dai
cammino essendovi tenacemente congiunto uno de' lati
della copertura, ft (Id., ibid., p. 26-i.)
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE 423
In «jual mudo lo spirito viene a lucidi. — Influenza dello
donne gravide sulle sonnambule.
ce Eugenia anche in mia casa era sonnambula. Alla
seconda magnetizzazione, ha potuto predire, che magne-
tizzandola quindici giorni di seguito, all' ora stessa, non
un minuto di più, non uno di meno (senza questa pre-
cauzione , o sarebbe colta da una crisi nervosa , o re-
sterebbe ammalata per tutta la giornata , ciò che si è
verificato ne' due seguenti giorni), il quindicesimo a-
vrebbe una terribile crisi di rabbia , di follia , la qua-
le durerebbe tre ore , indi , dopo queste tre ore sa-
rebbe sonnambula. Una tale dichiarazione è stata fatta
alla Società magnetologica e registrata ne' suoi processi
verbali quindici giorni prima. Onde verificare il fatto
ha inviato tre de' suoi membri. Tutto è risultalo come
1' aveva predetto il passivo. Le tre ore dovevano finire
alle due e trentacinque minuti; alle due in un momento
di riposo, le domando; e cosi non è finito? No, ella ri-
sponde; debbo avere ancora un' altra crisi, quindi alle due
e trentacinque minuti cadrò in estasi, canterò una can-
tica e sarò sonnambula. All' ora prescritta si pose
in ginocchio le mani congiunte e rivolte al cielo ;
canta , poscia si rialza dicendomi tutta festevole. Desta-
temi, io sarò una eccellente sonnambula per le malat-
tie, pe' viaggi , infine per lutto quello che vorrete. Io
T ho tenuta diciotlo mesi; a fatto molle belle cose, quindi
sposò un musicante militare che la condusse seco alla
campagna di Roma. — Quando trovavasi in rapporto con
una donna gravida , la sua statura prendeva la slessa
dimensione di quella, fi ( Millet, redattore in capo del-
l' Unione magnetica , 10 maggio 1856.)
4*24 ECCENTRICITÀ MAGNETI CHE
Effetto del fluido animale »ul cervello umano
tt Bisogna credere alla lettera tutto ciò che dico . . .
Nel mese di marzo 185-i , avevo l'animo inaccessibile
a' miracoli 3 ma molto proclive alle realtà del magne-
tismo , la cui potenza mi era stata provata invincibil-
mente dall' esperienza , fin dal mio primo incontro con
Alessio ....
ce Quando ho veduto per la prima volta il magnetismo
aromalizzato, aroma di transizione destinato nel mondo
aromale a delle funzioni d' incastratura, sono stato sor-
preso de' suoi capricci. E uno scricchiolar di ronconi i
quali saltellano cangiando direzione ogni momento. Que-
sto molo spiegasi per mezzo della combinazione del ma-
gnetismo neutro quasi dritto, e dell'aroma neutro che
è un cilindro composto di anelli. Dopo averli infilzali
V uno nell' altro , le anime che li fabbricano li stropic-
ciano sino al punto che rotti si riuniscono in frammenti.
ce II mio fluido speciale, mescolato con l'aroma, cir-
cola nell' interno del mio cerebro , ove trovasi allogato
molto prima dello stesso inviluppo magnetico. Egli dà un
particolare incanto alle mie meditazioni , alle mie ri-
membranze. Non mi annoio solo , e volontieri mi se-
grego dalle adunanze per conversare con me slesso.
a L'anima della terra comunica meco , facendo pe-
netrare un raggio aromale da sopra il mio occipite, in-
troduzione ben condotta nella mia testa, portandomi la
facilità ne' calcoli e la decisione nelle piqcole cose ; ho
saputo per mezzo suo che , per determinare nel mio
fluido una ebollizione che lo innalzasse al suo livello ,
mentre non vuole estendere il proprio orifìcio dissestan-
do la mia economia cerebrale, avrei dovuto fumare ec-
cessivamente. )) (V. Hennequin ; loc. cit. : p. 556.)
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE 425
Specchio magico del sig. Dupotet.
« Per questa operazione , prendiamo un pezzetto di
carbone , e delineamo un intero cerchio > avendo cura
che tutte le sue parti sieno annerite. Le nostre interi'
zioni sono fornìolate perfettamente , niun dubbio regna
nelle nostre idee: vogliamo che gli spiriti animali sieno
fìssati in quel piccolo spazio , e vi rimangano imprigio-
nati; che vi chiamino qualche spirito ambiente e con-
simile, acciocché si stabilissero delle scambievoli comu-
nicazioni e che ne risulti una specie di alleanza. L'e-
sperimento arrivato una volta verso quel punto , una
penetrazione intuitiva , dovuta al rapporto che si stabi-
lirà tra gli spiriti sistenti in esso e quelli fissati sullo
specchio magico, dovrà effettuarsi ; egli dovrà vedere gli
avvenimenti e tutto ciò che gV interessa come se fosse
in estasi o nel più intenso sonnambulismo , quantun-
que lo sperimentato sia libero delle sue facoltà come del
suo essere , e che nulla sia avvinto in esso. Forse non
è questa la nostra idea , ma ci mancano le frasi per e-
sprimerla diversamente.
ce U operatore debbe tenersi lontano 3 senza che al-
cuna influenza per parte sua si aggiunga mai, o si uni-
sca a ciò che si è operato da principio. Questo speri-
mento è nuovo per noi come per tutta la raunanza, la
quale componesi quel giorno di ottanta persone. Tutti gli
occhi sono aperti , è a pieno giorno, sur uno spazzo che
non è stalo sottoposto a veruna preparazione, non rivestito
d'alcun intonaco, che il circolo è delineato, ed il carbone di
cui si è servito è riposto sul cammino, ove ciascuno è libero
di osservare. Niun profumo, niuna parola, infine non altro
che quel tondo carbonico, e V occulto potere che vi è stato
depositato nell'alto del delineamento, operazione di
426 ECCENTRICITÀ MAGNETICHE
quattro soli minuti di apparecchio. Durante questo bre-
ve elasso di tempo, de' raggi della nostra intelligenza ,
spinti da altri raggi, hanno formato una invisibile fu-
cina, ma vera ; sentiamo che esiste dall'incomprensibile
turbamento che proviamo , dallo scuotimento di tutto
il nostro essere, più ancora da una specie di sfinimento
risultante dalla diminuzione del complesso delle nostre
forze. Ecco quello che ciascuno osserva.
te Pieno in sé di fiducia , sicuro della impotenza di
questa magia, un uomo da venticinque a ventisei anni
si avvicina al circolo fatidico, sulle prime lo considera
intrepido con lo sguardo, ne esamina le circonvoluzioni,
poiché é delineato con delle ineguaglianze, rialza la testa
guarda per poco 1' adunanza , indi dirige nuovamente
gli occhi giù nel basso a' suoi piedi. E allora che ve-
desi un incominciare di effetto: la sua testa piegasi mag-
giormente , la sua persona diventa inquieta , gira in-
torno al cerchio senza perderlo di mira un momento ,
si curva ancora più, si rialza , indietreggia di qualche
passo, avanza nuovamente, aggrotta il ciglio, si abbu-
ia, e respira con violenza. Allora sotto V occhio avviene
la più strana la più curiosa scena; lo sperimentato vede,
a non dubitarne, delle immagini che si disegnano nello
specchio; il suo turbamento, la sua emozione , ma più
i suoi inimitabili movimenti, i suoi singulti, le sue la-
crime, Tira, la disperazione ed il suo furore, tutto in-
fine manifesta lo scompiglio , la commozione dell' ani-
mo suo. Non è mica un sogno, un incubo , le appari-
zioni sono reali: gli si svolgono innanzi una seguela di
avvenimenti rappresentali da figure , da segni da lui
compresi, di cui si pasce, ora gai, ora tutto tristezza ,
a misura che i quadri dell' avvenire passano sotto i suoi
occhi. Subilamente t é il delirio del trasporto , vuole
afferrare il sogno . terribile yì fìggo, lo sguardo ; indi
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE 427
poi si slancia e Latte con le piante il carbonico cer-
chio } la polvere se ne stacca , e Y operatore si fa in-
nanzi per mettere un termine a quel dramma traboc-
cante di emozioni e di terrori. Per un momento , cia-
scuno teme che il veggente non eserciti sulP operatore
una violenza, poiché lo piglia bruscamente per la testa
e lo stringe con forza. Qualche amorevole parola ed i
processi magnetici lo rabbonano , calmano V anima del
veggente, e fanno rientrare nel loro letto quelle traboc-
cate correnti vitali.
ce In una stanza attigua trascinasi lo sperimentato ;
ma prima che abbia del tutto ricuperato i suoi sensi ,
gli si toglie il ricordo di ciò che ha veduta, e si finisse
di calmarlo. Non gli resta che un dolore nella parte
superiore del cranio, il quale svanisce da per se a capo, di
una mezz' ora. Malgrado ciò , conserva egli una idea
vaga, una preoccupazione di spirito; cerca di rammen-
tarsi , sente che in lui è avvenuta qualche cosa di
strano; ma a suo dispetto , la memoria non può fornir-
gli un tratto , una immagine di quanto ha veduto ;
tutto è confuso in lui , e le interminabili doman-
de eh' ei subisce non lo menano a rivelazione alcuna. y>
(Il sig. Dupotet y citato da Mirville , Man. fluid. , pa-
gina 302.)
Adesione del sig. di BlirwilSe al Suiti* precedente.
« È un sogno il nostro ? siamo forse sotto V incanto
di una illusione? abbiamo veduto bene ciò che ora si è
descritto da noi ? Si ! si ! V abbiamo veduto, toccalo,
con tutta la calma, e ragionatamente. Tutto è reale, e
pure siamo molto al di sotto della verità, non potendo
perfettamente pingorla nel nostro racconto , poiché le
parole ci mancano, quantunque ci sia fedele la memoria,
428 ECCENTRICITÀ MAGNETICHE
iX Questo sperimento ha portato in tutti gli animi la
certezza che una scoperta era sul punto di rivelarsi , e
che il magnetismo andava indubitatamente ad aprirsi
una nuova strada. I fatti già tanto curiosi offerti dal
sonnambulismo sono passati oltre ; ora V uomo è sve-
gliato. y> (Manifestazioni fluidiche, p. 304.)
11 pandemonio jnagico-nignetico del sig. Dupotet.
a Altra volta il sig. Dupotet tracciava due linee sullo
spazzo: una con della creta raffigurando il sentiero del
bene: l 1 altra col carbone che dimostrar doveva la strada
del male.
« Il passivo collocavasi al punto A, tra le due linee %
e dopo una lotta di qualche minuto, per dirigersi verso
la linea bianca , si sentiva fatalmente attirare sulla li-
nea nera , la percorreva come un disperato , e cadeva
smarrito nel punto B , tra le braccia del demonio. »
(L' Unione magnetica, 10 settembre 1856.)
Grande scena magnetica o il dottore ammaliato
tt Una domenica , molti passivi si erano già avven-
turati successivamente su quelle linee nere e bianche,
tratteggiate sul pavimento, e che figuravano i sentieri
del bene e del male.
(( Improvvisamente una porla con violenza è spinta;
molti sono pesti dall 1 urto, non poche sedie abbattute.
Un giovine medico che niuno prima aveva veduto nella
sala, si slancia verso le linee rapido come un baleno ,
abbattendo ogni ostacolo; arriva di un salto nello spa-
zio racchiuso tra la linea cretacea e la linea carbonica.
Ha il viso sconvolto, irta la chioma, feroce Io sguardo,
le braccia tese , le dita divise ; si agita con violenza e
ECCENTRICITÀ MAGNETICHE 429
pare voglia occupare il posto di colui che prestavasi
allo esperimento.
ce Grande è lo stupore nella sala , come ben potete
immaginare. Tutti si alzano maravigliati. Una specie di
timor panico ha invaso l'assemblea.
a Ma ecco il sig. Dupotet si avvicina prontissimo ,
fa correre la mano sulla fronte del paziente , il quale
si abbandona sopra di lui, chiude gli occhi, e ritorna
in calma.
u Portato in un' altra camera, P eroe di quello inat-
teso dramma è interrogato ; lento a rispondere esprime
finalmente che, suo malgrado , era stato quasi gittalo
sulle linee, fl (Unione magnetica del 25 settembre 1856.)
Scandalo magnetico
ce .... . Avendo consigliato il magnetismo ad una gio-
vine vedova , la signora F .... la quale soffriva una
oppressione al cavo dello stomaco , le dissi,, per deter-
minarla a farsi magnetizzare, che avrebbe potuto facil-
mente acquistare anche una bella voce .... Onde ope-
rare più vigorosamente , presi la sua testa tra le mie
mani, chiusi le sue palpebre co' miei pollici, ed appli-
cai la mia fronte contro la sua : subito moslrossi come
annientata , mandò fuori de' grandi sospiri , raggrinzi
spasmodicamente le braccia e le gambe .... Contro le
mie abitudini, l'aveva magnetizzala piuttosto per compia-
cenza che per tutl'altro motivo; poiché credeva certissimo
non aver essa più che non l'avessi io quella oppressione al
cavo dello stomaco. Se morisse nelle mie mani, che si
penserebbe di me? Mi si dirà: ce Perchè mai la magnetiz-
zaste? y> — ce Per farle avere una bella voce ! y> — ce Ah!
vi faccio i miei complimenti , siete riuscito bene. )) —
Ed io che mi credeva dotato di prudenza ! . . .
430 ECllIiflTKlUTÀ MAGNETICHE
m Approfondito in queste riflessioni continuavo a fare
qualche passaggio dalla testa a' piedi, con l'alito riscal-
dandole la fronte , ed il cavo dello stomaco ; ma non
ricuperava la respirazione, la cute rimaneva ognora ge-
lida. lnfìne,le dissi: ce Voi . . . dormite? )) Immediatamente
con violenza si drizza sul sedere aprendo de' grandi oc-
chi aizzali, e mi dice crucciosa: ce No , io non dormo,
non ho mai dormilo . . . quello che ho fallo, e stato per
y> esperimentarvi ; volevo vedere fin dove sareste giun-
» to. fi — ce Come, fin dove sarei giunto? io però sono
)) arrivato fin dove doveva. Volete che vi mostri, ciò che
D si prescrive nelle opere de'magnetizzatori , in casi si-
ri mili a quello nel quale sembravate di essere ? Che
» avreste mai detto, se avessi voluto operare come quel
)) magnetizzatore il quale, vedendo cadere il suo amico
)) in uno stalo di morte apparente , lo coprì col pro-
y> prio corpo per riscaldarlo , soffiandogli nella bocca
y> per tre ore di seguito, come se richiamasse a vita un
annegalo? Nel mentre che gli facevo questa osservazione,
)) veggo la signora F . . . volgere la lesta da un lato
e come se parlasse a sé stessa, dire sordamente — y> ri-
spettabile immorale, vattene ! — ce Come! rispettabile im-
morale? vi consiglio di parlare : se uno di noi due è un
rispettabile immorale, io ben so chi sia .... )) (11 dot-
tore Beaux, Influenza della magnetizzazione sullo svi'
luppo della voce, p. 73.)
Lisa profezìa politica riguardante il ramo primogenito.
ce Per la irresistibile potenza del suo sguardo, il sig.
Alessandro Dumas, immerse un giorno nello stato son-
nambolico una giovanelta di undici anni. Questa fan-
ciulla che chiamavasi Maria, si fece a predire la risto-
razione di Errico V nelle circostanze seguenti : la con-
ECCENTRICITÀ MAC-NETiCHE 43i
tessa di Cbambord morrà di male di petto, ed il vedo-
\o principe si sposerà con fa figlia di un falegname
stabilito a Parigi , sobborgo S. Martino, 42. Leontina
(è il nome della futura madama Errico V), si sgraverà
di un principe che diverrà re di Francia e regnerà
sotto il nome di Leone. In quanto ad Errico V morirà
di pleurisia per aver bevuto dell' acqua fresca nella fo-
resta di S. Germano, nonostante gli avvertimenti reite-
rati di Alessandro Dumas figlio ! » (Citato dall' Unione
magnetica del 25 aprile 1857.)
Il fluido animale finaliiìcnde spiegato!
« II magnetizzato riceve , per V atto inconsiderato o
pe' passaggi, un magnetismo il quale si confonde a bella
prima col suo, ma che le sue fucine fluidiche non pos-
sono contenere , e che finisce , trovando lo sfogo nei
suoi piedi, per dirigersi verso il centro del globo.
« Respinto dal centro del pianeta per la volontà di
Dio , questo fluido si accoppia amorevolmente al ma-
gnetismo, proveniente dalla stessa scaturigine, che cir-
cola perpetuamente sotto la scoria minerale , e non vi
si neutralizza immediatamente , atteso che la sollecitu-
dine del fluido negativo a correre presto all' incontro
del fluido positivo è proprio dell' elettricità, aroma infe-
riore. La compagna del magnetismo maschio, tipo della
donna nobilitata dalla educazione , incomincia dal fug-
gire V uomo con altrettanto ardore quanto ei ne mette
nel seguirla , e non rallenta il suo movimento per la-
sciarsi raggiungere, se non dopo ottocentosessantaquat-
Irò brevi periodi d'inciampo, bentosto superati, che ope-
ra quasi come per essere meglio veduta, dopo aver de-
scritto sei anelli, 11 zoomagnetismo presenta già il géfr-
432 ECCENTRICITÀ MAGNETICHE
me delle sue qualità , massimamente negli uccelli che
maestrevolmente dipingono V amore. y> (V. Hennequin ,
loc. ciL. p. 567.)
DISTRUZIONE DEL MAGNETISMO
» La sincerità è la probità dello spirito. »
(Lama*tin*.)
» Una eccessiva credulità è V attributo di
>■ un imbecille o di uno stolto. »
(Il dottore Pigeaire, ìoc. cit., p. 102.'
M I consigli della ragione proibiscono di
» aggiunger fede in modo inconsiderato a <Ui
» fatti ridicoli ed inverosimili, fossero pure
» attestati da mille testimoni. »
(Il barone d'HENix.loc. cit ,t. 11. p. 233.
» Il mezzo da non essere mai illuso, è di
» conoscere perfettamente tutt'i rigiri del ciar-
» latanismo per dimostrare a'furbi che le sotti-
» gliezze del loro mestiere sono conosciute. »
(Il sig. Delaage. loc. cit., p, 43*
I.
Prove su i mezzi da impiegare per distruggere
la follia del magnetismo.
Lo spirito ha le sue infermità come il corpo ; ogni
errore è un principio di demenza , e la perdita della
ragione non è altro che V assenza completa del giudi-
zio. Le malattie dello spirito sono dunque progressive,
hanno esse differenti gradi; sicché può dirsi, senza esa-
gerazione alcuna, che ogni uomo il quale non ragiona
è sul cammino della follìa ; per giungervi basta prose-
guire la via delP errore nel quale si è caduto, ed essere
in qualche modo logico e conseguente con sé stesso.
Il male , che è una delle forme dell' errore , ha esso
28
4M MEZZI DA IMPIEGARE PER DISTRUGGERE IL MAGNETISMO
ugualmente , la sua logica infernale , che ci "trascina
lungi dalla verità , quando ne abbiamo una volta sco-
nosciuto i principi. Ninno si nudrisce impunemente di
veleno. Date per qualche tempo una falsa posizione al
corpo , conserverà queir attitudine; date 1' errore in ali-
mento allo spirito, e danneggerete la ragione, violerete il
giudizio. Sicché 1' abitudine, dell 1 errore basta per con-
durre ad un principio di fissazione e produrre quella
varietà della follìa che chiamasi monomanìa. E appun-
to il caso del magnetismo.. Così , lo spirito perde sé
stesso uscendo dal sentiero del vero e della ragione x
poiché finisce ognora per radicarsi nel mendacio da cui
si é fatto nutri re: ed é quello che avviene a tutti coloro
che si lasciano addottrinare ; arriva anche il momento
nel quale , dominato dai proprio errore, F uomo non è
più padrone delle sue idee,, e questo ancora è uno dei
caratteri distintivi della follìa. Nulla é più curioso , più
utile , più interessante a studiare dell' influenza morale
delle nostre idee sul proprio nostro spirito. Quest'azione
tanto potente nel bene come nel male non é stata che
imperfettamente studiata. Che facciasi , a mò d' esem-
pio -, la fisiologìa della preghiera (nel punto di vista
filosofico, ben inteso), e ciascuno vedrà per quali molle
tutte le facoltà dell'anima, le quali dipendono dall' im-
maginazione , sono poste in movimento. Ciascuno com-
prenderà tutto il potere naturale che genera la stessa
idea volgenlesi spesso sopra sé medesima ; e tulio ciò che
può produrre allora V illusione o la menzogna negli ani-
mi giovani, negli spiriti deboli e nelle vive immagina-
zioni. Questa forza incessante , tanto utile quando é ap-
plicata alla verità , nocevolissima allorché é alimentata
dalP errore, non può essere comparata che alla goccio-
la d'acqua che sordamente rode il più duro macigno.
Consultate tutti gli autori che hanno scritto sulla fol-
MEZZI DA IMPIEGARE PER DISTRUGGERE IL MAGNETISMO 435
lìa (*) , luir i medici che fecero uno studio speciale di
questa grande infermità umana , e vedrete che hanno
essi continuamente osservato che quanto avviene nel cer-
vello degli alienati presenta la più perfetta analogia col
quadro delle turpitudini e delle follie che giornalmente
vediamo nella società. La sola differenza che notasi con-
siste unicamente nella quistione di proporzione. Sicché
dunque lo ripetiamo , il male ha differenti gradi , ma
nel fondo è assolutamente lo stesso; mentre ogni errore
produce un disordine di spirito che lo rende incapace
di sanamente giudicare. I pregiudizi, la falsa dottrina,
la superstizione formano una lebbra cosi intensa e spar-
sa generalmente su tutta la terra, che non è da mara-
vigliare se ne siamo chi più, chi meno attaccati; anzi
in questo senso si disse con tanto spirito ed aggiusta-
tezza:
Tutti gli uomini son folli, e chi non ne vuol vedere,
il suo specchio deve rompere e viver sempre solo.
Però la saggezza consiste precisamente ad abbando-
nar questa follìa che è il male generale e la sorgente di
tutl' i disordini; consiste soprattutto nelF avere coscienza
della propria miseria, onde poter uscire da questo stato
mostruoso, nel quale s' insozzano tanti popoli , ed ove
tulio pare sia stato immaginalo e posto in pratica, sal-
vo le leggi immutabili della natura e della umanità.
Non vi sono savi, diciamo, tranne quelli che compren-
dono questo stato deplorabile, e che aspirano ad uscirne:
Quando P opinione pubblica è nelP errore e dippiù una
credenza assurda è ricevuta sulla parola , la follia di-
Vedi Pinel , Esquirol , Leuret, Georget , Fodere, Tissot, Janet , Mo-
reau, Brierre de Boismont, Morel, Baillarger, ec, ec.
436 MEZZI DA IMPIEGARE PER DISTRUGGERE IT MAGNETISMO
venta veramente generale e presenta tutt' i caratteri di
una epidemìa contagiosa ; ecco quanto si è potuto osser-
\are in occasione del magnetismo, delle tavole giranti, ec,
ec. Potremmo citare non pochi, i quali presi da queste
idee infette, furono portati ne* manicomi , ed altri mor-
ti nel delirio. // Secolo del i novembre 1858 porta una
sentenza del tribunale della Senna, la quale conferma
ancora questa asserzione: — la signora Petit, vedova di
un antico uffiziale ha un figlio di quindici anni ; que-
sto disgraziato giovane è divenuto demente in conse-
guenza di consulti magnetici. Un sonnambulo, chiamato
Silvano, gli ha predetto che sarebbe slato chiamato a sa-
lire sul trono della Spagna; la madre di lui. sorpresa di
una tale prospettiva si è alienata, e lo sventurato giovane,
egli stesso è caduto in uno slato di marasmo e di al-
lucinamene, di cui forse non guarirà mai. Crede di es-
sere il nipote di D. Carlo , ed assicura innanzi al tri-
bunale di essere slato obbligato esiliarsi dalla Spagna
per venire in Francia nelT età di sette anni. Il tribunale
ha condannato il sonnambulo Silvano a quattro mesi di
prigionia e 50 franchi di mulla. Simili fatti non so-
no rari negli annali del magnetismo e della strego-
nerìa (*). La follìa è talmente contagiosa, e l'imma-
ginazione rappresenta una parte cosi grande in titt-
t : i fenomeni psicologici da cui è accompagnata , che
vediamo continuamente popolazioni intere farsi trasci-
nare nella corrente di queste idee di cui il fanatismo e la
superstizione fanno interamente le spese. Tutti gli uo-
mini , è vero , non arrivano all' ultimo periodo della
follìa ; però migliaia d' individui ne sono più o meno
(*) « Secondo la Gazzetta degli ospedali , si annoverano al presente
» nell' ospedale di Zurich venticinque persone. che hanno perduto la ragio-
> ne , mercè le tavole giranti e gli spiriti percussori. ■ ( Riferito dal Se-
colo, del 12 marzo 1858.)
MEZZI DA IMPIEGARE PER DISTRUGGERE IL MAGNETISMO 437
attaccali e si lasciano traviare dall' esempio; è una con-
seguenza di quella grande legge d' imilazione osservata
da Panurgo. — Che bisognerà fare dunque per distrug-
gere un male così grave, per ricondurre gli uomini al
buon senso ed alla verità? Ove si troverà il rimedio? —
Gli errori hanno una vita tenacissima, ha detto G. Am-
père ; quando il tempo non li distrugge, V imbalsama.
Non è facile cosa dunque di svellere un pregiudizio, di
estirpare un errore o una menzogna., quando una volta
quest'erba maligna, o piuttosto questa peste ha pitta-
to radici profonde in tutti gli spiriti, e più se le classi
letterate ne sono ugualmente infette. — Proviamci non-
dimeno avanzar qualche parola in favore di quesf ope-
ra di rigenerazione.
Il sig. Aubin Gaulhier, arrovellandosi contro le pra-
tiche di certi magnetizzatori , pretende che <x il regno
del ciarlatanismo cesserà quando lo vorrà'' il go-
verno. )) — Questa opinione non ci sembra fondata.
L' autorità, è vero, può far molto in simili circostanze,
ma affermare che può tutto, è andare troppo oltre. Non
viviamo più ne' tempi ne' quali Rabe^is scriveva , par-
lando degli stregoni e degli operatori di miracoli: « E
)) mi fa stupore come il vostro principe lasci predicare
Vi nel suo regno siffatti scandali . . -.; n- ti 9 autorità ha
praticato oggi tutto ciò che poteva , e se il Codice pe-
nale non e slato fino a questo momento più efficace
per distruggere il magnetismo, di quello che la pena di
morte ed i lavori forzati lo furono per annientare tutf i
falsari e gli assassini ; se la legge è stata impolente a
reprimere simili mali , non è perchè debolmente anna-
ta , ma per la ragione che , nello stato attuale delle
cose Ira noi non l'è concesso di attaccare il male nella
sua sorgente. Ogni volta che 1' autorità ha avuto un alto
potere in quesla specie di affari , se ne impossessò ogno-
438 MEZZI DA IMPIEGARE PER DISTRUGGERE IL MAGNETISxMO
ra facendoli servire di continuo al rislabilimento dell'or-
dine e della tranquillità pubblica sia comandando , sia
inibendo di far cotali miracoli da impostore.
Ciascuno intende che negli esempi che potremmo cita-
re l' autorità ha signoreggiato la causa del miracolo, ma
non è sempre così , ed il magnetismo ce ne offre una
»
prova. E sparso per tutta la terra, è nelle mani di mi-
gliaia e migliaia ; l' autorità per agir contro di esso ,
non possiede che il codice penale , ed é noto che nel
punto di vista scientifico i giureconsulti hanno avuto
per guida nella quistione in discorso , solo le decisio-
ni de' dotti. Ora , nell* epoca nella quale Husson fece
il suo rapporto innanzi all' Accademia di medicina, que-
sto strano documento giltò, per un momento, il dubbio
e la discordia nel seno di queir accademia , tribunale
competente troppo in simile materia. Non fu che dopo
i coscienziosi lavori delle diverse commissioni accade-
miche succedute al sig. Husson, e dopo la fondazione
del premio Burdin, che l'Accademia di medicina conob-
be positivamente a che attenersi su i pretesi portenti
del sonnambulismo. Prima di queir epoca, la sua auto-
rità era slata momentaneamente scossa, come poco stante
abbiamo detto, dal rapporto Husson; ed i giudici, nella
loro coscienza, potevano stare in forse ancora pria di
colpire i delinquenti!
Oggi i magnetizzatori di professione eludono facil-
mente la legge (del 19 ventoso anno IX) rifugiandosi
sotto il pastrano di un doitore; la stregonerìa invoca la
scienza, e rende i suoi oracoli all'ombra di mi diplo-
ma, mentre « ciò che dicevasi un tempo guarire per
)) via di secreti , di magìa , oggi chiamasi guarire
)) col magnetismo. » {V abbate Joly.) De' giovani medici
senza clientela e caduti in estrema miseria, acconsento-
no talvolta a praticare questo tristo mestiere; calpestali-
MEZZI DA IMPIEGARE TER DISTRUGGERE IL MAGNETISMO 439
do la propria dignità di uomo e di dottore si fanno
essi il presta nome, il fantoccio di una sarta scaduta o
di un Gothon illuminato, divenuto sedicente sonnambu-
lo. — Bisogna che tutti vivano ! Mestieri inetti non ve
ne sono, dicono. — Sì, e vero, però non è permesso ad
un uomo onesto di spacciar menzogne più che ad un
farmacista di vendere veleni. I bricconi saranno sempre
di troppo nel mezzo della gente onesta. Non ammettia-
mo mica che il to re or not to re di Shakespeare sia
una ragione sufficiente pei' iscusare atti di questa na-
tura; mentre niuna cosa al mondo potrebbe giustificare
il disonore, e mentire o rubare è la stessa cosa. Biso-
gna pure eh' io viva! diceva un famelico autore al car-
dinale di Richelieu. Non ne veggo la necessità, gli ri-
spose con molto spirilo V altro. — Di fatto ov' è la ne-
cessità di aver de' bricconi?
Guai' è la parte del medico che si associa a' magne-
tizzatori? Delle due cose una: il medico è tutto o è un
nulla. Se egli è tutto, la sonnambula è inservibile, ed
il sonnambulismo non sarebbe altro che una parola; ma
nel fatto il medico è un nulla; eccone la prova. Aprite
la Gazzetta de' Tribunali del 1 agosto 1850, e legge-
rete il seguente dialogo:
« Si procede all' interrogatorio del dottore Krabo-
yj woski. — Il Presidente: Siete titolare di un diploma di
)) dottore? — L'accusato: Si; ma non l'ho in mio polo-
fi re. — Il Presidente: Eravate, sembrami con gli stipen-
Y) dì di 50 franchi al mese presso Montgruel? (E il nome
fi del magnetizzatore.) — L'accusato: Non ho mai assi*
)) si ito alle consultazioni; ma quando mi si portavano
y> degli ordinativi , e vedeva che non prescrivevano se
)) non articoli innocenti , io firmava ; aveva bisogno
)) lucrare per la mia esistenza. — Il Presidente :
)) In tal modo facilitavate la medicina illegale ; come
440 MEZZI DA IMPIEGARE PER DISTRUGGERE IL MAGNETISMO
T) sottoscrivete delle ricette senza aver veduto gli am-
y> malati , ricette inventale da una donna della quale
y> non ignorate il ciarlatanismo ? — L' accusato : Tutti
ti gli ordinativi da me firmati si componevano di arli-
r> coli notati nel catalogo farmaceutico, e sempre erano
D cose da non apportare alcun male. — 11 Presidente :
fl Infine, si consulta il medico , non già perchè voglia
V) somministrare delle cose che potessero far del male,
v> ma per conoscere la malattia e procurare i rimedi
r> opportuni per guarirla ; gli ordinativi non facevano
y> male, è vero., ma erano insignificanti. — L'accusato:
yi Valeva lo stesso come se avessi veduto P ammalato ;
)) il sig. Montgruel mi diceva: a L' ammalalo ha que-
)) sto; Ti allora io prescriveva. — Il Presidente : No, è
)) Montgruel che scriveva V ordinativo sotto la dettatura
)) della sonnambula. Voi esercitate una professione utile
yì all' umanità, dovreste meglio intenderla, e non trasfer-
ii mavvi in una macchina da firmare. — L' accusato :
V) Non ho mai firmato senza aver cognizione di quello
» che faceva. — Il Presidente: Al contrario , poiché si
y> sono trovati in casa Montgruel quindici quadretti di
)) carta in bianco , con la vostra firma , e destinati a
^ ricevere le vostre prescrizioni; sicché anticipatamente
« firmavate in bianco? — L' accusato : Ho fatto questo
vi una o due volte , poiché doveva allontanarmi. — Il
» Presidente: Non due, vi ho detto quindici. — L' accu-
» saio: Non so come sia ciò avvenuto. — ir Presidente:
v ì Questo prova che rinnegate le regole della vostra prò-
>ì fessìone, che ne fate un mestiere, un negozio; é ver-
T> gognoso. — L' accusato: 77 bisogno mi ha trascina*
>ì to, è stato per non morirmi di fame. y>
Innanzi a tali fatti, così spesso ripetuti negli annali
del magnetismo, domandiamo a noi stessi se 1' Accade-
mia di medicina, la quale è chiarita assolutamente sulla
MtZZI DA IMPIEGARE PER DISTRUGGERE IL MAGNETISMO 441
quistione del sonnambulismo , e che , altrettanto bene
quanto noi , conosce positivamente che questa pretèsa
scienza non possiede un solo fatto irreprensibile , che
la lucidità magnetica è una pura menzogna, ec. , ec,
domandiamo a noi stessi se quest' Accademia non po-
trebbe darsi il dritto di sorprendere o d' interdire ogni
dottore il quale, abusando del suo diploma, avesse ap-
prestato il suo concorso alla propagazione di que' mo-
struosi abusi? — So annettiamo questa semplice domanda
al parere degli uomini competenti. Il diploma che con-
ferisce il dritto di esercitare, non è slato forse rilascia-
to per praticare solo la medicina che s'insegna nelle nostre
scuole, e non una medicina da indovini e da stregoni? A
che serve subir degli esami? E forse per arrivare a sot-
toscrivere con compiacenza le ordinazioni di un impo-
store o di un furbo ? Non è giusto che si accordi im-
punità al giovine medico che vive nel sozzume di un
tal mestiere. Come mai , un uomo appena allonta-
natosi dalle scranne della scuola avrà il dritto ed il po-
tere d' interporsi tra la legge ed il colpevole per pro-
teggerlo contro i propri misfatti • rìdersi impunemente
della giustizia ingannando la società! Un semplice diplo-
ma lo collocherà al di sopra della legge ! questo non
è possibile né debbe permettersi. Esistono de' medici i
quali , di buona fede credono ancora alla lucidità son-
nambolica? — Non abbiamo il dritto di rispondere nega-
tivamente; soltanto , se ve ne sono, ricorderemo loro la
sonnambula del dottor Foissac, quella del dottore Ber-
na, P altra del sig. Hublier di Provins , che, pel corso
di quattro anni si fece un trastullo della credulità di
questo onesto dottore ; dipiù ricorderemo questa frase
tanto ingenua del sig. Delaage. / sonnambuli acqui-
stano un vero ingegno nelV arte di fare degli illusi. r>
Fanti esempì di questo genere dovrebbero rendere i gio-
11:2 MEZZI da impiegare per distruggere il magnetismo
vani medici mollo più circospetti sul preleso fatto della
lucidità magnetica.
Se avessimo un voto., un desideratimi a formolare qui,
domanderemmo, in nome della dignità umana, in nome
della inviolabilità della legge e del rispello che le si
debbo, domanderemmo che la Facoltà di medicina, per
1' opera del suo intervento, facesse cessare uno stato di
cose, il quale urta ad un tempo la coscienza, la giusti-
zia ed il Codice. Chi conferisce un potere deve avere il
dritto ed i mezzi da reprimerne l'abuso. Si sospende
con facillà un avvocato , si richiama un officiale pub-
blico, il quale ha abusato del suo credilo, della sua au-
torità; e non si avrebbe il dritto d" interdire un medico
il quale, con, o senza cognizione di causa trasforma il
suo diploma di dottore io brevetto di sortileggiatore !
Quando un cotale uomo ha sconosciuto il suo grado,
quando pubblicamente si è rotto con la corporazione
medica, per discendere al disotto ancora di uno spac-
ciatore di orvietano, allora che avviene ? E ridotto egli
ad insultare, a diffamare i suoi professori ed i suoi mae-
stri , quelli a cui va debitore del suo sapere e del suo
diploma per potere innanzi al pubblico esercitar coscien-
ziosamente , una professione ormai divenuta illecita ; e
qaesf uomo, questo paria della scienza, che rappresenta
il personaggio di proiettore di farti in un delitto pre-
veduto dal Codice, sfugge alla punizione delle leggi! Vi
è anche di più, le false recrimine, le ingiurie che que-
sto rinnegato dottore dirigerà alla corporazione medica
avranno per eco tutto il mondo magnetico, il bando, e
V ultimo bando delle classi letterate , e talvolta ancora
le colonne di certi giornali scientifici. Tante voci più
o meno abili a spandere la calunnia , non hanno con-
tribuito poco a corrompere F opinione pubblica verso del
magnetismo, ed a lasciar librare de' dubbi sulla natura
de* lavori accademici nello esame di tale quistione.
BIEZZI DA IMPIEGARE PER DISTRUGGERE IL MAGNETISMO 143
Giù i protettori di furti, giù i ladri } dice il prover-
bio. Può dirsi ugualmente che se non vi fossero de' dot-
tori-magnetici , non vi sarebbero magnetizzatori-medi-
ci. — Molti non s' illuderebbero sulla loro pretesa scien-
za! — Non si troverebbero alla quarta pagina de' nostri
giornali degli annunzi come questo , a mo' d' esempio :
rt Madama Desailloud , sonnambula . che ha predetto
y> nel 184-7 la repubblica e 1* avvenimento di Luigi Ma-
)) poleone Bonaparte. — Consultazioni per malattie e
)) scoperta di sorgenti di acqua, di oro, di argento, na-
ri scoste nella terra. Strada S. Lazzaro, 10. n
Non appartiene forse alla facoltà di medicina V op-
porsi con tutto il suo potere agli abusi che abbiamo
indicati e che sono ancora tanto da compiangere in
questo momento? Non deve ella forse a sé questa giustizia,
non la deve alla verità, non la deve alla pubblica opi-
nione, in una parola, alla società? La legge penale ha
fatto quanto poteva ed è stata insufficiente a reprimere
il male. Non è forse debito della Facoltà di medicina
di prestarle oggi il suo soccorso , il suo aiuto ed i
suoi lumi neir attuale importante quistione (*) ? Che ci
(*) Nel marzo 1857, la Corte di Limoges annullava un giudicato del tri-
bunale correzionale, dichiarando non aver essa esaminato il valore del ma-
gnetismo nel punto di vista scientiGco, e che bastavate, onde regolarizzare
le pratiche medicali agli occhi della legge, che un medico , al coperto del
suo privilegio , avesse sottoscritto le ordinazioni della sonnambula : poco
monta che ne eseguisse o pur no le indicazioni, j Secolo del 24 mar-
zo 1857.) — Nel 1845 le corti di assise delle Due Sèvres francavano ugual-
mente il magnetizzatore Ricard, condannato da un' altra Corte.
Alla seguela di questi fatti , i magnetizzatori hanno preteso che la legge
non protegge abbastanza il loro silenzio., e che li assimila a degli indocinl
o a de 1 ciarlatani. Hanno ragione. Se la duplice vista è un fatto, la lucidità
magnetica può essere una scienza, ed in questo caso è certo che la legge
attuale è insufficiente. Ma se la duplice vista è una menzogna, una furbe-
ria, noi diciamo, che la legge è ancora insufficiente, che è difettosa ed in-
completa , giacché non colpisce i delinquenti che possono sempre ricove-
rarsi dietro i! diploma <Ji un dottore . . . più o meno mistificato.
444 MEZZI DA IMPIEGARE PER DISTRUGGERE IL MAGNETISMO
sia permesso servirci delle seguenti parole del profondo
dottore Donne che egli rivolgeva all' Accademia di me-
dicina prima che quel corpo illustre avesse adottato la
fondazione del premio Burdin ; queste notabili parole
troveranno benissimo l' applicazione nella quistione che
ci occupa oggi, ce Conosco troppo , dice il sig. Donne,
fl che molti medici distinti sono di parere che il magne-
>ì lismo non merita sì alto onore , ne di essere preso
y> tanto sul serio; il meglio, secondo essi , sarebbe per
)) lo avvenire trattar quesf aberrazione o questa giun-
y> terìa come trattasi nell' Accademia delle scienze la
y> quadratura del cerchio ed il moto perpetuo .... Ma
y> non si riflette , nel proporre questa misura , che le
» Accademie ed i dotti non sono liberi di comportarsi
3) ugualmente con lutt' i pregiudizi, né di trattarli con
y> tale sdegno; il carico de' dotti è di difendere la ve-
» ritd , di accreditarla , di propagarla , e perciò di
y> combattere V errore; ma combattere 1' errore, non è
y> sprezzarlo } e fin tanto che trovasi in possesso di un
y> certo numero di spiriti, fino a che regna in una cer-
y> la classe, che ha il privilegio * d'interessare degli uo-
y> mini illuminati , e di eccitare la curiosità genera-
y> le , tutte le Accademie sarebbero impotenti a dichia-
)) rarle puramente e semplicemente indegne di attenzio-
ni ne; mancherebbero al loro fine non ismascherandole;
)ì non adempirebbero la loro missione. y>
Uomini più competenti di noi nella proposizione che
ci permettiamo di sottomettere alla intelligenza della
Facoltà di medicina troveranno forse delle difficoltà da
noi non prevedute ; spetta a' membri della Facoltà di
valutarle o di farle svanire; noi abbiamo semplicemente
avanzata un* idea senza aver la pretenzione di risolvere
il problema; altri più illuminati, più competenti in una
quislione si profonda potranno meglio diradar le tene»
ESAME de' fatti 445
bre, e saremo noi felici di aver potuto, nel limite dei
nostri mezzi e delle nostre conoscenze , contribuire in
qualche cosa alla distruzione di un tale errore, divenuto
in qualche modo il patrimonio del ciarlatanismo , e la
vergogna di una infinità di uomini che portano il ti-
tolo di dottori.
li.
Qualche parola sull' arte di verificare i fatti o consigli
a coloro che desiderano provare il magnetismo.
Nel punto di vista della teorìa e della dottrina , il
magnetismo animale ha mille prove; ma di fatto, vere,
non ne ha una. Nel punto di vista sperimentale , è
doviziosissimo in miracoli } ma non possiede un fallo
solo autenticamente provato e debitamente riconosciuto
dalla scienza moderna. La quistione del magnetismo
quindi si riduce semplicemente ad una quistione di fatto,
per chiunque vuole esaminarla co' propri occhi senza
tener conto alcuno de' suoi antecedenti più o meno so-
spetti. Questo studio tanto semplice in apparenza é pertanto
circondato da difficoltà di ogni genere ; poiché bisogna
principalmente schivare, e pugnare contro le gherminelle
degli scrocconi ed il comparismo de' ciarlatani. La prima
difficoltà che scontrasi, è di trovare uno sperimentatore
che voglia collocarsi in condizioni scientifiche onde ope-
rare senza reti e senza compare. I ciarlatani fanno co-
stantemente i saputelli in lutte le cose, ma soprattutto
in quella che è V oggetto delle loro cure , è bello ve-
derli arrogare una supremazìa da imporne agli scioc-
chi che ingannano , e che schiacciano solto una va-
langa di ragionamenti , i quali somigliano moltis-
simo al cicalio de' ciurmadori che cercano distrarre
\\() ESAME DE' FATTI
V attenzione degli astanti nel mentre eseguono le lo-
ro trappolerie , sostituendo così le parole alle cose , in
tutto dandosi un sussieguo d' iniziati , a guisa de' zin-
gani. L'uomo dotto provoca Tesarne e fornisce le sue
prove ; il ciarlatano tiene il medesimo linguaggio del
dolio , però trova sempre mille mezzi di sottrarsi al-
l' esame e mille ragioni per- non produrre le sue prove.
Intanto il magnetismo, questo contrabandiere della scien-
za, non può camminar dritto e farsi accetlare dalla ra-
gione se non a patto di soltoporsi all' esperimento. Que'
tanto numerosi certificati, che per molli sono di autori-
tà , per noi non provano nulla assolutamente : non può
essere che sospetto colui che possiede tutte quelle carte in
regola , e nel fatto il trionfo del magnetismo consiste
nel pubblicare i nomi di tutti coloro che ha inganna-
to. È una macchina infernale con la quale mette in
rotta la povera ragione degli spiriti increduli. In una
quistione tanto dilicata e tanto controversa , bisogna ,
s' intende bene, non accusare alcuno, ma, ripetiamolo,
si deve sperimentare come se si avesse sospetto di tutti,
e bisogna essere altrettanto più rigoroso sul capitolo
delle prove trattandosi quasi sempre di fatti inuditi, di
miracoli in conlradizione con tulle le nostre conoscen-
ze acquistate e con tutte le leggi della natura. D'al-
tronde i magnetizzatori non sono essi i primi a ricono-
scere che il ciarlatanismo si è impossessato della loro
scienza? Dobbiamo dunque averlo per detto, mettere da
banda 1' autorità de' nomi , e non dimenticare che un
solo furbo può produrre migliaia d'illusi. — È, un me-
stiere eccellente quello di far miracoli!
Lo studio della natura in se slessa presenta molte
difficoltà, perchè la semplice prova di un fatto scienti-
fico non sia sempre a tiro del primo arrivalo. Ciò che
avviene oggi slesso tra i sig. Figuier e Bernard , in
ESAME de" fatti 447
ordine alla formazióne della materia glicogeno negli or-
gani degli animali carnivori , basta per provare gene-
ral men le clic X arte di osservare non è tanlo semplice
quanto molti se la immaginano. Si consultino le ope-
re che trattano dell'arte di fare gli esperimenti , e se-
gnatamente Y opera di Senebier, e si vedrà quanta pra-
tica vi abbisogna, quanto latto, perspicacia, conoscenza,
destrezza , finezza , e genio ancora per formare un va-
lente osservatore. Non è concesso a tutti saper osserva-
re le cose senza prevenzione, ce In una esperienza im-
)) portante e dilicata , dice Rousseau, un uomo a si-
)) stemi vede spesso ciò che ha volontà di vedere. y>
Non è sorprendente dunque che un gran numero di per-
sone tenutesi estranee allo studio delle scienze , e non
possedendo talvolta niuna delle qualità da noi ora in-
dicate , hanno creduto di vedere qualche cosa là ove
non vi era altro .... che menzogna e furfanteria. È
facile simulare la maggior parte de' fenomeni magne-
tici , e quelli che si applicano ad un tal mestiere vi
spiegano tanta dottrina ed astuzia che molti vi si la-
sciano impaniare, ed hanno in seguito attestato in fac-
cia all' universo 1' esistenza di fenomeni impossibili.
No, non basta aver veduto un miracolo per creder-
vi; bisogna conoscere in quali circostanze è stalo pro-
dotto, in qual modo il giro si operò , aver la certezza
che la frode sia slata impossibile. — Ove sono dunque
coloro, che nelle sale magnetiche, si muniscono di tutte
queste precauzioni? La maggior parte assistono a qual-
che saggio di sperimento operalo per abbagliare o per
istordire i semplici, e tornano a farsi innanzi con quello
che chiamano .... la fede , cosa altrettanto facile ad
acquistare in quanto che tutta l'alta scuola magnetica
pretende che si debba avere da principio , che non solo il
passivo magnelizzalo, ma sibbenei semplici spettatori fac-
448 ESAME DE 1 FATTI
ciano annegazione del loro giudicio e della loro ragio-
ne, per assistere agli sperimenti con una fede incrolla-
bile. Non ci hanno ripetuto a salollanza che in quello
v' era una condizione necessaria alla produzione de' feno-
meni , che gli spettatori refrattari potevano per effetto
della loro semplice presenza influire i passivi magne-
tizzati in modo spiacevole ? Le leggi della stregonerìa
non sono, è vero, quelle della scienza, ma non è curioso
vedere continuamente tutt'i magnelizzalori trincerarsi die-
tro le pretese leggi magnetiche che non esistono; tran-
ne solo nello stato delle ipotesi senza fondamento , e
che, in luti' i casi, dopo le mille ed una teorie esistenti,
sono completamente ignorate nella loro natura? — Noi
ne siamo dolenti pel magnetismo , ma se, per ragioni
tutte particolari , esso non può decidersi a subire un
esame positivo , a collocarsi in condizioni scientifiche
ond' essere osservato e studiato co' principi della scienza
sperimentale, è destinato perciò a rimanere eternamen-
te una scienza da zingani e da ciarlatani. Si avrà un bel
dire che cento fatti negativi non distruggono un fatto posi-
tivo; ciò non è vero che a condizione espressa che questo
fallo positivo sarà ben provato e debitamente stabilito. Ora
il magnetismo non possi de nulla di tutto questo: mai
un solo fatto positivo fu autenticamente riconosciuto e
provato da' dotti. (Dubois, d' Amiens.)
Nella politica, nella morale, nella religione tutti han-
no de' motivi o de' pregiudizi che li determinano a cre-
dere o a non credere, ma nelle scienze non è così ; ab-
biamo un criterio che infallibilmente ci guida alla ve-
rità , e questo criterio è il fatto ; su questo solido ed
incrollabile masso il vero osservatore fissa lo sguardo ,
lo scienziato concentra tutta 1' attenzione. Questo punto,
quest'atomo di verità che la moltitudine guarda spesso
con indifferenza o sprezzo, è una scintilla con la quale
esame de fatti HO
ii genio accende la fiaccola dell' avvenire. Mercè que-
sto prezioso metodo d'investigazione, la scienza moder-
na ha fallo un passo immenso , ed in realtà le siamo
debilori di tutte le grandi scoperte , che formano oggi
la gloria e V ammirazione deli' universo intero.
1 mesmeriani e coloro che ne seguono le orme, sem-
brano non comprender nulla di questo metodo di mate-
rialisti. Le falangi mesmeriane e tutto ciò che è an-
tiaccademico elevasi in questo mentre contro Bacone, e
dichiara che l' intuizione è la vera fiaccola dell' espe-
rienza. Pare che ci volessero ricondurre alla fede del
carbonaro. Questa nuova dottrina, s' intende, debb' esse-
re del gusto di coloro che professano V arte cV indovi-
nare ; in quanto agli altri , non sapremmo far meglio
che rinviarli al libro che uuo de' più distinti mem-
bri dell' Institulo , il dotto sig. Chevreul , ha pubblica-
to su questa materia e che ha intitolato : Lettere al
sig. Fillemain. Vedranno in quest' opera , scritta con
un singolare ingegno , quale sia la vera condizione
dell' esperimento nelle scienze , e la diversità che esiste
tra il metodo sperimentale che l' autore chiama metodo
a posteriori ed il metodo a priori, che in conchiusio-
ne non è altro se non l' arte di congetturare , fondata
sopra una segueìa d' ipotesi e di ragionamenti più o
meno plausibili , più o meno veri. Specie di lotto ove
1" uomo in dieci s'inganna nove volte, ed ove tutto tro-
vasi ridotto ad un calcolo di probabilità.
E buono ed utile, non v' ha dubbio, rendere popolari
le scienze , però bisogna convenire che popolarizzando-
le, sono talvolta cadute in alcune teste singolari. Soven-
te avemmo V occasione di scontrare de' giovani imbe-
vuti di tutti questi errori tanto contrari allo spirito
delle sane dottrine, de' giovani i quali, senza aver giam-
mai interrogato la natura con una sola esperienza ',
29
45l) BSAME de' fatti
hanno la prelcnzione d' indovinai' tutto, di spiegar tulio
col melodo a priori. I partigiani di questo metodo non
dubitano di nulla e non si fanno in dietro innanzi a
qualunque vaneggiamento, innanzi ad ogni assurdo scien-
tìfico. Le quistioni pratiche sembrano troppo al disotto
del loro genio o della loro intelligenza perchè si degni-
no di arrestatisi. Tutt' i problemi diffìcili , dubbi o
insolubili sono quelli a cui si atlaccano a preferenza.
Tutto, dalla creazione de' mondi sino a' fenomeni più mi-
steriosi dell'istinto e dell' intelligenza, dall'esistenza de-
gli esseri più efìmeri, o più problematici , dalle mara-
viglie più sorprendenti dello splendore de' cieli sino ai
più nascosi secreti celati ne' profondi dell' Oceano, lutto,
in una parola , é accessibile alle ali del loro genio.
Essi veggono tutto , però le loro teorie e le loro spie-
gazioni non possono convincere che essi soli , lo che
non gì' impedisce affatto di ammirarle e di esserne sod-
disfattissimi. — Ve ne sono altri , i quali benché poco
sufficienti, non sono meno creduli, costoro si entusias-
mano tanto fortemente alla vista delle moderne scoperte,
che l' impossibile per essi non è altro che una parola,
non comprendono che la scienza come la natura , in
virtù delle stesse sue leggi, ha de' limiti che niuna po-
tenza saprebbe superare, e che nelP ordine fisico come
nel morale lo stesso Iddio ha bisogno di aver ragio-
ne, a Vi sono persone che non saranno prese da stu-
fi pore, dice il sig. Babinet, annunciando loro una co-
)) municazione telegrafica con la luna. »
In quanto a noi, che amiamo la verità , poiché sia-
mo convinti che solo essa è utile e può bastare alla fe-
licità degli uomini , restiamo saldamente atlaccati allo
studio positivo della natura ; rispettiamo i nomi di Ba-
cone, di Descartes, di Galileo, e di Newton, che consi-
deriamo come nostri maestri , poiché ci dischiusero il
ESAME i>e' fatti 451
gran libro della creazione, e che non sostituirono punto
l'autorità della loro scienza o del loro nome a quella
di Dio. À noi che monta ¥ autorità de' nomi quando ci
manca quella de' fatti? Lasciamo da banda co testa turba
d'impostori e d'ingannatori che tratta così facilmente da in-
creduli anche nell'ordine naturale coloro che., come noi, non
vogliono rendersi se non all' evidenza della ragione e de"
fatti; lasciamoli da parte , poiché siamo convinti che non
si riconduce alla verità chi è uscito dal sentiero tracciato
dalla ragione , rinunciando a' principi della logica. Da
noi si vuol vedere per credere. 11 sig. ABbate Constant
avrà un bel dirci in lingua ebraica , in greco ed in
latino che esso fa apparire il diavolo in persona quan-
do gli piace ; che ce lo faccia vedere, e noi crede-
remo alle pretese scienze occulte ; che questo ragguar-
devole abbate ci mos tri questo fenomeno , e noi e' in-
chineremo innanzi a questo fatto capitale, lo giuriamo
per Asmodeo , uno de' demoni introdotti nel corpo di
suora Agnese, religiosa ed ossessa di Leudon.
Adunque coloro che vogliono esaminare il magneti-
smo non procedano come i magnetizzatori che foggiano
teorie sovra fatti immaginari, e che poscia appoggiano
questi fatti immaginari sulle teorìe da essi ideate asse-
rendo che T immaginazione è V ala del genio. Il vero
genio non procede che andando dal conosciuto allo sco-
nosciuto , dal semplice al composto , dall' analisi alla
sintesi ; ha sempre per punto di partenza , un fallo o
una collezione di fatti la cui esistenza è debitamente
stabilita. E con l' aiuto dell' osservazione che arrivia-
mo a scoprire le leggi della natura , e 1' osservazione
sola ci porge la chiave di tutt' i misteri; ma per giun-
gere a questi grandi risultati , bisogna che l' osserva-
zione sia fondata su principi rigorosi , e che il fatto sul
quale riposa sia in se stesso libero di ogni errore ,
i'ÓÌ ESAME DE' FATTI
garantito da qualunque soverchieria ; mentre le strade
dell' illusione sono numerose, ed anzi da ciò deriva che
in tulli gli errori fondali sovra un fatto vero, trovansi
quasi sempre due cose che V accreditano: una falsa in-
lerpetrazione del fatto naturale che si snatura , o la
esagerazione di questo fatto medesimo. Siate ben con-
vinti che ogni qual volta un osservatore pretenderà che
il magnetisfa si collochi in condizioni scientifiche ,
al coperto di ogni sotterfugio , il magnetista fallirà
sempre ; ma uopo è che chi vuole verificare un fallo
magnetico con .una sonnambula, a mo' d' esempio, sap-
pia egli stesso attenersi rigorosamente in queste condi-
zioni , e che non faccia , come suole accadere giornal-
mente rivivere senza che se lo sappia, la scena di Ar~
pagone e di Mastro Giacomo (*). — In queste specie
di sperimenti, non bisogna in altro modo interrogare i son-
nambuli se non avanzando loro delle quistioni chiaris-
sime, e molto precise ond' evitare qualunque equivoco.
Nelle frasi dubbie consiste tutto l'ingegno delle divina-
taci di carte, e di tutti coloro dalla duplice vista; mo-
vete a preferenza delle quistioni numeriche,, come pra-
ticò Mesmer quando volle combattere il ciarlatanismo
di Puységur : interrogate sovra epoche che sieno co-
nosciute da voi solo, quella della vostra nascita o ai-
fi arpagone. Questo scrigno , com'è fatto? vò vedere se è il mio. —
Mastro Giacomo. Com'è fatto? — Arpagone. Sì — Mastro Giacomo È
fatto come uno scrigno. — // commissario. Questo s" intende 5 ma fatene
un po' la descrizione per vedere. — Mastro Giacomo. È un grande scri-
gno. . . — Arpagone. Quello che mi fu rubato era piccolo. — Mastro
Giacomo. Ke! sì , è piccolo , se si ha riguardo alla mole \ ina lo chiamo
grande per quello che contiene. — Il commissario. Quale ne è il colore?—
Mastro Giacomo. È di colore ... di . un certo colore . . ; non sapreste
aiutarmi a dire? — Arpagone. He? — Mastro Giacomo. Non è rosso?—
Arpagone. Non v'è più dubbio-, e desso, certamente. — Mastro Giaco-
mo. Almeno non ditesli che sono stato io che vi ho svelato ciò.
ESAME de' FATTI Ì53
tro di simile, ec. Domandate che vi si dica la somma
precisa del danaro che trovasi nella vostra scarsella ,
che leggasi una parola di qualche scritto conosciuto sol-
tanto da voi, ec, ec. ; non domandate però gli addob-
bi , le suppellettili del vostro appartamento , poiché vi
si risponderà esservi un cammino , de' candelabri , un
orologio, precisandovene maravigliosamente altri dettagli
ancora, se si avrà avuto il tempo di procurarsi delle in-
formazioni j ec. — Un altro mezzo da provare che la
lucidità magnetica è un mendacio, é il consultare più
sonnambuli sullo stesso oggetto. Se la vostra quistio-
ne è esposta bene , scelta bene , e se restale esat-
tamente negli stessi termini , siete certo di avere al-
trettante risposte differenti (altrettante menzogne) quan-
te sono le sonnambule che avrete consultate. Non sa-
ranno di accordo però , più che non lo sono i magne-
tizzatori tra loro, e non è dir poco.
Allorché le commissioni accademiche vollero provare
il fatto del preleso fluido magnetico , impiegarono un
mezzo tanto semplice quanto ingegnoso : bendarono gli
occhi de' passivi , ed il magnetizzatore doveva operare
nel più stretto silenzio. Che avvenne allora? Le sonnam-
bule si addormentavano quando non si magnetizza vano,
quando erano magnetizzate non si addormentavano. Da
quel momento si conobbe ove doversi attenere sul va-
lore del sonno magnetico. Ma quelli sono esperimenti
non facili a tulli. Si potrebbe , é vero , operare su di
voi, lettore, ed addormentarvi , e questo sarebbe il mi-
glior modo di convincervi; ma se siete vegeto e di buo-
na salute, non vi giungeranno mai. Per isventura non
si fanno dormire se non quelli che ne hanno troppo
volontà. Vi stancheranno , vi si farà provar della noia,
dolori di capo , o pure spasimi locali obbligandovi a
rimanere per un dato tempo nella immobilità o in certe
451 ESAME DE' FATTI
posizioni più o meno incomode ; ma vi e distanza da
questo a' miracoli del sonnambulismo. Ciò che prova a
favore del magnetismo ? Nulla ; poiché sentirete lo stes-
so collocandovi nelle circostanze medesime senza ma-
gnetizzatore.
m Oh! amici miei, non vi sono amici. y>
\n fatto di sperimenti magnetici massimamente, diffi-
date di tutti, non credete che a' propri vostri occhi . . .
ed imparate ad aprirli bene. Vi sia d' intelligenza che
la verità non si copre di una benda, e se il magnetis-
mo ne prende una, è per meglio ingannarvi. Noi stessi
siamo stati ingannati da' buoni partigiani che non ne
facevano commercio, ma che avevano l'ardente fervore
di fare delle conversioni. — Si racconta che una giovine
contessa del sobborgo S. Germano fìnse di essersi falla
magnetizzare , disimpegnando benissimo una sera la
parte di sonnambula onde poter dire a ciascuno quanto
aveva appreso sul loro conto.
La storia del maraviglioso offre mille esempi di per-
sone le quali, senz' altro interesse tranne quello di far
parlare di essi e di occupare per poco la curiosità pub-
blica, hanno rappresentato delle parti di questo genere.
Molti si ricorderanno Cazot nell' ospedale della carità e
la famosa Petronilla alla Salpetriera. Quesl' ultima fu
curata da Georget, e si assoggetti per mesi interi alle
più dure pruove , unicamente per fingere una parie ,
come lo confessò di sua bocca. I medici che negli ospe-
dali ebbero la faciltà di studiare il capitolo delle ma-
lattie simulate potrebbero citare benissimo altri falli non
meno sorprendenti.
ESAME DK* FATTI 455
Il sig. Delaage (p. 31). ) ci scopre con qua' mezzi i
magnetizzatori che coltivano la pubblica credutila , ar-
rivano ad insinuarsi fino nel domicilio di coloro da cui
sono consultati , per attingere indicazioni a loro neces-
sarie, colorando le loro risposte di un'apparenza di veri-
tà. Costoro hanno numerosi seguaci , una vera polizia
ben organizzata. Questa specie di personale eomponesi
in gran parte , dice il sig. Delaage , di figuranti di
piccoli teatri , a' quali si danno due franchi per rap-
presentare la parte di clienti ', ec, di modiste ed altri
che con destrezza vanno raccogliendo notizie da' dome-
stici e da' guard aporti.
Non ritorneremo più su i pretesi fenomeni fisiologici
e psicologici i quali si operano in alcune sale magne-
tiche di Parigi , ne abbiamo troppo lungamente ra-
gionato nel capitolo precedente perchè il lettore non vi
si lasci cogliere. — Intanto , se si volessero produr-
re queste specie di fenomeni sopra di voi come noi
stessi P abbiamo proposto a' magnetizzatori ( lettera 5
marzo 1856 ) , avreste allora la prova certa che il pa-
ziente non è un compare. Che si producano i fenome-
ni d' insensibilità sopra gli animali , e sarete ancora in
buone condizioni. Ma e necessario però che tai fe-
nomeni sieno di natura da portare la convinzione ,
mentre è nolo , da ciò che vedesi su i teatri acca-
demici j fino a qual punto può giungere la pazien-
za e la dolcezza di alcuni di essi, ce L'affezione dei
y> cane, — dice il sig. Visconte di Valmer, 1' onorevole
)) presidente della società prolettrice degli animali, Taf-
y> fezione del cane va sino alla più decisa abnegazione.
)) Una cagna che una mano dotta ma crudele sottopo-
ni ne va a degli esperimenti di vivisezione \ montava da
')) per sé sulla lavola del dolore , leccava le mani dei
» suo maestro, il quale ; dopo averle aporie il fianco 3
156 ESAME BE' FATTf
)) la asciava , e qualche mese dopo la sottoponeva a
» nuova operazione, fi — Se il preteso fatto dell' insen-
sibilità esiste., perchè i magnetizzatori non se ne servo-
no ne' casi di amputazione, perchè non ripetono questi
esperimenti sopra gli animali ? — Questo nuovo mezzo
non offrirebbe gì' inconvenienti dell' etere o del cloro-
formio. — 11 loro rifiuto su questo punto prova bene quale
fiducia dobbiamo accordare al magnetismo nella famo-
sa operazione eseguita dal sig. Cloquet . . .
Nel capitolo del sonnambulismo abbiamo ugualmente
esposto lutte le astuzie, mediante le quali si simulano
facilissimamente i pretesi fenomeni della duplice vista.
In conclusione, lo studio o 1' esame del magnetismo ri-
ducesi a due cose: 1° conoscere tutt' i mezzi impiegati
da' ciarlatani onde simulare quelli che chiamano tanto
impropriamente fenomeni magnetici; 2° mettere gli spe-
rimentatori nella impossibilità assoluta di fare interve-
nire un compare.
Quando avrete operato circondandovi di tutte queste
precauzioni , quello che rimarrà sarà del magnetismo
puro e schietto, spoglio di ogni ciarlatanismo, ma ....
che resterà? — Noi già il dicemmo , resterà 1' allucina-
zione e la follìa, due malattie che non abbiamo avuto
mai la pretenzione di guarire ; poiché schiettamente
non abbiamo alcuna ragione da dare a coloro che ne
sono presi. — ce Che mai rispondere, dice Voltaire, ad
p un uomo che vi dice avere il diavolo in corpo ? »
Sicché risulta dallo studio nostro , e dalle nostre ri-
cerche sulla quistione del magnetismo animale, che so-
steniamo più che mai le conclusioni da noi esposte nella
nostra lettera del 9 marzo 1856, diretta al sig. V. Mou-
nier, cioè, che:
1° Il magnetismo animale è nella impossibilita asso-
luta di riprodurre un solo fatto costante.
PROPOSIZIONE a' magnetizzatori 457
2° Lo STATO ATTUALE DEL MAGNETISMO NON PERMETTE AD
UN MAGNETIZZATORE DI GARENTIRE LA RIUSCITA DI UN SOLO
patto positivo ( non costante ) , se opera su di un indi-
viduo CHE SIEGLI STRANIERO.
3° In QUESTO SECONDO CASO NIUN MAGNETIZZATORE PUÒ
RISPONDERE DI RIPRODURRE IL SONNO MAGNETICO CONOSCIUTO
SOTTO IL NOME DI SONNAMBULISMO ARTIFICIALE , COME NON
PUÒ RISPONDERE DI ANNICHILIRE LA SENSIBILITÀ. NELL* UOMO
O NEGLI ANIMALI.
4° Malgrado tutto ciò che si pretende , nonostante
TUTTO CIÒ CHE GLI AUTORI HANNO SCRITTO SUL FENOMENO CHIA-
MATO DELLA DUPLICE VISTA , NONOSTANTE I NUMEROSI CERTI-
FICATI CHE SONO STATI PUBBLICATI PER ATTESTARNE l? ESI-
STENZA^ QUESTI FENOMENI NON ESISTONO, NON SI POSSONO RI-
PRODURRE.
Ili
Ultima proposizione a' veri magnetizzatori.
Fondazione «l' un premio di 3,000 franchi.
Prima di congedarci col lettore, desideriamo offrirgli
una novella prova della sincerità, con la quale abbiamo
scritto questo libro, e fornire nel tempo stesso a tutt' i
magnetizzatori , magnetisti , e magnetologi i mezzi di
confutarci vittoriosamente con de' fatti , se le nostre con-
clusioni sono false o erronee. — Le nostre convinzioni
personali come fisici , chimici, fisiologi, ec. , sono che
ogni conclusione sul magnetismo sarà sempre negativa;
purtutlavolta, per concluderla, e mettere finalmente un ter-
mine a' dubbi, che potrebbero restare ancora nell'animo
di qualcheduno , guidato unicamente dall' amore della
458 PROPOSIZIONE a" magnetizzatori
scienza e del'a verità, proponiamo a'sig. magnetizzato-
ri di rinnovare oggi la prova del premio Bnrdin. Sce-
gliamo questo esperimento Ira tutti per le ragioni di già
lungamente enumerate, e che sarebbe superfluo qui ri-
petere (*). Se i magnetizzatori hanno aberrato o si sono
ingannati sulP esistenza di un tal fenomeno, il pubblico
potrà formarsi una giusta idea della loro abilità di spe-
rimentatori, e nel tempo medesimo di ciò che debb' es-
sere il resto delle loro pretese esperienze.
L y unione magnetica del 10 ottobre 1857 pubblica
le seguenti linee che riproduciamo ora , con vero pia-
cere: u Io sfido alla mia volta tutte le Accademie
V) del mondo di fissare un premio a disposizione dì
tt Alessio , con la condizione che legga in un libro
y> senza il soccorso degli occhi.
Marcellino.
« 1° ottobre 1S57. »
L' autore di questa lettera dice inoltre: ce il mio pas-
sivo Alessio può leggere ne' libri chiusi , cioè anche
ATTRAVERSO IE MURA. ))
Ecco le nostre condizioni.
1° Il concorso sarà aperto il 1° maggio 1858; durerà
(ulto l'anno e sarà chiuso il 1° gennaio 1859, se non
vi sarà chi avrà guadagnato il premio.
2° La prova avrà luogo pubblicamente per V interme-
dio di un giornale qualunque , scientifico o altro. —
Tiill'i giornali, in diverse epoche, si sono occupati della
quislione del magnetismo, non ve ne sarà uno il quale
Vedi pagina 2 ir,
morosizioNE a' magnetizzatori 450
non presterà il suo concorso a questo grande esperimento,
se qualche sonnambulo veramente lucido si presenti
per rispondere alla nostra proposizione , non già con
delle frasi, ormai mancanti di valore , ma con la pro-
duzione del fatto oggetto di questo concorso (*).
3° Dal momento che sarà accettata la nostra propo-
sizione , non fosse altro che da un solo, presentandosi
pubblicamente come candidato , e' impegniamo a depo-
sitare immediatamente presso un notaro , e per tutta
la durata del concorso, la somma di 3,000 franchi, am-
montare del proposto premio, e destinato a chi darà la
prova del fatto di potersi leggere senza il soccorso de-
gli occhi, della luce e del tatto, senza frode, ed al co-
perto di ogni comparismo.
A° Non appena si sarà presentato un candidato , ci
occuperemo di formare , non già una commissione di
esame , cosa che nelle condizioni nelle quali ci trovia-
mo, risulta perfettamente inutile, ma un semplice con-
siglio di sorveglianza incaricato di fare eseguire le
clausole e le condizioni del programma , di assistere
qual testimone alla chiusura ed all' apposizione de' sug-
gelli sullo scrigno , non che alla sua apertura. Questo
consiglio di sorveglianza si comporrà di sette membri
per lo meno, che saranno scelti tra i medici, scienzia-
ti, e giornalisti. Tutti dovranno firmare i processi ver-
bali degli esperimenti da farsi.
(') Sono prevenuti i sig. magnetizzatori che non si risponderà , se non
a 1 concorrenti positivi, cioè a coloro che si presenteranno puramente e sem-
plicemente per guadagnare il premio nelle prescritte condizioni , e non
a' concorrenti i quali (con o senza intenzione), sotto il pretesto di discutere
le condizioni del nostro breve programma, vorranno far degenerare l'espe-
rimento richiesto in esperimento da ^a!*-
400 PROPOSIZIONE A MAGNETIZZATORI
ESPERIMENTO.
5° I sonnambuli ed i magnetizzatori resteranno in easa
loro, circondati da' loro amici, nelle condizioni prescritte
come le più favorevoli all' esperimento. Allora i sonnam-
buli, in uno stato di assoluta perlècidUà, dovranno leg-
gere semplicemente ciò che da noi sarà stato chiuso
nello scrigno, quale non uscirà dalle nostre mani; lo
sperimentatore avendo il dritto di farvi apporre dal con-
siglio di sorveglianza altrettanti suggelli e catenacci
quanti ne crederà convenienti per garentirnc V inviola-
bilità con tutt' i mezzi possibili.
6' Dopo la risposta de' sonnambuli, se il premio pro-
posto sarà siato meritalo da uno de' candidati , il con-
corso sarà chiuso ed i membri del consiglio di sorve-
glianza apriranno lo scrigno innanzi a tutti coloro che
desidereranno assistere a (presta operazione; ma nel caso
ove il premio proposto non sarà vinto da alcuno , la
riapertura dello scrigno dovrà farsi alla fine dell' anno,
dopo spirala la dilazione fissata nel 1° gennaio 1859.
Lo scopo che ci siamo proposti nello scrivere questo
libro è raggiunto? Osiamo sperarlo; poiché, se il complesso
de' falli che abbiamo esposti contro il magnetismo non
basta per chiarire lo spirito e la coscienza del lettore^
Fui li mo sperimento che da noi si propone deve mettere un
termine ad ogni dubbio. Quando un fatto capitale come
quello della duplice vista è staio attestato da migliaia
di persone del più alto merito, e della più alta distin-
zione , bisogna pure ammettere che questo fatto esiste
o che lutti costoro sono stali indegnamente ingannati.
E precisamente quest'ultima opinione che abbiamo so-
PROPOSIZIONE A' MAGNETIZZATORI ÌGl
stenuta , ed abbiamo provata nel modo più autentico y
cioè che i magnetizzatori, come il pubblico, erano stali
costantemente mistificati in questa specie di sperimenti.
Il mistificatore è egli stesso sotto l'influenza di una
illusione? Ciò è possibile; in tuli' i casi,, è una quistio-
ne su la quale non ritorneremo più.
I magnetizzatori hanno spesso obbiettato che mille
fatti negativi non distruggono un fallo positivo. Que-
sto e vero, ma appunto perchè questo fatto positivo non
esiste 3 perchè non fu mai scientificamente provalo , il
magnetismo rimane sempre nello stato dubbio. La
nullità di queste dottrine , il ridicolo di queste preten-
sioni e la quantità di colali eccentricità han bisogno
oggi della pubblica esibizione del fenomeno da noi re-
clamata, e su di che insistiamo ; mentre , impegnando
contro il magnetismo una lotta in nome de' veri prin-
cipi della scienza moderna , non abbiamo avuto l'idea
di sollevare una discussione del tutto sterile. Non basta
avanzar punti d' interrogazione per risolvere un proble-
ma, uopo è discendere nel fondo della quislione e giun-
gere seriamente all' esame ed alla riproduzione del
fatto. — La Rivista filosofica e religiosa avendo an-
nuncialo, è qualche tempo, che aprirebbe una investiga-
zione su tutte le manifestazioni magnetiche per arrivare
alla prova di qualche fatto, l'Unione magnetica (del 10
maggio 1857) rispondevate : « Leggete le opere di Fois-
Y) sac, Bertrand Charpignon, ec, e troverete de' fatti.
5) Questo vi eviterà l'incomodo di aprire una inve-
ii stigazione. Ti Dobbiamo sperare un risultalo miglio-
re? I sig. magnetizzatori vorranno essi comprendere che
sono ce delle cose e non delle parole y> che domandia-
mo? Ora per tiene ad essi pronunciarsi.
Se la duplice vista è un fatto acquistato dal ma-
gnetismo , nulla sarà più facile di riprodurlo , e come
Ibi PROPOSIZIONE A MAGNETIZZATORI
benissimo ha dello il sig. Derrien, l' ex presidente della
Socielà del magnetismo di Parigi , ce è la realtà di
)i questo fenomeno che ci convincerà della esistenza
n del magnetismo, fl — Certo che la riproduzione di
questo solo fallo , peraltro tanto facile e tanto comune
in tutte le sale magnetiche di Parigi, e del mondo in-
tero, di questo fatto registrato in tutte le opere de' ma-
gnetizzatori, sarebbe la più brillante confutazione che i
partigiani del magnetismo potessero produrre contro i
loro avversari. Non solo la prova di questo fatto tron-
cherebbe di un colpo solo tutte le difficoltà della qui-
stione , ma ancora il magnetismo cesserebbe di essere
una moneta di cattiva lega ; le scienze occulte acqui-
sterebbero finalmente una ragione di essere , ed entre-
rebbero di pieno dritto nel campo delle scienze speri-
mentali.
Quale immenso interesse non avrebbero tutti di cono-
scere se è vera V esistenza di una scienza col mezzo
della quale si potrebbe penetrare nel santuario dell'uma-
na idea, conoscere il secreto degF individui, delle fami-
glie , quelli dello stato , leggere a distanza e senza il
soccorso degli occhi le consegne , le parole di ordine
di una città , i documenti diplomatici di un ambascia-
tore o di un ministro, sorprendere P idea di un confes-
sore o di un prefetto ec. ec! — Se al contrario questa
pretesa scienza non è che un errore , una menzogna o
un vero ciarlatanismo , ci slimeremo felici di aver pe-
rorato la causa della verità e della ragione innanzi alle
classi più illuminate e più instruite della società.
Avrebbe potuto farsi certamente con più arte, ingegno e
dottrina, ma non con più buona fede; se ci siamo in-
gannati , domandiamo di essere illuminati. Speriamo ,
del resto, che il lettore vorrà di buon grado tener conio
di lutto il coraggio di cui abbiamo dato saggio scou-
PROPOSIZIONE a' magnetizzatori 403
volgendo il difficile e voluminoso ammasso delle dottri-
ne magnetiche , e preghiamo coloro che troveranno
di esserci troppo dislesi sovra un simile soggetto , ri-
cordarsi che un critico deve aver quattro volte ragio-
ne. Felici noi se il nostro lavoro potrà contribuire in
qualche cosa al risanamento delle intelligenze ed al pro-
gresso della ortopedìa morale ; poiché giudichiamo con
Cabanis che « il sublime della filosofìa è ricondurre
v gli uomini al buon senso. ))
Novembre 1S57,
N E.
TAVOLA DELLE MATERIE
piuma parte.
Pkefazione. Stato della quistione , origine e scopo di questo li-
bro Pagina 5
Investigazione. Documenti » , IT
N° 8 Eslrallo daW Amico dalle scienze . . . . . . . . id.
Lettera dell' autore al sig. Redattore dell'Amico delle sciol-
se (18 febbraio 1850) Ad.
Lettera dell' autore al sig. dottore Auzoux (17 febbraio 1850), 18
N° 9 dell Amico delle scienze 21
Lettera del dottore Billard (di Corbigny ) al sig. V. Mounier:
Corbigny (Nièvre), 24 febbraio 1856 id.
Lettera del sig. Mathieu al sig. V. Meunier (25 febbraio 1856). 26
Lettera del sig. X al sig. Meunier 27
N° 10 dell' Amico delle scienze 28
Lettera deli' autore al sig. V. Meunier (5 marzo 1856). . . id.
Lettera del sig. H. Lecoq al sig. V. Meunier ...... 38
Lettera del sig. Gentil al sig. V. Meunier 36
Nota relativa all'amputazione operata dal sig. J. Cloquet . . 40
Lettera dell'autore al sig. V. Meunier (9 marzo 1856). . . 43
Lettera del sig. di Gaudemberg , conduttore in capo della
compagnia di Orleans al sig. V. Meunier (San-Germano-
de'-fossi (Allier), 3 marzo 1856). . £9
N° 11 dell'Amico delle scienze 51
Lettera del sig. Derricn all' autore • . . id.
Lettera dell'autore al sig. Derricn (8 marzo 1856). . . . 61
Lettera dell'autore al sig. V. Meunier (primo risultalo della
investigazione, 9 marzo 1856) 62
30
466 TAVOLA DELLE MATERIE
Lellera del sig.... al sig. V. Meunier (2 marzo 1856) . . . 68
Lettera dell'autore al sig. V. Meunier (17 marzo 1856). . . 70
Quadro sinottico delle diverse teorie professate dagli autori che
hanno scritto sul magnetismo animale 76
Nota sul rapporto Husson (dedicata al sig. Derrien, ex presi-
dente della Società magnetica di Parigi) 77
Lettera del sig. V. Meunier all' autore (20 marzo 1856). . . 87
Lellera dell'autore al sig. V. Meunier (21 marzo 1856). . . 88
Estratto dell' Unione medica . . , 89
N° 12 delV Amico delle scienze 00
Lettera del sig.X.... al sig. V. Meunier (dell'elettricità bruta
e della elettricità intelligente) 91
Lettera del dottore Billard di Gorbigny al sig. V. Meunier
( 14 marzo 1856). 96
Lettera del dottore Leboucher al signor V. Meunier (14
marzo 1856) 99
N° 13 delV Amico delle scienze 100
Lettera del doitore Auzoux al sig. V. Meunier (20 marzo 1856). id.
Estratto del giornale la Verità (Una consultazione medico-son-
nambulo-ciarlatano-magnetica pel sig, Dubois, d' Amiens). . 104
IS° 14 delV Amico delle scienze 109
Lettera del Barone de Humboldt al sig. Jobard, di Brusselle
(Berlino 2 aprile 1856) 110
N° 15 dell'Amico delle scienze id.
Nuova proposizione a' magnetizzatori. — Il sig. V. Meunier . Ili
Rifiuto de' magnetizzatorf. — Il sig. V. Meunier . ... 112
N° 16 dell'Amico delle scienze id.
Ciarlatanismo ed incapacità 113
L' autore al sig. V. Meunier 114
Il sig. de Rovere id.
Il sig. Jobard 115
Il sig. Derrien 116
Il sig. Ricard * . . . id.
Il sig. Pigeaire id.
Il sig. J. A. Cenlil 118
Il sig. Cabagnet 120
II dottor Teste 124
TAVOLA DELLE MATERIE 467
li sig. Delaage 123
Il dottor Beaux. 126
L' autore al lettore imparziale. — Articolo del sig. V. Meunier. —
Esame e confutazione dell' articolo precedente. — N° 17 del-
l' Amico delle scienze . . . 127
Magnetismo animale 131
N° 18 deW Amico delle scienze 201
Lettera del sig. Derrien al sig. V. Meunier ...... 203
Lettera del sig. de Rovere al sig. Meunier (14 aprile 1856). . 207
N° 19 dell'Amico delle scienze 210
Lettera del sig. Gentil al sig. V. Meunier (4 maggio 1856) . 2! 1
Lettera del sig. Derrien al sig. Meunier 214
Conclusioni 215
SECONDA PARTE.
MESMER o il fluido universale 219
PUYSEGUR IL SONNAMBULISMO ARTIFICIALE 240
IL SIG. DUPOTET o la scuola magico-magnetica 255
LA SCUOLA AMERICANA o le tavole giranti e parlanti, gli spiriti
percussori, ec 270
CIARLATANISMO E SPIRITUALISMO nel punto di vista magnetico. 285
IL MAGNETISMO INNANZI A' DOTTI 302
IL MAGNETISMO CONDANNATO DALLA CORTE DI ROMA. . . 324
IL MAGNETISMO INNANZI LA LEGGE ED I TRIBUNALI. ... 335
DEL MAGNETISMO NEL PUNTO DI VISTA MEDICO 342
Nota sulla frenologia 357
QUALCHE COSA VI DEV'ESSERE 363
ECCENTRICITÀ' MAGNETICHE o monumento della demenza umana
nel xix secolo 384
Adesione del R. P. Lacordaire id.
Le bellezze dello spirilo umano mollo inferiori allo spirito
delle tavole 385
Un nuovo criterio pratico . 386
Grande elevazione di temperatura prodotta senza combu
stibile e per solo effetto della volontà id.
Evocazione del demonio 387
Appello a' dotti 388
Nuove proprietà dell' essenza di rosa magnetizzata ... 389
468 TAVOLA DELLE MATERIE
La scienza infusa id.
Crocefissione per attrazione a distanza id.
La diplomazia a cielo aperto 390
Il collaboratore del sig. Hennequin id.
Creazione di una nuova specie d' inselli id.
Sorprendenti effetti del fluido animale sopra alcuni ve-
getabili 392
La luna magnetizzata id.
Creazione d' infusori e proprietà portentosa dell' acqua ma-
guelizzata id.
Sonnambulo che vede attraverso i corpi umani .... 393
Ubiquità de' sonnambuli 394
Viaggio nella luna id.
Doppia vista a distanza e conoscenza di una lingua stranie-
ra durante il sonnambulismo id.
La bussola pasilalinica simpatica o il fluido lumacbico . . 395
L' ignoranza de' dotti provala da' magnetizzatori . . . 399
Nuova chimica professata da' mesmeriani id.
Una esperienza positiva a portata di tutti id.
Nuova fìsica all' uso de' magnetizzatori 400
Singolare effetto del cannone su i passivi sensibili ... id.
Altri modi di procedere id.
Incontro del sig. Jobard e di Napoleone 1° 401
Evocazione delle ombre id.
Adesione de' sig. Delamarre, Moultet e de Gasparin . . id.
Effetti singolari del fluido animale agente a distanza . . 402
Attrazione, ripulsione ed annientamento del peso per solo
effetto della volontà 403
Uomini svolazzanti intorno ai candelabri per effetto repul-
sivo del fluido animale 404
La pioggia ed il bel tempo obbediscono alla volontà umana. id.
Monlius che magnelizza i suoi giudici 405
Evocazione della Santa Vergine e del bambino Gesù . . id.
Una cagna visionaria 406
11 diavolo e V Arcivescovo di Reunes 407
-
Una visita all' esposizione di Londra 408
Effetti inattesi prodotti dal fluido animale 409
Una poltrona magnetica 410
L' anima della terra 411
Nuovo mezzo di guarire la febbre tifoidale id.
Supplica di Napoleone 1° a V. Hennequin 412
Del fluido magnetico somministralo in arliculo morlis , o
conversazione di oltre la tomba tra il sig. Valdemaro (di
Nuova Yorca) ed il suo magnetizzatore 413
TAVOLA DELLE MATERIE 409
Adesione dell' Unione magnetica al fatto precedente . . 418
Lettera del sig. Madrolle al sig. V. Hennequin .... id.
Professione di fede magico-magnetica di Elifas Levi . . 419
Conversazione con gli abitanti di Saturno 421
11 fluido che serve da punto d' appoggio id.
Cecità sonnambolica 422
Fenomeno di attuazione id.
In qual modo lo spirilo viene a' lucidi. — Influenza delle
donne gravide sulle sonnambule 423
Effetti del fluido animale sul cervello umano .... 424
Specchio magico del sig. Dupotet 425
Adesione del sig. di Mimile al fatto precedente ... 427
Il pandemonio magico-magnetico del sig. Dupotet . . . 428
Grande scena magnetica o il dottore ammaliato .... id.
Uno scandalo magnetico 429
Una profezia politica riguardante i! ramo primogenito . . 430
Il fluido animale finalmente spiegalo . 431
DISTRUZIONE DEL MAGNETISMO 433
I. PROVE SU I MEZZI DA IMPIEGARE PER DISTRUGGERE LA FOLLIA DEL
MAGNETISMO id .
II. Qualche parola sull'arte di verificare i fatti, o consigli a
COLORO CHE DESIDERANO PROVARE IL MAGNETISMO .... 445
III. Ultima proposizione a' veri magnetizzatori. (Fondazione di
un premio di 3,000 franchi.) 457
fine della tatola delle materie.
CONSIGLIO GENERALE
DI PUBBLICA ISTRUZIONE
N.° 21.
Napoli 12 Gennajo 1859.
Vista la dimanda del tipografo Federico Vitale con che ha
chiesto di porre a stampa l'opera intitolata : I Magnetizzatori giu-
dicati da loro stessi , dedicata alle classi istruite della Società , ai
Medici, alla Magistratura ed al Clero, di G. Mabru , volgarizzata
dal Marchese Domenico Amalfitani ;
Visto il parere del Regio Revisore sig. D. Giuseppe Mazzarella ;
Si permette che la suddetta opera si stampi, ma non si pub-
blichi senza un secondo permesso che non si darà se prima lo
stesso Regio Revisore non avrà riconosciuto esser l'opera con-
forme all' originale approvato.
Il Consultore di Stato Presid. Provv.
Capomazza
Il Segretario Generale
Giuseppe Pietrocola
COMMISSIONE ARCIVESCOVILE
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LA REVISIONE DEI LIBRI
Nihil obstat Imprimatur
R. Leoncavallo Leopoldo Ruggieri
Segret.
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